Francesca Bergamante | INAPP - National Institute for Public Policies Analysis (original) (raw)

Papers by Francesca Bergamante

Research paper thumbnail of Algorithmic Discriminations and New Forms of Protections: An Analysis of the Italian Case

Social sciences, Sep 6, 2023

This article is an open access article distributed under the terms and conditions of the Creative... more This article is an open access article distributed under the terms and conditions of the Creative Commons Attribution (CC BY

Research paper thumbnail of Italy : Social Security System

Research paper thumbnail of Employer membership and collective bargaining in Italy: empirical evidence from an INAPP survey

DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), Dec 1, 2018

Research paper thumbnail of Private debt and neoliberal financial capitalist Welfare

Research paper thumbnail of Sostegno ai consumi: il profilo dei beneficiari di voucher, bonus e buoni spesa

ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE

A seguito della pandemia di Covid-19 sono state introdotte misure eccezionali finalizzate a soste... more A seguito della pandemia di Covid-19 sono state introdotte misure eccezionali finalizzate a sostenere i settori dell'economia particolarmente colpiti e le famiglie in difficoltà. Il presente contributo intende fornire una chiave di lettura della natura delle diverse misure adottate, alcune tuttora attive e presentare alcune riflessioni a partire dai dati dell'indagine campio- naria Inapp-Plus 2021, relativi all'utilizzo di voucher e bonus durante la pandemia. Attraverso l'analisi di tali dati, da un lato si delineano il profilo e le caratteristiche dei beneficiari delle diverse misure, dall'altro si tenta di comprendere se e come queste forme di supporto soffrano di un'asimmetria informativa che per certi versi tende ad escludere alcune catego- rie di vulnerabilità.

Research paper thumbnail of L’obiettivo innovazione nella contrattazione di secondo livello

Il report presenta i risultati di un’indagine, condotta tramite l’elaborazione di casi studio, pe... more Il report presenta i risultati di un’indagine, condotta tramite l’elaborazione di casi studio, per approfondire le caratteristiche delle aziende che hanno fatto richiesta di accesso al beneficio fiscale della detassazione del salario variabile riformato dalla Legge di Stabilità 2016 (L. n. 208/2015). La finalità generale dello studio è stata quella di verificare l’esito della policy nella doppia direzione del radicamento della contrattazione decentrata e della reale utilità dei premi sul salario accessorio nello stimolare incrementi di performances. Partendo dall’’importanza attribuita all’innovazione nella competitività aziendale, sono stati indagati anche aspetti specifici volti a identificare le scelte operate dalle imprese sui meccanismi di aggancio della contrattazione di secondo livello ai premi di risultato, in particolare sotto la lente dell’organizzazione del lavoro e della valorizzazione del capitale cognitivo in azienda. Anche se il numero dei casi studio è limitato, nella varietà delle tipologie di imprese selezionate è tuttavia possibile trovare conferme, rispetto ad alcune ipotesi già sviluppate nelle analisi quantitative e riscontrabili in letteratura, ma anche qualche novità. In primo luogo, si è riscontrata l’estrema flessibilità con cui la contrattazione decentrata riesce ad adattarsi a situazioni molto diverse tra di loro (per settore, natura e dimensione di impresa), nonché a regolamentare differenti obiettivi di performances e condizioni di welfare aziendale. Il suo utilizzo presenta un approccio più maturo nelle imprese di grandi dimensioni, grazie alla presenza di relazioni sindacali consolidate, dove la negoziazione collettiva si esprime nella sua pienezza, toccando istituti disparati. In quelle di piccole dimensioni, invece, sembra essere considerata più come una opportunità occasionale e il premio di risultato potrebbe risultare l’unico fine della contrattazione. La contrattazione decentrata poi raramente viene utilizzata come leva per introdurre e accelerare processi di innovazione, ma per quelle aziende che puntano sull’organizzazione del personale e sul capitale cognitivo, quale primo elemento di competitività, essa assume un ruolo strategico imprescindibile. Il ricorso alla misura governativa in alcuni casi è stata occasione per definire nuovi modelli di accordi decentrati ed è stata utile ad accompagnare processi di riorganizzazione interna con il rafforzamento degli istituti di welfare aziendale. Tuttavia il sistema di incentivi fiscali risulta a volte limitante in quei modelli organizzativi calibrati più sulle performances individuali che su quelle collettive.

