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Papers by Barbara Leone

Research paper thumbnail of Regolamentazione delle Artemisie di Eretria

Axon. Iscrizioni storiche greche, 2017

La stele su cui è iscritta la regolamentazione delle Artemisie a Eretria è stata rinvenuta nel de... more La stele su cui è iscritta la regolamentazione delle Artemisie a Eretria è stata rinvenuta nel demo di Aulonari, distante circa venti chilometri dal sito dell’antica polis. Si tratta di un testo redatto nella seconda metà del IV secolo, con ogni probabilità fra il 340 e il 338 a.C., a breve distanza dalla cacciata del tiranno Clitarco, avvenuta grazie all’intervento di Ateniesi e Calcidesi. La legge fornisce le indicazioni per l’allestimento degli agoni musicali in onore di Artemide, divinità principale del pantheon eretriese, come attestato da Strabone (10.1.10 C448), che ricorda una imponente pro- cessione di cavalieri, carri e soldati diretta al santuario della dea ad Amarynthos. L’organizzazione dell’agone presenta numerose caratteristiche simili a quello svolto durante le Panatenee ad Atene nel 380 a.C. Dal testo emerge l’impegno della polis di Eretria a realizzare una festa ὡς καλλίσστη in onore della dea: l’enfasi posta sulla riuscita delle celebrazioni va inquadrata nella temperie culturale del IV secolo, quando le feste cittadine sembrano assumere un ruolo determinante nell’affermazione identitaria delle poleis.

Research paper thumbnail of Dedica degli Aeinautai di Eretria

Axon. Iscrizioni storiche greche , 2017

La dedica votiva degli Aeinautai è stata rinvenuta nel 1961 nella zona del teatro del sito dell’a... more La dedica votiva degli Aeinautai è stata rinvenuta nel 1961 nella zona del teatro del sito dell’antica Eretria. Datata variamente all’inizio o alla fine del V secolo, rappresenta un elemento importante nel filone di studi che ha sottolineato l’endemicità del rapporto di Eretria con il mare. L’esame del documento, tuttavia, a causa della brevità del testo, non consente di comprendere con certezza quale ruolo rivestissero questi ‘eterni naviganti’, attestati anche a Mileto da un aition di Plutarco e a Istiea. Sono numerose le ipotesi avanzate: carica istituzionale; figure assimilabili ai naucrari ateniesi; una corporazione di marinai. La dedica rappresenta l’attestazione più antica del culto di Hermes a Eretria.

Research paper thumbnail of Leggi di Eretria

Axon. Iscrizioni storiche greche, 2017

I frammenti del blocco di poros su cui sono iscritte le cosiddette ‘leggi di Eretria’ sono stati ... more I frammenti del blocco di poros su cui sono iscritte le cosiddette ‘leggi di Eretria’ sono stati rinvenuti nel 1912 nei pressi del porto dell’antica città. La relazione fra i frammenti non è stata compresa dai primi editori e solo nel 1964, tramite un’analisi autoptica dell’epigrafe, Vanderpool e Wallace hanno pubblicato uno studio che avrebbe consentito di comprenderne meglio il significato e il valore. Restano controversi vari punti, in particolare il numero di testi indipendenti presenti nell’iscrizione, databile all’ultimo quarto del VI secolo a.C. L’iscrizione ha uno straordinario valore documentario sia per la storia di Eretria che per quella della monetazione nel mondo greco. Nel testo infatti troviamo l’espressione χρέματα δόκιμα ritenuta da molti la più antica attestazione del termi- ne chremata con il significato di ‘denaro’, ‘moneta coniata’. L’ultimo testo presente nell’iscrizione, inoltre, fornisce preziose informazioni relative all’organizzazione delle attività sul mare di Eretria e potrebbe attestare l’esistenza di una marina militare già alla fine del VI secolo.

Research paper thumbnail of Un’isola fuori dal coro? L’Eubea fra identità isolana e vocazione continentale

di studio "British Academy", accordatami dall'Accademia dei Lincei. Tale borsa mi ha concesso di ... more di studio "British Academy", accordatami dall'Accademia dei Lincei. Tale borsa mi ha concesso di trascorrere un periodo di studio presso la Faculty of Classics dell'Università di Cambridge in qualità di Visiting Scholar. Durante la mia permanenza, ho avuto la possibilità di confrontarmi proficuamente con la prof.ssa p. Ceccarelli sui temi trattati e, in particolare, sulle tematiche insulari. per il suo supporto, accademico e non solo, la ringrazio vivamente. ringrazio inoltre il prof. Lombardo per avere letto il testo di questo contributo e il dott. G. Boffa per i continui stimoli e suggerimenti relativi a questioni 'euboiche'.

