Paolo Verducci - Academia.edu (original) (raw)
Papers by Paolo Verducci
Gangemi eBooks, 2006
Il libro, pubblicato con il contributo della Fondazione Giapponese, raccoglie i contributi di esp... more Il libro, pubblicato con il contributo della Fondazione Giapponese, raccoglie i contributi di esperti quali: Luigi Gazzola, Leona Spita, Stefano Mirti, Nazareno Cometto. Lo studio si completa con le interviste concesse da: Toyo Ito, Tadao Ando, Kengo Kuma, Atsushi Kitagawara, Edward Suzuki.
Il terremoto in Umbria, seppure nella sua drammaticità, ha rappresentato (in particolare dal 1997... more Il terremoto in Umbria, seppure nella sua drammaticità, ha rappresentato (in particolare dal 1997 in avanti) una grande occasione di ricerca e di sviluppo di nuove metodiche progettuali e soluzioni tecnologiche per la riduzione del rischio sismico. L’Umbria, suo malgrado, nella sua bellezza avvolgente, ricca di emergenze storico-artistiche e paesaggi naturalistici, costituisce un laboratorio di sperimentazione sia per ciò che riguarda la fase di emergenza e sia per la fase di ricostruzione, continuando a rappresentare un punto di riferimento per le politiche e normative tecniche nazionali. Ad esempio, la ricostruzione del ’97 seppe affrontare con grande successo aspetti molto diversi che poi si sono integrati e sedimentati nella cultura progettuale e prassi amministrativa di altre regioni. Un lavoro che ha ‘resistito’ alla durissima prova dell’ultimo drammatico evento sismico dell’ottobre 2016. Ma ora dobbiamo andare oltre e provare a fare un ‘passo’ in avanti. Non si tratta più di mettere in sicurezza solo gli edifici ed il territorio (condizione fondamentale per qualsiasi intervento di riqualificazione), qui si tratta di ‘sviluppare un approccio resiliente’ ribaltando il concetto di ‘emergenza’ in quello di ‘sviluppo’ e di creazione di posto di lavoro. Occorre arrestare lo spopolamento e progettare ogni intervento, anche il più piccolo, in una logica ‘intelligente” di interventi “modello”. A tal fine, la realizzazione di Centri di comunità (sviluppati in collaborazione con il nucleo della Protezione Civile di Foligno) rappresenta l’opportunità reale di affermare un modello di socialità e di incontro delle comunità locali nei luoghi colpiti dal sisma, e, al tempo stesso, impone la scelta di dotarsi di strutture che, in particolari momenti di criticità e di emergenza, divengono autentici presidi civici in grado di dare ospitalità immediata e confortevole. L’obiettivo quindi è quello di realizzare una rete per avere presidi di Protezione civile diffusi sui territori a maggior rischio sismico. I centri devono poter ospitare le persone ma anche essere dotati di strumenti di connessione di uso civico, in grado di colmare il digital divide presente nelle abitazioni di alcuni centri frazionali della Valnerina colpita dal sisma
Sustainability, Jul 26, 2017
In recent years, many new districts in urban centres have been planned and constructed to reshape... more In recent years, many new districts in urban centres have been planned and constructed to reshape the structure and functions of specific areas. Urban regeneration strategies, planning and design principles have to take into account both socioeconomic perspectives and environmental sustainability. A district located in the historical city centre of Terni (Italy), Corso del Popolo, was analysed to assess the construction effects in terms of surface urban heat island (SUHI) mitigation. This district is an example of urban texture modification planned in the framework of the regeneration of the ancient part of the town. The changes were realised starting from 2006; the new area was completed on June 2014. The analysis was carried out by processing Landsat 7 ETM+ images before and after the interventions, retrieving land surface temperature (LST) and albedo maps. The map analysis proved the SUHI reduction of the new area after the interventions: as confirmed by the literature, such SUHI mitigation can be ascribed to the presence of green areas, the underground parking, the partial covering of the local roadway and the shadow effect of new multi-storey buildings. Moreover, an analysis of other parameters linked to the impervious surfaces (albedo, heat transfer and air circulation) driving LST variations is provided to better understand SUHI behaviour at the district level. The district regeneration shows that wisely planned and developed projects in the construction sector can improve urban areas not only economically and socially, but can also enhance the environmental impact.
Urban areas exhibit a variable land surface temperature (LST) pattern that can be linked to albed... more Urban areas exhibit a variable land surface temperature (LST) pattern that can be linked to albedo variations. In this work, different spaceborne and airborne sensors have been considered to infer the albedo-LST relation in two urban areas (the cities of Perugia and Aprilia, in Central Italy), in July. Also, an in situ campaign for the measurement of albedo and LST values was carried out in Perugia. The study reveals the expected “inverse” relation albedo-LST (growing LST with decreasing albedo), with surfaces having albedo around 0.10 that can produce an average surface heating greater than 60 °C in July. The observations provide an indication of the global variability of these parameters and their relation in space and time. Furthermore, an analysis at different times can point out an average albedo variation for the same built-up area that could be ascribed to the materials used for new settlements and for existing construction refurbishment
Procedia structural integrity, 2023
Gangemi eBooks, 2006
Il libro, pubblicato con il contributo della Fondazione Giapponese, raccoglie i contributi di esp... more Il libro, pubblicato con il contributo della Fondazione Giapponese, raccoglie i contributi di esperti quali: Luigi Gazzola, Leona Spita, Stefano Mirti, Nazareno Cometto. Lo studio si completa con le interviste concesse da: Toyo Ito, Tadao Ando, Kengo Kuma, Atsushi Kitagawara, Edward Suzuki.
