Alberto Malvolti - Academia.edu (original) (raw)

Papers by Alberto Malvolti

Research paper thumbnail of ALBERTO MALVOLTI PRODROMI DEL CASTELLO NUOVO DI EMPOLI. I CONTI CADOLINGI TRA VALDARNO E VALDELSA (XI-XII SECOLO) ESTRATTO da

ESTRATTO da EMPOLI, NOVECENTO ANNI Nascita e formazione di un grande castello medievale (1119-201... more ESTRATTO da EMPOLI, NOVECENTO ANNI Nascita e formazione di un grande castello medievale (1119-2019) A cura di Francesco Salvestrini 6 6 ISBN 978 88 222 6716 0 Comitato scientifico per la presente pubblicazione

Research paper thumbnail of La comunità di Fucecchio. nel Medioevo. I nomi dei luoghi

Research paper thumbnail of La comunità di Fucecchio. nel Medioevo. I nomi dei luoghi

Research paper thumbnail of Dalla villa di san Gregorio al popolo dI torre (secoli XI-XVIII)

Quaderno V dell'Associazione Ricerche Storiche Valdarno di Sotto, 2018

La storia millenaria del villaggio di Torre (Comune di Fucecchio), situato nell'area collinare de... more La storia millenaria del villaggio di Torre (Comune di Fucecchio), situato nell'area collinare dei boschi delle Cerbaie, dalla "villa" altomedievale di San Gregorio al villaggio di Ultrario (sec. XIII-XIV) fino alla costituzione della parrocchia di San Gregorio (secoli XVII-XVIII)

Research paper thumbnail of Il Padule di Fucecchio. Breve guida a una lunga storia

Caffé Storico. Rivista di studi e cultura della Valdinievole, Anno II, numero 3, 2017

Una guida alla storia del Padule di Fucecchio dal primo Medioevo ai giorni d'oggi. La storia di u... more Una guida alla storia del Padule di Fucecchio dal primo Medioevo ai giorni d'oggi. La storia di un ambiente palustre conteso e al centro di conflitti, ora trasformato in lago per favorire la pesca, ora oggetto di bonifica per favorire le coltivazioni e gli insediamenti umani.

Research paper thumbnail of Un paese nel male contagioso. La peste del 1631 a Fucecchio e dintorni

Erba d'Arno, n. 154, pp. 47-68

La dinamica della peste del 1631 a Fucecchio e nel medio Valdarno inferiore viene seguita dai pri... more La dinamica della peste del 1631 a Fucecchio e nel medio Valdarno inferiore viene seguita dai primi sviluppi nella primavera del 1631, fino alla conclusione del picco del contagio nell'autunno del medesimo anno. Vengono analizzate le difese poste in essere dalle comunità locali e le conseguenze che l'epidemia ebbe nella società e nell'economia dei paesi colpiti, peraltro in modi diversi e con diversi gradi di gravità.

Research paper thumbnail of Ser Luca di Gasparo Montigiani, notaio girovago tra incarichi pubblici e professione privata (sec. XV)

Notariorum Itinera. Notai toscani del basso Medioevo tra routine, mobilità e specializzazione, a cura di Giuliano Pinto, Lorenzo Tanzini e Sergio Tognetti, 2018

Ricostruzione della carriera e dell'attività professionale di Ser Luca di Gasparo da San Gimignan... more Ricostruzione della carriera e dell'attività professionale di Ser Luca di Gasparo da San Gimignano, che, nel pieno XV secolo, dopo un brillante esordio anche a servizio della corte pontificia, concentrò la propria attività entro un ampio orizzonte toscano toccando numerosi centri dello stato fiorentino, lavorando principalmente a servizio dei Comuni, senza tuttavia rinunciare a servire una clientela privata, spesso di alta levatura sociale.

Research paper thumbnail of FORMAZIONE E DIFESA DEL PATRIMONIO COMUNALE NELLE CERBAIE DI FUCECCHIO TRA MEDIOEVO ED ETÀ MODERNA (SECOLI XIII-XVII)

Atti del Convegno Terre alte e terre basse. I beni comuni nella Valdinievole medievale e moderna, Buggiano Castello 27 maggio 2017, Associazione Culturale Buggiano Castello, Edizioni Vannini, 2018, pp. 33-66, 2018

In questo studio viene ricostruita la formazione delle proprietà del comune di Fucecchio nell'are... more In questo studio viene ricostruita la formazione delle proprietà del comune di Fucecchio nell'area boscosa delle Cerbaie. Tale patrimonio si delineò soprattutto dopo la grande crisi del Trecento, quando i boschi delle Cerbaie furono inclusi nel distretto comunale fucecchiese e affittati prima per uso di pascolo e successivamente per scopi agricoli, parallelamente al ripopolamento dell'area. I boschi e le aree coltivate costituirono a lungo la principale voce di entrata per le finanze del Comune.

Research paper thumbnail of L'anima e la roba. Testamenti fucecchiesi dei secoli XIII e XIV, in "Erba d'Arno", n. 148-149, 2017.

Vita quotidiana, solidarietà sociale e relazioni familiari nella comunità di Fucecchio tra la fin... more Vita quotidiana, solidarietà sociale e relazioni familiari nella comunità di Fucecchio tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento alla luce di alcuni testamenti e inventari di beni redatti in diverse occasioni

Research paper thumbnail of Un castello e i suoi fiumi. L’Arno e la Gusciana nel governo del comune di Fucecchio (secoli XIII-XIV), in Associazione Ricerche Storiche Valdarno di Sotto, IV, 2016, pp. 55-78

Il castello di Fucecchio deve la sua fondazione alla posizione strategica, sull'altura che domina... more Il castello di Fucecchio deve la sua fondazione alla posizione strategica, sull'altura che dominava l'attraversamento dell'Arno lungo la Via Francigena. In questo saggio vengono esaminati i criteri a cui si atteneva il Comune di Fucecchio nella gestione delle acque dell'Arno e di quelle della Gusciana, altro importante fiume che costituisce l'emissario del Padule di Fucecchio.