Research paper thumbnail of A trade route between Euboea and the Northern Aegean: some considerations

Mediterranean Archaeology vol. 25, 2015, pp. 229 - 241, pl. 27 , Jun 2015

This paper focuses on trades and contacts between Euboea, mainly Lefkandi, and the coasts of the ... more This paper focuses on trades and contacts between Euboea, mainly Lefkandi, and the coasts of the Thermaic Gulf during the Iron Age. Despite the scanty evidence, the aim of this study is to investigate the existence of a N-S trade route and to inquire which commodities were involved, if there were other actors (whether neighbours of Euboeans and/or Phoenicians) and if it possible to ascertain if and how these contacts led to the foundation of the Eretrian and Chalcidian apoikiai recorded by literary sources.

Research paper thumbnail of Euboean myths and cults outside Euboea. Archaeology, Epigraphy and Literary sources

Ž. Tankosić, F. Mavridis & M. Kosma (eds.), An Island between Two Worlds: The Archaeology of Euboea from Prehistoric to Byzantine Times. Proceedings of the international conference held at Eretria July 12-14, 2013, Papers and Monographs from the Norwegian Institute at Athens 6, Athens, , 2017

This paper is focused on Euboean myths and cults and is aimed to better define two interesting el... more This paper is focused on Euboean myths and cults and is aimed to better define two interesting elements in connection with the core/periphery topic: Poseidon and Briareos. They appear strictly connected to the maritime routes and travels which started from three main centres of the island (Eretria, Chalkis, Karystos) towards the near or the far shores of the Mediterranean, during the Geometric and Archaic ages. We will try to point out, on one hand, how cults of colonizers can inform us on unknown cultual practices of their homeland but, at the same time, can change due to the new conditions they find abroad. On the other hand, the analysis of data will hopefully show the importance of Chalkis in spreading myths such the one of Briareos/Aigaios and will prove the importance to investigate deeper on the role of Karystos.

Research paper thumbnail of Non solo tra Oriente ed Occidente: precoci proiezioni euboiche nell'area del Nord Egeo

FORUM ROMANUM BELGICUM , 2016

Gli studi sulla colonizzazione arcaica, negli ultimi anni, si sono concentrati sulla messa a fuoc... more Gli studi sulla colonizzazione arcaica, negli ultimi anni, si sono concentrati sulla messa a fuoco delle condizioni che portarono ad un fenomeno di tale portata, in particolare sulla cosiddetta ‘mobilità’ nel bacino del Mediterraneo fra IX e VIII; una mobilità che comportava non solo scambi e traffici di materie prime e prodotti finiti ma anche la circolazione di maestranze specializzate (in particolare nella lavorazione dei metalli e nella produzione ceramica). Da molto più tempo, d’altronde, è emerso come fra i primi promotori di relazioni di natura commerciale e culturale con aree non greche ci siano senza dubbio gli ‘Eubei’.
I rapporti di Lefkandi ed Eretria con l’Oriente, ben documentati dal punto di vista archeologico, sono stati oggetto di numerosi studi che ne hanno evidenziato il ruolo di catalizzatori della crescita e della intraprendenza della società euboica. Non meno ampiamente sono state indagate le relazioni fra centri euboici ed Occidente, dall’ Italia alle coste africane e alla lontana Tartesso. Ma se sulle precoci proiezioni euboiche in Oriente e in Occidente si è detto molto, sono ancora troppo rari gli approfondimenti su un altro quadro geografico che ha visto protagonisti di analoghe e più precoci dinamiche di mobilità i centri dell’Eubea, l’Egeo settentrionale.
L’intervento che si propone, dunque, cercherà di mostrare come ad una direttrice EST-OVEST dei traffici euboici vada affiancata una direttrice NORD-SUD. La vivacità dei contatti con le sponde del Golfo Termaico e con le comunità tracie ivi insediate emerge chiaramente già nel X secolo a.C. per protrarsi fino all’VIII ed è comprovata da imitazioni ed importazioni di prodotti euboici in loco ma anche da importazioni ed imitazioni di manufatti traci a Lefkandi. Analizzeremo, brevemente, le evidenze disponibili per alcuni siti, al fine di illustrare le diverse tipologie di contesti in cui si manifesta la presenza euboica, sino ad arrivare ai casi di Methone e Mende, apoikiai di Eretria per le fonti, dove gli scavi archeologici sembrano indicare una presenza stabile anteriore alle prime fondazioni in Occidente.

