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Books by Diego de Ceglia
Analisi delle devozioni a San Michele Arcangelo, alla Madonna Incoronata e a San Nicola in Giovin... more Analisi delle devozioni a San Michele Arcangelo, alla Madonna Incoronata e a San Nicola in Giovinazzo.
Attraverso tre itinerari nel patrimonio storico-artistico di Giovinazzo è possibile ripercorrere la storia devozionale della cittadina. Per ogni Santo, dopo le note agiografiche, si fa descrizione delle numerose opere iconografiche (databili tra i secoli XVII e XXI sec.) con rimandi dettagliati alle fonti documentarie che testimoniano dell’esistenza delle opere, nonché degli interessi non solo economici dell’Universitas o delle varie Confraternite per questi beni artistici.
Nella ricerca di memorie relative ai riti pasquali in Giovinazzo vengono accomunate sia fonti do... more Nella ricerca di memorie relative ai riti pasquali in Giovinazzo vengono accomunate sia fonti documentarie, sia stralci di articoli comparsi su periodici locali nel secolo scorso, a corredo della galleria di n. 47 foto d’epoca, che testimoniano i vari mutamenti subiti dalla processione del Venerdì santo di Giovinazzo nell’arco di due lustri.
Alcuni manoscritti del Bernich e i disegni progettuali per l'edicola della Madonna di Corsignano,... more Alcuni manoscritti del Bernich e i disegni progettuali per l'edicola della Madonna di Corsignano, protettrice di Giovinazzo, costituiscono l'inedito materiale documentario su cui si basa lo studio pubblicato in occasione dei festeggiamenti patronali. Vengono illustrate le vicende legate alla commissione e realizzazione dell'edicola argentea che accoglie la venerata icona di Maria SS. di Corsignano. Oltre all'accurata descrizione del tempietto argenteo, il saggio dà un'idea delle modalità di interfacciamento tra una committenza pubblica, Comune di Giovinazzo e il noto architetto Bernich chiarendo numerosi retroscena dell'esecuzione dell'edicola e fornisce una serie di spunti di riflessione sui rapporti che intercorrevano tra i vari artisti: arch. Bernich, il noto scultore pugliese Eugenio Maccagnani, il cesellatore romano Costantino Calvi, l’intagliatore Alfredo Pagliari tutti impegnati per la realizzazione dell’edicola argentea e del suo basamento ligneo.
Notizie circa la devozione popolare ed i S. Anna in Giovinazzo. Dopo sommari cenni documentari ci... more Notizie circa la devozione popolare ed i S. Anna in Giovinazzo. Dopo sommari cenni documentari circa l’esistenza di antiche immagini e luoghi di culto dedicati alla Santa, è proposta corredata da descrizione una piccola galleria fotografica (n. 11 foto) delle opere che alcuni pittori locali dei secoli XVII e XVIII hanno dedicato alla Santa.
Nel giorno della ricorrenza onomastica di S. Lucia, il 13 dicembre, i giovinazzesi si portano in ... more Nel giorno della ricorrenza onomastica di S. Lucia, il 13 dicembre, i giovinazzesi si portano in pellegrinaggio alla chiesetta rurale a lei intitolata della quale non si conosce l’epoca della fondazione ma che è dettagliatamente descritta in una visita pastorale del 1938. Una pergamena dell’Archivio Capitolare di Giovinazzo, contenente come inserto un atto del 1220, è la prima attestazione dell’esistenza in agro di Giovinazzo della chiesa intitolata a S. Lucia, menzionata dagli storici locali. Della chiesa rurale si legge in altri documenti pergamenacei, nonché nelle relationes ad limina del secolo XVII e nelle visite pastorali successive. Il Catasto onciario del 1754 poi testimonia dei beni beneficiali di S. Lucia spettanti alla prebenda del teologo del Capitolo della Cattedrale. L’opuscolo si arricchisce delle foto a colori (n. 15) delle opere iconografiche di Santa Lucia in Giovinazzo; la descrizione di affreschi, tele e statue è corredata dalle testimonianze documentarie.
Nel volume è riproposta la riproduzione anastatica di due libricini di fine Ottocento sulla stori... more Nel volume è riproposta la riproduzione anastatica di due libricini di fine Ottocento sulla storia della chiesa rurale. L’introduzione avvalendosi di fonti documentarie non comprese nelle pubblicazioni del secolo XIX, fa chiarezza sulle notizie riportate dagli storici giovinazzesi. Questi asserivano che la chiesetta sorgeva su un sito ove c’era un tempio pagano dedicato alla dea Minerva denominato perciò Fundum Templi. I documenti proposti testimoniano però che il toponimo sarebbe riconducibile all’ordine dei cavalieri Templari. Ulteriori precisazioni vengono fornite, attraverso documenti contabili dell’Archivio Capitolare di Giovinazzo, relativamente alle celebrazioni liturgiche in onore della Madonna venerata sotto il titolo della Misericordia.
