Quella di Del Piero esalta i bianconeri, su quella di Cannavaro si scatena la rabbia degli emiliani e della Lazio (original) (raw)
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Pubblicato nell'edizione del 8 maggio 2000
Del Piero torna al gol su azione, ma sul successo dei bianconeri pesa l' ombra dell' annullamento di un gol di Cannavaro, apparso regolare, al 44' della ripresa. L' errore di De Santis penalizza il Parma, ma sul piano del gioco la Juve ha meritato la vittoria
JUVENTUS-PARMA 1-0 / La squadra di Ancelotti cancella Verona Juve e Parma a due teste Quella di Del Piero esalta i bianconeri, su quella di Cannavaro si scatena la rabbia degli emiliani e della Lazio DAL NOSTRO INVIATO TORINO - Come le grandi vedette, Del Piero entra in scena per ultimo con il suo gol su azione che � anche il suo primo e unico gol su azione del campionato e che era atteso dal popolo bianconero alla stregua di una terra promessa della quale non si scorgevano mai i contorni fino a ieri. Un gol di fondamentale importanza (per 3' � stato anche il gol scudetto) perch� permette alla Juve di conservare i due punti di vantaggio sulla Lazio e di presentarsi a Perugia con la garanzia di non dover dipendere dal risultato della rivale. Ma obiettivamente va detto subito che oltre a quello di Del Piero c' � un altro colpo di testa che monopolizza le cronache dal �Delle Alpi� ed � quello di Cannavaro che al 44' della ripresa ha spedito la palla nella rete di Van der Sar, ma che non sar� registrato nei tabellini della gara, perch� De Santis ha fischiato un fallo commesso dal Parma quando il pallone era ancora in aria. Senza il fischio dell' arbitro quasi sicuramente tra Juve e Parma sarebbe finita in parit� con la stessa beffarda (per i bianconeri) soluzione dell' andata. Un pareggio che avrebbe aperto scenari notevolmente diversi nella lotta per lo scudetto. Dalla tribuna francamente non si � capito cosa sia successo nella mischia apertasi in area della Juve sul calcio d' angolo di Amoroso. Cannavaro ha dato l' idea di non essersi aiutato illecitamente per colpire di testa, ma non si pu� escludere che De Santis abbia visto altre situazioni irregolari. Di certo si � avvertito il suo intervento molto deciso prima che la palla finisse in rete. L' impressione � di una decisione presa quando � stato battuto il corner: a prescindere, avrebbe detto Tot�. Come sempre accade in questi casi cos� controversi e importanti, tutta la partita viene fagocitata da un episodio e ci� non rende merito alla Juve che nell' arco dei 90' � stata decisamente superiore al Parma. Ha sofferto soltanto all' inizio la squadra di Ancelotti, quando si � vista aggredire da un avversario deciso a saggiare la sua condizione fisica con un pressing asfissiante e con un ritmo decisamente alto che, come si � provato, difficilmente avrebbe potuto sostenere a lungo. Malesani ha varato una formazione ad hoc con Benarrivo messo a centrocampo accanto a Vanoli che agiva sulla fascia. La stessa fascia di Amoroso. Da quella parte la Juve presentava oltre a Conte, Tacchinardi e Ferrara, i bianconeri meno agili e veloci del complesso. Nel frattempo Dino Baggio opponeva stazza atletica e movimento a Zidane, mentre il giovane Bola�o veniva dirottato su Davids per bilanciare dinamismo con dinamismo. Finch� il fiato ha retto il Parma ha tenuto in scacco la Juve e in un' occasione con una combinazione Crespo-Amoroso ha creato qualche problema a Montero. Poi pian piano la Juve ha preso il comando delle operazioni, � venuta in avanti in massa pur senza trovare grandi spazi per il tiro a rete, perch� la barriera difensiva dei giallobl� si era infittita con ben sette uomini dentro e davanti l' area di rigore. In tal modo Crespo e Amoroso son rimasti a lungo privi di collegamento e Van der Sar � rimasto inoperoso fino al 16' della ripresa quando ha bloccato un colpo di testa dell' argentino e sar� quella la sua unica parata, anche quando il Parma in svantaggio ha utilizzato la terza punta Di Vaio. L' azione pi� pericolosa della Juve l' ha realizzata in questo modo Montero su calcio d' angolo, ma il suo colpo di testa � stato respinto da Fuser sulla linea con Buffon battuto. Nella ripresa si � capito che la Juve era in grado di cambiar marcia: Conte si � inserito alla sua maniera in area del Parma e c' � voluto un tempestivo Thuram per salvare e poi al 15' � arrivato il gol di Del Piero. Sartor in scellerata galoppata in avanti si fa stoppare da Iuliano, palla che passa velocissima da Tacchinardi a Davids da questi a Pessotto che approfitta del buco lasciato da Sartor e pennella un bel cross per Del Piero