Jürgen Jamin - Academia.edu (original) (raw)

Papers by Jürgen Jamin

Research paper thumbnail of Glossarium iuris romani, 2nd edition

https://nome.unak.is/wordpress/volume-17-no-1-2022/other-contribution-editorial-review/glossarium-iuris-romani-latneskt-islenskt-ordasafn-romarettar-justinianusar-new-edition/, 2022

INTRODUCTION Roman law in the form of the legislation of the emperor Justinian (527-565) has been... more INTRODUCTION
Roman law in the form of the legislation of the emperor Justinian (527-565) has been studied in Western Europe since the end of the 11th century in Bologna. Modern law is based in many ways on the concepts of ancient Roman law, therefore, it's important that law students get to know them right at the beginning of their studies so that they will be well equipped to compare the different legal systems (in Europe). The knowledge of Roman law is often a prerequisite to a basic understanding of the legal norms in force. An understanding of Roman law is also important for the critical evaluation of present or proposed legislation.
Roman law is the best training ground for a future lawyer, judge or politician to learn to argue. There's the story of a student who recently graduated in ancient Greek and Latin and applies for an advertised job at a big company. He is invited to a job interview where he is asked why he thinks to be qualified to work there because classic languages such as Latin are not relevant in modern business. He replies simply: «Those who spoke this language built an empire and controlled it for centuries». And he was hired...
Roman law has always been part of the curriculum in the department of law at the University of Akureyri since the founding of the faculty of law in 2003. The impetus for this glossary emanated from my first year of teaching there (autumn 2019) because most of the students have not studied Latin at all during their high school years.
This second edition would not have been finished without the amiable help of dr. Gunnar Kristjánsson, provost emeritus, and Þorkell Örn Ólason who reviewed the text thoroughly. I owe them a great debt and gratefully acknowledge their generosity. Many terms have been added at the end of a seminar in Roman law held for the first time at the University of Iceland in Reykjavík (autumn 2021). I would like to thank, in particular, my students at this seminar who contributed to the second edition.
Jürgen Jamin
Akureyri, January 2022

Research paper thumbnail of La definizione dei criteri d'idoneità al presbiterato nelle decretali medievali

Ars artium, l’arte delle arti, è in questi termini che la costituzione 27 del Concilio Laterano I... more Ars artium, l’arte delle arti, è in questi termini che la costituzione 27 del Concilio Laterano IV (1215), recepita nel Liber Extra (X 1.14.14), definisce la missione dei sacerdoti e così intima ai vescovi il precetto ad istruire i candidati diligentemente e ad insegnare loro direttamente o per mezzo di altri, per una valida celebrazione dei divini uffici e per l’amministrazione dei sacramenti.
In ambito di discernimento sull’idoneità al presbiterato, nell’epoca medioevale dello ius novum, è necessario distinguere tra ammissione allo stato clericale – da cui la ricezione dei cosiddetti ordini minori, precisamente ottenuta con la tonsura – e l'ammissione alla ricezione dell'ordinazione sacra; è inoltre necessario differenziare, tra le qualità richieste direttamente al soggetto e le eventuali irregolarità ed impedimenti stabiliti dall'ordinamento canonico. Per motivi redazionali abbiamo scelto di tematizzare il nostro studio intorno alle qualità postulate, per l’ammissione all’ordinazione sacra.

Research paper thumbnail of "CIVILE VETO SIVE EXCLUSIVAM OMNINO REPROBAMUS" -  LA COSTITUZIONE "COMMISSUM NOBIS" DI PIO X  ALLA VIGILIA DELLA PRIMA CODIFICAZIONE

Appena salito al soglio pontificio, Pio X incaricò una commissione cardinalizia di studiare la qu... more Appena salito al soglio pontificio, Pio X incaricò una commissione cardinalizia di studiare la questione del cosiddetto veto ossia il preteso diritto di esclusiva, che costituì un’ingerenza plurisecolare delle grandi potenze cattoliche europee nelle elezioni papali proprio fino al conclave del 1903. Con la costituzione "Commissum nobis" del 20 gennaio 1904, il veto venne una volta per tutte riprovato, come anche ogni altra eventuale intromissione del potere civile in tema di elezione pontificia. Lo studio esamina il testo legislativo alla luce del recupero e salvaguardia della "libertas Ecclesiae" rivendicata anche tramite l'opera della prima codificazione.

