Massimo Nobili - Academia.edu (original) (raw)

Papers by Massimo Nobili

Research paper thumbnail of Il ritratto tizianesco del Duca d'Urbino e la sfida della 'terza dimensione' nella pittura

unpublished, 2024

Massimo Oro Nobili compie uno studio sul ritratto del Duca d’Urbino Francesco Maria I della Rover... more Massimo Oro Nobili compie uno studio sul ritratto del Duca d’Urbino Francesco Maria I della Rovere, opera di Tiziano, evidenziando come Tiziano, sin dal celebre quadro “Donna allo specchio” (1512-1515) fosse attratto dalla disputa su quale delle due arti, la pittura o la scultura, fosse superiore (anche per la capacità di rendere la terza dimensione).

Research paper thumbnail of La "caduta" di Michelangelo Florio e quella di "Phaethon" (Ovidio) 1

Pubblicato il 20 luglio 2021 sul sito http://www.shakespeareandflorio.net/ , 2021

M.O. Nobili, in questo studio, indaga sul sonetto "Phaëton to his friend Florio" (pubblicato in a... more M.O. Nobili, in questo studio, indaga sul sonetto "Phaëton to his friend Florio" (pubblicato in apertura dei Second Frutes di John Florio del 1591), pervenendo alle seguenti due conclusioni: 1) alla "caduta" del mitico personaggio di "Phaethon" (come descritta da Ovidio, in latino) si era ispirato Michelangelo Florio, per descrivere la propria "caduta" morale, nella lettera, in latino, da lui inviata il 23 gennaio 1552 a William Cecil; 2) l'autore del sonetto è John Florio, che intese (mediante la scelta del titolo del sonetto stesso) ricordare il proprio padre Michelangelo Florio (identificatosi nel "Phaethon" ovidiano); e ciò, in quel 1591, in cui lo stesso John Florio (nell'epistola "To the Reader" dei suoi Second Frutes), aveva pomposamente annunciato la ormai prossima pubblicazione del suo primo "epocale" dizionario italianoinglese ("I will shortly send into the world an exquisite Italian and English Dictionary"), per la cui primigenia ideazione ("the first light") e compilazione egli si era avvalso (per le parole italiane) di un dizionario monolingue italiano, predisposto, ma non pubblicato, dal proprio padre. Quel dizionario monolingue italiano sarebbe, di per sé, servito a poco a Londra, ma se John Florio, sulle orme del padre, avesse avuto l'ardire di tradurre in inglese (anche mediante neologismi) i lemmi italiani (aggiornandoli e incrementandoli), allora egli avrebbe dato luogo (come avvenne) a un'opera letteralmente "sovrumana", che, se impossibile da realizzare da un singolo studioso, era il risultato del lavoro delle due generazioni dei Florio.

Research paper thumbnail of La genesi del dizionario di John Florio del

pubblicato iil 9 marzo 2019 sul sito http://www.shakespeareandflorio.net/ , 2019

Massimo Oro Nobili, sulla base degli studi di Frances Yates (1934) e del Prof. Lamberto Tassinari... more Massimo Oro Nobili, sulla base degli studi di Frances Yates (1934) e del Prof. Lamberto Tassinari (2008), sottolinea come: da un lato, (i) nell’indirizzo “To the Reader” del suo primo dizionario (1598), John Florio enfatizza la fondamentale importanza del manoscritto monolingue dizionario italiano del padre di Michelangelo, sulla genesi del proprio dizionario bilingue italiano-inglese; d’altro lato, (ii) nell’“Epistle Dedicatorie” dello stesso suo dizionario bilingue, John rivendica, in modo chiaro e netto, i propri esclusivi meriti nella fase della traduzione dei vocaboli italiani in inglese. Era praticamente impossibile per John creare da solo il suo primo grandioso vocabolario bilingue, senza la base di un esteso dizionario monolingue italiano! Si tratta di un documentato “modus operandi”: i “materiali” paterni sono rielaborati e tradotti in inglese da John! Si tratta di un “modus operandi” che, giusta “la tesi floriana” di Santi Paladino, sarà replicato anche nei Second Fruits e ancora nelle opere teatrali che saranno attribuite a William di Stratford.

