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Papers by Nicola Marzot

Research paper thumbnail of Dalla "società dello spettacolo" allo spettacolo della società : La rigenerazione urbana come pratica di rivendicazione del dismesso

Festival dell'Architettura Magazine, Dec 16, 2017

www.festivalarchitettura.it Quest'opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione-N... more www.festivalarchitettura.it Quest'opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale 3.0 Unported This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.

Research paper thumbnail of The Reclaimed City. Islands of resilience in the urban archipelago. "Temporary Use" and transformation in emergency conditions

DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), Dec 1, 2020

La crisi dischiusa dall'effetto pandemico ha rivelato, più di quella finanziaria, l'incapacità de... more La crisi dischiusa dall'effetto pandemico ha rivelato, più di quella finanziaria, l'incapacità delle nostre città di reagire a istanze indifferibili di cambiamento. Solo in parte ciò è imputabile alla strutturale inerzia alla modificazione di una realtà sociale fondata su automatismi che investono tanto l'azione (pràxis) quanto la produzione (poiesis). La causa prima va ricercata nella funzione deontica del Piano e dei suoi corollari normativi. In tale contesto vincolistico, la necessità d'intervento in condizioni di emergenza ha imposto, nel nostro paese, un pericoloso richiamo allo "stato di eccezione". Alcune pratiche pioneristiche hanno tuttavia dimostrato l'esistenza di alternative efficaci alle misure straordinarie, legittimando il primato della cultura del progetto nella trasformazione urbana. Parole Chiave Crisi-Resilienza-Pratiche Premessa L'emergenza pandemica generata dalla diffusione del coronavirus, ben oltre il carattere drammatico delle sue ricadute, ci ha colti impreparati nell'affrontare, più in generale, una crisi di sistema. Per potervisi rapportare, infatti, abbiamo dovuto dichiarare lo "stato di eccezione" 1. Invocato ogni qualvolta si manifesti una grave minaccia alle istituzioni dello Stato, a garanzia della tempestività ed efficacia delle misure da intraprendere, esso impone la temporanea sospensione delle regole vigenti di convivenza civile, e il contestuale subentro di un regime "governamentale" (Agamben 2003). Nel recente passato dell'Occidente, ciò era già accaduto alla giovane democrazia americana 2 , con effetti rapidamente estesi al vecchio Continente, in ragione di una economia sempre più globale e finanziarizzata. Tra le conseguenze immediate delle decisioni prese, l'aumento progressivo ed esponenziale di spazi inutilizzati, tanto pubblici quanto privati, è stato, oltre ogni dubbio, il fenomeno più macroscopico, quanto evocativo, delle relative implicazioni politiche, economiche, sociali e culturali che, da lì a poco, avrebbero investito l'intero paese. A questo proposito, si può a buon diritto affermare che l'elenco degli edifici "vacanti" e delle aree in attesa di valorizzazione abbia registrato un aumento quantitativo senza precedenti, venendo contestualmente ad ampliare un catalogo qualitativamente assai articolato (Marzot 2013a). Se tutto ciò ha portato ad intraprendere tempestivi interventi dal carattere eccezionale (soprattutto nel settore sanitario), nell'immediato lo spazio domestico dell'abitare è stato oltremodo caricato di responsabilità che, ontologicamente parlando, non gli competono, accogliendo il lavoro, l'educazione e il tempo libero. Le implicazioni semantiche che il fenomeno

Research paper thumbnail of The Hybrid, the Network City and the Territory elsewhere. The contemporary fringe condition in North European urban phenomena

Observations on urban growth, 2018

Il capitalismo finanziario ha intenzionalmente perseguito un sistematico processo di de-territori... more Il capitalismo finanziario ha intenzionalmente perseguito un sistematico processo di de-territorializzatine delle sovranità statuali, privandole di fatto del governo delle proprie risorse, attraverso la capacità selettiva e relazionale messa progressivamente in opera da investimenti infrastrutturali- per il trasferimento di beni materiali ed immateriali- senza precedenti nella storia dell’umanità, per scala e intensità degli effetti risultanti. La crisi di identità in tal modo prodotta, è avvenuta a spese dei soggetti coinvolti, la cui complicità è stata imposta e, per lo più, nemmeno del tutto compresa nelle sue plurime implicazioni. Ne è derivata una cultura urbana caratterizzata da un persistente stato di distacco e programmatica separazione dei soggetti dai propri oggetti, rispetto la quale la cultura dell’ibridazione pare essere l’unica convincente possibilità di emancipazione dallo stallo contemporaneo.

Research paper thumbnail of Il diritto all’architettura come “ricerca paziente”. Forme del dissenso, pratiche di rivendicazione dello spazio e potere del progetto

In this article we want to argue about architecture response, in relatively recent times, to a pr... more In this article we want to argue about architecture response, in relatively recent times, to a problem that relates to international imprisoning jurisprudence which requires the reconciliation of conflicting terms. Architects have put forward proposals on prison for centuries (among others Palladio, Milizia and Alberti), but it is with the drafting of the European Convention for the Protection of Human Rights and fundamental freedoms that architecture has explicitly faced two opposing criteria, i.e. freedom and control. Since 1950, there has been an attempt to settle and harmonise the relationship between art. 1 of the Universal Declaration of Human Rights, signed by the United Nations (OHCHR) two years earlier, inherent in the connaturality of human freedom and art. 5 from the aforementioned European Convention which suggests terms of acceptability for prisons. A solution to this antinomy could be offered by architecture through the concepts of privacy and territoriality, considered by the Nelson Mandela Rules in 2015.

