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Papers by Giuseppe Melchiorre Napoli

Research paper thumbnail of Lo statuto garantistico sovra-legale delle infrazioni e delle sanzioni disciplinari in ambito carcerario

in Giurisprudenza penale, 2022

Due sono gli obiettivi che questo contributo si propone di raggiungere. Il primo è quello di trac... more Due sono gli obiettivi che questo contributo si propone di raggiungere.
Il primo è quello di tracciare il volto costituzionale degli illeciti e delle sanzioni disciplinari in ambito carcerario, al fine di definire lo statuto garantistico che si deve riconoscere a queste misure punitive.
Il secondo obiettivo è quello di verificare “se e in che modo” questo volto costituzionale si rifletta nella disciplina legislativa e regolamentare della materia oggetto dell’analisi.

Sommario. 1. Disciplina, ordine e sicurezza.-2. Verso uno statuto garantistico sovra-legale della sanzione disciplinare in ambito carcerario.-2.1. Il contenuto di afflittività della sanzione disciplinare.-2.2. Le modalità operative della sanzione disciplinare (il criterio del legame fatto illecito-misura restrittiva).-2.3. La finalità (la natura) dissuasiva-punitiva della sanzione disciplinare.-2.4. La sanzione disciplinare in ambito carcerario è differente dalle altre misure con finalità punitiva previste dall'ordinamento?-3. Il volto costituzionale della sanzione disciplinare in ambito carcerario.-4. Il versante "storico-politico" del principio di legalità: la garanzia della riserva tendenzialmente assoluta di legge in materia disciplinare.-4.1. Il versante "universalistico-astorico" del principio di legalità: la conoscibilità delle disposizioni disciplinari.-4.1.1. (Segue): La prevedibilità, ovverosia i principi di precisione, tassatività e irretroattività della norma disciplinare di sfavore.-4.1.2. (Segue): La Colpevolezza nell'ambito della struttura tripartita dell'illecito disciplinare.-4.1.3. (Segue): La proporzione tra la gravità del fatto illecito e l'afflittività della sanzione.-5. Conclusioni.

Research paper thumbnail of I diritti delle persone detenute. Tra pregiudizi collettivi ed effettiva garanzia

in Rivista italiana di diritto e procedura penale, 2021

Perché, nel 2018, a settant’anni dall’entrata in vigore della Costituzione, il Legislatore avvert... more Perché, nel 2018, a settant’anni dall’entrata in vigore della Costituzione, il Legislatore avverte ancora la necessità di affermare, solennemente, una ovvietà, vale a dire che le persone detenute conservano la titolarità di tutti quei diritti fondamentali che risultano compatibili con la condizione di restrizione della libertà? Nel tentativo di trovare una risposta a questo interrogativo, il contributo ritorna ad analizzare un pregiudizio collettivo, radicato nella memoria sociale (anche in quella giuridica) e già rilevato da autorevole dottrina all’inizio del nuovo millennio, pregiudizio che, ancora oggi, influenza l’approccio alle tematiche connesse alla definizione dello statuto giuridico della persona detenuta.

Why, in 2018, i.e. 70 years after the Italian Constitution entered into force, did the Legislator still feel the need to solemnly state the obvious, namely that detainees
retain all those fundamental rights that are compatible with the condition of individual freedom restrictions? In an attempt to find an answer to this question, this paper analyses a collective prejudice, rooted both in the social and legal memory, which has already been pointed out by outstanding scholars at the beginning of the new millennium, but is still affecting the approach taken when tackling issues concerning the definition of the detainee’s legal status.

Research paper thumbnail of Dal "pregiudizio" attuale al pericolo di "danno". La funzione preventiva della tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti e degli internati.

in Archivio Penale, 2020

Il contributo mira a ridefinire le condizioni di proponibilità del reclamo ed i poteri cognitori ... more Il contributo mira a ridefinire le condizioni di proponibilità del reclamo ed i poteri cognitori e decisori del Magistrato di sorveglianza, alla luce della funzione preventiva assolta dal rimedio giurisdizionale per la tutela dei diritti delle persone detenute ex artt. 35-bis e 69, co. 6, lett. b, della legge sull'Ordinamento penitenziario.

From the current "injury" to the risk of "damage". The preventive role of judicial protection of the rights of detainees and inmates.

The contribution aims to redefine the conditions of proposability of the complaint and the powers of cognition and decision of the Supervisory Magistrate, in light of the preventive role performed by the jurisdictional remedy for the protection of the rights of the detained persons pursuant to articles 35-bis and 69, paragraph 6, lett. b, of the Penitentiary Law.

SOMMARIO: 1. Funzione lato sensu inibitoria e funzione preventiva della tecnica di tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti.-2. L'oggetto della funzione preventiva della tutela giurisdizionale.-3. Diversità e autonomia delle forme di tutela giurisdizionale, nell'ambito di un sistema rafforzato e organico di protezione dei diritti della persona detenuta.-4. Funzione preventiva della tutela giurisdizionale e attualità del pregiudizio all'esercizio di un diritto: i rapporti amministrativi di durata.-5. Funzione preventiva e ambiti di operatività della tutela inibitoria meramente negativa: gli atti ad immediata e completa efficacia lesiva e l'attualità del pregiudizio.-6. La funzione preventiva del rimedio inibitorio ed i poteri cognitori e decisori del Magistrato di sorveglianza.-7. Conclusioni. La funzione preventiva presa sul serio: prospettive de iure condendo.