Research paper thumbnail of New European Economic Governance and decentralisation of the collective bargaining structure in Italy: did it work out? Paper

INAPP, Sep 10, 2018

A widespread belief considers decentralization of collective bargaining as a key element in intro... more A widespread belief considers decentralization of collective bargaining as a key element in introducing relevant innovations and changes in the work organization. In relation to this belief, since 2011 the Italian collective bargaining system is being specifically monitored by European institutions urging for "further reform [of] the collective wage bargaining system allowing firm-level agreements to tailor wages and working conditions to firms' specific needs". In spite of the scepticism concerning the new European macroeconomic governance judicial constraints, it is undeniable that this new set of regulations, procedures and institutions induced a favourable climate for non-regulatory interventions in this field as an acceptable and possible exit strategy from the economic crisis. Nevertheless, in Italy, this climate has not yet modified the collective bargaining structure that, as of today, remains strongly centralized. This framework has not changed, even though in these years hard and soft policies have been implemented in order to alter the hierarchical two-tier system of bargaining. To this end, the article aims to provide an in-depth analysis of the collective bargaining trends in Italy, using data from the INAPP-RIL survey conducted on a sample of approximately 22,000 Italian firms. In the first part, we analyse data from 2005 to 2015, focusing on multi-employer and single-employer bargaining, with particular regard to employer association membership. In the second one, we investigate the single-employer bargaining in 2015, breaking down data with reference to business size, economic sector and geographical area. Data confirm that in Italy, as in other countries, the dominant level of bargaining seems to be a matter of agreement and not of law. The paper shows that the share of firms applying a multi-employer collective agreement increased from 2010 to 2015, while at the same time the employer association membership decreased. In these years the share of firms declaring the application of firm-level agreements did not increase and the second level of bargaining remains strongly related to firms' dimension and economic sector. Furthermore, firm-level agreements are mostly used to regulate productivity-related pay and "soft" issues (e.g. corporate welfare and work-life balance) still continue to be negligible.

Research paper thumbnail of La capacità attrattiva del mondo della comunicazione. Lavorare nelle radio a Roma tra soddisfazione,vulnerabilità ed equilibri di genere imperfetti

La condizione lavorativa di precarietà in cui moltissimi soggetti sperimentano, sembra in qualche... more La condizione lavorativa di precarietà in cui moltissimi soggetti sperimentano, sembra in qualche modo mitigata,dal tipo di lavoro che si svolge. E' il caso di alcuni lavoratori e lavoratrici che operano nel settore della comunicazione ed in particolare nelle radio private. La ricerca svolta presso alcune radio private romane ha messo in evidenza come lo svolgere un'attività lavorativa in cui i soggetti si sentono realizzati,attenua la loro condizione di precariet

Research paper thumbnail of L' associazionismo datoriale in Italia: trasformazione o declino? Un'analisi sulle imprese

Research paper thumbnail of Lavoro virtuale mondo reale dati indagine inapp plus lavoratori piattaforme