L’opuscolo raccoglie notizie sulla devozione a Maria SS. Di Corsignano, corredato di appendice do... more L’opuscolo raccoglie notizie sulla devozione a Maria SS. Di Corsignano, corredato di appendice documentaria e fotografica, e ristampa anastatica dell’edizione di un oratorio sacro del 1794
Edizione di appunti di cronaca cittadina ottocentesca con note biografiche dell'autore
Il lavoro esamina le situazioni nazionali e regionali delle realtà confraternali in generale prim... more Il lavoro esamina le situazioni nazionali e regionali delle realtà confraternali in generale prima e della Confraternita della SS. Trinità di Giovinazzo in particolare poi, e degli studi su di esse dall’indomani del Concilio di Trento (1545-1563) ai giorni nostri. Il Concilio di Trento nella XII sessione del 17 settembre 1562 stabiliva un maggior controllo dei Vescovi sulle confraternite e sui loro beni. Papa Clemente VIII rese questo controllo più rigoroso con la costituzione apostolica Quaecumque del 7 dicembre 1604. Anello di congiunzione tra la normativa generale e le realtà diocesane furono i Concilii provinciali e i Sinodi diocesani. In Terra di Bari un Concilio fu convocato già nel 1567, mentre l’ultimo di cui si ha notizia fu convocato nel 1628. Nella diocesi di Giovinazzo il primo Sinodo post-tridentino fu indetto in Cattedrale nel 1566. L’applicazione delle disposizioni vescovili da parte del clero e dei laici è testimoniata sia dagli atti delle Visite pastorali dei vescovi, sia dalle relationes ad limina inviate da essi a Roma. Proprio le relationes testimoniano della presenza in Giovinazzo delle Confraternite che, obbligate all’osservanza di disposizioni dell’Autorità ecclesiastica, furono poi regolamentate nel Regno di Napoli nel 1741 dal Concordato siglato tra la Santa Sede e il re Carlo III di Borbone. Il lento processo di laicizzazione delle Confraternite, che continuò in periodo napoleonico, si concretizzò nel 1984 dopo la revisione del Concordato del 1929 con l’iscrizione di questi Enti nel Registro delle persone giuridiche. Il lavoro analizza poi la diffusione del culto alla SS. Trinità; la devozione trinitaria in Giovinazzo, e per la storia della Confraternita di Giovinazzo si sofferma sull’analisi degli oneri cultuali e dell’attività caritativo assistenziale, che la stessa esercitava attraverso il proprio patrimonio economico, grazie al quale fu anche committente di opere d’arte. Della stessa vengono esaminate anche alcune vicende giudiziarie. Il lavoro, corredato da un’ appendice documentaria e da quella fotografica, si chiude con l’elenco dei priori e la ristampa anastatica delle preghiere per novena alla SS. Trinità edite nel 1917.
Papers - Saggio by Diego de Ceglia
La diocesi di Giovinazzo nella relazione per l’Italia Sacra dell’abate Ughelli, «Luce e Vita Documentazione», (Ufficiale per gli atti di Curia della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi). 1-2/2019, Molfetta 2021, pp. 135-163, 2021
Edizione commentata del manoscritto seicentesco conservato presso la Biblioteca Apostolica Vatica... more Edizione commentata del manoscritto seicentesco conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, inviato da Giovinazzo all'abate Ferdinando Ughelli per la composizione della sua opera Italia Sacra. La ricerca, che si apre con una breve premessa, è abbondantemente arricchita di note per correggere o segnalare, grazie a studi editi nell’arco di più di trecento anni, vari errori o imprecisioni relative ai dati riportati nel manoscritto e poi editi nel vol. VII dell'Italia Sacra sotto la voce Iuvenacenses Episcopi.
«Spes contra spem» STUDI IN MEMORIA DI MONS. DOMENICO AMATO, 2019
Partendo dall'analisi di sei libretti d'opera settecenteschi, di drammi sacri eseguiti a Giovinaz... more Partendo dall'analisi di sei libretti d'opera settecenteschi, di drammi sacri eseguiti a Giovinazzo in occasione della festa patronale di Maria SS. di Corsignano, viene approfondita la storia della devozione verso la Vergine nella cittadina pugliese.
Sefer yuḥasin, 2017
Dopo aver premesso che non si conservano testimonianze documenta-rie di una continua presenza ebr... more Dopo aver premesso che non si conservano testimonianze documenta-rie di una continua presenza ebraica a Modugno e Mola di Bari tra la fine del secolo XV ed il 1541, l’autore analizza i documenti degli archivi ecclesiastici delle due cittadine pugliesi nonché atti editi ed inediti di alcune città limitrofe, che attestano i rapporti di modugnesi e molesi con gli ebrei per attività di natura commerciale e creditizia.
Se più numerose, dilazionate nel tempo e particolareggiate riguardo alla natura dell’atto, risultano le testimonianze di rapporti degli ebrei con i modugnesi, per Mola invece, solo attraverso le sintetiche note di esazione del tributo dovuto al Capitolo cittadino per gli atti di compravendita effettuati su quella piazza, è certo che gli ebrei vi transitavano costantemente prima della loro espulsione dal regno nel 1541.
Lo studio s’incentra sull’attribuzione al prete Pompeo Limpio Bresciano di Bari di una descrizion... more Lo studio s’incentra sull’attribuzione al prete Pompeo Limpio Bresciano di Bari di una descrizione cinquecentesca di Giovinazzo, una copia della quale è stata pubblicata alla fine del XIX secolo e fino ad oggi considerata di autore ignoto. Il sacerdote era già autore del disegno di una veduta della stessa città. Lo studio fornisce dati relativi alla produzione biografica e letteraria dell’autore, inclusi nel contesto culturale della fine del XVI secolo. Particolare attenzione viene data alla
tendenza di collezionare descrizioni delle città e delle loro immagini per creare atlanti geografici dell’Italia. Dal confronto tra il testo edito e il manoscritto autografo inedito emergono alcune differenze, la più importante delle quali è la presenza nel manoscritto della lettera di dedica, così come i disegni di due reperti litici all’epoca presenti a Giovinazzo: secondo Pompeo Limpio Bresciano questi attesterebbero l’antichità della città.
Attraverso l'edizione della relatio ad limina presentata alla Sacra Congregazione del Concilio n... more Attraverso l'edizione della relatio ad limina presentata alla Sacra Congregazione del Concilio nel 1688 dal vescovo di Giovinazzo Agnello Alfieri, si offre una panoramica sullo stato della Chiesa di Terlizzi, dipendente dall'Ordinario di Giovinazzo in quel periodo.
