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Book Reviews by Elena Prat

Research paper thumbnail of Contemporary Italian Narrative and 1970s Terrorism. Se i fatti non bastano a rendere conto della realtà

Contemporary Italian Narrative and 1970s Terrorism Se i fatti non bastano a rendere conto della r... more Contemporary Italian Narrative and 1970s Terrorism Se i fatti non bastano a rendere conto della realtà Recensione di: David Ward, Contemporary Italian Narrative and 1970s Terrorism. Stranger than Facts, London, Palgrave Macmillan, 2017, 241 p, ISBN: 9783319466477, € 96,29 (hardcover); € 74,96 (ebook). Elena Prat Gli anni Settanta restano una ferita aperta nella memoria collettiva italiana. L'assenza di una verità giudiziaria per molti dei fatti di cronaca del decennio dei cosiddetti anni di piombo ha reso particolarmente difficile anche il lavoro di registi, artisti e scrittori. Questi ultimi, in particolare, sono stati spesso accusati di non essere riusciti a sfruttare il potenziale della finzione letteraria per formulare una narrativa conforme ai ricordi di chi gli anni Settanta li ha vissuti e potente abbastanza da sopravvivere al passare del tempo e ai mutamenti del contesto sociale e culturale italiano. Relativamente sopito fino ad anni recenti, il dibattito sulle responsabilità e sulle potenzialità della narrativa in tale senso è esploso nell'ultimo decennio, contribuendo anche ad arricchire la discussione intorno alla narrativa postmoderna come strumento di rappresentazione di tale epoca nel nostro presente precario, digitalizzato e iperconnesso. È proprio nel cuore di questi temi che si inserisce l'ambizioso e senz'altro riuscito volume di David Ward, Contemporary Italian Narrative and 1970s Terrorism. Stranger than Facts. Professore di studi italiani al Wellesley College, Ward si occupa di numerosi aspetti della narrativa e della critica letteraria italiane, con particolare attenzione al periodo della Resistenza e del dopoguerra. All'origine del suo interesse per la narrativa sul terrorismo vi sono, tra l'altro, quattro anni trascorsi come lecturer presso l'università di Bologna, tra il 1980 e il 1984. Contemporary Italian Narrative and 1970s Terrorism adempie con successo a due scopi. Se da una parte il volume riesce infatti a fornire una panoramica esaustiva sulle principali opere di narrativa contemporanea sugli anni di piombo e sulla strategia della tensione, dall'altra costituisce un valido spunto per ripensare il potenziale della letteratura postmoderna, e in particolare della sua declinazione nel genere dell'ucronia, o storia alternativa, come veicolo di trasmissione di tale memoria. Il primo capitolo è dedicato a una lunga introduzione ai principali fatti di cronaca dell'Italia degli anni Settanta-Ottanta e alle vicende giudiziarie che a essi fecero seguito. Questa prima sezione si adatta perfettamente anche alle necessità di un pubblico di non specialisti e, per la sua chiarezza, si presta a essere consultato a più riprese nel corso della lettura.

Conference Presentations by Elena Prat

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Contemporary Italian Narrative and 1970s Terrorism Se i fatti non bastano a rendere conto della r... more Contemporary Italian Narrative and 1970s Terrorism Se i fatti non bastano a rendere conto della realtà Recensione di: David Ward, Contemporary Italian Narrative and 1970s Terrorism. Stranger than Facts, London, Palgrave Macmillan, 2017, 241 p, ISBN: 9783319466477, € 96,29 (hardcover); € 74,96 (ebook). Elena Prat Gli anni Settanta restano una ferita aperta nella memoria collettiva italiana. L'assenza di una verità giudiziaria per molti dei fatti di cronaca del decennio dei cosiddetti anni di piombo ha reso particolarmente difficile anche il lavoro di registi, artisti e scrittori. Questi ultimi, in particolare, sono stati spesso accusati di non essere riusciti a sfruttare il potenziale della finzione letteraria per formulare una narrativa conforme ai ricordi di chi gli anni Settanta li ha vissuti e potente abbastanza da sopravvivere al passare del tempo e ai mutamenti del contesto sociale e culturale italiano. Relativamente sopito fino ad anni recenti, il dibattito sulle responsabilità e sulle potenzialità della narrativa in tale senso è esploso nell'ultimo decennio, contribuendo anche ad arricchire la discussione intorno alla narrativa postmoderna come strumento di rappresentazione di tale epoca nel nostro presente precario, digitalizzato e iperconnesso. È proprio nel cuore di questi temi che si inserisce l'ambizioso e senz'altro riuscito volume di David Ward, Contemporary Italian Narrative and 1970s Terrorism. Stranger than Facts. Professore di studi italiani al Wellesley College, Ward si occupa di numerosi aspetti della narrativa e della critica letteraria italiane, con particolare attenzione al periodo della Resistenza e del dopoguerra. All'origine del suo interesse per la narrativa sul terrorismo vi sono, tra l'altro, quattro anni trascorsi come lecturer presso l'università di Bologna, tra il 1980 e il 1984. Contemporary Italian Narrative and 1970s Terrorism adempie con successo a due scopi. Se da una parte il volume riesce infatti a fornire una panoramica esaustiva sulle principali opere di narrativa contemporanea sugli anni di piombo e sulla strategia della tensione, dall'altra costituisce un valido spunto per ripensare il potenziale della letteratura postmoderna, e in particolare della sua declinazione nel genere dell'ucronia, o storia alternativa, come veicolo di trasmissione di tale memoria. Il primo capitolo è dedicato a una lunga introduzione ai principali fatti di cronaca dell'Italia degli anni Settanta-Ottanta e alle vicende giudiziarie che a essi fecero seguito. Questa prima sezione si adatta perfettamente anche alle necessità di un pubblico di non specialisti e, per la sua chiarezza, si presta a essere consultato a più riprese nel corso della lettura.

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