Inapp Policy Brief, 2022

A pochi giorni dalla presentazione della proposta di direttiva della Commissione europea sulla re... more A pochi giorni dalla presentazione della proposta di direttiva della Commissione europea sulla regolazione dei lavoratori in piattaforma si descrivono le loro caratteristiche grazie ai dati dell’indagine Inapp-Plus svoltasi nel periodo marzo-luglio 2021. I lavoratori delle piattaforme digitali sono 570.521, l’1,3% della popolazione tra i 18 e i 74 anni. Due terzi lavorano per piattaforme location-based, in cui i compiti assegnati vengono svolti in una località specifica, mentre un terzo svolge attività rese solamente sul web. 7 lavoratori su 10 hanno un contratto scritto e l’11% ha un contratto da dipendente. La valutazione è in base al numero di incarichi portati a termine (59,2% dei casi) e al giudizio dei clienti (42,1%). Una valutazione negativa o una mancata disponibilità nello svolgimento degli incarichi comporta un peggioramento della qualità degli incarichi, con la riduzione soprattutto di quelli più redditizi o con il peggioramento degli orari di lavoro. La quota dei lavoratori che dichiarano essenziale o importante il reddito derivante dal lavoro su piattaforma sale dal 49% rilevato nel 2018 all’80% del 2021 e circa la metà degli intervistati dichiara di aver scelto di lavorare con la piattaforma in assenza di altre possibilità di lavoro. Il quadro che si tratteggia ridimensiona fortemente il mito della sharing economy: un lavoro libero e indipendente, scelto unicamente per integrare il reddito.

Research paper thumbnail of La dinamica dei contratti di lavoro nello scenario delle politiche per l'occupazione: il biennio 2013-2014

ISFOL, Baronio G., Bergamante F., Centra M., Marocco M., Mattei L., Radicchia D., Scatigna A., La... more ISFOL, Baronio G., Bergamante F., Centra M., Marocco M., Mattei L., Radicchia D., Scatigna A., La dinamica dei contratti di lavoro nello scenario delle politiche per l'occupazione: il biennio 2013-2014, Roma, Isfol, giugno 2015. Isfol OA:

Research paper thumbnail of Famiglia e carriere lavorative instabili: una conciliazione sempre più difficile

Research paper thumbnail of Alcune evidenze su maternità e conciliazione

ISFOL, Bergamante F., Alcune evidenze su maternita e conciliazione, Intervento a "XV Convent... more ISFOL, Bergamante F., Alcune evidenze su maternita e conciliazione, Intervento a "XV Convention Confartigianato Donne Impresa: INVENTARE IL PRESENTE-Essere imprenditrice in Italia oggi”, Roma, 21-22 ottobre 2013. Isfol OA:

Research paper thumbnail of La gracilità del sistema italiano di servizi per l'impiego: pubblico e privato necessitano entrambi di potenziamento (Nota)

Technical Report. Bergamante F., Marocco M., La gracilita del sistema italiano di servizi per l&#... more Technical Report. Bergamante F., Marocco M., La gracilita del sistema italiano di servizi per l'impiego: pubblico e privato necessitano entrambi di potenziamento (Nota), Roma, Isfol, 10 marzo 2014. Isfol OA:

Research paper thumbnail of Occupazione e maternità : modelli territoriali e forme di compatibilità

Isfol, Bergamante F. (a cura di), Occupazione e maternita : modelli territoriali e forme di compa... more Isfol, Bergamante F. (a cura di), Occupazione e maternita : modelli territoriali e forme di compatibilita, Roma, Isfol, 2011. Isfol OA

Research paper thumbnail of Il lavoro in crisi.Trasformazioni del capitalismo e ruolo dei soggetti

Disoccupazione, sottoccupazione, scoraggiamento, precarietà e scarsa qualità sono le facce con cu... more Disoccupazione, sottoccupazione, scoraggiamento, precarietà e scarsa qualità sono le facce con cui si presenta il lavoro oggi; già presenti dagli anni Ottanta, vengono aggravate dalla crisi finanziaria del 2007. Per capirne le cause è indispensabile da un lato guardare alle trasformazioni del capitalismo industriale in Occidente in conseguenza della globalizzazione e dall’altro alle trasformazioni di una società che diventa più complessa, lacerata da conflitti tra ceti e classi: in essa attori sociali con identità multiple sembrano avere più possibilità di manovra, ma di fatto continuano ad avere molti vincoli. Gli scarsi investimenti, inoltre, non permettono di assorbire le poche persone laureate e diplomate: dunque la qualità del lavoro non corrisponde a quella della forza lavoro.