Research paper thumbnail of Michelangelo Florio e la commedia "scespiriana" Measure for Measure

unpublished, 2024

Massimo Oro Nobili riprende la tesi, per la prima volta ipotizzata da Roberta Romani e Irene Bell... more Massimo Oro Nobili riprende la tesi, per la prima volta ipotizzata da Roberta Romani e Irene Bellini (2012), secondo la quale la commedia "scespiriana" Measure for Measure (pur ispirata a una novella-letta da John Florio-degli Hecatommiti di Giovan Battista Giraldi Cinzio, recante il racconto delle vicende della giovane Epitia), avrebbe chiari risvolti biografici relativamente a un'importante vicenda reale, riguardante la vita di Michelangelo Florio. Nobili (che sostiene John Florio come autore delle opere "scespiriane") approfondisce la tesi, primieramente ipotizzata nel 2012, basandosi essenzialmente su due lettere in latino del medesimo Michelangelo Florio e sugli studi "scespiriani" (1973) del grande teologo cattolico Hans Urs von Balthasar.

Research paper thumbnail of Michelangelo Florio e John Falstaff "scespiriano": brevi note

unpublished, 2024

Massimo Oro NOBILI, in queste brevi note sostiene la tesi per la quale il personaggio "scespirian... more Massimo Oro NOBILI, in queste brevi note sostiene la tesi per la quale il personaggio "scespiriano" di John Falstaff non è altro che una "parodia" del vivacissimo uomo di cultura Michelangelo Florio. Ai lettori, il giudizio.

Research paper thumbnail of Florio Jonson Folio

unpublished, 2024

Massimo Oro Nobili, in queste note, ricorda e condivide il pensiero autorevole di Frances A. Yate... more Massimo Oro Nobili, in queste note, ricorda e condivide il pensiero autorevole di Frances A. Yates (1934) circa: 1) il rapporto di “discepolanza” fra Ben Jonson e il più anziano suo “maestro” John Florio; 2) l’influenza di Florio (primo propugnatore, in Inghilterra, del “decorum” del poeta romano Orazio Flacco) sull’“allievo”, che divenne l’“English Horace”. Jonson, inoltre, mostra di condividere, nel Volpone - al pari di Florio -, le idee di Giordano Bruno circa la consapevolezza che la cultura, come le opere che trasmettono cultura, appartengono al mondo intero; ciò che Nobili ritiene rilevante con riguardo alla testimonianza di Jonson nel Folio del 1623.

Research paper thumbnail of Aretino e racconto d'inverno

unpublished, 2024

Nelle presenti brevi note, Massimo Oro Nobili ripercorre il racconto di Pietro Aretino (di cui Jo... more Nelle presenti brevi note, Massimo Oro Nobili ripercorre il racconto di Pietro Aretino (di cui John Florio fu, a Londra, il massimo studioso) circa una tridimensionale opera in gesso di Giulio Romano (il “calco” del volto di Giovanni dalle Bande Nere, “formato” da Giulio Romano, al momento della morte dell’eroico condottiero), la quale riprende i colori della vita, grazie ai “miracoli” dell’artistico dipinto (commissionato dal medesimo Aretino) di Gian Paolo Pace, consegnandoci la raffigurazione precisa delle fattezze dell’eroe da vivo. Tali note tendono a dimostrare possibili affinità fra tale racconto di Aretino e la vicenda della statua della Regina Ermione, parimenti opera di Giulio Romano, che, nel Racconto d’Inverno (Shakespeare), grazie anche ai colori che le sono applicati, appare come viva e, addirittura, qui, riprende miracolosamente la vita.

Research paper thumbnail of Pietro aretino e amleto scespiriano

Il dramma di Amleto, formalmente ambientato in Danimarca (seguendo una nota “saga” danese) - anc... more Il dramma di Amleto, formalmente ambientato in Danimarca (seguendo una nota “saga” danese) - anche sulla base di 6 lettere “aretiniane” e di un manoscritto ivi accluso -, narra pure: 1) di due bellicosi Duchi d’Urbino (il 3° Duca Francesco Maria I della Rovere e il 1° Duca Federico da Montefeltro); 2) dei celebri capitani di ventura Fortebracci da Montone (i cui terreni e castelli furono spossessati dal 1° Duca d’Urbino); 3) di un giovane “discendente” dei Fortebracci (Giampaolo Manfroni).