Research paper thumbnail of I cibi del bosco e della palude. Prodotti alimentari delle Cerbaie e del Padule di Fucecchio tra Medioevo ed età moderna, in Atti del convegno Erbe, carni e pesce. L'alimentazione nella Valdinievole medievale e moderna, Buggiano Castello, 2015, Edizioni Polistampa, Firenze, 2016, pp. 57-90.

Questo intervento verte sulle risorse alimentari che potevano essere tratte da due ambienti conti... more Questo intervento verte sulle risorse alimentari che potevano essere tratte da due ambienti contigui e per molti aspetti diversi, ma di solito accomunati nella definizione -per certi versi impropria -di 'incolti': il Padule di Fucecchio, che si estende tra la Valdinievole e il Valdarno inferiore, e le Cerbaie, complesso collinare e boscoso compreso tra le due aree palustri di Bientina (già Lago di Sesto) e di Fucecchio. È mio intento porre le risorse alimentari in relazione con la storia dell'ambiente e del paesaggio, in un ambito cronologico compreso tra il basso Medioevo (secoli XIII-XIV) e la prima età moderna (secolo XVI), quando in entrambi questi ambienti avvennero notevoli cambiamenti introdotti da interventi umani. Inizierò però con due testimonianze relativamente recenti, che riguardano l'alimentazione che potremmo qualificare come "tradizionale" nelle due aree prese in considerazione.

Research paper thumbnail of Alla ricerca di Piero di Malvolto. Note sul battesimo di Leonardo da Vinci in "Erba d'Arno" n. 141-142, 2015, pp. 37-70

Viene qui ricostruita l'identità sociale e familiare dei dieci testimoni che assistettero nel 145... more Viene qui ricostruita l'identità sociale e familiare dei dieci testimoni che assistettero nel 1452 al battesimo di Leonardo da Vinci. Emergono così le relazioni parentali e di amicizia che legavano questi personaggi sullo sfondo del castello di Vinci.

Research paper thumbnail of L'arte di offendere e di ferire. Violenze fisiche e verbali in un castello medievale in “Erba d’Arno”, nn. 138-139, autunno 2014-inverno 2015, pp. 46-62.

Erba d'Arno numero 138-139, 2015, pp. 46-62

Attraverso gli atti giudiziari dei podestà in carica a Fucecchio nella prima metà del Trecento ve... more Attraverso gli atti giudiziari dei podestà in carica a Fucecchio nella prima metà del Trecento vengono prese in esame le forme con cui si manifestano atti di violenza fisica e verbale e i modi con cui il Comune cerca di delimitarne le conseguenze sociali

Research paper thumbnail of Forme di rappresentanza politica nei comuni della Valdinievole e del Valdarno tra XIII e XIV secolo in Atti del Convegno di Buggiano Castello del 31 maggio 2008, Comune di Buggiano, 2009, pp. 29-58.

, in La rappresentanza locale e le sue forme in Valdinievole tra Medioevo e età moderna, Atti del Convegno di Buggiano Castello del 31 maggio 2008, Comune di Buggiano, 2009, pp. 29-58.