Research paper thumbnail of Employers’ association in Italy: Transformation or decline? An analysis at firm level

Research paper thumbnail of Crisi economica e squilibri territoriali : una lettura multidimensionale dei contesti regionali

Isfol, Bergamante F. (a cura di), Crisi economica e squilibri territoriali : una lettura multidim... more Isfol, Bergamante F. (a cura di), Crisi economica e squilibri territoriali : una lettura multidimensionale dei contesti regionali, Roma, ISFOL, 2016. Isfol OA:

Research paper thumbnail of Mestieri a confronto nei media: il giornalista e la programmista-regista

Research paper thumbnail of Employers’ Association membership and Collective Bargaining in Italy

Research paper thumbnail of Algorithmic Discriminations and New Forms of Protections: An Analysis of the Italian Case

Social sciences, Sep 6, 2023

This article is an open access article distributed under the terms and conditions of the Creative... more This article is an open access article distributed under the terms and conditions of the Creative Commons Attribution (CC BY

Research paper thumbnail of Italy : Social Security System

Research paper thumbnail of Employer membership and collective bargaining in Italy: empirical evidence from an INAPP survey

DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), Dec 1, 2018

Research paper thumbnail of Private debt and neoliberal financial capitalist Welfare

Research paper thumbnail of Sostegno ai consumi: il profilo dei beneficiari di voucher, bonus e buoni spesa

ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE

A seguito della pandemia di Covid-19 sono state introdotte misure eccezionali finalizzate a soste... more A seguito della pandemia di Covid-19 sono state introdotte misure eccezionali finalizzate a sostenere i settori dell'economia particolarmente colpiti e le famiglie in difficoltà. Il presente contributo intende fornire una chiave di lettura della natura delle diverse misure adottate, alcune tuttora attive e presentare alcune riflessioni a partire dai dati dell'indagine campio- naria Inapp-Plus 2021, relativi all'utilizzo di voucher e bonus durante la pandemia. Attraverso l'analisi di tali dati, da un lato si delineano il profilo e le caratteristiche dei beneficiari delle diverse misure, dall'altro si tenta di comprendere se e come queste forme di supporto soffrano di un'asimmetria informativa che per certi versi tende ad escludere alcune catego- rie di vulnerabilità.

Research paper thumbnail of L’obiettivo innovazione nella contrattazione di secondo livello

Il report presenta i risultati di un’indagine, condotta tramite l’elaborazione di casi studio, pe... more Il report presenta i risultati di un’indagine, condotta tramite l’elaborazione di casi studio, per approfondire le caratteristiche delle aziende che hanno fatto richiesta di accesso al beneficio fiscale della detassazione del salario variabile riformato dalla Legge di Stabilità 2016 (L. n. 208/2015). La finalità generale dello studio è stata quella di verificare l’esito della policy nella doppia direzione del radicamento della contrattazione decentrata e della reale utilità dei premi sul salario accessorio nello stimolare incrementi di performances. Partendo dall’’importanza attribuita all’innovazione nella competitività aziendale, sono stati indagati anche aspetti specifici volti a identificare le scelte operate dalle imprese sui meccanismi di aggancio della contrattazione di secondo livello ai premi di risultato, in particolare sotto la lente dell’organizzazione del lavoro e della valorizzazione del capitale cognitivo in azienda. Anche se il numero dei casi studio è limitato, nella varietà delle tipologie di imprese selezionate è tuttavia possibile trovare conferme, rispetto ad alcune ipotesi già sviluppate nelle analisi quantitative e riscontrabili in letteratura, ma anche qualche novità. In primo luogo, si è riscontrata l’estrema flessibilità con cui la contrattazione decentrata riesce ad adattarsi a situazioni molto diverse tra di loro (per settore, natura e dimensione di impresa), nonché a regolamentare differenti obiettivi di performances e condizioni di welfare aziendale. Il suo utilizzo presenta un approccio più maturo nelle imprese di grandi dimensioni, grazie alla presenza di relazioni sindacali consolidate, dove la negoziazione collettiva si esprime nella sua pienezza, toccando istituti disparati. In quelle di piccole dimensioni, invece, sembra essere considerata più come una opportunità occasionale e il premio di risultato potrebbe risultare l’unico fine della contrattazione. La contrattazione decentrata poi raramente viene utilizzata come leva per introdurre e accelerare processi di innovazione, ma per quelle aziende che puntano sull’organizzazione del personale e sul capitale cognitivo, quale primo elemento di competitività, essa assume un ruolo strategico imprescindibile. Il ricorso alla misura governativa in alcuni casi è stata occasione per definire nuovi modelli di accordi decentrati ed è stata utile ad accompagnare processi di riorganizzazione interna con il rafforzamento degli istituti di welfare aziendale. Tuttavia il sistema di incentivi fiscali risulta a volte limitante in quei modelli organizzativi calibrati più sulle performances individuali che su quelle collettive.

