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Books by Raffaele Russo

Research paper thumbnail of Ragione e ascolto: l'ermeneutica di John Locke

La grande questione che Locke si è posto durante tutta la sua carriera intellettuale è: “cosa dev... more La grande questione che Locke si è posto durante tutta la sua carriera intellettuale è: “cosa devo fare?”. O meglio, più estesamente: “come faccio a sapere cosa devo fare e ad avere la forza di farlo?”. Le due guide che ha l’uomo per rispondere a questa domanda sono – secondo Locke – la ragione e la rivelazione biblica. E infatti la ricerca del corretto rapporto tra queste due guide, e del giusto utilizzo dell’una per comprendere e integrare l’altra, sono stati uno degli oggetti principali del pensiero lockiano, dai primi scritti politici fino alle sue ultime opere di ermeneutica religiosa. L’argomento centrale di questo nuovo studio sul pensiero di Locke è proprio la comprensione delle istanze e degli obiettivi della sua ermeneutica religiosa, nel contesto delle grandi tensioni religiose e intellettuali, e dei rivoluzionari cambiamenti politici che segnarono la sua epoca.

Research paper thumbnail of Virtù difficili: John Locke e gli antichi maestri

L'interpretazione del pensiero di Locke che viene proposta in questo libro prende le mosse dagli ... more L'interpretazione del pensiero di Locke che viene proposta in questo libro prende le mosse dagli anni della prima formazione del filosofo inglese, un tempo di vicende drammatiche, che vide lo scoppio della guerra civile e della rivoluzione puritana, ed approdò poi alla Restaurazione degli Stuart. Fu un periodo di radicale incertezza e disorientamento intellettuale per tutta l'Inghilterra, un periodo nel quale, come ha scritto Christopher Hill, "tutto sembrava possibile". Viste in quel contesto, le vicende personali del giovane Locke, i suoi interessi culturali e politici, le sue stesse scelte di vita, acquistano un più preciso significato: in particolare il suo essere vissuto in una fase di profonda crisi di certezze può aiutare a comprendere meglio l'istanza di orientamento morale che percorrerà, da allora in poi, tutte le sue opere. Ciò rende particolarmente interessante lo studio dei primi scritti di Locke e del modo in cui egli visse quel periodo di violenta transizione ideologica, non solo per l'interesse in sé delle sue prime opere filosofiche, ma anche per la possibilità che questa indagine offre, quella di studiare il formarsi dell'agenda filosofica di un grande pensatore.

Research paper thumbnail of Islam: storie e dottrine

L’Islam è la forma più rigorosa di monoteismo che sia apparsa nella grande famiglia delle religio... more L’Islam è la forma più rigorosa di monoteismo che sia apparsa nella grande famiglia delle religioni “abramitiche”, che comprende anche l’ebraismo e il cristianesimo. Ad Allah ricorre ogni musulmano, senza mediazioni, in ogni passo dubbio o angoscioso della sua vita, ogni volta che si sente tentato ad allontanarsi dalla shari’a (retta via). Eppure, nonostante tutto questo potente richiamo all’unità, alla base della tradizione musulmana c’è una moltitudine di storie e di tradizioni, sulla vita del profeta, sulle sue azioni e sui suoi insegnamenti, che solo in parte derivano dal Corano, il libro sacro. Orientarsi in questa moltitudine di storie, in una tradizione costitutivamente plurale, è una condizione necessaria per cominciare a comprendere l’insegnamento di una religione che conta oggi, nel mondo, oltre un miliardo di praticanti.

Papers by Raffaele Russo

Research paper thumbnail of The Lamp under the Bushel. Messianic Secrecy in Locke’s Christology

Research paper thumbnail of An Herculean Mind: il problematico ruolo di Locke come precursore dell’utilitarismo

EUT Edizioni Università di Trieste eBooks, 2016

There are, apparently, many differences between the ethical theory of Locke and the next utilitar... more There are, apparently, many differences between the ethical theory of Locke and the next utilitarianism of Bentham, so much so that the explicit appreciations, that the same Bentham expressed about Locke in many occasions, seem surprising.This paper examines some of the most striking differences between the two philosophies, and it does not find in the moral philosophy of Locke elements that are incompatible with utilitarianism widely understood, so that one can see in Locke’s hedonistic empiricism a crucial precedent of utilitarianism.

Research paper thumbnail of The Thread of Discourse: Primary and Secondary Paraphrase in Locke’s Hermeneutics

Archives internationales d'histoire des idées, 2019

In Origen there is a well-known image of the difficulties one may encounter in reading and seekin... more In Origen there is a well-known image of the difficulties one may encounter in reading and seeking to understand Holy Writ. In his comment on the first Psalm, Origen compares the Bible to a wondrous, grandiose building, with an endless number of stairways and rooms. Each room has a door, and in each door there is a key, but it is not necessarily the key that fits that particular door. The keys have been distributed at random throughout the building. Origen had drawn this image from his rabbinical authors, the ones who also taught that every Scriptural word has seventy meanings. Ultimately he saw Scripture as a labyrinth, wherein the interpreter’s task was to wield all the tools of reason and sacred rhetoric to find the right bearings. Of course, in so doing, the interpreter assumed considerable interpretative freedom, and his decoding often led him to find things in the text that a literal interpretation would not readily have supposed. For this reason as well there was no small risk of misunderstanding. This danger was seen as especially relevant when it came to dealing with the Epistles of Saint Paul, to the point where not only the Patristic texts but Saint Peter himself straightforwardly asserted that in those letters “are some things hard to be understood, which they that are unlearned and unstable wrest, as they do also the other scriptures, unto their own destruction” (2 Pt. 3:16).

