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Papers by Giuseppe Di Gaspare
DIRITTO COSTITUZIONALE, 2018
Sommario 1. La deriva pragmatistica del fare nel decreto legge n.133 del 2013 sulla ricapitalizza... more Sommario 1. La deriva pragmatistica del fare nel decreto legge n.133 del 2013 sulla ricapitalizzazione della Banca d’Italia; 2. Dall’estromissione dei soci bancari privatizzati nella legge 262/ 2005 alla ricapitalizzazione delle loro quote nella legge 5/2014; 3. La struttura privatistica interna quale garanzia della indipendenza della Banca nei confronti del Governo nella legge bancaria del 1936; 4. Indipendenza come effetto della duplice sottrazione dall’influenza del Governo e dell’assemblea dei soci nello statuto del 1936; 5. La pubblicizzazione della compagine sociale mediante estromissione dei soci privatizzati nella legge 262/2005; 6. Sua mancata attuazione per la presunzione di diritti legalmente protetti dei soci alla rivalutazione delle quote; 7. Infondatezza della pretesa in ragione dell’insussistenza di un patrimonio proprio della Banca nello statuto del 1936; 8. Creazione del patrimonio della Banca ad opera del decreto legge 133 del 2013; 9. La fattispecie a formazione p...
Amministrazione in cammino, 2023
Sommario: 1. Il punto di vista del Cnel. .-2. Un possibile meccanismo di bonifica del lavoro al n... more Sommario: 1. Il punto di vista del Cnel. .-2. Un possibile meccanismo di bonifica del lavoro al nero.
Amministrazione in cammino, 2023
Sommario: 1. Il punto di vista del Cnel. .-2. Un possibile meccanismo di bonifica del lavoro al n... more Sommario: 1. Il punto di vista del Cnel. .-2. Un possibile meccanismo di bonifica del lavoro al nero.
L'emancipazione del potere finanziario dalla subordinazione all'economia reale e ... more L'emancipazione del potere finanziario dalla subordinazione all'economia reale e la progressiva sottoposizione di quest'ultima alle logiche appropriative e distruttive della speculazione è la chiave di lettura delle dinamiche globalizzanti e delle correlate crisi sistemiche in cui ci troviamo attualmente a fluttuare. Il "meccanismo dollaro-centrico", innescato negli anni ottanta per ristabilire l'egemonia statunitense dopo l'abbandono del golden standard, ha comportato la fuoriuscita dall'economia mondo, con il capovolgimento del paradigma, fino ad allora indiscusso, della strumentalità della finanza all'economia reale. Nel nuovo millennio il baricentro dollaro centrico è slittato nel "meta-mercato finanziario", un universo virtuale inflazionario progettato per la reiterazione, potenzialmente illimitata, delle transazioni speculative. Prende forma, su questa base storica, una spiegazione della globalizzazione dall' abbandono di Bretton Woods fino all'attuale depressione. Gli aspetti monetari e finanziari, il loro impatto sull'economia reale, l'approccio politico e quello macro / micro economico, più che contrapposti, risultano chiariti in una visione sistemica in cui gli uni e gli altri acquistano senso nella loro interconnessione. La trattazione rende evidenti gli espedienti giuridici e gli illusionismi mediatici messi in atto per la manipolazione/ creazione irrealistica della realtà ed il condizionamento dei mercati. L'ultima parte riguarda il rischio sistemico degli stati desovranizzati dell'Eurozona, le sue possibili soluzioni con uno sguardo ormai disincantato al totem del PIL. L'attraversamento della crisi della finanza dematerializzata, punto di arrivo e al contempo di rovesciamento della "civilizzazione materiale" dell'economia capitalistica, lascia infine intravedere il paradigma in formazione di una civilizzazione dematerializzata.