Research paper thumbnail of Progetto di riqualificazione urbana, funzionale ed energetico-ambientale di un quartiere di edilizia residenziale sociale: il Quartiere Barca a Bologna (workshop SAIEnergy 2009, Bologna)

E' un progetto di riqualificazione del quartiere INA-Casa del quartiere Barca di Bologna prog... more E' un progetto di riqualificazione del quartiere INA-Casa del quartiere Barca di Bologna progettato dall'Arch. Vaccaro che simula e valuta una possibile applicazione della Legge Regionale E.R. n.6/2009 (Piano Casa) che vede possibile l'aumento di cubatura nel caso d'intervento di riqualificazione con aumento dell'efficienza energetica del costruito. Il workshop a cui partecipano a vario titolo studenti, dottorandi, Dottori di Ricerca e un pool interdisciplinare di docenti della Facoltà di Architettura di Ferrara insieme al Centro A>E dello stesso ente, si occupa della progettazione di un possibile programma d'intervento sull'edilizia sociale esistente (giungendo fino alla scala tecnologica di dettaglio e allo studio di fattibilità di un efficiente piano finanziario di ottimizzazione e ammortamento programmato dell'intervento). Detto progetto si occupa di definire residenze e servizi alla residenza di alta efficienza energetica (passando da un consumo all'attualità di 241kWh/mq annui ad un consumo di 26 kWh/mq annui post intervento), con bassi costi di costruzione e attenzione alla salvaguardia di leggibilità del tipo edilizio storico di applicazione. Sono applicate soluzioni bioclimatiche per il funzionamento energetico dell'edificio

Research paper thumbnail of The Cyclicality of the Anthropic Space in Urban Morphology: an architectural perspective

Proceedings 24th ISUF 2017 - City and Territory in the Globalization Age, Sep 27, 2017

The "Network city" and its crisis Over the last decade we have been witnessing the effect over th... more The "Network city" and its crisis Over the last decade we have been witnessing the effect over the territory of the worldwide propellant of the globalization processes. As an immediate consequence, one can remind the progressive weakening of the "Network city" (Marzot, 2006 i). This urban model was intended, since its inception, development and forerunning application, to take over the role of Planning in the management of the territorial transformation and to supersede it with urban and territorial marketing multimodal infrastructure to group existing cities into clusters, considered coherent to down strategy. This overarching process was developed at the expenses of national and local interests, almost completely disregarding the effects produced onto the already established communities. Therefore, if the "Network City" was apparently unfolding an unlimited capacity to multiply opportunities, by increasing movements of people, goods, information and resources, it was pursuing its goals by being very selective and exclusive with respect to the existing framework. As a side effect of this overarching strategy, the dominant urban model Abstract. Over the last decade, we have been witnessing the progressive weakening of the so-called "Network City", indented as the sheer embodiment of the globalization driving forces. This phenomenon mostly occurred because urban model. It progressively delivered an increasing amount of waiting lands and building vacancies over the territory. Emptiness suddenly appeared as the "culture of congestion". Recycling seems to be the immediate reaction to the building standstill and it is nowadays widely accepted as the most promising strategy to face the crisis of the city, especially within Europe. This statement respect it becomes fundamental to reconsider the forerunning contribution of Urban Morphology and Building Typology. In fact this discipline, since the second half of the '50 of the XX century, because of the necessity to reconstruct Europe after the Second World War, was pioneering the necessity to read the Form of the city beyond any ideological prejudice, superseding the Modern approach. As a consequence of this attitude, the city was even more intended as a "manufact" constantly transformed through the different historical promising future for our cities.

Research paper thumbnail of Beyond the typological discourse: The creation of the architectural language and the type as a project in the western modern city

The notion of building type defines the rational basis of any process of western civilization. As... more The notion of building type defines the rational basis of any process of western civilization. As such it is a project, whose collective intentionality is integrally political, social, economical and cultural. 2. The building type is a set of rules which establishes power relations and a corresponding system of obligations. Therefore, the definition of the type as an unconscious act is a contradiction in re ipsa. 3. To fully develop its potential, the building type needs to come into existence. Building practice is instrumental to this purpose. To obtain it, the building activity needs to share conventional values. An architectural language is therefore required. 4. If the building type remains implicit, or not performed by the architectural language, it cannot effectively contribute to the process of civilization. It remains as a simple image, or eidos, of its possibility. 5. There is a clear connection between the crisis of the typological discourse and the crisis of Institutions. The crisis occurs whenever there is not anymore consensus upon the building type and its implicit project. 6. During the type vacancy, the architectural struggle increases in order to reestablish a new order. The vacancy duration is unpredictable and it is instrumental to the achievement of a new stable configuration. 7. Within the western process of civilization, the stability of the type configuration is conventional and depends upon the dynamics internal to society. The typological change can occur within an existing configuration, by critically undermining its set of rules, or drastically proposing its integral substitution. The former approach is that of tradition, while the latter claims for radicalism. 8. Sometimes it occurs that, in order to hide power vacancy, the practice of the architectural language aims at artificially prolonging a Foretold Death. In addition, a minority practice can coexist within an highly shared one. Outside the practice, no other typological counteraction is possible. 9. Individual practice, eventually encouraging emulation, can perform as an architectural language premise, aspiring to contribute to the civilization process. This implies that the construction of the social reality does not necessarily correspond to a top down relation, but also a bottom up one is possible. In this case it is acceptable to say that the type concept arose from an unconscious process of trials and errors. 10. If typology is the discourse on the building type, developed through space and time, this is a first attempt to define the philosophy upon which typology is grounded. A new discipline is required. We call it Type Ontology. These propositions are regarded as opposable and defendable, and have been approved as such by the Supervisor: Prof. ir. S.U. Barbieri I'm sincerely grateful to Professor Umberto Barbieri. He offered me the chance, I still considers unique at the age of 40, when you are commonly expected to be already an intellectually mature individual, to completely challenge my mindset through a systematic research activity. Being he fully aware of my personal fascinations, and acting according to maieutics, he discreetly guided me into fascinating discussions on related subject matters, combining real life, he shared together with the protagonists of a glorious season, with his broad spectrum knowledge on the city and its architecture. I will never forget it. I'm also in debt to my family. Elena supported my throughout exhausting discussions on reflection principles and categories. She shared the drama of my rationality self-undermining and continuous upside-down. When I was about to get lost, she was always there to rescue me. My Mather, with her strong presence and positive attitude, gave me the strength to resist a tiring "nomadism" between Italy and The Netherlans, transmitting to me that kind of willpower which is the secret key of any successful undertaking. My Father, unfortunately, will not attend my PhD defence. He deserves some special words. A mio Padre La tua voce, che è tutte le voci, mi ha condotto qui. Hai visto prima, un giorno, la tua destinazione, Oriente. Non ti ho potuto dare, un giorno, ciò che ti consegno oggi, un dono.