Lo studio della rappresentanza politica nei Comuni medievali, anche se condotto su realtà di mode... more Lo studio della rappresentanza politica nei Comuni medievali, anche se condotto su realtà di modeste dimensioni quali i centri della Valdinievole e del Valdarno tra XIII e XIV secolo, richiederebbe alcune riflessioni preliminari di ordine generale, che non è certo il caso di riproporre in questa sede. Mi limiterò perciò, per non soffermarmi su questioni già ampiamente dibattute, a poche precisazioni per chiarire i limiti entro cui devono essere accolte le osservazioni che seguiranno 1 . Il concetto di rappresentanza politica include oggi una pluralità di elementi, tra i quali sono stati posti in evidenza -solo per fare alcuni esempi -la selezione dei leader, la loro legittimazione, il controllo politico dell'azione del governo, insomma una serie di componenti definite soprattutto in Età moderna o che in Età moderna hanno comunque assunto accezioni che certamente non avevano nel Medioevo 2 . Non c'è dubbio, inoltre, che tale concetto dovrebbe essere inserito nel dibattito sulla cosiddetta "democrazia comunale", su cui si è confrontata da tempo un'agguerrita storiografia e che recentemente sembra aver ripreso vigore e interesse 3 . In ogni caso, anche se è legittimo -e direi inevitabile -interrogarsi su esperienze politiche del passato utilizzando strumenti concettuali moderni, sarebbe opportuno farlo confrontandosi sempre con il lessico e l'orizzonte politico e culturale che caratterizzarono l'epoca presa in considerazione. Per comprendere quanto possa essere fuorviante un uso improprio di concetti attuali riferiti a realtà di un passato tanto lontano, basterà appena accennare al fatto che il termine "democrazia" compare piuttosto tardi tra i teorici della politica medievale presso i quali era per di più connotato da un'accezione sostanzialmente negativa 4 . E' pertanto con molta prudenza che dovremo interrogare la documentazione in grado di offrirci notizie sulle forme con cui le comunità della nostra area selezionavano i propri governanti. Siamo così al secondo punto su cui vorrei soffermarmi: le fonti disponibili per questa ricerca. La storiografia sui Comuni medievali ha infatti analizzato a fondo le istituzioni politiche dei grandi centri cittadini -e di quelli toscani in particolare -ma incomparabilmente meno si è scritto sui centri minori, certamente per il più modesto interesse che le esperienze politiche di queste realtà rivestivano, ma anche per i limiti imposti dalla rarità di fonti statutarie e deliberative 5 . Un limite che caratterizza anche la documentazione disponibile per l'area che qui ci interessa, dove mancano quasi del tutto statuti e deliberazioni dei Consigli risalenti agli anni precedenti alla conquista fiorentina, realizzatasi, come è noto, tra il quarto e il quinto decennio del XIV secolo 6 . 1 Sulla storiografia relativa alle istituzioni politiche comunali del Medioevo rinvio alle due brevi ma efficaci opere di sintesi di G. MILANI, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Bari, 2005 e di M. ASCHERI, Le città-Stato, Bologna, 2006, dove è reperibile un'aggiornata bibliografia. 2 Cfr. N. BOBBIO, N. MATTEUCCI, G. PASQUINO, Il Dizionario di Politica, Torino, 2004, pp. 800-805. Secondo M. T. FUMAGALLI BEONIO BROCCHIERI, Il pensiero politico medievale, Bari, 2000, p. 55, l'idea di rappresentanza sociale e politica si sviluppa nell'ambito delle istituzioni monarchiche e deriva dalla "persuasione che determinati atti di governo, come l'imposizione dei tributi, richiedano il consenso dei governati". Idea che invece non era presente nelle istituzioni cittadine, nonostante l'esistenza di forme articolate di partecipazione dei membri della comunità alla gestione degli affari comuni: "…elemento distintivo del comune è l'assemblea dei cittadini; del regno, il parlamento". 3 Si veda in proposito MARIO ASCHERI, ENRICO ARTIFONI E GIULIANO MILANI, Il governo delle città nell'Italia comunale. Una prima forma di democrazia, in Bollettino Roncioniano, VI, 2006, pp. 5-49 (Atti della giornata di studi, Prato 12 ottobre 2005). Il tema è stato ripreso più recentemente dagli interventi di L. Baccelli, S. Bertelli e G. Milani sul libro di M. Ascheri cit. alla nota n. 1, in "Archivio Stortico Italiano", n. 616, Anno CLXVI, 2008, II, pp. 321-332. 4 FUMAGALLI BEONIO BROCCHIERI, Il pensiero, p. 97. 5 La scarsità di studi sulle istituzioni dei Comuni di medie e piccole dimensioni -di solito associati nella definizione "Comuni rurali" -è stata già sottolineata da A. BARLUCCHI, Il contado senese all'epoca dei Nove. Asciano e il suo territorio tra Due e Trecento, Firenze, 1997, p. 127. Questo lavoro offre utili indicazioni sulle istituzioni comunali dei piccoli centri della campagna senese tra XIII e XIV secolo, specialmente nei capitoli IV e V.. 6 Per un quadro generale degli statuti toscani editi si veda Bibliografia delle edizioni di statuti toscani. Secoli XII-Metà XVI, a cura di L. Raveggi e L. Tanzini, Firenze, 2001, a cui si aggiunga , per la Valdinievole, Gli Statuti medievali dei Comuni della Valdinievole, atti del Convegno di Buggiano Castello del 28 giugno 1997, Buggiano, 1998. Utili monografie sulla storia dei singoli centri di questa regione in età medievale sono in I Comuni medievali della Provincia di Pistoia dalle origini alla piena età comunale, a cura di R. Nelli e G. Pinto, Pistoia, 2006. Sulla transizione di 12 F. SALVESTRINI, Introduzione a Statuti del Comune di San Miniato, pp. 29-42. 13 Il ricorso al parlamentum, per quanto raro, non sembra però caduto in disuso, come risulta invece nei Comuni rurali del Senese; cfr. BARLUCCHI, Il contado senese, p. 141. 14 Come è noto gli atti di sottomisione sono riassunti in I Capitoli del comune di Firenze. Inventario e regesto, I, a cura di C. Guasti, Firenze, 1866 e in I Capitoli del comune di Firenze. Inventario e regesto, II, a cura di A. Gherardi, Firenze, 1893. 15 Sulle vicende di Montecatini nel Medioevo cfr. R. NELLI, Montecatini, in I Comuni medievali della Provincia di Pistoia, pp. 179-195. Non è possibile stabilire se questa assemblea avesse, come è più probabile, un carattere del tutto speciale, dato il frangentre storico in cui venne convocata, o se si trattasse di un normale parlamentum, a cui potevano partecipare soltanto i cittadini iscritti nei ruoli fiscali con una determinata quota d'estimo. 16 Lo Statuto del Comune di Fucecchio, III,34. 17 Ibidem, III,61. 18 Ibidem, I,43. 19 Nella libra del 1296, dove sono registrati tutti i cittadini titolari del benché minimo patrimonio immobiliare, ossia 525 uomini, coloro a cui non era attribuita la quota di almeno tre lire erano 220, senza contare i 52 pauperes, cioè coloro che non erano nemmeno iscritti nei ruoli fiscali (ARCHIVIO STORICO DEL COMUNE DI SANTA CROCE, n. 533. Si tratta di un grosso registro contenente oltre che la libra, alcuni dazi e prestiti tutti pertinenti al Comune di Fucecchio). E' ovvio che queste osservazioni sono puramente indicative, anche in considerazione del fatto che nello spazio di dodici anni -tra il 1296 e il 1308 -i criteri di formazione dell'allibbramento potevano essere variati.

Research paper thumbnail of Il Lago Nuovo. Terre e acque nel Padule di Fucecchio tra XV e XVI secolo, in Fiumi e laghi toscani fra passato e presente. Pesca, memorie, regole. Atti del Convegno di Studi Fiumi e laghi toscani fra passato e presente (Firenze, 11-12 dicembre 2006), Aska Edizioni, Firenze, 2010, pp. 243-269.

