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Papers by Bonsi Davide
La misura del coefficiente di assorbimento acustico in situ è un’operazione estrema-mente delicat... more La misura del coefficiente di assorbimento acustico in situ è un’operazione estrema-mente delicata, a causa dei numerosi problemi sperimentali che essa comporta e della notevole sensibilità alle condizioni al contorno che caratterizzano l’ambiente dove essa vie-ne eseguita. Una delle maggiori sfide in ambito architettonico riguarda ad esempio la possibilità di eseguire tali misure direttamente su superfici all’interno di ambienti chiusi (es. una normale stanza), laddove non sia possibile prelevare una parte del campione di materiale per poter applicare il metodo standard basato sul tubo ad impedenza.
Tra le varie tecniche ideate per la misura in situ, la più pratica ed affidabile è quella basata sul calcolo del rapporto di ampiezza dell’onda riflessa ed incidente di una risposta all’impulso di pressione, ricavata mediante un microfono posto in una posizione inter-media tra un altoparlante e la superficie di misura; metodo normalmente adottato per la valutazione delle proprietà di assorbimento acustico di superfici estese in spazi aperti (es. asfalti) [1,2]. Tale tecnica risulta tuttavia di difficile applicazione in presenza di pareti o altri ostacoli in prossimità del campione, poiché in questi casi la risposta all’impulso risulta contaminata da riflessioni parassite.
In questo lavoro vengono presentati i risultati ottenuti da alcune misure di assorbi-mento acustico eseguite su materiali posti in ambienti confinati mediante la determina-zione dell'impedenza acustica in prossimità della superficie. La misura dell’impedenza è stata eseguita per mezzo di una sonda intensimetrica Microflown, che è in grado di rilevare direttamente i segnali di pressione e velocità in direzione normale in un punto estremamente vicino al campione.
Nella memoria verranno illustrati il principio di misura e l’apparato sperimentale utilizzato. I risultati ottenuti hanno permesso di valutare l’ambito di applicabilità del metodo in relazione ad alcune tipologie di materiali.
La misura del coefficiente di assorbimento acustico in situ è un’operazione estrema-mente delicat... more La misura del coefficiente di assorbimento acustico in situ è un’operazione estrema-mente delicata, a causa dei numerosi problemi sperimentali che essa comporta e della notevole sensibilità alle condizioni al contorno che caratterizzano l’ambiente dove essa vie-ne eseguita. Una delle maggiori sfide in ambito architettonico riguarda ad esempio la possibilità di eseguire tali misure direttamente su superfici all’interno di ambienti chiusi (es. una normale stanza), laddove non sia possibile prelevare una parte del campione di materiale per poter applicare il metodo standard basato sul tubo ad impedenza.
Tra le varie tecniche ideate per la misura in situ, la più pratica ed affidabile è quella basata sul calcolo del rapporto di ampiezza dell’onda riflessa ed incidente di una risposta all’impulso di pressione, ricavata mediante un microfono posto in una posizione inter-media tra un altoparlante e la superficie di misura; metodo normalmente adottato per la valutazione delle proprietà di assorbimento acustico di superfici estese in spazi aperti (es. asfalti) [1,2]. Tale tecnica risulta tuttavia di difficile applicazione in presenza di pareti o altri ostacoli in prossimità del campione, poiché in questi casi la risposta all’impulso risulta contaminata da riflessioni parassite.
In questo lavoro vengono presentati i risultati ottenuti da alcune misure di assorbi-mento acustico eseguite su materiali posti in ambienti confinati mediante la determina-zione dell'impedenza acustica in prossimità della superficie. La misura dell’impedenza è stata eseguita per mezzo di una sonda intensimetrica Microflown, che è in grado di rilevare direttamente i segnali di pressione e velocità in direzione normale in un punto estremamente vicino al campione.
Nella memoria verranno illustrati il principio di misura e l’apparato sperimentale utilizzato. I risultati ottenuti hanno permesso di valutare l’ambito di applicabilità del metodo in relazione ad alcune tipologie di materiali.