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Papers by Massimiliano Bianchi
Mentre per i pagani si susseguono catastrofi, per i cristiani si giunge alla Rivelazione e al suo... more Mentre per i pagani si susseguono catastrofi, per i cristiani si giunge alla Rivelazione e al suo pieno compimento: avendo la Storia anche un fine e non solo una fine (o un eterno ritorno) ogni eventuale provvisorio tramonto in realtà è una tappa verso il giorno eterno. Le polemiche pagane (o neopagane) nei confronti della fede e della speranza evangelica hanno portato lungo i due millenni della Chiesa a chiarire, sistematizzare e ribadire i contenuti cristiani necessari ad una corretta lettura della storia.
In questa ricerca saranno sopratutto due gli autori di riferimento principalmente presi in esame: Agostino e Schmitt. Delineandone sia i parallelismi che le dissomiglianze viene messo in evidenza l’attualità dei loro punti fermi nella riflessione contemporanea.
In ogni punto, una attenzione particolare è rivolta al mettere in luce quel retroterra di eventi storici, di esperienze concrete e personali e di condizionamenti civili e politici che plasmano in maniera marcata la Weltanschauung di ogni persona: inevitabilmente, la particolare Teologia della Storia dei vari autori dipende sia dalla propria visione teologica che dalla Storia concreta in cui si sente inserito.
Drafts by Massimiliano Bianchi
Karol Wojtyla è nato il 18 maggio 1920: lo stesso giorno in cui il maresciallo Jozef Pilsudski sc... more Karol Wojtyla è nato il 18 maggio 1920: lo stesso giorno in cui il maresciallo Jozef Pilsudski sconfiggeva l’armata sovietica, occupava Kiev e restituiva l’indipendenza alla Polonia dopo due secoli di spartizioni straniere: è particolarmente vero che per comprendere il magistero e le scelte pastorali di papa Giovanni Paolo II bisogna risalire alle sua radici polacche, in una religiosità di popolo, in una devozione intensa ed equilibrata, capace di grandi sacrifici e di grande speranza. La religiosità del suo popolo vedeva in Maria la propria Regina e si sforzava di sopportare le proprie pene in comunione ed identificazione mistica con il Cristo crocifisso.
In Polonia, la fede popolare si mantenne pressoché sempre entro i binari dell’ortodossia, esprimendosi in un folclore compiutamente cristianizzato. Wojtyla ne assimilò i contenuti in maniera personale e profonda, tutt’altro che acriticamente.
In sintesi, possiamo riassumere il nostro itinerario in questa affermazione del Pontefice: “Riscoprii con consapevolezza nuova la pietà mariana e questa forma matura di devozione alla Madre di Dio mi ha seguito negli anni: suoi frutti sono la Redemptoris Mater e la Mulieris Dignitatem.
Riguardo alla devozione mariana, ciascuno di noi deve avere chiaro che non si tratta soltanto di un bisogno del cuore, di un’inclinazione sentimentale, ma che corrisponde anche alla verità oggettiva sulla Madre di Dio”
Mentre per i pagani si susseguono catastrofi, per i cristiani si giunge alla Rivelazione e al suo... more Mentre per i pagani si susseguono catastrofi, per i cristiani si giunge alla Rivelazione e al suo pieno compimento: avendo la Storia anche un fine e non solo una fine (o un eterno ritorno) ogni eventuale provvisorio tramonto in realtà è una tappa verso il giorno eterno. Le polemiche pagane (o neopagane) nei confronti della fede e della speranza evangelica hanno portato lungo i due millenni della Chiesa a chiarire, sistematizzare e ribadire i contenuti cristiani necessari ad una corretta lettura della storia.
In questa ricerca saranno sopratutto due gli autori di riferimento principalmente presi in esame: Agostino e Schmitt. Delineandone sia i parallelismi che le dissomiglianze viene messo in evidenza l’attualità dei loro punti fermi nella riflessione contemporanea.
In ogni punto, una attenzione particolare è rivolta al mettere in luce quel retroterra di eventi storici, di esperienze concrete e personali e di condizionamenti civili e politici che plasmano in maniera marcata la Weltanschauung di ogni persona: inevitabilmente, la particolare Teologia della Storia dei vari autori dipende sia dalla propria visione teologica che dalla Storia concreta in cui si sente inserito.
Karol Wojtyla è nato il 18 maggio 1920: lo stesso giorno in cui il maresciallo Jozef Pilsudski sc... more Karol Wojtyla è nato il 18 maggio 1920: lo stesso giorno in cui il maresciallo Jozef Pilsudski sconfiggeva l’armata sovietica, occupava Kiev e restituiva l’indipendenza alla Polonia dopo due secoli di spartizioni straniere: è particolarmente vero che per comprendere il magistero e le scelte pastorali di papa Giovanni Paolo II bisogna risalire alle sua radici polacche, in una religiosità di popolo, in una devozione intensa ed equilibrata, capace di grandi sacrifici e di grande speranza. La religiosità del suo popolo vedeva in Maria la propria Regina e si sforzava di sopportare le proprie pene in comunione ed identificazione mistica con il Cristo crocifisso.
In Polonia, la fede popolare si mantenne pressoché sempre entro i binari dell’ortodossia, esprimendosi in un folclore compiutamente cristianizzato. Wojtyla ne assimilò i contenuti in maniera personale e profonda, tutt’altro che acriticamente.
In sintesi, possiamo riassumere il nostro itinerario in questa affermazione del Pontefice: “Riscoprii con consapevolezza nuova la pietà mariana e questa forma matura di devozione alla Madre di Dio mi ha seguito negli anni: suoi frutti sono la Redemptoris Mater e la Mulieris Dignitatem.
Riguardo alla devozione mariana, ciascuno di noi deve avere chiaro che non si tratta soltanto di un bisogno del cuore, di un’inclinazione sentimentale, ma che corrisponde anche alla verità oggettiva sulla Madre di Dio”