Research paper thumbnail of Il Comune di Fucecchio tra Lucca e Firenze (secoli XIII-XIV) in Il Valdarno Inferiore terra di confine nel Medioevo (secoli XI-XV), Atti del Convegno di studi 30 settembre – 2 ottobre 2005, a cura di A. Malvolti e G. Pinto, Leo S. Olschki Editore, Firenze, 2008, pp. 339-371

Il comune di Fucecchio offre diversi motivi di interesse a chi intenda studiare il medio Valdarno... more Il comune di Fucecchio offre diversi motivi di interesse a chi intenda studiare il medio Valdarno inferiore negli anni della transizione dal dominio di Lucca a quello di Firenze, tra la seconda metà del XIII secolo e il terzo decennio del Trecento. Li offre certamente la sua posizione strategica, al centro di importanti vie d'acqua e di terra, determinante nel suscitare gli interessi delle due città; ma li propone soprattutto il ricco archivio storico che conserva -tra l'altro -i verbali delle delibere consiliari ad iniziare dal 1282 e, sia pure in modo lacunoso e discontinuo, fino a tutto il periodo che qui ci interessa. 1 Costituitasi in Comune probabilmente nell'ultimo ventennio del XII secolo (i consoli sono ricordati per la prima volta nel 1202) questa terra negli ultimi decenni del Duecento sosteneva un carico demografico di circa 2500 anime, conseguito in seguito a un'intensa crescita demografica che aveva imposto la costruzione di una seconda cinta muraria oltre la quale si erano sviluppati nuovi borghi in direzione dell'Arno. 2 Intensa era la vivacità dell'economia locale, che continuò ad attrarre una piccola folla di immigrati almeno per i primi due decenni del Trecento. Se l'agricoltura garantiva la quota più rilevante delle disponibilità alimentari per la popolazione locale, la pesca e la caccia costituivano risorse fon-1 Per un inquadramento generale della storia di questo castello nel Medioevo si può ricorrere ancora al vecchio testo di E. LOTTI, Medioevo in un castello fiorentino, Fucecchio 1936 (2 ed. Fucecchio 1980). Dell'Archivio Storico del Comune di Fucecchio (qui di seguito citato come ASCF), e recentemente riordinato, è stato recentemente pubblicato l'inventario (L'archivio preunitario del Comune di Fucecchio, a cura di S. Nannipieri e A. Orlandi, Firenze, Olschki, 2007). Riprendo in questa relazione alcuni temi trattati in miei precedenti lavori, in particolare in Quelli della Volta. Famiglie e fazioni a Fucecchio nel Medioevo, Fucecchio, Comune di Fucecchio -Edizioni dell'Erba, 1998.

Research paper thumbnail of Le finanze di un centro minore della Toscana medievale: Fucecchio tra XIII e XIV secolo, in "Quaderni della Sezione Valdarno dell'Istituto Storico Lucchese", III, 2013, pp. 65-99.

Quaderni della Sezione Valdarno dell'Istituto Storico Lucchese, III, 2013, pp. 65-102

Tra gli ultimi decenni del Duecento e la prima metà del Trecento le finanze dei comuni toscani su... more Tra gli ultimi decenni del Duecento e la prima metà del Trecento le finanze dei comuni toscani subirono profondi cambiamenti dovuti soprattutto al notevole aumento delle spese necessarie a finanziare le guerre e le grandi opere pubbliche, oltre che le crescenti esigenze della burocrazia comunale. I governi di "popolo", che si erano affermati con maggiore vigore soprattutto dopo la metà del XIII secolo, fecero sempre più ricorso, oltre che alle imposte dirette e indirette, a prestiti volontari o forzosi a carico dei cittadini alimentando così un debito pubblico che in più casi, prima della metà del Trecento, era diventato insostenibile sfociando in veri e propri consolidamenti: i creditori impossibilitati a vedersi restituiti i capitali prestati poterono contare sul pagamento degli interessi in base a titoli negoziabili e trasmissibili anche ai propri eredi 1 .

Research paper thumbnail of Fucecchio negli anni di Giuseppe Montanelli

Paolo Benvenuto, Giuseppe Montanelli. Una vita, pp. 7-42., 2013

Books by Alberto Malvolti

Research paper thumbnail of Quelli della Volta. Famiglie e fazioni a Fucecchio nel Medioevo

Edizioni dell'Erba, 1998

Ricostruzione dei conflitti di fazione nel castello di Fucecchio durante il Medioevo, alla luce d... more Ricostruzione dei conflitti di fazione nel castello di Fucecchio durante il Medioevo, alla luce delle strutture familiari e dei rapporti tra le città dominanti, prima Lucca e poi Firenze, e la comunità locale.

Research paper thumbnail of La strada Romea e la viabilità fucecchiese nel Medioevo

Research paper thumbnail of ALBERTO MALVOLTI PRODROMI DEL CASTELLO NUOVO DI EMPOLI. I CONTI CADOLINGI TRA VALDARNO E VALDELSA (XI-XII SECOLO) ESTRATTO da

ESTRATTO da EMPOLI, NOVECENTO ANNI Nascita e formazione di un grande castello medievale (1119-201... more ESTRATTO da EMPOLI, NOVECENTO ANNI Nascita e formazione di un grande castello medievale (1119-2019) A cura di Francesco Salvestrini 6 6 ISBN 978 88 222 6716 0 Comitato scientifico per la presente pubblicazione

Research paper thumbnail of La comunità di Fucecchio. nel Medioevo. I nomi dei luoghi

Research paper thumbnail of La comunità di Fucecchio. nel Medioevo. I nomi dei luoghi

