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nn by Giuliana Boenzi
SCUOLA ESTIVA AIQUA 2013 Napoli 27 | 31 maggio 2013, Miscellanea INGV 18, 2013, 2013
Immagine di frontespizio Impronte umane sulla cenere dell'eruzione pliniana del Vesuvio avvenuta ... more Immagine di frontespizio Impronte umane sulla cenere dell'eruzione pliniana del Vesuvio avvenuta nel 1950 a.C. (Bronzo Antico)
SCUOLA ESTIVA AIQUA 2013 Napoli 27 | 31 maggio 2013, Miscellanea INGV 18, 2013
Immagine di frontespizio Impronte umane sulla cenere dell'eruzione pliniana del Vesuvio avvenuta ... more Immagine di frontespizio Impronte umane sulla cenere dell'eruzione pliniana del Vesuvio avvenuta nel 1950 a.C. (Bronzo Antico)
Quaternary International 303 (2013), pp. 107-119, 2013
Atti XL Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, Roma, Napoli, Pompei 30 novembre – 1 dicembre 2005, 2007
Caivano (Napoli). Nuovi dati sull'Eneolitico dagli scavi A.V. La necropoli del Gaudo Nella parte ... more Caivano (Napoli). Nuovi dati sull'Eneolitico dagli scavi A.V. La necropoli del Gaudo Nella parte nord del territorio comunale di Caivano (NA), ai margini con la provincia di Caserta, nel corso delle indagini per la linea A.V. 1 è stata rinvenuta una necropoli del Gaudo (Sampaolo 2005). Il ritrovamento è ubicato all'interno della zona industriale, nella fascia antistante il CDR, oltre il quale corrono i Regi Lagni. Si tratta di un sito pluristratificato frequentato a più riprese tra l'Eneolitico e il tardo antico. La sistemazione dell'area tra il V-VI sec. d.C. ed il precedente impianto produttivo con annessa necropoli collocabile tra il IV ed il III sec. d.C. hanno fortemente disturbato i livelli più antichi e la stessa necropoli eneolitica risulta pienamente identificabile solo sulla superficie del paleosuolo soprastante i livelli incoerenti dell'eruzione del Tufo Giallo Napoletano (12.000 anni B.P.).
Atti XL Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, 2007
Le grandi trasformazioni che hanno interessato nell'ultimo decennio la piana campana e l'area met... more Le grandi trasformazioni che hanno interessato nell'ultimo decennio la piana campana e l'area metropolitana di Napoli hanno portato la Soprintendenza per i Beni Archeologici a fronteggiare complessi problemi di tutela a causa della vastità areale e dell'incidenza sul territorio degli interventi, nonché del loro impatto con evidenze archeologiche articolate per tipologia e cronologia (Insediamento US Navy di Gricignano, Polo Calzaturiero di Carinaro, Collegamento della Linea circumvesuviana Acerra-Pomigliano, Linea a Monte del Vesuvio, Penetrazione Urbana a Napoli, Linea A.V.) 1 . Fondamentale è stato il passaggio da una "archeologia di recupero" ad una "archeologia preventiva" che progetta indagini preliminari alla realizzazione delle opere pubbliche, dimensionate rispetto alla estensione complessiva dell'intervento, alle risorse economiche e professionali disponibili ed ai tempi di realizzazione. In tale ambito particolare rilievo hanno assunto le esplorazioni archeologiche oggetto della presente relazione, condotte dal margine meridionale della provincia di Caserta fino alla periferia nord-orientale di Napoli, lungo il tracciato ferroviario della linea A.V. e nelle aree 1 Si deve a Stefano De Caro, allora soprintendente, agli inizi degli anni '90, la messa a punto di una efficace politica di tutela che ha previsto la pianificazione di indagini preliminari alla realizzazione di opere di grande impatto con il sottosuolo. I dati scaturiti hanno permesso di tracciare un quadro via via più articolato sull'occupazione della piana campana tra la preistoria e l'età contemporanea. Tale impostazione è stata alla base dell'operato dei Soprintendenti che, a vario titolo, hanno retto in seguito la Soprintendenza e ancora sulla medesima linea è condotta ogni azione intrapresa attualmente.
