Bianca Maria Antolini | Conservatorio di musica di Perugia (original) (raw)
Books by Bianca Maria Antolini
Dal 2001 al 2006 è stata presidente della Società Italiana di Musicologia: in questa veste ha coo... more Dal 2001 al 2006 è stata presidente della Società Italiana di Musicologia: in questa veste ha coordinato l'organizzazione di convegni e di collane di testi e musiche, avviando fra l'altro la nuova collana Repertori musicali: storia, analisi, interpretazione; ha promosso progetti di ricerca, fra cui Musica nel Novecento italiano, e Clori-Archivio della cantata italiana, nonché la realizzazione di una banca-dati sugli insegnamenti musicologici nelle Università e nei Conservatori; ha collaborato allo sviluppo di nuovi strumenti di ricerca multimediali (collana di cd e cd-rom dedicata al 900 musicale italiano). Fa parte in qualità di esperto dei Consigli di amministrazione della Fondazione-Istituto Liszt di Bologna e della Fondazione Arcadia di Milano, e del Comitato scientifico dell'Istituto Italiano di Storia della Musica. Dal 2013 cura i progetti di ricerca e la produzione editoriale della SEdM (Società Editrice di Musicologia). Ha svolto un'intensa e continua attività di ricerca, pubblicando monografie, saggi in riviste («Rivista Italiana di Musicologia», «Studi Musicali», «Le fonti musicali in Italia», «Fontes Artis Musicae», «Analecta Musicologica», «Nuova rivista musicale italiana», «Musik und Gender»), in atti di convegni e in volumi collettivi; ha curato numerosi volumi di studi. Ha collaborato a dizionari ed enciclopedie italiane e straniere (Dizionario biografico degli italiani,
Hanno collaborato alla compilazione deli'indice dei nomi: Francesca Basciaiii, Conia Teramo.
Papers by Bianca Maria Antolini
Domenico Cimarosa nell'Ottocento italiano : sopravvivenza o ansia di novità?, 2007
Dal 1809 all'inizio del 1814 Roma fu formalmente annessa all'Impero francese: anche in ca... more Dal 1809 all'inizio del 1814 Roma fu formalmente annessa all'Impero francese: anche in campo musicale cambiamenti, conflitti, tentativi di rinnovamento coesistettero con elementi di continuita. Furono introdotte nuove feste, corredate di musica: musica orchestrale all'aperto, cantate celebrative, Te Deum. Proprio le esecuzioni sacre furono fonte di forti conflitti tra i cantori e l'amministrazione francese. Particolarmente imponenti le feste per la nascita del figlio di Napoleone, il re di Roma, nel 1811. Il governo francese cerco di istituire nel 1810, sotto la direzione di Zingarelli, una Cappella Imperiale che fosse modello di canto sacro per tutto il mondo musicale, e – legata a questa – un Conservatorio. Tali progetti non andarono a buon fine, perche proprio nell'ambito religioso Roma manifesto una tenace opposizione ai nuovi dominatori. Fra le altre novita di questi anni troviamo la ripresa dell'attivita editoriale musicale, per opera di Giulio Cesare M...
Oxford Music Online, 2001
Dal 2001 al 2006 è stata presidente della Società Italiana di Musicologia: in questa veste ha coo... more Dal 2001 al 2006 è stata presidente della Società Italiana di Musicologia: in questa veste ha coordinato l'organizzazione di convegni e di collane di testi e musiche, avviando fra l'altro la nuova collana Repertori musicali: storia, analisi, interpretazione; ha promosso progetti di ricerca, fra cui Musica nel Novecento italiano, e Clori-Archivio della cantata italiana, nonché la realizzazione di una banca-dati sugli insegnamenti musicologici nelle Università e nei Conservatori; ha collaborato allo sviluppo di nuovi strumenti di ricerca multimediali (collana di cd e cd-rom dedicata al 900 musicale italiano). Fa parte in qualità di esperto dei Consigli di amministrazione della Fondazione-Istituto Liszt di Bologna e della Fondazione Arcadia di Milano, e del Comitato scientifico dell'Istituto Italiano di Storia della Musica. Dal 2013 cura i progetti di ricerca e la produzione editoriale della SEdM (Società Editrice di Musicologia). Ha svolto un'intensa e continua attività di ricerca, pubblicando monografie, saggi in riviste («Rivista Italiana di Musicologia», «Studi Musicali», «Le fonti musicali in Italia», «Fontes Artis Musicae», «Analecta Musicologica», «Nuova rivista musicale italiana», «Musik und Gender»), in atti di convegni e in volumi collettivi; ha curato numerosi volumi di studi. Ha collaborato a dizionari ed enciclopedie italiane e straniere (Dizionario biografico degli italiani,
Hanno collaborato alla compilazione deli'indice dei nomi: Francesca Basciaiii, Conia Teramo.
