Massimo Palma - Academia.edu (original) (raw)
Papers by Massimo Palma
This volume wants to restore the depth and contradictions – both theoretical and biographical, po... more This volume wants to restore the depth and contradictions – both theoretical and biographical, political and speculative – of Alexandre Kojève. An author who wrote a lot, but published very little – leaving thousands of pages destined for oblivion or research. And research, after so much Kojèvian mythology, has recently opened up. Many have begun to delve into archives, translate unpublished works, and seek new sources. The contributions in this book start from this need: to study the entire corpus of Kojève, combining hermeneutical and philological approaches, reconstructing the biographical path with an investigation of intellectual alliances and hostilities.
Kaiak, 2015
The relationship between Walter Benjamin and Georges Bataille is certainly one, whose relevance h... more The relationship between Walter Benjamin and Georges Bataille is certainly one, whose relevance has already been stressed from a biographical point of view, the latter being responsible for the conservation of Benjamin's manuscripts. On the other hand, the purely philosophical-political connection between the two of them is yet to be clarified, since Benjamin's famous statement on Bataille's activity, "Vous travaillez pour le fascisme", can hardly be taken for granted and verified. It is true that in the late Thirties, Bataille and Benjamin do show common subjects, such as the interest for the labyrinth as a social metaphor of the city and of the life of goods where the flâneur feels strangely at ease. Nevertheless, it is true that some among Bataille's (and Roger Caillois') solutions cause Benjamin's reproaches and philosophical mistrust, because of its sterile repetition of subjective heroism as a way out.
A trent'anni dal momento che per la Germania e per l'opinione pubblica mondiale si è meri... more A trent'anni dal momento che per la Germania e per l'opinione pubblica mondiale si è meritato l'etichetta di 'fine' per una serie di processi di scissione e di conflitto (della divisione Est-Ovest, della Guerra Fredda – per tacere della fine della Storia, addirittura), potremmo pensare di esser giunti alla giusta distanza per organizzare, sistemare quel complicato affastellarsi di immagini psichiche ed emotive che hanno a che fare con quella che è stata a tutti gli effetti – politicamente, psicologicamente – una scissione. E di chiamare in causa anche i documenti letterari che, nelle maniere più varie, l'hanno rappresentata. Se però cerchiamo di recuperare, almeno in alcuni narratori-simbolo di questa terra divisa, qualche elemento che possa aiutare la storicizzazione, la ricostruzione – la sistematizzazione di un percorso –, ricaviamo impressioni meno rassicuranti in vista di un sistema che non sia solo un aggregato. Perché la letteratura della scissione, in...
Kaiak, 2015
This article intends to investigate some profiles in the life and poetry of New York-based band V... more This article intends to investigate some profiles in the life and poetry of New York-based band Velvet Underground, searching for some philosophical themes to be found in their short but ground-breaking life in the Sixties. Heralded in Andy Warhol's Factory as Warhol's musical experience, the band indeed represented a consistent at- tempt to describe the margins and the obscene of capitalistic societies, dealing with a realistic, beat-influenced language and an experimental, neo-Dadaistic approach in music. Main VU's subjects such as work and artifice in the age of celebrity and transgenderism, the sadomasochistic experience and its contractual shape, the impossible party and its journalistic epic are here read with the help of some chosen philosophical texts.
The article faces a short period of time in Max Weber's life before and during the Great War.... more The article faces a short period of time in Max Weber's life before and during the Great War. In 1913 Max Weber found himself spending more than some days in the vegetarian and anarchist community of Monte Verità, in Italian Switzerland. This meant a chance for empirical observations of life forms imbued with free love and hints of counterculture. While his personal life went through changes, due to both the war and new emotional ties, in the Intermediate Reflections he came to consider the role of eroticism in the spheres of life, as a way to organize the world, or to refuse it. Further on, in the famous Science as Vocation conference, in his attempt to deal with the normative-axiological domain, as noticed by E. R. Curtius, the erotic sphere will become a model, through its 'failed relationship' in the way values are thought and believed in by subjects.
