AEMILIA Storie di territori e di comunità (original) (raw)
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Presentazione dei lavori di riqualificazione dell'area monumentale-memoriale dell'Alta di Nonantola.
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Books by AEMILIA Storie di territori e di comunità
Ai Modenesi il nome Sorra richiama subito alla mente la grandiosa villa con giardino e parco a Ga... more Ai Modenesi il nome Sorra richiama subito alla mente la grandiosa villa con giardino e parco a Gaggio in Piano nel territorio di confine tra Modena e Bologna. Ma i Sorra non sono stati solo i costruttori di uno degli esempi più significativi di dimora aristocratica di campagna della regione Emilia-Romagna.
Famiglia ebrea di origini laziali, i Sorra, trasferitisi a Modena, attraverso le loro attività di banchieri e commercianti entrarono in contatto con la corte ducale degli Este e con l’ambiente del Senato di Bologna. Dopo essersi convertiti alla religione cattolica, iniziarono a fine Seicento ad accumulare un grande patrimonio terriero al punto da assurgere agli onori della cittadinanza bolognese e della nobiltà estense. Per il controllo del loro vasto patrimonio terriero esteso su tre tenute (la principale a Gaggio in Piano nel territorio di Castelfranco Emilia; una seconda a Lovoleto, in territorio di Granarolo Emilia, e nelle zone limitrofe di Quarto di Sopra e Sant’Egidio; la più recente ad Anzola Emilia) si affidarono anche a grandi volumi, i cabrei, contenenti mappe con le planimetrie di terre ed edifici colonici che questo libro ci porta a scoprire.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Che cosa ha significato studiare durante un regime totalitario e una guerra mondiale, ce lo testi... more Che cosa ha significato studiare durante un regime totalitario e una guerra mondiale, ce lo testimonia questo libro incentrato sull’esperienza scolastica di un ragazzo reggiano svoltasi interamente durante il periodo dell’Italia fascista.
Frutto della lettura di una interessante raccolta di quaderni, diari e libri scolastici che dalla fine degli anni Venti del Novecento arrivano al termine della Seconda guerra mondiale, il volume lascia emergere, spesso direttamente dalle parole dello studente, i cambiamenti che le scelte politiche portarono nella vita degli Italiani coinvolgendone ogni aspetto.
Fortunosamente conservati, quaderni, diari e libri permettono di ricostruire un percorso scolastico dalle elementari di San Ruffino e Salvaterra alla scuola di avviamento professionale Vallisneri di Scandiano fino all’istituto tecnico per l’agricoltura Zanelli di Reggio Emilia.
Oltre alle peculiarità del sistema scolastico realizzato dal regime fascista, essi offrono quadri di vita famigliare e di storia locale in decenni segnati prima dalla propaganda, poi dalla progressiva militarizzazione e infine dalla guerra mondiale.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
È l’antico gioco del confronto tra due figure, del nuovo e del vecchio, del prima e dopo, il “tro... more È l’antico gioco del confronto tra due figure, del nuovo e del vecchio, del prima e dopo, il “trova le differenze” usato per mettere a fuoco le trasformazioni del paese. Le immagini fotografiche sono come piccole macchine del tempo che ci raccontano non solo di paesaggi passati, ma anche scene di un’umanità che non si trova più: non ci sono più carretti, biciclette, bambini scalzi e sorridenti o adulti in posa. Ora il tempo e gli spazi sembrano dilatati dal vuoto dell’assenza di auto parcheggiate, lavori in corso, cartelli stradali e pubblicitari, pali, fili, traffico e semafori.
Le trasformazioni urbane e del paesaggio avvenute nell’ultimo secolo sono raccolte in questo libro che non è solo di immagini fotografiche, ma anche di impatto sociologico, per raccontare attraverso le fotografie come un vero e proprio album, l’evoluzione urbanistica e i conseguenti cambiamenti nel paese di Nonantola mettendo a confronto uno scatto d’epoca, realizzato nel Novecento, con la stessa fotografia fatta ora: l’operazione si chiama ri-fotografia o cronofotografia, cioè la ripetizione fotografica dello stesso soggetto in momenti diversi nel tempo. Attraverso l’osservazione delle variazioni si mettono a fuoco dati collettivi, storici e culturali che aiutano a costruire una storia sociale della comunità e del paese.
Un libro che potrà essere apprezzato da persone di età matura, che amano ricordare com’era un tempo il centro abitato di Nonantola e la gente che ci viveva, ma che ci si augura che sia guardato con attenzione anche dai più giovani e dai nuovi Nonantolani, che hanno solo la percezione della Nonantola recente e che possono trovare coinvolgente questo progetto per condividere la memoria del paese.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Quante volte ci siamo chiesti chi sarà stato il personaggio a cui è intitolata la via in cui abit... more Quante volte ci siamo chiesti chi sarà stato il personaggio a cui è intitolata la via in cui abitiamo o che percorriamo tutti i giorni? Di solito però non ci concediamo il tempo di rispondere a queste domande, non diamo spazio a una curiosità che ci porterebbe ad arricchire la nostra cultura personale.
Questo libro permette di ripercorrere il passato non solo degli abitanti di Nonantola, ma di chiunque si ponga con curiosità di fronte a un cartello di intitolazione stradale, puntando a stimolare la voglia di conoscere ciò che ci circonda, a cominciare proprio dal nome delle vie che frequentiamo quotidianamente. Sedimentate dietro un nome di persona o di luogo si riscoprono storie locali, nazionali o anche internazionali, si spiegano caratteristiche del territorio e dell’ambiente in cui si vive o che ci si ritrova a visitare.
Sono quasi trecento i nomi che ci raccontano l’evoluzione del paese, delle sue frazioni e del suo territorio. Ci sono strade antiche disegnate dalle transumanze stagionali dei popoli preistorici e strade centuriali tracciate dalla perizia degli agrimensori Romani, parallele ai corsi d’acqua o dritte come i solchi di un aratro. Lunghe poche decine di metri o diversi chilometri, strette carreggiate o larghe strade maestre. Ci sono piazze o vie che nei secoli hanno cambiato il nome, a volte il percorso, asfaltate, lastricate, ghiaiate, trafficate o non più percorse e ormai cancellate dai cambiamenti del territorio… E poi ci sono le nuove vie, quelle dei quartieri moderni. Percorsi di commercio, comunicazione e incontro, le vie, i parchi e le piazze ci raccontano la nostra storia, chi eravamo e come siamo cambiati.