Domenico Cimarosa nell'Ottocento italiano : sopravvivenza o ansia di novità?, 2007
Dal 1809 all'inizio del 1814 Roma fu formalmente annessa all'Impero francese: anche in ca... more Dal 1809 all'inizio del 1814 Roma fu formalmente annessa all'Impero francese: anche in campo musicale cambiamenti, conflitti, tentativi di rinnovamento coesistettero con elementi di continuita. Furono introdotte nuove feste, corredate di musica: musica orchestrale all'aperto, cantate celebrative, Te Deum. Proprio le esecuzioni sacre furono fonte di forti conflitti tra i cantori e l'amministrazione francese. Particolarmente imponenti le feste per la nascita del figlio di Napoleone, il re di Roma, nel 1811. Il governo francese cerco di istituire nel 1810, sotto la direzione di Zingarelli, una Cappella Imperiale che fosse modello di canto sacro per tutto il mondo musicale, e – legata a questa – un Conservatorio. Tali progetti non andarono a buon fine, perche proprio nell'ambito religioso Roma manifesto una tenace opposizione ai nuovi dominatori. Fra le altre novita di questi anni troviamo la ripresa dell'attivita editoriale musicale, per opera di Giulio Cesare M...
Oxford Music Online, 2001
Bollettino Aib, Apr 21, 2006
una lettura più "attiva", anche se la tentazione di andare subito a cercare, sfogliando il libro,... more una lettura più "attiva", anche se la tentazione di andare subito a cercare, sfogliando il libro, il luogo specifico di questa spiegazione è pressoché irresistibile. In ogni caso, risulta ben evidenziato nella Postilla il livello analitico descrittivo scelto per ciascuna scheda «al di là di ogni teorica discussione qui fuori luogo» (p. 541; ma allora, si potrebbe di nuovo obiettare, perché attardarsi nelle pagine precedenti in una simile discussione per le opere altrui?). Esso consiste, prima di tutto, ovviamente, nell'individuazione del contributo da segnalare e descrivere entro i vari tipi di pubblicazioni e le loro parti, con l'evidenziazione delle paternità e responsabilità eventualmente concorrenti; poi nell'elaborazione di una citazione bibliografica atta a segnalare quel determinato prodotto intellettuale e a distinguerlo eventualmente da altri dotati di elementi analoghi. Infine, e questo sembra l'aspetto più consapevolmente caratterizzante di questo lavoro, «Ciascuna unità bibliografica, descritta analiticamente, è corredata da opportuni cenni di contenuto» (p. 542, corsivi nel testo). Ne risultano, e qui veniamo al corpo centrale dell'opera, schede per lo più di portata assai ampia entro le quali si possono ritrovare elementi di diversa natura: per la parte maggiore stralci e citazioni di ampiezza variabile direttamente derivanti dal documento descritto (quindi, in larga misura, testi prodotti allo stesso Bottasso), ma anche, precedute da un asterisco, segnalazioni di ulteriori edizioni e di recensioni, nonché commenti e discussioni su dibattiti aperti in relazione a questi contributi, talvolta corredati da note dello stesso curatore. L'opera così strutturata non manca di una sua attrattiva, proprio per la sua natura magmatica che non sarebbe, ritengo, dispiaciuta a Enzo Bottasso, entro la quale si possono ritrovare momenti ed esperienze importanti del dibattito biblioteconomico nell'Italia contemporanea, anche con l'ausilio di un vasto apparato di indici. Tra questi, gli Indici analitici speciali sono articolati intorno a tre nuclei principali di interessi: La letteratura (in particolare, quella regionale piemontese); La società e l'impegno politico; La biblioteca e la biblioteconomia. Ciascuno di essi è poi articolato al suo interno per voci di soggetto: ci si potrebbe interrogare sulle ragioni di una previa ripartizione del repertorio nelle tre aree, ma si tratta evidentemente di una scelta che il curatore ha inteso operare anche per evidenziare maggiormente i tratti salienti degli interessi di studio e dell'impegno professionale di Bottasso e in questo senso essa mi sembra legittima. Le schede sono disposte in ordine cronologico per anni, entro il quale vengono distinte da un numero progressivo che precede l'indicazione cronologica. È possibile quindi compiere percorsi di ricerca orientati per periodi sui tanti dibattiti nei quali Bottasso è intervenuto assai spesso con originalità di proposte e per lo più con notevole, e in molti casi apprezzabile, vis polemica.