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INAPP, Sep 10, 2018

A widespread belief considers decentralization of collective bargaining as a key element in intro... more A widespread belief considers decentralization of collective bargaining as a key element in introducing relevant innovations and changes in the work organization. In relation to this belief, since 2011 the Italian collective bargaining system is being specifically monitored by European institutions urging for "further reform [of] the collective wage bargaining system allowing firm-level agreements to tailor wages and working conditions to firms' specific needs". In spite of the scepticism concerning the new European macroeconomic governance judicial constraints, it is undeniable that this new set of regulations, procedures and institutions induced a favourable climate for non-regulatory interventions in this field as an acceptable and possible exit strategy from the economic crisis. Nevertheless, in Italy, this climate has not yet modified the collective bargaining structure that, as of today, remains strongly centralized. This framework has not changed, even though in these years hard and soft policies have been implemented in order to alter the hierarchical two-tier system of bargaining. To this end, the article aims to provide an in-depth analysis of the collective bargaining trends in Italy, using data from the INAPP-RIL survey conducted on a sample of approximately 22,000 Italian firms. In the first part, we analyse data from 2005 to 2015, focusing on multi-employer and single-employer bargaining, with particular regard to employer association membership. In the second one, we investigate the single-employer bargaining in 2015, breaking down data with reference to business size, economic sector and geographical area. Data confirm that in Italy, as in other countries, the dominant level of bargaining seems to be a matter of agreement and not of law. The paper shows that the share of firms applying a multi-employer collective agreement increased from 2010 to 2015, while at the same time the employer association membership decreased. In these years the share of firms declaring the application of firm-level agreements did not increase and the second level of bargaining remains strongly related to firms' dimension and economic sector. Furthermore, firm-level agreements are mostly used to regulate productivity-related pay and "soft" issues (e.g. corporate welfare and work-life balance) still continue to be negligible.

Research paper thumbnail of La capacità attrattiva del mondo della comunicazione. Lavorare nelle radio a Roma tra soddisfazione,vulnerabilità ed equilibri di genere imperfetti

La condizione lavorativa di precarietà in cui moltissimi soggetti sperimentano, sembra in qualche... more La condizione lavorativa di precarietà in cui moltissimi soggetti sperimentano, sembra in qualche modo mitigata,dal tipo di lavoro che si svolge. E' il caso di alcuni lavoratori e lavoratrici che operano nel settore della comunicazione ed in particolare nelle radio private. La ricerca svolta presso alcune radio private romane ha messo in evidenza come lo svolgere un'attività lavorativa in cui i soggetti si sentono realizzati,attenua la loro condizione di precariet

Research paper thumbnail of L' associazionismo datoriale in Italia: trasformazione o declino? Un'analisi sulle imprese

Research paper thumbnail of Lavoro virtuale mondo reale dati indagine inapp plus lavoratori piattaforme