Research paper thumbnail of Il Romano Pontefice quale giudice supremo in quaestionibus fidei alla luce della decretale Maiores di Innocenzo III

Riassunto: La preminenza della Romana Ecclesia presieduta dal suo Vescovo, non intesa come premin... more Riassunto: La preminenza della Romana Ecclesia presieduta dal suo Vescovo, non intesa come preminenza d'onore ma come preminenza di giurisdizione, si attua nella competenza circa le cause di maggior importanza, dette semplicemente causae maiores, tra le quali figura la riserva attribuita al titolare dell'ufficio primaziale di prendere una decisione finale ratione fidei. Tra tutte le decretali raccolte nel Liber extra ve n'è una che si riferisce espressamente al discernimento autoritativo super dubio fidei chiaramente riferita alla Sede di Pietro: la decretale Maiores con la quale Innocenzo III accolse la supplica dell'arcivescovo di Arles in forma di un rescriptum fidei, dando cioè una risposta dettagliata alle domande sottopostegli esercitando la sua competenza in materia di fede. Il presente studio presenta la decretale alla luce dei contributi dei decretisti e decretalisti che discutono l'autorità del Romano Pontefice quale giudice supremo in quaestionibus fidei. Parole chiave: causae maiores, quaestio fidei, Romano Pontefice, infallibilità, inerranza, indefettibilità. Abstract: The Medieval era signals a very important moment in the definition of the primacy of the Church of Rome over the other Churches. One aspect of such primacy is the pre-eminent jurisdiction in all matters of faith attributed to the authority of the Bishop of Rome. With his letter Maiores Pope Innocent III affirms this competence of the Roman Pontiff in a concrete decision. The article presents this letter in the light of decretist and decretalist contributions towards identifying the competence of the Pontiff in this sphere.

Research paper thumbnail of Il foro personale del Romano Pontefice per i capi di Stato (can. 1405 § 1, n.1)

Il can. 1405 § 1 stabilisce il foro personale del Romano Pontefice per determinati soggetti, tra ... more Il can. 1405 § 1 stabilisce il foro personale del Romano Pontefice per determinati soggetti, tra i quali figurano i capi di Stato (n. 1). L’articolo presenta il senso e la portata di quest’ultima riserva, comparando la disposizione vigente con la normativa anteriore contenuta nel Codice pio-benedettino. Al tale scopo il canone va sottoposto a una progressiva esegesi dei singoli termini, peraltro attraverso l'esame sinottico con altri canoni che ribadiscono la funzione del Romano Pontefice come giudice supremo.

PAROLE CHIAVE:
diritto processuale, foro competente, giudice supremo.

ABSTRACT:
Canon 1405 § 1 reserves to the judgment of the Roman Pontiff not only the cases of Cardinals, Legates of the Apostolic See and bish-ops (in penal cases), but also the cases of Heads of State. The article analyses the meaning of this disposition by a comparative study with the respective canon of the abrogated Code of Canon Law.

KEY WORDS:
Processes, the competent forum, supreme judge.

Research paper thumbnail of L'indulto apostolico per ordinare i propri sudditi di rito orientale (CIC'83 can. 1015 § 2)

Sommario: Senso e portata delle norme; I destinatari delle norme; L'istituto giuridico dell'indul... more Sommario: Senso e portata delle norme; I destinatari delle norme; L'istituto giuridico dell'indulto apostolico; Ratio della norma nel suo sviluppo storico; Conclusioni. 1 Titolo VI De ordine, capitolo I De ordinationis celebratione et ministro. 2 Capitolo VI De sacra ordinatione, articolo I De sacrae ordinationis ministro.

Research paper thumbnail of La decretale Maiores di Innocenzo III e la competenza del Romano Pontefice ratione fidei

La preminenza della Romana Ecclesia presieduta dal suo Vescovo, non intesa come preminenza d’onor... more La preminenza della Romana Ecclesia presieduta dal suo Vescovo, non intesa come preminenza d’onore ma come preminenza di giurisdizione, si attua nella competenza riguardo le cause di maggior importanza, dette semplicemente causae maiores, tra le quali figura la riserva attribuita al titolare dell’ufficio primaziale di prendere una decisione finale ratione fidei.
Tra tutte le decretali raccolte nel Liber extra ve n’è una che si riferisce espressamente al discernimento autoritativo super dubio fidei chiaramente riferita alla Sede di Pietro: la decretale Maiores di Innocenzo III. All’inizio dell’autunno del 1201, Innocenzo III inviò una lettera all’arcivescovo Imberto di Arles. Il presule della metropoli provenzale, di fronte ai noti movimenti eterodossi del duecento (catari e albigesi), la cui presenza nella Francia meridionale era particolarmente rilevante, si rivolse al Pontefice chiedendo innanzitutto un responso riguardo a diverse questioni annesse al battesimo dei fanciulli (negato dagli eretici). Il successore di Pietro accolse la supplica dell’arcivescovo in forma di un rescriptum fidei, dando cioè una risposta dettagliata alle domande sottopostegli esercitando la sua competenza in materia di fede.
Il presente studio presenta la decretale alla luce dei contributi dei decretisti e decretalisti che discutono l’autorità del Romano Pontefice quale giudice supremo in quaestionibus fidei.

