Marilyn: un blog sul cinema (original) (raw)

IL MAESTRO CHE PROMISE IL MARE di Patricia Font (Spagna, 2024, durata 105’, Officine UBU guarda il trailer) con Enric Auquer, Laia Costa, Luisa Gavras, Ramon Agirre, Gael Aparicio, Alba Hermoso Giudizio: 3 ½ su 5 Nelle sale

Non ci resta che la cultura contro la barbarie e la caduta di civiltà_. Il maestro che promise il mare_ è il manifesto di chi crede nell’istruzione come strumento anche politico. Un genitore annuncia al bravo maestro Antonio che il figlio, anziché andare a scuola, dovrà cercarsi un mestiere più utile. Il maestro risponde che non c’è niente di più utile della conoscenza, anche per trovare opportunità, e ne riceve male parole. C’è una storia vera dietro a Il maestro che promise il mare, laddove il mare è la metafora di un futuro di libertà, di visioni inconsuete, di orizzonti aperti, di respiro universale.
(guarda il trailer di IL MAESTRO CHE PROMISE IL MARE di Patricia Font)
(guarda la clip esclusiva del film per #MarilynMagazine #MM) (altro…)

OZI: LA VOCE DELLA FORESTA di Tim Harper (animazione, Francia-Usa-India-Gran Bretagna, 2023, durata 87’, Notorious Pictures guarda il trailer) Giudizio: 3 ½ su 5 Nelle sale

Coproduce Leonardo DiCaprio, e già questa è una notizia, anche se è nota l’attenzione con cui da tempo la star di Titanic segue la questione ambientale: Ozi -La voce della foresta è un cartoon eco-sostenibile, di formidabile décor formale, una favola green con accenni al mondo nuovo della tecnologia accessibile, di Internet e dei social media.
(guarda il trailer di OZI: LA VOCE DELLA FORESTA di Tim Harper) (altro…)

Dopo il concerto rap / trap con artisti di periferia, prosegue fino al 29 ottobre MILANO SUBURBIA, progetto di intervento artistico-sociale che utilizza il teatro come strumento di valorizzazione dei quartieri periferici e come mezzo di integrazione. L’iniziativa vuole stimolare la partecipazione di un pubblico che difficilmente accede ai teatri istituzionali. Il teatro nelle periferie è un potente strumento per promuovere l’inclusione sociale e culturale, un modo per valorizzare e generare qualità sociale e culturale nei luoghi al di fuori dei grandi centri, che coinvolge laboratori teatrali/musicali, spettacoli e sinergie tra diverse realtà locali. (altro…)

MADAME CLICQUOT di Thomas Napper (Gran Bretagna-Francia, 2023, durata 89’, Movies Inspired guarda il trailer) con Haley Bennett, Tom Sturridge, Sam Riley, Leo Suter, Anson Boon, Ben Miles, Natasha O’Keeffe, Cecily Cleeve Giudizio: 3 ½ su 5 Nelle sale

Di sicuro assaggiando un calice di champagne Veuve Clicquot, mai avreste pensato che dietro quelle nobili bollicine potesse esserci una storia da romanzo, un feuilleton a tinte forti che può essere inquadrato altresì come un esempio di orgoglio protofemminista, di emancipazione ante litteram in un’epoca buia, di fermenti rivoluzionari, furiosamente maschilista.
(guarda il trailer di MADAME CLICQUOT di Thomas Napper)

(altro…)

Appuntamento a Milano dal 19 al 27 settembre con Le vie del cinema, storica manifestazione dedicata al meglio dei grandi festival internazionali. Promossa da Agis lombarda in collaborazione con Fondazione La Biennale di Venezia e le sale cinematografiche cittadine, Le vie del cinema propone quest’anno una selezione di 35 film in anteprima e in lingua originale sottotitolata dalle ultime edizioni dei festival di Venezia, Cannes, Berlino, Tribeca New York cui si aggiungono, nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, i cinque corti vincitori della diciannovesima edizione di Cortinametraggio.