Kaiak, 2019
In the late, roaring Twenties and the early, uncanny Thirties of the 20th Century, German philoso... more In the late, roaring Twenties and the early, uncanny Thirties of the 20th Century, German philosopher and essayist Walter Benjamin went through a considerable series of experiments with drugs. Not only the renowned ones on hashish (he promised a 'very important book' on that matter), but also opium, opioids and mescaline. Each experiment, except those with opium (which he took in Ibiza with his French friend, Jean Selz), were surveyed by specialist physicians, who documented the results together with the Versuchsperson, the experiment subject. An on-the-field study on the potential of intoxication, these writings are filled with keywords such as 'ornament', 'play', 'series', which the reader can find in all his contemporary production. His notes on those experiences are a true milestone to penetrate both his understanding of the 'altered perception' and the social role of legal opioids in democratic Germany first, and in Nazi Germany later on....
L'articolo analizza in una doppia prospettiva le determinazioni del concetto di nemico nell&#... more L'articolo analizza in una doppia prospettiva le determinazioni del concetto di nemico nell'opera di Carl Schmitt. Da un parte intende trovare le radici della sua definizione di guerra indagando la sua relazione con il poeta Theodor Däumler. D'altro lato s'immerge nelle pagine private del diario redatto da Schmitt negli anni della Prima Guerra mondiale. Queste note rivelano un uomo spaventato, in preda all'ansia, che odia la guerra e le sue conseguenze. Queste sensazioni sembrano essere state dimenticate da Schmitt solo alcuni anni dopo, quando, ormai divenuto un affermato giurista, identifica il politico con la distinzione "amico-nemico".
gaBriElE guErra e taMara tagliacozzo (a cura di) Felicità e tramonto. Sul Frammento teologico-pol... more gaBriElE guErra e taMara tagliacozzo (a cura di) Felicità e tramonto. Sul Frammento teologico-politico di Walter Benjamin Quodlibet, Macerata 2020, pp. 183 Sfida per la filosofia, autentica croce per la filologia, il Frammento teologico-politico di Benjamin trova in una preziosa silloge di studi una nuova cassetta degli attrezzi. Il volume orchestrato da Gabriele Guerra e Tamara Tagliacozzo raccoglie una nuova traduzione del frammento predisposta dai curatori, un'introduzione che fa il punto della crux filologica e undici saggi di studiosi stranieri (i 'giovani' Julia Ng e Sami Khatib) e italiani, venuti dopo il lungo lavoro seminariale svoltosi presso l'Associazione italiana Walter Benjamin, capitanata fino a ottobre 2019 dall'infaticabile, compianto Mauro Ponzi. La storia di questo testo è un concentrato dei tratti che rendono Benjamin così fascinoso e sfuggente. Col suo titolo apocrifo e spinoziano scelto da Adorno, col suo contenuto radicalmente esoterico, il Frammento apre la sua peculiarissima epopea in Italia, a Sanremo, dove l'ex moglie di Benjamin, Dora, gestisce una pensione. È lì attorno che per il Capodanno 1938 giungono i coniugi Adorno. Ed è lì che Benjamin presenta loro, declamandolo a voce alta, un inedito di nuovissima confezione, dice. È un testo breve, brevissimo: tre paragrafi, trentasette righe (nell'impaginato di questa edizione). Inizia col Messia («solo il Messia in persona compie ogni accadere storico»), finisce col nichilismo («tendere a questa caducità […] è il compito della politica mondana, il cui metodo deve chiamarsi nichilismo»). Se Adorno credette alla presentazione di Benjamin-che lo introdusse come «un frammento del periodo tardo che gioca il tutto per tutto»-l'altro amico che patrocinò le Gesammelte Schriften del defunto, Gershom Scholem, trovò quei temi e quel linguaggio più simile agli scritti dei primi anni Venti, e preferì retrodatarlo al 1920-21, contro la testimonianza 'autoptica' di Theodor e Gretel Adorno, e contro l'apparente controsenso di un Benjamin che porta fuori strada gli amici leggendo 'come nuovo' un testo che ha più di quindici anni. Se l'unica certezza è il terminus post quem (vale a dire la pubblicazione nel 1918 del Geist der Utopie blochiano, unico nome citato, non senza ambiguità, nel frammento), va detto che alle due tesi principali sulla datazione si sono affiancate recentemente quelle di Werner Hamacher, che ha teso a rinvenire nel terzo Schema zum psychophysischen Problem-Leib und Körper, databile al 1923 circa-un testo gemello, o quasi, e quella di Peter Fenves, che, sulla base di alcuni indizi che