Research paper thumbnail of La natura giuridica delle pretese della persona detenuta azionabili avanti al Magistrato di sorveglianza

in F. Fiorentin (a cura di), La tutela preventiva e compensativa per la tutela dei diritti dei detenuti, Giappichelli , 2019

Research paper thumbnail of La fase decisionale: i provvedimenti del magistrato di sorveglianza sul merito della controversia (annullamento, condanna, rigetto) e le pronunce di rito.

in F. Fiorentin (a cura di), La tutela preventiva e compensativa per i diritti dei detenuti, Giappichelli , 2019

Research paper thumbnail of IL PRINCIPIO DI PROPORZIONALITÀ NELL'ESECUZIONE PENITENZIARIA. Poteri amministrativi autoritativi e diritti della persona detenuta

in Diritto penale contemporaneo, 2015

Abstract. Il principio di proporzionalità consente di guardare alla legge sull'ordinamento penite... more Abstract. Il principio di proporzionalità consente di guardare alla legge sull'ordinamento penitenziario indossando occhiali particolari, capaci di svelare zone d'ombra, anacronismi e punti di forza di un testo normativo approvato quarant'anni fa, anche se, in molte sue parti, ripetutamente novellato nel corso degli ultimi decenni. Guardare alla legge penitenziaria con la lente del canone della proporzionalità significa, innanzitutto, riaffermare un principio di civiltà giuridica: le persone detenute o internate conservano intatta la titolarità dei diritti fondamentali e vedono garantita quella parte di personalità umana che non può essere, in alcun modo, incisa dall'esecuzione in carcere di una misura restrittiva della libertà personale. Guardare alla legge penitenziaria con gli occhiali del principio di proporzionalità significa, poi, circoscrivere l'esercizio dei poteri autoritativi conferiti dalla legge all'amministrazione penitenziaria in vista del perseguimento di specifiche finalità pubbliche, poiché la possibilità giuridica della realizzazione di tali finalità risulta delimitata dall'esigenza di non determinare un'eccessiva compressione dei diritti della persona ristretta. Guardare alla legge penitenziaria con la lente della proporzionalità vuol dire, infine, esaltare la necessaria relazionalità del potere amministrativo, "che nello svolgimento della sua azione deve preoccuparsi dell'altro", delle ricadute delle sue scelte e del suo operato sulla persona ristretta.

SOMMARIO: 1. Il principio di proporzionalità nella legge sull'ordinamento penitenziario. - 2. Il fondamento costituzionale del principio di proporzionalità. - 3. La proporzionalità come autonomo canone dell'azione amministrativa e autonomo parametro di giudizio della sua legittimità. - 4. Gli ambiti di operatività del principio di proporzionalità: l'attività amministrativa di natura autoritativa. - 4.1. L'attività di prestazione di pubblico servizio: il trattamento rieducativo. - 5. La struttura del principio di proporzionalità. - 5.1. La capacità tecnica di realizzare la finalità pubblica: l'idoneità. - 5.2. Tra i parimenti idonei, il più mite: la necessarietà (o indispensabilità). - 5.3. La determinazione della dimensione dell'intervento: adeguatezza, inadeguatezza e rinuncia alla realizzazione della finalità pubblica. - 5.4. L'equilibrio tra efficacia e mitezza: la proporzionalità in senso stretto. - 6. Il giudizio prognostico sulla proporzionalità dell'azione amministrativa. - 7. Conclusioni.

Research paper thumbnail of IL REGIME PENITENZIARIO E I DIRITTI DELLE PERSONE DETENUTE

Research paper thumbnail of INFRAZIONI, SANZIONI E PROCEDIMENTO DISCIPLINARE IN AMBITO CARCERARIO: SPUNTI PER UNA ANALISI (E PER UN INTERVENTO DI RIFORMA) ALLA LUCE DEL PRINCIPIO DI PROPORZIONALITÀ

in Rivista italiana di diritto e procedura penale, 2016

The purpose of this contribution on the disciplinary power of the penitentiary administration is ... more The purpose of this contribution on the disciplinary power of the penitentiary administration is to analyze the operational approach by which the principle of proportionality should guide the exercise of public powers, from the abstract configuration of an infringement and
etermination of sanctions, to the specific enforcement and execution of punishment. The fundamental consideration on which this study is based is that, in jails and prisons, disciplinary sanctions do not
protect a special interest of the administrative organization in which the person in vinculis is detained, but “are set within the general legal framework”, thus a protection of the same values involved in several riminal offenses can be expected. This peculiar connotation, which distinguishes the punitive mechanism against the detained from other types of disciplinary sanctions, deserves a closer assessment of the nature of proportionality in the enforcement of repressive measures.

Research paper thumbnail of Il principio di legalità dell’azione amministrativa nell’esecuzione penitenziaria.

in Archivio penale, 2016

Sommario 1. Dalla “supremazia speciale” dell’istituzione carceraria al “modello a tre elementi”: ... more Sommario
1. Dalla “supremazia speciale” dell’istituzione carceraria al “modello a tre elementi”: legge, potere amministrativo e diritti fondamentali della persona detenuta. – 2. Il potere amministrativo di natura autoritativa al cospetto dei diritti fondamentali della persona in vinculis: il principio di “legalità sostanziale”. – 3. Il principio di “legalità sostanziale” e la sua degradazione a mera “legalità formale”. Casi paradigmatici. – 4. L’elusione del principio di legalità: i poteri amministrativi privi di fondamento legislativo. Il trattenimento provvisorio della corrispondenza epistolare tra detenuti sottoposti al regime di sospensione delle ordinarie regole del trattamento ex art. 41-bis, co. 2, ord. penit. – 4.1. L’istituzione delle sezioni a “custodia aperta”: considerazioni conclusive.

Research paper thumbnail of Dal principio alle regole: la proporzionalità  come indefettibile criterio guida  dell'azione dell'amministrazione penitenziaria

in Diritto penale contemporaneo, 2015

Proseguendo l'analisi già avviata con il contributo su "Il principio di proporzionalità nell'esec... more Proseguendo l'analisi già avviata con il contributo su "Il principio di proporzionalità nell'esecuzione penitenziaria", pubblicato in questa Rivista lo scorso febbraio, il presente lavoro esamina, più nel dettaglio, il ruolo della proporzionalità nel processo decisionale dell'Amministrazione penitenziaria. A tal fine, si analizzano tre diversi ambiti di operatività: quello in cui il canone in questione orienta l'esercizio dei poteri amministrativi - astrattamente e concretamente - discrezionali; l'ambito in cui l'impiego del criterio della proporzionalità determina il fenomeno della riduzione dell'astratta discrezionalità in vincolatezza in concreto; l'ambito connotato dall'esercizio di poteri vincolati in astratto, ancorché limitatamente a quelle particolari situazioni in cui una misura amministrativa legalmente imposta - anche se astrattamente proporzionata - risulti eccessivamente gravosa quando la si debba impiegare in un caso concreto che si configuri quale "accadimento problematico". In relazione a questi due ultimi ambiti, l'attenzione si appunterà, precipuamente, sul criterio d'azione dell'adeguatezza tecnica. Rispetto, invece, al primo, rileverà il criterio della proporzionalità in senso stretto.