Earth and Planetary Science Letters 277, Issues 3-4, 2009
People/environment relationship from the Mesolithic to the Middle Ages: recent Geoarchaeological findings in Southern Italy, International Congress, Salerno 4-7 september 2007, Mediterranee 112,, 2009
Rivista di Scienze Preistoriche, 2009
La necropoli eneolitica di Caivano (Napoli) SUMMARY -ThE EnEoliThic nEcropolis of caivano -Over t... more La necropoli eneolitica di Caivano (Napoli) SUMMARY -ThE EnEoliThic nEcropolis of caivano -Over the last few years the area between the ancient River Clanis and the River Sebeto to the north-east of Naples has been thoroughly investigated. The route of the new Rome-Naples railway has been the object of archaeological research since November 2001 which has greatly increased our knowledge of prehistoric settlement and activity. Volcanic deposits resulting from eruptions of Vesuvius and Phleagrean Fields volcanos have created a fertile soils that has long been exploited for agricultural purposes. During the archaeological research at Caivano, on the northern part, not far from the ancient river Clanis, a small group of 8 "a grotticella" tombs of facies Gaudo was investigated. The tombs have an access well and generally one chamber except for tomb 11, with 2 chambers, and tomb 10, with 3. In four tombs there is a primary burial; in other three tombs associated with a primary burial were found other disordered human bones. Only one tomb is an ossuary.
Gli Etruschi e la Campania settentrionale, Atti del XXVI Convegno di Studi Etruschi ed Italici, 2011
XLIII Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di preistoria e Protostoria, L’età del Rame in Italia, 2011
in N. NEGRONI CATACCHIO (a cura di), L’Etruria tra Italia, Europa e Mondo Mediterraneo, Atti del IV Incontro di Studi su Preistoria e Protostoria in Etruria Meridionale, 2000
in F. SENATORE (a cura di), Pompei tra Sorrento e Sarno, 2001
Conoscere Capri. Studi e materiali per la storia di Capri 3, 2005
BAR I.S., 1452, II, pp. 699-705
Atti XL Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, Roma, Napoli, Pompei 30 novembre – 1 dicembre 2005, Firenze 2007, pp. 935-939, 2007
Atti XL Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, Roma, Napoli, Pompei 30 novembre – 1 dicembre 2005, Firenze 2007, pp. 924-927, 2007
Le indagini effettuate tra il 2001 e il 2005, preliminarmente alla realizzazione della linea A.V.... more Le indagini effettuate tra il 2001 e il 2005, preliminarmente alla realizzazione della linea A.V. (IV sottotratta, lotti 1-14; V sottotratta, lotti 1-18) nel settore sud-orientale della piana campana , nel tratto compreso tra i Regi Lagni (il sistema di canalizzazione del fiume Clanis) e la depressione del Sebeto, il corso d'acqua che sboccava ad est di Napoli, hanno permesso di evidenziare elementi significativi sull'ambiente, sulle modalità di insediamento e di sfruttamento agricolo del territorio tra il Neolitico avanzato e l'età del Bronzo. Il tracciato della linea A.V. a N, nel comune di Caivano, corre parallelo ai Regi Lagni, in un'area, con quote intorno ai 19 m s.l.m., caratterizzata da paleosuoli asciutti ad andamento essenzialmente pianeggiante. Successivamente, fra Afragola e Napoli, la linea taglia la piana in senso NE-SW, con suoli che progressivamente si innalzano verso sud sino a ca. 43 m s.l.m., per ridiscendere abbastanza bruscamente in corrispondenza dell'inizio delle depressione del Sebeto ( ).
Atti XL Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, Roma, Napoli, Pompei 30 novembre – 1 dicembre 2005, Firenze 2007, pp. 623-626, 2007
Le indagini archeologiche condotte nel comune di Carinaro nell'area del Polo Calzaturiero, instal... more Le indagini archeologiche condotte nel comune di Carinaro nell'area del Polo Calzaturiero, installazione di carattere industriale destinata ad accorpare più fabbriche inerenti il settore, si pongono nell'ambito di una più vasta politica territoriale di tutela archeologica. L'area, che nell'ultimo ventennio è stata interessata da forti trasformazioni che hanno alterato l'originario assetto agricolo rimasto sostanzialmente immutato dalla preistoria fino ai giorni nostri, è collocata immediatamente ad ovest dell'insediamento U.S. Navy di Gricignano, a sud del tracciato della linea A.V. e a 7 km dal corso dei Regi Lagni. In questo vasto settore della piana campana l'intercalazione di depositi eruttivi ascrivibili all'attività dei complessi vulcanici dei Campi Flegrei e del Somma Vesuvio e di paleosuoli formatisi per pedogenesi dei suddetti depositi nelle fasi di quiescenza dell'attività vulcanica ha reso possibile la conservazione di tracce consistenti della frequentazione antropica del territorio fin dalla preistoria.