L’idea del libro è di Claudio Gasparini, socio fondatore della Pro Loco di Nonantola, che si è reso conto di quanto, soprattutto le giovani generazioni, stiano perdendo il contatto con la storia ed il territorio.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Quarto numero della rassegna di articoli e immagini scritti dai soci dell’associazione "AEMILIA S... more Quarto numero della rassegna di articoli e immagini scritti dai soci dell’associazione "AEMILIA Storie di territori e di comunità" e da amici di altre associazioni culturali. Questo numero dedicato alla scuola italiana del periodo monarchico raccoglie contributi di Nadia Venola, Ivano Reggiani, Pamela Tavernari e Vincenzo Tedeschini: dagli albori della scuola unitaria messi a fuoco da Nadia Venola attraverso le esperienze di un maestro tra Bassa modenese e territorio reggiano, alle esperienze di scuola elementare dei primi decenni del Novecento narrate da Ivano Reggiani e Pamela Tavernari anche attraverso le parole di una maestra e di un’alunna della pianura modenese l’una e della collina reggiana l’altra, fino allo sviluppo a livello regionale di un’istruzione tecnica superiore nel settore agrario ricostruito da Vincenzo Tedeschini.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
con un approfondimento su Nonantola di Pamela Tavernari. Che idea si fecero di Modena e del suo... more con un approfondimento su Nonantola di Pamela Tavernari.
Che idea si fecero di Modena e del suo territorio i viaggiatori stranieri dei secoli passati? Per quale motivo giungevano fino a queste terre? Che cosa attirava la loro attenzione? A queste domande cerca di rispondere questo libro rileggendo gli scritti di viaggiatori inglesi che visitarono la città estense nel Sette-Ottocento e seguendo le tracce del passaggio di visitatori stranieri a Nonantola fra la metà del Seicento e la metà del Novecento.
Viaggiatori inglesi impegnati nel Grand Tour dell’Italia fecero sosta a Modena ricavandone impressioni differenti a seconda del periodo e delle esperienze personali che segnarono il loro soggiorno. Famosi artisti, scrittori e studiosi stranieri giunsero a Nonantola attirati dall’abbazia, dai suoi tesori d’arte, dal suo archivio.
Un percorso lungo alcuni secoli che permette di scoprire anche come sono cambiati i modi e le motivazioni del viaggiare.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Il libro si propone di ripresentare l’interessante esperimento socio-culturale ideato dal dottor ... more Il libro si propone di ripresentare l’interessante esperimento socio-culturale ideato dal dottor Giuseppe Moreali con la pubblicazione di una rivista che nel corso degli anni assunse diversi titoli (Rìs e fasòo, Fasòo e ris, La Rocca, Al Tursèin, Il Torricino).
Giuseppe Moreali, dapprima impegnato sul fronte della Prima guerra mondiale in un ospedale da campo, poi medico condotto a Nonantola per quarant’anni, nei decenni centrali del Novecento. Antifascista e antitotalitarista, riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” dallo Yad Vashem di Gerusalemme per il suo impegno nel salvataggio dei ragazzi ebrei ospitati a Villa Emma di Nonantola, manifestò sempre un vivo interesse per il paese e la comunità nonantolana, per la sua storia, l’arte e l’ambiente grazie alla sua curiosità.
Stampati con il ciclostile messo a disposizione dal Comune di Nonantola, mantenendo sostanzialmente inalterati negli anni il formato e la veste editoriale, i fascicoli – undici in tutto – di quello che Giuseppe Moreali stesso definì su quelle pagine il giornale dei Nonantolani, volevano essere uno spazio in cui, sotto la sua guida, diverse persone, soprattutto giovani appassionati di storia, poesia, arte, potessero esprimere i loro interessi e arricchire la cultura dei Nonantolani loro lettori. Come ha evidenziato Guido Pisi nell’introduzione, "la piccola rivista nonantolana, oltre alla qualità dei testi e al riconoscimento che seppe guadagnarsi dai numerosi lettori, costituisce un caso raro ed esemplare di costruzione della memoria collettiva di una comunità".
Il volume riproduce i testi integrali (in alcuni casi ancora attuali) di tutte le testate della rivista corredati dei disegni e delle fotografie originali e mantiene la suddivisione in fascicoli creata con l’inserimento delle immagini di copertina e degli indici dei singoli numeri.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Terzo numero della rivista dell’associazione "AEMILIA Storie di territori e comunità", tutto dedi... more Terzo numero della rivista dell’associazione "AEMILIA Storie di territori e comunità", tutto dedicato alla Prima Guerra Mondiale. Otto contributi su vicende vissute da Modenesi e Reggiani negli anni della Grande guerra realizzati da Pamela Tavernari, Ivano Reggiani, Mariano Mammi, Gabriella Malagoli, Natascia Reggiani, Marco Vezzani e Massimo Baldini.
In appendice alcune immagini dello scoprimento della lapide ai caduti in guerra di Nonantola.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Un racconto che parte da Nonantola e fa viaggiare tra l'Italia meridionale, l'Albania, l'Appennin... more Un racconto che parte da Nonantola e fa viaggiare tra l'Italia meridionale, l'Albania, l'Appennino Reggiano e la pianura di Vercelli. Le memorie di un giovane che ha vissuto l'esperienza della Seconda guerra mondiale nelle più svariate sfaccettature, tra impegno militare e lotta partigiana, tra senso del dovere e volontà di ribellione per la liberazione dell'Italia dalla violenza nazifascista.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Seguito del libro fotografico “Botteghe a Nonantola 1940-1990. Cinquant'anni di fotografie delle ... more Seguito del libro fotografico “Botteghe a Nonantola 1940-1990. Cinquant'anni di fotografie delle attività artigianali e commerciali”, che presenta altre inedite fotografie delle botteghe, dei caffè, delle osterie e di tante diverse attività di Nonantola; molte scomparse, alcune ancora attive. Immagini di botteghe artigianali la cui evoluzione ha portato quelli che erano dei piccoli laboratori con banchi per la lavorazione a diventare, con l’egemonia dell’industria, dei luoghi di vendita contenenti prodotti già realizzati pronti per essere distribuiti.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Secondo numero della rassegna dell’associazione “AEMILIA Storie di territori e comunità” con arti... more Secondo numero della rassegna dell’associazione “AEMILIA Storie di territori e comunità” con articoli incentrati sulle Partecipanze Agrarie emiliane, istituzioni basate sulla proprietà collettiva dei terreni di cui si analizzano aspetti conservativi del territorio (Pamela Tavernari sulle persistenze della centuriazione romana a Nonantola e San Giovanni in Persiceto) e capacità innovativa (Natascia Reggiani su due progetti di borgate rurali e Roberto Vaccari sulla coltivazione della canapa a Nonantola), oltre a vicende individuali e collettive (Massimo Baldini sul segretario Giusto Melega e Andrea Guerra sul pilastro votivo di Sant’Anselmo a Nonantola).