Il lavoro integra le fonti edite relative alla presenza ebraica nella città di Barletta nei secol... more Il lavoro integra le fonti edite relative alla presenza ebraica nella città di Barletta nei secoli XV e XVI. Da diverse annotazioni presenti in registri ecclesiastici patrimoniali e contabili, e da alcuni atti notarili relativi a prestiti di denaro e a compravendita di merci, emergono i nominativi degli ebrei presenti in Barletta in quel periodo oltre a indicazioni utili per la precisa localizzazione del quartiere ebraico e della sinagoga in quella città. Nella parte introduttiva, viene sottolineata la funzione strategica della città di Barletta nei traffici commerciali, marittimi e terrestri, soprattutto in occasione delle fiere periodiche; vengono richiamati inoltre i privilegi concessi dal governo centrale a tutela degli interessi pecuniari degli ebrei ivi residenti, e della stessa città contro di essi.
Ciò che contraddistingue un oggetto d'arte sacra da qualunque altro prodotto artistico è la sua d... more Ciò che contraddistingue un oggetto d'arte sacra da qualunque altro prodotto artistico è la sua doppia valenza storico-artistica (quale espressione materiale di civiltà) nonché devozionale (quale oggetto di culto). La doppia natura del manufatto d'arte sacra comporta che il suo valore risieda non tanto -o non solo -nelle qualità artistiche, nella preziosità intrinseca dei materiali o nella notorietà dell'artista esecutore quanto, piuttosto, sull'indice di devozionalità, ossia nella capacità propria dell'immagine «di suscitare pietà, sentimenti, emozioni, aspettative miracolistiche» 1 .
Dopo una sintetica presentazione delle due cittadine pugliesi, il lavoro presenta l’edizione dei ... more Dopo una sintetica presentazione delle due cittadine pugliesi, il lavoro presenta l’edizione dei regesti di atti notarili inediti del secolo XV rogati sulle stesse piazze.
Ampliamento e revisione di lavoro già edito dal noto studioso dell’ebraismo nell’Italia meridiona... more Ampliamento e revisione di lavoro già edito dal noto studioso dell’ebraismo nell’Italia meridionale Cesare Colafemmina.
Analisi della presenza ebraica nelle due cittadine pugliesi con relazioni circa il rapporto dei signori delle stesse con i cittadini ebrei. Le appendici documentarie sono a curate oltre che dai due autori anche da G. Maiorano (funzionario dell’Archivio di Stato di Bari).
Attraverso l’analisi di documenti inediti viene tratteggiata una breve biografia del fiorentino G... more Attraverso l’analisi di documenti inediti viene tratteggiata una breve biografia del fiorentino Giulio Masi rapportata alle vicende storiche di territori nei quali egli fu presente prima come studente ed accademico, poi come presule. Emerge il profilo di un prelato dall’alto spessore culturale, per un verso in linea con le norme tridentine, per l’altro prudente e scrupoloso.
Edizione diplomatica di alcuni documenti inediti del secolo XVI, relativi alla presenza di ebrei ... more Edizione diplomatica di alcuni documenti inediti del secolo XVI, relativi alla presenza di ebrei nelle tra cittadine pugliesi ed alla loro attività commerciale.
Per Rutigliano e Putignano si tratta di un primo saggio specifico relativo all'argomento, per Molfetta invece il lavoro integra il testo: C. COLAFEMMINA, Presenza e attività di ebrei a Molfetta nei secoli XII-XVIII, «Archivio Storico Pugliese», XXXVIII (1985), p. 35-59.
Analisi delle devozioni a San Michele Arcangelo, alla Madonna Incoronata e a San Nicola in Giovin... more Analisi delle devozioni a San Michele Arcangelo, alla Madonna Incoronata e a San Nicola in Giovinazzo.
Attraverso tre itinerari nel patrimonio storico-artistico di Giovinazzo è possibile ripercorrere la storia devozionale della cittadina. Per ogni Santo, dopo le note agiografiche, si fa descrizione delle numerose opere iconografiche (databili tra i secoli XVII e XXI sec.) con rimandi dettagliati alle fonti documentarie che testimoniano dell’esistenza delle opere, nonché degli interessi non solo economici dell’Universitas o delle varie Confraternite per questi beni artistici.
Nella ricerca di memorie relative ai riti pasquali in Giovinazzo vengono accomunate sia fonti do... more Nella ricerca di memorie relative ai riti pasquali in Giovinazzo vengono accomunate sia fonti documentarie, sia stralci di articoli comparsi su periodici locali nel secolo scorso, a corredo della galleria di n. 47 foto d’epoca, che testimoniano i vari mutamenti subiti dalla processione del Venerdì santo di Giovinazzo nell’arco di due lustri.
Alcuni manoscritti del Bernich e i disegni progettuali per l'edicola della Madonna di Corsignano,... more Alcuni manoscritti del Bernich e i disegni progettuali per l'edicola della Madonna di Corsignano, protettrice di Giovinazzo, costituiscono l'inedito materiale documentario su cui si basa lo studio pubblicato in occasione dei festeggiamenti patronali. Vengono illustrate le vicende legate alla commissione e realizzazione dell'edicola argentea che accoglie la venerata icona di Maria SS. di Corsignano. Oltre all'accurata descrizione del tempietto argenteo, il saggio dà un'idea delle modalità di interfacciamento tra una committenza pubblica, Comune di Giovinazzo e il noto architetto Bernich chiarendo numerosi retroscena dell'esecuzione dell'edicola e fornisce una serie di spunti di riflessione sui rapporti che intercorrevano tra i vari artisti: arch. Bernich, il noto scultore pugliese Eugenio Maccagnani, il cesellatore romano Costantino Calvi, l’intagliatore Alfredo Pagliari tutti impegnati per la realizzazione dell’edicola argentea e del suo basamento ligneo.