Research paper thumbnail of La competenza del Romano Pontefice super dubio fidei nella riflessione canonistica di Enrico da Susa (Ostiense)

The Medieval era signals a very important moment in the definition of the primacy of the Church o... more The Medieval era signals a very important moment in the definition of the primacy of the Church of Rome over the other Churches. One aspect of such primacy is the pre-eminent jurisdiction attributed to the authority of the Bishop of Rome in matters of faith.
Decretists and decretalists provide a fundamental contribution towards identifying the competence of the Pontiff in this sphere. This article offers an interesting analysis of the thought of Henry of Susa on the juridical competencies of the Roman Pontiff.

Books by Jürgen Jamin

Research paper thumbnail of Tesi -Diritto Canonico

La cooperazione dei Cardinali alle decicioni pontificie ratione fidei. Il pensiero di Enrico da Susa (Ostiense), 2015

Qual è l'origine dei Cardinali come consiglieri principali del Romano Pontefice? Qual è la base g... more Qual è l'origine dei Cardinali come consiglieri principali del Romano Pontefice? Qual è la base giuridica della loro cooperazione? Come in concreto i porporati sono coinvolti nel governo della Chiesa? Esiste un obbligo giuridico del Pontefice di chiedere consiglio ai Cardinali? Il titolare del munus petrinum abbisogna del loro consenso per alcune specifiche materie come, ad esempio, le decisioni in materia di fede?
Tra i canonisti medioevali che in genere si esprimono, piuttosto sporadicamente, sul Collegio cardinalizio eccelle Enrico da Susa, chiamato anche Ostiense; la presentazione del suo pensiero forma quindi il punto centrale dell'indagine.

Research paper thumbnail of Glossarium iuris romani, 2nd edition

https://nome.unak.is/wordpress/volume-17-no-1-2022/other-contribution-editorial-review/glossarium-iuris-romani-latneskt-islenskt-ordasafn-romarettar-justinianusar-new-edition/, 2022

INTRODUCTION Roman law in the form of the legislation of the emperor Justinian (527-565) has been... more INTRODUCTION
Roman law in the form of the legislation of the emperor Justinian (527-565) has been studied in Western Europe since the end of the 11th century in Bologna. Modern law is based in many ways on the concepts of ancient Roman law, therefore, it's important that law students get to know them right at the beginning of their studies so that they will be well equipped to compare the different legal systems (in Europe). The knowledge of Roman law is often a prerequisite to a basic understanding of the legal norms in force. An understanding of Roman law is also important for the critical evaluation of present or proposed legislation.
Roman law is the best training ground for a future lawyer, judge or politician to learn to argue. There's the story of a student who recently graduated in ancient Greek and Latin and applies for an advertised job at a big company. He is invited to a job interview where he is asked why he thinks to be qualified to work there because classic languages such as Latin are not relevant in modern business. He replies simply: «Those who spoke this language built an empire and controlled it for centuries». And he was hired...
Roman law has always been part of the curriculum in the department of law at the University of Akureyri since the founding of the faculty of law in 2003. The impetus for this glossary emanated from my first year of teaching there (autumn 2019) because most of the students have not studied Latin at all during their high school years.
This second edition would not have been finished without the amiable help of dr. Gunnar Kristjánsson, provost emeritus, and Þorkell Örn Ólason who reviewed the text thoroughly. I owe them a great debt and gratefully acknowledge their generosity. Many terms have been added at the end of a seminar in Roman law held for the first time at the University of Iceland in Reykjavík (autumn 2021). I would like to thank, in particular, my students at this seminar who contributed to the second edition.
Jürgen Jamin
Akureyri, January 2022

Research paper thumbnail of La definizione dei criteri d'idoneità al presbiterato nelle decretali medievali