rinviano alla conoscenza benjaminiana delle opere di 'divulgazione scientifica' di Arthur Eddington, ritiene più plausibile una composizione attorno alla seconda metà degli anni trenta. Ma la contesa sulla datazione, apparentemente oziosa, nasconde strati di significato del tutto interni alla portata esoterica del testo. Perché Benjamin stesso ha un conto aperto con la filologia e lo ammette a più riprese. Come ricorda Stefano Marchesoni in un contributo prezioso che mette a punto la questione annosa del rapporto con Ernst Bloch, e davvero centrale nell'economia non solo filologica del frammento, abbiamo una definizione benjaminiana di filologia singolarmente coincidente con la data di composizione più accreditata del frammento: «non come scienza o storia della lingua, bensì
Critica della teologia politica, 2019
Sciami | ricerche, 2020
The article discusses the theatrical form named Trauerspiel (baroque drama or mourning play), sta... more The article discusses the theatrical form named Trauerspiel (baroque drama or mourning play), starting from the very elements that form its concept – play and mourning. Far from being identifiable with tragedy or from being reducible to a sort of anticipation of Romantic features, Trauerspiel expresses the traumas of subjectivity in early modern age, as it deals with religious and political turmoil. Taking inspiration from Walter Benjamin’s Ursprung des deutschen Trauerspiels, the article investigates some crucial elements of baroque mise-en-scène such as sovereignty, guilt, empathy, searching for further intersections with the theories of play by both Johan Huizinga and Georges Bataille.
The paper intends to investigate the sources of the very concept of charisma in Max Weber, starti... more The paper intends to investigate the sources of the very concept of charisma in Max Weber, starting from some polemical readings made by Carl Schmitt. Aside from theologian Karl Holl, particular attention is devoted to Protestant jurist Rudolf Sohm and to his masterwork Kirchenrecht (1892). Weber started to read it attentively in 1909, at the beginning of his project called Economy and Society, In the writings that make the most of this posthumous work that he never really ended, charisma is meant as the non-juridical key for official and hierarchic organizations – Roman Church may not be the only good example: charisma creates concrete social associations elsewhere. Gradually, such organizations get more and more legal, as long as they lose their ‘extraordinary’ traits. The analysis will show how obedience and recognition are originally created by charisma and how they structure the ties that bind the followers to their leader, a hero, a prophet, or similar charismatic personalitie...
... dell'hashish. Esso non fa né guerrieri né cittadini, che se il vino esalta la volontà,... more ... dell'hashish. Esso non fa né guerrieri né cittadini, che se il vino esalta la volontà, l'hashish l'annichila, rileva alcuni elementi che confluiranno nell'analisi di Benjamin. Tra questi l'alterazione della percezione spaziale. 1. A ...
The quadratic embedding constant (QE constant) of a graph is a new characteristic value of a grap... more The quadratic embedding constant (QE constant) of a graph is a new characteristic value of a graph defined through the distance matrix. We derive formulae for the QE constants of the join of two regular graphs, double graphs and certain lexicographic product graphs. Examples include complete bipartite graphs, wheel graphs, friendship graphs, completely split graph, and some graphs associated to strongly regular graphs.
Critical Times, 2019
Although Baruch Spinoza was important for thinkers of his generation, Walter Benjamin seems to ha... more Although Baruch Spinoza was important for thinkers of his generation, Walter Benjamin seems to have completely ignored the philosopher. Spinoza's name appears just a few times in Benjamin's works, and Spinoza's thought never seems to have been relevant to him. The only place where Benjamin quotes a text of Spinoza's, albeit between the lines, is in “Toward the Critique of Violence” (1921). Still, in this essay Benjamin is far from enthusiastic about the author of the Ethics. He names Spinoza as a proponent of natural law theory, which Benjamin dismisses in his search for a criterion with which to judge Gewalt. This article seeks to investigate Benjamin's apparent hostility to Spinoza and to reexamine the relationship between the two, from both a theoretical and a political perspective.
