Lago di Bai de Dones (original) (raw)
©Giacomo Pompanin
©Giacomo Pompanin
Antiche leggende narrano di un incantesimo avvenuto in tempi immemori che trasformò le Dolomiti in Monti Pallidi, prima la roccia delle Dolomiti aveva lo stesso colore delle altre montagne delle Alpi. A quel tempo questo regno era ricoperto di prati fioriti, boschi lussureggianti e laghi incantati. Uno di questi, il laghetto di Bai de Dones, è al centro di una delle numerose e affascinanti leggende dolomitiche. Appartato e circondato da abeti e pini cembri, dovete visitarlo!
Alla scoperta delle mitiche anguane
La leggenda narra che il lago di Bai de Dones sia abitata dalle "Anguàne", splendide fanciulle con i piedi di capra, da cui il nome “Bai de Dones", traducibile in ”bagno delle donne”. Queste creature sembra siano le serve del dio Silvano. Molte schive, si racconta non amino essere osservate mentre sono intente a lavare la biancheria del loro signore. Forse proprio da questa leggenda è nato il detto che quando una donna ritenuta cattiva fa il bucato, il tempo cambierà in peggio.
Il lago è facilmente raggiungibile: parcheggiata la macchina alla partenza della seggiovia delle 5 Torri, dopo 5 minuti di camminata sulla sinistra di Baita Bai de Dones si arriva allo specchio d'acqua incantato.
Consigliata una visita a alla Baita per una merenda, una visita al fornitissimo bookshop e per ammirare l'"anguana" rappresentata sulla porta d'entrata.
Non solo leggende...
Il lago poggia su uno strato di argilla impermeabile che impedisce all'acqua di disperdersi. Sulle sue sponde si possono ammirare una particolare vegetazione e fauna anfibia.
Una curiosità: sul fondo del lago, nella zona della sponda settentrionale, è presente una croce egizia o croce ansata, realizzata con dei sassi. Tale simbolo, detto Ankh o croce di Ekh, è detto anche chiave della vita ed è un antico simbolo sacro egizio che deriva da un geroglifico che simboleggia la vita eterna e l’immortalità. L'autore dell'"opera" è sconosciuto.
Dal lago di Bai de Dones partono escursioni per raggiungere i rifugi Scoiattoli, Averau, Nuvolau e Cinque Torri: