Gianluca Colella | Högskolan Dalarna (original) (raw)
Books by Gianluca Colella
∫ Grafi ca e immagine di copertina: Jumblies [Lussu |Trucco|Turchi] le bussole Chiare, essenziali... more ∫ Grafi ca e immagine di copertina: Jumblies [Lussu |Trucco|Turchi] le bussole Chiare, essenziali, accurate: le guide di Carocci per orientarsi nei principali temi della cultura contemporanea STUDI LINGUISTICO-LETTERARI CHE COS'È LA STILISTICA Lo studio delle forme aiuta a comprendere a fondo il testo letterario? Quali sono gli strumenti utili per analizzare la lingua e lo stile di un romanzo, di una poesia, di un dialogo teatrale? Rispondendo a queste e ad altre domande il volume illustra i principi della stilistica, tenendo conto dei più recenti metodi e prospettive di ricerca. All'esposizione di principi generali e dei punti salienti della storia della stilistica segue l'analisi di brani narrativi (Manzoni, Gadda, Calvino), di poesie (Petrarca, Pascoli, Montale) e di un passo di un dramma pirandelliano. Gianluca Colella è dottore di ricerca e insegna Linguistica italiana all'Università di Macerata. Ha studiato aspetti della lingua poetica contemporanea e della sintassi dell'italiano antico. ∫ le bussole / 407 studi linguistico-letterari Colella_stampa_XP6.qxd 11-
Il periodo ipotetico è da sempre uno dei due cavalli di battaglia delle grammatiche tradizionali ... more Il periodo ipotetico è da sempre uno dei due cavalli di battaglia delle grammatiche tradizionali (l'altro è la consecutio temporum) e, naturalmente, ha sempre seminato un certo timore tra studenti e apprendenti di varia età e formazione. A dire il vero, si tratta di un costrutto sintattico che ha una componente logica non astratta, né mutuata da una lingua modello, ma specifica a ciascuna lingua e quindi dotata di una dimensione storica. Pertanto è bene guardarsi sia da un certo diffuso logicismo che emana prescrizioni, non sempre rispondenti alla realtà dei fatti e agli usi della lingua, sia dall'assumere schemi interpretativi impropri, per esempio, quando si fanno «rientrare le forme assunte dal periodo ipotetico in italiano in inquadrature logiche costruite a priori tenendo conto dei fatti latini» (Ageno).
Papers by Gianluca Colella
RumeliDE Journal of Language and Literature Studies 2 0 2 2 .3, 2022
The dictionaries of Piedmontese language published in the first half of XIXth century show that t... more The dictionaries of Piedmontese language published in the first half of XIXth century show that the word miraco ‘miracle’ [mi'raku] (< lat MIRACULUM) is not only grammaticalized as a marker of unexpectedness, but develops the epistemic meaning of ‘maybe’, ‘probably’. This phenomenon is apparently a unicum among the romance languages, and it shows a communality with typologically distant languages which express the so-called category of mirativity. Starting from the analysis of the attestations in the literary texts of XVIIIth and XIXth century (mostly theatrical comedies written in vernacular), this paper seeks to explore how the semantic development of this peculiar marker with a transparent etymology can be included in the typological debate on the category of mirativity and its links with evidentiality and epistemic modality.
Zeitschrift für romanische Philologie, 2016
This contribution deals with the various verbal morphology in the Italian counterfactual conditio... more This contribution deals with the various verbal morphology in the Italian counterfactual conditionals (the so-called periodo ipotetico dell'irrealtà). Starting from the inventory of all the possible combinations with the imperfetto indicativo that appear in these constructions, it will be shown that the variability of the mood and tense forms is not merely a matter of norm, but that there are clear-cut mechanisms which regulate such variability. Specifically, some peculiar combinations often marked as familiar or, simply, non-standard, are not always possible, but are depending on the actionality of the verbs (telic or atelic) being present in the protasis and/or the apodosis.
Studi Italiani di Linguistica Teorica e Applicata, 2018
This paper focuses on the system of epistemic modality markers in Italian from both a diachronic ... more This paper focuses on the system of epistemic modality markers in Italian from both a diachronic and a contrastive perspective. The attested data show that already in Old Italian we can find a polysemous use of the modal verbs dovere 'must', which is both deontic and epistemic, and potere 'can/'may', which is both circumstantial and deontic. However, most of the epistemic adverbials (e.g. certamente 'certainly' or proba-bilmente 'probably') have not developed a modal meaning, but seem to act as discourse makers. On the other hand, although in Modern Italian there is a higher number of adverbs expressing a modal meaning, some peculiar modals (e.g. e' risica, lit. 'it risks', and forse e senza forse, lit. 'maybe and without maybe') are not used in modern Italian or are relegated to peripheral uses. Attention is also devoted to how the diachronic development of epistemic adverbs in Italian has followed different paths with respect to other Romance languages ; for example, the adverb possibilmente (lit. 'possibly') in standard Italian expresses exclusively cir-cumstantial modality ('if it were possible'), while the Spanish posiblemente expresses epistemic modality ('possibly').
Studies in Language Companion Series, 2014
Actes du XXVIe Congrès …
du.se. Publications. ...
Atti del Congresso …, Jan 1, 2006
In the past 50 years a relevant increase in the inclusion of word-formation data in Italian dicti... more In the past 50 years a relevant increase in the inclusion of word-formation data in Italian dictionarieshas taken place. This development has proved very important to Italian users: in other words it has increasedtheir linguistic awareness. Dictionary users are convinced to ...
Valencia 2010, 2013
du.se. Publications. ...
My aim is to provide an exploratory study of the expression of modality in Old Italian language, ... more My aim is to provide an exploratory study of the expression of modality in Old Italian language, a topic that -with some rare exceptions-is underestimated among the scholars of Italian linguistics. In order to do this, primarily, I will provide my theoretical frames (epistemic, deontic, dynamic, buletic, teleological), and secondly, I will focus on the means, both grammatical and lexical, that are used to express these modal meanings in Old Italian (conditional mood, modal verbs and adverbs, periphrases, particular adjective and nouns, explicit performatives, etc.). Using the CorpusOVI, it will be possible to elicitate important data about the distribution of modals across text types. From a diachronic perspective, particular attention will be dedicated to those phenomena that highlight changes and constants in the system of modality. As an instance, already in Old Italian language we can find a high degree of polysemy of modal expressions (e.g dovere 'must', which is both deontic and epistemic); but some peculiar modals (e.g. è mestieri che 'it is necessary that') are not used anymore. On the other hand, in Modern Italian there is a higher number of adverbs expressing a modal meaning.
La letteratura della migrazione in Italia nella prospettiva di una stilistica critica G C... more La letteratura della migrazione in Italia nella prospettiva di una stilistica critica G C Negli ultimi anni si è registrato in Italia un discreto -e in alcuni casi considerevole -successo editoriale dei cosiddetti scrittori "migranti" che hanno scelto l'italiano come mezzo per rappresentare la propria identità "altra" o, più semplicemente, per esprimere la propria creatività letteraria. Al di là delle motivazioni, il risultato di questa scelta dà vita al fenomeno dell'"ibridazione linguistica", ovvero alla creazione di una lingua che a più livelli risente degli influssi della lingua e della cultura originarie dell'autore. Sulla base dei modelli offerti dalla Critical Discourse Stylistics, tenterò di definire quali sono i fattori testuali e stilistici tipici della letteratura della migrazione, soffermandomi in particolare sulle modalità attraverso le quali sono espressi e rappresentati le voci e i punti di vista del narratore e dei personaggi. Data l'eterogeneità del corpus della mia indagine, saranno considerate e valutate le differenze culturali degli autori, dal momento che in una prospettiva critica è fondamentale in primo luogo distinguere tra scrittori provenienti dalle ex colonie italiane (madrelingua e/o bilingui), e migranti tout court.