Nessuno dubita, nell'attuale situazione, che debba essere messo in atto ogni sforzo per trasferir... more Nessuno dubita, nell'attuale situazione, che debba essere messo in atto ogni sforzo per trasferire risorse adeguate alla sanità pubblica per consentirle di fare fronte all'emergenza sanitaria del Paese. Questo, però, avviene concretamente reperendo tali risorse all'interno del sistema di finanza pubblica. I primi stanziamenti al SSN, disposti dal decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, cosiddetto "Cura Italia", per il potenziamento e la messa in sicurezza del sistema sanitario, ammontano a circa 3 miliardi e mezzo di euro. Essi sono destinati a consentire di implementare la spesa per il personale medico, infermieristico e tecnico, per il potenziamento e l'acquisizione di strutture, nonché per l'acquisto delle necessarie apparecchiature, strumentazioni e dotazioni di sicurezza. Non credo però che le risorse aggiuntive siano, ora, in grado di recuperare gli effetti negativi dei tagli alla sanità pubblica sottoposta ad una pluridecennale contrazione dei trasferimenti dal bilancio statale che ha messo a dura prova la resilienza del settore sanitario. Riduzioni di risorse più o meno contenute a seconda anche del prodigarsi dei responsabili del relativo dicastero. Parte dei 3 miliardi e mezzo previsti dal decreto "Cura Italia" è riservata anche alla Protezione civile e agli altri soggetti pubblici impegnati nell'emergenza. Indubbiamente risorse anch'esse necessitate. Nel reperimento di ulteriori risorse nel tempo, va messo in conto anche il peggioramento del quadro generale di finanza pubblica, dovuto ad un calo sicuramente consistente del gettito fiscale per effetto della recessione economica in atto e alla necessità, già evidente nelle altre previsioni di spesa del d.l. 18/2020, di mitigarla. Accanto ai 3 miliardi e mezzo destinati alla sanità, sono previsti perciò circa 10 miliardi per il sostegno all'occupazione e ai lavoratori. In particolare,
Sommario 1. Il nuovo quadro normativo in materia di contratti pubblici; 1.1. Semplificazione, qua... more Sommario 1. Il nuovo quadro normativo in materia di contratti pubblici; 1.1. Semplificazione, qualità e trasparenza nelle procedure.-1.2. Le novità in tema di contrasto alla corruzione e alla mafia.-2. La normativa sugli appalti e il sistema delle fonti.-2.1. La sovrapposizione di legislazione statale e regionale in materia di contratti pubblici.-2.2. L'innesto della soft law nella normativa sugli appalti.-3. Criticità croniche del sistema degli appalti.-3.1. La persistenza di sacche speculative di un mercato non concorrenziale.-3.2. La perversa interazione tra surplus finanziario e criteri discrezionali di aggiudicazione degli appalti.-3.3. Il ricorso al general contractor nel settore delle grandi opere.-3.4. La separazione tra progettazione ed esecuzione-i progetti di fattibilità.-3.5. La deresponsabilizzazione mediante compliance.-3.6. La responsabilità della stazione appaltante e quella dell'impresa appaltatrice.-3.7. Trasparenza e diffusione delle banche dati.-4. Alcune proposte per rafforzare il contrasto alla corruzione e alla mafia.-4.1. Il rafforzamento del progetto e il ruolo delle stazioni appaltanti-4.2. Misure di contrasto alla revisione della spesa.-4.3. Un coerente sistema dei controlli preventivi e successivi.-4.4. Un Osservatorio nazionale e una banca dati trasparente, completa e interoperabile.-5. Conclusioni. Una riconfigurazione funzionale del sistema degli appalti pubblici.
Sommario: 1. Due strumenti per l’economia reale. ‒ 2. Cartolarizzazioni di NPL come collaterale p... more Sommario: 1. Due strumenti per l’economia reale. ‒ 2. Cartolarizzazioni di NPL come collaterale per operazioni di rifinanziamento. ‒ 3. Anticipo del debito di imposta.
Sommario: 1. Il nuovo quadro normativo in materia di contratti pubblici. ‒ 1.1. Semplificazione, ... more Sommario: 1. Il nuovo quadro normativo in materia di contratti pubblici. ‒ 1.1. Semplificazione, qualità e trasparenza nelle procedure. ‒ 1.2. Le novità in tema di contrasto alla corruzione e alla mafia. ‒ 2. La normativa sugli appalti e il sistema delle fonti. ‒ 2.1. La sovrapposizione di legislazione statale e regionale in materia di contratti pubblici. ‒ 2.2. L’innesto della soft law nella normativa sugli appalti. ‒ 3. Criticità croniche del sistema degli appalti. ‒ 3.1. La persistenza di sacche speculative di un mercato non concorrenziale. ‒ 3.2. La perversa interazione tra surplus finanziario e criteri discrezionali di aggiudicazione degli appalti. ‒ 3.3. Il ricorso al general contractor nel settore delle grandi opere. ‒ 3.4. La separazione tra progettazione ed esecuzione - i progetti di fattibilità. ‒ 3.5. La deresponsabilizzazione mediante compliance. ‒ 3.6. La responsabilità della stazione appaltante e quella dell’impresa appaltatrice. ‒ 3.7. Trasparenza e diffusione delle banche dati. ‒ 4. Alcune proposte per rafforzare il contrasto alla corruzione e alla mafia. ‒ 4.1. Il rafforzamento del progetto e il ruolo delle stazioni appaltanti. ‒ 4.2. Misure di contrasto alla revisione della spesa. ‒ 4.3. Un coerente sistema dei controlli preventivi e successivi. ‒ 4.4. Un Osservatorio nazionale e una banca dati trasparente, completa e interoperabile. ‒ 5. Conclusioni. Una riconfigurazione funzionale del sistema degli appalti pubblici.