Research paper thumbnail of Dalla villa di san Gregorio al popolo dI torre (secoli XI-XVIII)

Quaderno V dell'Associazione Ricerche Storiche Valdarno di Sotto, 2018

La storia millenaria del villaggio di Torre (Comune di Fucecchio), situato nell'area collinare de... more La storia millenaria del villaggio di Torre (Comune di Fucecchio), situato nell'area collinare dei boschi delle Cerbaie, dalla "villa" altomedievale di San Gregorio al villaggio di Ultrario (sec. XIII-XIV) fino alla costituzione della parrocchia di San Gregorio (secoli XVII-XVIII)

Research paper thumbnail of Il Padule di Fucecchio. Breve guida a una lunga storia

Caffé Storico. Rivista di studi e cultura della Valdinievole, Anno II, numero 3, 2017

Una guida alla storia del Padule di Fucecchio dal primo Medioevo ai giorni d'oggi. La storia di u... more Una guida alla storia del Padule di Fucecchio dal primo Medioevo ai giorni d'oggi. La storia di un ambiente palustre conteso e al centro di conflitti, ora trasformato in lago per favorire la pesca, ora oggetto di bonifica per favorire le coltivazioni e gli insediamenti umani.

Research paper thumbnail of Un paese nel male contagioso. La peste del 1631 a Fucecchio e dintorni

Erba d'Arno, n. 154, pp. 47-68

La dinamica della peste del 1631 a Fucecchio e nel medio Valdarno inferiore viene seguita dai pri... more La dinamica della peste del 1631 a Fucecchio e nel medio Valdarno inferiore viene seguita dai primi sviluppi nella primavera del 1631, fino alla conclusione del picco del contagio nell'autunno del medesimo anno. Vengono analizzate le difese poste in essere dalle comunità locali e le conseguenze che l'epidemia ebbe nella società e nell'economia dei paesi colpiti, peraltro in modi diversi e con diversi gradi di gravità.

Research paper thumbnail of Ser Luca di Gasparo Montigiani, notaio girovago tra incarichi pubblici e professione privata (sec. XV)

Notariorum Itinera. Notai toscani del basso Medioevo tra routine, mobilità e specializzazione, a cura di Giuliano Pinto, Lorenzo Tanzini e Sergio Tognetti, 2018

Ricostruzione della carriera e dell'attività professionale di Ser Luca di Gasparo da San Gimignan... more Ricostruzione della carriera e dell'attività professionale di Ser Luca di Gasparo da San Gimignano, che, nel pieno XV secolo, dopo un brillante esordio anche a servizio della corte pontificia, concentrò la propria attività entro un ampio orizzonte toscano toccando numerosi centri dello stato fiorentino, lavorando principalmente a servizio dei Comuni, senza tuttavia rinunciare a servire una clientela privata, spesso di alta levatura sociale.

Research paper thumbnail of FORMAZIONE E DIFESA DEL PATRIMONIO COMUNALE NELLE CERBAIE DI FUCECCHIO TRA MEDIOEVO ED ETÀ MODERNA (SECOLI XIII-XVII)

Atti del Convegno Terre alte e terre basse. I beni comuni nella Valdinievole medievale e moderna, Buggiano Castello 27 maggio 2017, Associazione Culturale Buggiano Castello, Edizioni Vannini, 2018, pp. 33-66, 2018

In questo studio viene ricostruita la formazione delle proprietà del comune di Fucecchio nell'are... more In questo studio viene ricostruita la formazione delle proprietà del comune di Fucecchio nell'area boscosa delle Cerbaie. Tale patrimonio si delineò soprattutto dopo la grande crisi del Trecento, quando i boschi delle Cerbaie furono inclusi nel distretto comunale fucecchiese e affittati prima per uso di pascolo e successivamente per scopi agricoli, parallelamente al ripopolamento dell'area. I boschi e le aree coltivate costituirono a lungo la principale voce di entrata per le finanze del Comune.

Research paper thumbnail of L'anima e la roba. Testamenti fucecchiesi dei secoli XIII e XIV, in "Erba d'Arno", n. 148-149, 2017.

Vita quotidiana, solidarietà sociale e relazioni familiari nella comunità di Fucecchio tra la fin... more Vita quotidiana, solidarietà sociale e relazioni familiari nella comunità di Fucecchio tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento alla luce di alcuni testamenti e inventari di beni redatti in diverse occasioni

Research paper thumbnail of Un castello e i suoi fiumi. L’Arno e la Gusciana nel governo del comune di Fucecchio (secoli XIII-XIV), in Associazione Ricerche Storiche Valdarno di Sotto, IV, 2016, pp. 55-78

Il castello di Fucecchio deve la sua fondazione alla posizione strategica, sull'altura che domina... more Il castello di Fucecchio deve la sua fondazione alla posizione strategica, sull'altura che dominava l'attraversamento dell'Arno lungo la Via Francigena. In questo saggio vengono esaminati i criteri a cui si atteneva il Comune di Fucecchio nella gestione delle acque dell'Arno e di quelle della Gusciana, altro importante fiume che costituisce l'emissario del Padule di Fucecchio.

Research paper thumbnail of I cibi del bosco e della palude. Prodotti alimentari delle Cerbaie e del Padule di Fucecchio tra Medioevo ed età moderna, in Atti del convegno Erbe, carni e pesce. L'alimentazione nella Valdinievole medievale e moderna, Buggiano Castello, 2015, Edizioni Polistampa, Firenze, 2016, pp. 57-90.

