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Papers by Donatella Orecchia
On December 31th 2019 Carlo Quartucci died. With him disappears one of the last protagonists of t... more On December 31th 2019 Carlo Quartucci died. With him disappears one of the last protagonists of the Italian Research theater. To remind him, the article focuses on a single episode, The theatrical work of 1969, through the testimony of Valeriano Gialli who was one of the actors of that show. to which Carlo Quartucci was particularly fond of. For Quartucci The theatrical work was many things together: the second collaboration with Jannis Kounellis, the return to the Venice Biennale after Zip, the advance of something that will happen completely only with Camion, his first real appearance as a director-stage servant; but above all, a gesture of great freedom of research.
assegna delle interpretazioni d'attore del Mercante di Venezia di W. Shakespeare a partire da Ern... more assegna delle interpretazioni d'attore del Mercante di Venezia di W. Shakespeare a partire da Ernesto Rossi fino a Memo Benassi. Una particolare attenzione è dedicata alla regia di Max Reinhardt alla Biennale di Venezia, nel 1934, protagonisti Memo Benassi e Marta Abba
Il saggio intende indagare i caratteri e le specificità dei percorsi della prima generazione del ... more Il saggio intende indagare i caratteri e le specificità dei percorsi della prima generazione del Nuovo Teatro italiano nel suo rapporto (complesso e spesso poco messo in luce) con le tradizioni del teatro. Nel momento in cui, come accade nel teatro italiano degli anni Sessanta, un certo progetto di modernità si incrina e altre progettualità (che assimilano anche il dato della crisi, ma non della fine del moderno) vengono elaborate, il concetto di tradizione viene ovviamente ridefinito e rifondato. Centrale è il ragionamento sul concetto di “riscrittura delle tradizioni” che nel Nuovo Teatro della prima generazione s’incontra con il ripensamento della scena e con l’innovazione che caratterizza la ricerca di questi anni. E in ciò l’eredità di teatri come quello del varietà o altre forme dialettali e popolari sono particolarmente significative, per quella modalità di porsi in relazione con le tradizioni del teatro, secondo un procedimento che prevede l’innesto e la contaminazione con culture diverse (popolari e non, italiane e non, teatrali e sempre anche musicali), la riattivazione di tradizioni moriture, il loro capovolgimento parodico . sono stati individuati quattro modelli formali d’attore che ci sono parsi più significativi nella prima fase del Nuovo Teatro, enucleati in rapporto alla funzione che l’attore assume all’interno della scrittura scenica: il (non)attore-artifex; l’attore lirico jazz; l’attore-joueur; l’attore epico-analitico. Ciascun modello è analizzato attraverso un taglio storico che affronta il particolare modus in cui quel modello si è realizzato (investendo così questioni di poetica e di stile) soprattutto in relazione all’eredità interrotta di cui si è detto e al rapporto con le tradizioni altre del teatro. Nell’epilogo, una riflessione sull’ossimoro delle tradizioni che Neiwiller incarna non individua un altro modello, bensì un territorio problematico di ricerca
IN COPERTINA: Eleonora Duse in Fernanda (Audouard foto) Biblioteca del Burcardo, Roma Finito di s... more IN COPERTINA: Eleonora Duse in Fernanda (Audouard foto) Biblioteca del Burcardo, Roma Finito di stampare nel mese di novembre 2007 da XPress s.r.l., Via Lucio II, 82 -Roma ISBN 978-88-7575-089-3 4 Volume pubblicato con il contributo del Dipartimento di Beni Culturali Musica Spettacolo Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
On December 31th 2019 Carlo Quartucci died. With him disappears one of the last protagonists of t... more On December 31th 2019 Carlo Quartucci died. With him disappears one of the last protagonists of the Italian Research theater. To remind him, the article focuses on a single episode, The theatrical work of 1969, through the testimony of Valeriano Gialli who was one of the actors of that show. to which Carlo Quartucci was particularly fond of. For Quartucci The theatrical work was many things together: the second collaboration with Jannis Kounellis, the return to the Venice Biennale after Zip, the advance of something that will happen completely only with Camion, his first real appearance as a director-stage servant; but above all, a gesture of great freedom of research.
assegna delle interpretazioni d'attore del Mercante di Venezia di W. Shakespeare a partire da Ern... more assegna delle interpretazioni d'attore del Mercante di Venezia di W. Shakespeare a partire da Ernesto Rossi fino a Memo Benassi. Una particolare attenzione è dedicata alla regia di Max Reinhardt alla Biennale di Venezia, nel 1934, protagonisti Memo Benassi e Marta Abba
Il saggio intende indagare i caratteri e le specificità dei percorsi della prima generazione del ... more Il saggio intende indagare i caratteri e le specificità dei percorsi della prima generazione del Nuovo Teatro italiano nel suo rapporto (complesso e spesso poco messo in luce) con le tradizioni del teatro. Nel momento in cui, come accade nel teatro italiano degli anni Sessanta, un certo progetto di modernità si incrina e altre progettualità (che assimilano anche il dato della crisi, ma non della fine del moderno) vengono elaborate, il concetto di tradizione viene ovviamente ridefinito e rifondato. Centrale è il ragionamento sul concetto di “riscrittura delle tradizioni” che nel Nuovo Teatro della prima generazione s’incontra con il ripensamento della scena e con l’innovazione che caratterizza la ricerca di questi anni. E in ciò l’eredità di teatri come quello del varietà o altre forme dialettali e popolari sono particolarmente significative, per quella modalità di porsi in relazione con le tradizioni del teatro, secondo un procedimento che prevede l’innesto e la contaminazione con culture diverse (popolari e non, italiane e non, teatrali e sempre anche musicali), la riattivazione di tradizioni moriture, il loro capovolgimento parodico . sono stati individuati quattro modelli formali d’attore che ci sono parsi più significativi nella prima fase del Nuovo Teatro, enucleati in rapporto alla funzione che l’attore assume all’interno della scrittura scenica: il (non)attore-artifex; l’attore lirico jazz; l’attore-joueur; l’attore epico-analitico. Ciascun modello è analizzato attraverso un taglio storico che affronta il particolare modus in cui quel modello si è realizzato (investendo così questioni di poetica e di stile) soprattutto in relazione all’eredità interrotta di cui si è detto e al rapporto con le tradizioni altre del teatro. Nell’epilogo, una riflessione sull’ossimoro delle tradizioni che Neiwiller incarna non individua un altro modello, bensì un territorio problematico di ricerca
IN COPERTINA: Eleonora Duse in Fernanda (Audouard foto) Biblioteca del Burcardo, Roma Finito di s... more IN COPERTINA: Eleonora Duse in Fernanda (Audouard foto) Biblioteca del Burcardo, Roma Finito di stampare nel mese di novembre 2007 da XPress s.r.l., Via Lucio II, 82 -Roma ISBN 978-88-7575-089-3 4 Volume pubblicato con il contributo del Dipartimento di Beni Culturali Musica Spettacolo Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"