Sommario: 1. Il giusnaturalismo e l'esaurirsi delle meta narrazioni nel campo del diritto.-2. La ... more Sommario: 1. Il giusnaturalismo e l'esaurirsi delle meta narrazioni nel campo del diritto.-2. La filosofia del diritto di Hegel fondamento del positivismo giuridico.-3. Dalla codificazione al positivismo giuridico.-4. Il cambio di paradigma: dal diritto regola dei rapporti al diritto come dinamica del potere giuridico.-5. L'epilogo del diritto vivente.
SOMMARIO: 1. Le origini dell'istituto: la concessione di costruzione e gestione. 2. Dalla concess... more SOMMARIO: 1. Le origini dell'istituto: la concessione di costruzione e gestione. 2. Dalla concessione di costruzione e gestione a quella su beni pubblici. 3. Dalla concessione su beni pubblici alla concessione di pubblico servizio, evanescenza della figura e sua sostanziale riconducibilità all'appalto. 4. L'impresa concessionaria in mano pubblica e la sua privatizzazione. 5. Concessione di pubblico servizio e negoziazione del rapporto. -6. Concessione e servizi pubblici locali: l'esclusiva della gestione indiretta e l'occultamento dell'appalto. 7. Concessione di pubblico servizio e fuga dalla disciplina comunitaria sugli appalti pubblici. 8. L'inconfigurabilità di una autonoma nozione di concessione di pubblico servizio nel diritto comunitario. 9. Inevitabile differenza tra le forme di assunzione diretta e la concessione in ordine alle modalità di scelta dell'impresa incaricata di una missione di interesse economico c/o titolare di diritti esclusivi.
DIRITTO COSTITUZIONALE, 2018
Sommario 1. La deriva pragmatistica del fare nel decreto legge n.133 del 2013 sulla ricapitalizza... more Sommario 1. La deriva pragmatistica del fare nel decreto legge n.133 del 2013 sulla ricapitalizzazione della Banca d’Italia; 2. Dall’estromissione dei soci bancari privatizzati nella legge 262/ 2005 alla ricapitalizzazione delle loro quote nella legge 5/2014; 3. La struttura privatistica interna quale garanzia della indipendenza della Banca nei confronti del Governo nella legge bancaria del 1936; 4. Indipendenza come effetto della duplice sottrazione dall’influenza del Governo e dell’assemblea dei soci nello statuto del 1936; 5. La pubblicizzazione della compagine sociale mediante estromissione dei soci privatizzati nella legge 262/2005; 6. Sua mancata attuazione per la presunzione di diritti legalmente protetti dei soci alla rivalutazione delle quote; 7. Infondatezza della pretesa in ragione dell’insussistenza di un patrimonio proprio della Banca nello statuto del 1936; 8. Creazione del patrimonio della Banca ad opera del decreto legge 133 del 2013; 9. La fattispecie a formazione p...
Amministrazione in cammino, 2023
Sommario: 1. Il punto di vista del Cnel. .-2. Un possibile meccanismo di bonifica del lavoro al n... more Sommario: 1. Il punto di vista del Cnel. .-2. Un possibile meccanismo di bonifica del lavoro al nero.
Amministrazione in cammino, 2023
Sommario: 1. Il punto di vista del Cnel. .-2. Un possibile meccanismo di bonifica del lavoro al n... more Sommario: 1. Il punto di vista del Cnel. .-2. Un possibile meccanismo di bonifica del lavoro al nero.
