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Papers by Paola Ircani

Research paper thumbnail of I notai Boccadibue, un giudice pubblico e la Società Maggiore di Santa Maria a Firenze nel 1299

I notai Boccadibue, un giudice pubblico e la Società Maggiore di Santa Maria a Firenze nel 1299, 2024

I Boccadibue, famiglia fiorentina di notai, furono al servizio della compagnia dei Bardi e del co... more I Boccadibue, famiglia fiorentina di notai, furono al servizio della compagnia dei Bardi e del comune di Firenze. Alcuni di loro dovettero essere persone di un certo spirito come si vede dai segni distintivi ... Per quanto riguarda ser Biagio, scrisse le imbreviature dei suoi rogiti in un registro conservato nel Notarile Antecosimiano dell’Archivio di Stato di Firenze.
In particolare nel novembre 1299 rogò la nomina di un giudice ufficiale del comune di Firenze. Dall’atto sono interessanti le particolari notizie sui questi pubblici ufficiali chiamati in città e i desiderata per svolgere l’incarico.
Altri due atti ricordano ai posteri la nota confraternita detta Società Maggiore di Santa Maria, i suoi rettori nel 1299 e alcuni associati, per lo più notai, che ebbero mandato a svolgere degli incarichi specificati.

Research paper thumbnail of Agosto 1315 la battaglia nella piana di Montecatini e la vittoria ghibellina

Agosto 1315: la battaglia nella piana di Montecatini e la vittoria ghibellina, 2024

Agosto 1315: la battaglia nella piana di Montecatini e la vittoria ghibellina L'inizio della voce... more Agosto 1315: la battaglia nella piana di Montecatini e la vittoria ghibellina L'inizio della voce riguardante Montecatini con lo stemma civico nel manoscritto della Biblioteca Nazionale di Firenze.

Research paper thumbnail of "Viaggetto in Maremma" di Antonio Benci scrittore livornese (1830)

"Viaggetto in Maremma" di Antonio Benci scrittore livornese (1830), 2024

Le cronache dei viaggi ebbero (e hanno) un indiscutibile fascino, forse più dello stesso viaggio,... more Le cronache dei viaggi ebbero (e hanno) un indiscutibile fascino, forse più dello stesso viaggio, nei fatti poco esaltante in quanto scomodo e faticoso. Furono raccontate, le più citate, tra sette e ottocento, nei libri dei signori mitteleuropei del Grand Tour e da inedite cronache ‘nostrane’, riguardanti a volte percorsi simili, ma meno note. Mostrano, tuttavia, leggendole anche solo ‘al volo’, rispetto alle prime, fatti e considerazioni di pari importanza e interesse ...
È il caso del Viaggetto in Maremma (1830) (1) di Antonio Benci, romanziere, storico, filologo e traduttore (della Storia della guerra dei Trentanni di Friedrich Schiller, 1822).
Nato a Santa Luce nelle Colline Pisane il 30 marzo 1783, è considerato livornese perché tale fu la madre Francesca Lorenzi e nella città passò gran parte della fanciullezza. Studiò all’Università di Pisa scienze e lettere senza però laurearsi. Precettore del figlio dell’ambasciatore francese a Firenze (1807-1808), si trasferì sempre come istitutore a Napoli (1811), dove trascorse un decennio. Viaggiò poi fuori d’Italia e nel 1831 fu esule in Corsica a causa della repressione dei moti risorgimentali. Qui conobbe e poi sposò la figlia di un ufficiale francese con la quale visse a Livorno, città nella quale morì sessantenne, il 25 gennaio 1843.

Research paper thumbnail of Vita quotidiana e storia della SS. Annunziata di Firenze nella prima metà del Quattrocento

Vita quotidiana e storia della SS. Annunziata di Firenze nella prima metà del Quattrocento, 2004

Contributo alla storia della SS. Annunziata di Firenze, scritto a seguito dello spoglio accurato ... more Contributo alla storia della SS. Annunziata di Firenze, scritto a seguito dello spoglio accurato di registri manoscritti conservati nell'Archivio di Stato di Firenze e nell'Archivio del convento

Research paper thumbnail of Sepolture alla SS. Annunziata di Firenze (I)

Un elenco con più completezza possibile delle sepolture realizzate alla SS. Annunziata nel passat... more Un elenco con più completezza possibile delle sepolture realizzate alla SS. Annunziata nel passato resta è una mancanza che ora proviamo a riparare in parte con alcuni contributi inediti.

Research paper thumbnail of La SS. Annunziata di Firenze : studi e documenti sulla chiesa e il convento

La SS. Annunziata di Firenze Studi e documenti sulla chiesa e il convento Collana di contributi per la storia e per l'arte a cura della Provincia Toscana dei Servi di Maria, 1978

CONTENUTO E. Casalini, Culto ed arte all'Annunziata nel '400 – 1) Il vero crocifisso dei Bianchi... more CONTENUTO
E. Casalini, Culto ed arte all'Annunziata nel '400 – 1) Il vero crocifisso dei Bianchi –
2) Il crocifisso delle Misericordie – 3) Descrizione e attribuzione dei due crocifissi –
4) Le statue della Vergine e di S. Giovanni – 5) Data e attribuzione
I. Dina, Ex-voto d'argento all'Annunziata nel 1650 – Premessa – Trascrizione dell'inedito – Appendice
E. Casalini, Il Montorsoli e le statue del coro dell'Annunziata
R. Giorgetti, Sette secoli d'arte organaria all'Annunziata – Disegno Storico – Documentazione – Appendice
E. Casalini, Note d'arte e d'archivio – 1) M. Senario, l'Annunziata, S. Marcello al Corso, in un affresco di Santi di Tito – 2) Il concorso per i pilastri di S. M. del Fiore – 3) La macchina dell’ Addolorata del 1754 – 4) Il «colosso» di S. Filippo Benizi – 5) Il coro – 6) L'altare maggiore – 7) La sagrestia – 8) Reliquiari – 9) Soffitto della chiesa – 10) Gli organi – 11) Sagrestia della Madonna – 12) Statue lignee ex-voto – 13) Cappella dell'Annunziata
P. Ircani, I fatti del Giansenismo toscano – Premessa – Ricordanze del P. Costantino Battini – Appendice
Indice dei nomi
Referenze fotografiche
Indice generale

Research paper thumbnail of Giovanna «Contessa Bianca» (di Dante) a Cortona

Nelle Rime del tempo dell'esilio (CVI, circa dal 1304 al 1306), ricordò una speciale signora di T... more Nelle Rime del tempo dell'esilio (CVI, circa dal 1304 al 1306), ricordò una speciale signora di Toscana: «Canzone, presso di qui è una donna ch'è del nostro paese; bella, saggia e cortese la chiaman tutti, e neun se n'accorge quando suo nome porge, Bianca, Giovanna, Contessa chiamando ... Su di lei un documento che la ricorda a Cortona nel 1319.

