Martina Mastromarino | Scuola Galileiana di Studi Superiori (original) (raw)

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Papers by Martina Mastromarino

Research paper thumbnail of THE NOTION OF 'TEXT': AN APPLICATION TO WEB 2.0

Research paper thumbnail of 'Italiano dell'uso medio' and 'Italiano neostandard': the "new" variety of Italian in the 20th century

Research paper thumbnail of THE ROLE OF THE RIGHT HEMISPHERE IN LANGUAGE PROCESSING

Research paper thumbnail of English and Italian in Italy: from the second Europeanization to 'Dillo in Italiano'

Research paper thumbnail of The role of negative evidence in language acquisition: current state of research

Thesis Chapters by Martina Mastromarino

Research paper thumbnail of Il "language testing" per immigrati adulti: il contesto dei CPIA.

Il presente lavoro mira a trattare il delicato tema della valutazione linguistica, con un focus p... more Il presente lavoro mira a trattare il delicato tema della valutazione linguistica, con un focus particolare sull’insegnamento dell’italiano come lingua seconda ad adulti e mantenendo sempre, come da caratteristica dell’ambito glottodidattico, un approccio di tipo teorico-pratico.
Il primo capitolo analizzerà il problema con l’aiuto della teoria di riferimento, a partire da una definizione dei principali termini coinvolti e definendo oggetto, requisiti e scopi del language testing, per poi soffermarsi su una riflessione riguardo all’impatto dei test sul processo di insegnamento-apprendimento. La seconda parte del capitolo verrà invece dedicata allo specifico target e contesto di interesse: gli immigrati a partire dai sedici anni di età che fruiscono dei corsi di italiano di livello A2 del “Quadro Comune Europeo di Riferimento” (Consiglio d’Europa, 2002) organizzati dai Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA). Per delineare i contenuti linguistici e i domini di riferimento per questa tipologia di pubblico, ci si servirà delle “Linee Guida” redatte da un gruppo di esperti al Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (2012), pensate proprio come indicazioni per la costruzione di percorsi di insegnamento nei CPIA.
La seconda sezione del lavoro sarà poi occupata da dieci attività specificatamente strutturate per la valutazione del raggiungimento di obiettivi legati al lessico (prime cinque) e alle funzioni comunicative (successive cinque) per il livello A2. Tutte le attività create saranno basate sull’abilità di scrittura e coinvolgeranno i contenuti linguistici e i domini di interesse del target di riferimento: i principali verbi riflessivi, le previsioni del tempo, il mondo del lavoro e delle professioni, la segnaletica stradale, la descrizione della casa, fare previsioni su eventi futuri, chiedere informazioni riguardo a un immobile, interagire all’interno di un’attività commerciale, raccontare esperienze del passato e dare informazioni sui mezzi di trasporto. Verrà seguito il criterio della varietà, con l’obiettivo di mettere in luce diverse tecniche per la valutazione della padronanza di determinati aspetti della lingua: si vorrà così dimostrare come sia possibile personalizzare anche questo momento della didattica per andare incontro alle esigenze degli allievi, pur conservando la medesima efficacia valutativa. Per le attività legate alle funzioni comunicative, infine, si cercherà di utilizzare materiale autentico riadattato o creare situazioni verosimili, al fine di tenere sempre vivo il contatto con la realtà utile al mantenimento di alti livelli di motivazione soprattutto nel contesto estremamente diversificato dei CPIA.

Research paper thumbnail of La programmazione didattica per l'italiano L2-LS. Una proposta di didattizzazione.

In questo lavoro si è cercato di delineare lo stato dell’arte riguardo alla programmazione didatt... more In questo lavoro si è cercato di delineare lo stato dell’arte riguardo alla programmazione didattica per l’insegnamento dell’italiano a stranieri: a partire da una riesamina dei diversi approcci e modelli operativi (capitolo 1), proseguendo con un’analisi specifica dei manuali d’insegnamento (capitolo 2), per concludere con una proposta di didattizzazione (capitolo 3). La costruzione di una unità di lavoro secondo il modello di Diadori (2009) è funzionale mostrare come sia possibile muovere dalla teoria della programmazione alla pratica dell’insegnamento, abilità che risulta particolarmente efficace per mantenere sempre alto il livello di interesse all'interno della classe.

Research paper thumbnail of L’insegnamento dell’italiano come lingua straniera: dalla Convenzione Culturale Europea al sillabo “ADA”.

In questo lavoro si è cercato di delineare lo stato dell’arte riguardo all’insegnamento della lin... more In questo lavoro si è cercato di delineare lo stato dell’arte riguardo
all’insegnamento della lingua italiana agli stranieri. Si è affrontato il tema della diffusione delle lingue in Europa, con la descrizione dei lavori che hanno portato il Consiglio d'Europa alla costruzione del "Common European Framework of Reference for Language". Si è successivamente ristretto l'interesse al solo ambito italiano, analizzando la storia dell'educazione linguistica in ambito scolastico. Si è in seguito descritta la condizione attuale della lingua italiana all'estero: dove e come viene studiata, cosa viene fatto per favorirne e monitorarne la diffusione, quali istituzioni sono coinvolte. Infine, il cuore della tesi comprende un’analisi degli strumenti ad oggi disponibili per la progettazione didattica nell'ambito dell'italiano lingua straniera e seconda, con un particolare focus sui sillabi. La conclusione è dedicata all'ultimo lavoro pubblicato, il "Piano dei corsi ADA" curato dalla Società Dante Alighieri, il quale sembra spiccare per completezza, flessibilità e ambizioni.