Atti XL Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, Roma, Napoli, Pompei 30 novembre – 1 dicembre 2005, Firenze 2007, pp. 619-622, 2007
Atti XL Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, Roma, Napoli, Pompei 30 novembre – 1 dicembre 2005, 2007
Quaderni del Museo Civico di Tolfa, 1, 1999
SCUOLA ESTIVA AIQUA 2013 Napoli 27 | 31 maggio 2013, Miscellanea INGV 18, 2013, 2013
Immagine di frontespizio Impronte umane sulla cenere dell'eruzione pliniana del Vesuvio avvenuta ... more Immagine di frontespizio Impronte umane sulla cenere dell'eruzione pliniana del Vesuvio avvenuta nel 1950 a.C. (Bronzo Antico)
SCUOLA ESTIVA AIQUA 2013 Napoli 27 | 31 maggio 2013, Miscellanea INGV 18, 2013
Immagine di frontespizio Impronte umane sulla cenere dell'eruzione pliniana del Vesuvio avvenuta ... more Immagine di frontespizio Impronte umane sulla cenere dell'eruzione pliniana del Vesuvio avvenuta nel 1950 a.C. (Bronzo Antico)
Quaternary International 303 (2013), pp. 107-119, 2013
Atti XL Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, Roma, Napoli, Pompei 30 novembre – 1 dicembre 2005, 2007
Caivano (Napoli). Nuovi dati sull'Eneolitico dagli scavi A.V. La necropoli del Gaudo Nella parte ... more Caivano (Napoli). Nuovi dati sull'Eneolitico dagli scavi A.V. La necropoli del Gaudo Nella parte nord del territorio comunale di Caivano (NA), ai margini con la provincia di Caserta, nel corso delle indagini per la linea A.V. 1 è stata rinvenuta una necropoli del Gaudo (Sampaolo 2005). Il ritrovamento è ubicato all'interno della zona industriale, nella fascia antistante il CDR, oltre il quale corrono i Regi Lagni. Si tratta di un sito pluristratificato frequentato a più riprese tra l'Eneolitico e il tardo antico. La sistemazione dell'area tra il V-VI sec. d.C. ed il precedente impianto produttivo con annessa necropoli collocabile tra il IV ed il III sec. d.C. hanno fortemente disturbato i livelli più antichi e la stessa necropoli eneolitica risulta pienamente identificabile solo sulla superficie del paleosuolo soprastante i livelli incoerenti dell'eruzione del Tufo Giallo Napoletano (12.000 anni B.P.).
Atti XL Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, 2007
Le grandi trasformazioni che hanno interessato nell'ultimo decennio la piana campana e l'area met... more Le grandi trasformazioni che hanno interessato nell'ultimo decennio la piana campana e l'area metropolitana di Napoli hanno portato la Soprintendenza per i Beni Archeologici a fronteggiare complessi problemi di tutela a causa della vastità areale e dell'incidenza sul territorio degli interventi, nonché del loro impatto con evidenze archeologiche articolate per tipologia e cronologia (Insediamento US Navy di Gricignano, Polo Calzaturiero di Carinaro, Collegamento della Linea circumvesuviana Acerra-Pomigliano, Linea a Monte del Vesuvio, Penetrazione Urbana a Napoli, Linea A.V.) 1 . Fondamentale è stato il passaggio da una "archeologia di recupero" ad una "archeologia preventiva" che progetta indagini preliminari alla realizzazione delle opere pubbliche, dimensionate rispetto alla estensione complessiva dell'intervento, alle risorse economiche e professionali disponibili ed ai tempi di realizzazione. In tale ambito particolare rilievo hanno assunto le esplorazioni archeologiche oggetto della presente relazione, condotte dal margine meridionale della provincia di Caserta fino alla periferia nord-orientale di Napoli, lungo il tracciato ferroviario della linea A.V. e nelle aree 1 Si deve a Stefano De Caro, allora soprintendente, agli inizi degli anni '90, la messa a punto di una efficace politica di tutela che ha previsto la pianificazione di indagini preliminari alla realizzazione di opere di grande impatto con il sottosuolo. I dati scaturiti hanno permesso di tracciare un quadro via via più articolato sull'occupazione della piana campana tra la preistoria e l'età contemporanea. Tale impostazione è stata alla base dell'operato dei Soprintendenti che, a vario titolo, hanno retto in seguito la Soprintendenza e ancora sulla medesima linea è condotta ogni azione intrapresa attualmente.