My entries (co-authored with B.M Antolini) are: Giorgio Arrivabene; Giovanni, Gregorio de Gregori... more My entries (co-authored with B.M Antolini) are: Giorgio Arrivabene; Giovanni, Gregorio de Gregori; Giovanni da Spira; Giunta (famiglia); Paganini (famiglia); Sessa (famiglia); Bernardino Stagnino; Torresani (famiglia).
Negli anni trenta Ildebrando Pizzetti era un musicista affermato, pienamente inserito nelle attiv... more Negli anni trenta Ildebrando Pizzetti era un musicista affermato, pienamente inserito nelle attività e nelle più importanti istituzioni musicali italiane. Direttore dal 1917 al 1924 del Conservatorio di Firenze, poi dal 1924 al 1936 di quello di Milano, il 16 maggio 1936 venne nominato professore di Composizione dei Corsi di perfezionamento all'Accademia di S. Cecilia, il 12 giugno 1939 accademico d'Italia. Inoltre fece parte di commissioni ministeriali e fu membro del consiglio d'amministrazione della Scala. In questi anni Pizzetti svolse anche attività concertistica, eseguendo spesso le proprie composizioni (sia come direttore d'orchestra, sia come pianista in duo o in trio) in Italia e all'estero (New York, Barcellona, Buenos Aires, Berlino, Londra). 1 Come compositore, se negli anni venti troviamo in primo piano la musica teatrale (Debora e Jaele, Lo straniero, Fra Gherardo) 2 e quella cameristica (oltre alle liriche, la Sonata in Fa per pianoforte e violoncello, del 1921, e il Trio in La, del 1925), nella produzione successiva si può rilevare un nuovo interesse per la composizione orchestrale, che genera ben quattro importanti composizioni tra il 1928 e il 1934. Si tratta di due pezzi sinfonici (Concerto dell'estate, 1928 e Rondò veneziano, 1929, e di due pezzi con solista e orchestra (Canti della stagione alta per pianoforte e orchestra, 1930, e Concerto per violoncello e orchestra, 1933-34), mentre al 1940 risale la Sinfonia in La. Alle composizioni orchestrali del periodo 1928-34 Pizzetti lavorò in genere durante l'estate, che trascorreva in montagna. Tutte ebbero la prima esecuzione in contesti e occasioni di particolare prestigio: il Concerto dell'estate e il Rondò veneziano vennero eseguiti sotto la direzione di Toscanini alla Carnegie Hall di New York, rispettivamente il 29 febbraio 1929 e il 27 febbraio 1930; i Canti della stagione alta costituirono -come si vedrà -uno degli eventi più significativi della II Mostra Nazionale di Musica Contemporanea (Roma, 3 aprile 1933); mentre il Concerto in do per violoncello e orchestra venne presentato sotto la direzione dell'autore (violoncellista Enrico Mainardi) l'11 settembre 1934 al III Festival Internazionale di Musica Contemporanea di Venezia. Contemporaneamente, Pizzetti era impegnato nella composizione di una nuova opera teatrale, Orseolo, che lo impegnò, fra stesura del libretto e composizione della musica, dal 1931 al 1935, e che ebbe la prima rappresentazione al II Maggio Musicale Fiorentino il 5 maggio 1935. Sempre agli anni trenta appartengono molte musiche di scena (per Agamennone di Eschilo, Le Trachinie e Edipo a Colono di Sofocle, La festa delle Panatenee, La rappresentazione di Santa Uliva, Come vi garba di Shakespeare), il Quartetto in Re (commissionato nel 1932 da Elizabeth Sprague Coolidge), e alcune composizioni vocali, sia solistiche sia corali. Il decennio si concluse con l'avvio nel 1939 della composizione di un'altra opera lirica, L'oro. 3 In questo decennio Pizzetti continuò nell'attività critica, scrivendo numerose voci per l'Enciclopedia Italiana, di cui era coordinatore per la sezione Musica, nonché articoli per riviste quali «Pegaso», «Pan», «La Rassegna musicale»; dal 1937 riprese l'attività giornalistica, con recensioni per il quotidiano romano «La Tribuna». Le posizioni di Pizzetti sulla musica italiana contemporanea (e quindi le sue idee anche sulla propria musica) vennero esposte in un saggio del 1934, pubblicato su «Pan»: Questa nostra musica. 