Patrizia Ugrin - Academia.edu (original) (raw)
Papers by Patrizia Ugrin
Promossa dall’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” di Gorizia, la pubblicazione prese... more Promossa dall’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” di Gorizia, la pubblicazione presenta le cartoline dipinte all'acquerello dall’architetto Max Fabiani e alcune opere grafiche riunite in unico catalogo. Un invito al lettore a godere e conoscere tutta l’umanità e la simpatica ironia del noto Architetto che qui troviamo anche sorprendente artista..
A cura di Diego Kuzmin
Nel 1946, dopo pochi mesi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e mentre ancora metà del mondo... more Nel 1946, dopo pochi mesi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e mentre ancora metà del mondo si interrogava su come sperare e soprattutto su cosa sperare per l’immediato futuro, Fabiani faceva stampare dall’editore Iucchi di Gorizia un libretto su dimessa, autarchica carta da giornale, intitolato “Acma l’anima del mondo, il rinnovo dell’individuo, penetrazione dell’universo, le finalità dell’esistenza”. Nonostante il francescano saio materiale, il libretto era di gradevole veste grafica, priva di illustrazioni. I contenuti, elencati con asettica sincerità, tuttavia potevano essere talmente pericolosi per il suo autore e la sua famiglia che Fabiani ritirò precipitosamente tutte le copie già distribuite e inviò la gran parte dei libretti al macero. Di questi ne sopravvissero alcuni, ora in archivi pubblici e privati, mentre il dattiloscritto venne conservato da Fabiani stesso e utilizzato per una continua, instancabile, logorroica ricerca e correzione dei concetti contenuti durata presumibilmente quasi fino alla morte dello stesso Fabiani o almeno fino alla fine degli anni 50 del Novecento.
Il prof. Marco Pozzetto ricevette questo documento dalla figlia dell’architetto Fabiani, Carlotta, nel 1963 e ne inserì alcuni stralci nei suoi lavori, ripromettendosi di pubblicare prima o poi integralmente la nuova versione di Acma corretta e corredata delle illustrazioni associate al testo. In seguito lo affidò alla sottoscritta per un parere letterario. Con la nascita della Fondazione “Ustanova Maks Fabiani” in Slovenia a Stanjel, paese natio dell’architetto, si pensò di realizzare il progetto di una edizione integrale della prima ACMA (1946) in lingua slovena e di pubblicare successivamente la seconda edizione di ACMA o ACMA 1958 in lingua italiana. La difficoltà di ricomporre il testo con tutti i suoi rimaneggiamenti, alterne vicende critiche e varie “oscillazioni di pensiero”, trasferimenti e dispersione dei documenti, ritardarono a tal punto la preparazione di ACMA 1958 da condannarla per anni ad un limbo nebbioso.
La pubblicazione slovena del 1999, aveva però coraggiosamente aperto una discussione sul pensiero filosofico di Fabiani e, dal punto di vista storico, sulla sua condivisione o meno delle idee totalitarie del Fascismo. In ACMA 1958 Fabiani apportò correzioni mirate a far comprendere meglio il suo pensiero riguardo al ruolo dei Popoli e delle Stirpi, alla interdipendenza e importanza anche della più minuta comunità etnica per la cultura e la società maggioritaria, così da ridimensionare e definitivamente chiarire il suo pensiero.
Queste modifiche fanno di ACMA 1958 il suo testamento morale e un curioso e interessante terreno di dibattito che – nelle parti dedicate alle ipotesi connesse con la microfisica, la fisica quantistica, la biologia e l’etologia – costituisce in ultima analisi il suo punto di vista sul problema della coscienza e del ragionamento come risultato estremamente complesso dell’evoluzione umana. E con il lieto fine immaginato nella perfezione umana di solo pensiero perfuso nell’Universo tra circa… 500.000 anni
All’introduzione di Marco Pozzetto, si sono voluti aggiungere i contributi all’interpretazione scientifica del testo a cura del Prof. Fabio Ferrari, fisico insigne e nipote di Max Fabiani.
Books by Patrizia Ugrin
MAX FABIANI Le anime della cultura mitteleuropea., 2022
Con questo progetto si è iniziato un percorso di conoscenza e divulgazione della cultura locale e... more Con questo progetto si è iniziato un percorso di conoscenza e divulgazione della cultura locale e regionale nell'ottica della più vasta dimensione europea e transfrontaliera e nel contesto di Nova Gorica-Gorizia, capitale europea della cultura 2025.
La mostra "Sguardi Transfrontalieri. Zoran Mušič e Max Fabiani avanguardie di modernità nell'arte e nell'architettura dell'Europa ritrovata" riassume il senso emblematico di due protagonisti delle arti e dell’architettura nella dimensione europea e nel loro legame con il territorio goriziano. I due cataloghi, uno dedicato a Music e l'altro a Fabiani, mettono in relazione i due artisti e ne seguono le diverse declinazioni espressive.
Per l'iniziativa riguardante Max Fabiani e il rispettivo catalogo si sono allestiti più momenti espositivi e divulgativi che collegano idealmente Monfalcone, Gradisca e Gorizia con Stanjel e Kobdilj (Slovenia), luoghi natali dell'Architetto Max Fabiani e dove sono presenti tre mostre permanenti a lui dedicate.
Curatori: Patrizia Ugrin, Diego Kuzmin, Luisa Codellia.