Earth and Planetary Science Letters 277, Issues 3-4, 2009
People/environment relationship from the Mesolithic to the Middle Ages: recent Geoarchaeological findings in Southern Italy, International Congress, Salerno 4-7 september 2007, Mediterranee 112,, 2009
Rivista di Scienze Preistoriche, 2009
La necropoli eneolitica di Caivano (Napoli) SUMMARY -ThE EnEoliThic nEcropolis of caivano -Over t... more La necropoli eneolitica di Caivano (Napoli) SUMMARY -ThE EnEoliThic nEcropolis of caivano -Over the last few years the area between the ancient River Clanis and the River Sebeto to the north-east of Naples has been thoroughly investigated. The route of the new Rome-Naples railway has been the object of archaeological research since November 2001 which has greatly increased our knowledge of prehistoric settlement and activity. Volcanic deposits resulting from eruptions of Vesuvius and Phleagrean Fields volcanos have created a fertile soils that has long been exploited for agricultural purposes. During the archaeological research at Caivano, on the northern part, not far from the ancient river Clanis, a small group of 8 "a grotticella" tombs of facies Gaudo was investigated. The tombs have an access well and generally one chamber except for tomb 11, with 2 chambers, and tomb 10, with 3. In four tombs there is a primary burial; in other three tombs associated with a primary burial were found other disordered human bones. Only one tomb is an ossuary.
Gli Etruschi e la Campania settentrionale, Atti del XXVI Convegno di Studi Etruschi ed Italici, 2011
XLIII Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di preistoria e Protostoria, L’età del Rame in Italia, 2011
in N. NEGRONI CATACCHIO (a cura di), L’Etruria tra Italia, Europa e Mondo Mediterraneo, Atti del IV Incontro di Studi su Preistoria e Protostoria in Etruria Meridionale, 2000
in F. SENATORE (a cura di), Pompei tra Sorrento e Sarno, 2001
Conoscere Capri. Studi e materiali per la storia di Capri 3, 2005
BAR I.S., 1452, II, pp. 699-705
Atti XL Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, Roma, Napoli, Pompei 30 novembre – 1 dicembre 2005, Firenze 2007, pp. 935-939, 2007
Atti XL Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, Roma, Napoli, Pompei 30 novembre – 1 dicembre 2005, Firenze 2007, pp. 924-927, 2007
Le indagini effettuate tra il 2001 e il 2005, preliminarmente alla realizzazione della linea A.V.... more Le indagini effettuate tra il 2001 e il 2005, preliminarmente alla realizzazione della linea A.V. (IV sottotratta, lotti 1-14; V sottotratta, lotti 1-18) nel settore sud-orientale della piana campana , nel tratto compreso tra i Regi Lagni (il sistema di canalizzazione del fiume Clanis) e la depressione del Sebeto, il corso d'acqua che sboccava ad est di Napoli, hanno permesso di evidenziare elementi significativi sull'ambiente, sulle modalità di insediamento e di sfruttamento agricolo del territorio tra il Neolitico avanzato e l'età del Bronzo. Il tracciato della linea A.V. a N, nel comune di Caivano, corre parallelo ai Regi Lagni, in un'area, con quote intorno ai 19 m s.l.m., caratterizzata da paleosuoli asciutti ad andamento essenzialmente pianeggiante. Successivamente, fra Afragola e Napoli, la linea taglia la piana in senso NE-SW, con suoli che progressivamente si innalzano verso sud sino a ca. 43 m s.l.m., per ridiscendere abbastanza bruscamente in corrispondenza dell'inizio delle depressione del Sebeto ( ).