Ars artium, l’arte delle arti, è in questi termini che la costituzione 27 del Concilio Laterano I... more Ars artium, l’arte delle arti, è in questi termini che la costituzione 27 del Concilio Laterano IV (1215), recepita nel Liber Extra (X 1.14.14), definisce la missione dei sacerdoti e così intima ai vescovi il precetto ad istruire i candidati diligentemente e ad insegnare loro direttamente o per mezzo di altri, per una valida celebrazione dei divini uffici e per l’amministrazione dei sacramenti.
In ambito di discernimento sull’idoneità al presbiterato, nell’epoca medioevale dello ius novum, è necessario distinguere tra ammissione allo stato clericale – da cui la ricezione dei cosiddetti ordini minori, precisamente ottenuta con la tonsura – e l'ammissione alla ricezione dell'ordinazione sacra; è inoltre necessario differenziare, tra le qualità richieste direttamente al soggetto e le eventuali irregolarità ed impedimenti stabiliti dall'ordinamento canonico. Per motivi redazionali abbiamo scelto di tematizzare il nostro studio intorno alle qualità postulate, per l’ammissione all’ordinazione sacra.

Research paper thumbnail of "CIVILE VETO SIVE EXCLUSIVAM OMNINO REPROBAMUS" -  LA COSTITUZIONE "COMMISSUM NOBIS" DI PIO X  ALLA VIGILIA DELLA PRIMA CODIFICAZIONE

Appena salito al soglio pontificio, Pio X incaricò una commissione cardinalizia di studiare la qu... more Appena salito al soglio pontificio, Pio X incaricò una commissione cardinalizia di studiare la questione del cosiddetto veto ossia il preteso diritto di esclusiva, che costituì un’ingerenza plurisecolare delle grandi potenze cattoliche europee nelle elezioni papali proprio fino al conclave del 1903. Con la costituzione "Commissum nobis" del 20 gennaio 1904, il veto venne una volta per tutte riprovato, come anche ogni altra eventuale intromissione del potere civile in tema di elezione pontificia. Lo studio esamina il testo legislativo alla luce del recupero e salvaguardia della "libertas Ecclesiae" rivendicata anche tramite l'opera della prima codificazione.

Research paper thumbnail of Il Romano Pontefice quale giudice supremo in quaestionibus fidei alla luce della decretale Maiores di Innocenzo III

Riassunto: La preminenza della Romana Ecclesia presieduta dal suo Vescovo, non intesa come premin... more Riassunto: La preminenza della Romana Ecclesia presieduta dal suo Vescovo, non intesa come preminenza d'onore ma come preminenza di giurisdizione, si attua nella competenza circa le cause di maggior importanza, dette semplicemente causae maiores, tra le quali figura la riserva attribuita al titolare dell'ufficio primaziale di prendere una decisione finale ratione fidei. Tra tutte le decretali raccolte nel Liber extra ve n'è una che si riferisce espressamente al discernimento autoritativo super dubio fidei chiaramente riferita alla Sede di Pietro: la decretale Maiores con la quale Innocenzo III accolse la supplica dell'arcivescovo di Arles in forma di un rescriptum fidei, dando cioè una risposta dettagliata alle domande sottopostegli esercitando la sua competenza in materia di fede. Il presente studio presenta la decretale alla luce dei contributi dei decretisti e decretalisti che discutono l'autorità del Romano Pontefice quale giudice supremo in quaestionibus fidei. Parole chiave: causae maiores, quaestio fidei, Romano Pontefice, infallibilità, inerranza, indefettibilità. Abstract: The Medieval era signals a very important moment in the definition of the primacy of the Church of Rome over the other Churches. One aspect of such primacy is the pre-eminent jurisdiction in all matters of faith attributed to the authority of the Bishop of Rome. With his letter Maiores Pope Innocent III affirms this competence of the Roman Pontiff in a concrete decision. The article presents this letter in the light of decretist and decretalist contributions towards identifying the competence of the Pontiff in this sphere.

Research paper thumbnail of Il foro personale del Romano Pontefice per i capi di Stato (can. 1405 § 1, n.1)

Il can. 1405 § 1 stabilisce il foro personale del Romano Pontefice per determinati soggetti, tra ... more Il can. 1405 § 1 stabilisce il foro personale del Romano Pontefice per determinati soggetti, tra i quali figurano i capi di Stato (n. 1). L’articolo presenta il senso e la portata di quest’ultima riserva, comparando la disposizione vigente con la normativa anteriore contenuta nel Codice pio-benedettino. Al tale scopo il canone va sottoposto a una progressiva esegesi dei singoli termini, peraltro attraverso l'esame sinottico con altri canoni che ribadiscono la funzione del Romano Pontefice come giudice supremo.

