Simone Stancampiano | Pontificia Università Lateranense (original) (raw)
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Papers by Simone Stancampiano
Rivista Antonianum 3, 2023
Numero monografico su Pier Paolo Pasolini
Rivista Antonianum 3, 2023
The later Pasolini forcefully expresses his acute and penetrating critique of a society that has ... more The later Pasolini forcefully expresses his acute and penetrating critique of a society that has by now embarked irrevocably upon a profound anthropological change, or rather, mutation. Taking as its starting point what would turn out to have been one of his final public statements, and going back over some of his other writings, this study intends to illustrate the features of the social and cultural "genocide" said to be underway. It will treat of acknowledging the importance of language, hence of the degraded ability to use it for expression and the consequent social collapse, a sign of an anthropological mutation set off by consumerism, become an identitarian principle, and spread by television and the compulsory education then delivered. Finally, this article suggests dialogue with Romano Guardini, considered, like Pasolini, a prophetic genius in a context permeated by a hedonistic ideology.
Maurice Blondel, filosofo di Aix-en-Provence (1861-1949), «intimidito dai teologi, aveva la stoff... more Maurice Blondel, filosofo di Aix-en-Provence (1861-1949), «intimidito dai teologi, aveva la stoffa di un teologo, di un grande teologo», così come lo definì il suo amico abate Joannès Wehrlé. Ma, come afferma Xavier Tilliette che qui proponiamo tra gli interpreti più acuti della filosofia blondeliana, «poichè non divenne prete, egli volle essere filosofo, e filosofo credente tutto di un pezzo, evangelista secolare, missionario in terra laica». L'autore de L'Action del 1893 (la prima edizione) amava dire di sé di «aver tentato da credente uno sforzo da filosofo». Lungo la stessa linea così scrisse in una lettera al suo discepolo Paul Archambault: «Vivendo da cristiano, cerco come debbo pensare da filosofo».
Maurice Blondel, filosofo di Aix-en-Provence (1861-1949), «intimidito dai teologi, aveva la stoff... more Maurice Blondel, filosofo di Aix-en-Provence (1861-1949), «intimidito dai teologi, aveva la stoffa di un teologo, di un grande teologo», così come lo definì il suo amico abate Joannès Wehrlé. Ma, come afferma Xavier Tilliette che qui proponiamo tra gli interpreti più acuti della filosofia blondeliana, «poichè non divenne prete, egli volle essere filosofo, e filosofo credente tutto di un pezzo, evangelista secolare, missionario in terra laica». L'autore de L'Action del 1893 (la prima edizione) amava dire di sé di «aver tentato da credente uno sforzo da filosofo». Lungo la stessa linea così scrisse in una lettera al suo discepolo Paul Archambault: «Vivendo da cristiano, cerco come debbo pensare da filosofo».
L'idea di partito nel discorso di Caltagirone di Luigi Sturzo, 2019
Why is it important that the family be the natural ethical foundation of the contemporary democra... more Why is it important that the family be the natural ethical foundation of the contemporary democratic state? What is meant by the term ethos? How can the liberal model of particular rights, equated with desires, be reconciled with the egalitarian constitutional framework of universal rights? And if the universal-ethical model is failing, why is it advantageous to refer to religion and religious freedom? The ethical question is rooted in the profound changes that have taken place within the field of law in the last forty years. The contemporary liberal-democratic state is called to manage the tension between egalitarian ideals and the specific and special rights that some claim based on their individual freedoms. In our present day, the decline of natural ties--a consequence of the particularization of law--does not only concern family, but also birth and the issue of cloning. Thus, another aspect of the liberal-democratic state is lost: an understanding of the uniqueness of the person. This can be overcome by re-actualizing the theory of Böckenförde, that is, by rediscovering the religious dimension of the pre-political premises of the liberal state.
Ein philosophischer Dialog der Moderne mit dem Christentum. Père Xavier Tilliette SJ zum 85. Geburtstag, 2006
Ein philosophischer Dialog der Moderne mit dem Christentum. Père Xavier Tilliette SJ zum 85. Geburtstag, 2006
La rivisitazione cristiana della modernità filosofica è il perno centrale che soggiace l'"apologe... more La rivisitazione cristiana della modernità filosofica è il perno centrale che soggiace l'"apologetica" tilliettiana. Il modello di riferimento è quello tedesco, non francese, la linea che conduce da Kant a Hegel a Karl Rahner. La destra hegeliana, privilegiata dall'Autore, espelle l'illuminismo antropocentrico ed ateo della sinistra post-'68. I nomi che Tilliette salva del paradigma francese sono quelli di Malebranche, Pascal e il primo Blondel. Sarebbe, tuttavia, la "svolta" di Hegel dopo la Fenomenologia, in direzione di una fede più "ortodossa" dal punto di vista cristiano, ad allontanare la cristologia filosofica dalla deriva gnostica contemporanea. Nel suo percorso, Tilliette tenta di ricucire lo "strappo" tra ragione e fede, proprio, con valutazioni opposte, sia della Neoscolastica antimoderna, sia del laicismo moderno. Il risultato è l'elaborazione di un pensiero, brillantemente ricostruito sul piano storico, che, volendosi mantenere in un rischioso equilibrio tra apriorismo ontologico e fattualità del dato rilevato, costituisce in realtà il polo complementare, di "destra", di quell'esegesi critica che, da "sinistra", divide radicalmente il Cristo storico dal Cristo della fede. In ambedue i poli il Gesù "reale" è perduto.