SOMMARIO: 1. Il principio di proporzionalità e gli obblighi statali di protezione e di non lesione dei titolari di diritti fondamentali. - 2. Il rapporto esecutivo penale: diritti del detenuto e poteri dell'Amministrazione. - 3. Il principio di proporzionalità nel processo decisionale dell'Amministrazione penitenziaria. - 4. Attività amministrativa vincolata (sotto il profilo strumentale), "accadimenti problematici" e recessione parziale del fine pubblico: l'incidenza del criterio dell'adeguatezza tecnica sui rigidi meccanismi applicativi ex art. 41-bis o.p. - 4.1. Veri e falsi "accadimenti problematici": dalla diretta applicazione delle norme costituzionali o convenzionali al necessario intervento della Consulta. - 4.2. Poteri amministrativi vincolati e varietà del concreto: l'irragionevolezza dei rigidi automatismi applicativi ex art. 41-bis o.p. - 5. L'attività amministrativa integralmente vincolata e la rinuncia (parziale) alla realizzazione del fine pubblico. - 6. L'attività connotata dall'assenza di (ulteriori) margini di esercizio di discrezionalità amministrativa (c.d. vincolatezza in concreto). - 6.1. Un "caso paradigmatico": l'istanza di accesso ai documenti amministrativi. - 7. Ragionevolezza, proporzionalità e tutela del legittimo affidamento: l'esercizio dei poteri amministrativi di autotutela. L'annullamento d'ufficio dei provvedimenti con effetti ampliativi della sfera giuridica del detenuto. La rimozione del provvedimento di ammissione del detenuto al regime ordinario dei colloqui con i familiari. - 8. Scegliere tra più soluzioni possibili: discrezionalità amministrativa e proporzionalità in senso stretto. - 8.1. "Casi paradigmatici" di bilanciamento di valori connessi ad interessi contrapposti: misure a carattere preventivo o precauzionale e proporzionalità in senso stretto. - 8.2. I regimi detentivi differenziati e il principio di proporzionalità. - 9. Gli interventi di natura organizzativa (a carattere generale) non incidenti sulla sfera giuridica del detenuto. - 9.1. L'assegnazione dei detenuti ai diversi circuiti penitenziari e il raggruppamento nelle sezioni. - 10. L'uso proporzionato del potere amministrativo: quadro di sintesi.

Research paper thumbnail of Il controllo del giudice sulla proporzionalità dell’azione dell’amministrazione penitenziaria

in Diritto penale contemporaneo, 2017

Il contributo affronta i temi dell’incisività e dell’effettività del sindacato giurisdizionale su... more Il contributo affronta i temi dell’incisività e dell’effettività del sindacato giurisdizionale sull’azione dell’Amministrazione penitenziaria e, in particolare, analizza le modalità operative della proporzionalità quale parametro di controllo sui limiti legali degli interventi che intaccano la sfera giuridica delle persone ristrette in carcere. Più nel dettaglio, nell’articolo si delinea lo “schema teorico-sistematico” del controllo di proporzionalità e se ne appura la capacità di adattamento alla mutevole natura del potere amministrativo esercitato.

SOMMARIO: 1. La natura ‘bivalente’ del principio di proporzionalità. – 2. Il controllo giurisdizionale sull’uso del potere pubblico. – 3. La tutela giurisdizionale e il parametro di giudizio della proporzionalità. – 3.1. Struttura ‘quadripartita’ e ambiti di operatività del parametro di controllo della proporzionalità. – 4. Modalità ed esiti del controllo sulla proporzionalità dell’azione amministrativa nell’ambito della procedura su reclamo di cui all’art. 35-bis o.p. – 4.1. La tutela risarcitoria e il rimedio compensativo ex art. 35-ter o.p. – 5. Conclusioni.

Research paper thumbnail of Sanzioni disciplinari in ambito carcerario e sindacato giurisdizionale esteso al 'merito' dei provvedimenti punitivi: un tentativo (non riuscito) di controllo di "full jurisdiction"

in Diritto penale contemporaneo, 2017

Scopo del presente contributo è quello di affrontare talune delle questioni interpretative poste ... more Scopo del presente contributo è quello di affrontare talune delle questioni interpretative poste dall’irrompere della categoria del ‘merito’ all’interno del sistema di controllo giurisdizionale sui provvedimenti che irrogano sanzioni disciplinari a carico delle persone ristrette in carcere (art. 69, comma 6, lett. B, o.p., come modificato in seguito al d.l. N. 146 del 2013, convertito nella l. N. 10 del 2014). A tal fine, in primo luogo, si cercherà di individuare il fondamento teorico e gli ambiti di operatività del sindacato esteso al ‘merito’ della decisione disciplinare, considerando il ‘merito’ come qualità intrinseca del provvedimento punitivo e percorrendo la via tracciata dalla dicotomia ‘legittimità-merito’. Ci si avvedrà tuttavia che, sotto il profilo del diritto sostanziale, lo spazio riservato alla categoria del ‘merito’ risulta alquanto circoscritto. Successivamente, si appunterà l’attenzione sul concetto di ‘merito’ inteso come particolare tecnica di controllo giurisdizionale sul provvedimento sanzionatorio. In proposito, si verificherà se tale concetto, abbandonato il campo del diritto sostanziale, possa riaffermarsi proprio sotto l’aspetto processuale. Infine, una volta definito l’ambito di operatività del sindacato giurisdizionale esteso al ‘merito’ della decisione disciplinare, ci si domanderà se sia conforme ai principi costituzionali e convenzionali la scelta del legislatore di limitare siffatta tipologia di controllo ai soli provvedimenti punitivi che irrogano una delle due sanzioni disciplinari più gravi.