Research paper thumbnail of Aretino e avvelenamento Duca Urbino

Aretino e l'avvelenamento tramite le orecchie del Duca d'Urbino La vicenda dell"avvelenamento tra... more Aretino e l'avvelenamento tramite le orecchie del Duca d'Urbino La vicenda dell"avvelenamento tramite le orecchie del Duca d"Urbino è stata oggetto di una pregevolissima monografia, purtroppo poco conosciuta e studiata, di Elisa Viani, L'avvelenamento di Francesco Maria I della Rovere, Duca d'Urbino, Mantova, A. Mondovì, 1902, basata esclusivamente su documenti archivistici, interamente riprodotti anche in una nutritissima Appendice Documentaria. Si tratta di una reale, si ripete, purtroppo quasi del tutto sconosciuta, vicenda del Rinascimento italiano, quasi un vero e proprio "legal thriller", che dette luogo a una vicenda giudiziaria, a un contenzioso che "per cinque anni", dal 1538 al 1543, infuocò le corti di tutta Europa, coinvolgendo "il Papa, l'Imperatore Carlo V, il re di Francia, la Repubblica di Venezia, e tanti altri principi minori." 1 Tale vicenda è stata anche approfondita dal Prof. Massimo Marocchi (1991) 2 e-per una speciale coincidenza-, anche dagli studiosi del dramma di Amleto. Infatti anche che Re Amleto, come noto, viene mortalmente avvelenato, tramite le orecchie, dal fratello Claudio e il figlio, il principe Amleto, per smascherare lo zio, inscena una recita a Corte, intitolata "The Murder of Gonzago" "L'uccisione del Gonzago", in cui il Duca Gonzago [unanimemente riconosciuto come il Duca d"Urbino, marito di Eleonora Gonzaga 3 ] viene avvelenato tramite le orecchie da un suo parente; Amleto precisa anche, durante tale recita, che "la storia è documentata e scritta in italiano molto forbito". Per questo motivo, farò anche riferimento a un"ulteriore, più recente monografia del

Research paper thumbnail of L’Amleto racconta vicende italiane

NOBILI Massimo Oro, 2024

Il dramma di Amleto, formalmente ambientato in Danimarca (seguendo una nota “saga” danese) - anch... more Il dramma di Amleto, formalmente ambientato in Danimarca (seguendo una nota “saga” danese) - anche sulla base di 6 lettere “aretiniane” e di un manoscritto ivi accluso - narra pure:

  1. di due bellicosi Duchi d‟Urbino (il 3° Duca Francesco Maria I della Rovere e il 1° Duca Federico da Montefeltro);
  2. dei celebri capitani di ventura Fortebracci da Montone (i cui terreni e castelli furono spossessati dal 1° Duca d‟Urbino);
  3. di un giovane “discendente” dei Fortebracci (Giampaolo Manfroni).

Research paper thumbnail of The genesis of John Florio’s first dictionary (1598): ideas for a research

Massimo Oro Nobili, on the basis of the studies by Frances Yates (1934) and by Prof. Lamberto Tas... more Massimo Oro Nobili, on the basis of the studies by Frances Yates (1934) and by Prof. Lamberto Tassinari (2008), points out that: on the one hand, (i) in the address “To the Reader” of his first dictionary (1598), John Florio emphasizes the fundamental importance of his father Michelangelo’s monolingual manuscript Italian dictionary, on the genesis of his own bilingual Italian-English dictionary ; on the other hand, (ii) in the “ Epistle Dedicatorie ” of the same bilingual dictionary, John clearly and openly claims his own exclusive merits in the translation of Italian words into English . It was practically impossible for John to create his first grandiose bilingual vocabulary by himself, without the basis of an extended Italian monolingual dictionary! It is a very important, documented “ modus operandi ”: the paternal “materials” are reworked and translated into English by John ! It is a “ modus operandi ”that, in accordance with “the Floriana thesis ” by Santi Paladino , will be r...