PAROLE CHIAVE:
diritto processuale, foro competente, giudice supremo.

ABSTRACT:
Canon 1405 § 1 reserves to the judgment of the Roman Pontiff not only the cases of Cardinals, Legates of the Apostolic See and bish-ops (in penal cases), but also the cases of Heads of State. The article analyses the meaning of this disposition by a comparative study with the respective canon of the abrogated Code of Canon Law.

KEY WORDS:
Processes, the competent forum, supreme judge.

Research paper thumbnail of L'indulto apostolico per ordinare i propri sudditi di rito orientale (CIC'83 can. 1015 § 2)

Sommario: Senso e portata delle norme; I destinatari delle norme; L'istituto giuridico dell'indul... more Sommario: Senso e portata delle norme; I destinatari delle norme; L'istituto giuridico dell'indulto apostolico; Ratio della norma nel suo sviluppo storico; Conclusioni. 1 Titolo VI De ordine, capitolo I De ordinationis celebratione et ministro. 2 Capitolo VI De sacra ordinatione, articolo I De sacrae ordinationis ministro.

Research paper thumbnail of La decretale Maiores di Innocenzo III e la competenza del Romano Pontefice ratione fidei

La preminenza della Romana Ecclesia presieduta dal suo Vescovo, non intesa come preminenza d’onor... more La preminenza della Romana Ecclesia presieduta dal suo Vescovo, non intesa come preminenza d’onore ma come preminenza di giurisdizione, si attua nella competenza riguardo le cause di maggior importanza, dette semplicemente causae maiores, tra le quali figura la riserva attribuita al titolare dell’ufficio primaziale di prendere una decisione finale ratione fidei.
Tra tutte le decretali raccolte nel Liber extra ve n’è una che si riferisce espressamente al discernimento autoritativo super dubio fidei chiaramente riferita alla Sede di Pietro: la decretale Maiores di Innocenzo III. All’inizio dell’autunno del 1201, Innocenzo III inviò una lettera all’arcivescovo Imberto di Arles. Il presule della metropoli provenzale, di fronte ai noti movimenti eterodossi del duecento (catari e albigesi), la cui presenza nella Francia meridionale era particolarmente rilevante, si rivolse al Pontefice chiedendo innanzitutto un responso riguardo a diverse questioni annesse al battesimo dei fanciulli (negato dagli eretici). Il successore di Pietro accolse la supplica dell’arcivescovo in forma di un rescriptum fidei, dando cioè una risposta dettagliata alle domande sottopostegli esercitando la sua competenza in materia di fede.
Il presente studio presenta la decretale alla luce dei contributi dei decretisti e decretalisti che discutono l’autorità del Romano Pontefice quale giudice supremo in quaestionibus fidei.

Research paper thumbnail of La competenza del Romano Pontefice super dubio fidei nella riflessione canonistica di Enrico da Susa (Ostiense)

The Medieval era signals a very important moment in the definition of the primacy of the Church o... more The Medieval era signals a very important moment in the definition of the primacy of the Church of Rome over the other Churches. One aspect of such primacy is the pre-eminent jurisdiction attributed to the authority of the Bishop of Rome in matters of faith.
Decretists and decretalists provide a fundamental contribution towards identifying the competence of the Pontiff in this sphere. This article offers an interesting analysis of the thought of Henry of Susa on the juridical competencies of the Roman Pontiff.

Research paper thumbnail of Tesi -Diritto Canonico

La cooperazione dei Cardinali alle decicioni pontificie ratione fidei. Il pensiero di Enrico da Susa (Ostiense), 2015

Qual è l'origine dei Cardinali come consiglieri principali del Romano Pontefice? Qual è la base g... more Qual è l'origine dei Cardinali come consiglieri principali del Romano Pontefice? Qual è la base giuridica della loro cooperazione? Come in concreto i porporati sono coinvolti nel governo della Chiesa? Esiste un obbligo giuridico del Pontefice di chiedere consiglio ai Cardinali? Il titolare del munus petrinum abbisogna del loro consenso per alcune specifiche materie come, ad esempio, le decisioni in materia di fede?
Tra i canonisti medioevali che in genere si esprimono, piuttosto sporadicamente, sul Collegio cardinalizio eccelle Enrico da Susa, chiamato anche Ostiense; la presentazione del suo pensiero forma quindi il punto centrale dell'indagine.