Info: aemilia.storie@tiscali.it
In occasione della 7a edizione del “Gran Premio Nazionale Vino della Cooperazione Gino Friedmann”... more In occasione della 7a edizione del “Gran Premio Nazionale Vino della Cooperazione Gino Friedmann”, l'associazione “AEMILIA storie di territori e di comunità” ripubblica un libro ormai introvabile, legato al vino e alle vicende degli uomini che hanno contribuito a farne la storia, edito nel 1872 da Angelo Formiggini, zio del celebre editore e intellettuale Angelo Fortunato. La ristampa è arricchita da immagini di documenti dell’autore.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Preziosa testimonianza autobiografica edita nel 1978 e ora ripubblicata dall’associazione “AEMILI... more Preziosa testimonianza autobiografica edita nel 1978 e ora ripubblicata dall’associazione “AEMILIA Storie di territori e comunità”, il libro è in buona parte dedicato alla vicenda della messa in salvo dei ragazzi ebrei rifugiati a Villa Emma di Nonantola e costituisce anche la prima narrazione scritta in italiano redatta da un testimone diretto degli eventi.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Il volume è dedicato a una zona del paese di Nonantola divenuta, durante e dopo la Seconda guerra... more Il volume è dedicato a una zona del paese di Nonantola divenuta, durante e dopo la Seconda guerra mondiale, simbolo dell'assurdità dei conflitti armati con il loro strascico di innocenti vittime civili, in particolare bambini, come accadde con il bombardamento che la mattina del 20 novembre 1944 lì uccise undici persone.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Le botteghe, in ogni comunità, piccola o grande che sia, costituiscono una parte della sua memori... more Le botteghe, in ogni comunità, piccola o grande che sia, costituiscono una parte della sua memoria storica: una preziosa testimonianza della cultura, delle tradizioni, del radicamento nel vissuto quotidiano dei suoi abitanti. Nelle immagini delle botteghe c’è una piccola storia di comunità fatta di personaggi mitici che hanno popolato i racconti di più generazioni.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Rassegna di articoli e immagini scritti dai soci di “AEMILIA Storie di territori e comunità” o da... more Rassegna di articoli e immagini scritti dai soci di “AEMILIA Storie di territori e comunità” o da amici componenti di altre associazioni ed enti culturali, “AE Storie lungo la via Emilia” nasce dall’esperienza di valorizzazione della storia dell’Emilia-Romagna promossa dall’associazione e si propone come racconto a più voci incentrato ad ogni uscita su un unico argomento ogni volta diverso.
In questo primo numero ci si sofferma sulla Seconda guerra mondiale con la presentazione di racconti di testimoni (gli articoli di Alessandro della Fontana sui bombardamenti a Modena e di Pamela Tavernari sulla ritirata di Russia) e ricostruzioni di esperienze personali o collettive tra Emilia (i contributi di Massimo Baldini sulle vicende di due Nonantolani e di Pamela Tavernari su una zona di Nonantola) e Romagna (un lungo approfondimento di Mattia Randi su Faenza).
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Dal Medioevo ad oggi, la lunga storia di una famiglia nobile strettamente legata alla signoria es... more Dal Medioevo ad oggi, la lunga storia di una famiglia nobile strettamente legata alla signoria estense durante tutto il suo corso, da Ferrara a Modena, e sempre in evidenza all’interno delle comunità emiliane. Pochi gruppi parentali come quello dei Fontana mostrano un carattere tale da poter assumere dignità paradigmatica dell'ascesa, della resistenza, dell'adattabilità ai tempi, alle occasioni, alle occorrenze - favorevoli o avverse - di comunità legate da vincoli di sangue.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Ristampa, arricchita da immagini d’epoca, di un libro che accompagna a conoscere le origini di un... more Ristampa, arricchita da immagini d’epoca, di un libro che accompagna a conoscere le origini di una esperienza, quella delle cantine sociali italiane, la cui storia è ancora quasi completamente inedita.
L’elenco delle cantine esistenti nel 1928 mette in evidenza quali erano i territori importanti del vino italiano, che sono rimasti tali ancora oggi anche grazie al ruolo fondamentale della cooperazione nella conservazione del paesaggio e delle tradizioni vitivinicole. Modena e il lungimirante Gino Friedmann furono al centro di questo movimento innestatosi su un tessuto sociale fertile, di gente che guardò alla federazione come ad un’occasione di scambio e crescita.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Dalla testimonianza diretta di una protagonista della vicenda umana del sisma del 2012 e dell'imp... more Dalla testimonianza diretta di una protagonista della vicenda umana del sisma del 2012 e dell'impegno professionale nel restauro di un monumento gravemente danneggiato, nasce questo volume che riesce ad affiancare alle qualità del saggio scientifico le emozioni di chi ha vissuto in prima persona le esperienze del grande terremoto che ha sconvolto l'Emilia e le vicissitudini della ricostruzione.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Presentazione dei lavori di riqualificazione dell'area monumentale-memoriale dell'Alta di Nonantola.
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Ai Modenesi il nome Sorra richiama subito alla mente la grandiosa villa con giardino e parco a Ga... more Ai Modenesi il nome Sorra richiama subito alla mente la grandiosa villa con giardino e parco a Gaggio in Piano nel territorio di confine tra Modena e Bologna. Ma i Sorra non sono stati solo i costruttori di uno degli esempi più significativi di dimora aristocratica di campagna della regione Emilia-Romagna.
Famiglia ebrea di origini laziali, i Sorra, trasferitisi a Modena, attraverso le loro attività di banchieri e commercianti entrarono in contatto con la corte ducale degli Este e con l’ambiente del Senato di Bologna. Dopo essersi convertiti alla religione cattolica, iniziarono a fine Seicento ad accumulare un grande patrimonio terriero al punto da assurgere agli onori della cittadinanza bolognese e della nobiltà estense. Per il controllo del loro vasto patrimonio terriero esteso su tre tenute (la principale a Gaggio in Piano nel territorio di Castelfranco Emilia; una seconda a Lovoleto, in territorio di Granarolo Emilia, e nelle zone limitrofe di Quarto di Sopra e Sant’Egidio; la più recente ad Anzola Emilia) si affidarono anche a grandi volumi, i cabrei, contenenti mappe con le planimetrie di terre ed edifici colonici che questo libro ci porta a scoprire.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Che cosa ha significato studiare durante un regime totalitario e una guerra mondiale, ce lo testi... more Che cosa ha significato studiare durante un regime totalitario e una guerra mondiale, ce lo testimonia questo libro incentrato sull’esperienza scolastica di un ragazzo reggiano svoltasi interamente durante il periodo dell’Italia fascista.