Research paper thumbnail of Il ritratto tizianesco del Duca d'Urbino e la sfida della 'terza dimensione' nella pittura

unpublished, 2024

Massimo Oro Nobili compie uno studio sul ritratto del Duca d’Urbino Francesco Maria I della Rover... more Massimo Oro Nobili compie uno studio sul ritratto del Duca d’Urbino Francesco Maria I della Rovere, opera di Tiziano, evidenziando come Tiziano, sin dal celebre quadro “Donna allo specchio” (1512-1515) fosse attratto dalla disputa su quale delle due arti, la pittura o la scultura, fosse superiore (anche per la capacità di rendere la terza dimensione).

Research paper thumbnail of La "caduta" di Michelangelo Florio e quella di "Phaethon" (Ovidio) 1

Pubblicato il 20 luglio 2021 sul sito http://www.shakespeareandflorio.net/ , 2021

M.O. Nobili, in questo studio, indaga sul sonetto "Phaëton to his friend Florio" (pubblicato in a... more M.O. Nobili, in questo studio, indaga sul sonetto "Phaëton to his friend Florio" (pubblicato in apertura dei Second Frutes di John Florio del 1591), pervenendo alle seguenti due conclusioni: 1) alla "caduta" del mitico personaggio di "Phaethon" (come descritta da Ovidio, in latino) si era ispirato Michelangelo Florio, per descrivere la propria "caduta" morale, nella lettera, in latino, da lui inviata il 23 gennaio 1552 a William Cecil; 2) l'autore del sonetto è John Florio, che intese (mediante la scelta del titolo del sonetto stesso) ricordare il proprio padre Michelangelo Florio (identificatosi nel "Phaethon" ovidiano); e ciò, in quel 1591, in cui lo stesso John Florio (nell'epistola "To the Reader" dei suoi Second Frutes), aveva pomposamente annunciato la ormai prossima pubblicazione del suo primo "epocale" dizionario italianoinglese ("I will shortly send into the world an exquisite Italian and English Dictionary"), per la cui primigenia ideazione ("the first light") e compilazione egli si era avvalso (per le parole italiane) di un dizionario monolingue italiano, predisposto, ma non pubblicato, dal proprio padre. Quel dizionario monolingue italiano sarebbe, di per sé, servito a poco a Londra, ma se John Florio, sulle orme del padre, avesse avuto l'ardire di tradurre in inglese (anche mediante neologismi) i lemmi italiani (aggiornandoli e incrementandoli), allora egli avrebbe dato luogo (come avvenne) a un'opera letteralmente "sovrumana", che, se impossibile da realizzare da un singolo studioso, era il risultato del lavoro delle due generazioni dei Florio.

Research paper thumbnail of La genesi del dizionario di John Florio del

pubblicato iil 9 marzo 2019 sul sito http://www.shakespeareandflorio.net/ , 2019

Massimo Oro Nobili, sulla base degli studi di Frances Yates (1934) e del Prof. Lamberto Tassinari... more Massimo Oro Nobili, sulla base degli studi di Frances Yates (1934) e del Prof. Lamberto Tassinari (2008), sottolinea come: da un lato, (i) nell’indirizzo “To the Reader” del suo primo dizionario (1598), John Florio enfatizza la fondamentale importanza del manoscritto monolingue dizionario italiano del padre di Michelangelo, sulla genesi del proprio dizionario bilingue italiano-inglese; d’altro lato, (ii) nell’“Epistle Dedicatorie” dello stesso suo dizionario bilingue, John rivendica, in modo chiaro e netto, i propri esclusivi meriti nella fase della traduzione dei vocaboli italiani in inglese. Era praticamente impossibile per John creare da solo il suo primo grandioso vocabolario bilingue, senza la base di un esteso dizionario monolingue italiano! Si tratta di un documentato “modus operandi”: i “materiali” paterni sono rielaborati e tradotti in inglese da John! Si tratta di un “modus operandi” che, giusta “la tesi floriana” di Santi Paladino, sarà replicato anche nei Second Fruits e ancora nelle opere teatrali che saranno attribuite a William di Stratford.