Atti XL Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, Roma, Napoli, Pompei 30 novembre – 1 dicembre 2005, Firenze 2007, pp. 623-626, 2007
Le indagini archeologiche condotte nel comune di Carinaro nell'area del Polo Calzaturiero, instal... more Le indagini archeologiche condotte nel comune di Carinaro nell'area del Polo Calzaturiero, installazione di carattere industriale destinata ad accorpare più fabbriche inerenti il settore, si pongono nell'ambito di una più vasta politica territoriale di tutela archeologica. L'area, che nell'ultimo ventennio è stata interessata da forti trasformazioni che hanno alterato l'originario assetto agricolo rimasto sostanzialmente immutato dalla preistoria fino ai giorni nostri, è collocata immediatamente ad ovest dell'insediamento U.S. Navy di Gricignano, a sud del tracciato della linea A.V. e a 7 km dal corso dei Regi Lagni. In questo vasto settore della piana campana l'intercalazione di depositi eruttivi ascrivibili all'attività dei complessi vulcanici dei Campi Flegrei e del Somma Vesuvio e di paleosuoli formatisi per pedogenesi dei suddetti depositi nelle fasi di quiescenza dell'attività vulcanica ha reso possibile la conservazione di tracce consistenti della frequentazione antropica del territorio fin dalla preistoria.
Atti XL Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, Roma, Napoli, Pompei 30 novembre – 1 dicembre 2005, Firenze 2007, pp. 619-622, 2007
Atti XL Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, Roma, Napoli, Pompei 30 novembre – 1 dicembre 2005, 2007
Quaderni del Museo Civico di Tolfa, 1, 1999
Annals of Geophysics, 2021
Archaeological and volcanological studies have revealed that eruptions of Neapolitan volcanoes... more Archaeological and volcanological studies have revealed that eruptions of Neapolitan volcanoes have conditioned human settlement patterns since prehistoric times. The occurrence of high intensity explosive eruptions, interspersed with long periods of quiescence, has characterized the last 10 ka of activity of these volcanoes. Geoarchaeological studies, carried out in advance of investigations for the construction of the Rome-Naples and the new Naples-Bari railway lines, have made possible a detailed reconstruction of human presence in the central part of the Campania Plain up to the coastal strip, between the late Neolithic and the late Bronze Age. The examined chronological interval includes sequences of pyroclastic deposits erupted by both Campi Flegrei and Somma-Vesuvius, and paleosols with evidence of anthropic frequentation. Altogether, the geoarchaeological data have provided a detailed picture of human settlement and activities through time with a particular focus on a lo...
Earth and Planetary Science Letters, 2009
Careful comparison between volcanological and archaeological stratigraphies led to an understandi... more Careful comparison between volcanological and archaeological stratigraphies led to an understanding of the timing of the damage the buildings suffered when they were struck by a series of PDCs. The first engulfed the village, located some 14 km to the north of the inferred vent, ...
aion , 2018
I contributi sono sottoposti a double blind peer review da parte di due esperti, esterni al Comit... more I contributi sono sottoposti a double blind peer review da parte di due esperti, esterni al Comitato di Redazione I contributi di questo volume sono stati sottoposti a peer review da parte di:
Journal of Archaeological Science: Reports
The Early Bronze Age Village of Afragola (Southern Italy) is exceptional for the quality of its p... more The Early Bronze Age Village of Afragola (Southern Italy) is exceptional for the quality of its preservation, especially when contrasted with comparable archaeological sites across Europe. The Pomici di Avellino, a Plinian eruption of Somma Vesuvius (3,945 + 10 cal BP; 1,935–1,880 BCE, 1 σ; 2,040–1,740 BCE), engulfed the village of Afragola with almost a 1 m of volcanic ash. During the phreomagmatic phase of the eruption a wave of mud slowly penetrated the structures burying their contents. The solidification of the mud (cinerite) subsequently created casts of the entire village and the neighboring landscape. The unusually rich and varied archaeobotanical record preserved at Afragola resulting from this sudden eruption can help fill the void in archaeobotanical studies during the Early Bronze Age in southern Italy. This preliminary study investigates the following: firstly, the impressions of archaeobotanical remains in the cinerite; secondly, plant remains; and lastly, the macro-remains embedded in the cinerite. These analyses are undertaken to establish the precise season in which the eruption occurred. This evidence reveals the presence of vegetal components consist of deciduous and semi-deciduous oak groves, mixed with other spontaneous species used for nutrition. The determination of seasonality is based on the defoliation of deciduous species and on the fruiting periods of ripe edible fruit found in synchrony with their foliage at the base of tree trunks and shrubs imprinted in the cinerite.