4 Con questo scritto Pizzetti sembra anche voler ricucire la frattura che poco prima, nel 1932, si era aperta nei confronti di Casella e Malipiero, in seguito alla pubblicazione del Manifesto 1 Vedi la dettagliata cronologia in Ildebrando Pizzetti. Cronologia e Bibliografia, a cura di Bruno Pizzetti, La Pilotta, Parma 1980. 2 Debora e Jaele: libretto 1915-18, composizione della musica 1918-21, prima rappresentazione Milano, Teatro alla Scala, 16 dicembre 1922; Lo straniero: libretto 1922-23, composizione della musica 1923-25, prima rappresentazione Teatro Reale dell'Opera di Roma, 29 aprile 1930; Fra Gherardo: libretto 1925-26, composizione della musica 1926-27, prima rappresentazione Milano, Teatro alla Scala, 16 maggio 1928. 3 Cfr. il catalogo delle opere di Pizzetti in Ildebrando Pizzetti. Cronologia e Bibliografia cit., pp. 359-397. Le composizioni nate nel periodo 1928-1939 sono numerate dall'81 al 105. 4 «Pan», II, 2, febbraio 1934, pp. 321-342. Una recensione del saggio si trova in «Musica d'oggi», XVI, 3, marzo 1934, pp. 93-94.
Tra la fine dell'ottocento e i primi anni del Novecento la ricerca storica sulla musica ebbe anch... more Tra la fine dell'ottocento e i primi anni del Novecento la ricerca storica sulla musica ebbe anche in Italia un notevole impulso: si cercarono modi di organizzazione e scambio di idee e progetti fra musicologi, e allo stesso tempo si tentò di diffondere la rinnovata conoscenza della musica 'antica' sia presso la generale platea dei musicisti, sia presso un piìì vasto pubblico. Al primo ambito appartennero la fondazione di riviste specializzate, la partecipazione a congressi, la creazione di associazioni specifiche, l'organizzazione della ricerca sulle fonti; a l secondo, l'edizione di musiche 'antiche', le conferenze e i concerti 'storici', gli interventi sulle riviste musicali.
Giovanni Lorenzo Lulier (c1660-1700), noto ai suoi contemporanei con il nome di “Gio- vanni del v... more Giovanni Lorenzo Lulier (c1660-1700), noto ai suoi contemporanei con il nome di “Gio-
vanni del violone”, fu compositore di cantate da camera, serenate, oratori, opere e sti-
mato suonatore di violone a servizio di due dei maggiori cardinali romani dell’epoca: Be-
nedetto Pamphilj e Pietro Ottoboni. Impiegato occasionalmente come strumentista per
le conversazioni e accademie di altri principi mecenati o ambasciatori stranieri, fi gura
spesso nelle liste di musici sotto la battuta di Arcangelo Corelli o impiegato in cappelle
e chiese nazionali romane, come san Giovanni dei fi orentini o san Luigi dei francesi.
Studi recenti lo hanno riportato all’attenzione degli specialisti; l’edizione critica di al-
cune sue cantate, realizzata dalla SEdM a cura di Chiara Pelliccia, è ora la base per una
conoscenza più ampia, che ha un suo primo risultato con l’esecuzione di quattro cantate
nell’ambito del Roma Festival Barocco, e la prossima uscita di una registrazione in cd, di
cui sono protagonisti Francesca Boncompagni e i musicisti dell’Accademia Ottoboni. La
mattinata di studi si propone come momento di incontro tra studiosi, musicologi e mu-
sicisti, e al tempo stesso come introduzione alle cantate che verranno eseguite la sera
stessa in concerto a San Luigi dei Francesi. Nelle relazioni verranno individuati alcuni
signifi cativi aspetti delle ricerche più recenti: a partire dalle cantate da camera saranno
indagati vari momenti dell’attività di Lulier, delle sue composizioni e della circolazione
delle sue musiche, nel contesto del mecenatismo romano dell’ultima parte del Seicento.
LIM - Libreria Musicale Italiana, 2020
Fortunato Santini: collezionismo ed esecuzioni di musica antica a Roma nella prima metà dell'Otto... more Fortunato Santini: collezionismo ed esecuzioni di musica antica a Roma nella prima metà dell'Ottocento Il sistema produtti vo del teatro musical e nel primo Novece nto italiano