Notizie circa la devozione popolare ed i S. Anna in Giovinazzo. Dopo sommari cenni documentari ci... more Notizie circa la devozione popolare ed i S. Anna in Giovinazzo. Dopo sommari cenni documentari circa l’esistenza di antiche immagini e luoghi di culto dedicati alla Santa, è proposta corredata da descrizione una piccola galleria fotografica (n. 11 foto) delle opere che alcuni pittori locali dei secoli XVII e XVIII hanno dedicato alla Santa.
Nel giorno della ricorrenza onomastica di S. Lucia, il 13 dicembre, i giovinazzesi si portano in ... more Nel giorno della ricorrenza onomastica di S. Lucia, il 13 dicembre, i giovinazzesi si portano in pellegrinaggio alla chiesetta rurale a lei intitolata della quale non si conosce l’epoca della fondazione ma che è dettagliatamente descritta in una visita pastorale del 1938. Una pergamena dell’Archivio Capitolare di Giovinazzo, contenente come inserto un atto del 1220, è la prima attestazione dell’esistenza in agro di Giovinazzo della chiesa intitolata a S. Lucia, menzionata dagli storici locali. Della chiesa rurale si legge in altri documenti pergamenacei, nonché nelle relationes ad limina del secolo XVII e nelle visite pastorali successive. Il Catasto onciario del 1754 poi testimonia dei beni beneficiali di S. Lucia spettanti alla prebenda del teologo del Capitolo della Cattedrale. L’opuscolo si arricchisce delle foto a colori (n. 15) delle opere iconografiche di Santa Lucia in Giovinazzo; la descrizione di affreschi, tele e statue è corredata dalle testimonianze documentarie.
Nel volume è riproposta la riproduzione anastatica di due libricini di fine Ottocento sulla stori... more Nel volume è riproposta la riproduzione anastatica di due libricini di fine Ottocento sulla storia della chiesa rurale. L’introduzione avvalendosi di fonti documentarie non comprese nelle pubblicazioni del secolo XIX, fa chiarezza sulle notizie riportate dagli storici giovinazzesi. Questi asserivano che la chiesetta sorgeva su un sito ove c’era un tempio pagano dedicato alla dea Minerva denominato perciò Fundum Templi. I documenti proposti testimoniano però che il toponimo sarebbe riconducibile all’ordine dei cavalieri Templari. Ulteriori precisazioni vengono fornite, attraverso documenti contabili dell’Archivio Capitolare di Giovinazzo, relativamente alle celebrazioni liturgiche in onore della Madonna venerata sotto il titolo della Misericordia.
L’opuscolo raccoglie notizie sulla devozione a Maria SS. Di Corsignano, corredato di appendice do... more L’opuscolo raccoglie notizie sulla devozione a Maria SS. Di Corsignano, corredato di appendice documentaria e fotografica, e ristampa anastatica dell’edizione di un oratorio sacro del 1794
Edizione di appunti di cronaca cittadina ottocentesca con note biografiche dell'autore
Il lavoro esamina le situazioni nazionali e regionali delle realtà confraternali in generale prim... more Il lavoro esamina le situazioni nazionali e regionali delle realtà confraternali in generale prima e della Confraternita della SS. Trinità di Giovinazzo in particolare poi, e degli studi su di esse dall’indomani del Concilio di Trento (1545-1563) ai giorni nostri. Il Concilio di Trento nella XII sessione del 17 settembre 1562 stabiliva un maggior controllo dei Vescovi sulle confraternite e sui loro beni. Papa Clemente VIII rese questo controllo più rigoroso con la costituzione apostolica Quaecumque del 7 dicembre 1604. Anello di congiunzione tra la normativa generale e le realtà diocesane furono i Concilii provinciali e i Sinodi diocesani. In Terra di Bari un Concilio fu convocato già nel 1567, mentre l’ultimo di cui si ha notizia fu convocato nel 1628. Nella diocesi di Giovinazzo il primo Sinodo post-tridentino fu indetto in Cattedrale nel 1566. L’applicazione delle disposizioni vescovili da parte del clero e dei laici è testimoniata sia dagli atti delle Visite pastorali dei vescovi, sia dalle relationes ad limina inviate da essi a Roma. Proprio le relationes testimoniano della presenza in Giovinazzo delle Confraternite che, obbligate all’osservanza di disposizioni dell’Autorità ecclesiastica, furono poi regolamentate nel Regno di Napoli nel 1741 dal Concordato siglato tra la Santa Sede e il re Carlo III di Borbone. Il lento processo di laicizzazione delle Confraternite, che continuò in periodo napoleonico, si concretizzò nel 1984 dopo la revisione del Concordato del 1929 con l’iscrizione di questi Enti nel Registro delle persone giuridiche. Il lavoro analizza poi la diffusione del culto alla SS. Trinità; la devozione trinitaria in Giovinazzo, e per la storia della Confraternita di Giovinazzo si sofferma sull’analisi degli oneri cultuali e dell’attività caritativo assistenziale, che la stessa esercitava attraverso il proprio patrimonio economico, grazie al quale fu anche committente di opere d’arte. Della stessa vengono esaminate anche alcune vicende giudiziarie. Il lavoro, corredato da un’ appendice documentaria e da quella fotografica, si chiude con l’elenco dei priori e la ristampa anastatica delle preghiere per novena alla SS. Trinità edite nel 1917.