The Jesuit and contemporary philosopher Xavier Tilliette arrives to the so-called «philosophical ... more The Jesuit and contemporary philosopher Xavier Tilliette arrives to the so-called «philosophical Christology» by an “apologetic” via. He wants to demonstrate that there was no contrast between Christianity and Modernity, an antithesis celebrated instead by the old Scholasticism and the new-Thomism at the beginning of the 20th century, in the famous debate of the Thirties in France on the «Christian philosophy». What is the relationship between faith and reason at dawn of the 21st century? Is a dialogue between themselves possible nowadays? Tilliette’s “philosophical Christology” is an affirmative answer. For believers it is easier to accept a philosophical Christology, since this moves in the paths of the “Christian philosophy” which has been almost acknowledged after several debates of the 20th century. For non-believers the issue seems to be more problematic.
Rivista Antonianum 3, 2023
Numero monografico su Pier Paolo Pasolini
Rivista Antonianum 3, 2023
The later Pasolini forcefully expresses his acute and penetrating critique of a society that has ... more The later Pasolini forcefully expresses his acute and penetrating critique of a society that has by now embarked irrevocably upon a profound anthropological change, or rather, mutation. Taking as its starting point what would turn out to have been one of his final public statements, and going back over some of his other writings, this study intends to illustrate the features of the social and cultural "genocide" said to be underway. It will treat of acknowledging the importance of language, hence of the degraded ability to use it for expression and the consequent social collapse, a sign of an anthropological mutation set off by consumerism, become an identitarian principle, and spread by television and the compulsory education then delivered. Finally, this article suggests dialogue with Romano Guardini, considered, like Pasolini, a prophetic genius in a context permeated by a hedonistic ideology.
Maurice Blondel, filosofo di Aix-en-Provence (1861-1949), «intimidito dai teologi, aveva la stoff... more Maurice Blondel, filosofo di Aix-en-Provence (1861-1949), «intimidito dai teologi, aveva la stoffa di un teologo, di un grande teologo», così come lo definì il suo amico abate Joannès Wehrlé. Ma, come afferma Xavier Tilliette che qui proponiamo tra gli interpreti più acuti della filosofia blondeliana, «poichè non divenne prete, egli volle essere filosofo, e filosofo credente tutto di un pezzo, evangelista secolare, missionario in terra laica». L'autore de L'Action del 1893 (la prima edizione) amava dire di sé di «aver tentato da credente uno sforzo da filosofo». Lungo la stessa linea così scrisse in una lettera al suo discepolo Paul Archambault: «Vivendo da cristiano, cerco come debbo pensare da filosofo».
Maurice Blondel, filosofo di Aix-en-Provence (1861-1949), «intimidito dai teologi, aveva la stoff... more Maurice Blondel, filosofo di Aix-en-Provence (1861-1949), «intimidito dai teologi, aveva la stoffa di un teologo, di un grande teologo», così come lo definì il suo amico abate Joannès Wehrlé. Ma, come afferma Xavier Tilliette che qui proponiamo tra gli interpreti più acuti della filosofia blondeliana, «poichè non divenne prete, egli volle essere filosofo, e filosofo credente tutto di un pezzo, evangelista secolare, missionario in terra laica». L'autore de L'Action del 1893 (la prima edizione) amava dire di sé di «aver tentato da credente uno sforzo da filosofo». Lungo la stessa linea così scrisse in una lettera al suo discepolo Paul Archambault: «Vivendo da cristiano, cerco come debbo pensare da filosofo».