Frutto della lettura di una interessante raccolta di quaderni, diari e libri scolastici che dalla fine degli anni Venti del Novecento arrivano al termine della Seconda guerra mondiale, il volume lascia emergere, spesso direttamente dalle parole dello studente, i cambiamenti che le scelte politiche portarono nella vita degli Italiani coinvolgendone ogni aspetto.
Fortunosamente conservati, quaderni, diari e libri permettono di ricostruire un percorso scolastico dalle elementari di San Ruffino e Salvaterra alla scuola di avviamento professionale Vallisneri di Scandiano fino all’istituto tecnico per l’agricoltura Zanelli di Reggio Emilia.
Oltre alle peculiarità del sistema scolastico realizzato dal regime fascista, essi offrono quadri di vita famigliare e di storia locale in decenni segnati prima dalla propaganda, poi dalla progressiva militarizzazione e infine dalla guerra mondiale.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
È l’antico gioco del confronto tra due figure, del nuovo e del vecchio, del prima e dopo, il “tro... more È l’antico gioco del confronto tra due figure, del nuovo e del vecchio, del prima e dopo, il “trova le differenze” usato per mettere a fuoco le trasformazioni del paese. Le immagini fotografiche sono come piccole macchine del tempo che ci raccontano non solo di paesaggi passati, ma anche scene di un’umanità che non si trova più: non ci sono più carretti, biciclette, bambini scalzi e sorridenti o adulti in posa. Ora il tempo e gli spazi sembrano dilatati dal vuoto dell’assenza di auto parcheggiate, lavori in corso, cartelli stradali e pubblicitari, pali, fili, traffico e semafori.
Le trasformazioni urbane e del paesaggio avvenute nell’ultimo secolo sono raccolte in questo libro che non è solo di immagini fotografiche, ma anche di impatto sociologico, per raccontare attraverso le fotografie come un vero e proprio album, l’evoluzione urbanistica e i conseguenti cambiamenti nel paese di Nonantola mettendo a confronto uno scatto d’epoca, realizzato nel Novecento, con la stessa fotografia fatta ora: l’operazione si chiama ri-fotografia o cronofotografia, cioè la ripetizione fotografica dello stesso soggetto in momenti diversi nel tempo. Attraverso l’osservazione delle variazioni si mettono a fuoco dati collettivi, storici e culturali che aiutano a costruire una storia sociale della comunità e del paese.
Un libro che potrà essere apprezzato da persone di età matura, che amano ricordare com’era un tempo il centro abitato di Nonantola e la gente che ci viveva, ma che ci si augura che sia guardato con attenzione anche dai più giovani e dai nuovi Nonantolani, che hanno solo la percezione della Nonantola recente e che possono trovare coinvolgente questo progetto per condividere la memoria del paese.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Quante volte ci siamo chiesti chi sarà stato il personaggio a cui è intitolata la via in cui abit... more Quante volte ci siamo chiesti chi sarà stato il personaggio a cui è intitolata la via in cui abitiamo o che percorriamo tutti i giorni? Di solito però non ci concediamo il tempo di rispondere a queste domande, non diamo spazio a una curiosità che ci porterebbe ad arricchire la nostra cultura personale.
Questo libro permette di ripercorrere il passato non solo degli abitanti di Nonantola, ma di chiunque si ponga con curiosità di fronte a un cartello di intitolazione stradale, puntando a stimolare la voglia di conoscere ciò che ci circonda, a cominciare proprio dal nome delle vie che frequentiamo quotidianamente. Sedimentate dietro un nome di persona o di luogo si riscoprono storie locali, nazionali o anche internazionali, si spiegano caratteristiche del territorio e dell’ambiente in cui si vive o che ci si ritrova a visitare.
Sono quasi trecento i nomi che ci raccontano l’evoluzione del paese, delle sue frazioni e del suo territorio. Ci sono strade antiche disegnate dalle transumanze stagionali dei popoli preistorici e strade centuriali tracciate dalla perizia degli agrimensori Romani, parallele ai corsi d’acqua o dritte come i solchi di un aratro. Lunghe poche decine di metri o diversi chilometri, strette carreggiate o larghe strade maestre. Ci sono piazze o vie che nei secoli hanno cambiato il nome, a volte il percorso, asfaltate, lastricate, ghiaiate, trafficate o non più percorse e ormai cancellate dai cambiamenti del territorio… E poi ci sono le nuove vie, quelle dei quartieri moderni. Percorsi di commercio, comunicazione e incontro, le vie, i parchi e le piazze ci raccontano la nostra storia, chi eravamo e come siamo cambiati.
L’idea del libro è di Claudio Gasparini, socio fondatore della Pro Loco di Nonantola, che si è reso conto di quanto, soprattutto le giovani generazioni, stiano perdendo il contatto con la storia ed il territorio.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Quarto numero della rassegna di articoli e immagini scritti dai soci dell’associazione "AEMILIA S... more Quarto numero della rassegna di articoli e immagini scritti dai soci dell’associazione "AEMILIA Storie di territori e di comunità" e da amici di altre associazioni culturali. Questo numero dedicato alla scuola italiana del periodo monarchico raccoglie contributi di Nadia Venola, Ivano Reggiani, Pamela Tavernari e Vincenzo Tedeschini: dagli albori della scuola unitaria messi a fuoco da Nadia Venola attraverso le esperienze di un maestro tra Bassa modenese e territorio reggiano, alle esperienze di scuola elementare dei primi decenni del Novecento narrate da Ivano Reggiani e Pamela Tavernari anche attraverso le parole di una maestra e di un’alunna della pianura modenese l’una e della collina reggiana l’altra, fino allo sviluppo a livello regionale di un’istruzione tecnica superiore nel settore agrario ricostruito da Vincenzo Tedeschini.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
con un approfondimento su Nonantola di Pamela Tavernari. Che idea si fecero di Modena e del suo... more con un approfondimento su Nonantola di Pamela Tavernari.