La diocesi di Giovinazzo nella relazione per l’Italia Sacra dell’abate Ughelli, «Luce e Vita Documentazione», (Ufficiale per gli atti di Curia della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi). 1-2/2019, Molfetta 2021, pp. 135-163, 2021
Edizione commentata del manoscritto seicentesco conservato presso la Biblioteca Apostolica Vatica... more Edizione commentata del manoscritto seicentesco conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, inviato da Giovinazzo all'abate Ferdinando Ughelli per la composizione della sua opera Italia Sacra. La ricerca, che si apre con una breve premessa, è abbondantemente arricchita di note per correggere o segnalare, grazie a studi editi nell’arco di più di trecento anni, vari errori o imprecisioni relative ai dati riportati nel manoscritto e poi editi nel vol. VII dell'Italia Sacra sotto la voce Iuvenacenses Episcopi.
«Spes contra spem» STUDI IN MEMORIA DI MONS. DOMENICO AMATO, 2019
Partendo dall'analisi di sei libretti d'opera settecenteschi, di drammi sacri eseguiti a Giovinaz... more Partendo dall'analisi di sei libretti d'opera settecenteschi, di drammi sacri eseguiti a Giovinazzo in occasione della festa patronale di Maria SS. di Corsignano, viene approfondita la storia della devozione verso la Vergine nella cittadina pugliese.
Sefer yuḥasin, 2017
Dopo aver premesso che non si conservano testimonianze documenta-rie di una continua presenza ebr... more Dopo aver premesso che non si conservano testimonianze documenta-rie di una continua presenza ebraica a Modugno e Mola di Bari tra la fine del secolo XV ed il 1541, l’autore analizza i documenti degli archivi ecclesiastici delle due cittadine pugliesi nonché atti editi ed inediti di alcune città limitrofe, che attestano i rapporti di modugnesi e molesi con gli ebrei per attività di natura commerciale e creditizia.
Se più numerose, dilazionate nel tempo e particolareggiate riguardo alla natura dell’atto, risultano le testimonianze di rapporti degli ebrei con i modugnesi, per Mola invece, solo attraverso le sintetiche note di esazione del tributo dovuto al Capitolo cittadino per gli atti di compravendita effettuati su quella piazza, è certo che gli ebrei vi transitavano costantemente prima della loro espulsione dal regno nel 1541.
Lo studio s’incentra sull’attribuzione al prete Pompeo Limpio Bresciano di Bari di una descrizion... more Lo studio s’incentra sull’attribuzione al prete Pompeo Limpio Bresciano di Bari di una descrizione cinquecentesca di Giovinazzo, una copia della quale è stata pubblicata alla fine del XIX secolo e fino ad oggi considerata di autore ignoto. Il sacerdote era già autore del disegno di una veduta della stessa città. Lo studio fornisce dati relativi alla produzione biografica e letteraria dell’autore, inclusi nel contesto culturale della fine del XVI secolo. Particolare attenzione viene data alla
tendenza di collezionare descrizioni delle città e delle loro immagini per creare atlanti geografici dell’Italia. Dal confronto tra il testo edito e il manoscritto autografo inedito emergono alcune differenze, la più importante delle quali è la presenza nel manoscritto della lettera di dedica, così come i disegni di due reperti litici all’epoca presenti a Giovinazzo: secondo Pompeo Limpio Bresciano questi attesterebbero l’antichità della città.
Attraverso l'edizione della relatio ad limina presentata alla Sacra Congregazione del Concilio n... more Attraverso l'edizione della relatio ad limina presentata alla Sacra Congregazione del Concilio nel 1688 dal vescovo di Giovinazzo Agnello Alfieri, si offre una panoramica sullo stato della Chiesa di Terlizzi, dipendente dall'Ordinario di Giovinazzo in quel periodo.
Il lavoro integra le fonti edite relative alla presenza ebraica nella città di Barletta nei secol... more Il lavoro integra le fonti edite relative alla presenza ebraica nella città di Barletta nei secoli XV e XVI. Da diverse annotazioni presenti in registri ecclesiastici patrimoniali e contabili, e da alcuni atti notarili relativi a prestiti di denaro e a compravendita di merci, emergono i nominativi degli ebrei presenti in Barletta in quel periodo oltre a indicazioni utili per la precisa localizzazione del quartiere ebraico e della sinagoga in quella città. Nella parte introduttiva, viene sottolineata la funzione strategica della città di Barletta nei traffici commerciali, marittimi e terrestri, soprattutto in occasione delle fiere periodiche; vengono richiamati inoltre i privilegi concessi dal governo centrale a tutela degli interessi pecuniari degli ebrei ivi residenti, e della stessa città contro di essi.
Ciò che contraddistingue un oggetto d'arte sacra da qualunque altro prodotto artistico è la sua d... more Ciò che contraddistingue un oggetto d'arte sacra da qualunque altro prodotto artistico è la sua doppia valenza storico-artistica (quale espressione materiale di civiltà) nonché devozionale (quale oggetto di culto). La doppia natura del manufatto d'arte sacra comporta che il suo valore risieda non tanto -o non solo -nelle qualità artistiche, nella preziosità intrinseca dei materiali o nella notorietà dell'artista esecutore quanto, piuttosto, sull'indice di devozionalità, ossia nella capacità propria dell'immagine «di suscitare pietà, sentimenti, emozioni, aspettative miracolistiche» 1 .
Dopo una sintetica presentazione delle due cittadine pugliesi, il lavoro presenta l’edizione dei ... more Dopo una sintetica presentazione delle due cittadine pugliesi, il lavoro presenta l’edizione dei regesti di atti notarili inediti del secolo XV rogati sulle stesse piazze.
Ampliamento e revisione di lavoro già edito dal noto studioso dell’ebraismo nell’Italia meridiona... more Ampliamento e revisione di lavoro già edito dal noto studioso dell’ebraismo nell’Italia meridionale Cesare Colafemmina.
Analisi della presenza ebraica nelle due cittadine pugliesi con relazioni circa il rapporto dei signori delle stesse con i cittadini ebrei. Le appendici documentarie sono a curate oltre che dai due autori anche da G. Maiorano (funzionario dell’Archivio di Stato di Bari).