(altro…)

Tutto pronto per la tredicesima edizione de I mille occhi (18 – 22 settembre, Teatro Miela di Trieste), il festival fondato da Sergio M. Grmek Germani e diretto per il quarto anno da Olaf Möller e Giulio Sangiorgio, con la direzione organizzativa di Simone Starace. (altro…)

Ma quant’è brava Lady Gaga nel kolossal della disperazione Joker: Folie à Deux di Todd Phillips! Scusate l’esclamativo enfatico, ma la newyorkese Stefani Joanne Angelina Germanotta, cantautrice, compositrice, attrice e attivista, 38 anni, si conferma una fuoriclasse dello show-biz, come dimostra nei suoi tour, attraverso i suoi album e come ha comprovato la standing ovation personale ricevuta all’anteprima del film più atteso della Mostra di Venezia: traguardi difficili da raggiungere per chi non è un sex symbol, non ha scuole griffate alle spalle e deve il successo a una seria, sudata gavetta old style. (guarda il trailer di JOKER: FOLIE A DEUX di Todd Phillips) (leggi la recensione di MarilynMagazine su JOKER: FOLIE A DEUX dalla Mostra di Venezia) (altro…)

TAXI MONAMOUR di Ciro De Caro (Italia, 2024, durata 110’, Adler Entertainment, guarda il trailer) con Rosa Palasciano, Yeva Sai, Valerio Di Benedetto, Ivan Castiglione, Matteo Quinzi, Taras Synyshyn Giudizio: 3 su 5 Nelle sale

Due donne che s’incontrano e stabiliscono un contatto. La borghese Anna (Rosa Palasciano, anche sceneggiatrice insieme al regista Ciro De Caro), alle prese con una crisi personale dirompente, legata a una malattia che la rende fragile, e la pudica Nadiya detta Cristi (Yeva Sai, Mare fuori), che viene dall’Ucraina e in Italia ha trovato nuove radici.
(guarda il trailer di TAXI MONAMOUR di Ciro De Caro) (altro…)

LA SINDROME DEGLI AMORI PASSATI di Raphael Balboni, Ann Sirot (Francia-Belgio, 2023, durata 89’, Wanted Cinema guarda il trailer) con Lucie Debay, Lazare Gousseau, Ninon Borsei, Nora Hamzawi, Florence Janas Giudizio: 2 ½ su 5 Nelle sale

Com’è possibile che una coppia all’apparenza perfetta, benché in sofferenza per mancanza di figli, ribalti la prospettiva di vita, si trovi a dover fare i conti con il passato e, ovviamente, a ricavarne infelicità? Com’è possibile che, per togliere dal cielo coniugale la nuvolaglia di una possibile infertilità, quei due che tanto si amano riaprano porte e finestre e armadi sulle relazioni finite trascinandosi dietro sospetti, gelosie, incomprensioni?
(guarda il trailer di LA SINDROME DEGLI AMORI PASSATI di Raphael Balboni, Ann Sirot) (altro…)

Chiaro: se assegni il Leone d’oro a Pedro Almodovar, vinci facile. Pedro il grande merita questo ed altro. La vittoria di The Next Room Door è davvero la vittoria di tutti: 1) del bravo regista spagnolo, spesso trascurato dai Festival; 2) della Mostra che scolpisce in bacheca il nome dell’ennesimo top director; 3) degli spettatori che vieppiù possono capire l’importanza radicale del cinema d’autore, di pensiero, di contenuti.
1235BD7F-EC9B-4116-B4F0-2AA6B37C70F1The Next Room Door, che uscirà in Italia il 5 dicembre con il titolo La stanza accanto, è il debutto di Almodovar in lingua inglese e affronta temi universali come il fine vita, la scelta sul commiato, l’eredità che lasciamo a chi viene dopo di noi. Un discorso che si sviluppa attraverso i conversari di due amiche: la scrittrice Julianne Moore e la reporter di guerra Tilda Swinton. Il dialogo intenso e dolente è il vero protagonista, le due star ci mettono convinzione e appeal. Detto questo, per onestà bisogna aggiungere che The Next Room Door non è il migliore dei film di Almodovar. Come spesso avviene, i premi tardivi arrivano fuori sincrono, anche se non guastano mai.
(guarda il trailer di The Next RoomDoor – La stanza accanto di Pedro Almodovar) (altro…)