L'emancipazione del potere finanziario dalla subordinazione all'economia reale e ... more L'emancipazione del potere finanziario dalla subordinazione all'economia reale e la progressiva sottoposizione di quest'ultima alle logiche appropriative e distruttive della speculazione è la chiave di lettura delle dinamiche globalizzanti e delle correlate crisi sistemiche in cui ci troviamo attualmente a fluttuare. Il "meccanismo dollaro-centrico", innescato negli anni ottanta per ristabilire l'egemonia statunitense dopo l'abbandono del golden standard, ha comportato la fuoriuscita dall'economia mondo, con il capovolgimento del paradigma, fino ad allora indiscusso, della strumentalità della finanza all'economia reale. Nel nuovo millennio il baricentro dollaro centrico è slittato nel "meta-mercato finanziario", un universo virtuale inflazionario progettato per la reiterazione, potenzialmente illimitata, delle transazioni speculative. Prende forma, su questa base storica, una spiegazione della globalizzazione dall' abbandono di Bretton Woods fino all'attuale depressione. Gli aspetti monetari e finanziari, il loro impatto sull'economia reale, l'approccio politico e quello macro / micro economico, più che contrapposti, risultano chiariti in una visione sistemica in cui gli uni e gli altri acquistano senso nella loro interconnessione. La trattazione rende evidenti gli espedienti giuridici e gli illusionismi mediatici messi in atto per la manipolazione/ creazione irrealistica della realtà ed il condizionamento dei mercati. L'ultima parte riguarda il rischio sistemico degli stati desovranizzati dell'Eurozona, le sue possibili soluzioni con uno sguardo ormai disincantato al totem del PIL. L'attraversamento della crisi della finanza dematerializzata, punto di arrivo e al contempo di rovesciamento della "civilizzazione materiale" dell'economia capitalistica, lascia infine intravedere il paradigma in formazione di una civilizzazione dematerializzata.
Nessuno dubita, nell'attuale situazione, che debba essere messo in atto ogni sforzo per trasferir... more Nessuno dubita, nell'attuale situazione, che debba essere messo in atto ogni sforzo per trasferire risorse adeguate alla sanità pubblica per consentirle di fare fronte all'emergenza sanitaria del Paese. Questo, però, avviene concretamente reperendo tali risorse all'interno del sistema di finanza pubblica. I primi stanziamenti al SSN, disposti dal decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, cosiddetto "Cura Italia", per il potenziamento e la messa in sicurezza del sistema sanitario, ammontano a circa 3 miliardi e mezzo di euro. Essi sono destinati a consentire di implementare la spesa per il personale medico, infermieristico e tecnico, per il potenziamento e l'acquisizione di strutture, nonché per l'acquisto delle necessarie apparecchiature, strumentazioni e dotazioni di sicurezza. Non credo però che le risorse aggiuntive siano, ora, in grado di recuperare gli effetti negativi dei tagli alla sanità pubblica sottoposta ad una pluridecennale contrazione dei trasferimenti dal bilancio statale che ha messo a dura prova la resilienza del settore sanitario. Riduzioni di risorse più o meno contenute a seconda anche del prodigarsi dei responsabili del relativo dicastero. Parte dei 3 miliardi e mezzo previsti dal decreto "Cura Italia" è riservata anche alla Protezione civile e agli altri soggetti pubblici impegnati nell'emergenza. Indubbiamente risorse anch'esse necessitate. Nel reperimento di ulteriori risorse nel tempo, va messo in conto anche il peggioramento del quadro generale di finanza pubblica, dovuto ad un calo sicuramente consistente del gettito fiscale per effetto della recessione economica in atto e alla necessità, già evidente nelle altre previsioni di spesa del d.l. 18/2020, di mitigarla. Accanto ai 3 miliardi e mezzo destinati alla sanità, sono previsti perciò circa 10 miliardi per il sostegno all'occupazione e ai lavoratori. In particolare,
Sommario 1. Il nuovo quadro normativo in materia di contratti pubblici; 1.1. Semplificazione, qua... more Sommario 1. Il nuovo quadro normativo in materia di contratti pubblici; 1.1. Semplificazione, qualità e trasparenza nelle procedure.-1.2. Le novità in tema di contrasto alla corruzione e alla mafia.-2. La normativa sugli appalti e il sistema delle fonti.-2.1. La sovrapposizione di legislazione statale e regionale in materia di contratti pubblici.-2.2. L'innesto della soft law nella normativa sugli appalti.-3. Criticità croniche del sistema degli appalti.-3.1. La persistenza di sacche speculative di un mercato non concorrenziale.-3.2. La perversa interazione tra surplus finanziario e criteri discrezionali di aggiudicazione degli appalti.-3.3. Il ricorso al general contractor nel settore delle grandi opere.-3.4. La separazione tra progettazione ed esecuzione-i progetti di fattibilità.-3.5. La deresponsabilizzazione mediante compliance.-3.6. La responsabilità della stazione appaltante e quella dell'impresa appaltatrice.-3.7. Trasparenza e diffusione delle banche dati.-4. Alcune proposte per rafforzare il contrasto alla corruzione e alla mafia.-4.1. Il rafforzamento del progetto e il ruolo delle stazioni appaltanti-4.2. Misure di contrasto alla revisione della spesa.-4.3. Un coerente sistema dei controlli preventivi e successivi.-4.4. Un Osservatorio nazionale e una banca dati trasparente, completa e interoperabile.-5. Conclusioni. Una riconfigurazione funzionale del sistema degli appalti pubblici.