Che idea si fecero di Modena e del suo territorio i viaggiatori stranieri dei secoli passati? Per quale motivo giungevano fino a queste terre? Che cosa attirava la loro attenzione? A queste domande cerca di rispondere questo libro rileggendo gli scritti di viaggiatori inglesi che visitarono la città estense nel Sette-Ottocento e seguendo le tracce del passaggio di visitatori stranieri a Nonantola fra la metà del Seicento e la metà del Novecento.
Viaggiatori inglesi impegnati nel Grand Tour dell’Italia fecero sosta a Modena ricavandone impressioni differenti a seconda del periodo e delle esperienze personali che segnarono il loro soggiorno. Famosi artisti, scrittori e studiosi stranieri giunsero a Nonantola attirati dall’abbazia, dai suoi tesori d’arte, dal suo archivio.
Un percorso lungo alcuni secoli che permette di scoprire anche come sono cambiati i modi e le motivazioni del viaggiare.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Il libro si propone di ripresentare l’interessante esperimento socio-culturale ideato dal dottor ... more Il libro si propone di ripresentare l’interessante esperimento socio-culturale ideato dal dottor Giuseppe Moreali con la pubblicazione di una rivista che nel corso degli anni assunse diversi titoli (Rìs e fasòo, Fasòo e ris, La Rocca, Al Tursèin, Il Torricino).
Giuseppe Moreali, dapprima impegnato sul fronte della Prima guerra mondiale in un ospedale da campo, poi medico condotto a Nonantola per quarant’anni, nei decenni centrali del Novecento. Antifascista e antitotalitarista, riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” dallo Yad Vashem di Gerusalemme per il suo impegno nel salvataggio dei ragazzi ebrei ospitati a Villa Emma di Nonantola, manifestò sempre un vivo interesse per il paese e la comunità nonantolana, per la sua storia, l’arte e l’ambiente grazie alla sua curiosità.
Stampati con il ciclostile messo a disposizione dal Comune di Nonantola, mantenendo sostanzialmente inalterati negli anni il formato e la veste editoriale, i fascicoli – undici in tutto – di quello che Giuseppe Moreali stesso definì su quelle pagine il giornale dei Nonantolani, volevano essere uno spazio in cui, sotto la sua guida, diverse persone, soprattutto giovani appassionati di storia, poesia, arte, potessero esprimere i loro interessi e arricchire la cultura dei Nonantolani loro lettori. Come ha evidenziato Guido Pisi nell’introduzione, "la piccola rivista nonantolana, oltre alla qualità dei testi e al riconoscimento che seppe guadagnarsi dai numerosi lettori, costituisce un caso raro ed esemplare di costruzione della memoria collettiva di una comunità".
Il volume riproduce i testi integrali (in alcuni casi ancora attuali) di tutte le testate della rivista corredati dei disegni e delle fotografie originali e mantiene la suddivisione in fascicoli creata con l’inserimento delle immagini di copertina e degli indici dei singoli numeri.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Terzo numero della rivista dell’associazione "AEMILIA Storie di territori e comunità", tutto dedi... more Terzo numero della rivista dell’associazione "AEMILIA Storie di territori e comunità", tutto dedicato alla Prima Guerra Mondiale. Otto contributi su vicende vissute da Modenesi e Reggiani negli anni della Grande guerra realizzati da Pamela Tavernari, Ivano Reggiani, Mariano Mammi, Gabriella Malagoli, Natascia Reggiani, Marco Vezzani e Massimo Baldini.
In appendice alcune immagini dello scoprimento della lapide ai caduti in guerra di Nonantola.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Un racconto che parte da Nonantola e fa viaggiare tra l'Italia meridionale, l'Albania, l'Appennin... more Un racconto che parte da Nonantola e fa viaggiare tra l'Italia meridionale, l'Albania, l'Appennino Reggiano e la pianura di Vercelli. Le memorie di un giovane che ha vissuto l'esperienza della Seconda guerra mondiale nelle più svariate sfaccettature, tra impegno militare e lotta partigiana, tra senso del dovere e volontà di ribellione per la liberazione dell'Italia dalla violenza nazifascista.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Seguito del libro fotografico “Botteghe a Nonantola 1940-1990. Cinquant'anni di fotografie delle ... more Seguito del libro fotografico “Botteghe a Nonantola 1940-1990. Cinquant'anni di fotografie delle attività artigianali e commerciali”, che presenta altre inedite fotografie delle botteghe, dei caffè, delle osterie e di tante diverse attività di Nonantola; molte scomparse, alcune ancora attive. Immagini di botteghe artigianali la cui evoluzione ha portato quelli che erano dei piccoli laboratori con banchi per la lavorazione a diventare, con l’egemonia dell’industria, dei luoghi di vendita contenenti prodotti già realizzati pronti per essere distribuiti.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Secondo numero della rassegna dell’associazione “AEMILIA Storie di territori e comunità” con arti... more Secondo numero della rassegna dell’associazione “AEMILIA Storie di territori e comunità” con articoli incentrati sulle Partecipanze Agrarie emiliane, istituzioni basate sulla proprietà collettiva dei terreni di cui si analizzano aspetti conservativi del territorio (Pamela Tavernari sulle persistenze della centuriazione romana a Nonantola e San Giovanni in Persiceto) e capacità innovativa (Natascia Reggiani su due progetti di borgate rurali e Roberto Vaccari sulla coltivazione della canapa a Nonantola), oltre a vicende individuali e collettive (Massimo Baldini sul segretario Giusto Melega e Andrea Guerra sul pilastro votivo di Sant’Anselmo a Nonantola).