Research paper thumbnail of Review of I. Malkin "A Small Greek World. Networks in the Ancient Mediterranean", New York 2011

Mediterraneo Antico, XV, 545-549, 2012

Research paper thumbnail of Lo strano caso di Sane e Acanto: la fondazione di due colonie nel Nord Egeo

Mediterraneo Antico XV, 375-392, 2012

This paper takes into account the colonial memory concerning the foundation of Acanthos and Sane ... more This paper takes into account the colonial memory concerning the foundation of Acanthos and Sane by Andrians and Chalcidians, reported by Plutarchus. At first, the tale is examined from a more general perspective and set against colonial traditions concerning other mixed colonies; afterwards, basing on the remarks concerning the formation process of colonial memories, the paper focuses on the sources possibly used by Plutarchus, on the historical circumstances which could have led to the formation of this foundation tale, and, at last, on how and why a cooperation between Chalcis and Andros could have taken place.

Research paper thumbnail of Il Basileus fra archeologia ed epopea: una riflessione sulla società euboica dell’età del Ferro

Talks by Barbara Leone

Research paper thumbnail of Le peculiarità della colonizzazione greca nella penisola Calcidica

Research paper thumbnail of Memory and oblivion in foundation stories

Research paper thumbnail of Mende, Torone e le esperienze subcoloniali in Calcidica

Thesis Chapters by Barbara Leone

Research paper thumbnail of Le peculiarità della colonizzazione greca nella penisola Calcidica

I Introduzione Questo lavoro nasce da un'intuizione del professor Mario Lombardo, che, in occasio... more I Introduzione Questo lavoro nasce da un'intuizione del professor Mario Lombardo, che, in occasione del convegno "Colonie di colonie: le fondazioni sub-coloniali greche ta colonizzazione e colonialismo" mi ha suggerito, come tema per il mio progetto di dottorato, lo studio di una vicenda coloniale che molto gli interessava, quella nella Penisola Calcidica.

Research paper thumbnail of Regolamentazione delle Artemisie di Eretria

Axon. Iscrizioni storiche greche, 2017

La stele su cui è iscritta la regolamentazione delle Artemisie a Eretria è stata rinvenuta nel de... more La stele su cui è iscritta la regolamentazione delle Artemisie a Eretria è stata rinvenuta nel demo di Aulonari, distante circa venti chilometri dal sito dell’antica polis. Si tratta di un testo redatto nella seconda metà del IV secolo, con ogni probabilità fra il 340 e il 338 a.C., a breve distanza dalla cacciata del tiranno Clitarco, avvenuta grazie all’intervento di Ateniesi e Calcidesi. La legge fornisce le indicazioni per l’allestimento degli agoni musicali in onore di Artemide, divinità principale del pantheon eretriese, come attestato da Strabone (10.1.10 C448), che ricorda una imponente pro- cessione di cavalieri, carri e soldati diretta al santuario della dea ad Amarynthos. L’organizzazione dell’agone presenta numerose caratteristiche simili a quello svolto durante le Panatenee ad Atene nel 380 a.C. Dal testo emerge l’impegno della polis di Eretria a realizzare una festa ὡς καλλίσστη in onore della dea: l’enfasi posta sulla riuscita delle celebrazioni va inquadrata nella temperie culturale del IV secolo, quando le feste cittadine sembrano assumere un ruolo determinante nell’affermazione identitaria delle poleis.

Research paper thumbnail of Dedica degli Aeinautai di Eretria

Axon. Iscrizioni storiche greche , 2017

La dedica votiva degli Aeinautai è stata rinvenuta nel 1961 nella zona del teatro del sito dell’a... more La dedica votiva degli Aeinautai è stata rinvenuta nel 1961 nella zona del teatro del sito dell’antica Eretria. Datata variamente all’inizio o alla fine del V secolo, rappresenta un elemento importante nel filone di studi che ha sottolineato l’endemicità del rapporto di Eretria con il mare. L’esame del documento, tuttavia, a causa della brevità del testo, non consente di comprendere con certezza quale ruolo rivestissero questi ‘eterni naviganti’, attestati anche a Mileto da un aition di Plutarco e a Istiea. Sono numerose le ipotesi avanzate: carica istituzionale; figure assimilabili ai naucrari ateniesi; una corporazione di marinai. La dedica rappresenta l’attestazione più antica del culto di Hermes a Eretria.