Research paper thumbnail of Groundscrapers: Vitalizing the Tradition of the Urban Low Rise, Mixed Hybrid Building

Research paper thumbnail of The study of urban form in Italy

Urban Morphology, Aug 7, 2002

This paper demonstrates the strong relationship between urban morphology and urban design within ... more This paper demonstrates the strong relationship between urban morphology and urban design within the Italian traditions of architecture and urbanism. Attention is focused on the work of architects and urban planners during the twentieth century, the period in which urban morphology and urban design emerged in Italy. A common cultural background shared by all those contributing to the field is the concept of 'type' and the assertion of a close connection between urban morphology and building typology. In contrast, different positions emerge in the interpretation of what the contemporary city should be, and this has, in turn, had an influence on the analysis of urban form. For this reason the typological debate in Italy has always had a strong ideological component. Instead of a common attempt at mutual understanding, urban morphology has been strongly characterized by a systematic, reciprocal misunderstanding among its followers. This paper attempts to define the multiplicity of cultural positions within the field according to the particular design and planning goals of those positions, in the conviction that the complexity of the current urban phenomenon can no longer be confronted from a single point of view.

![Research paper thumbnail of The `Ordinary¿ in the approach to Architecture and Building of John Habraken](https://a.academia-assets.com/images/blank-paper.jpg)

La “teoria dei supporti” di John Habraken origina dall’attenta osservazione di un fenomeno ricorr... more La “teoria dei supporti” di John Habraken origina dall’attenta osservazione di un fenomeno ricorrente di appropriazione spontanea del patrimonio edilizio, realizzato nel rispetto dei principi del Movimento Moderno, da parte degli abitanti, al fine di adeguarlo a mutate esigenze e valori, variamente interpretando fattori invarianti che permangono al suo interno. In tal modo l’autore si pone nei confronti dell’esistente con spirito critico analogo a quello con cui Saverio Muratori, negli stessi anni, andava analizzando l’edilizia dei centri storici di Venezia e Roma, inaugurando un’ideale corrispondenza a distanza tra “orizzonti di significazione” che si iscrivono compiutamente in quella che si può definire come una “antropologia del territorio” alle diverse scale di complessità. Nel caso di Habraken, ciò porta a precisare il senso politico del concetto di “controllo”, che presenta stringenti analogie con quello di “tipo” di derivazione muratoriana, come risulta evidente negli studi più recenti dell’autore olandese. Per queste ragioni, e per le ricadute indotte dalle sue ricerche sulla cultura del progetto nei decenni a venire, Habraken innova il concetto di "ordinarines"s nel processo edilizio industrializzato

Research paper thumbnail of Tekenboek stadsgebouwen. Functie-stapelingen, publieke binnenwerelden, in één block

L’ibrido in architettura costituisce un esempio acclarato di processualità edilizia che, attraver... more L’ibrido in architettura costituisce un esempio acclarato di processualità edilizia che, attraverso la trasformazione del patrimonio esistente indotta dallo sviluppo urbano, è in grado di promuovere esiti dai tratti sorprendentemente innovativi, che della prima costituiscono un “affioramento” spontaneo. L’esperienza architettonica olandese contemporanea sta traducendo sistematicamente il fenomeno in un tipo edilizio, ovvero nella sua concettualizzazione convenzionale, sempre cangiante nelle manifestazioni, per quanto riconducibile a principi condivisi, per altro già riconoscibili nella tradizione della città borghese europea della seconda metà del XIX secolo. Per queste ragioni, il libro rilegge l’eredità culturale dell'isolato urbano di tradizione olandese, che ne costituisce il precedente storico più consapevole, attraverso la descrizione del processo di relativa alterazione- di scala, di funzioni e di spazio- che ne ha consentito l'innovazione nel corso del tempo. L’analisi critica viene condotta attraverso il ridisegno di tutti i casi studio, rendendoli confrontabili dal punto di vista delle logiche compositive