Inapp Policy Brief, 2022

A pochi giorni dalla presentazione della proposta di direttiva della Commissione europea sulla re... more A pochi giorni dalla presentazione della proposta di direttiva della Commissione europea sulla regolazione dei lavoratori in piattaforma si descrivono le loro caratteristiche grazie ai dati dell’indagine Inapp-Plus svoltasi nel periodo marzo-luglio 2021. I lavoratori delle piattaforme digitali sono 570.521, l’1,3% della popolazione tra i 18 e i 74 anni. Due terzi lavorano per piattaforme location-based, in cui i compiti assegnati vengono svolti in una località specifica, mentre un terzo svolge attività rese solamente sul web. 7 lavoratori su 10 hanno un contratto scritto e l’11% ha un contratto da dipendente. La valutazione è in base al numero di incarichi portati a termine (59,2% dei casi) e al giudizio dei clienti (42,1%). Una valutazione negativa o una mancata disponibilità nello svolgimento degli incarichi comporta un peggioramento della qualità degli incarichi, con la riduzione soprattutto di quelli più redditizi o con il peggioramento degli orari di lavoro. La quota dei lavoratori che dichiarano essenziale o importante il reddito derivante dal lavoro su piattaforma sale dal 49% rilevato nel 2018 all’80% del 2021 e circa la metà degli intervistati dichiara di aver scelto di lavorare con la piattaforma in assenza di altre possibilità di lavoro. Il quadro che si tratteggia ridimensiona fortemente il mito della sharing economy: un lavoro libero e indipendente, scelto unicamente per integrare il reddito.

Research paper thumbnail of La dinamica dei contratti di lavoro nello scenario delle politiche per l'occupazione: il biennio 2013-2014

ISFOL, Baronio G., Bergamante F., Centra M., Marocco M., Mattei L., Radicchia D., Scatigna A., La... more ISFOL, Baronio G., Bergamante F., Centra M., Marocco M., Mattei L., Radicchia D., Scatigna A., La dinamica dei contratti di lavoro nello scenario delle politiche per l'occupazione: il biennio 2013-2014, Roma, Isfol, giugno 2015. Isfol OA:

Research paper thumbnail of Famiglia e carriere lavorative instabili: una conciliazione sempre più difficile

Research paper thumbnail of Alcune evidenze su maternità e conciliazione

ISFOL, Bergamante F., Alcune evidenze su maternita e conciliazione, Intervento a "XV Convent... more ISFOL, Bergamante F., Alcune evidenze su maternita e conciliazione, Intervento a "XV Convention Confartigianato Donne Impresa: INVENTARE IL PRESENTE-Essere imprenditrice in Italia oggi”, Roma, 21-22 ottobre 2013. Isfol OA:

Research paper thumbnail of La gracilità del sistema italiano di servizi per l'impiego: pubblico e privato necessitano entrambi di potenziamento (Nota)

Technical Report. Bergamante F., Marocco M., La gracilita del sistema italiano di servizi per l&#... more Technical Report. Bergamante F., Marocco M., La gracilita del sistema italiano di servizi per l'impiego: pubblico e privato necessitano entrambi di potenziamento (Nota), Roma, Isfol, 10 marzo 2014. Isfol OA:

Research paper thumbnail of Occupazione e maternità : modelli territoriali e forme di compatibilità

Isfol, Bergamante F. (a cura di), Occupazione e maternita : modelli territoriali e forme di compa... more Isfol, Bergamante F. (a cura di), Occupazione e maternita : modelli territoriali e forme di compatibilita, Roma, Isfol, 2011. Isfol OA

Research paper thumbnail of Il lavoro in crisi.Trasformazioni del capitalismo e ruolo dei soggetti