Research paper thumbnail of Leggi di Eretria

Axon. Iscrizioni storiche greche, 2017

I frammenti del blocco di poros su cui sono iscritte le cosiddette ‘leggi di Eretria’ sono stati ... more I frammenti del blocco di poros su cui sono iscritte le cosiddette ‘leggi di Eretria’ sono stati rinvenuti nel 1912 nei pressi del porto dell’antica città. La relazione fra i frammenti non è stata compresa dai primi editori e solo nel 1964, tramite un’analisi autoptica dell’epigrafe, Vanderpool e Wallace hanno pubblicato uno studio che avrebbe consentito di comprenderne meglio il significato e il valore. Restano controversi vari punti, in particolare il numero di testi indipendenti presenti nell’iscrizione, databile all’ultimo quarto del VI secolo a.C. L’iscrizione ha uno straordinario valore documentario sia per la storia di Eretria che per quella della monetazione nel mondo greco. Nel testo infatti troviamo l’espressione χρέματα δόκιμα ritenuta da molti la più antica attestazione del termi- ne chremata con il significato di ‘denaro’, ‘moneta coniata’. L’ultimo testo presente nell’iscrizione, inoltre, fornisce preziose informazioni relative all’organizzazione delle attività sul mare di Eretria e potrebbe attestare l’esistenza di una marina militare già alla fine del VI secolo.

Research paper thumbnail of Un’isola fuori dal coro? L’Eubea fra identità isolana e vocazione continentale

di studio "British Academy", accordatami dall'Accademia dei Lincei. Tale borsa mi ha concesso di ... more di studio "British Academy", accordatami dall'Accademia dei Lincei. Tale borsa mi ha concesso di trascorrere un periodo di studio presso la Faculty of Classics dell'Università di Cambridge in qualità di Visiting Scholar. Durante la mia permanenza, ho avuto la possibilità di confrontarmi proficuamente con la prof.ssa p. Ceccarelli sui temi trattati e, in particolare, sulle tematiche insulari. per il suo supporto, accademico e non solo, la ringrazio vivamente. ringrazio inoltre il prof. Lombardo per avere letto il testo di questo contributo e il dott. G. Boffa per i continui stimoli e suggerimenti relativi a questioni 'euboiche'.

Research paper thumbnail of A trade route between Euboea and the Northern Aegean: some considerations

Mediterranean Archaeology vol. 25, 2015, pp. 229 - 241, pl. 27 , Jun 2015

This paper focuses on trades and contacts between Euboea, mainly Lefkandi, and the coasts of the ... more This paper focuses on trades and contacts between Euboea, mainly Lefkandi, and the coasts of the Thermaic Gulf during the Iron Age. Despite the scanty evidence, the aim of this study is to investigate the existence of a N-S trade route and to inquire which commodities were involved, if there were other actors (whether neighbours of Euboeans and/or Phoenicians) and if it possible to ascertain if and how these contacts led to the foundation of the Eretrian and Chalcidian apoikiai recorded by literary sources.

Research paper thumbnail of Euboean myths and cults outside Euboea. Archaeology, Epigraphy and Literary sources

Ž. Tankosić, F. Mavridis & M. Kosma (eds.), An Island between Two Worlds: The Archaeology of Euboea from Prehistoric to Byzantine Times. Proceedings of the international conference held at Eretria July 12-14, 2013, Papers and Monographs from the Norwegian Institute at Athens 6, Athens, , 2017

This paper is focused on Euboean myths and cults and is aimed to better define two interesting el... more This paper is focused on Euboean myths and cults and is aimed to better define two interesting elements in connection with the core/periphery topic: Poseidon and Briareos. They appear strictly connected to the maritime routes and travels which started from three main centres of the island (Eretria, Chalkis, Karystos) towards the near or the far shores of the Mediterranean, during the Geometric and Archaic ages. We will try to point out, on one hand, how cults of colonizers can inform us on unknown cultual practices of their homeland but, at the same time, can change due to the new conditions they find abroad. On the other hand, the analysis of data will hopefully show the importance of Chalkis in spreading myths such the one of Briareos/Aigaios and will prove the importance to investigate deeper on the role of Karystos.