Books by Giuseppe Melchiorre Napoli

Research paper thumbnail of Laurearsi in carcere. Esperienze autoetnografiche

Laurearsi in carcere. Esperienze autoetnografiche in O. Sapia, A. Scerbo, Temi, problemi e prospettive del sistema penale, Napoli 2022, 2022

Sommario: 1. Introduzione. – 2. Sociologia e carcere. – 3. Etnografia e autoetnografia. – 4. Prop... more Sommario: 1. Introduzione. – 2. Sociologia e carcere. – 3. Etnografia e autoetnografia. – 4. Proposizioni generali: dal clan al carcere, tra risocializzazione, rieducazione e sopravvivenza. – 5. Autoetnografia e coscienza di sé – 6. Conclusioni.

Research paper thumbnail of Salute, affettività e libertà di corrispondere e comunicare. I diritti fondamentali alla prova del carcere, Giappichelli, Torino, 2014.

Il carcere è, da sempre, un “campo d’esperienza decisivo” per apprezzare la capacità di un ordina... more Il carcere è, da sempre, un “campo d’esperienza decisivo” per apprezzare la capacità di un ordinamento giuridico di garantire una tutela effettiva di tutti quei diritti fondamentali che definiscono “lo spazio vitale che circonda la persona e senza il quale questa non può esistere e svilupparsi in armonia con i postulati della dignità umana”.
Privilegiando simile prospettiva, l’autore si propone di verificare il grado di conformità delle norme sull’ordinamento penitenziario ai precetti costituzionali e convenzionali che riconoscono e garantiscono i diritti alla salute, all’affettività e alla corrispondenza libera e segreta. Si tratta di diritti fondamentali e universali dalla cui sfera di intangibilità scaturisce un ventaglio di situazioni giuridiche soggettive tra loro intimamente connesse. Se, infatti, la tutela della salute mira a garantire non semplicemente l’assenza di malattia, ma uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, allora essa è imprescindibilmente legata alla tutela dei rapporti parentali e delle relazioni affettive, dal momento che l’interruzione dei contatti con i propri cari è quasi sempre causa del “crollo” psicofisico del detenuto. Dal canto suo, il diritto al mantenimento delle relazioni affettive presuppone il riconoscimento della libertà di corrispondere e di comunicare riservatamente. Soltanto modalità di contatto che assicurino la riservatezza della comunicazione, infatti, possono consentire ai detenuti di mantenere e di sviluppare i rapporti affettivi nel modo più normale.
Tutto il lavoro, quindi, è permeato dalla convinzione che la tutela della salute, della sfera degli affetti e della libertà di corrispondere e di comunicare riservatamente contribuisca a garantire la “dimensione basica” della dignità umana. In tali diritti elementari, infatti, si riflettono bisogni comuni a tutte le persone, il cui soddisfacimento è necessario al raggiungimento, anche in carcere, di “una vita minimamente degna”.

Research paper thumbnail of IL REGIME PENITENZIARIO, Giuffrè, Milano, 2012 (indice sommario - bibliografia)

Il volume offre un'ampia trattazione delle problematiche inerenti agli istituti che definiscono i... more Il volume offre un'ampia trattazione delle problematiche inerenti agli istituti che definiscono il Regime penitenziario. L'autore esamina, anzitutto, le norme che regolano gli strumenti - ordinari e straordinari - di gestione della vita quotidiana all'interno del carcere, verificando con attenzione l'ambito di operatività delle misure amministrative capaci di intaccare "il bagaglio degli inviolabili diritti dell'uomo, che anche il detenuto porta con sé". Approfondisce, poi, l'analisi delle norme relative al Regime disciplinare privilegiando una lettura restrittiva delle disposizioni legislative e regolamentari dettate in materia di infrazione, sanzione e procedimento disciplinare. Affronta, infine, il tema della tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti lesi da determinazioni assunte dall'Amministrazione penitenziaria. Emerge in tutto il lavoro la convinzione che lo studio delle disposizioni concernenti il Regime penitenziario sarebbe privo di pratica utilità, se non si individuassero adeguati mezzi di tutela dei diritti riconosciuti alla persona in vinculis.

Teaching Documents by Giuseppe Melchiorre Napoli

Research paper thumbnail of La sospensione dell'esecuzione della pena a favore dei condannati che siano stati tossicodipendenti

in diritto&diritti, 2007

L'articolo esamina i presupposti per la concessione del beneficio della sospensione della pena e ... more L'articolo esamina i presupposti per la concessione del beneficio della sospensione della pena e il relativo procedimento, con riferimento alle tre situazioni che si possono in concreto verificare: condannato detenuto; condannato in stato di libertà; condannato sottoposto agli arresti domiciliari. Le riflessioni tengono conto delle modifiche apportate dalla legge n. 49/2006, come interpretate dalla giurisprudenza.

Research paper thumbnail of La tutela dei diritti dei detenuti e degli internati lesi da atti illegittimi dell'Amministrazione penitenziaria

Research paper thumbnail of L'affidamento in prova per tossicodipendenti e alcoldipendenti

in diritto&diritti, 2007

L'articolo propone una sintetica analisi della disciplina normativa della misura alternativa dell... more L'articolo propone una sintetica analisi della disciplina normativa della misura alternativa dell'affidamento in prova in casi particolari, così come rimodulata dalla legge n. 49, 21 febbraio 2006.

Research paper thumbnail of L'isolamento continuo del detenuto

Research paper thumbnail of Le perquisizioni in carcere

in diritto&diritti, 2007

Sommario: 1. L'art. 34 O.P. e i principi costituzionali. - 2. I presupposti del potere di perquis... more Sommario: 1. L'art. 34 O.P. e i principi costituzionali. - 2. I presupposti del potere di perquisizione personale. - 3. Le modalità esecutive della perquisizione. - 4. Motivazione dell'atto e tutela giurisdizionale.- 5. La perquisizione locale. - 6. I controlli sulle persone che accedono all'istituto.