Quaternary Research, 2019
We reconstructed the late Holocene relative sea-level (RSL) evolution of the ancient harbour of N... more We reconstructed the late Holocene relative sea-level (RSL) evolution of the ancient harbour of Naples, one of the largest coastal conurbations in the Mediterranean. We carried out multiproxy investigations, coupling archaeological evidence with biological indicators. Our data robustly constrain 2000 yr of non-monotonic changes in sea level, chiefly controlled by the complex volcano-tectonic processes that characterize the area. Between ~200 BC and AD ~0, a subsidence rate of more than ~1.5 mm/yr enhanced the postglacial RSL rise, while negligible or moderate land uplift < ~0.5 mm/yr triggered a RSL stabilization during the Roman period (first five centuries AD). This stabilization was followed by a post-Roman enhancement of the sea-level rise when ground motion was negative, attested by a subsidence rate of ~0.5 to ~1 mm/yr. Our analysis seems to indicate very minor impacts of this nonmonotonic RSL evolution on the activities of the ancient harbour of Naples, which peaked from t...
Rivista Di Scienze Preistoriche, 2009
Over the last few years the area between the ancient River Clanis and the River Sebeto to the nor... more Over the last few years the area between the ancient River Clanis and the River Sebeto to the north-east of Naples has been thoroughly investigated. The route of the new Rome-Naples railway has been the object of archaeological research since November 2001 which has greatly increased our knowledge of prehistoric settlement and activity. Volcanic deposits resulting from eruptions of Vesuvius and Phleagrean Fields volcanos have created a fertile soils that has long been exploited for agricultural purposes. During the archaeological research at Caivano, on the northern part, not far from the ancient river Clanis, a small group of 8 "a grotticella" tombs of facies Gaudo was investigated. The tombs have an access well and generally one chamber except for tomb 11, with 2 chambers, and tomb 10, with 3. In four tombs there is a primary burial; in other three tombs associated with a primary burial were found other disordered human bones. Only one tomb is an ossuary.
Quaternary International, 2013
Méditerranée, 2009
Revue géographique des pays méditerranéens / Journal of Mediterranean geography 112 | 2009 Géoarc... more Revue géographique des pays méditerranéens / Journal of Mediterranean geography 112 | 2009 Géoarchéologie de la péninsule italienne The Vesuvian "Pomici di Avellino" eruption and Early Bronze Age settlement in the middle Clanis valley L'eruzione vesuviana delle Pomici di Avellino e l'insediamento del Bronzo iniziale nella media valle del Clanis L'éruption vésuvienne d'Avellino et l'occupation de la moyenne vallée du Clanis au Bronze ancien
Quaternary Research, 2019
Millennial variability of rates of sea-level rise in the ancient harbour of Naples (Italy, wester... more Millennial variability of rates of sea-level rise in the ancient harbour of Naples (Italy, western Mediterranean Sea)
Quaternary research, 2019
By M. Vacchi et al.
We reconstructed the late Holocene relative sea-level (RSL) evolution of the ancient harbour of Naples, one of the largest coastal conurbations in the Mediterranean. We carried out multiproxy investigations, coupling archaeological evidence with biological indicators. Our data robustly constrain 2000 yr of nonmonotonic changes in sea level, chiefly controlled by the complex volcano-tectonic processes that characterize the area. Between ∼0.2 ka BC and AD ∼0, a subsidence rate of more than ∼1.5 mm/yr enhanced the postglacial RSL rise, while negligible or moderate land uplift < ∼0.5 mm/yr triggered an RSL stabilization during the Roman period (AD ∼0 to ∼0.45 ka AD). This stabilization was followed by a post-Roman enhancement of the sea-level rise when ground motion was negative, attested by a subsidence rate of ∼0.5 to ∼1 mm/yr. Our analysis seems to indicate very minor impacts of this nonmonotonic RSL evolution on the activities of the ancient harbour ofNaples, which peaked from the third century BC to the second century AD. After this period, the progressive silting of the harbour basin made it impossible to safely navigate within the basin, leading to the progressive decline of the harbour.