Con il termine discorso riportato (= DR) ci si riferisce alla riproduzione / citazione di discors... more Con il termine discorso riportato (= DR) ci si riferisce alla riproduzione / citazione di discorsi o parti di discorsi appartenenti a una situazione enunciativa diversa rispetto all'enunciazione in corso. 1 Questa situazione di doppia enunciazione può manifestarsi dal punto di vista testuale e sintattico in vari modi, di cui le generalizzazioni codificate dalle grammatiche normative tengono conto solo in parte. Accanto ai due tipi fondamentali, discorso diretto (= DD) e discorso indiretto (= DI), che riprendono la distinzione tradizionale di oratio recta e oratio obliqua, gli studiosi nel corso degli anni hanno definito altri due tipi, il discorso indiretto libero (= DIL), indagato la prima volta da Bally (1912) e il discorso immediato o diretto libero (= DDL), individuato più tardi da Genette (1972): Pietro chiese: «Posso uscire?» DD Pietro chiese se poteva uscire DI Pietro si guardò attorno. Poteva uscire? DIL Pietro si guardò attorno. Posso uscire? DDL Tab. 1: Forme canoniche del discorso riportato 2
∫ Grafi ca e immagine di copertina: Jumblies [Lussu |Trucco|Turchi] le bussole Chiare, essenziali... more ∫ Grafi ca e immagine di copertina: Jumblies [Lussu |Trucco|Turchi] le bussole Chiare, essenziali, accurate: le guide di Carocci per orientarsi nei principali temi della cultura contemporanea STUDI LINGUISTICO-LETTERARI CHE COS'È LA STILISTICA Lo studio delle forme aiuta a comprendere a fondo il testo letterario? Quali sono gli strumenti utili per analizzare la lingua e lo stile di un romanzo, di una poesia, di un dialogo teatrale? Rispondendo a queste e ad altre domande il volume illustra i principi della stilistica, tenendo conto dei più recenti metodi e prospettive di ricerca. All'esposizione di principi generali e dei punti salienti della storia della stilistica segue l'analisi di brani narrativi (Manzoni, Gadda, Calvino), di poesie (Petrarca, Pascoli, Montale) e di un passo di un dramma pirandelliano. Gianluca Colella è dottore di ricerca e insegna Linguistica italiana all'Università di Macerata. Ha studiato aspetti della lingua poetica contemporanea e della sintassi dell'italiano antico. ∫ le bussole / 407 studi linguistico-letterari Colella_stampa_XP6.qxd 11-
Il periodo ipotetico è da sempre uno dei due cavalli di battaglia delle grammatiche tradizionali ... more Il periodo ipotetico è da sempre uno dei due cavalli di battaglia delle grammatiche tradizionali (l'altro è la consecutio temporum) e, naturalmente, ha sempre seminato un certo timore tra studenti e apprendenti di varia età e formazione. A dire il vero, si tratta di un costrutto sintattico che ha una componente logica non astratta, né mutuata da una lingua modello, ma specifica a ciascuna lingua e quindi dotata di una dimensione storica. Pertanto è bene guardarsi sia da un certo diffuso logicismo che emana prescrizioni, non sempre rispondenti alla realtà dei fatti e agli usi della lingua, sia dall'assumere schemi interpretativi impropri, per esempio, quando si fanno «rientrare le forme assunte dal periodo ipotetico in italiano in inquadrature logiche costruite a priori tenendo conto dei fatti latini» (Ageno).
RumeliDE Journal of Language and Literature Studies 2 0 2 2 .3, 2022
The dictionaries of Piedmontese language published in the first half of XIXth century show that t... more The dictionaries of Piedmontese language published in the first half of XIXth century show that the word miraco ‘miracle’ [mi'raku] (< lat MIRACULUM) is not only grammaticalized as a marker of unexpectedness, but develops the epistemic meaning of ‘maybe’, ‘probably’. This phenomenon is apparently a unicum among the romance languages, and it shows a communality with typologically distant languages which express the so-called category of mirativity. Starting from the analysis of the attestations in the literary texts of XVIIIth and XIXth century (mostly theatrical comedies written in vernacular), this paper seeks to explore how the semantic development of this peculiar marker with a transparent etymology can be included in the typological debate on the category of mirativity and its links with evidentiality and epistemic modality.
Zeitschrift für romanische Philologie, 2016
This contribution deals with the various verbal morphology in the Italian counterfactual conditio... more This contribution deals with the various verbal morphology in the Italian counterfactual conditionals (the so-called periodo ipotetico dell'irrealtà). Starting from the inventory of all the possible combinations with the imperfetto indicativo that appear in these constructions, it will be shown that the variability of the mood and tense forms is not merely a matter of norm, but that there are clear-cut mechanisms which regulate such variability. Specifically, some peculiar combinations often marked as familiar or, simply, non-standard, are not always possible, but are depending on the actionality of the verbs (telic or atelic) being present in the protasis and/or the apodosis.