Research paper thumbnail of Lo statuto garantistico sovra-legale delle infrazioni e delle sanzioni disciplinari in ambito carcerario

in Giurisprudenza penale, 2022

Due sono gli obiettivi che questo contributo si propone di raggiungere. Il primo è quello di trac... more Due sono gli obiettivi che questo contributo si propone di raggiungere.
Il primo è quello di tracciare il volto costituzionale degli illeciti e delle sanzioni disciplinari in ambito carcerario, al fine di definire lo statuto garantistico che si deve riconoscere a queste misure punitive.
Il secondo obiettivo è quello di verificare “se e in che modo” questo volto costituzionale si rifletta nella disciplina legislativa e regolamentare della materia oggetto dell’analisi.

Sommario. 1. Disciplina, ordine e sicurezza.-2. Verso uno statuto garantistico sovra-legale della sanzione disciplinare in ambito carcerario.-2.1. Il contenuto di afflittività della sanzione disciplinare.-2.2. Le modalità operative della sanzione disciplinare (il criterio del legame fatto illecito-misura restrittiva).-2.3. La finalità (la natura) dissuasiva-punitiva della sanzione disciplinare.-2.4. La sanzione disciplinare in ambito carcerario è differente dalle altre misure con finalità punitiva previste dall'ordinamento?-3. Il volto costituzionale della sanzione disciplinare in ambito carcerario.-4. Il versante "storico-politico" del principio di legalità: la garanzia della riserva tendenzialmente assoluta di legge in materia disciplinare.-4.1. Il versante "universalistico-astorico" del principio di legalità: la conoscibilità delle disposizioni disciplinari.-4.1.1. (Segue): La prevedibilità, ovverosia i principi di precisione, tassatività e irretroattività della norma disciplinare di sfavore.-4.1.2. (Segue): La Colpevolezza nell'ambito della struttura tripartita dell'illecito disciplinare.-4.1.3. (Segue): La proporzione tra la gravità del fatto illecito e l'afflittività della sanzione.-5. Conclusioni.

Research paper thumbnail of I diritti delle persone detenute. Tra pregiudizi collettivi ed effettiva garanzia

in Rivista italiana di diritto e procedura penale, 2021

Perché, nel 2018, a settant’anni dall’entrata in vigore della Costituzione, il Legislatore avvert... more Perché, nel 2018, a settant’anni dall’entrata in vigore della Costituzione, il Legislatore avverte ancora la necessità di affermare, solennemente, una ovvietà, vale a dire che le persone detenute conservano la titolarità di tutti quei diritti fondamentali che risultano compatibili con la condizione di restrizione della libertà? Nel tentativo di trovare una risposta a questo interrogativo, il contributo ritorna ad analizzare un pregiudizio collettivo, radicato nella memoria sociale (anche in quella giuridica) e già rilevato da autorevole dottrina all’inizio del nuovo millennio, pregiudizio che, ancora oggi, influenza l’approccio alle tematiche connesse alla definizione dello statuto giuridico della persona detenuta.

Why, in 2018, i.e. 70 years after the Italian Constitution entered into force, did the Legislator still feel the need to solemnly state the obvious, namely that detainees
retain all those fundamental rights that are compatible with the condition of individual freedom restrictions? In an attempt to find an answer to this question, this paper analyses a collective prejudice, rooted both in the social and legal memory, which has already been pointed out by outstanding scholars at the beginning of the new millennium, but is still affecting the approach taken when tackling issues concerning the definition of the detainee’s legal status.

Research paper thumbnail of Dal "pregiudizio" attuale al pericolo di "danno". La funzione preventiva della tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti e degli internati.

in Archivio Penale, 2020

Il contributo mira a ridefinire le condizioni di proponibilità del reclamo ed i poteri cognitori ... more Il contributo mira a ridefinire le condizioni di proponibilità del reclamo ed i poteri cognitori e decisori del Magistrato di sorveglianza, alla luce della funzione preventiva assolta dal rimedio giurisdizionale per la tutela dei diritti delle persone detenute ex artt. 35-bis e 69, co. 6, lett. b, della legge sull'Ordinamento penitenziario.

From the current "injury" to the risk of "damage". The preventive role of judicial protection of the rights of detainees and inmates.

The contribution aims to redefine the conditions of proposability of the complaint and the powers of cognition and decision of the Supervisory Magistrate, in light of the preventive role performed by the jurisdictional remedy for the protection of the rights of the detained persons pursuant to articles 35-bis and 69, paragraph 6, lett. b, of the Penitentiary Law.

SOMMARIO: 1. Funzione lato sensu inibitoria e funzione preventiva della tecnica di tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti.-2. L'oggetto della funzione preventiva della tutela giurisdizionale.-3. Diversità e autonomia delle forme di tutela giurisdizionale, nell'ambito di un sistema rafforzato e organico di protezione dei diritti della persona detenuta.-4. Funzione preventiva della tutela giurisdizionale e attualità del pregiudizio all'esercizio di un diritto: i rapporti amministrativi di durata.-5. Funzione preventiva e ambiti di operatività della tutela inibitoria meramente negativa: gli atti ad immediata e completa efficacia lesiva e l'attualità del pregiudizio.-6. La funzione preventiva del rimedio inibitorio ed i poteri cognitori e decisori del Magistrato di sorveglianza.-7. Conclusioni. La funzione preventiva presa sul serio: prospettive de iure condendo.