Sommario: 1. Due strumenti per l’economia reale. ‒ 2. Cartolarizzazioni di NPL come collaterale p... more Sommario: 1. Due strumenti per l’economia reale. ‒ 2. Cartolarizzazioni di NPL come collaterale per operazioni di rifinanziamento. ‒ 3. Anticipo del debito di imposta.
Sommario: 1. Il nuovo quadro normativo in materia di contratti pubblici. ‒ 1.1. Semplificazione, ... more Sommario: 1. Il nuovo quadro normativo in materia di contratti pubblici. ‒ 1.1. Semplificazione, qualità e trasparenza nelle procedure. ‒ 1.2. Le novità in tema di contrasto alla corruzione e alla mafia. ‒ 2. La normativa sugli appalti e il sistema delle fonti. ‒ 2.1. La sovrapposizione di legislazione statale e regionale in materia di contratti pubblici. ‒ 2.2. L’innesto della soft law nella normativa sugli appalti. ‒ 3. Criticità croniche del sistema degli appalti. ‒ 3.1. La persistenza di sacche speculative di un mercato non concorrenziale. ‒ 3.2. La perversa interazione tra surplus finanziario e criteri discrezionali di aggiudicazione degli appalti. ‒ 3.3. Il ricorso al general contractor nel settore delle grandi opere. ‒ 3.4. La separazione tra progettazione ed esecuzione - i progetti di fattibilità. ‒ 3.5. La deresponsabilizzazione mediante compliance. ‒ 3.6. La responsabilità della stazione appaltante e quella dell’impresa appaltatrice. ‒ 3.7. Trasparenza e diffusione delle banche dati. ‒ 4. Alcune proposte per rafforzare il contrasto alla corruzione e alla mafia. ‒ 4.1. Il rafforzamento del progetto e il ruolo delle stazioni appaltanti. ‒ 4.2. Misure di contrasto alla revisione della spesa. ‒ 4.3. Un coerente sistema dei controlli preventivi e successivi. ‒ 4.4. Un Osservatorio nazionale e una banca dati trasparente, completa e interoperabile. ‒ 5. Conclusioni. Una riconfigurazione funzionale del sistema degli appalti pubblici.
Sommario: 1. Il giusnaturalismo e l'esaurirsi delle meta narrazioni nel campo del diritto.-2. La ... more Sommario: 1. Il giusnaturalismo e l'esaurirsi delle meta narrazioni nel campo del diritto.-2. La filosofia del diritto di Hegel fondamento del positivismo giuridico.-3. Dalla codificazione al positivismo giuridico.-4. Il cambio di paradigma: dal diritto regola dei rapporti al diritto come dinamica del potere giuridico.-5. L'epilogo del diritto vivente.
SOMMARIO: 1. Le origini dell'istituto: la concessione di costruzione e gestione. 2. Dalla concess... more SOMMARIO: 1. Le origini dell'istituto: la concessione di costruzione e gestione. 2. Dalla concessione di costruzione e gestione a quella su beni pubblici. 3. Dalla concessione su beni pubblici alla concessione di pubblico servizio, evanescenza della figura e sua sostanziale riconducibilità all'appalto. 4. L'impresa concessionaria in mano pubblica e la sua privatizzazione. 5. Concessione di pubblico servizio e negoziazione del rapporto. -6. Concessione e servizi pubblici locali: l'esclusiva della gestione indiretta e l'occultamento dell'appalto. 7. Concessione di pubblico servizio e fuga dalla disciplina comunitaria sugli appalti pubblici. 8. L'inconfigurabilità di una autonoma nozione di concessione di pubblico servizio nel diritto comunitario. 9. Inevitabile differenza tra le forme di assunzione diretta e la concessione in ordine alle modalità di scelta dell'impresa incaricata di una missione di interesse economico c/o titolare di diritti esclusivi.