Research paper thumbnail of Non solo tra Oriente ed Occidente: precoci proiezioni euboiche nell'area del Nord Egeo

FORUM ROMANUM BELGICUM , 2016

Gli studi sulla colonizzazione arcaica, negli ultimi anni, si sono concentrati sulla messa a fuoc... more Gli studi sulla colonizzazione arcaica, negli ultimi anni, si sono concentrati sulla messa a fuoco delle condizioni che portarono ad un fenomeno di tale portata, in particolare sulla cosiddetta ‘mobilità’ nel bacino del Mediterraneo fra IX e VIII; una mobilità che comportava non solo scambi e traffici di materie prime e prodotti finiti ma anche la circolazione di maestranze specializzate (in particolare nella lavorazione dei metalli e nella produzione ceramica). Da molto più tempo, d’altronde, è emerso come fra i primi promotori di relazioni di natura commerciale e culturale con aree non greche ci siano senza dubbio gli ‘Eubei’.
I rapporti di Lefkandi ed Eretria con l’Oriente, ben documentati dal punto di vista archeologico, sono stati oggetto di numerosi studi che ne hanno evidenziato il ruolo di catalizzatori della crescita e della intraprendenza della società euboica. Non meno ampiamente sono state indagate le relazioni fra centri euboici ed Occidente, dall’ Italia alle coste africane e alla lontana Tartesso. Ma se sulle precoci proiezioni euboiche in Oriente e in Occidente si è detto molto, sono ancora troppo rari gli approfondimenti su un altro quadro geografico che ha visto protagonisti di analoghe e più precoci dinamiche di mobilità i centri dell’Eubea, l’Egeo settentrionale.
L’intervento che si propone, dunque, cercherà di mostrare come ad una direttrice EST-OVEST dei traffici euboici vada affiancata una direttrice NORD-SUD. La vivacità dei contatti con le sponde del Golfo Termaico e con le comunità tracie ivi insediate emerge chiaramente già nel X secolo a.C. per protrarsi fino all’VIII ed è comprovata da imitazioni ed importazioni di prodotti euboici in loco ma anche da importazioni ed imitazioni di manufatti traci a Lefkandi. Analizzeremo, brevemente, le evidenze disponibili per alcuni siti, al fine di illustrare le diverse tipologie di contesti in cui si manifesta la presenza euboica, sino ad arrivare ai casi di Methone e Mende, apoikiai di Eretria per le fonti, dove gli scavi archeologici sembrano indicare una presenza stabile anteriore alle prime fondazioni in Occidente.

Research paper thumbnail of Review of I. Malkin "A Small Greek World. Networks in the Ancient Mediterranean", New York 2011

Mediterraneo Antico, XV, 545-549, 2012

Research paper thumbnail of Lo strano caso di Sane e Acanto: la fondazione di due colonie nel Nord Egeo

Mediterraneo Antico XV, 375-392, 2012

This paper takes into account the colonial memory concerning the foundation of Acanthos and Sane ... more This paper takes into account the colonial memory concerning the foundation of Acanthos and Sane by Andrians and Chalcidians, reported by Plutarchus. At first, the tale is examined from a more general perspective and set against colonial traditions concerning other mixed colonies; afterwards, basing on the remarks concerning the formation process of colonial memories, the paper focuses on the sources possibly used by Plutarchus, on the historical circumstances which could have led to the formation of this foundation tale, and, at last, on how and why a cooperation between Chalcis and Andros could have taken place.

Research paper thumbnail of Il Basileus fra archeologia ed epopea: una riflessione sulla società euboica dell’età del Ferro

Research paper thumbnail of Le peculiarità della colonizzazione greca nella penisola Calcidica

I Introduzione Questo lavoro nasce da un'intuizione del professor Mario Lombardo, che, in occasio... more I Introduzione Questo lavoro nasce da un'intuizione del professor Mario Lombardo, che, in occasione del convegno "Colonie di colonie: le fondazioni sub-coloniali greche ta colonizzazione e colonialismo" mi ha suggerito, come tema per il mio progetto di dottorato, lo studio di una vicenda coloniale che molto gli interessava, quella nella Penisola Calcidica.