Attraverso l’analisi di documenti inediti viene tratteggiata una breve biografia del fiorentino G... more Attraverso l’analisi di documenti inediti viene tratteggiata una breve biografia del fiorentino Giulio Masi rapportata alle vicende storiche di territori nei quali egli fu presente prima come studente ed accademico, poi come presule. Emerge il profilo di un prelato dall’alto spessore culturale, per un verso in linea con le norme tridentine, per l’altro prudente e scrupoloso.
Edizione diplomatica di alcuni documenti inediti del secolo XVI, relativi alla presenza di ebrei ... more Edizione diplomatica di alcuni documenti inediti del secolo XVI, relativi alla presenza di ebrei nelle tra cittadine pugliesi ed alla loro attività commerciale.
Per Rutigliano e Putignano si tratta di un primo saggio specifico relativo all'argomento, per Molfetta invece il lavoro integra il testo: C. COLAFEMMINA, Presenza e attività di ebrei a Molfetta nei secoli XII-XVIII, «Archivio Storico Pugliese», XXXVIII (1985), p. 35-59.
Il lavoro scritto insieme all'architetto Luigi Guastamacchia, ripercorre attraverso l'analisi dei... more Il lavoro scritto insieme all'architetto Luigi Guastamacchia, ripercorre attraverso l'analisi dei documuenti inediti, pubblicati in appendice, tutte le vicende del convento e della chiesa dei Domenicani di Giovinazzo dalla sua istituzione agli inizi del settecento, fino alla sua estinzione un secolo dopo.
Attraverso l'edizione di documenti inediti degli Archivi di Stato di Bari e Napoli e dell'Archivi... more Attraverso l'edizione di documenti inediti degli Archivi di Stato di Bari e Napoli e dell'Archivio Diocesano di Giovinazzo, viene ricostruita la storia della presenza di ebraica nella cittadina pugliese nei secoli XV e XVI
Parziale edizione di due antichi inventari dell’archivio familiare della famiglia feudataria di G... more Parziale edizione di due antichi inventari dell’archivio familiare della famiglia feudataria di Giovinazzo. Ripercorrendo le vicende della cittadina pugliese dal momento dell’acquisto da parte del Principe di Capua nel 1521 fino alla vendita della stessa alla famiglia genovese dei Giudice, attraverso l’analisi dei documenti conservati per la maggior parte presso l’Archivio di Stato di Parma, vengono menzionati eventi accaduti nella cittadina pugliese durante il dominio dei Gonzaga.
Lavoro corredato di appendice documentaria. Attraverso l’analisi delle pergamene dell’Archivio Di... more Lavoro corredato di appendice documentaria. Attraverso l’analisi delle pergamene dell’Archivio Diocesano e dei protocolli notarili dell’Archivio di Stato di Bari, viene analizzato il fenomeno delle epidemie in rapporto alle devozioni religiose sviluppatesi contestualmente su tutto il territorio pugliese.
Viene analizzato il caso di Giovinazzo in rapporto alla normativa che regolava queste confraterni... more Viene analizzato il caso di Giovinazzo in rapporto alla normativa che regolava queste confraternite in epoca post-tridentina, normativa non del tutto osservata a Giovinazzo a fine Ottocento.
In appendice inediti documenti relativi alla istituzione delle Confraternite del Rosario in Giovinazzo in epoca post-tridentina e post soppressioni del secolo XIX.
Analisi dell’evoluzione dell’immobile ritenuto uno dei più antichi luoghi di culto di Giovinazzo,... more Analisi dell’evoluzione dell’immobile ritenuto uno dei più antichi luoghi di culto di Giovinazzo, attraverso l’edizione delle visite pastorali compiute in quella chiesa dall’Ordinario diocesano, e di altri documenti dell’Archivio Diocesano e dell’Archivio di Stato di Bari.
Analisi dell’evoluzione dell’immobile trecentesco attraverso l’edizione delle visite compiute in ... more Analisi dell’evoluzione dell’immobile trecentesco attraverso l’edizione delle visite compiute in quella chiesa esente dalla giurisdizione dell’Ordinario diocesano, da parte dei vescovi di Giovinazzo quali Delegati Apostolici, e di altri documenti dell’Archivio Diocesano e dell’Archivio di Stato di Bari.
Le prime processioni per invocare la benedizione dell’Altissimo sui frutti della terra furono nel... more Le prime processioni per invocare la benedizione dell’Altissimo sui frutti della terra furono nel IV secolo le Robigalia, da queste ebbero origine i cortei penitenziali come quelli delle Rogazioni e la processione dell’Ascensione. La ricerca si sofferma sullo svolgimento di quest’ultima processione attraverso l’analisi di un documento del 1754 che ne descrive le modalità, e su di un antifonario pentagrammato del 1737 del quale vengono anche editi i testi delle preghiere.
Luce e Vita Documentazione - Semestrale - Ufficiale per gli atti di Curia per la Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, 2021
Edizione e commento di un componimento in prosa ed uno in versi scritti nel 1828 da Giuseppe Saga... more Edizione e commento di un componimento in prosa ed uno in versi scritti nel 1828 da Giuseppe Sagarriga, sacerdote di Giovinazzo, in occasione dell'ufficializzazione del culto del Beato domenicano Nicola da Giovinazzo (1197-1256) con una premessa relativa alla celebrazione dell'evento.