This volume wants to restore the depth and contradictions – both theoretical and biographical, po... more This volume wants to restore the depth and contradictions – both theoretical and biographical, political and speculative – of Alexandre Kojève. An author who wrote a lot, but published very little – leaving thousands of pages destined for oblivion or research. And research, after so much Kojèvian mythology, has recently opened up. Many have begun to delve into archives, translate unpublished works, and seek new sources. The contributions in this book start from this need: to study the entire corpus of Kojève, combining hermeneutical and philological approaches, reconstructing the biographical path with an investigation of intellectual alliances and hostilities.
Kaiak, 2015
The relationship between Walter Benjamin and Georges Bataille is certainly one, whose relevance h... more The relationship between Walter Benjamin and Georges Bataille is certainly one, whose relevance has already been stressed from a biographical point of view, the latter being responsible for the conservation of Benjamin's manuscripts. On the other hand, the purely philosophical-political connection between the two of them is yet to be clarified, since Benjamin's famous statement on Bataille's activity, "Vous travaillez pour le fascisme", can hardly be taken for granted and verified. It is true that in the late Thirties, Bataille and Benjamin do show common subjects, such as the interest for the labyrinth as a social metaphor of the city and of the life of goods where the flâneur feels strangely at ease. Nevertheless, it is true that some among Bataille's (and Roger Caillois') solutions cause Benjamin's reproaches and philosophical mistrust, because of its sterile repetition of subjective heroism as a way out.
A trent'anni dal momento che per la Germania e per l'opinione pubblica mondiale si è meri... more A trent'anni dal momento che per la Germania e per l'opinione pubblica mondiale si è meritato l'etichetta di 'fine' per una serie di processi di scissione e di conflitto (della divisione Est-Ovest, della Guerra Fredda – per tacere della fine della Storia, addirittura), potremmo pensare di esser giunti alla giusta distanza per organizzare, sistemare quel complicato affastellarsi di immagini psichiche ed emotive che hanno a che fare con quella che è stata a tutti gli effetti – politicamente, psicologicamente – una scissione. E di chiamare in causa anche i documenti letterari che, nelle maniere più varie, l'hanno rappresentata. Se però cerchiamo di recuperare, almeno in alcuni narratori-simbolo di questa terra divisa, qualche elemento che possa aiutare la storicizzazione, la ricostruzione – la sistematizzazione di un percorso –, ricaviamo impressioni meno rassicuranti in vista di un sistema che non sia solo un aggregato. Perché la letteratura della scissione, in...
Kaiak, 2015
This article intends to investigate some profiles in the life and poetry of New York-based band V... more This article intends to investigate some profiles in the life and poetry of New York-based band Velvet Underground, searching for some philosophical themes to be found in their short but ground-breaking life in the Sixties. Heralded in Andy Warhol's Factory as Warhol's musical experience, the band indeed represented a consistent at- tempt to describe the margins and the obscene of capitalistic societies, dealing with a realistic, beat-influenced language and an experimental, neo-Dadaistic approach in music. Main VU's subjects such as work and artifice in the age of celebrity and transgenderism, the sadomasochistic experience and its contractual shape, the impossible party and its journalistic epic are here read with the help of some chosen philosophical texts.
The article faces a short period of time in Max Weber's life before and during the Great War.... more The article faces a short period of time in Max Weber's life before and during the Great War. In 1913 Max Weber found himself spending more than some days in the vegetarian and anarchist community of Monte Verità, in Italian Switzerland. This meant a chance for empirical observations of life forms imbued with free love and hints of counterculture. While his personal life went through changes, due to both the war and new emotional ties, in the Intermediate Reflections he came to consider the role of eroticism in the spheres of life, as a way to organize the world, or to refuse it. Further on, in the famous Science as Vocation conference, in his attempt to deal with the normative-axiological domain, as noticed by E. R. Curtius, the erotic sphere will become a model, through its 'failed relationship' in the way values are thought and believed in by subjects.