Research paper thumbnail of Changing Public Realm and Urban Green: The New Interior Landscape

The transformation of the great Western cities is an on-going process. It has become evident over... more The transformation of the great Western cities is an on-going process. It has become evident over the last decades that cities need to transform into compact, interrelated and creative artefacts. Within this process the nature of natural and artificial urban green,1 in other words the verdure, is already changing today in both qualitative and quantitative terms. New concepts of verdure, may they be natural or artificial, on the scale of a building or of the urban block, are introduced, not only as a means to save natural resources, as a response to the increasing demand of sustainability, but also simply to improve the quality of everyday life in urban settings. Moreover, these concepts offer the possibility to meet the need for a new green public realm caused by a shifting focus due to rearrangements in the relation between working, dwelling and leisure, including new patterns of everyday life and working practises of urban citizens. Within this process of urban ‘greenification’ we...

Research paper thumbnail of Rossi, Ungers and Koolhaas : Three positions on the relation between Architecture and Planning

Lo studio della forma della città e dei tipi edilizi, a partire dagli anni ’60, è venuto a costit... more Lo studio della forma della città e dei tipi edilizi, a partire dagli anni ’60, è venuto a costituire il fondamento epistemico legittimante la teoria e la pratica del progetto, sia architettonico che urbano, in tutto il mondo occidentale. Il tema viene analizzato, nelle sue molteplici declinazioni, con riferimento al lavoro di tre protagonisti della scena internazionale: Rossi, Ungers e Koolhaas

Research paper thumbnail of Bologna città metropolitana: il Sistema Ferroviario Metropolitano come scelta innovativa per la pianificazione urbana

Il ruolo assunto dalle ferrovie come infrastruttura capace di mitigare gli effetti di congestione... more Il ruolo assunto dalle ferrovie come infrastruttura capace di mitigare gli effetti di congestione prodotti dall'uso indiscriminato dell'automobile e le sue ricadute quale supporto di un sistema insediativo discontinuo sono gli argomenti trattati nel contributo

Research paper thumbnail of Markthal

L’edificio pubblico nelle sue relazioni con il tessuto urbano desta nel dibattito contemporaneo u... more L’edificio pubblico nelle sue relazioni con il tessuto urbano desta nel dibattito contemporaneo un rinnovato interesse, soprattutto con riferimento alle soluzioni tipologicamente ibride

Research paper thumbnail of Il recupero del West Harbour a Malmö, Svezia. Sostenibilità ambientale e spazialità ipermoderna possono coesistere?

Il progetto urbano contemporaneo esprime la contraddittoria tensione tra l’espressione delle libe... more Il progetto urbano contemporaneo esprime la contraddittoria tensione tra l’espressione delle libertà individuali, amplificate dalla concorrenzialità del mercato edilizio, ed il riconoscimento delle limitazioni a tali libertà imputabili ad una necessaria ottimizzazione delle risorse disponibili, riconosciute come beni non riproducibili. L’esperienza svedese, da questo punto di vista, offre spunti per una riflessione critica approfondita

Research paper thumbnail of La città come post-scriptum

Le metodologie di analisi tipologico-processuale vengono messe a confronto attraverso il contribu... more Le metodologie di analisi tipologico-processuale vengono messe a confronto attraverso il contributo critico di emeninenti studiosi appartenenti alle diverse scuole europee per verificarne la rispondenza ai problemi della città contemporanea

Research paper thumbnail of The Right to architecture seen as diligent research. Form of dissent, reclaiming space practices and the power of the project

La Modernità, Intesa tanto come categoria storiografica quanto come evento sociale-storico accert... more La Modernità, Intesa tanto come categoria storiografica quanto come evento sociale-storico accertabile, comporta un’apertura disinteressata verso l’alterità, nel tentativo estremo di congedarsi dalle idee ricevute. Là dove sia in grado di rifuggire il rischio di facili derive retoriche, essa contiene pertanto l’implicita aspirazione ad una forma ideale di libertà assoluta che, se temporaneamente intesa, consente di corrispondere all'aspirazione di mettersi totalmente in gioco, ritrovando così la via per nuove avventure dello spirito. All'interno di tale processo, la scoperta del Nuovo Mondo viene de facto interpretata come “ipostasi dell’altrove”, ovvero sostanza che presiede permanentemente al manifestarsi di qualsiasi fenomeno; non luogo ante litteram il cui irresistibile magnetismo è legittimato dalla convinzione che ivi tutto sia possibile. In tal modo, tuttavia, ciò che doveva essere semplicemente inteso come stato di migrazione transitoria, ovvero medium/mezzo di emanc...

Research paper thumbnail of Un microterritorio alpino. Corippo dal Duecento all'Ottocento

I legami possibili tra l'analisi tipologico-processuale adottata nello studio dei piccoli cen... more I legami possibili tra l'analisi tipologico-processuale adottata nello studio dei piccoli centri e le potenzialità, tuttora inespresse, di una nuova teoria dell'indagine della città contemporanea che tenga conto dell'interferenza continua tra tipo, modello, forma urbana e territorio costituiscono l'essenza della riflessione critica contenuta nel testo

Research paper thumbnail of Architetture dell’ esporre

La pratica dello “scavo” arricchisce il linguaggio architettonico di forti implicazioni teoriche,... more La pratica dello “scavo” arricchisce il linguaggio architettonico di forti implicazioni teoriche, ben oltre le potenti suggestione dei risultati materici perseguibili

Research paper thumbnail of Dalla "società dello spettacolo" allo spettacolo della società : La rigenerazione urbana come pratica di rivendicazione del dismesso

Festival dell'Architettura Magazine, Dec 16, 2017

www.festivalarchitettura.it Quest'opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione-N... more www.festivalarchitettura.it Quest'opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale 3.0 Unported This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.