Il terremoto in Umbria, seppure nella sua drammaticità, ha rappresentato (in particolare dal 1997... more Il terremoto in Umbria, seppure nella sua drammaticità, ha rappresentato (in particolare dal 1997 in avanti) una grande occasione di ricerca e di sviluppo di nuove metodiche progettuali e soluzioni tecnologiche per la riduzione del rischio sismico. L’Umbria, suo malgrado, nella sua bellezza avvolgente, ricca di emergenze storico-artistiche e paesaggi naturalistici, costituisce un laboratorio di sperimentazione sia per ciò che riguarda la fase di emergenza e sia per la fase di ricostruzione, continuando a rappresentare un punto di riferimento per le politiche e normative tecniche nazionali. Ad esempio, la ricostruzione del ’97 seppe affrontare con grande successo aspetti molto diversi che poi si sono integrati e sedimentati nella cultura progettuale e prassi amministrativa di altre regioni. Un lavoro che ha ‘resistito’ alla durissima prova dell’ultimo drammatico evento sismico dell’ottobre 2016. Ma ora dobbiamo andare oltre e provare a fare un ‘passo’ in avanti. Non si tratta più di mettere in sicurezza solo gli edifici ed il territorio (condizione fondamentale per qualsiasi intervento di riqualificazione), qui si tratta di ‘sviluppare un approccio resiliente’ ribaltando il concetto di ‘emergenza’ in quello di ‘sviluppo’ e di creazione di posto di lavoro. Occorre arrestare lo spopolamento e progettare ogni intervento, anche il più piccolo, in una logica ‘intelligente” di interventi “modello”. A tal fine, la realizzazione di Centri di comunità (sviluppati in collaborazione con il nucleo della Protezione Civile di Foligno) rappresenta l’opportunità reale di affermare un modello di socialità e di incontro delle comunità locali nei luoghi colpiti dal sisma, e, al tempo stesso, impone la scelta di dotarsi di strutture che, in particolari momenti di criticità e di emergenza, divengono autentici presidi civici in grado di dare ospitalità immediata e confortevole. L’obiettivo quindi è quello di realizzare una rete per avere presidi di Protezione civile diffusi sui territori a maggior rischio sismico. I centri devono poter ospitare le persone ma anche essere dotati di strumenti di connessione di uso civico, in grado di colmare il digital divide presente nelle abitazioni di alcuni centri frazionali della Valnerina colpita dal sisma
Sustainability, Jul 26, 2017
In recent years, many new districts in urban centres have been planned and constructed to reshape... more In recent years, many new districts in urban centres have been planned and constructed to reshape the structure and functions of specific areas. Urban regeneration strategies, planning and design principles have to take into account both socioeconomic perspectives and environmental sustainability. A district located in the historical city centre of Terni (Italy), Corso del Popolo, was analysed to assess the construction effects in terms of surface urban heat island (SUHI) mitigation. This district is an example of urban texture modification planned in the framework of the regeneration of the ancient part of the town. The changes were realised starting from 2006; the new area was completed on June 2014. The analysis was carried out by processing Landsat 7 ETM+ images before and after the interventions, retrieving land surface temperature (LST) and albedo maps. The map analysis proved the SUHI reduction of the new area after the interventions: as confirmed by the literature, such SUHI mitigation can be ascribed to the presence of green areas, the underground parking, the partial covering of the local roadway and the shadow effect of new multi-storey buildings. Moreover, an analysis of other parameters linked to the impervious surfaces (albedo, heat transfer and air circulation) driving LST variations is provided to better understand SUHI behaviour at the district level. The district regeneration shows that wisely planned and developed projects in the construction sector can improve urban areas not only economically and socially, but can also enhance the environmental impact.
Urban areas exhibit a variable land surface temperature (LST) pattern that can be linked to albed... more Urban areas exhibit a variable land surface temperature (LST) pattern that can be linked to albedo variations. In this work, different spaceborne and airborne sensors have been considered to infer the albedo-LST relation in two urban areas (the cities of Perugia and Aprilia, in Central Italy), in July. Also, an in situ campaign for the measurement of albedo and LST values was carried out in Perugia. The study reveals the expected “inverse” relation albedo-LST (growing LST with decreasing albedo), with surfaces having albedo around 0.10 that can produce an average surface heating greater than 60 °C in July. The observations provide an indication of the global variability of these parameters and their relation in space and time. Furthermore, an analysis at different times can point out an average albedo variation for the same built-up area that could be ascribed to the materials used for new settlements and for existing construction refurbishment
Procedia structural integrity, 2023