Questo intervento verte sulle risorse alimentari che potevano essere tratte da due ambienti conti... more Questo intervento verte sulle risorse alimentari che potevano essere tratte da due ambienti contigui e per molti aspetti diversi, ma di solito accomunati nella definizione -per certi versi impropria -di 'incolti': il Padule di Fucecchio, che si estende tra la Valdinievole e il Valdarno inferiore, e le Cerbaie, complesso collinare e boscoso compreso tra le due aree palustri di Bientina (già Lago di Sesto) e di Fucecchio. È mio intento porre le risorse alimentari in relazione con la storia dell'ambiente e del paesaggio, in un ambito cronologico compreso tra il basso Medioevo (secoli XIII-XIV) e la prima età moderna (secolo XVI), quando in entrambi questi ambienti avvennero notevoli cambiamenti introdotti da interventi umani. Inizierò però con due testimonianze relativamente recenti, che riguardano l'alimentazione che potremmo qualificare come "tradizionale" nelle due aree prese in considerazione.

Research paper thumbnail of Alla ricerca di Piero di Malvolto. Note sul battesimo di Leonardo da Vinci in "Erba d'Arno" n. 141-142, 2015, pp. 37-70

Viene qui ricostruita l'identità sociale e familiare dei dieci testimoni che assistettero nel 145... more Viene qui ricostruita l'identità sociale e familiare dei dieci testimoni che assistettero nel 1452 al battesimo di Leonardo da Vinci. Emergono così le relazioni parentali e di amicizia che legavano questi personaggi sullo sfondo del castello di Vinci.

Research paper thumbnail of L'arte di offendere e di ferire. Violenze fisiche e verbali in un castello medievale in “Erba d’Arno”, nn. 138-139, autunno 2014-inverno 2015, pp. 46-62.

Erba d'Arno numero 138-139, 2015, pp. 46-62

Attraverso gli atti giudiziari dei podestà in carica a Fucecchio nella prima metà del Trecento ve... more Attraverso gli atti giudiziari dei podestà in carica a Fucecchio nella prima metà del Trecento vengono prese in esame le forme con cui si manifestano atti di violenza fisica e verbale e i modi con cui il Comune cerca di delimitarne le conseguenze sociali

Research paper thumbnail of Forme di rappresentanza politica nei comuni della Valdinievole e del Valdarno tra XIII e XIV secolo in Atti del Convegno di Buggiano Castello del 31 maggio 2008, Comune di Buggiano, 2009, pp. 29-58.

, in La rappresentanza locale e le sue forme in Valdinievole tra Medioevo e età moderna, Atti del Convegno di Buggiano Castello del 31 maggio 2008, Comune di Buggiano, 2009, pp. 29-58.