Research paper thumbnail of The Reclaimed City. Islands of resilience in the urban archipelago. "Temporary Use" and transformation in emergency conditions

DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), Dec 1, 2020

La crisi dischiusa dall'effetto pandemico ha rivelato, più di quella finanziaria, l'incapacità de... more La crisi dischiusa dall'effetto pandemico ha rivelato, più di quella finanziaria, l'incapacità delle nostre città di reagire a istanze indifferibili di cambiamento. Solo in parte ciò è imputabile alla strutturale inerzia alla modificazione di una realtà sociale fondata su automatismi che investono tanto l'azione (pràxis) quanto la produzione (poiesis). La causa prima va ricercata nella funzione deontica del Piano e dei suoi corollari normativi. In tale contesto vincolistico, la necessità d'intervento in condizioni di emergenza ha imposto, nel nostro paese, un pericoloso richiamo allo "stato di eccezione". Alcune pratiche pioneristiche hanno tuttavia dimostrato l'esistenza di alternative efficaci alle misure straordinarie, legittimando il primato della cultura del progetto nella trasformazione urbana. Parole Chiave Crisi-Resilienza-Pratiche Premessa L'emergenza pandemica generata dalla diffusione del coronavirus, ben oltre il carattere drammatico delle sue ricadute, ci ha colti impreparati nell'affrontare, più in generale, una crisi di sistema. Per potervisi rapportare, infatti, abbiamo dovuto dichiarare lo "stato di eccezione" 1. Invocato ogni qualvolta si manifesti una grave minaccia alle istituzioni dello Stato, a garanzia della tempestività ed efficacia delle misure da intraprendere, esso impone la temporanea sospensione delle regole vigenti di convivenza civile, e il contestuale subentro di un regime "governamentale" (Agamben 2003). Nel recente passato dell'Occidente, ciò era già accaduto alla giovane democrazia americana 2 , con effetti rapidamente estesi al vecchio Continente, in ragione di una economia sempre più globale e finanziarizzata. Tra le conseguenze immediate delle decisioni prese, l'aumento progressivo ed esponenziale di spazi inutilizzati, tanto pubblici quanto privati, è stato, oltre ogni dubbio, il fenomeno più macroscopico, quanto evocativo, delle relative implicazioni politiche, economiche, sociali e culturali che, da lì a poco, avrebbero investito l'intero paese. A questo proposito, si può a buon diritto affermare che l'elenco degli edifici "vacanti" e delle aree in attesa di valorizzazione abbia registrato un aumento quantitativo senza precedenti, venendo contestualmente ad ampliare un catalogo qualitativamente assai articolato (Marzot 2013a). Se tutto ciò ha portato ad intraprendere tempestivi interventi dal carattere eccezionale (soprattutto nel settore sanitario), nell'immediato lo spazio domestico dell'abitare è stato oltremodo caricato di responsabilità che, ontologicamente parlando, non gli competono, accogliendo il lavoro, l'educazione e il tempo libero. Le implicazioni semantiche che il fenomeno

Research paper thumbnail of The Hybrid, the Network City and the Territory elsewhere. The contemporary fringe condition in North European urban phenomena

Observations on urban growth, 2018

Il capitalismo finanziario ha intenzionalmente perseguito un sistematico processo di de-territori... more Il capitalismo finanziario ha intenzionalmente perseguito un sistematico processo di de-territorializzatine delle sovranità statuali, privandole di fatto del governo delle proprie risorse, attraverso la capacità selettiva e relazionale messa progressivamente in opera da investimenti infrastrutturali- per il trasferimento di beni materiali ed immateriali- senza precedenti nella storia dell’umanità, per scala e intensità degli effetti risultanti. La crisi di identità in tal modo prodotta, è avvenuta a spese dei soggetti coinvolti, la cui complicità è stata imposta e, per lo più, nemmeno del tutto compresa nelle sue plurime implicazioni. Ne è derivata una cultura urbana caratterizzata da un persistente stato di distacco e programmatica separazione dei soggetti dai propri oggetti, rispetto la quale la cultura dell’ibridazione pare essere l’unica convincente possibilità di emancipazione dallo stallo contemporaneo.

Research paper thumbnail of Il diritto all’architettura come “ricerca paziente”. Forme del dissenso, pratiche di rivendicazione dello spazio e potere del progetto

In this article we want to argue about architecture response, in relatively recent times, to a pr... more In this article we want to argue about architecture response, in relatively recent times, to a problem that relates to international imprisoning jurisprudence which requires the reconciliation of conflicting terms. Architects have put forward proposals on prison for centuries (among others Palladio, Milizia and Alberti), but it is with the drafting of the European Convention for the Protection of Human Rights and fundamental freedoms that architecture has explicitly faced two opposing criteria, i.e. freedom and control. Since 1950, there has been an attempt to settle and harmonise the relationship between art. 1 of the Universal Declaration of Human Rights, signed by the United Nations (OHCHR) two years earlier, inherent in the connaturality of human freedom and art. 5 from the aforementioned European Convention which suggests terms of acceptability for prisons. A solution to this antinomy could be offered by architecture through the concepts of privacy and territoriality, considered by the Nelson Mandela Rules in 2015.