Attraverso l'edizione di una lettera inviata dal presule all'abate Ferdinando Ughelli, viene trac... more Attraverso l'edizione di una lettera inviata dal presule all'abate Ferdinando Ughelli, viene tracciato un breve profilo biografico di questo vescovo già noto come affermato giurista del Regno di Napoli nel secolo XVII
Partendo dalla recensione alla miscellanea edita nel 2018 in memoria dello storico Terlizzese, e... more Partendo dalla recensione alla miscellanea edita nel 2018 in memoria dello storico Terlizzese, ed attingendo ad uno dei saggi, l'autore si sofferma a descrivere lo stato della cripta del duomo di Giovinazzo attraverso relazioni "ufficiali" stilate tra la fine dell'800 e gli inizi del '900 per una Visita Apostolica e per dei lavori da eseguirsi che hanno portato l'immobile allo stato attuale
La piazza di Giovinazzo, a 24 (n. 1 gennaio), 2020
Analisi dell'operato pastorale post-tridentino nella Diocesi di Giovinazzo attraverso l'analisi d... more Analisi dell'operato pastorale post-tridentino nella Diocesi di Giovinazzo attraverso l'analisi di documenti inediti
Edizione della corrispondenza dell'architetto Ettore Bernich, ispettore dell'allora l’Ufficio per... more Edizione della corrispondenza dell'architetto Ettore Bernich, ispettore dell'allora l’Ufficio per la Conservazione dei Monumenti delle Province Meridionali, relativa al rinvenimento dei resti dell'antica chiesa di Giovinazzo intitolata al Salvatore.
Attraverso l'analisi di un documento del tribunale della Sacra Regia Udienza di Trani, è possibil... more Attraverso l'analisi di un documento del tribunale della Sacra Regia Udienza di Trani, è possibile conoscere quale fosse il primitivo progetto della monumentale chiesa conventuale presente in Giovinazzo, che avrebbe inglobato l'antica chiesetta (oggi distrutta) trasformandola in sagrestia.
Attraverso particolari riportati in atti notarili di diversa natura, si fornisce un quadro sullo ... more Attraverso particolari riportati in atti notarili di diversa natura, si fornisce un quadro sullo status della cinta muraria cittadina di Giovinazzo nel secolo XVIII.
Attraverso l'analisi della documentazione relativa all'edificazione del vecchio palazzo di città,... more Attraverso l'analisi della documentazione relativa all'edificazione del vecchio palazzo di città, progettato nel 1862 dall'arch. Corrado de Iudicibus di Molfetta, si forniscono elementi relativi alla conformazione del territorio compreso tra l'area portuale e l'attuale piazza principale di Giovinazzo
Attraverso la recensione del saggio: Giovinazzo nella descrizione dell’umanista barese Pompeo Lim... more Attraverso la recensione del saggio: Giovinazzo nella descrizione dell’umanista barese Pompeo Limpio Bresciano apparso sul numero del 201771-2 di "Studi Bitontini", rivista scientifica semestrale del Centro Ricerche di Storia e Arte-Bitonto, viene approfondita l'interpretazione di una incognita epigrafe cristiana presente in Giovinazzo nel secolo XVI e nel 1969 erroneamente identificata in una scultura in gesso/pozzolana presente nella sagrestia della chiesa di S. Giovanni Battista di Giovinazzo.
Note archivistico documentarie sul culto della patrona di Giovinazzo
Note archivistico documentarie sulle manifestazioni liturgiche ed extra liturgiche tenute a Giovi... more Note archivistico documentarie sulle manifestazioni liturgiche ed extra liturgiche tenute a Giovinazzo in occasione della festa patronale della Madonna di Corsignano nel secolo XVIII
Note archivistico documentarie sulla devozione mariana giovinazzese nel secolo XVIII
Analisi dei manoscritti dell'architetto romano relativi alla realizzazione dell'edicola argentea ... more Analisi dei manoscritti dell'architetto romano relativi alla realizzazione dell'edicola argentea della Madonna di Corsignano patrona di Giovinazzo
Analisi di una inedita iscrizione relativa al culto della Patrona di Giovinazzo, con alcune ipote... more Analisi di una inedita iscrizione relativa al culto della Patrona di Giovinazzo, con alcune ipotesi circa l'evento sismico non datato e la divulgazione di una immagine della Vergine
Pubblicazione con note inedite relative alla costruzione del mastodontico strumento musicale real... more Pubblicazione con note inedite relative alla costruzione del mastodontico strumento musicale realizzato: nella parte meccanica da Pietro de Simone jr (Bari 6 settembre 1717-1797) e modificato dall'altro organarano operante in Puglia nel secolo XVIII Domenico Rubino, e nella parte decorativa da Saverio La Pegna (sec. XVIII).
Biografia dell’artista Carlo Cinzio Altieri (Altamura 1669 - Giovinazzo 1729) figlio del ben più ... more Biografia dell’artista Carlo Cinzio Altieri (Altamura 1669 - Giovinazzo 1729) figlio del ben più noto Filippo e padre di Antonio, ed analisi delle sue opere in raffronto con quelle del padre Filippo alla cui bottega si formò e del figlio Antonio attivo fino alla metà del 700.
Particolare attenzione è dedicata alle statue dei Misteri di Giovinazzo
In questo lavoro si presenta l'edizione di un atto notarile relativo a un accordo stipulato t... more In questo lavoro si presenta l'edizione di un atto notarile relativo a un accordo stipulato tra l'Universitas di Bari e la locale comunità ebraica. L'atto contiene, tra gli inserti, un inedito privilegio concesso nel 1522 agli ebrei di Bari dalla feudataria della città Isabella d'Aragona e relativo alla sicurezza delle loro famiglie, dei loro beni e alle modalità di esercizio dell'attività di prestito. Dopo una'attenta analisi del manoscritto, l'autore fornisce, dopo alcuni cenni biografici su Isabella d'Aragona, sugli articoli che compongono il privilegio, confrontandoli con provvedimenti simili già emessi in precedenza a favore degli ebrei del regno di Napoli. The privilege deed granted by Isabella of Aragon to the Jews of Bari This paper is the edition of a notarial deed relating to an agreement entered into between the universitas of Bari and the local Jewish community. Among other inserts, the deed contains an unpublished privilege granted in 152...