Lo studio della rappresentanza politica nei Comuni medievali, anche se condotto su realtà di mode... more Lo studio della rappresentanza politica nei Comuni medievali, anche se condotto su realtà di modeste dimensioni quali i centri della Valdinievole e del Valdarno tra XIII e XIV secolo, richiederebbe alcune riflessioni preliminari di ordine generale, che non è certo il caso di riproporre in questa sede. Mi limiterò perciò, per non soffermarmi su questioni già ampiamente dibattute, a poche precisazioni per chiarire i limiti entro cui devono essere accolte le osservazioni che seguiranno 1 . Il concetto di rappresentanza politica include oggi una pluralità di elementi, tra i quali sono stati posti in evidenza -solo per fare alcuni esempi -la selezione dei leader, la loro legittimazione, il controllo politico dell'azione del governo, insomma una serie di componenti definite soprattutto in Età moderna o che in Età moderna hanno comunque assunto accezioni che certamente non avevano nel Medioevo 2 . Non c'è dubbio, inoltre, che tale concetto dovrebbe essere inserito nel dibattito sulla cosiddetta "democrazia comunale", su cui si è confrontata da tempo un'agguerrita storiografia e che recentemente sembra aver ripreso vigore e interesse 3 . In ogni caso, anche se è legittimo -e direi inevitabile -interrogarsi su esperienze politiche del passato utilizzando strumenti concettuali moderni, sarebbe opportuno farlo confrontandosi sempre con il lessico e l'orizzonte politico e culturale che caratterizzarono l'epoca presa in considerazione. Per comprendere quanto possa essere fuorviante un uso improprio di concetti attuali riferiti a realtà di un passato tanto lontano, basterà appena accennare al fatto che il termine "democrazia" compare piuttosto tardi tra i teorici della politica medievale presso i quali era per di più connotato da un'accezione sostanzialmente negativa 4 . E' pertanto con molta prudenza che dovremo interrogare la documentazione in grado di offrirci notizie sulle forme con cui le comunità della nostra area selezionavano i propri governanti. Siamo così al secondo punto su cui vorrei soffermarmi: le fonti disponibili per questa ricerca. La storiografia sui Comuni medievali ha infatti analizzato a fondo le istituzioni politiche dei grandi centri cittadini -e di quelli toscani in particolare -ma incomparabilmente meno si è scritto sui centri minori, certamente per il più modesto interesse che le esperienze politiche di queste realtà rivestivano, ma anche per i limiti imposti dalla rarità di fonti statutarie e deliberative 5 . Un limite che caratterizza anche la documentazione disponibile per l'area che qui ci interessa, dove mancano quasi del tutto statuti e deliberazioni dei Consigli risalenti agli anni precedenti alla conquista fiorentina, realizzatasi, come è noto, tra il quarto e il quinto decennio del XIV secolo 6 . 1 Sulla storiografia relativa alle istituzioni politiche comunali del Medioevo rinvio alle due brevi ma efficaci opere di sintesi di G. MILANI, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Bari, 2005 e di M. ASCHERI, Le città-Stato, Bologna, 2006, dove è reperibile un'aggiornata bibliografia. 2 Cfr. N. BOBBIO, N. MATTEUCCI, G. PASQUINO, Il Dizionario di Politica, Torino, 2004, pp. 800-805. Secondo M. T. FUMAGALLI BEONIO BROCCHIERI, Il pensiero politico medievale, Bari, 2000, p. 55, l'idea di rappresentanza sociale e politica si sviluppa nell'ambito delle istituzioni monarchiche e deriva dalla "persuasione che determinati atti di governo, come l'imposizione dei tributi, richiedano il consenso dei governati". Idea che invece non era presente nelle istituzioni cittadine, nonostante l'esistenza di forme articolate di partecipazione dei membri della comunità alla gestione degli affari comuni: "…elemento distintivo del comune è l'assemblea dei cittadini; del regno, il parlamento". 3 Si veda in proposito MARIO ASCHERI, ENRICO ARTIFONI E GIULIANO MILANI, Il governo delle città nell'Italia comunale. Una prima forma di democrazia, in Bollettino Roncioniano, VI, 2006, pp. 5-49 (Atti della giornata di studi, Prato 12 ottobre 2005). Il tema è stato ripreso più recentemente dagli interventi di L. Baccelli, S. Bertelli e G. Milani sul libro di M. Ascheri cit. alla nota n. 1, in "Archivio Stortico Italiano", n. 616, Anno CLXVI, 2008, II, pp. 321-332. 4 FUMAGALLI BEONIO BROCCHIERI, Il pensiero, p. 97. 5 La scarsità di studi sulle istituzioni dei Comuni di medie e piccole dimensioni -di solito associati nella definizione "Comuni rurali" -è stata già sottolineata da A. BARLUCCHI, Il contado senese all'epoca dei Nove. Asciano e il suo territorio tra Due e Trecento, Firenze, 1997, p. 127. Questo lavoro offre utili indicazioni sulle istituzioni comunali dei piccoli centri della campagna senese tra XIII e XIV secolo, specialmente nei capitoli IV e V.. 6 Per un quadro generale degli statuti toscani editi si veda Bibliografia delle edizioni di statuti toscani. Secoli XII-Metà XVI, a cura di L. Raveggi e L. Tanzini, Firenze, 2001, a cui si aggiunga , per la Valdinievole, Gli Statuti medievali dei Comuni della Valdinievole, atti del Convegno di Buggiano Castello del 28 giugno 1997, Buggiano, 1998. Utili monografie sulla storia dei singoli centri di questa regione in età medievale sono in I Comuni medievali della Provincia di Pistoia dalle origini alla piena età comunale, a cura di R. Nelli e G. Pinto, Pistoia, 2006. Sulla transizione di 12 F. SALVESTRINI, Introduzione a Statuti del Comune di San Miniato, pp. 29-42. 13 Il ricorso al parlamentum, per quanto raro, non sembra però caduto in disuso, come risulta invece nei Comuni rurali del Senese; cfr. BARLUCCHI, Il contado senese, p. 141. 14 Come è noto gli atti di sottomisione sono riassunti in I Capitoli del comune di Firenze. Inventario e regesto, I, a cura di C. Guasti, Firenze, 1866 e in I Capitoli del comune di Firenze. Inventario e regesto, II, a cura di A. Gherardi, Firenze, 1893. 15 Sulle vicende di Montecatini nel Medioevo cfr. R. NELLI, Montecatini, in I Comuni medievali della Provincia di Pistoia, pp. 179-195. Non è possibile stabilire se questa assemblea avesse, come è più probabile, un carattere del tutto speciale, dato il frangentre storico in cui venne convocata, o se si trattasse di un normale parlamentum, a cui potevano partecipare soltanto i cittadini iscritti nei ruoli fiscali con una determinata quota d'estimo. 16 Lo Statuto del Comune di Fucecchio, III,34. 17 Ibidem, III,61. 18 Ibidem, I,43. 19 Nella libra del 1296, dove sono registrati tutti i cittadini titolari del benché minimo patrimonio immobiliare, ossia 525 uomini, coloro a cui non era attribuita la quota di almeno tre lire erano 220, senza contare i 52 pauperes, cioè coloro che non erano nemmeno iscritti nei ruoli fiscali (ARCHIVIO STORICO DEL COMUNE DI SANTA CROCE, n. 533. Si tratta di un grosso registro contenente oltre che la libra, alcuni dazi e prestiti tutti pertinenti al Comune di Fucecchio). E' ovvio che queste osservazioni sono puramente indicative, anche in considerazione del fatto che nello spazio di dodici anni -tra il 1296 e il 1308 -i criteri di formazione dell'allibbramento potevano essere variati.

Research paper thumbnail of Il Lago Nuovo. Terre e acque nel Padule di Fucecchio tra XV e XVI secolo, in Fiumi e laghi toscani fra passato e presente. Pesca, memorie, regole. Atti del Convegno di Studi Fiumi e laghi toscani fra passato e presente (Firenze, 11-12 dicembre 2006), Aska Edizioni, Firenze, 2010, pp. 243-269.