Info: aemilia.storie@tiscali.it
In occasione della 7a edizione del “Gran Premio Nazionale Vino della Cooperazione Gino Friedmann”... more In occasione della 7a edizione del “Gran Premio Nazionale Vino della Cooperazione Gino Friedmann”, l'associazione “AEMILIA storie di territori e di comunità” ripubblica un libro ormai introvabile, legato al vino e alle vicende degli uomini che hanno contribuito a farne la storia, edito nel 1872 da Angelo Formiggini, zio del celebre editore e intellettuale Angelo Fortunato. La ristampa è arricchita da immagini di documenti dell’autore.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Preziosa testimonianza autobiografica edita nel 1978 e ora ripubblicata dall’associazione “AEMILI... more Preziosa testimonianza autobiografica edita nel 1978 e ora ripubblicata dall’associazione “AEMILIA Storie di territori e comunità”, il libro è in buona parte dedicato alla vicenda della messa in salvo dei ragazzi ebrei rifugiati a Villa Emma di Nonantola e costituisce anche la prima narrazione scritta in italiano redatta da un testimone diretto degli eventi.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Il volume è dedicato a una zona del paese di Nonantola divenuta, durante e dopo la Seconda guerra... more Il volume è dedicato a una zona del paese di Nonantola divenuta, durante e dopo la Seconda guerra mondiale, simbolo dell'assurdità dei conflitti armati con il loro strascico di innocenti vittime civili, in particolare bambini, come accadde con il bombardamento che la mattina del 20 novembre 1944 lì uccise undici persone.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Le botteghe, in ogni comunità, piccola o grande che sia, costituiscono una parte della sua memori... more Le botteghe, in ogni comunità, piccola o grande che sia, costituiscono una parte della sua memoria storica: una preziosa testimonianza della cultura, delle tradizioni, del radicamento nel vissuto quotidiano dei suoi abitanti. Nelle immagini delle botteghe c’è una piccola storia di comunità fatta di personaggi mitici che hanno popolato i racconti di più generazioni.
Info: aemilia.storie@tiscali.it
Rassegna di articoli e immagini scritti dai soci di “AEMILIA Storie di territori e comunità” o da... more Rassegna di articoli e immagini scritti dai soci di “AEMILIA Storie di territori e comunità” o da amici componenti di altre associazioni ed enti culturali, “AE Storie lungo la via Emilia” nasce dall’esperienza di valorizzazione della storia dell’Emilia-Romagna promossa dall’associazione e si propone come racconto a più voci incentrato ad ogni uscita su un unico argomento ogni volta diverso.
In questo primo numero ci si sofferma sulla Seconda guerra mondiale con la presentazione di racconti di testimoni (gli articoli di Alessandro della Fontana sui bombardamenti a Modena e di Pamela Tavernari sulla ritirata di Russia) e ricostruzioni di esperienze personali o collettive tra Emilia (i contributi di Massimo Baldini sulle vicende di due Nonantolani e di Pamela Tavernari su una zona di Nonantola) e Romagna (un lungo approfondimento di Mattia Randi su Faenza).
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Dal Medioevo ad oggi, la lunga storia di una famiglia nobile strettamente legata alla signoria es... more Dal Medioevo ad oggi, la lunga storia di una famiglia nobile strettamente legata alla signoria estense durante tutto il suo corso, da Ferrara a Modena, e sempre in evidenza all’interno delle comunità emiliane. Pochi gruppi parentali come quello dei Fontana mostrano un carattere tale da poter assumere dignità paradigmatica dell'ascesa, della resistenza, dell'adattabilità ai tempi, alle occasioni, alle occorrenze - favorevoli o avverse - di comunità legate da vincoli di sangue.
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Ristampa, arricchita da immagini d’epoca, di un libro che accompagna a conoscere le origini di un... more Ristampa, arricchita da immagini d’epoca, di un libro che accompagna a conoscere le origini di una esperienza, quella delle cantine sociali italiane, la cui storia è ancora quasi completamente inedita.
L’elenco delle cantine esistenti nel 1928 mette in evidenza quali erano i territori importanti del vino italiano, che sono rimasti tali ancora oggi anche grazie al ruolo fondamentale della cooperazione nella conservazione del paesaggio e delle tradizioni vitivinicole. Modena e il lungimirante Gino Friedmann furono al centro di questo movimento innestatosi su un tessuto sociale fertile, di gente che guardò alla federazione come ad un’occasione di scambio e crescita.
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Dalla testimonianza diretta di una protagonista della vicenda umana del sisma del 2012 e dell'imp... more Dalla testimonianza diretta di una protagonista della vicenda umana del sisma del 2012 e dell'impegno professionale nel restauro di un monumento gravemente danneggiato, nasce questo volume che riesce ad affiancare alle qualità del saggio scientifico le emozioni di chi ha vissuto in prima persona le esperienze del grande terremoto che ha sconvolto l'Emilia e le vicissitudini della ricostruzione.
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Due aggettivi accomunano i nomi di quello che con i decenni è diventato un caposaldo del volontar... more Due aggettivi accomunano i nomi di quello che con i decenni è diventato un caposaldo del volontariato nonantolano, il Centro sociale ricreativo culturale autogestito dagli anziani di Nonantola, e della sua diretta continuatrice, l'Associazione ricreativa culturale La Clessidra. Ricreativo e culturale riassumono già in sé le motivazioni per cui un numeroso gruppo di anziani di Nonantola ha voluto nel corso degli anni essere parte della cittadinanza attiva del paese: il bisogno di stare in compagnia e allo stesso tempo la volontà di mettere a disposizione e condividere le proprie esperienze e conoscenze. Queste esigenze cominciarono ad essere sentite dagli anziani in Emilia negli anni Settanta del Novecento e andarono a incontrarsi con le necessità delle amministrazioni comunali di dare una risposta ai bisogni della popolazione anziana in continuo aumento.
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Retrospettiva dedicata alle opere di grafica e di piccola scultura in metallo dell’artista modene... more Retrospettiva dedicata alle opere di grafica e di piccola scultura in metallo dell’artista modenese di origini nonantolane scomparso nel 2022. Personalità rilevante nella cultura figurativa del secondo Novecento a partire dagli anni Sessanta, Carlo Candi fu scultore, pittore e grafico, artista dotato di una grande padronanza dei mezzi tecnici.
Un omaggio alla persona, all’artista e alle sue figure, solitarie icone replicate, immagini di un’umanità sospesa, quasi sorpresa sul palcoscenico della vita.
L’esposizione permanente permetterà di ammirare, a rotazione, un centinaio delle figure che fanno... more L’esposizione permanente permetterà di ammirare, a rotazione, un centinaio delle figure che fanno parte della collezione che è stata raccolta da Pamela Tavernari nel corso di alcuni decenni di viaggi e ricerche dedicate alle bambole e ai costumi tradizionali. La collezione che conta varie centinaia di pezzi, è in continua crescita, quindi potrà permettere ai visitatori di scoprire ad ogni visita diversi costumi del mondo e figure realizzate nei materiali più vari.
All’esposizione principale si affiancherà sempre una mostra temporanea a tema. Nei primi mesi viene riproposta, con un diverso allestimento, la mostra che tra dicembre 2023 e gennaio 2024 era stato possibile visitare nello spazio dell’associazione AEMILIA Storie di territori e di comunità dedicata ai costumi tradizionali dell’Emilia-Romagna e di San Marino.