Research paper thumbnail of Michelangelo Florio e la commedia "scespiriana" Measure for Measure

unpublished, 2024

Massimo Oro Nobili riprende la tesi, per la prima volta ipotizzata da Roberta Romani e Irene Bell... more Massimo Oro Nobili riprende la tesi, per la prima volta ipotizzata da Roberta Romani e Irene Bellini (2012), secondo la quale la commedia "scespiriana" Measure for Measure (pur ispirata a una novella-letta da John Florio-degli Hecatommiti di Giovan Battista Giraldi Cinzio, recante il racconto delle vicende della giovane Epitia), avrebbe chiari risvolti biografici relativamente a un'importante vicenda reale, riguardante la vita di Michelangelo Florio. Nobili (che sostiene John Florio come autore delle opere "scespiriane") approfondisce la tesi, primieramente ipotizzata nel 2012, basandosi essenzialmente su due lettere in latino del medesimo Michelangelo Florio e sugli studi "scespiriani" (1973) del grande teologo cattolico Hans Urs von Balthasar.

Research paper thumbnail of Michelangelo Florio e John Falstaff "scespiriano": brevi note

unpublished, 2024

Massimo Oro NOBILI, in queste brevi note sostiene la tesi per la quale il personaggio "scespirian... more Massimo Oro NOBILI, in queste brevi note sostiene la tesi per la quale il personaggio "scespiriano" di John Falstaff non è altro che una "parodia" del vivacissimo uomo di cultura Michelangelo Florio. Ai lettori, il giudizio.

Research paper thumbnail of Florio Jonson Folio

unpublished, 2024

Massimo Oro Nobili, in queste note, ricorda e condivide il pensiero autorevole di Frances A. Yate... more Massimo Oro Nobili, in queste note, ricorda e condivide il pensiero autorevole di Frances A. Yates (1934) circa: 1) il rapporto di “discepolanza” fra Ben Jonson e il più anziano suo “maestro” John Florio; 2) l’influenza di Florio (primo propugnatore, in Inghilterra, del “decorum” del poeta romano Orazio Flacco) sull’“allievo”, che divenne l’“English Horace”. Jonson, inoltre, mostra di condividere, nel Volpone - al pari di Florio -, le idee di Giordano Bruno circa la consapevolezza che la cultura, come le opere che trasmettono cultura, appartengono al mondo intero; ciò che Nobili ritiene rilevante con riguardo alla testimonianza di Jonson nel Folio del 1623.

Research paper thumbnail of Aretino e racconto d'inverno

unpublished, 2024

Nelle presenti brevi note, Massimo Oro Nobili ripercorre il racconto di Pietro Aretino (di cui Jo... more Nelle presenti brevi note, Massimo Oro Nobili ripercorre il racconto di Pietro Aretino (di cui John Florio fu, a Londra, il massimo studioso) circa una tridimensionale opera in gesso di Giulio Romano (il “calco” del volto di Giovanni dalle Bande Nere, “formato” da Giulio Romano, al momento della morte dell’eroico condottiero), la quale riprende i colori della vita, grazie ai “miracoli” dell’artistico dipinto (commissionato dal medesimo Aretino) di Gian Paolo Pace, consegnandoci la raffigurazione precisa delle fattezze dell’eroe da vivo. Tali note tendono a dimostrare possibili affinità fra tale racconto di Aretino e la vicenda della statua della Regina Ermione, parimenti opera di Giulio Romano, che, nel Racconto d’Inverno (Shakespeare), grazie anche ai colori che le sono applicati, appare come viva e, addirittura, qui, riprende miracolosamente la vita.

Research paper thumbnail of Pietro aretino e amleto scespiriano

Il dramma di Amleto, formalmente ambientato in Danimarca (seguendo una nota “saga” danese) - anc... more Il dramma di Amleto, formalmente ambientato in Danimarca (seguendo una nota “saga” danese) - anche sulla base di 6 lettere “aretiniane” e di un manoscritto ivi accluso -, narra pure: 1) di due bellicosi Duchi d’Urbino (il 3° Duca Francesco Maria I della Rovere e il 1° Duca Federico da Montefeltro); 2) dei celebri capitani di ventura Fortebracci da Montone (i cui terreni e castelli furono spossessati dal 1° Duca d’Urbino); 3) di un giovane “discendente” dei Fortebracci (Giampaolo Manfroni).