Saggi di più autori presenti nella pubblicazione:
Lucio Gregoretti, Matej Mliač, Patrizia Ugrin, Luca Caburlotto, Diego Kuzmin, Tina Jasbec, Nataša Kolenc
Promossa dall’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” di Gorizia, la pubblicazione prese... more Promossa dall’Associazione Culturale “Maestro Rodolfo Lipizer” di Gorizia, la pubblicazione presenta le cartoline dipinte all'acquerello dall’architetto Max Fabiani e alcune opere grafiche riunite in unico catalogo. Un invito al lettore a godere e conoscere tutta l’umanità e la simpatica ironia del noto Architetto che qui troviamo anche sorprendente artista..
A cura di Diego Kuzmin
Nel 1946, dopo pochi mesi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e mentre ancora metà del mondo... more Nel 1946, dopo pochi mesi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e mentre ancora metà del mondo si interrogava su come sperare e soprattutto su cosa sperare per l’immediato futuro, Fabiani faceva stampare dall’editore Iucchi di Gorizia un libretto su dimessa, autarchica carta da giornale, intitolato “Acma l’anima del mondo, il rinnovo dell’individuo, penetrazione dell’universo, le finalità dell’esistenza”. Nonostante il francescano saio materiale, il libretto era di gradevole veste grafica, priva di illustrazioni. I contenuti, elencati con asettica sincerità, tuttavia potevano essere talmente pericolosi per il suo autore e la sua famiglia che Fabiani ritirò precipitosamente tutte le copie già distribuite e inviò la gran parte dei libretti al macero. Di questi ne sopravvissero alcuni, ora in archivi pubblici e privati, mentre il dattiloscritto venne conservato da Fabiani stesso e utilizzato per una continua, instancabile, logorroica ricerca e correzione dei concetti contenuti durata presumibilmente quasi fino alla morte dello stesso Fabiani o almeno fino alla fine degli anni 50 del Novecento.
Il prof. Marco Pozzetto ricevette questo documento dalla figlia dell’architetto Fabiani, Carlotta, nel 1963 e ne inserì alcuni stralci nei suoi lavori, ripromettendosi di pubblicare prima o poi integralmente la nuova versione di Acma corretta e corredata delle illustrazioni associate al testo. In seguito lo affidò alla sottoscritta per un parere letterario. Con la nascita della Fondazione “Ustanova Maks Fabiani” in Slovenia a Stanjel, paese natio dell’architetto, si pensò di realizzare il progetto di una edizione integrale della prima ACMA (1946) in lingua slovena e di pubblicare successivamente la seconda edizione di ACMA o ACMA 1958 in lingua italiana. La difficoltà di ricomporre il testo con tutti i suoi rimaneggiamenti, alterne vicende critiche e varie “oscillazioni di pensiero”, trasferimenti e dispersione dei documenti, ritardarono a tal punto la preparazione di ACMA 1958 da condannarla per anni ad un limbo nebbioso.
La pubblicazione slovena del 1999, aveva però coraggiosamente aperto una discussione sul pensiero filosofico di Fabiani e, dal punto di vista storico, sulla sua condivisione o meno delle idee totalitarie del Fascismo. In ACMA 1958 Fabiani apportò correzioni mirate a far comprendere meglio il suo pensiero riguardo al ruolo dei Popoli e delle Stirpi, alla interdipendenza e importanza anche della più minuta comunità etnica per la cultura e la società maggioritaria, così da ridimensionare e definitivamente chiarire il suo pensiero.
Queste modifiche fanno di ACMA 1958 il suo testamento morale e un curioso e interessante terreno di dibattito che – nelle parti dedicate alle ipotesi connesse con la microfisica, la fisica quantistica, la biologia e l’etologia – costituisce in ultima analisi il suo punto di vista sul problema della coscienza e del ragionamento come risultato estremamente complesso dell’evoluzione umana. E con il lieto fine immaginato nella perfezione umana di solo pensiero perfuso nell’Universo tra circa… 500.000 anni
All’introduzione di Marco Pozzetto, si sono voluti aggiungere i contributi all’interpretazione scientifica del testo a cura del Prof. Fabio Ferrari, fisico insigne e nipote di Max Fabiani.
MAX FABIANI Le anime della cultura mitteleuropea., 2022
Con questo progetto si è iniziato un percorso di conoscenza e divulgazione della cultura locale e... more Con questo progetto si è iniziato un percorso di conoscenza e divulgazione della cultura locale e regionale nell'ottica della più vasta dimensione europea e transfrontaliera e nel contesto di Nova Gorica-Gorizia, capitale europea della cultura 2025.
La mostra "Sguardi Transfrontalieri. Zoran Mušič e Max Fabiani avanguardie di modernità nell'arte e nell'architettura dell'Europa ritrovata" riassume il senso emblematico di due protagonisti delle arti e dell’architettura nella dimensione europea e nel loro legame con il territorio goriziano. I due cataloghi, uno dedicato a Music e l'altro a Fabiani, mettono in relazione i due artisti e ne seguono le diverse declinazioni espressive.
Per l'iniziativa riguardante Max Fabiani e il rispettivo catalogo si sono allestiti più momenti espositivi e divulgativi che collegano idealmente Monfalcone, Gradisca e Gorizia con Stanjel e Kobdilj (Slovenia), luoghi natali dell'Architetto Max Fabiani e dove sono presenti tre mostre permanenti a lui dedicate.
Curatori: Patrizia Ugrin, Diego Kuzmin, Luisa Codellia.
Saggi di più autori presenti nella pubblicazione:
Lucio Gregoretti, Matej Mliač, Patrizia Ugrin, Luca Caburlotto, Diego Kuzmin, Tina Jasbec, Nataša Kolenc