Research paper thumbnail of Progetto di riqualificazione urbana, funzionale ed energetico-ambientale di un quartiere di edilizia residenziale sociale: il Quartiere Barca a Bologna (workshop SAIEnergy 2009, Bologna)

E' un progetto di riqualificazione del quartiere INA-Casa del quartiere Barca di Bologna prog... more E' un progetto di riqualificazione del quartiere INA-Casa del quartiere Barca di Bologna progettato dall'Arch. Vaccaro che simula e valuta una possibile applicazione della Legge Regionale E.R. n.6/2009 (Piano Casa) che vede possibile l'aumento di cubatura nel caso d'intervento di riqualificazione con aumento dell'efficienza energetica del costruito. Il workshop a cui partecipano a vario titolo studenti, dottorandi, Dottori di Ricerca e un pool interdisciplinare di docenti della Facoltà di Architettura di Ferrara insieme al Centro A>E dello stesso ente, si occupa della progettazione di un possibile programma d'intervento sull'edilizia sociale esistente (giungendo fino alla scala tecnologica di dettaglio e allo studio di fattibilità di un efficiente piano finanziario di ottimizzazione e ammortamento programmato dell'intervento). Detto progetto si occupa di definire residenze e servizi alla residenza di alta efficienza energetica (passando da un consumo all'attualità di 241kWh/mq annui ad un consumo di 26 kWh/mq annui post intervento), con bassi costi di costruzione e attenzione alla salvaguardia di leggibilità del tipo edilizio storico di applicazione. Sono applicate soluzioni bioclimatiche per il funzionamento energetico dell'edificio

Research paper thumbnail of The Cyclicality of the Anthropic Space in Urban Morphology: an architectural perspective

Proceedings 24th ISUF 2017 - City and Territory in the Globalization Age, Sep 27, 2017

The "Network city" and its crisis Over the last decade we have been witnessing the effect over th... more The "Network city" and its crisis Over the last decade we have been witnessing the effect over the territory of the worldwide propellant of the globalization processes. As an immediate consequence, one can remind the progressive weakening of the "Network city" (Marzot, 2006 i). This urban model was intended, since its inception, development and forerunning application, to take over the role of Planning in the management of the territorial transformation and to supersede it with urban and territorial marketing multimodal infrastructure to group existing cities into clusters, considered coherent to down strategy. This overarching process was developed at the expenses of national and local interests, almost completely disregarding the effects produced onto the already established communities. Therefore, if the "Network City" was apparently unfolding an unlimited capacity to multiply opportunities, by increasing movements of people, goods, information and resources, it was pursuing its goals by being very selective and exclusive with respect to the existing framework. As a side effect of this overarching strategy, the dominant urban model Abstract. Over the last decade, we have been witnessing the progressive weakening of the so-called "Network City", indented as the sheer embodiment of the globalization driving forces. This phenomenon mostly occurred because urban model. It progressively delivered an increasing amount of waiting lands and building vacancies over the territory. Emptiness suddenly appeared as the "culture of congestion". Recycling seems to be the immediate reaction to the building standstill and it is nowadays widely accepted as the most promising strategy to face the crisis of the city, especially within Europe. This statement respect it becomes fundamental to reconsider the forerunning contribution of Urban Morphology and Building Typology. In fact this discipline, since the second half of the '50 of the XX century, because of the necessity to reconstruct Europe after the Second World War, was pioneering the necessity to read the Form of the city beyond any ideological prejudice, superseding the Modern approach. As a consequence of this attitude, the city was even more intended as a "manufact" constantly transformed through the different historical promising future for our cities.

Research paper thumbnail of Beyond the typological discourse: The creation of the architectural language and the type as a project in the western modern city

The notion of building type defines the rational basis of any process of western civilization. As... more The notion of building type defines the rational basis of any process of western civilization. As such it is a project, whose collective intentionality is integrally political, social, economical and cultural. 2. The building type is a set of rules which establishes power relations and a corresponding system of obligations. Therefore, the definition of the type as an unconscious act is a contradiction in re ipsa. 3. To fully develop its potential, the building type needs to come into existence. Building practice is instrumental to this purpose. To obtain it, the building activity needs to share conventional values. An architectural language is therefore required. 4. If the building type remains implicit, or not performed by the architectural language, it cannot effectively contribute to the process of civilization. It remains as a simple image, or eidos, of its possibility. 5. There is a clear connection between the crisis of the typological discourse and the crisis of Institutions. The crisis occurs whenever there is not anymore consensus upon the building type and its implicit project. 6. During the type vacancy, the architectural struggle increases in order to reestablish a new order. The vacancy duration is unpredictable and it is instrumental to the achievement of a new stable configuration. 7. Within the western process of civilization, the stability of the type configuration is conventional and depends upon the dynamics internal to society. The typological change can occur within an existing configuration, by critically undermining its set of rules, or drastically proposing its integral substitution. The former approach is that of tradition, while the latter claims for radicalism. 8. Sometimes it occurs that, in order to hide power vacancy, the practice of the architectural language aims at artificially prolonging a Foretold Death. In addition, a minority practice can coexist within an highly shared one. Outside the practice, no other typological counteraction is possible. 9. Individual practice, eventually encouraging emulation, can perform as an architectural language premise, aspiring to contribute to the civilization process. This implies that the construction of the social reality does not necessarily correspond to a top down relation, but also a bottom up one is possible. In this case it is acceptable to say that the type concept arose from an unconscious process of trials and errors. 10. If typology is the discourse on the building type, developed through space and time, this is a first attempt to define the philosophy upon which typology is grounded. A new discipline is required. We call it Type Ontology. These propositions are regarded as opposable and defendable, and have been approved as such by the Supervisor: Prof. ir. S.U. Barbieri I'm sincerely grateful to Professor Umberto Barbieri. He offered me the chance, I still considers unique at the age of 40, when you are commonly expected to be already an intellectually mature individual, to completely challenge my mindset through a systematic research activity. Being he fully aware of my personal fascinations, and acting according to maieutics, he discreetly guided me into fascinating discussions on related subject matters, combining real life, he shared together with the protagonists of a glorious season, with his broad spectrum knowledge on the city and its architecture. I will never forget it. I'm also in debt to my family. Elena supported my throughout exhausting discussions on reflection principles and categories. She shared the drama of my rationality self-undermining and continuous upside-down. When I was about to get lost, she was always there to rescue me. My Mather, with her strong presence and positive attitude, gave me the strength to resist a tiring "nomadism" between Italy and The Netherlans, transmitting to me that kind of willpower which is the secret key of any successful undertaking. My Father, unfortunately, will not attend my PhD defence. He deserves some special words. A mio Padre La tua voce, che è tutte le voci, mi ha condotto qui. Hai visto prima, un giorno, la tua destinazione, Oriente. Non ti ho potuto dare, un giorno, ciò che ti consegno oggi, un dono.

