Del Piero � infinito Lo Zenit si arrende (original) (raw)

Del Piero � infinito

Lo Zenit si arrende

La Juve conquista i primi tre punti del girone grazie a una punizione del suo capitano. Partita ostica, con i russi pi� volte pericolosi. Palo di Camoranesi che abbandona nel primo tempo per un infortunio

La reazione euforica di Alessandro Del Piero dopo il gol su punizione. Reuters

La reazione euforica di Alessandro Del Piero dopo il gol su punizione. Reuters

TORINO, 17 settembre 2008 - La Juventus vince. E ringrazia Del Piero. Che firma un successo molto sofferto sullo Zenit San Pietroburgo, nel debutto stagionale dei bianconeri della fase a gironi di Champions. Una gara gi� cruciale, considerato che nel girone c’� pure il Real Madrid. La Juve non ha scintillato, tutt'altro, ma contro una signora avversaria, che l’ha messa in difficolt� per lunghi tratti di gara, ha comunque dimostrato di saper vincere anche in serata modesta, dote delle grandi squadre. C’� voluto un guizzo. Firmato dall’uomo pi� carismatico, dal capitano. Questi tre punti sono preziosissimi. Tanto quanto la parata di Buffon sullo 0-0, che ha scongiurato il peggio.

SOFFERENZA - Il primo tempo della Juve � interlocutorio se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, oppure poco convincente, se si preferisce soffermarsi sul bicchiere mezzo vuoto. Il tridente offensivo dei russi costringe gli esterni bassi bianconeri sulla difensiva, togliendo supporto sulle fasce a Camoranesi e Nedved. In mezzo Sissoko e Poulsen (sottotono) garantiscono quantit�, e fanno scintille col panzer Tymoschuk, ma non riescono a velocizzare la manovra. E allora Del Piero si ritrova a dover fare un passo indietro per provare ad inventare qualcosa, ma non pu� essere sia rifinitore che terminale e lanciare se stesso, con Trezeguet stretto nella morsa dei centrali dello Zenit. I russi tra l’altro non stanno per nulla a guardare. Danny si mangia un gol comodo per un talento come lui, a centroarea su sponda di Arshavin. Il destro del fantasista finisce appena a lato. La Juve fa tanta, troppa fatica nei primi 20’, lasciando spesso anche l’iniziativa agli ospiti. Poi ha una fiammata dal 20’. E cos� costruisce un paio di occasioni, con Del Piero che trova prima la testa di Trezeguet, poi quella di Camoranesi. Palla a lato nel primo caso, la zuccata dell’italo-argentino si spegne sul palo esterno e c’� chi grida al gol.

CAMORANESI K.O. - Alla mezz'ora Ranieri perde Camoranesi, acciaccato alla caviglia destra. E lo slancio bianconero si smorza istantaneamente. Anche perch� Ranieri sostituisce Camoranesi con Salihamidzic, non rischiando la carta Iaquinta, gi� impiegato in quella posizione nella gara d’andata contro l’Artmedia. E che garantirebbe pi� spinta e peso offensivo. E cos� la Juve si trova di nuovo a corto di idee, non riuscendo tra l’altro a coinvolgere Nedved, costretto sempre a dare un’occhiata ad Anyukov, uno che appena pu� si trasforma da terzino in ala. All’intervallo � pareggio: 0-0. Il risultato pi� coerente con l’andamento dei primi 45’.

RIPRESA - Si riparte, ma la gara resta bloccata. All’11’ Sirl, che parte in sospetto fuorigioco, si presenta solo davanti a Buffon, strepitoso nell’ipnotizzarlo in uscita bassa. Poi Ranieri toglie Molinaro, fischiato dai tifosi, e inserisce De Ceglie, pi� propositivo. Ma la partita resta brutta. Tattica. Con poche emozioni. L’occasionissima per la Juve porta la firma di testa, ancora su suggerimento da calcio piazzato di Nedved, di Poulsen. Bravissimo Malafeev.

DEL PIERO - Ma il gol della Juve arriva comunque. Un paio di minuti dopo. E porta la firma pi� prestigiosa. Del Piero. Che segna su punizione. 1-0. Ancora lui. Da capitano. Trascinatore. A premere sul tasto play e riprendere il suo infinito film di Champions, bloccato sul tasto pausa da due stagioni, non per colpa sua. Denisov prova a rovinare la festa, ma il suo diagonale termina a lato. Il popolo bianconero pu� far festa.