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Papers by Colomba Sapio

Questo volume nasce da un'analisi storico-critica dell'opera dell'architetto inglese Sir Edwin Lu... more Questo volume nasce da un'analisi storico-critica dell'opera dell'architetto inglese Sir Edwin Lutyens (Londra 1869(Londra -1944 rileggendo, all'interno delle scarse e frammentarie notizie monografiche presenti nel nostro paese, la parabola creativa che ha interessato l'intera sua produzione. Attraverso l'annotazione delle fonti bibliografiche, la ricerca storica e l'indagine archivistica, condotta tra l'Italia e l'Inghilterra, è stato possibile raccogliere e definire, in un'operazione di sintesi, i diversi aspetti della vicenda architettonica di Lutyens, le varie fonti di ispirazione, i committenti, le opere; rivelandosi occasione di conoscenza di realtà culturali sconosciute, interessanti e ricche di future potenzialità teoriche e pratiche. Il testo provvede in una prima parte alla sistematizzazione di tutto quanto era già noto agli studi, con numerose schede riguardanti le country houses, ed individuando una prima fase della carriera di Lutyens; mentre, al fine di documentare il ruolo che l'opera di Edwin Lutyens ha avuto nella cultura architettonica del Novecento, si è cercato di mettere in risalto la produzione di edifici costruiti a Londra, dal 1900 al 1930. Senza negare l'evidenza delle metamorfosi formali, si è inteso indicare un filo conduttore che lega tra loro le diverse fasi evolutive di Lutyens, individuato in una naturale predisposizione all'eclettismo. La sua opera caleidoscopica -difficile da valutare e da capire, specie per quella critica europea legata ai valori etici della coerenza e del rigore -è il prodotto di tempi mutevoli, di radicali rivolgimenti storici e sociali, durante i quali si sviluppano temi nuovi. Così Lutyens affronta il tema della residenza unifamiliare, in cui sviluppa uno stile domestico, fondendo i principi dell' Arts and Crafts Movement con creatività e tecniche consolidate; i grandi edifici cittadini, che hanno come sfondo una Londra che si scrolla di dosso gli orrori della guerra per ritrovare ordine e decoro. Pianifica il sobborgo giardino di Hampstead, con Barry Parker e Raymond Unwin, rifacendosi alla tradizione vernacolare britannica; elabora il progetto per la grande capitale indiana dell'impero britannico, New Delhi, compiendo una sintesi ineguagliabile tra Oriente ed Occidente, attraverso un linguaggio semplificato e scultoreo che viene immediatamente percepito e scelto come quello ideale per rappresentare l'India moderna. Rileggendo l'opera di sir Lutyens non possiamo che apprendere le lezioni di un uomo di talento che ha saputo sviluppare una sua particolare poetica e ad adattarla consecutivamente, forte della consapevolezza che la chiave per la buona progettazione è l'arte del costruire.

Si ringraziano per il sostegno dato all'iniziativa il prof. arch.

Sommario 5 Carlo Cresti, Città e architetture 'metafisiche' 49 Benedetto Gravagnuolo, Pompei citt... more Sommario 5 Carlo Cresti, Città e architetture 'metafisiche' 49 Benedetto Gravagnuolo, Pompei città metafisica 57 Giovanni Panico, Spazi dell'anima, luoghi del silenzio: i borghi foggiani nel 'Piano di appoderamento del Tavoliere', 1934-1942 67 Colomba Sapio, La metafisica dell'improbabile nelle città invisibili di Italo Calvino 75 Marilena Malangone, Betlemme metafisicamente napoletanizzata 83 Ada Toni, Metafisica dell'ordine: il 'Danteum' 93 Cristiano Cossu, Cinque esperienze metafisiche di spazio

ISBN 978 88 97080 022 Studio prospettico dell'interno dell'Osteria del Gambero Rosso a Collodi, 1958

Questo volume nasce da un'analisi storico-critica dell'opera dell'architetto inglese Sir Edwin Lu... more Questo volume nasce da un'analisi storico-critica dell'opera dell'architetto inglese Sir Edwin Lutyens (Londra 1869(Londra -1944 rileggendo, all'interno delle scarse e frammentarie notizie monografiche presenti nel nostro paese, la parabola creativa che ha interessato l'intera sua produzione. Attraverso l'annotazione delle fonti bibliografiche, la ricerca storica e l'indagine archivistica, condotta tra l'Italia e l'Inghilterra, è stato possibile raccogliere e definire, in un'operazione di sintesi, i diversi aspetti della vicenda architettonica di Lutyens, le varie fonti di ispirazione, i committenti, le opere; rivelandosi occasione di conoscenza di realtà culturali sconosciute, interessanti e ricche di future potenzialità teoriche e pratiche. Il testo provvede in una prima parte alla sistematizzazione di tutto quanto era già noto agli studi, con numerose schede riguardanti le country houses, ed individuando una prima fase della carriera di Lutyens; mentre, al fine di documentare il ruolo che l'opera di Edwin Lutyens ha avuto nella cultura architettonica del Novecento, si è cercato di mettere in risalto la produzione di edifici costruiti a Londra, dal 1900 al 1930. Senza negare l'evidenza delle metamorfosi formali, si è inteso indicare un filo conduttore che lega tra loro le diverse fasi evolutive di Lutyens, individuato in una naturale predisposizione all'eclettismo. La sua opera caleidoscopica -difficile da valutare e da capire, specie per quella critica europea legata ai valori etici della coerenza e del rigore -è il prodotto di tempi mutevoli, di radicali rivolgimenti storici e sociali, durante i quali si sviluppano temi nuovi. Così Lutyens affronta il tema della residenza unifamiliare, in cui sviluppa uno stile domestico, fondendo i principi dell' Arts and Crafts Movement con creatività e tecniche consolidate; i grandi edifici cittadini, che hanno come sfondo una Londra che si scrolla di dosso gli orrori della guerra per ritrovare ordine e decoro. Pianifica il sobborgo giardino di Hampstead, con Barry Parker e Raymond Unwin, rifacendosi alla tradizione vernacolare britannica; elabora il progetto per la grande capitale indiana dell'impero britannico, New Delhi, compiendo una sintesi ineguagliabile tra Oriente ed Occidente, attraverso un linguaggio semplificato e scultoreo che viene immediatamente percepito e scelto come quello ideale per rappresentare l'India moderna. Rileggendo l'opera di sir Lutyens non possiamo che apprendere le lezioni di un uomo di talento che ha saputo sviluppare una sua particolare poetica e ad adattarla consecutivamente, forte della consapevolezza che la chiave per la buona progettazione è l'arte del costruire.

Si ringraziano per il sostegno dato all'iniziativa il prof. arch.

Sommario 5 Carlo Cresti, Città e architetture 'metafisiche' 49 Benedetto Gravagnuolo, Pompei citt... more Sommario 5 Carlo Cresti, Città e architetture 'metafisiche' 49 Benedetto Gravagnuolo, Pompei città metafisica 57 Giovanni Panico, Spazi dell'anima, luoghi del silenzio: i borghi foggiani nel 'Piano di appoderamento del Tavoliere', 1934-1942 67 Colomba Sapio, La metafisica dell'improbabile nelle città invisibili di Italo Calvino 75 Marilena Malangone, Betlemme metafisicamente napoletanizzata 83 Ada Toni, Metafisica dell'ordine: il 'Danteum' 93 Cristiano Cossu, Cinque esperienze metafisiche di spazio

ISBN 978 88 97080 022 Studio prospettico dell'interno dell'Osteria del Gambero Rosso a Collodi, 1958