Research paper thumbnail of «Pianta della fondattione» del Carmine di Pisa

In un Campione di beni dei Carmelitani di Pisa, datato 1659 e conservato all’Archivio di Stato de... more In un Campione di beni dei Carmelitani di Pisa, datato 1659 e conservato all’Archivio di Stato della città, si riporta una originale “Pianta della fondattione ...” contenente notizie interessanti sul convento e la chiesa di Santa Maria del Carmine. Non è una descrizione di opere d’arte – tele o sculture –, quanto di strutture conventuali e di opere promosse dai priori pro tempore.

Research paper thumbnail of San Francesco di Pisa nell' "Etruria" di Niccolò Papini

Dall'Etruria Francescana II Il padre minore Conventuale Niccolò Papini Tartagni (San Giovanni Val... more Dall'Etruria Francescana II Il padre minore Conventuale Niccolò Papini Tartagni (San Giovanni Valdarno 1751-Siena 1834), celebre storico dell'Ordine, scrisse tra le varie opere l'Etruria France-scana, I, pubblicata nel 1797, e l'Etruria Francescana, II, che è un manoscritto dell'archivio della Biblioteca di Santa Croce di Firenze. Sebbene correzioni e aggiunte facciano pensare più a ad appunti che a un testo in 'bella copia', l'Etruria II e le sue parti sono ampiamente meritevoli di edizione, in quanto contengono, scritte in buon italiano, notizie poco conosciute sui conventi, maggiori o minori, della Tosca-na. Anche a Pisa e al suo San Francesco sono dedicate un buon numero di pagine, comprendenti, sull'insediamento dei frati in città, le controverse origini, delle quali ora riporteremo i brani relativi.

Research paper thumbnail of Lo stile pisano di Charles Higounet (traduzione di P. Ircani Menichini)

LE STYLE PISAN. Son employ. Sa diffusione geographique LO STILE PISANO. Il suo impiego. La sua di... more LE STYLE PISAN. Son employ. Sa diffusione geographique LO STILE PISANO. Il suo impiego. La sua diffusione geografica.
Contributo allo studio dello Stile Pisano con la traduzione dal francese di un saggio di Charles Higounet. L'autore riconosce ai pisani il grande merito di aver portato avanti nei secoli il loro tipico computo del calendario e di averne fermato il ricordo nella storia della civiltà.
Traduzione, Note e riproduzione dell'originare in francese

Research paper thumbnail of Il testamento del priore Francesco Angeli di Pisa

Il testamento del priore Francesco Angeli di Pisa, 2020

Tra Cinque e Seicento la famiglia Angeli di Barga fu influente in patria, in Toscana e in Italia.... more Tra Cinque e Seicento la famiglia Angeli di Barga fu influente in patria, in Toscana e in Italia. Pietro Angeli detto il Bargeo (Barga 1517 - Pisa 1596), è ricordato come letterato umanista dalla vita avventurosa e Iacopo di Francesco fu cavaliere di Santo Stefano “priore di Volterra e Piombino in terraferma”, dottore in legge dell’Università di Pisa, scrittore e professore dello Studio di Giurisprudenza di Roma.
Francesco Angeli, figlio di Iacopo, tenne anch’egli la carica di “priore di Volterra e Piombino in terraferma” e, come il genitore, rappresentò un personaggio di riferimento nella vita sociale e politica del tempo.
Morì il 27 aprile 1664, a Pisa, nella sua casa di San Lorenzo alla Rivolta. Lo si apprende dal testamento giunto in copia fino ai nostri giorni (1). Dettò le ultime volontà al notaio Orazio Bertacchi il 16 gennaio 1654 nella casa familiare di Barga, presenti come testimoni i frati del vicino convento di Sant’Agostino ...

Research paper thumbnail of Francesi a Pisa - Cronaca delle monache di San Bernardo (1799-1807)

Francesi a Pisa

Un registro di amministrazione del monastero cistercense di San Bernardo di Pisa, oltre ai ricord... more Un registro di amministrazione del monastero cistercense di San Bernardo di Pisa, oltre ai ricordi di contabilità, riporta in sei fogli la cronaca dal 1799 al 1807 degli eventi cittadini seguiti all'occupazione dei francesi con i relativi riflessi nella vita della comunità. È un documento di valore e per questo lo riportiamo, segnando a lato alcune brevi informazioni sui singoli avvenimenti ...

Research paper thumbnail of Santa Maria della Pietà di Bibbona tra Cinque e Seicento

Santa Maria della Pietà di Bibbona tra Cinque e Seicento, 2019

Nell'ultimo decennio del Cinquecento si verificò nel territorio di Bibbona un evento centrale che... more Nell'ultimo decennio del Cinquecento si verificò nel territorio di Bibbona un evento centrale che ne determinò la storia successiva e interessò anche la Santa Maria della Pietà. Ebbe un prologo lontano, sulla montagna pistoiese allorché il 26 maggio 1594 ...

Research paper thumbnail of Un inventario del 1574 della Madonna della Pietà di Bibbona

La conferenza tenuta a Bibbona nell'ottobre 2018 ha dato l'occasione a chi scrive di trovare e fo... more La conferenza tenuta a Bibbona nell'ottobre 2018 ha dato l'occasione a chi scrive di trovare e fotografare alcuni documenti inediti sulla chiesa della Ma-donna della Pietà ubicata fuori del vecchio castello 1. Si tratta di due Visite Pastorali trascritte in altrettanti registri dell'Archivio Diocesano di Volterra ...

Research paper thumbnail of Note a "Vittorio Ghiberti architetto" (la Madonna della Pietà di Bibbona)

Nel 1962 Giuseppe Marchini, scrisse "Vittorio Ghiberti architetto" 1 , facendo riferi-mento alla ... more Nel 1962 Giuseppe Marchini, scrisse "Vittorio Ghiberti architetto" 1 , facendo riferi-mento alla costruzione di Santa Maria della Pietà di Bibbona e riportando documenti inediti dell'Archivio di Stato di Firenze, fondo Corporazioni Religiose soppresse, 78, 396. Vittorio (1418 ca.-1496) era il secondo figlio del più celebre Lorenzo (+ 1455), artefice della Porta del Paradiso del Battistero di Firenze. Nel 2019 siamo andati a riscontrare nell'Archivio le missive trascritte. Si trovano ancora nelle Lettere Familiarum-un insieme di carte che purtroppo ha subito l'allu-vione del 1966 ma è stato restaurato-contenute nel faldone n. 326 (invece che 396). Le riportiamo in sunto, ricordando che sono scritte da Bibbona presso il cantiere. Sono di mano di Bartolomeo Soderini (+1490), vicario generale del vescovo di Volter-ra, e di Ranieri di Iacopo da Tripalle cittadino pisano e provveditore alla costruzione. Vi aggiungiamo qualche notizia che il Marchini tralasciò, forse perché riguardante certi usi del tempo e non strettamente il Ghiberti e l'architettura. 1) Dunque il 23 giugno 1482 da Bibbona il vicario Soderini scrisse al provveditore Ranieri da Tripalle parlando delle ultime disposizioni date per l'edificazione dell'ora-torio. Lo stesso giorno e il 30 del mese trasferì a chi di competenza le somme di denaro e diversi panni giunti in elemosina nella cosiddetta "cassa della Vergine". Segnalò du-cati d'oro in oro fiorentini, papali, lucchesi, senesi, genovini, bolognesi, ragonesi, e perfino uno ungaro, mezzi ducati "tra sanesi et uno della Vergine", fiorini larghi e monete in grossi, grossoni, carlini, lucchesi, soldini eccetera. Ricordò, presente il suo notaio Iacopo, i 'dirigenti responsabili' del progetto ai quali consegnò del denaro: Rinaldo di Vannino da Castagneto, frate Agostino da Savona (senza specifica di ordine religioso), Vettorio di Lorenzo Ghiberti e Ranieri di Iacopo da Tripalle. Qualche giorno dopo So-derini ricevette altri denari dal pievano di Bibbona e li girò a Antonio di Bruogio, a Michele di Luca di Cardino e a Baccio di Cardino, gli operai di Santa Maria.