Research paper thumbnail of Groundscrapers: Vitalizing the Tradition of the Urban Low Rise, Mixed Hybrid Building

Research paper thumbnail of The study of urban form in Italy

Urban Morphology, Aug 7, 2002

This paper demonstrates the strong relationship between urban morphology and urban design within ... more This paper demonstrates the strong relationship between urban morphology and urban design within the Italian traditions of architecture and urbanism. Attention is focused on the work of architects and urban planners during the twentieth century, the period in which urban morphology and urban design emerged in Italy. A common cultural background shared by all those contributing to the field is the concept of 'type' and the assertion of a close connection between urban morphology and building typology. In contrast, different positions emerge in the interpretation of what the contemporary city should be, and this has, in turn, had an influence on the analysis of urban form. For this reason the typological debate in Italy has always had a strong ideological component. Instead of a common attempt at mutual understanding, urban morphology has been strongly characterized by a systematic, reciprocal misunderstanding among its followers. This paper attempts to define the multiplicity of cultural positions within the field according to the particular design and planning goals of those positions, in the conviction that the complexity of the current urban phenomenon can no longer be confronted from a single point of view.

![Research paper thumbnail of The `Ordinary¿ in the approach to Architecture and Building of John Habraken](https://a.academia-assets.com/images/blank-paper.jpg)

La “teoria dei supporti” di John Habraken origina dall’attenta osservazione di un fenomeno ricorr... more La “teoria dei supporti” di John Habraken origina dall’attenta osservazione di un fenomeno ricorrente di appropriazione spontanea del patrimonio edilizio, realizzato nel rispetto dei principi del Movimento Moderno, da parte degli abitanti, al fine di adeguarlo a mutate esigenze e valori, variamente interpretando fattori invarianti che permangono al suo interno. In tal modo l’autore si pone nei confronti dell’esistente con spirito critico analogo a quello con cui Saverio Muratori, negli stessi anni, andava analizzando l’edilizia dei centri storici di Venezia e Roma, inaugurando un’ideale corrispondenza a distanza tra “orizzonti di significazione” che si iscrivono compiutamente in quella che si può definire come una “antropologia del territorio” alle diverse scale di complessità. Nel caso di Habraken, ciò porta a precisare il senso politico del concetto di “controllo”, che presenta stringenti analogie con quello di “tipo” di derivazione muratoriana, come risulta evidente negli studi più recenti dell’autore olandese. Per queste ragioni, e per le ricadute indotte dalle sue ricerche sulla cultura del progetto nei decenni a venire, Habraken innova il concetto di "ordinarines"s nel processo edilizio industrializzato

Research paper thumbnail of Tekenboek stadsgebouwen. Functie-stapelingen, publieke binnenwerelden, in één block

L’ibrido in architettura costituisce un esempio acclarato di processualità edilizia che, attraver... more L’ibrido in architettura costituisce un esempio acclarato di processualità edilizia che, attraverso la trasformazione del patrimonio esistente indotta dallo sviluppo urbano, è in grado di promuovere esiti dai tratti sorprendentemente innovativi, che della prima costituiscono un “affioramento” spontaneo. L’esperienza architettonica olandese contemporanea sta traducendo sistematicamente il fenomeno in un tipo edilizio, ovvero nella sua concettualizzazione convenzionale, sempre cangiante nelle manifestazioni, per quanto riconducibile a principi condivisi, per altro già riconoscibili nella tradizione della città borghese europea della seconda metà del XIX secolo. Per queste ragioni, il libro rilegge l’eredità culturale dell'isolato urbano di tradizione olandese, che ne costituisce il precedente storico più consapevole, attraverso la descrizione del processo di relativa alterazione- di scala, di funzioni e di spazio- che ne ha consentito l'innovazione nel corso del tempo. L’analisi critica viene condotta attraverso il ridisegno di tutti i casi studio, rendendoli confrontabili dal punto di vista delle logiche compositive