L'idea di partito nel discorso di Caltagirone di Luigi Sturzo, 2019
Why is it important that the family be the natural ethical foundation of the contemporary democra... more Why is it important that the family be the natural ethical foundation of the contemporary democratic state? What is meant by the term ethos? How can the liberal model of particular rights, equated with desires, be reconciled with the egalitarian constitutional framework of universal rights? And if the universal-ethical model is failing, why is it advantageous to refer to religion and religious freedom? The ethical question is rooted in the profound changes that have taken place within the field of law in the last forty years. The contemporary liberal-democratic state is called to manage the tension between egalitarian ideals and the specific and special rights that some claim based on their individual freedoms. In our present day, the decline of natural ties--a consequence of the particularization of law--does not only concern family, but also birth and the issue of cloning. Thus, another aspect of the liberal-democratic state is lost: an understanding of the uniqueness of the person. This can be overcome by re-actualizing the theory of Böckenförde, that is, by rediscovering the religious dimension of the pre-political premises of the liberal state.
Ein philosophischer Dialog der Moderne mit dem Christentum. Père Xavier Tilliette SJ zum 85. Geburtstag, 2006
Ein philosophischer Dialog der Moderne mit dem Christentum. Père Xavier Tilliette SJ zum 85. Geburtstag, 2006
La rivisitazione cristiana della modernità filosofica è il perno centrale che soggiace l'"apologe... more La rivisitazione cristiana della modernità filosofica è il perno centrale che soggiace l'"apologetica" tilliettiana. Il modello di riferimento è quello tedesco, non francese, la linea che conduce da Kant a Hegel a Karl Rahner. La destra hegeliana, privilegiata dall'Autore, espelle l'illuminismo antropocentrico ed ateo della sinistra post-'68. I nomi che Tilliette salva del paradigma francese sono quelli di Malebranche, Pascal e il primo Blondel. Sarebbe, tuttavia, la "svolta" di Hegel dopo la Fenomenologia, in direzione di una fede più "ortodossa" dal punto di vista cristiano, ad allontanare la cristologia filosofica dalla deriva gnostica contemporanea. Nel suo percorso, Tilliette tenta di ricucire lo "strappo" tra ragione e fede, proprio, con valutazioni opposte, sia della Neoscolastica antimoderna, sia del laicismo moderno. Il risultato è l'elaborazione di un pensiero, brillantemente ricostruito sul piano storico, che, volendosi mantenere in un rischioso equilibrio tra apriorismo ontologico e fattualità del dato rilevato, costituisce in realtà il polo complementare, di "destra", di quell'esegesi critica che, da "sinistra", divide radicalmente il Cristo storico dal Cristo della fede. In ambedue i poli il Gesù "reale" è perduto.
The Jesuit and contemporary philosopher Xavier Tilliette arrives to the so-called «philosophical ... more The Jesuit and contemporary philosopher Xavier Tilliette arrives to the so-called «philosophical Christology» by an “apologetic” via. He wants to demonstrate that there was no contrast between Christianity and Modernity, an antithesis celebrated instead by the old Scholasticism and the new-Thomism at the beginning of the 20th century, in the famous debate of the Thirties in France on the «Christian philosophy». What is the relationship between faith and reason at dawn of the 21st century? Is a dialogue between themselves possible nowadays? Tilliette’s “philosophical Christology” is an affirmative answer. For believers it is easier to accept a philosophical Christology, since this moves in the paths of the “Christian philosophy” which has been almost acknowledged after several debates of the 20th century. For non-believers the issue seems to be more problematic.
Da più parti emerge l’urgenza di soffermarsi a pensare alla condizione dell’umano oggi e a come l... more Da più parti emerge l’urgenza di soffermarsi a pensare alla condizione dell’umano oggi e a come l’attuale situazione socio-culturale lo determini in modo inaudito. Il seminario si offre quale occasione di confronto tra docenti, ciascuno nel proprio ambito di ricerca, per produrre una riflessione atta a comprendere sempre meglio la condizione umana
I professori della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum si sono chiesti se... more I professori della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum si sono chiesti se, di fronte alle ripercussioni che Covid-19 ha sulle nostre vite, anche la filosofia abbia qualcosa da dire. Hanno creduto che di fronte a questo ennesimo campo la riflessione filosofica debba far sentire la sua voce. Prioritario rimane l’approccio medico-sanitario alla gestione del virus, fermandosi però ad uno sguardo tecnico. Come studiosi di filosofia i vari relatori vorranno inserirsi nel dibattito per condividere una visione trasversale, che non si ferma alla superficie dei fenomeni, andando in profondità, ragionando sui perché, avendo a cuore l’umano, andando oltre l’anamnesi, cercando di dare timidamente delle possibili terapie, non mediche ma filosofiche, per stare nella pandemia.
Lo faranno attraverso brevi incontri settimanali on-line, servendosi di un lessico che, attraverso lemmi diversi, esaminerà la pandemia sotto diversi punti di vista.