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Research paper thumbnail of NUOVO CINEMA ONLINE: METAMORFOSI DELLA FILIERA CINEMATOGRAFICA NELL'ERA DEL WEB 2.0

Lo sviluppo tecnologico e il processo di convergenza hanno rivoluzionato i processi di produzione... more Lo sviluppo tecnologico e il processo di convergenza hanno rivoluzionato i processi di produzione e distribuzione del prodotto culturale e in particolare dei contenuti audiovisivi, costringendo i tradizionali meccanismi dell'industria dell'intrattenimento a rivedere le proprie strategie. Tali cambiamenti hanno avuto luogo grazie alla riduzione dei costi di connessione e all'aumento della banda larga, che hanno consentito la proliferazione di Internet e della rete a livello globale. Il Web ha ridefinito il concetto di accessibilità e di consumo: il pubblico può fruire di qualsiasi contenuto, quando vuole e dove vuole, condividerlo all'interno della community e diffonderlo esponenzialmente. Non solo, la democratizzazione degli strumenti di produzione e distribuzione ha favorito lo sviluppo di un consumo attivo e partecipativo. Sul Web hanno trovato spazio le piattaforme di crowdfunding, un nuovo modello di finanziamento dal basso che permette a chiunque di organizzare una raccolta fondi per lo sviluppo di un progetto, facendo affidamento sul potere della rete. Con il processo di convergenza sono aumentati gli schermi e i supporti su cui è possibile visualizzare i contenuti; ora il pubblico è in grado di scegliere, in base alle caratteristiche del supporto e del prodotto che si vuole visualizzare, quale device sfruttare, valutando i vantaggi che più rispondono alle esigenze del consumatore. Le nuove modalità di fruizione, come lo streaming o il download, offrono l'accesso immediato ad un catalogo di contenuti più vasto e variegato; inoltre, tali servizi consentono di accedere al contenuto tramite una piattaforma o di salvare il file audiovisivo sul proprio computer e conservarlo virtualmente, occupando uno spazio digitale, immateriale. Il vantaggio del digitale non risiede solo nella possibilità di risparmiare lo spazio fisico, ma soprattutto nella garanzia di preservare un bene dall'obsolescenza tipica dei supporti materiali, come il DVD o il Blu-ray. Internet rompe le barriere create dalle tradizionali finestre distributive e consente l'accesso ai contenuti che, a causa delle politiche commerciali, non sono riusciti a raggiungere il pubblico attraverso i canali lineari, incrementando il consumo di prodotti culturali di nicchia che si trovano lungo la coda. Tra le piattaforme di Video on Demand che offrono un servizio sul territorio italiano, troviamo i colossi Netflix e Amazon, ma anche la piattaforma MUBI e i servizi digitali offerti dalle reti televisive Rai, Mediaset e Sky Italia. L'offerta legale, a volte, non basta a soddisfare la domanda delle nicchie; il Web ha dato vita alle reti peer to peer che favoriscono la circolazione, illegale, di contenuti audiovisivi. Chi ne fa uso non sempre ha scopi di lucro, ma desidera poter visualizzare un contenuto che non può reperire in altra maniera, a causa di barriere economiche o geografiche. Alla luce dei nuovi fenomeni di produzione e distribuzione dal basso, è necessario interrogarsi sull'efficienza dei meccanismi che fino ad ora hanno guidato l'industria cinematografica e valutare quali nuove strategie e modelli siano più adatti alle esigenze del pubblico e del settore, perché possa cogliere al meglio anche questa rivoluzione tecnologica.

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Lo sviluppo tecnologico e il processo di convergenza hanno rivoluzionato i processi di produzione... more Lo sviluppo tecnologico e il processo di convergenza hanno rivoluzionato i processi di produzione e distribuzione del prodotto culturale e in particolare dei contenuti audiovisivi, costringendo i tradizionali meccanismi dell'industria dell'intrattenimento a rivedere le proprie strategie. Tali cambiamenti hanno avuto luogo grazie alla riduzione dei costi di connessione e all'aumento della banda larga, che hanno consentito la proliferazione di Internet e della rete a livello globale. Il Web ha ridefinito il concetto di accessibilità e di consumo: il pubblico può fruire di qualsiasi contenuto, quando vuole e dove vuole, condividerlo all'interno della community e diffonderlo esponenzialmente. Non solo, la democratizzazione degli strumenti di produzione e distribuzione ha favorito lo sviluppo di un consumo attivo e partecipativo. Sul Web hanno trovato spazio le piattaforme di crowdfunding, un nuovo modello di finanziamento dal basso che permette a chiunque di organizzare una raccolta fondi per lo sviluppo di un progetto, facendo affidamento sul potere della rete. Con il processo di convergenza sono aumentati gli schermi e i supporti su cui è possibile visualizzare i contenuti; ora il pubblico è in grado di scegliere, in base alle caratteristiche del supporto e del prodotto che si vuole visualizzare, quale device sfruttare, valutando i vantaggi che più rispondono alle esigenze del consumatore. Le nuove modalità di fruizione, come lo streaming o il download, offrono l'accesso immediato ad un catalogo di contenuti più vasto e variegato; inoltre, tali servizi consentono di accedere al contenuto tramite una piattaforma o di salvare il file audiovisivo sul proprio computer e conservarlo virtualmente, occupando uno spazio digitale, immateriale. Il vantaggio del digitale non risiede solo nella possibilità di risparmiare lo spazio fisico, ma soprattutto nella garanzia di preservare un bene dall'obsolescenza tipica dei supporti materiali, come il DVD o il Blu-ray. Internet rompe le barriere create dalle tradizionali finestre distributive e consente l'accesso ai contenuti che, a causa delle politiche commerciali, non sono riusciti a raggiungere il pubblico attraverso i canali lineari, incrementando il consumo di prodotti culturali di nicchia che si trovano lungo la coda. Tra le piattaforme di Video on Demand che offrono un servizio sul territorio italiano, troviamo i colossi Netflix e Amazon, ma anche la piattaforma MUBI e i servizi digitali offerti dalle reti televisive Rai, Mediaset e Sky Italia. L'offerta legale, a volte, non basta a soddisfare la domanda delle nicchie; il Web ha dato vita alle reti peer to peer che favoriscono la circolazione, illegale, di contenuti audiovisivi. Chi ne fa uso non sempre ha scopi di lucro, ma desidera poter visualizzare un contenuto che non può reperire in altra maniera, a causa di barriere economiche o geografiche. Alla luce dei nuovi fenomeni di produzione e distribuzione dal basso, è necessario interrogarsi sull'efficienza dei meccanismi che fino ad ora hanno guidato l'industria cinematografica e valutare quali nuove strategie e modelli siano più adatti alle esigenze del pubblico e del settore, perché possa cogliere al meglio anche questa rivoluzione tecnologica.