Research paper thumbnail of Lettera di uno 007 del 1565 dalla torre dei Forzati di Pisa

Il 16 aprile 1565 Niccolò Prototico, un greco dalle molte risorse, dimorava (mal-volentieri) nell... more Il 16 aprile 1565 Niccolò Prototico, un greco dalle molte risorse, dimorava (mal-volentieri) nella torre dei Forzati di Pisa 1. In questa data infatti scrisse una lunga e supplicante lettera al duca di Firenze Cosimo I de' Medici. Non volle ricordare il motivo per cui era stato condannato a due anni della più terribile detenzione, cioè "nella catena" sulle galere ma, agendo in modo resilien-te, propose al duca una specie di consulenza riguardo al servizio su questo tipo di navi. Vantava infatti una parentela di prestigio: suo padre era Baldassarre Proto-tico che fino dall'infanzia trascorsa in Turchia gli aveva fatto far pratica dell'Arte Militare Marittima ...

Research paper thumbnail of Eliseo Biffoli, “Notizie memorabili del convento e chiesa della Nunziata di Firenze …” (1587)

Research paper thumbnail of Scelta di ricordi di San Girolamo di Agnano

Scelta di ricordi di San Girolamo di Agnano, 2019

Il monastero dei monaci Olivetani di San Girolamo di Agnano (Pisa) non esiste più da molto tempo.... more Il monastero dei monaci Olivetani di San Girolamo di Agnano (Pisa) non esiste più da molto tempo. Il complesso edilizio oggi comprende una chiesa intitolata a sant’Iacopo e dei resti di strutture comunitarie diventate abitazioni private. Sono (o meglio erano) perduti quasi tutti i ricordi. Pur avendo avuto vita “gloriosa”, i documenti erano fino ad ora introvabili. Ma ecco, che all’Archivio di Stato di Firenze nel fondo Compagnie religiose soppresse da Pietro Leopoldo ritornano alla luce dalla massa della Compagnia di San Michele. Chi scrive li ha trovati casualmente, avendo in progetto un’altra ricerca. Sono numerosi registri e fascicoli, ripartiti in altrettanti faldoni e rilegati con trascuratezza al tempo del Patrimonio Ecclesiastico di fine Settecento. Il materiale è tanto per chi vorrà studiarlo. Da parte mia presento la trascrizione di due testi: un sommario della storia e la descrizione del monastero compilato tra Cinque e Seicento e un registro di amministrazione degli ultimi decenni del Trecento

Research paper thumbnail of Statuti 1407 1429 del Comune di Rosignano Marittimo

Nell'Archivio di Stato di Firenze sono conservati gli Statuti medievali del Comu-ne di Rosignano ... more Nell'Archivio di Stato di Firenze sono conservati gli Statuti medievali del Comu-ne di Rosignano Marittimo (Livorno) datati 1407-1429. La loro collocazione è nel fondo Statuti delle comunità autonome e soggette, 731. Sono i più antichi.

Research paper thumbnail of Guerre maledizioni e fiordalisi a Pisa tra Quattro e Cinquecento.pdf

Le carte degli archivi ogni tanto raccontano le traversie della gente comune durante le guerre. Q... more Le carte degli archivi ogni tanto raccontano le traversie della gente comune durante le guerre. Qualche piccola cronaca esce allo scoperto, quasi per caso. Ad esempio un’annotazione su un registro di Sant’Andrea in Chinzica di Pisa, scritta nel 1438 dal priore fra Piero da Montepulciano dell’Ordine dei Servi di Maria.

Research paper thumbnail of I notai Boccadibue, un giudice pubblico e la Società Maggiore di Santa Maria a Firenze nel 1299

I notai Boccadibue, un giudice pubblico e la Società Maggiore di Santa Maria a Firenze nel 1299, 2024

I Boccadibue, famiglia fiorentina di notai, furono al servizio della compagnia dei Bardi e del co... more I Boccadibue, famiglia fiorentina di notai, furono al servizio della compagnia dei Bardi e del comune di Firenze. Alcuni di loro dovettero essere persone di un certo spirito come si vede dai segni distintivi ... Per quanto riguarda ser Biagio, scrisse le imbreviature dei suoi rogiti in un registro conservato nel Notarile Antecosimiano dell’Archivio di Stato di Firenze.
In particolare nel novembre 1299 rogò la nomina di un giudice ufficiale del comune di Firenze. Dall’atto sono interessanti le particolari notizie sui questi pubblici ufficiali chiamati in città e i desiderata per svolgere l’incarico.
Altri due atti ricordano ai posteri la nota confraternita detta Società Maggiore di Santa Maria, i suoi rettori nel 1299 e alcuni associati, per lo più notai, che ebbero mandato a svolgere degli incarichi specificati.

Research paper thumbnail of Agosto 1315 la battaglia nella piana di Montecatini e la vittoria ghibellina

Agosto 1315: la battaglia nella piana di Montecatini e la vittoria ghibellina, 2024

Agosto 1315: la battaglia nella piana di Montecatini e la vittoria ghibellina L'inizio della voce... more Agosto 1315: la battaglia nella piana di Montecatini e la vittoria ghibellina L'inizio della voce riguardante Montecatini con lo stemma civico nel manoscritto della Biblioteca Nazionale di Firenze.