Kaiak, 2019
In the late, roaring Twenties and the early, uncanny Thirties of the 20th Century, German philoso... more In the late, roaring Twenties and the early, uncanny Thirties of the 20th Century, German philosopher and essayist Walter Benjamin went through a considerable series of experiments with drugs. Not only the renowned ones on hashish (he promised a 'very important book' on that matter), but also opium, opioids and mescaline. Each experiment, except those with opium (which he took in Ibiza with his French friend, Jean Selz), were surveyed by specialist physicians, who documented the results together with the Versuchsperson, the experiment subject. An on-the-field study on the potential of intoxication, these writings are filled with keywords such as 'ornament', 'play', 'series', which the reader can find in all his contemporary production. His notes on those experiences are a true milestone to penetrate both his understanding of the 'altered perception' and the social role of legal opioids in democratic Germany first, and in Nazi Germany later on....
L'articolo analizza in una doppia prospettiva le determinazioni del concetto di nemico nell&#... more L'articolo analizza in una doppia prospettiva le determinazioni del concetto di nemico nell'opera di Carl Schmitt. Da un parte intende trovare le radici della sua definizione di guerra indagando la sua relazione con il poeta Theodor Däumler. D'altro lato s'immerge nelle pagine private del diario redatto da Schmitt negli anni della Prima Guerra mondiale. Queste note rivelano un uomo spaventato, in preda all'ansia, che odia la guerra e le sue conseguenze. Queste sensazioni sembrano essere state dimenticate da Schmitt solo alcuni anni dopo, quando, ormai divenuto un affermato giurista, identifica il politico con la distinzione "amico-nemico".
gaBriElE guErra e taMara tagliacozzo (a cura di) Felicità e tramonto. Sul Frammento teologico-pol... more gaBriElE guErra e taMara tagliacozzo (a cura di) Felicità e tramonto. Sul Frammento teologico-politico di Walter Benjamin Quodlibet, Macerata 2020, pp. 183 Sfida per la filosofia, autentica croce per la filologia, il Frammento teologico-politico di Benjamin trova in una preziosa silloge di studi una nuova cassetta degli attrezzi. Il volume orchestrato da Gabriele Guerra e Tamara Tagliacozzo raccoglie una nuova traduzione del frammento predisposta dai curatori, un'introduzione che fa il punto della crux filologica e undici saggi di studiosi stranieri (i 'giovani' Julia Ng e Sami Khatib) e italiani, venuti dopo il lungo lavoro seminariale svoltosi presso l'Associazione italiana Walter Benjamin, capitanata fino a ottobre 2019 dall'infaticabile, compianto Mauro Ponzi. La storia di questo testo è un concentrato dei tratti che rendono Benjamin così fascinoso e sfuggente. Col suo titolo apocrifo e spinoziano scelto da Adorno, col suo contenuto radicalmente esoterico, il Frammento apre la sua peculiarissima epopea in Italia, a Sanremo, dove l'ex moglie di Benjamin, Dora, gestisce una pensione. È lì attorno che per il Capodanno 1938 giungono i coniugi Adorno. Ed è lì che Benjamin presenta loro, declamandolo a voce alta, un inedito di nuovissima confezione, dice. È un testo breve, brevissimo: tre paragrafi, trentasette righe (nell'impaginato di questa edizione). Inizia col Messia («solo il Messia in persona compie ogni accadere storico»), finisce col nichilismo («tendere a questa caducità […] è il compito della politica mondana, il cui metodo deve chiamarsi nichilismo»). Se Adorno credette alla presentazione di Benjamin-che lo introdusse come «un frammento del periodo tardo che gioca il tutto per tutto»-l'altro amico che patrocinò le Gesammelte Schriften del defunto, Gershom Scholem, trovò quei temi e quel linguaggio più simile agli scritti dei primi anni Venti, e preferì retrodatarlo al 1920-21, contro la testimonianza 'autoptica' di Theodor e Gretel Adorno, e contro l'apparente controsenso di un Benjamin che porta fuori strada gli amici leggendo 'come nuovo' un testo che ha più di quindici anni. Se l'unica certezza è il terminus post quem (vale a dire la pubblicazione nel 1918 del Geist der Utopie blochiano, unico nome citato, non senza ambiguità, nel frammento), va detto che alle due tesi principali sulla datazione si sono affiancate recentemente quelle di Werner Hamacher, che ha teso a rinvenire nel terzo Schema zum psychophysischen Problem-Leib und Körper, databile al 1923 circa-un testo gemello, o quasi, e quella di Peter Fenves, che, sulla base di alcuni indizi che