che di testa �buca� Buffon. A questo punto c' � stata una reazione del Parma che scoprendosi ha permesso alla Juve di essere pi� pericolosa, ma Zidane e Inzaghi hanno fatto a gara nello sbagliare gol fatti e Davids � stato sfortunato colpendo la traversa. Una Juve quindi rinfrancata rispetto a Verona e alla precedente partita con la Fiorentina. Pi� fresca, pi� riposata, forte di un Montero che ha dominato in difesa e si � reso pericoloso anche in attacco. I bianconeri non hanno certo incantato, ma hanno dimostrato di essere ancora in piedi. Verona sembra essere alle spalle. Comunque una cosa � la legittimit� di una vittoria in termini tecnici e un' altra in termini di applicazione del regolamento. Nel primo caso non ci sono dubbi, nel secondo non riusciamo a capire per quale motivo De Santis abbia fischiato sul colpo di testa di Cannavaro. Il Parma non ha torto a sentirsi defraudato. E non solo il Parma. Lodovico Maradei Zoom (a.s.) Agli idoli non pu� fare male. Davids scappa sulla sinistra, � proprio l' ultimo secondo, salta Bola�o che lo stende. L' arbitro fischia la fine della partita. Davids � a terra, si lamenta. Bola�o si avvicina al suo idolo, chiede scusa: entrano i medici. Passa qualche istante e poi Davids si rialza. Bolano tira un sospiro di sollievo e l' olandese per tranquillizzarlo gli regala la maglia. Bella scena. NOTEXT Ogni domenica portiamo sul podio della Gazzetta le prodezze o i gesti pi� importanti che hanno caratterizzato la giornata di campionato e segnaliamo invece per il contropodio gli errori pi� clamorosi e le cose negative Tabellino MARCATORE: Del Piero (J) al 15' s.t. JUVENTUS (3-4-1-2): Van der Sar; Ferrara, Montero, Iuliano (Tudor dal 23' s.t.); Conte, Tacchinardi (Zambrotta dal 39' s.t.), Davids, Pessotto; Zidane; Del Piero, Inzaghi. (Kovacevic dal 42' s.t.). (Rampulla, Oliseh, Birindelli, Esnaider). All. Ancelotti. ESPULSI: nessuno. AMMONITO: Tudor per gioco falloso. ANGOLI: 8. TIRI IN PORTA: 9 e una traversa. TIRI FUORI: 6. FALLI COMMESSI: 19. IN FUORIGIOCO: 6. ANTIDOPING: Birindelli e Zidane. PARMA (3-5-2): Buffon; Sartor, Thuram, Cannavaro; Fuser (Stanic dal 1' s.t.), Bola�o, Baggio, Benarrivo (Di Vaio dal 22' s.t.), Vanoli; Crespo, Amoroso. (Guardalben, Dabo, Lassissi, Maini, Walem). All. Malesani. ESPULSI: nessuno. AMMONITO: Bola�o per fallo di mano. ANGOLI: 2. TIRI IN PORTA: 1. TIRI FUORI: 2. FALLI COMMESSI: 27. IN FUORIGIOCO: 3. ANTIDOPING: Benarrivo e Dabo ARBITRO: De Santis di Tivoli. SPETTATORI: circa 55 mila dei quali 20.830 paganti per un incasso di 1.338.586.000; abbonati 34.284 per una quota di 790.701.297. L' arbitro De Santis Pesa sulla volata scudetto Il veleno nella coda per Massimo De Santis. Juve-Parma stava per finire quando lui prima ha assegnato al Parma un corner che non c' era, poi (forse per rimediare) ha annullato inspiegabilmente il gol dell' 1-1 di Cannavaro. Un gol che poteva cambiare il campionato. Cavasin (Lecce) Quello show in tribuna Quando un allenatore perde la testa. Alberto Cavasin, espulso per proteste dopo il rigore concesso al Torino, � salito in tribuna dove si � tolto la maglia e ha cominciato a lanciare accuse e insulti al presidente granata Aghemo. La salvezza del Lecce non meritava questo show. Capello (Roma) Accusa Bierhoff e sbaglia Fabio Capello non ha digerito il pareggio con il Milan e se l' � presa con Bierhoff. �Ha sentito la mano di Rinaldi e si � tuffato. Mi ha fregato per la seconda volta�, si � lamentato il tecnico della Roma. Ma poi le immagini della moviola hanno detto che il rigore ci poteva anche stare. Conticchio (Lecce) Vince la volata salvezza Alessandro Conticchio mette il sigillo definitivo alla lotta per la salvezza. L' attaccante del Lecce segna il bel gol del 2-1 al Torino, un gol che condanna i granata ad aggregarsi a Cagliari, Venezia e Piacenza nel viaggio verso la B e vale la salvezza per i giallorossi. Trapattoni (Fior.) Lezione di contropiede Il vecchio Trap lascia il segno a San Siro. Contro un' Inter che batte il record del campionato in fatto di tiri in porta, la Fiorentina trionfa con il pi� spietato dei contropiedi. Squadra chiusa in area, poi via in velocit� negli spazi lasciati dai nerazzurri. Finisce con un incredibile 4-0 per i viola. Del Piero (Juve) Valeva la pena aspettarlo Quel gol su azione che gli mancava da quasi 19 mesi era diventato ormai un incubo. Per cancellarlo, Del Piero ha aspettato l' occasione pi� importante. La rete segnata ieri di testa al Parma potrebbe valere lo scudetto per la Juve. Per questo la gioia � ancora pi� grande. NOTEXT NOTEXT NOTEXT NOTEXT
Maradei Lodovico© RIPRODUZIONE RISERVATA