Research paper thumbnail of La natura giuridica delle pretese della persona detenuta azionabili avanti al Magistrato di sorveglianza

in F. Fiorentin (a cura di), La tutela preventiva e compensativa per la tutela dei diritti dei detenuti, Giappichelli , 2019

Research paper thumbnail of La fase decisionale: i provvedimenti del magistrato di sorveglianza sul merito della controversia (annullamento, condanna, rigetto) e le pronunce di rito.

in F. Fiorentin (a cura di), La tutela preventiva e compensativa per i diritti dei detenuti, Giappichelli , 2019

Research paper thumbnail of IL PRINCIPIO DI PROPORZIONALITÀ NELL'ESECUZIONE PENITENZIARIA. Poteri amministrativi autoritativi e diritti della persona detenuta

in Diritto penale contemporaneo, 2015

Abstract. Il principio di proporzionalità consente di guardare alla legge sull'ordinamento penite... more Abstract. Il principio di proporzionalità consente di guardare alla legge sull'ordinamento penitenziario indossando occhiali particolari, capaci di svelare zone d'ombra, anacronismi e punti di forza di un testo normativo approvato quarant'anni fa, anche se, in molte sue parti, ripetutamente novellato nel corso degli ultimi decenni. Guardare alla legge penitenziaria con la lente del canone della proporzionalità significa, innanzitutto, riaffermare un principio di civiltà giuridica: le persone detenute o internate conservano intatta la titolarità dei diritti fondamentali e vedono garantita quella parte di personalità umana che non può essere, in alcun modo, incisa dall'esecuzione in carcere di una misura restrittiva della libertà personale. Guardare alla legge penitenziaria con gli occhiali del principio di proporzionalità significa, poi, circoscrivere l'esercizio dei poteri autoritativi conferiti dalla legge all'amministrazione penitenziaria in vista del perseguimento di specifiche finalità pubbliche, poiché la possibilità giuridica della realizzazione di tali finalità risulta delimitata dall'esigenza di non determinare un'eccessiva compressione dei diritti della persona ristretta. Guardare alla legge penitenziaria con la lente della proporzionalità vuol dire, infine, esaltare la necessaria relazionalità del potere amministrativo, "che nello svolgimento della sua azione deve preoccuparsi dell'altro", delle ricadute delle sue scelte e del suo operato sulla persona ristretta.

SOMMARIO: 1. Il principio di proporzionalità nella legge sull'ordinamento penitenziario. - 2. Il fondamento costituzionale del principio di proporzionalità. - 3. La proporzionalità come autonomo canone dell'azione amministrativa e autonomo parametro di giudizio della sua legittimità. - 4. Gli ambiti di operatività del principio di proporzionalità: l'attività amministrativa di natura autoritativa. - 4.1. L'attività di prestazione di pubblico servizio: il trattamento rieducativo. - 5. La struttura del principio di proporzionalità. - 5.1. La capacità tecnica di realizzare la finalità pubblica: l'idoneità. - 5.2. Tra i parimenti idonei, il più mite: la necessarietà (o indispensabilità). - 5.3. La determinazione della dimensione dell'intervento: adeguatezza, inadeguatezza e rinuncia alla realizzazione della finalità pubblica. - 5.4. L'equilibrio tra efficacia e mitezza: la proporzionalità in senso stretto. - 6. Il giudizio prognostico sulla proporzionalità dell'azione amministrativa. - 7. Conclusioni.

Research paper thumbnail of IL REGIME PENITENZIARIO E I DIRITTI DELLE PERSONE DETENUTE

Research paper thumbnail of INFRAZIONI, SANZIONI E PROCEDIMENTO DISCIPLINARE IN AMBITO CARCERARIO: SPUNTI PER UNA ANALISI (E PER UN INTERVENTO DI RIFORMA) ALLA LUCE DEL PRINCIPIO DI PROPORZIONALITÀ

in Rivista italiana di diritto e procedura penale, 2016

The purpose of this contribution on the disciplinary power of the penitentiary administration is ... more The purpose of this contribution on the disciplinary power of the penitentiary administration is to analyze the operational approach by which the principle of proportionality should guide the exercise of public powers, from the abstract configuration of an infringement and
etermination of sanctions, to the specific enforcement and execution of punishment. The fundamental consideration on which this study is based is that, in jails and prisons, disciplinary sanctions do not
protect a special interest of the administrative organization in which the person in vinculis is detained, but “are set within the general legal framework”, thus a protection of the same values involved in several riminal offenses can be expected. This peculiar connotation, which distinguishes the punitive mechanism against the detained from other types of disciplinary sanctions, deserves a closer assessment of the nature of proportionality in the enforcement of repressive measures.

Research paper thumbnail of Il principio di legalità dell’azione amministrativa nell’esecuzione penitenziaria.

in Archivio penale, 2016

Sommario 1. Dalla “supremazia speciale” dell’istituzione carceraria al “modello a tre elementi”: ... more Sommario
1. Dalla “supremazia speciale” dell’istituzione carceraria al “modello a tre elementi”: legge, potere amministrativo e diritti fondamentali della persona detenuta. – 2. Il potere amministrativo di natura autoritativa al cospetto dei diritti fondamentali della persona in vinculis: il principio di “legalità sostanziale”. – 3. Il principio di “legalità sostanziale” e la sua degradazione a mera “legalità formale”. Casi paradigmatici. – 4. L’elusione del principio di legalità: i poteri amministrativi privi di fondamento legislativo. Il trattenimento provvisorio della corrispondenza epistolare tra detenuti sottoposti al regime di sospensione delle ordinarie regole del trattamento ex art. 41-bis, co. 2, ord. penit. – 4.1. L’istituzione delle sezioni a “custodia aperta”: considerazioni conclusive.

Research paper thumbnail of Dal principio alle regole: la proporzionalità  come indefettibile criterio guida  dell'azione dell'amministrazione penitenziaria

in Diritto penale contemporaneo, 2015

Proseguendo l'analisi già avviata con il contributo su "Il principio di proporzionalità nell'esec... more Proseguendo l'analisi già avviata con il contributo su "Il principio di proporzionalità nell'esecuzione penitenziaria", pubblicato in questa Rivista lo scorso febbraio, il presente lavoro esamina, più nel dettaglio, il ruolo della proporzionalità nel processo decisionale dell'Amministrazione penitenziaria. A tal fine, si analizzano tre diversi ambiti di operatività: quello in cui il canone in questione orienta l'esercizio dei poteri amministrativi - astrattamente e concretamente - discrezionali; l'ambito in cui l'impiego del criterio della proporzionalità determina il fenomeno della riduzione dell'astratta discrezionalità in vincolatezza in concreto; l'ambito connotato dall'esercizio di poteri vincolati in astratto, ancorché limitatamente a quelle particolari situazioni in cui una misura amministrativa legalmente imposta - anche se astrattamente proporzionata - risulti eccessivamente gravosa quando la si debba impiegare in un caso concreto che si configuri quale "accadimento problematico". In relazione a questi due ultimi ambiti, l'attenzione si appunterà, precipuamente, sul criterio d'azione dell'adeguatezza tecnica. Rispetto, invece, al primo, rileverà il criterio della proporzionalità in senso stretto.