Research paper thumbnail of "Viaggetto in Maremma" di Antonio Benci scrittore livornese (1830)

"Viaggetto in Maremma" di Antonio Benci scrittore livornese (1830), 2024

Le cronache dei viaggi ebbero (e hanno) un indiscutibile fascino, forse più dello stesso viaggio,... more Le cronache dei viaggi ebbero (e hanno) un indiscutibile fascino, forse più dello stesso viaggio, nei fatti poco esaltante in quanto scomodo e faticoso. Furono raccontate, le più citate, tra sette e ottocento, nei libri dei signori mitteleuropei del Grand Tour e da inedite cronache ‘nostrane’, riguardanti a volte percorsi simili, ma meno note. Mostrano, tuttavia, leggendole anche solo ‘al volo’, rispetto alle prime, fatti e considerazioni di pari importanza e interesse ...
È il caso del Viaggetto in Maremma (1830) (1) di Antonio Benci, romanziere, storico, filologo e traduttore (della Storia della guerra dei Trentanni di Friedrich Schiller, 1822).
Nato a Santa Luce nelle Colline Pisane il 30 marzo 1783, è considerato livornese perché tale fu la madre Francesca Lorenzi e nella città passò gran parte della fanciullezza. Studiò all’Università di Pisa scienze e lettere senza però laurearsi. Precettore del figlio dell’ambasciatore francese a Firenze (1807-1808), si trasferì sempre come istitutore a Napoli (1811), dove trascorse un decennio. Viaggiò poi fuori d’Italia e nel 1831 fu esule in Corsica a causa della repressione dei moti risorgimentali. Qui conobbe e poi sposò la figlia di un ufficiale francese con la quale visse a Livorno, città nella quale morì sessantenne, il 25 gennaio 1843.

Research paper thumbnail of Vita quotidiana e storia della SS. Annunziata di Firenze nella prima metà del Quattrocento

Vita quotidiana e storia della SS. Annunziata di Firenze nella prima metà del Quattrocento, 2004

Contributo alla storia della SS. Annunziata di Firenze, scritto a seguito dello spoglio accurato ... more Contributo alla storia della SS. Annunziata di Firenze, scritto a seguito dello spoglio accurato di registri manoscritti conservati nell'Archivio di Stato di Firenze e nell'Archivio del convento

Research paper thumbnail of Sepolture alla SS. Annunziata di Firenze (I)

Un elenco con più completezza possibile delle sepolture realizzate alla SS. Annunziata nel passat... more Un elenco con più completezza possibile delle sepolture realizzate alla SS. Annunziata nel passato resta è una mancanza che ora proviamo a riparare in parte con alcuni contributi inediti.

Research paper thumbnail of La SS. Annunziata di Firenze : studi e documenti sulla chiesa e il convento

La SS. Annunziata di Firenze Studi e documenti sulla chiesa e il convento Collana di contributi per la storia e per l'arte a cura della Provincia Toscana dei Servi di Maria, 1978

CONTENUTO E. Casalini, Culto ed arte all'Annunziata nel '400 – 1) Il vero crocifisso dei Bianchi... more CONTENUTO
E. Casalini, Culto ed arte all'Annunziata nel '400 – 1) Il vero crocifisso dei Bianchi –
2) Il crocifisso delle Misericordie – 3) Descrizione e attribuzione dei due crocifissi –
4) Le statue della Vergine e di S. Giovanni – 5) Data e attribuzione
I. Dina, Ex-voto d'argento all'Annunziata nel 1650 – Premessa – Trascrizione dell'inedito – Appendice
E. Casalini, Il Montorsoli e le statue del coro dell'Annunziata
R. Giorgetti, Sette secoli d'arte organaria all'Annunziata – Disegno Storico – Documentazione – Appendice
E. Casalini, Note d'arte e d'archivio – 1) M. Senario, l'Annunziata, S. Marcello al Corso, in un affresco di Santi di Tito – 2) Il concorso per i pilastri di S. M. del Fiore – 3) La macchina dell’ Addolorata del 1754 – 4) Il «colosso» di S. Filippo Benizi – 5) Il coro – 6) L'altare maggiore – 7) La sagrestia – 8) Reliquiari – 9) Soffitto della chiesa – 10) Gli organi – 11) Sagrestia della Madonna – 12) Statue lignee ex-voto – 13) Cappella dell'Annunziata
P. Ircani, I fatti del Giansenismo toscano – Premessa – Ricordanze del P. Costantino Battini – Appendice
Indice dei nomi
Referenze fotografiche
Indice generale

Research paper thumbnail of Giovanna «Contessa Bianca» (di Dante) a Cortona

Nelle Rime del tempo dell'esilio (CVI, circa dal 1304 al 1306), ricordò una speciale signora di T... more Nelle Rime del tempo dell'esilio (CVI, circa dal 1304 al 1306), ricordò una speciale signora di Toscana: «Canzone, presso di qui è una donna ch'è del nostro paese; bella, saggia e cortese la chiaman tutti, e neun se n'accorge quando suo nome porge, Bianca, Giovanna, Contessa chiamando ... Su di lei un documento che la ricorda a Cortona nel 1319.

Research paper thumbnail of «Pianta della fondattione» del Carmine di Pisa

In un Campione di beni dei Carmelitani di Pisa, datato 1659 e conservato all’Archivio di Stato de... more In un Campione di beni dei Carmelitani di Pisa, datato 1659 e conservato all’Archivio di Stato della città, si riporta una originale “Pianta della fondattione ...” contenente notizie interessanti sul convento e la chiesa di Santa Maria del Carmine. Non è una descrizione di opere d’arte – tele o sculture –, quanto di strutture conventuali e di opere promosse dai priori pro tempore.

Research paper thumbnail of San Francesco di Pisa nell' "Etruria" di Niccolò Papini

Dall'Etruria Francescana II Il padre minore Conventuale Niccolò Papini Tartagni (San Giovanni Val... more Dall'Etruria Francescana II Il padre minore Conventuale Niccolò Papini Tartagni (San Giovanni Valdarno 1751-Siena 1834), celebre storico dell'Ordine, scrisse tra le varie opere l'Etruria France-scana, I, pubblicata nel 1797, e l'Etruria Francescana, II, che è un manoscritto dell'archivio della Biblioteca di Santa Croce di Firenze. Sebbene correzioni e aggiunte facciano pensare più a ad appunti che a un testo in 'bella copia', l'Etruria II e le sue parti sono ampiamente meritevoli di edizione, in quanto contengono, scritte in buon italiano, notizie poco conosciute sui conventi, maggiori o minori, della Tosca-na. Anche a Pisa e al suo San Francesco sono dedicate un buon numero di pagine, comprendenti, sull'insediamento dei frati in città, le controverse origini, delle quali ora riporteremo i brani relativi.