Disoccupazione, sottoccupazione, scoraggiamento, precarietà e scarsa qualità sono le facce con cu... more Disoccupazione, sottoccupazione, scoraggiamento, precarietà e scarsa qualità sono le facce con cui si presenta il lavoro oggi; già presenti dagli anni Ottanta, vengono aggravate dalla crisi finanziaria del 2007. Per capirne le cause è indispensabile da un lato guardare alle trasformazioni del capitalismo industriale in Occidente in conseguenza della globalizzazione e dall’altro alle trasformazioni di una società che diventa più complessa, lacerata da conflitti tra ceti e classi: in essa attori sociali con identità multiple sembrano avere più possibilità di manovra, ma di fatto continuano ad avere molti vincoli. Gli scarsi investimenti, inoltre, non permettono di assorbire le poche persone laureate e diplomate: dunque la qualità del lavoro non corrisponde a quella della forza lavoro.

Research paper thumbnail of Employers’ association in Italy: Transformation or decline? An analysis at firm level

Research paper thumbnail of Crisi economica e squilibri territoriali : una lettura multidimensionale dei contesti regionali

Isfol, Bergamante F. (a cura di), Crisi economica e squilibri territoriali : una lettura multidim... more Isfol, Bergamante F. (a cura di), Crisi economica e squilibri territoriali : una lettura multidimensionale dei contesti regionali, Roma, ISFOL, 2016. Isfol OA:

Research paper thumbnail of Mestieri a confronto nei media: il giornalista e la programmista-regista

Research paper thumbnail of Employers’ Association membership and Collective Bargaining in Italy

Research paper thumbnail of Rapporto Plus 2022. Comprendere la complessità del lavoro

Report, 2022

Comprendere la complessità del lavoro è sempre più urgente perché molteplici trasformazioni, da d... more Comprendere la complessità del lavoro è sempre più
urgente perché molteplici trasformazioni, da diversi
anni, stanno producendo una marcata polarizzazione
fra i lavoratori e crescenti difficoltà. L’attuale contesto
è attraversato da una crisi economica e sociale che
fa riemergere le debolezze e le difficoltà del mercato
del lavoro italiano mai risolte. Ma nuove fragilità
si sommano alle vecchie, rendendo necessaria la
costruzione di un approfondito quadro analitico. A tal
fine, sono fondamentali strumenti di misura in grado di
cogliere queste evoluzioni per consentire un’adeguata
elaborazione del cambiamento in corso e ragionare
sulle possibili forme di intervento. Per raccogliere
questa sfida conoscitiva, dal 2005 l’Istituto realizza
l’Indagine Inapp-PLUS, un’ampia rilevazione (45.000
interviste) su molteplici temi e con una dimensione
longitudinale. Il rapporto presenta i principali risultati
della nona edizione dell’indagine, condotta nel 2021
con l’intento di arricchire le analisi sulle tendenze
strutturali, su epifenomeni e nuove criticità, ma anche di
approfondire questioni di grande rilevanza nel dibattito
politico-economico. L’obiettivo è quello di leggere il
mondo del lavoro in maniera organica e di offrire spunti
di indirizzo per le politiche e le istituzioni impegnate
nella gestione di questi cambiamenti.

Research paper thumbnail of Rapporto Plus 2023. OSSERVARE LE TRAIETTORIE DEL MERCATO DEL LAVORO

Report, 2024

Osservare le traiettorie del mercato del lavoro, in un contesto che muta, consente di comprendere... more Osservare le traiettorie del mercato del lavoro, in
un contesto che muta, consente di comprendere la
direzione dei cambiamenti e di qualificarli. Nelle analisi
dei fenomeni socioeconomici la dimensione temporale,
al pari di altre categorie esplicative, risulta essere da
sempre una chiave di lettura centrale per capire le
evoluzioni costanti cui sono soggetti tali fenomeni.
Oltre al tempo, un altro fattore rilevante è certamente
lo ‘spazio’, che nelle sue diverse disaggregazioni
consente di far emergere importanti approfondimenti
anche utili alla progettazione di eventuali interventi
di policy. Questi sono i due principali elementi che
hanno guidato la costruzione del Rapporto PLUS 2023
che presenta i risultati dell’Indagine Inapp-PLUS che
l’Istituto realizza dal 2005 su un campione di 45.000
individui dai 18 ai 74 anni. La rilevazione si concentra
sui tradizionali ambiti di studio del mercato del lavoro,
a cui si aggiungono tematiche trasversali e tangenti ad
esso che ne permettono una comprensione originale e
una lettura contemporanea.
Il Rapporto PLUS 2023 presenta i principali risultati
della decima edizione dell’indagine condotta nel
2022 integrando le analisi attraverso approfondimenti
longitudinali e temporali, con l’intento di leggere il
mondo del lavoro da diverse prospettive, cogliendone la
sua complessità, e di offrire spunti di riflessione anche
per la definizione di policy.