SOMMARIO: 1. Il principio di proporzionalità e gli obblighi statali di protezione e di non lesione dei titolari di diritti fondamentali. - 2. Il rapporto esecutivo penale: diritti del detenuto e poteri dell'Amministrazione. - 3. Il principio di proporzionalità nel processo decisionale dell'Amministrazione penitenziaria. - 4. Attività amministrativa vincolata (sotto il profilo strumentale), "accadimenti problematici" e recessione parziale del fine pubblico: l'incidenza del criterio dell'adeguatezza tecnica sui rigidi meccanismi applicativi ex art. 41-bis o.p. - 4.1. Veri e falsi "accadimenti problematici": dalla diretta applicazione delle norme costituzionali o convenzionali al necessario intervento della Consulta. - 4.2. Poteri amministrativi vincolati e varietà del concreto: l'irragionevolezza dei rigidi automatismi applicativi ex art. 41-bis o.p. - 5. L'attività amministrativa integralmente vincolata e la rinuncia (parziale) alla realizzazione del fine pubblico. - 6. L'attività connotata dall'assenza di (ulteriori) margini di esercizio di discrezionalità amministrativa (c.d. vincolatezza in concreto). - 6.1. Un "caso paradigmatico": l'istanza di accesso ai documenti amministrativi. - 7. Ragionevolezza, proporzionalità e tutela del legittimo affidamento: l'esercizio dei poteri amministrativi di autotutela. L'annullamento d'ufficio dei provvedimenti con effetti ampliativi della sfera giuridica del detenuto. La rimozione del provvedimento di ammissione del detenuto al regime ordinario dei colloqui con i familiari. - 8. Scegliere tra più soluzioni possibili: discrezionalità amministrativa e proporzionalità in senso stretto. - 8.1. "Casi paradigmatici" di bilanciamento di valori connessi ad interessi contrapposti: misure a carattere preventivo o precauzionale e proporzionalità in senso stretto. - 8.2. I regimi detentivi differenziati e il principio di proporzionalità. - 9. Gli interventi di natura organizzativa (a carattere generale) non incidenti sulla sfera giuridica del detenuto. - 9.1. L'assegnazione dei detenuti ai diversi circuiti penitenziari e il raggruppamento nelle sezioni. - 10. L'uso proporzionato del potere amministrativo: quadro di sintesi.

Research paper thumbnail of Il controllo del giudice sulla proporzionalità dell’azione dell’amministrazione penitenziaria

in Diritto penale contemporaneo, 2017

Il contributo affronta i temi dell’incisività e dell’effettività del sindacato giurisdizionale su... more Il contributo affronta i temi dell’incisività e dell’effettività del sindacato giurisdizionale sull’azione dell’Amministrazione penitenziaria e, in particolare, analizza le modalità operative della proporzionalità quale parametro di controllo sui limiti legali degli interventi che intaccano la sfera giuridica delle persone ristrette in carcere. Più nel dettaglio, nell’articolo si delinea lo “schema teorico-sistematico” del controllo di proporzionalità e se ne appura la capacità di adattamento alla mutevole natura del potere amministrativo esercitato.

SOMMARIO: 1. La natura ‘bivalente’ del principio di proporzionalità. – 2. Il controllo giurisdizionale sull’uso del potere pubblico. – 3. La tutela giurisdizionale e il parametro di giudizio della proporzionalità. – 3.1. Struttura ‘quadripartita’ e ambiti di operatività del parametro di controllo della proporzionalità. – 4. Modalità ed esiti del controllo sulla proporzionalità dell’azione amministrativa nell’ambito della procedura su reclamo di cui all’art. 35-bis o.p. – 4.1. La tutela risarcitoria e il rimedio compensativo ex art. 35-ter o.p. – 5. Conclusioni.

Research paper thumbnail of Sanzioni disciplinari in ambito carcerario e sindacato giurisdizionale esteso al 'merito' dei provvedimenti punitivi: un tentativo (non riuscito) di controllo di "full jurisdiction"

in Diritto penale contemporaneo, 2017

Scopo del presente contributo è quello di affrontare talune delle questioni interpretative poste ... more Scopo del presente contributo è quello di affrontare talune delle questioni interpretative poste dall’irrompere della categoria del ‘merito’ all’interno del sistema di controllo giurisdizionale sui provvedimenti che irrogano sanzioni disciplinari a carico delle persone ristrette in carcere (art. 69, comma 6, lett. B, o.p., come modificato in seguito al d.l. N. 146 del 2013, convertito nella l. N. 10 del 2014). A tal fine, in primo luogo, si cercherà di individuare il fondamento teorico e gli ambiti di operatività del sindacato esteso al ‘merito’ della decisione disciplinare, considerando il ‘merito’ come qualità intrinseca del provvedimento punitivo e percorrendo la via tracciata dalla dicotomia ‘legittimità-merito’. Ci si avvedrà tuttavia che, sotto il profilo del diritto sostanziale, lo spazio riservato alla categoria del ‘merito’ risulta alquanto circoscritto. Successivamente, si appunterà l’attenzione sul concetto di ‘merito’ inteso come particolare tecnica di controllo giurisdizionale sul provvedimento sanzionatorio. In proposito, si verificherà se tale concetto, abbandonato il campo del diritto sostanziale, possa riaffermarsi proprio sotto l’aspetto processuale. Infine, una volta definito l’ambito di operatività del sindacato giurisdizionale esteso al ‘merito’ della decisione disciplinare, ci si domanderà se sia conforme ai principi costituzionali e convenzionali la scelta del legislatore di limitare siffatta tipologia di controllo ai soli provvedimenti punitivi che irrogano una delle due sanzioni disciplinari più gravi.