Research paper thumbnail of Lo stile pisano di Charles Higounet (traduzione di P. Ircani Menichini)

LE STYLE PISAN. Son employ. Sa diffusione geographique LO STILE PISANO. Il suo impiego. La sua di... more LE STYLE PISAN. Son employ. Sa diffusione geographique LO STILE PISANO. Il suo impiego. La sua diffusione geografica.
Contributo allo studio dello Stile Pisano con la traduzione dal francese di un saggio di Charles Higounet. L'autore riconosce ai pisani il grande merito di aver portato avanti nei secoli il loro tipico computo del calendario e di averne fermato il ricordo nella storia della civiltà.
Traduzione, Note e riproduzione dell'originare in francese

Research paper thumbnail of Il testamento del priore Francesco Angeli di Pisa

Il testamento del priore Francesco Angeli di Pisa, 2020

Tra Cinque e Seicento la famiglia Angeli di Barga fu influente in patria, in Toscana e in Italia.... more Tra Cinque e Seicento la famiglia Angeli di Barga fu influente in patria, in Toscana e in Italia. Pietro Angeli detto il Bargeo (Barga 1517 - Pisa 1596), è ricordato come letterato umanista dalla vita avventurosa e Iacopo di Francesco fu cavaliere di Santo Stefano “priore di Volterra e Piombino in terraferma”, dottore in legge dell’Università di Pisa, scrittore e professore dello Studio di Giurisprudenza di Roma.
Francesco Angeli, figlio di Iacopo, tenne anch’egli la carica di “priore di Volterra e Piombino in terraferma” e, come il genitore, rappresentò un personaggio di riferimento nella vita sociale e politica del tempo.
Morì il 27 aprile 1664, a Pisa, nella sua casa di San Lorenzo alla Rivolta. Lo si apprende dal testamento giunto in copia fino ai nostri giorni (1). Dettò le ultime volontà al notaio Orazio Bertacchi il 16 gennaio 1654 nella casa familiare di Barga, presenti come testimoni i frati del vicino convento di Sant’Agostino ...

Research paper thumbnail of Francesi a Pisa - Cronaca delle monache di San Bernardo (1799-1807)

Francesi a Pisa

Un registro di amministrazione del monastero cistercense di San Bernardo di Pisa, oltre ai ricord... more Un registro di amministrazione del monastero cistercense di San Bernardo di Pisa, oltre ai ricordi di contabilità, riporta in sei fogli la cronaca dal 1799 al 1807 degli eventi cittadini seguiti all'occupazione dei francesi con i relativi riflessi nella vita della comunità. È un documento di valore e per questo lo riportiamo, segnando a lato alcune brevi informazioni sui singoli avvenimenti ...

Research paper thumbnail of Santa Maria della Pietà di Bibbona tra Cinque e Seicento

Santa Maria della Pietà di Bibbona tra Cinque e Seicento, 2019

Nell'ultimo decennio del Cinquecento si verificò nel territorio di Bibbona un evento centrale che... more Nell'ultimo decennio del Cinquecento si verificò nel territorio di Bibbona un evento centrale che ne determinò la storia successiva e interessò anche la Santa Maria della Pietà. Ebbe un prologo lontano, sulla montagna pistoiese allorché il 26 maggio 1594 ...

Research paper thumbnail of Un inventario del 1574 della Madonna della Pietà di Bibbona

La conferenza tenuta a Bibbona nell'ottobre 2018 ha dato l'occasione a chi scrive di trovare e fo... more La conferenza tenuta a Bibbona nell'ottobre 2018 ha dato l'occasione a chi scrive di trovare e fotografare alcuni documenti inediti sulla chiesa della Ma-donna della Pietà ubicata fuori del vecchio castello 1. Si tratta di due Visite Pastorali trascritte in altrettanti registri dell'Archivio Diocesano di Volterra ...

Research paper thumbnail of Note a "Vittorio Ghiberti architetto" (la Madonna della Pietà di Bibbona)

Nel 1962 Giuseppe Marchini, scrisse "Vittorio Ghiberti architetto" 1 , facendo riferi-mento alla ... more Nel 1962 Giuseppe Marchini, scrisse "Vittorio Ghiberti architetto" 1 , facendo riferi-mento alla costruzione di Santa Maria della Pietà di Bibbona e riportando documenti inediti dell'Archivio di Stato di Firenze, fondo Corporazioni Religiose soppresse, 78, 396. Vittorio (1418 ca.-1496) era il secondo figlio del più celebre Lorenzo (+ 1455), artefice della Porta del Paradiso del Battistero di Firenze. Nel 2019 siamo andati a riscontrare nell'Archivio le missive trascritte. Si trovano ancora nelle Lettere Familiarum-un insieme di carte che purtroppo ha subito l'allu-vione del 1966 ma è stato restaurato-contenute nel faldone n. 326 (invece che 396). Le riportiamo in sunto, ricordando che sono scritte da Bibbona presso il cantiere. Sono di mano di Bartolomeo Soderini (+1490), vicario generale del vescovo di Volter-ra, e di Ranieri di Iacopo da Tripalle cittadino pisano e provveditore alla costruzione. Vi aggiungiamo qualche notizia che il Marchini tralasciò, forse perché riguardante certi usi del tempo e non strettamente il Ghiberti e l'architettura. 1) Dunque il 23 giugno 1482 da Bibbona il vicario Soderini scrisse al provveditore Ranieri da Tripalle parlando delle ultime disposizioni date per l'edificazione dell'ora-torio. Lo stesso giorno e il 30 del mese trasferì a chi di competenza le somme di denaro e diversi panni giunti in elemosina nella cosiddetta "cassa della Vergine". Segnalò du-cati d'oro in oro fiorentini, papali, lucchesi, senesi, genovini, bolognesi, ragonesi, e perfino uno ungaro, mezzi ducati "tra sanesi et uno della Vergine", fiorini larghi e monete in grossi, grossoni, carlini, lucchesi, soldini eccetera. Ricordò, presente il suo notaio Iacopo, i 'dirigenti responsabili' del progetto ai quali consegnò del denaro: Rinaldo di Vannino da Castagneto, frate Agostino da Savona (senza specifica di ordine religioso), Vettorio di Lorenzo Ghiberti e Ranieri di Iacopo da Tripalle. Qualche giorno dopo So-derini ricevette altri denari dal pievano di Bibbona e li girò a Antonio di Bruogio, a Michele di Luca di Cardino e a Baccio di Cardino, gli operai di Santa Maria.

Research paper thumbnail of Lettera di uno 007 del 1565 dalla torre dei Forzati di Pisa

Il 16 aprile 1565 Niccolò Prototico, un greco dalle molte risorse, dimorava (mal-volentieri) nell... more Il 16 aprile 1565 Niccolò Prototico, un greco dalle molte risorse, dimorava (mal-volentieri) nella torre dei Forzati di Pisa 1. In questa data infatti scrisse una lunga e supplicante lettera al duca di Firenze Cosimo I de' Medici. Non volle ricordare il motivo per cui era stato condannato a due anni della più terribile detenzione, cioè "nella catena" sulle galere ma, agendo in modo resilien-te, propose al duca una specie di consulenza riguardo al servizio su questo tipo di navi. Vantava infatti una parentela di prestigio: suo padre era Baldassarre Proto-tico che fino dall'infanzia trascorsa in Turchia gli aveva fatto far pratica dell'Arte Militare Marittima ...