Studi Italiani di Linguistica Teorica e Applicata, 2018
This paper focuses on the system of epistemic modality markers in Italian from both a diachronic ... more This paper focuses on the system of epistemic modality markers in Italian from both a diachronic and a contrastive perspective. The attested data show that already in Old Italian we can find a polysemous use of the modal verbs dovere 'must', which is both deontic and epistemic, and potere 'can/'may', which is both circumstantial and deontic. However, most of the epistemic adverbials (e.g. certamente 'certainly' or proba-bilmente 'probably') have not developed a modal meaning, but seem to act as discourse makers. On the other hand, although in Modern Italian there is a higher number of adverbs expressing a modal meaning, some peculiar modals (e.g. e' risica, lit. 'it risks', and forse e senza forse, lit. 'maybe and without maybe') are not used in modern Italian or are relegated to peripheral uses. Attention is also devoted to how the diachronic development of epistemic adverbs in Italian has followed different paths with respect to other Romance languages ; for example, the adverb possibilmente (lit. 'possibly') in standard Italian expresses exclusively cir-cumstantial modality ('if it were possible'), while the Spanish posiblemente expresses epistemic modality ('possibly').
Studies in Language Companion Series, 2014
Actes du XXVIe Congrès …
du.se. Publications. ...
Atti del Congresso …, Jan 1, 2006
In the past 50 years a relevant increase in the inclusion of word-formation data in Italian dicti... more In the past 50 years a relevant increase in the inclusion of word-formation data in Italian dictionarieshas taken place. This development has proved very important to Italian users: in other words it has increasedtheir linguistic awareness. Dictionary users are convinced to ...
Valencia 2010, 2013
du.se. Publications. ...
My aim is to provide an exploratory study of the expression of modality in Old Italian language, ... more My aim is to provide an exploratory study of the expression of modality in Old Italian language, a topic that -with some rare exceptions-is underestimated among the scholars of Italian linguistics. In order to do this, primarily, I will provide my theoretical frames (epistemic, deontic, dynamic, buletic, teleological), and secondly, I will focus on the means, both grammatical and lexical, that are used to express these modal meanings in Old Italian (conditional mood, modal verbs and adverbs, periphrases, particular adjective and nouns, explicit performatives, etc.). Using the CorpusOVI, it will be possible to elicitate important data about the distribution of modals across text types. From a diachronic perspective, particular attention will be dedicated to those phenomena that highlight changes and constants in the system of modality. As an instance, already in Old Italian language we can find a high degree of polysemy of modal expressions (e.g dovere 'must', which is both deontic and epistemic); but some peculiar modals (e.g. è mestieri che 'it is necessary that') are not used anymore. On the other hand, in Modern Italian there is a higher number of adverbs expressing a modal meaning.
La letteratura della migrazione in Italia nella prospettiva di una stilistica critica G C... more La letteratura della migrazione in Italia nella prospettiva di una stilistica critica G C Negli ultimi anni si è registrato in Italia un discreto -e in alcuni casi considerevole -successo editoriale dei cosiddetti scrittori "migranti" che hanno scelto l'italiano come mezzo per rappresentare la propria identità "altra" o, più semplicemente, per esprimere la propria creatività letteraria. Al di là delle motivazioni, il risultato di questa scelta dà vita al fenomeno dell'"ibridazione linguistica", ovvero alla creazione di una lingua che a più livelli risente degli influssi della lingua e della cultura originarie dell'autore. Sulla base dei modelli offerti dalla Critical Discourse Stylistics, tenterò di definire quali sono i fattori testuali e stilistici tipici della letteratura della migrazione, soffermandomi in particolare sulle modalità attraverso le quali sono espressi e rappresentati le voci e i punti di vista del narratore e dei personaggi. Data l'eterogeneità del corpus della mia indagine, saranno considerate e valutate le differenze culturali degli autori, dal momento che in una prospettiva critica è fondamentale in primo luogo distinguere tra scrittori provenienti dalle ex colonie italiane (madrelingua e/o bilingui), e migranti tout court.