Research paper thumbnail of Laurearsi in carcere. Esperienze autoetnografiche

Laurearsi in carcere. Esperienze autoetnografiche in O. Sapia, A. Scerbo, Temi, problemi e prospettive del sistema penale, Napoli 2022, 2022

Sommario: 1. Introduzione. – 2. Sociologia e carcere. – 3. Etnografia e autoetnografia. – 4. Prop... more Sommario: 1. Introduzione. – 2. Sociologia e carcere. – 3. Etnografia e autoetnografia. – 4. Proposizioni generali: dal clan al carcere, tra risocializzazione, rieducazione e sopravvivenza. – 5. Autoetnografia e coscienza di sé – 6. Conclusioni.

Research paper thumbnail of Salute, affettività e libertà di corrispondere e comunicare. I diritti fondamentali alla prova del carcere, Giappichelli, Torino, 2014.

Il carcere è, da sempre, un “campo d’esperienza decisivo” per apprezzare la capacità di un ordina... more Il carcere è, da sempre, un “campo d’esperienza decisivo” per apprezzare la capacità di un ordinamento giuridico di garantire una tutela effettiva di tutti quei diritti fondamentali che definiscono “lo spazio vitale che circonda la persona e senza il quale questa non può esistere e svilupparsi in armonia con i postulati della dignità umana”.
Privilegiando simile prospettiva, l’autore si propone di verificare il grado di conformità delle norme sull’ordinamento penitenziario ai precetti costituzionali e convenzionali che riconoscono e garantiscono i diritti alla salute, all’affettività e alla corrispondenza libera e segreta. Si tratta di diritti fondamentali e universali dalla cui sfera di intangibilità scaturisce un ventaglio di situazioni giuridiche soggettive tra loro intimamente connesse. Se, infatti, la tutela della salute mira a garantire non semplicemente l’assenza di malattia, ma uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, allora essa è imprescindibilmente legata alla tutela dei rapporti parentali e delle relazioni affettive, dal momento che l’interruzione dei contatti con i propri cari è quasi sempre causa del “crollo” psicofisico del detenuto. Dal canto suo, il diritto al mantenimento delle relazioni affettive presuppone il riconoscimento della libertà di corrispondere e di comunicare riservatamente. Soltanto modalità di contatto che assicurino la riservatezza della comunicazione, infatti, possono consentire ai detenuti di mantenere e di sviluppare i rapporti affettivi nel modo più normale.
Tutto il lavoro, quindi, è permeato dalla convinzione che la tutela della salute, della sfera degli affetti e della libertà di corrispondere e di comunicare riservatamente contribuisca a garantire la “dimensione basica” della dignità umana. In tali diritti elementari, infatti, si riflettono bisogni comuni a tutte le persone, il cui soddisfacimento è necessario al raggiungimento, anche in carcere, di “una vita minimamente degna”.

Research paper thumbnail of IL REGIME PENITENZIARIO, Giuffrè, Milano, 2012 (indice sommario - bibliografia)

Il volume offre un'ampia trattazione delle problematiche inerenti agli istituti che definiscono i... more Il volume offre un'ampia trattazione delle problematiche inerenti agli istituti che definiscono il Regime penitenziario. L'autore esamina, anzitutto, le norme che regolano gli strumenti - ordinari e straordinari - di gestione della vita quotidiana all'interno del carcere, verificando con attenzione l'ambito di operatività delle misure amministrative capaci di intaccare "il bagaglio degli inviolabili diritti dell'uomo, che anche il detenuto porta con sé". Approfondisce, poi, l'analisi delle norme relative al Regime disciplinare privilegiando una lettura restrittiva delle disposizioni legislative e regolamentari dettate in materia di infrazione, sanzione e procedimento disciplinare. Affronta, infine, il tema della tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti lesi da determinazioni assunte dall'Amministrazione penitenziaria. Emerge in tutto il lavoro la convinzione che lo studio delle disposizioni concernenti il Regime penitenziario sarebbe privo di pratica utilità, se non si individuassero adeguati mezzi di tutela dei diritti riconosciuti alla persona in vinculis.

Research paper thumbnail of La sospensione dell'esecuzione della pena a favore dei condannati che siano stati tossicodipendenti

in diritto&diritti, 2007

L'articolo esamina i presupposti per la concessione del beneficio della sospensione della pena e ... more L'articolo esamina i presupposti per la concessione del beneficio della sospensione della pena e il relativo procedimento, con riferimento alle tre situazioni che si possono in concreto verificare: condannato detenuto; condannato in stato di libertà; condannato sottoposto agli arresti domiciliari. Le riflessioni tengono conto delle modifiche apportate dalla legge n. 49/2006, come interpretate dalla giurisprudenza.

Research paper thumbnail of La tutela dei diritti dei detenuti e degli internati lesi da atti illegittimi dell'Amministrazione penitenziaria

Research paper thumbnail of L'affidamento in prova per tossicodipendenti e alcoldipendenti

in diritto&diritti, 2007

L'articolo propone una sintetica analisi della disciplina normativa della misura alternativa dell... more L'articolo propone una sintetica analisi della disciplina normativa della misura alternativa dell'affidamento in prova in casi particolari, così come rimodulata dalla legge n. 49, 21 febbraio 2006.

Research paper thumbnail of L'isolamento continuo del detenuto

Research paper thumbnail of Le perquisizioni in carcere

in diritto&diritti, 2007

Sommario: 1. L'art. 34 O.P. e i principi costituzionali. - 2. I presupposti del potere di perquis... more Sommario: 1. L'art. 34 O.P. e i principi costituzionali. - 2. I presupposti del potere di perquisizione personale. - 3. Le modalità esecutive della perquisizione. - 4. Motivazione dell'atto e tutela giurisdizionale.- 5. La perquisizione locale. - 6. I controlli sulle persone che accedono all'istituto.

Research paper thumbnail of I colloqui visivi dei detenuti e degli internati