Research paper thumbnail of Eliseo Biffoli, “Notizie memorabili del convento e chiesa della Nunziata di Firenze …” (1587)

Research paper thumbnail of Scelta di ricordi di San Girolamo di Agnano

Scelta di ricordi di San Girolamo di Agnano, 2019

Il monastero dei monaci Olivetani di San Girolamo di Agnano (Pisa) non esiste più da molto tempo.... more Il monastero dei monaci Olivetani di San Girolamo di Agnano (Pisa) non esiste più da molto tempo. Il complesso edilizio oggi comprende una chiesa intitolata a sant’Iacopo e dei resti di strutture comunitarie diventate abitazioni private. Sono (o meglio erano) perduti quasi tutti i ricordi. Pur avendo avuto vita “gloriosa”, i documenti erano fino ad ora introvabili. Ma ecco, che all’Archivio di Stato di Firenze nel fondo Compagnie religiose soppresse da Pietro Leopoldo ritornano alla luce dalla massa della Compagnia di San Michele. Chi scrive li ha trovati casualmente, avendo in progetto un’altra ricerca. Sono numerosi registri e fascicoli, ripartiti in altrettanti faldoni e rilegati con trascuratezza al tempo del Patrimonio Ecclesiastico di fine Settecento. Il materiale è tanto per chi vorrà studiarlo. Da parte mia presento la trascrizione di due testi: un sommario della storia e la descrizione del monastero compilato tra Cinque e Seicento e un registro di amministrazione degli ultimi decenni del Trecento

Research paper thumbnail of Statuti 1407 1429 del Comune di Rosignano Marittimo

Nell'Archivio di Stato di Firenze sono conservati gli Statuti medievali del Comu-ne di Rosignano ... more Nell'Archivio di Stato di Firenze sono conservati gli Statuti medievali del Comu-ne di Rosignano Marittimo (Livorno) datati 1407-1429. La loro collocazione è nel fondo Statuti delle comunità autonome e soggette, 731. Sono i più antichi.

Research paper thumbnail of Guerre maledizioni e fiordalisi a Pisa tra Quattro e Cinquecento.pdf

Le carte degli archivi ogni tanto raccontano le traversie della gente comune durante le guerre. Q... more Le carte degli archivi ogni tanto raccontano le traversie della gente comune durante le guerre. Qualche piccola cronaca esce allo scoperto, quasi per caso. Ad esempio un’annotazione su un registro di Sant’Andrea in Chinzica di Pisa, scritta nel 1438 dal priore fra Piero da Montepulciano dell’Ordine dei Servi di Maria.

Research paper thumbnail of Niccolò M. Giannini - Prioris. Series priorum florentini archicoenobii D. Annuntiatae

Niccolo’ M. Giannini - Prioris. Series priorum florentini archicoenobii D. Annuntiatae, Firenze, 1905, 1905

Una pubblicazione accurata e utile (e introvabile) per lo studioso della SS. Annunziata di Firenze)

Research paper thumbnail of Fornitori di ceramiche e di stoviglie alla SS. Annunziata (secoli XV-XIX) in «Da ‘una casupola’ nella Firenze del sec. XIII ..., Biblioteca della Provincia Toscana dei Servi di Maria», IV, Firenze 1990

Fornitori di ceramiche e di stoviglie alla SS. Annunziata (secoli XV-XIX) in «Da ‘una casupola’ nella Firenze del sec. XIII ..., Biblioteca della Provincia Toscana dei Servi di Maria», IV, 1990

In seguito ai restauri degli anni sessanta in varie intercapedini e riempimenti dei muri del conv... more In seguito ai restauri degli anni sessanta in varie intercapedini e riempimenti dei muri del convento della SS. Annunziata furono occasionalmente ritrovati frammenti di certa antichita, che ad ogni buon fine, furono raccolti e sistemati in cassette collocate poi nell’Archivio del Convento.
Verso la fine degli anni Settanta mi interessai a studiare se dai pezzi minuti si potessero ricostruire gli interi originali. Con paziente lavoro di ricerca, di incollaggi e di integrazione con forme neutri ottenni i boccali, una mezzina, l’albarello, diversi piati e altri pezzi che furono raccoltied esposti in una vetrinetta sempre nell’Archivio.
Ho cercato poi di identificare in base allo spoglio documentario sia la data che gli artigiani che li avevano prodotti, cioè, in poche parole, a farne la storia.
Cominciai cosi uno spoglio delle fonti riguardanti il convento della SS. Annunziata conservate all’Archivio di Stato di Firenze. La documentazione trovata è stata più che sufficiente ad attribuire alle piccole ceramiche una generale paternità: il luogo di provenienza e gli artigiani furono quelli del Valdarno inferiore e in particolare di Montelupo fiorentino.

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Cento e una storie nuove della SS. Annunziata di Firenze, 2023

Questo libro è una raccolta di ricerche storiche seguite alla lettura di manoscritti inediti cons... more Questo libro è una raccolta di ricerche storiche seguite alla lettura di manoscritti inediti conservati in vari archivi e riguardanti luoghi ‘speciali’, come la SS. Annunziata di Firenze. Fa seguito al mio Brevi storie di Pisa e dintorni lette dai manoscritti d’archivio pubblicato lo scorso anno; comprende studi riguardanti il santuario pubblicati la maggior parte sul sito internet dedicato dal 2018 al 2022.
Ha un altro riferimento nell’edizione, più indietro nel tempo, della raccolta di saggi brevi Una icona di famiglia del padre Eugenio M. Casalini (1998).
Pubblicando queste ricerche in un libro, ho voluto dare seguito anche all’esortazione dello stesso padre Eugenio di ‘interessarmi’ della storia della SS. Annunziata, quando non ci sarebbe stato nessun altro a farlo in modo concreto e sistematico.
In quanto all’insieme delle ricerche, vista la non misurabile storia della SS. Annunziata – “gloriosa”, avrebbero scritto i frati di un tempo compilando le memorie –, mi permetto, nel presentarlo, di usare l’immagine di un corridoio di un palazzo o di un teatro con tante porte, ognuna delle quali si affaccia su una ‘stanza’-vicenda particolare.
È un ‘corridoio’ lungo, costruito nei secoli con impegno, ma a tratti poco illuminato e difficile da percorrere. Ha principio dalla seconda metà del dugento, ai tempi della fondazione dell’Ordine da parte dei Sette Santi “in solitudine”, e termina ai nostri giorni, con la commemorazione del X anniversario della morte del padre Eugenio (5 giugno 2011).

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Brevi storie su Pisa e dintorni lette nei manoscritti d'archivio, 2022

Tra il 2018 e la prima metà del 2021 ho pubblicato nel mio sito “Ricordare e Comprendere” e in “A... more Tra il 2018 e la prima metà del 2021 ho pubblicato nel mio sito “Ricordare e Comprendere” e in “Academia.edu” diversi articoli sulla storia pisana, risultato di studi personali compiuti sui documenti d'archivio. Ho poi riunito in questo libro i cinquantadue ‘pezzi’ ritenuti migliori, dopo averli rivisti ed emendati, affidandoli, in aggiunta alla memoria del computer, alla durevole carta e al tempo che li ‘governerà’ come meglio crede.
Vi ho aggiunto 1) un’appendice con la trascrizione integrale di un registro trecentesco di amministrazione dell’ex monastero olivetano di San Girolamo di Agnano, 2) le note 3) e un indice di 27 pagine sui nomi di persona e di luogo citati.