Research paper thumbnail of L'etica dello sguardo: la rappresentazione degli oggetti da Italo Calvino a Daniele Del Giudice

Research paper thumbnail of Il "language testing" per immigrati adulti: il contesto dei CPIA.

Il presente lavoro mira a trattare il delicato tema della valutazione linguistica, con un focus p... more Il presente lavoro mira a trattare il delicato tema della valutazione linguistica, con un focus particolare sull’insegnamento dell’italiano come lingua seconda ad adulti e mantenendo sempre, come da caratteristica dell’ambito glottodidattico, un approccio di tipo teorico-pratico.
Il primo capitolo analizzerà il problema con l’aiuto della teoria di riferimento, a partire da una definizione dei principali termini coinvolti e definendo oggetto, requisiti e scopi del language testing, per poi soffermarsi su una riflessione riguardo all’impatto dei test sul processo di insegnamento-apprendimento. La seconda parte del capitolo verrà invece dedicata allo specifico target e contesto di interesse: gli immigrati a partire dai sedici anni di età che fruiscono dei corsi di italiano di livello A2 del “Quadro Comune Europeo di Riferimento” (Consiglio d’Europa, 2002) organizzati dai Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA). Per delineare i contenuti linguistici e i domini di riferimento per questa tipologia di pubblico, ci si servirà delle “Linee Guida” redatte da un gruppo di esperti al Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (2012), pensate proprio come indicazioni per la costruzione di percorsi di insegnamento nei CPIA.
La seconda sezione del lavoro sarà poi occupata da dieci attività specificatamente strutturate per la valutazione del raggiungimento di obiettivi legati al lessico (prime cinque) e alle funzioni comunicative (successive cinque) per il livello A2. Tutte le attività create saranno basate sull’abilità di scrittura e coinvolgeranno i contenuti linguistici e i domini di interesse del target di riferimento: i principali verbi riflessivi, le previsioni del tempo, il mondo del lavoro e delle professioni, la segnaletica stradale, la descrizione della casa, fare previsioni su eventi futuri, chiedere informazioni riguardo a un immobile, interagire all’interno di un’attività commerciale, raccontare esperienze del passato e dare informazioni sui mezzi di trasporto. Verrà seguito il criterio della varietà, con l’obiettivo di mettere in luce diverse tecniche per la valutazione della padronanza di determinati aspetti della lingua: si vorrà così dimostrare come sia possibile personalizzare anche questo momento della didattica per andare incontro alle esigenze degli allievi, pur conservando la medesima efficacia valutativa. Per le attività legate alle funzioni comunicative, infine, si cercherà di utilizzare materiale autentico riadattato o creare situazioni verosimili, al fine di tenere sempre vivo il contatto con la realtà utile al mantenimento di alti livelli di motivazione soprattutto nel contesto estremamente diversificato dei CPIA.

Research paper thumbnail of La programmazione didattica per l'italiano L2-LS. Una proposta di didattizzazione.

In questo lavoro si è cercato di delineare lo stato dell’arte riguardo alla programmazione didatt... more In questo lavoro si è cercato di delineare lo stato dell’arte riguardo alla programmazione didattica per l’insegnamento dell’italiano a stranieri: a partire da una riesamina dei diversi approcci e modelli operativi (capitolo 1), proseguendo con un’analisi specifica dei manuali d’insegnamento (capitolo 2), per concludere con una proposta di didattizzazione (capitolo 3). La costruzione di una unità di lavoro secondo il modello di Diadori (2009) è funzionale mostrare come sia possibile muovere dalla teoria della programmazione alla pratica dell’insegnamento, abilità che risulta particolarmente efficace per mantenere sempre alto il livello di interesse all'interno della classe.

Research paper thumbnail of L’insegnamento dell’italiano come lingua straniera: dalla Convenzione Culturale Europea al sillabo “ADA”.

In questo lavoro si è cercato di delineare lo stato dell’arte riguardo all’insegnamento della lin... more In questo lavoro si è cercato di delineare lo stato dell’arte riguardo
all’insegnamento della lingua italiana agli stranieri. Si è affrontato il tema della diffusione delle lingue in Europa, con la descrizione dei lavori che hanno portato il Consiglio d'Europa alla costruzione del "Common European Framework of Reference for Language". Si è successivamente ristretto l'interesse al solo ambito italiano, analizzando la storia dell'educazione linguistica in ambito scolastico. Si è in seguito descritta la condizione attuale della lingua italiana all'estero: dove e come viene studiata, cosa viene fatto per favorirne e monitorarne la diffusione, quali istituzioni sono coinvolte. Infine, il cuore della tesi comprende un’analisi degli strumenti ad oggi disponibili per la progettazione didattica nell'ambito dell'italiano lingua straniera e seconda, con un particolare focus sui sillabi. La conclusione è dedicata all'ultimo lavoro pubblicato, il "Piano dei corsi ADA" curato dalla Società Dante Alighieri, il quale sembra spiccare per completezza, flessibilità e ambizioni.

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