Research paper thumbnail of Il Comune di Fucecchio tra Lucca e Firenze (secoli XIII-XIV) in Il Valdarno Inferiore terra di confine nel Medioevo (secoli XI-XV), Atti del Convegno di studi 30 settembre – 2 ottobre 2005, a cura di A. Malvolti e G. Pinto, Leo S. Olschki Editore, Firenze, 2008, pp. 339-371

Il comune di Fucecchio offre diversi motivi di interesse a chi intenda studiare il medio Valdarno... more Il comune di Fucecchio offre diversi motivi di interesse a chi intenda studiare il medio Valdarno inferiore negli anni della transizione dal dominio di Lucca a quello di Firenze, tra la seconda metà del XIII secolo e il terzo decennio del Trecento. Li offre certamente la sua posizione strategica, al centro di importanti vie d'acqua e di terra, determinante nel suscitare gli interessi delle due città; ma li propone soprattutto il ricco archivio storico che conserva -tra l'altro -i verbali delle delibere consiliari ad iniziare dal 1282 e, sia pure in modo lacunoso e discontinuo, fino a tutto il periodo che qui ci interessa. 1 Costituitasi in Comune probabilmente nell'ultimo ventennio del XII secolo (i consoli sono ricordati per la prima volta nel 1202) questa terra negli ultimi decenni del Duecento sosteneva un carico demografico di circa 2500 anime, conseguito in seguito a un'intensa crescita demografica che aveva imposto la costruzione di una seconda cinta muraria oltre la quale si erano sviluppati nuovi borghi in direzione dell'Arno. 2 Intensa era la vivacità dell'economia locale, che continuò ad attrarre una piccola folla di immigrati almeno per i primi due decenni del Trecento. Se l'agricoltura garantiva la quota più rilevante delle disponibilità alimentari per la popolazione locale, la pesca e la caccia costituivano risorse fon-1 Per un inquadramento generale della storia di questo castello nel Medioevo si può ricorrere ancora al vecchio testo di E. LOTTI, Medioevo in un castello fiorentino, Fucecchio 1936 (2 ed. Fucecchio 1980). Dell'Archivio Storico del Comune di Fucecchio (qui di seguito citato come ASCF), e recentemente riordinato, è stato recentemente pubblicato l'inventario (L'archivio preunitario del Comune di Fucecchio, a cura di S. Nannipieri e A. Orlandi, Firenze, Olschki, 2007). Riprendo in questa relazione alcuni temi trattati in miei precedenti lavori, in particolare in Quelli della Volta. Famiglie e fazioni a Fucecchio nel Medioevo, Fucecchio, Comune di Fucecchio -Edizioni dell'Erba, 1998.

Research paper thumbnail of Le finanze di un centro minore della Toscana medievale: Fucecchio tra XIII e XIV secolo, in "Quaderni della Sezione Valdarno dell'Istituto Storico Lucchese", III, 2013, pp. 65-99.

Quaderni della Sezione Valdarno dell'Istituto Storico Lucchese, III, 2013, pp. 65-102

Tra gli ultimi decenni del Duecento e la prima metà del Trecento le finanze dei comuni toscani su... more Tra gli ultimi decenni del Duecento e la prima metà del Trecento le finanze dei comuni toscani subirono profondi cambiamenti dovuti soprattutto al notevole aumento delle spese necessarie a finanziare le guerre e le grandi opere pubbliche, oltre che le crescenti esigenze della burocrazia comunale. I governi di "popolo", che si erano affermati con maggiore vigore soprattutto dopo la metà del XIII secolo, fecero sempre più ricorso, oltre che alle imposte dirette e indirette, a prestiti volontari o forzosi a carico dei cittadini alimentando così un debito pubblico che in più casi, prima della metà del Trecento, era diventato insostenibile sfociando in veri e propri consolidamenti: i creditori impossibilitati a vedersi restituiti i capitali prestati poterono contare sul pagamento degli interessi in base a titoli negoziabili e trasmissibili anche ai propri eredi 1 .

Research paper thumbnail of Fucecchio negli anni di Giuseppe Montanelli

Paolo Benvenuto, Giuseppe Montanelli. Una vita, pp. 7-42., 2013

Research paper thumbnail of Quelli della Volta. Famiglie e fazioni a Fucecchio nel Medioevo

Edizioni dell'Erba, 1998

Ricostruzione dei conflitti di fazione nel castello di Fucecchio durante il Medioevo, alla luce d... more Ricostruzione dei conflitti di fazione nel castello di Fucecchio durante il Medioevo, alla luce delle strutture familiari e dei rapporti tra le città dominanti, prima Lucca e poi Firenze, e la comunità locale.

Research paper thumbnail of La strada Romea e la viabilità fucecchiese nel Medioevo

Research paper thumbnail of Fucecchio e dintorni. Storie e microstorie tra Medioevo ed età moderna

Il volume raccoglie saggi di storia di Fucecchio e di altri centri del medio Valdarno inferiore p... more Il volume raccoglie saggi di storia di Fucecchio e di altri centri del medio Valdarno inferiore pubblicati in diverse sedi tra il 1975 e il 2013. Queste le Sezioni tematiche: I) Il paese; II) Castelli, ville, campagne; III) Archivi e documenti; IV) Storie fucecchiesi

Research paper thumbnail of La comunità di Fucecchio nel Medioevo. Boschi, acque, campagne. Ricerche sul territorio fucecchiese tra Medioevo ed età moderna

Il volume raccoglie saggi pubblicati tra il 1976 e il 2013 in diverse sedi. Comprende le seguenti... more Il volume raccoglie saggi pubblicati tra il 1976 e il 2013 in diverse sedi. Comprende le seguenti sezioni tematiche: I) Territorio, popolamento, risorse; II) Il Padule e i fiumi; III) I boschi: le Cerbaie

Research paper thumbnail of La comunità di Fucecchio nel Medioevo. Il castello, l'abbazia, il comune (secoli XI-XIV)

Il volume raccoglie saggi di storia medievale fucecchiese pubblicati in diverse sedi tra il 1982 ... more Il volume raccoglie saggi di storia medievale fucecchiese pubblicati in diverse sedi tra il 1982 e il 2013. Queste le sezioni presenti nel libro: I) I Cadolingi, l'abbazia di San Salvatore e la Via Francigena; II Il Comune tra XIII e XIV secolo; III) Istituzioni e pratiche di governo; IV) Il castello, l'edilizia, la guerra.