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La SS. Annunziata di Firenze Studi e documenti sulla chiesa e il convento, 2 Collana di contributi per la storia e per l'arte a cura della Provincia Toscana dei Servi di Maria, 1978

CONTENUTO E. Casalini, Culto ed arte all'Annunziata nel '400 – 1) Il vero crocifisso dei Bianchi ... more CONTENUTO
E. Casalini, Culto ed arte all'Annunziata nel '400 – 1) Il vero crocifisso dei Bianchi –
2) Il crocifisso delle Misericordie – 3) Descrizione e attribuzione dei due crocifissi –
4) Le statue della Vergine e di S. Giovanni – 5) Data e attribuzione
I. Dina, Ex-voto d'argento all'Annunziata nel 1650 – Premessa – Trascrizione dell'inedito – Appendice
E. Casalini, Il Montorsoli e le statue del coro dell'Annunziata
R. Giorgetti, Sette secoli d'arte organaria all'Annunziata – Disegno Storico – Documentazione – Appendice
E. Casalini, Note d'arte e d'archivio – 1) M. Senario, l'Annunziata, S. Marcello al Corso, in un affresco di Santi di Tito – 2) Il concorso per i pilastri di S. M. del Fiore – 3) La macchina dell’ Addolorata del 1754 – 4) Il «colosso» di S. Filippo Benizi – 5) Il coro – 6) L'altare maggiore – 7) La sagrestia – 8) Reliquiari – 9) Soffitto della chiesa – 10) Gli organi – 11) Sagrestia della Madonna – 12) Statue lignee ex-voto – 13) Cappella dell'Annunziata
P. Ircani, I fatti del Giansenismo toscano – Premessa – Ricordanze del P. Costantino Battini – Appendice
Indice dei nomi
Referenze fotografiche
Indice generale

Research paper thumbnail of I Frati Minori Conventuali di San Francesco di Volterra e altre vicende. Parte prima.

I Frati Minori Conventuali di San Francesco di Volterra e altre vicende. Parte prima, 2020

Inserisco solo la prima parte di “I Frati Minori Conventuali di San Francesco di Volterra e altre... more Inserisco solo la prima parte di “I Frati Minori Conventuali di San Francesco di Volterra e altre vicende”. L’intero libro è corredato con le riproduzioni conservate nella Fototeca della Soprintendenza di Pisa e con foto personali. Si divide in:

  1. Le vicende. Parte I. Dalle origini alla partenza dei Conventuali (sec. XIII-1783).
  2. Parte II. La nuova amministrazione di San Francesco (fino al 2011).
    Segue solo nel libro a stampa:
  3. La Documentazione: I) Niccolò Papini Tartagni, Etruria Francescana, II, ms.; II) Libro di Cartapecore e documenti importanti (Archivio di Stato di Firenze); III) Primo Libro dei Partiti del convento, 1627-1727 (idem); IV) Secondo Libro dei Partiti del convento, 1723-1782 (idem); V) La Madonna di San Sebastiano e il suo culto; VI) La Parrocchia e sui Parroci; VII) La soppressione dello Stato Italiano (1866-1867); VIII) Carteggio della Soprintendenza di Pisa dal 1893 al 2011; IX) Guide e descrizioni;X) Le Confraternite.
  4. Bibliografia.

Research paper thumbnail of La chiesa e il convento di San Girolamo di Volterra (1445-1992). Parte terza (pp. 211-316)

San Girolamo: una chiesa e un convento, due edifici sacri ormai dismessi. Furono fondati grazie a... more San Girolamo: una chiesa e un convento, due edifici sacri ormai dismessi. Furono fondati grazie alla generosità del Comune di Volterra, in tempi nei quali si cercavano e si celebravano gli uomini santi e i pubblici amministratori giudicavano la religione cattolica utile alla loro città.
Così si scrive nella delibera comunale. E dal 1445 San Girolamo ha ospitato un buon numero di Minori Osservanti provenienti dalla provincia Toscana e proseguito la sua secolare esistenza fino quasi ai nostri tempi, cioè fino al 1992, quando i frati lasciarono per sempre Volterra.
Fu un convento piccolo e umile, come il Poverello aveva desiderato che lo fossero le sue fondazioni. Nei secoli non venne ingrandito ma solo abbellito con cura dai padri guardiani, grazie alle elemosine dei benefattori. Gli artisti furono i migliori (Benvenuto di Giovanni, Ghirlandaio, Santi di Tito, la bottega Della Robbia). I fedeli poi mostrarono particolare venerazione per il Crocifisso ligneo, l'Immacolata Concezione, san Luigi IX re dei francesi († 1270) riferito al Terz'Ordine francescano e più tardi per la Madonna della Salute. A seguito della soppressione dello Stato Italiano (1866-1867), rimase la parrocchia gestita dai frati che sul finire dell'Ottocento accettarono l'incarico di far da cappellani ai ricoverati e il personale del vicino manicomio e, dopo la seconda guerra mondiale, ai minorenni e ai loro addetti nel riformatorio.
San Girolamo fu lasciato dai religiosi dopo che furono chiuse queste ultime due penose istituzioni, e a causa anche dello spopolamento della parrocchia, fatto comune alle campagne italiane dal secondo dopoguerra in poi. Resta oggi il monumento quasi a monito della bellezza, della spinta propulsiva del passato e della tristezza delle identità perdute.
Il libro di Paola Ircani Menichini, La chiesa e il convento di San Girolamo di Volterra (1445-1992), edito a cura dell'Accademia dei Sepolti e della Fondazione del Conservatorio di San Lino in San Pietro della città, è scritto sulla base dei documenti conservati negli archivi cittadini e toscani.
I primi tre capitoli sono dedicati agli avvenimenti compresi tra il 1445 al 1992, alla famiglia religiosa e al culto pubblico nelle sue molteplici forme. Seguono le schedature degli ambienti di chiesa e di convento, corredate dalle fotografie scattate dalla Soprintendenza di Pisa negli anni '70 del Novecento. Infine la corposa documentazione: le delibere del Comune medievale sulla fondazione, le Memorie del p. Antonio Bocchini sul finire del secolo XVIII, l'assegnazione dei locali alla parrocchia, i danni della seconda guerra mondiale … e altro ancora.

Research paper thumbnail of La chiesa e il convento di San Girolamo di Volterra (1445-1992). Parte seconda (pp. 135-210).