Research paper thumbnail of Aretino e avvelenamento Duca Urbino

Aretino e l'avvelenamento tramite le orecchie del Duca d'Urbino La vicenda dell"avvelenamento tra... more Aretino e l'avvelenamento tramite le orecchie del Duca d'Urbino La vicenda dell"avvelenamento tramite le orecchie del Duca d"Urbino è stata oggetto di una pregevolissima monografia, purtroppo poco conosciuta e studiata, di Elisa Viani, L'avvelenamento di Francesco Maria I della Rovere, Duca d'Urbino, Mantova, A. Mondovì, 1902, basata esclusivamente su documenti archivistici, interamente riprodotti anche in una nutritissima Appendice Documentaria. Si tratta di una reale, si ripete, purtroppo quasi del tutto sconosciuta, vicenda del Rinascimento italiano, quasi un vero e proprio "legal thriller", che dette luogo a una vicenda giudiziaria, a un contenzioso che "per cinque anni", dal 1538 al 1543, infuocò le corti di tutta Europa, coinvolgendo "il Papa, l'Imperatore Carlo V, il re di Francia, la Repubblica di Venezia, e tanti altri principi minori." 1 Tale vicenda è stata anche approfondita dal Prof. Massimo Marocchi (1991) 2 e-per una speciale coincidenza-, anche dagli studiosi del dramma di Amleto. Infatti anche che Re Amleto, come noto, viene mortalmente avvelenato, tramite le orecchie, dal fratello Claudio e il figlio, il principe Amleto, per smascherare lo zio, inscena una recita a Corte, intitolata "The Murder of Gonzago" "L'uccisione del Gonzago", in cui il Duca Gonzago [unanimemente riconosciuto come il Duca d"Urbino, marito di Eleonora Gonzaga 3 ] viene avvelenato tramite le orecchie da un suo parente; Amleto precisa anche, durante tale recita, che "la storia è documentata e scritta in italiano molto forbito". Per questo motivo, farò anche riferimento a un"ulteriore, più recente monografia del

Research paper thumbnail of L’Amleto racconta vicende italiane

NOBILI Massimo Oro, 2024

Il dramma di Amleto, formalmente ambientato in Danimarca (seguendo una nota “saga” danese) - anch... more Il dramma di Amleto, formalmente ambientato in Danimarca (seguendo una nota “saga” danese) - anche sulla base di 6 lettere “aretiniane” e di un manoscritto ivi accluso - narra pure:

  1. di due bellicosi Duchi d‟Urbino (il 3° Duca Francesco Maria I della Rovere e il 1° Duca Federico da Montefeltro);
  2. dei celebri capitani di ventura Fortebracci da Montone (i cui terreni e castelli furono spossessati dal 1° Duca d‟Urbino);
  3. di un giovane “discendente” dei Fortebracci (Giampaolo Manfroni).

Research paper thumbnail of The genesis of John Florio’s first dictionary (1598): ideas for a research

Massimo Oro Nobili, on the basis of the studies by Frances Yates (1934) and by Prof. Lamberto Tas... more Massimo Oro Nobili, on the basis of the studies by Frances Yates (1934) and by Prof. Lamberto Tassinari (2008), points out that: on the one hand, (i) in the address “To the Reader” of his first dictionary (1598), John Florio emphasizes the fundamental importance of his father Michelangelo’s monolingual manuscript Italian dictionary, on the genesis of his own bilingual Italian-English dictionary ; on the other hand, (ii) in the “ Epistle Dedicatorie ” of the same bilingual dictionary, John clearly and openly claims his own exclusive merits in the translation of Italian words into English . It was practically impossible for John to create his first grandiose bilingual vocabulary by himself, without the basis of an extended Italian monolingual dictionary! It is a very important, documented “ modus operandi ”: the paternal “materials” are reworked and translated into English by John ! It is a “ modus operandi ”that, in accordance with “the Floriana thesis ” by Santi Paladino , will be r...