rinviano alla conoscenza benjaminiana delle opere di 'divulgazione scientifica' di Arthur Eddington, ritiene più plausibile una composizione attorno alla seconda metà degli anni trenta. Ma la contesa sulla datazione, apparentemente oziosa, nasconde strati di significato del tutto interni alla portata esoterica del testo. Perché Benjamin stesso ha un conto aperto con la filologia e lo ammette a più riprese. Come ricorda Stefano Marchesoni in un contributo prezioso che mette a punto la questione annosa del rapporto con Ernst Bloch, e davvero centrale nell'economia non solo filologica del frammento, abbiamo una definizione benjaminiana di filologia singolarmente coincidente con la data di composizione più accreditata del frammento: «non come scienza o storia della lingua, bensì
Critica della teologia politica, 2019
Sciami | ricerche, 2020
The article discusses the theatrical form named Trauerspiel (baroque drama or mourning play), sta... more The article discusses the theatrical form named Trauerspiel (baroque drama or mourning play), starting from the very elements that form its concept – play and mourning. Far from being identifiable with tragedy or from being reducible to a sort of anticipation of Romantic features, Trauerspiel expresses the traumas of subjectivity in early modern age, as it deals with religious and political turmoil. Taking inspiration from Walter Benjamin’s Ursprung des deutschen Trauerspiels, the article investigates some crucial elements of baroque mise-en-scène such as sovereignty, guilt, empathy, searching for further intersections with the theories of play by both Johan Huizinga and Georges Bataille.
The paper intends to investigate the sources of the very concept of charisma in Max Weber, starti... more The paper intends to investigate the sources of the very concept of charisma in Max Weber, starting from some polemical readings made by Carl Schmitt. Aside from theologian Karl Holl, particular attention is devoted to Protestant jurist Rudolf Sohm and to his masterwork Kirchenrecht (1892). Weber started to read it attentively in 1909, at the beginning of his project called Economy and Society, In the writings that make the most of this posthumous work that he never really ended, charisma is meant as the non-juridical key for official and hierarchic organizations – Roman Church may not be the only good example: charisma creates concrete social associations elsewhere. Gradually, such organizations get more and more legal, as long as they lose their ‘extraordinary’ traits. The analysis will show how obedience and recognition are originally created by charisma and how they structure the ties that bind the followers to their leader, a hero, a prophet, or similar charismatic personalitie...
... dell'hashish. Esso non fa né guerrieri né cittadini, che se il vino esalta la volontà,... more ... dell'hashish. Esso non fa né guerrieri né cittadini, che se il vino esalta la volontà, l'hashish l'annichila, rileva alcuni elementi che confluiranno nell'analisi di Benjamin. Tra questi l'alterazione della percezione spaziale. 1. A ...
The quadratic embedding constant (QE constant) of a graph is a new characteristic value of a grap... more The quadratic embedding constant (QE constant) of a graph is a new characteristic value of a graph defined through the distance matrix. We derive formulae for the QE constants of the join of two regular graphs, double graphs and certain lexicographic product graphs. Examples include complete bipartite graphs, wheel graphs, friendship graphs, completely split graph, and some graphs associated to strongly regular graphs.
Critical Times, 2019
Although Baruch Spinoza was important for thinkers of his generation, Walter Benjamin seems to ha... more Although Baruch Spinoza was important for thinkers of his generation, Walter Benjamin seems to have completely ignored the philosopher. Spinoza's name appears just a few times in Benjamin's works, and Spinoza's thought never seems to have been relevant to him. The only place where Benjamin quotes a text of Spinoza's, albeit between the lines, is in “Toward the Critique of Violence” (1921). Still, in this essay Benjamin is far from enthusiastic about the author of the Ethics. He names Spinoza as a proponent of natural law theory, which Benjamin dismisses in his search for a criterion with which to judge Gewalt. This article seeks to investigate Benjamin's apparent hostility to Spinoza and to reexamine the relationship between the two, from both a theoretical and a political perspective.