IL MONDO IN FIGURA sarà visitabile il sabato (ore 10-12) oppure su appuntamento in tutti gli altri giorni e orari (tavernaripa@tiscali.it; tel. 3485407897).
Esempi dalla collezione di bambole e statuette in costume di Pamela Tavernari
In questa mostra sono state raccolte alcune opere che hanno lo stesso filo conduttore: i sassi. ... more In questa mostra sono state raccolte alcune opere che hanno lo stesso filo conduttore: i sassi.
I sassi e le pietre di fiume, parte dei ricordi più lontani dell'artista, dei lunghi pomeriggi estivi trascorsi quando era ragazzino sulle rive del fiume Secchia a San Michele dei Mucchietti, nei pressi di Sassuolo.
Le fotografie esposte sono state scattate nel luglio del 1941 da Giuseppe Moreali, medico condott... more Le fotografie esposte sono state scattate nel luglio del 1941 da Giuseppe Moreali, medico condotto a Nonantola, ma anche uomo di grande cultura e curiosità, e fanno parte di una serie realizzata con una macchina stereoscopica a lastre.
La guerra di Troia, e più in generale la guerra, nello sguardo di un disegnatore modenese
Presentazione di una serie di segnalibri d’autore realizzati in occasione dei 10 anni dell'associ... more Presentazione di una serie di segnalibri d’autore realizzati in occasione dei 10 anni dell'associazione AEMILIA da Massimo Baldini, Elis Colombini, Adriano Molinari, Claudio Motti, Lucrezia Motti, Gian Paolo Zanti ed esposizione di segnalibri dalla raccolta di Pamela Tavernari
Esposizione di materiale scolastico (quaderni, libri, diari, pagelle) degli anni Trenta e Quarant... more Esposizione di materiale scolastico (quaderni, libri, diari, pagelle) degli anni Trenta e Quaranta del Novecento.
Mostra dedicata a molti degli ex libris realizzati in questi anni da Massimo Baldini. Ex libris... more Mostra dedicata a molti degli ex libris realizzati in questi anni da Massimo Baldini.
Ex libris letteralmente significa dai libri di…, può essere anche per i libri di…
L’ex libris è un segno di proprietà costituito da un rettangolo di carta stampato o da un timbro apposto, di solito, sul risguardo interno della copertina di un libro oppure sul frontespizio per certificare la proprietà del volume. Su di esso insieme al nome del proprietario spesso si trova un motto o una frase che ne esplica il pensiero, la professione, i passatempi, il tutto accompagnato da un disegno o un’immagine realizzati appositamente. Questo ha portato alla diffusione degli ex libris anche come immagini di valore artistico da raccogliere e collezionare.
Non è scontato, ma ci riproviamo: ancora con le fotografie delle botteghe, dei caffè, delle oster... more Non è scontato, ma ci riproviamo: ancora con le fotografie delle botteghe, dei caffè, delle osterie e delle tante diverse attività di Nonantola, molte scomparse, alcune ancora attive. Scatti che ci sono arrivati nei mesi successivi all'uscita del primo volume, fotografie differenti tra loro, come qualità di immagine, come soggetti e come spazio temporale che le separa, ricordi più o meno sbiaditi, baleni spesso irripetibili di un mondo ormai trasformato. In questa occasione non potevano che rientrare anche i due straordinari reportage, parzialmente inediti, che abbiamo rintracciato nell'archivio fotografico dell'ex PCI. Fotografie che sono riuscite a fermare il tempo; dai rassicuranti allestimenti dimostrativi del primissimo boom economico si passa al periodo delle vetrine di negozi in mostra, luminose e colme di vestiti, scarpe, cappelli, alimenti vari, liquori, dolci, libri, bambole, giocattoli, tutte cose da guardare con impegno, a volte con il naso incollato al vetro, da commentare o da comprare ma solo se servono davvero… Erano anni diversi con grandi prospettive, ricchi di fermenti e di intensa operatività per il paese di Nonantola, in cui la gestione di un'attività, commerciale o artigiana, veniva intesa come un servizio verso la comunità, una disponibilità accorta di cui essere orgogliosi.
Dall'inizio degli anni Cinquanta i cambiamenti sociali, il diffuso benessere e la conseguente pos... more Dall'inizio degli anni Cinquanta i cambiamenti sociali, il diffuso benessere e la conseguente possibilità di spesa trovano nelle botteghe del paese, attività miste commerciali-artigianali quasi sempre a conduzione famigliare, una immediata risposta, flessibile e sempre disponibile. Le merci, in questa specie di empori con licenze onnicomprensive erano varie e disparate, la vendita si svolgeva generalmente dall'interno all'esterno della bottega, sotto i portici, se c'erano, o direttamente sulla strada. All'interno, quando la merce non poteva essere appesa al soffitto o disposta sugli scaffali alle pareti, era conservata in casse, ceste, sacchi, latte o vasi da dove si prendeva direttamente per pesarla e incartarla; i prodotti confezionati erano rari, le scadenze inesistenti. Ma la bottega non serviva soltanto come deposito ed esposizione di mercanzia da vendere: era al tempo stesso laboratorio, spesso dislocato nel retrobottega e a volte, visti i lunghi orari di apertura, abitazione per lo stesso bottegaio. La crescente richiesta di varietà degli articoli portò alla graduale trasformazione delle botteghe propriamente dette, dividendole in esercizi a vocazione commerciale ed attività prevalentemente artigianali. In seguito l'industrializzazione delle produzioni insieme all'apertura dei supermercati causò la quasi totale scomparsa delle tante attività che riempivano le strade di Nonantola, ma tra le molte serrande abbassate qualche bottega storica ancora regge. Questa quarantina di immagini sono le prime di una ricerca che ha l'ambizione di raccogliere e mostrare i frammenti della storia recente del nostro paese come viva testimonianza dei modelli di consumo e degli stili di vita degli anni passati.
