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Papers by Paola Arosio
Nella primavera del 2010 abbiamo pubblicato sulle pagine di questa rivista una relazione sulla st... more Nella primavera del 2010 abbiamo pubblicato sulle pagine di questa rivista una relazione sulla storia recente della cosiddetta tomba della scacchiera. Questo antico sepolcro è solo uno dei numerosi studiati dagli archeologi sugli altopiani della Sardegna Nord-occidentale, ma si contraddistingue per la straordinaria ricchezza delle sue decorazioni dipinte e scolpite sia sulle pareti sia sui soffitti. Si può sostenere che questo monumento di epoca neolitica sia paragonabile -per qualità e livello di conservazione -agli affreschi rinvenuti all'interno delle camere sotterranee dell'ipogeo di Ħal-Saflieni a Malta. Grazie alle fotografie riprese da Antonello Porcu, proprietario di un terreno adiacente al sito ed appassionato di preistoria, l'importanza del monumento è stata portata all'attenzione della comunità internazionale di ricercatori. 1 Al termine dello scavo archeologico, la tomba della scacchiera è stata sigillata con un blocco di pietra e cemento, rendendone di fatto impossibile la visita sia da parte del pubblico sia da parte dei ricercatori. Basandosi su una visita effettuata alla fine dell'estate del 2010 da parte di una squadra internazionale di esperti nell'area del sito e dei monumenti vicini, inclusa la tomba delle spirali che si trova circa a 60 m di distanza dalla tomba della scacchiera (uno dei sette monumenti della necropoli di Sa Pala Larga) è risultato palese come siano stati violati alcuni protocolli fondamentali contenuti nella Convenzione de La Valletta per la salvaguardia del patrimonio archeologico (vedi più avanti in questo scritto). Inoltre, non sono stati tenuti in alcuna considerazione gli aspetti di conservazione a lungo termine di questo e altri siti rituali-funerari neolitici presenti nella stessa area, compresa la tomba n.3 (tomba delle spirali) della necropoli, attualmente in avanzato stato di deterioramento.
Nella primavera del 2010 abbiamo pubblicato sulle pagine di questa rivista una relazione sulla st... more Nella primavera del 2010 abbiamo pubblicato sulle pagine di questa rivista una relazione sulla storia recente della cosiddetta tomba della scacchiera. Questo antico sepolcro è solo uno dei numerosi studiati dagli archeologi sugli altopiani della Sardegna Nord-occidentale, ma si contraddistingue per la straordinaria ricchezza delle sue decorazioni dipinte e scolpite sia sulle pareti sia sui soffitti. Si può sostenere che questo monumento di epoca neolitica sia paragonabile -per qualità e livello di conservazione -agli affreschi rinvenuti all'interno delle camere sotterranee dell'ipogeo di Ħal-Saflieni a Malta. Grazie alle fotografie riprese da Antonello Porcu, proprietario di un terreno adiacente al sito ed appassionato di preistoria, l'importanza del monumento è stata portata all'attenzione della comunità internazionale di ricercatori. 1 Al termine dello scavo archeologico, la tomba della scacchiera è stata sigillata con un blocco di pietra e cemento, rendendone di fatto impossibile la visita sia da parte del pubblico sia da parte dei ricercatori. Basandosi su una visita effettuata alla fine dell'estate del 2010 da parte di una squadra internazionale di esperti nell'area del sito e dei monumenti vicini, inclusa la tomba delle spirali che si trova circa a 60 m di distanza dalla tomba della scacchiera (uno dei sette monumenti della necropoli di Sa Pala Larga) è risultato palese come siano stati violati alcuni protocolli fondamentali contenuti nella Convenzione de La Valletta per la salvaguardia del patrimonio archeologico (vedi più avanti in questo scritto). Inoltre, non sono stati tenuti in alcuna considerazione gli aspetti di conservazione a lungo termine di questo e altri siti rituali-funerari neolitici presenti nella stessa area, compresa la tomba n.3 (tomba delle spirali) della necropoli, attualmente in avanzato stato di deterioramento.