Research paper thumbnail of Non sempre mobili : i risultati dell'indagine Isfol sulla mobilità geografica dei dottori di ricerca

Isfol, Bergamante F. e Canal T. e Gualtieri V. (a cura di), Non sempre mobili : i risultati dell&... more Isfol, Bergamante F. e Canal T. e Gualtieri V. (a cura di), Non sempre mobili : i risultati dell'indagine Isfol sulla mobilita geografica dei dottori di ricerca, Roma, Isfol, 2014. Isfol OA

Research paper thumbnail of L'OBIETTIVO INNOVAZIONE NELLA CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO

INAPP Report, 2020

Il report presenta i risultati di un’indagine, condotta tramite l’elaborazione di casi studio, pe... more Il report presenta i risultati di un’indagine, condotta tramite l’elaborazione di casi studio, per approfondire le caratteristiche delle aziende che hanno fatto richiesta di accesso al beneficio fiscale della detassazione del salario variabile riformato dalla Legge di Stabilità 2016 (L. n. 208/2015).
La finalità generale dello studio è stata quella di verificare l’esito della policy nella doppia direzione del radicamento della contrattazione decentrata e della reale utilità dei premi sul salario accessorio nello stimolare incrementi di performances. Partendo dall’’importanza attribuita all’innovazione nella competitività aziendale, sono stati indagati anche aspetti specifici volti a identificare le scelte operate dalle imprese sui meccanismi di aggancio della contrattazione di secondo livello ai premi di risultato, in particolare sotto la lente dell’organizzazione del lavoro e della valorizzazione del capitale cognitivo in azienda.
Anche se il numero dei casi studio è limitato, nella varietà delle tipologie di imprese selezionate è tuttavia possibile trovare conferme, rispetto ad alcune ipotesi già sviluppate nelle analisi quantitative e riscontrabili in letteratura, ma anche qualche novità. In primo luogo, si è riscontrata l’estrema flessibilità con cui la contrattazione decentrata riesce ad adattarsi a situazioni molto diverse tra di loro (per settore, natura e dimensione di impresa), nonché a regolamentare differenti obiettivi di performances e condizioni di welfare aziendale. Il suo utilizzo presenta un approccio più maturo nelle imprese di grandi dimensioni, grazie alla presenza di relazioni sindacali consolidate, dove la negoziazione collettiva si esprime nella sua pienezza, toccando istituti disparati. In quelle di piccole dimensioni, invece, sembra essere considerata più come una opportunità occasionale e il premio di risultato potrebbe risultare l’unico fine della contrattazione. La contrattazione decentrata poi raramente viene utilizzata come leva per introdurre e accelerare processi di innovazione, ma per quelle aziende che puntano sull’organizzazione del personale e sul capitale cognitivo, quale primo elemento di competitività, essa assume un ruolo strategico imprescindibile. Il ricorso alla misura governativa in alcuni casi è stata occasione per definire nuovi modelli di accordi decentrati ed è stata utile ad accompagnare processi di riorganizzazione interna con il rafforzamento degli istituti di welfare aziendale. Tuttavia il sistema di incentivi fiscali risulta a volte limitante in quei modelli organizzativi calibrati più sulle performances individuali che su quelle collettive.