Piercarlo Cintori presenta il volume Il disegno del territorio del Ducato Estense attraverso la c... more Piercarlo Cintori presenta il volume Il disegno del territorio del Ducato Estense attraverso la cartografia storica Durante la presentazione saranno proiettate immagini che accompagneranno il pubblico alla scoperta dell'esposizione delle mappe originali aperta fino al 13 novembre 2016 orari di apertura della mostra: giovedì e sabato 9,30 -12,30 festivi (1° novembre e domeniche) 10 -12,30; 15,30 -18 Bookshop dell'associazione AEMILIA Storie di territori e di comunità
L' avvocato Gino Friedmann, uno dei principali esponenti della comunità ebraica modenese della pr... more L' avvocato Gino Friedmann, uno dei principali esponenti della comunità ebraica modenese della prima metà del Novecento, dopo essersi per breve tempo dedicato alla professione forense, decise di occuparsi dell'amministrazione delle grandi proprietà terriere della famiglia materna, i Sacerdoti, il che gli permise di progettare innovative soluzioni agronomiche e tecniche. Ben presto però divenne sostenitore dell'idea che bisognava industrializzare l'agricoltura nelle mani degli stessi agricoltori attraverso la di usione della cooperazione. Promosse perciò la fondazione della Cantina Sociale di Nonantola nel 1913, di cui a più riprese ebbe la presidenza per alcuni decenni, della Cremeria Sociale di Nonantola nel 1926 e di varie altre cantine nel Modenese, no a sostenere nel 1922 la costituzione della Federazione Nazionale delle Cantine Sociali, di cui divenne presidente. Dietro suo impulso l' esperienza della Cantina Sociale di Nonantola, di cui fu presidente per vari decenni, fu ampliata progressivamente ad altri settori produttivi: la lavorazione del pomodoro dal 1919 e la produzione di marmellate dalla ne degli anni Trenta, attività che permisero l' occupazione anche di molta manodopera femminile. Nominato durante la Prima guerra mondiale commissario agricolo provinciale, si impegnò poi per la costituzione della Federazione provinciale degli agricoltori, di cui fu presidente no al 1921. Accanto all'impegno di imprenditore, Gino Friedmann pose quello di amministratore locale. Dal 1922 al 1926 fu sindaco di Nonantola, alla guida di una giunta conservatrice moderata che ri utò di aderire al Partito Fascista. Come sindaco si impegnò per il risanamento infrastrutturale e sanitario del paese, per poi occuparsi, negli anni Trenta, del Consorzio della Boni ca Nonantolana, di cui divenne presidente. Nei di cilissimi anni della Seconda guerra mondiale, come rappresentante a Modena della Delasem (Delegazione per l'assistenza agli emigranti ebrei), fu difensore dei rifugiati ebrei divenendo uno dei principali protagonisti della famosa vicenda dei ragazzi di Villa Emma a Nonantola, nché dopo l'8 settembre 1943 fu costretto a trovare rifugio in Svizzera. Ritornato in Italia al termine del con itto, riprese il suo impegno a favore della cooperazione che portò avanti con tenacia per il resto della propria vita.
Rivasi dal 23 giugno al 18 settembre 2016 Galleria civica di Modena, Palazzina dei Giardini, cors... more Rivasi dal 23 giugno al 18 settembre 2016 Galleria civica di Modena, Palazzina dei Giardini, corso Canalgrande -----------------------------------------------------------------------------------------Dal 23 giugno al 18 settembre 2016, la Galleria civica di Modena, nella sede della Palazzina dei Giardini, ospita una mostra che indaga il fenomeno dell'arte urbana.
Fogli di Guerra: documenti dall'Emilia del secondo conflitto mondiale in collaborazione con la Pa... more Fogli di Guerra: documenti dall'Emilia del secondo conflitto mondiale in collaborazione con la Partecipanza Agraria di Nonantola la mostra rimarrà aperta dal 18 aprile al 7 maggio orari di apertura: giovedì e sabato 9,30 -12,30 festivi (25 aprile, 1° maggio e domeniche) 10 -12,30; 15,30 -18 Bookshop dell'associazione AEMILIA Storie di territori e di comunità
Penso che i compagni di classe restino tali per tutta la vita… Chi ha avuto la fortuna di fare el... more Penso che i compagni di classe restino tali per tutta la vita… Chi ha avuto la fortuna di fare elementari e medie (qualcuno anche l'asilo) con gli stessi amici può riconoscersi in queste parole: quando sei adolescente i giochi, le risate e le tante ore passate insieme lasciano un segno indelebile. Tutti hanno frequentato la scuola ed erano in classe con altri ragazzi. Poi crescendo chi è che non ha pensato con piacere o nostalgia ai compagni di classe e di banco, chi è che non si è chiesto che fine avessero fatto gli amici o gli insegnanti di quegli anni.
Lezione tenuta da Massimo Baldini presso l'Università Popolare di Rubbiara di Nonantola.
La sede di AEMILIA a Nonantola in via J. F. Kennedy 1/c è aperta giovedì e sabato 10/12 e su appu... more La sede di AEMILIA a Nonantola in via J. F. Kennedy 1/c è aperta giovedì e sabato 10/12 e su appuntamento tutti gli altri giorni-tel.
Il racconto della storia della villa e del suo secolare giardino sarà accompagnato dalla proiezio... more Il racconto della storia della villa e del suo secolare giardino sarà accompagnato dalla proiezione di numerose immagini tratte dal volume
Presentazione della ristampa anastatica del libro di Giuseppe Moreali a cura dell'Associazione cu... more Presentazione della ristampa anastatica del libro di Giuseppe Moreali a cura dell'Associazione culturale Aemilia, Modena 2019 Pamela Tavernari ne discute con Guido Pisi, autore della Prefazione DIALOGANDO CON UN LUOGO Laurana Lajolo, Presidente Associazione Davide Lajolo incontra il Coordinamento a sostegno del progetto "Davanti a Villa Emma" Interverranno Silvia e Stefano Moreali. Massimo Baldini presenterà alcune immagini fotografiche provenienti dall'Archivio della famiglia Moreali. STORIE DI TERRITORI E DI COMUNITÀ FONDAZIONEVILLAEMMA.ORG | SEGRETERIA@FONDAZIONEVILLAEMMA.ORG | 059 54 71 95 La giornata inaugura una serie di appuntamenti che tra gennaio e marzo 2019 presenteranno i risultati del Concorso internazionale di progettazione architettonica "Davanti a Villa Emma" e avvieranno le fasi di realizzazione del luogo per la memoria dei ragazzi ebrei accolti e salvati a Nonantola nel 1942-43.
Nadia Raimondi (critico d'arte) presenteranno 48 ore di Scultura nell'Aia L'originale mostra coll... more Nadia Raimondi (critico d'arte) presenteranno 48 ore di Scultura nell'Aia L'originale mostra collettiva di scultura di 13 artisti, svoltasi nei giorni 12-13 ottobre 2013 a Collegara di Modena, che ha ispirato due video realizzati dal giornalista Gian Luigi Casalgrandi e dallo scrittore Luciano Prandini I video saranno proiettati nel corso della serata. Bookshop dell'associazione AEMILIA Storie di territori e di comunità