Although documentary evidence of a continuous Jewish presence in Modugno and Mola di Bari between... more Although documentary evidence of a continuous Jewish presence in Modugno and Mola di Bari between the end of the 15 th century and 1541 is not preserved, this study makes close analysis of records kept in the ecclesiastical archives of the two Apulian towns, as well as other documents ‒ both published and unpublished ‒ in neighboring cities that attest to relations the people from Modugno and Mola di Bari had with Jews for commercial and credit activities. The testimonies of relationships between Jews and non-Jews in Modugno are, in fact, numerous, continuous, and detailed. For Mola di Bari, however, even though a continuous Jewish presence in the town is attested to before the general expulsion in 1541, all that has been found so far are the synthetic notes of tax collections to the Presbitery for deeds of sale.
This paper presents the edition of two unpublished privileges granted to the Apulian cities of Bi... more This paper presents the edition of two unpublished privileges granted to the Apulian cities of Bisceglie and Giovinazzo in the early 16 th century. The documents contain data regarding the connection of the two cities with Jews and New Christians, who had been expelled from the nearby town of Trani a few years earlier. In addition to the analysis of these two manuscripts, a number of other documents are also studied, including the pleas and Placet concerning the relations of the two cities with Jews and new Christians, and the privileges and contemporary acts of similar nature granted to other nearby towns. The analysis is particularly detailed for the New Christian of Giovinazzo, for whom we also possess information about their actual conversion to Christianity and related activities.
Il lavoro parte da un'inedita sentenza del luglio 1538 emessa per dirimere un conflitto giuri... more Il lavoro parte da un'inedita sentenza del luglio 1538 emessa per dirimere un conflitto giurisdizionale sorto tra il Sacro Regio Consiglio e l'arcivescovo di Bari, che vedeva violato il suo diritto di giudicare le controversie tra ebrei. Poiché la causa che l'arcivescovo avrebbe voluto sostenere riguardava una disputa sorta tra un neofita napoletano e i suoi parenti, ebrei baresi, in merito ai diritti patrimoniali legati alla dote, l'autore analizza anche altri i documenti comprovanti la potestà giurisdizionale dell'arcivescovo di Bari sugli ebrei, malgrado la legislazione contraria vigente in età aragonese e viceregnale. A sostegno dei diritti rivendicati dall'arcivescovo, risultano sia alcuni documenti che attestano la concessione ad alcuni vescovi della Terra di Bari del diritto di giudicare gli ebrei, sia altri attestanti l'esercizio di tale diritto da parte di altri vescovi della medesima provincia, anche in assenza di una specifica autorizzazione.
Il lavoro integra, con la pubblicazione di 156 regesti, un precedente studio di C. Colafemmina. N... more Il lavoro integra, con la pubblicazione di 156 regesti, un precedente studio di C. Colafemmina. Nelle nuove sezioni, de Ceglia analizza il peso economico degli ebrei, durante il secolo XV, nelle città di Bitetto e Palo: che, per quanto affini sotto vari punti di vista, ebbero differenti vicende politiche, che probabilmente condizionarono anche il loro rapporto con gli ebrei presenti in varie località pugliesi. Gli atti notarili analizzati riguardano mutui, compravendite di tessuti e d'immobili, noleggio di animali.
The Historian Eustachio Rogadeo from Bitonto and his Collection of Documents on the History of So... more The Historian Eustachio Rogadeo from Bitonto and his Collection of Documents on the History of South Italian Jews After giving a brief introduction to the figure of Eustachio Rogadeo (1855-1920) and his collection of documents regarding the province of Terra di Bari from the Angevin period on, the article analyzes a book-length manuscript in the Rogadeo collection concerning the Jews of Apulia. The most substantial and significant part of this work is comprised of three appendixes that contain unpublished documents dating from the fourteenth through sixteenth centuries, transcribed and/or registered by Rogadeo before they were destroyed in 1943 in the Second World War. Rogadeo was also responsible for collecting these sources in a number of manuscript volumes conserved today at the Municipal Library of Bitonto.
The present work deals with the publication of the registers of deeds written up in Rutigliano an... more The present work deals with the publication of the registers of deeds written up in Rutigliano and Conversano (Puglia) during the 15 th and 16 th century by the notaries Antonello de Salatino from Rutigliano and Giacomo di sire Goffredo in Conversano. The transcription of the notarial deeds, done by the late Professor Cesare Colafemmina, is preceded by a short introduction by Diego de Ceglia about the Jewish presence in these two Apulian towns. The large number of the deeds shows how relevant the presence of Jews – most of whom were shepherds or cowherds – must have been within the community. The deeds also include the names of Jews engaged in moneylending at the time, and also in the buying and selling of necessaries and fabrics in Rutigliano, Conversano and other nearby towns. The 16 th -century deeds from Rutigliano shed light on Jews’ economic conditions thanks to their references to the general regulations of the Kingdom of Naples concerning their taxation and exemptions.
In this paper some archival sources ‒ notarial acts and ecclesiastical patrimonial and accounting... more In this paper some archival sources ‒ notarial acts and ecclesiastical patrimonial and accounting books ‒ are collected, relating to the Jewish presence in the city of Barletta in 15 th and 16 th centuries. Many names of Jews in Barletta in that period emerge, as well as useful indications on the location of the Judeca quarter and the local synagogue. The introduction underlines the strategic function of Barletta both in sea and land trade, especially during regular trade fairs, also mentioning the privileges granted by the central government to protect the pecuniary interests of the Jews living there.
Conferenza 8 agosto 2019, ore 20.30 Giovinazzo, Cripta della Cattedrale