Con il termine discorso riportato (= DR) ci si riferisce alla riproduzione / citazione di discors... more Con il termine discorso riportato (= DR) ci si riferisce alla riproduzione / citazione di discorsi o parti di discorsi appartenenti a una situazione enunciativa diversa rispetto all'enunciazione in corso. 1 Questa situazione di doppia enunciazione può manifestarsi dal punto di vista testuale e sintattico in vari modi, di cui le generalizzazioni codificate dalle grammatiche normative tengono conto solo in parte. Accanto ai due tipi fondamentali, discorso diretto (= DD) e discorso indiretto (= DI), che riprendono la distinzione tradizionale di oratio recta e oratio obliqua, gli studiosi nel corso degli anni hanno definito altri due tipi, il discorso indiretto libero (= DIL), indagato la prima volta da Bally (1912) e il discorso immediato o diretto libero (= DDL), individuato più tardi da Genette (1972): Pietro chiese: «Posso uscire?» DD Pietro chiese se poteva uscire DI Pietro si guardò attorno. Poteva uscire? DIL Pietro si guardò attorno. Posso uscire? DDL Tab. 1: Forme canoniche del discorso riportato 2
This paper investigates some philological, textual and linguistic issues of Le miracole de Roma, ... more This paper investigates some philological, textual and linguistic issues of Le miracole de Roma, a vulgarization in old romanesco dating back to the 13th century of the famous Mirabilia Urbis Romae of the 12th century. More specifically, the focus will be on three topics: i) the relationship between the vulgarization and the Latin original, ii) the structure of the macro-text, which consists of 63 micro-texts, iii) the linguistic and stylistic devices, such as anaphora, deixis, nominal style and parataxis, that we find in the descriptive sequences
italian grammar - conditionals - pragmatic conditionals
This paper investigates some aspects of Italian youth language (Roma area)
Atti del Seminario Internazionale sulla Valutazione dello Studente “Oltrelapennarossa”, 2020
Il presente contributo si soffermerà sulle linee guida che l’agenzia nazionale svedese per l’educ... more Il presente contributo si soffermerà sulle linee guida che l’agenzia nazionale svedese per l’educazione (Skolverket) ha predisposto per la valutazione degli studenti della scuola dell’obbligo (Grundskolan) e degli istituti superiori (Gymnasieskolan). Attraverso un’analisi di documenti e ricerche pubblicati dallo Skolverket e da altri enti nazionali per l’educazione, si osserverà quali sono le misure che il sistema svedese ha messo in atto per migliorare il lavoro dei docenti e favorire di una valutazione equa e democratica
in F. Bianco, J. Špička (ed.), Perché scrivere? Motivazioni, scelte, risultati, Firenze, Cesati, 2017
A Itália do século XIX: um olhar interdisciplinar, edited by S. Gaspari and S. Romanelli, Sao Paulo, Rafael Copetti, 2018, pp. 27-41, 2018
Nella prima metà dell'Ottocento si afferma, come ha ricordato uno dei massimi storici della lingu... more Nella prima metà dell'Ottocento si afferma, come ha ricordato uno dei massimi storici della lingua italiana, un «culto fortissimo della lingua, sentita come vincolo della nazione e stimolo del sentimento di italianità» (Vitale, 1984, p. 386). Sono anni in cui le idee linguistiche, pur tra loro contrastanti, sono animate dalle stesse istanze politiche e patriottiche. Per parafrasare la citazione nel titolo di quest'intervento (Gherardini, 1838-40, vol I, p. 844), nel primo Ottocento non si comincia soltanto a pensare a unire un paese diviso, ma anche a trovare una lingua (scritta) che possa unirlo.
Youth language represents nowadays an active topic of debate, and we dispose already of a wealth ... more Youth language represents nowadays an active topic of debate, and we dispose already of a wealth of material on nearly all Italian regions. This notwithstanding, previous research on Sardinian has failed to highlight the peculiar patterns of the situation, namely the existing split performances in Italian and in Sardinian; the structural differences within Sardinian in the southern and in the central-northern areas; the discrete geolinguistic, social, and pragmatic conditions which foster quite different performance typologies. Our project also aims to fill in these gaps by collecting spoken spontaneous interactions, and by giving an accurate account of the specific diachronic evolutions of the structures that were borrowed from the Italian language.
Caertainty-uncertainty and the Attitudinal Space in Between edited by Sibilla Cantarini, Werner Abraham and Elisabeth Leiss, Dec 2014
The aim of this paper was to analyze the 109 occurrences of Italian come se “as if” in a homogeno... more The aim of this paper was to analyze the 109 occurrences of Italian come se “as if” in a homogenous written corpus of 780 texts, with the aim to highlight the implied evidential and epistemic aspects, not yet explicitly studied in the pertinent literature. We used an interdisciplinary approach which combines linguistics with aspects of cognitive psychology of communication: (a) a Gestalt psychology oriented perspective, (b) J.S. Petöfi’s Text Theory, in particular his model of Atomic Text, and (c) our view on evidentiality and epistemicity. From this perspective, we found three types of come se: (1) counterfactual; (2) conjectural (on a literal level); and (3) conjectural (on a non-literal, i.e. symbolic, level).