San Girolamo: una chiesa e un convento, due edifici sacri ormai dismessi. Furono fondati grazie a... more San Girolamo: una chiesa e un convento, due edifici sacri ormai dismessi. Furono fondati grazie alla generosità del Comune di Volterra, in tempi nei quali si cercavano e si celebravano gli uomini santi e i pubblici amministratori giudicavano la religione cattolica utile alla loro città.
Così si scrive nella delibera comunale. E dal 1445 San Girolamo ha ospitato un buon numero di Minori Osservanti provenienti dalla provincia Toscana e proseguito la sua secolare esistenza fino quasi ai nostri tempi, cioè fino al 1992, quando i frati lasciarono per sempre Volterra.
Fu un convento piccolo e umile, come il Poverello aveva desiderato che lo fossero le sue fondazioni. Nei secoli non venne ingrandito ma solo abbellito con cura dai padri guardiani, grazie alle elemosine dei benefattori. Gli artisti furono i migliori (Benvenuto di Giovanni, Ghirlandaio, Santi di Tito, la bottega Della Robbia). I fedeli poi mostrarono particolare venerazione per il Crocifisso ligneo, l'Immacolata Concezione, san Luigi IX re dei francesi († 1270) riferito al Terz'Ordine francescano e più tardi per la Madonna della Salute. A seguito della soppressione dello Stato Italiano (1866-1867), rimase la parrocchia gestita dai frati che sul finire dell'Ottocento accettarono l'incarico di far da cappellani ai ricoverati e il personale del vicino manicomio e, dopo la seconda guerra mondiale, ai minorenni e ai loro addetti nel riformatorio.
San Girolamo fu lasciato dai religiosi dopo che furono chiuse queste ultime due penose istituzioni, e a causa anche dello spopolamento della parrocchia, fatto comune alle campagne italiane dal secondo dopoguerra in poi. Resta oggi il monumento quasi a monito della bellezza, della spinta propulsiva del passato e della tristezza delle identità perdute.
Il libro di Paola Ircani Menichini, La chiesa e il convento di San Girolamo di Volterra (1445-1992), edito a cura dell'Accademia dei Sepolti e della Fondazione del Conservatorio di San Lino in San Pietro della città, è scritto sulla base dei documenti conservati negli archivi cittadini e toscani.
I primi tre capitoli sono dedicati agli avvenimenti compresi tra il 1445 al 1992, alla famiglia religiosa e al culto pubblico nelle sue molteplici forme. Seguono le schedature degli ambienti di chiesa e di convento, corredate dalle fotografie scattate dalla Soprintendenza di Pisa negli anni '70 del Novecento. Infine la corposa documentazione: le delibere del Comune medievale sulla fondazione, le Memorie del p. Antonio Bocchini sul finire del secolo XVIII, l'assegnazione dei locali alla parrocchia, i danni della seconda guerra mondiale … e altro ancora.

Research paper thumbnail of La chiesa e il convento di San Girolamo di Volterra (1445-1992). Parte prima (pp. 7-134)

San Girolamo: una chiesa e un convento, due edifici sacri ormai dismessi. Furono fondati grazie a... more San Girolamo: una chiesa e un convento, due edifici sacri ormai dismessi. Furono fondati grazie alla generosità del Comune di Volterra, in tempi nei quali si cercavano e si celebravano gli uomini santi e i pubblici amministratori giudicavano la religione cattolica utile alla loro città.
Così si scrive nella delibera comunale. E dal 1445 San Girolamo ha ospitato un buon numero di Minori Osservanti provenienti dalla provincia Toscana e proseguito la sua secolare esistenza fino quasi ai nostri tempi, cioè fino al 1992, quando i frati lasciarono per sempre Volterra.
Fu un convento piccolo e umile, come il Poverello aveva desiderato che lo fossero le sue fondazioni. Nei secoli non venne ingrandito ma solo abbellito con cura dai padri guardiani, grazie alle elemosine dei benefattori. Gli artisti furono i migliori (Benvenuto di Giovanni, Ghirlandaio, Santi di Tito, la bottega Della Robbia). I fedeli poi mostrarono particolare venerazione per il Crocifisso ligneo, l'Immacolata Concezione, san Luigi IX re dei francesi († 1270) riferito al Terz'Ordine francescano e più tardi per la Madonna della Salute. A seguito della soppressione dello Stato Italiano (1866-1867), rimase la parrocchia gestita dai frati che sul finire dell'Ottocento accettarono l'incarico di far da cappellani ai ricoverati e il personale del vicino manicomio e, dopo la seconda guerra mondiale, ai minorenni e ai loro addetti nel riformatorio.
San Girolamo fu lasciato dai religiosi dopo che furono chiuse queste ultime due penose istituzioni, e a causa anche dello spopolamento della parrocchia, fatto comune alle campagne italiane dal secondo dopoguerra in poi. Resta oggi il monumento quasi a monito della bellezza, della spinta propulsiva del passato e della tristezza delle identità perdute.
Il libro di Paola Ircani Menichini, La chiesa e il convento di San Girolamo di Volterra (1445-1992), edito a cura dell'Accademia dei Sepolti e della Fondazione del Conservatorio di San Lino in San Pietro della città, è scritto sulla base dei documenti conservati negli archivi cittadini e toscani.
I primi tre capitoli sono dedicati agli avvenimenti compresi tra il 1445 al 1992, alla famiglia religiosa e al culto pubblico nelle sue molteplici forme. Seguono le schedature degli ambienti di chiesa e di convento, corredate dalle fotografie scattate dalla Soprintendenza di Pisa negli anni '70 del Novecento. Infine la corposa documentazione: le delibere del Comune medievale sulla fondazione, le Memorie del p. Antonio Bocchini sul finire del secolo XVIII, l'assegnazione dei locali alla parrocchia, i danni della seconda guerra mondiale … e altro ancora.

Research paper thumbnail of Anna Bacherini Piattoli e la copia della Madonna del Sacco

Anna Bacherini Piattoli e la copia della Madonna del Sacco, 2022

Il talento di una pittrice fiorentina, il suo celebre autoritratto e la famiglia(dal catalogo del... more Il talento di una pittrice fiorentina, il suo celebre autoritratto e la famiglia(dal catalogo della mostra del Detroit Institute of Arts, 2021

Research paper thumbnail of Recensione a 'Giovambattista Ciardi-Poccetti «Da tessitore a scultore "... che lavorava eccellentemente Crocifissi di legno"»'  di Antonio Palesati

Giovambattista Ciardi-Poccetti «Da tessitore a scultore “... che lavorava eccellentemente Crocifissi di legno”», 2022

Nella devozione cattolica un particolare oggetto rappresenta un potente simbolo per quei fedeli c... more Nella devozione cattolica un particolare oggetto rappresenta un potente simbolo per quei fedeli che di fronte a esso vogliono contemplare e adorare l’essenza stessa della Chiesa. Si tratta del crocifisso, soprattutto quello scolpito, passato attraverso l’arte e la storia tramite infiniti stili e misure: piccolo, monumentale, di legno, d’avorio, d’oro o d’argento, di resina sintetica o altro ... e che, bello e armonioso di forme , ha avuto i suoi artisti meritevoli di ricordo.
Tra questi “crocifissai”, ha un posto d’onore Giovambattista Ciardi, vissuto tra cinquecento e seicento e fratellastro di Bernardino Poccetti († 1612), pittore assai stimato dai colleghi e dai frati della SS. Annunziata, che gli commissionarono 14 lunette nel Chiostro Grande e la decorazione di ambienti di chiesa e convento.