Research paper thumbnail of Changing Public Realm and Urban Green: The New Interior Landscape

The transformation of the great Western cities is an on-going process. It has become evident over... more The transformation of the great Western cities is an on-going process. It has become evident over the last decades that cities need to transform into compact, interrelated and creative artefacts. Within this process the nature of natural and artificial urban green,1 in other words the verdure, is already changing today in both qualitative and quantitative terms. New concepts of verdure, may they be natural or artificial, on the scale of a building or of the urban block, are introduced, not only as a means to save natural resources, as a response to the increasing demand of sustainability, but also simply to improve the quality of everyday life in urban settings. Moreover, these concepts offer the possibility to meet the need for a new green public realm caused by a shifting focus due to rearrangements in the relation between working, dwelling and leisure, including new patterns of everyday life and working practises of urban citizens. Within this process of urban ‘greenification’ we...

Research paper thumbnail of Rossi, Ungers and Koolhaas : Three positions on the relation between Architecture and Planning

Lo studio della forma della città e dei tipi edilizi, a partire dagli anni ’60, è venuto a costit... more Lo studio della forma della città e dei tipi edilizi, a partire dagli anni ’60, è venuto a costituire il fondamento epistemico legittimante la teoria e la pratica del progetto, sia architettonico che urbano, in tutto il mondo occidentale. Il tema viene analizzato, nelle sue molteplici declinazioni, con riferimento al lavoro di tre protagonisti della scena internazionale: Rossi, Ungers e Koolhaas

Research paper thumbnail of Bologna città metropolitana: il Sistema Ferroviario Metropolitano come scelta innovativa per la pianificazione urbana

Il ruolo assunto dalle ferrovie come infrastruttura capace di mitigare gli effetti di congestione... more Il ruolo assunto dalle ferrovie come infrastruttura capace di mitigare gli effetti di congestione prodotti dall'uso indiscriminato dell'automobile e le sue ricadute quale supporto di un sistema insediativo discontinuo sono gli argomenti trattati nel contributo

Research paper thumbnail of Markthal

L’edificio pubblico nelle sue relazioni con il tessuto urbano desta nel dibattito contemporaneo u... more L’edificio pubblico nelle sue relazioni con il tessuto urbano desta nel dibattito contemporaneo un rinnovato interesse, soprattutto con riferimento alle soluzioni tipologicamente ibride

Research paper thumbnail of Il recupero del West Harbour a Malmö, Svezia. Sostenibilità ambientale e spazialità ipermoderna possono coesistere?

Il progetto urbano contemporaneo esprime la contraddittoria tensione tra l’espressione delle libe... more Il progetto urbano contemporaneo esprime la contraddittoria tensione tra l’espressione delle libertà individuali, amplificate dalla concorrenzialità del mercato edilizio, ed il riconoscimento delle limitazioni a tali libertà imputabili ad una necessaria ottimizzazione delle risorse disponibili, riconosciute come beni non riproducibili. L’esperienza svedese, da questo punto di vista, offre spunti per una riflessione critica approfondita

Research paper thumbnail of La città come post-scriptum

Le metodologie di analisi tipologico-processuale vengono messe a confronto attraverso il contribu... more Le metodologie di analisi tipologico-processuale vengono messe a confronto attraverso il contributo critico di emeninenti studiosi appartenenti alle diverse scuole europee per verificarne la rispondenza ai problemi della città contemporanea

Research paper thumbnail of The Right to architecture seen as diligent research. Form of dissent, reclaiming space practices and the power of the project

La Modernità, Intesa tanto come categoria storiografica quanto come evento sociale-storico accert... more La Modernità, Intesa tanto come categoria storiografica quanto come evento sociale-storico accertabile, comporta un’apertura disinteressata verso l’alterità, nel tentativo estremo di congedarsi dalle idee ricevute. Là dove sia in grado di rifuggire il rischio di facili derive retoriche, essa contiene pertanto l’implicita aspirazione ad una forma ideale di libertà assoluta che, se temporaneamente intesa, consente di corrispondere all'aspirazione di mettersi totalmente in gioco, ritrovando così la via per nuove avventure dello spirito. All'interno di tale processo, la scoperta del Nuovo Mondo viene de facto interpretata come “ipostasi dell’altrove”, ovvero sostanza che presiede permanentemente al manifestarsi di qualsiasi fenomeno; non luogo ante litteram il cui irresistibile magnetismo è legittimato dalla convinzione che ivi tutto sia possibile. In tal modo, tuttavia, ciò che doveva essere semplicemente inteso come stato di migrazione transitoria, ovvero medium/mezzo di emanc...

Research paper thumbnail of Un microterritorio alpino. Corippo dal Duecento all'Ottocento

I legami possibili tra l'analisi tipologico-processuale adottata nello studio dei piccoli cen... more I legami possibili tra l'analisi tipologico-processuale adottata nello studio dei piccoli centri e le potenzialità, tuttora inespresse, di una nuova teoria dell'indagine della città contemporanea che tenga conto dell'interferenza continua tra tipo, modello, forma urbana e territorio costituiscono l'essenza della riflessione critica contenuta nel testo

Research paper thumbnail of Architetture dell’ esporre

La pratica dello “scavo” arricchisce il linguaggio architettonico di forti implicazioni teoriche,... more La pratica dello “scavo” arricchisce il linguaggio architettonico di forti implicazioni teoriche, ben oltre le potenti suggestione dei risultati materici perseguibili