Research paper thumbnail of L'ipotesi non necessaria: Ermeneutica demitizzante e critica utilitarista della religione in Jeremy Bentham

formarsi di una «setta di utilitaristi», e arriva a fingere che la sua opera principale, l'Introd... more formarsi di una «setta di utilitaristi», e arriva a fingere che la sua opera principale, l'Introduction to the Principles of Morals and Legislation (1789), gli sia stata data in dono da un angelo inviato dal cielo (David Baumgardt, Bentham and the ethics of today, with Bentham manuscripts hitherto unpublished, Princeton, Princeton University Press 1952, p. 166).

Research paper thumbnail of I lockiani di Cambridge e le origini dell'utilitarismo

Studi lockiani, 2022

Già molto prima di Bentham, a partire dagli anni ’30 del diciottesimo secolo, alcuni scrittori di... more Già molto prima di Bentham, a partire dagli anni ’30 del diciottesimo secolo, alcuni scrittori di orientamento dichiaratamente religioso utilizzarono il principio di utilità come fondamento delle loro analisi etiche. Tutti loro si sono formati nell’università di Cambridge, tutti erano in rapporto gli uni con gli altri, tutti erano anglicani e tutti erano impegnati in una complessa opera di ricezione e ammodernamento delle idee filosofiche di Locke. Questo saggio si propone di esaminare le caratteristiche e i limiti della ricezione, durante la protostoria della tradizione utilitaristica, della filosofia morale e della psicologia di Locke.

Research paper thumbnail of Il carbone giapponese

Marinetti, Otto anime in una bomba, 2021

Il tema della guerra-festa nel futurismo italiano. Bozza dell'introduzione a F. Marinetti, Otto a... more Il tema della guerra-festa nel futurismo italiano. Bozza dell'introduzione a F. Marinetti, Otto anime in una bomba.

Research paper thumbnail of La lampada sotto il moggio. Il segreto messianico nella cristologia di John Locke.

Studi lockiani, 2020

Locke pubblicò nel 1695 (in forma anonima) la sua prima opera di ermeneutica religiosa: The Reaso... more Locke pubblicò nel 1695 (in forma anonima) la sua prima opera di ermeneutica religiosa: The Reasonableness of Christianity as delivered in the Scriptures. La tesi fondamentale dell’opera è che l’unico articolo di fede che è necessario credere per poter diventare cristiani è che Gesù è stato il Messia. D’altra parte, se Gesù fu davvero il Messia, perché tenne nascosta questa sua identità per gran parte della sua vita? perché non la dichiarò apertamente? La risposta a queste domande è una parte essenziale della Reasonableness di Locke. Per comprenderla pienamente è opportuno porre il libro di Locke in due decisivi contesti: il dibattito teologico del suo tempo sulle conseguenze del peccato originale, e la speranza ebraica, il complesso insieme di attese messianiche degli Ebrei al tempo di Gesù – così come Locke poteva conoscerlo alla fine del ‘600 – cui la Reasonableness of Christianity fa ampio riferimento per spiegare il singolare riserbo di Gesù sulla sua propria messianicità.

Research paper thumbnail of The Thread of Discourse: Primary and Secondary Paraphrase in Locke’s Hermeneutics

Locke and Biblical Hermeneutics, 2019

In Origen there is a well-known image of the difficulties one may encounter in reading and seekin... more In Origen there is a well-known image of the difficulties one may encounter in reading and seeking to understand Holy Writ. In his comment on the first Psalm, Origen compares the Bible to a wondrous, grandiose building, with an endless number of stairways and rooms. Each room has a door, and in each door there is a key, but it is not necessarily the key that fits that particular door. The keys have been distributed at random throughout the building. Origen had drawn this image from his rabbinical authors, the ones who also taught that every Scriptural word has seventy meanings. Ultimately he saw Scripture as a labyrinth, wherein the interpreter’s task was to wield all the tools of reason and sacred rhetoric to find the right bearings. Of course, in so doing, the interpreter assumed considerable interpretative freedom, and his decoding often led him to find things in the text that a literal interpretation would not readily have supposed. For this reason as well there was no small risk of misunderstanding. This danger was seen as especially relevant when it came to dealing with the Epistles of Saint Paul, to the point where not only the Patristic texts but Saint Peter himself straightforwardly asserted that in those letters “are some things hard to be understood, which they that are unlearned and unstable wrest, as they do also the other scriptures, unto their own destruction” (2 Pt. 3:16).

Research paper thumbnail of Il dolmen nella cattedrale

John Stuart Mill, La soggezione delle donne, 2017

Introduzione al saggio La soggezione delle donne, di John Stuart Mill, ed alla sua prima traduzio... more Introduzione al saggio La soggezione delle donne, di John Stuart Mill, ed alla sua prima traduzione italiana, di Anna Maria Mozzoni

Research paper thumbnail of Il saggio di Locke sull'infallibilità del papa

Archivio di storia della cultura, 2012

Uno dei testi meno conosciuti di Locke Ë un suo saggio giovanile sulla questione dellíinfallibili... more Uno dei testi meno conosciuti di Locke Ë un suo saggio giovanile sulla questione dellíinfallibilit ‡ del papa, un testo che si proponeva di rispondere ad una domanda apparentemente semplice: ´Ë necessario che ci sia, nella Chiesa, un infallibile interprete della Sacra scrittura?ª. Locke scrisse questo saggio, in latino, tra il 1661 e il 1662, allíet ‡ di circa trentíanni, quando era un giovane e gi ‡ promettente studioso, Lecturer di Greco e Retorica, e poi Censore di Filosofia Morale, al Christ Church di Oxford 2 . Erano anni di grande cambiamento, per líInghilterra: si era appena verificata la Restaurazione del governo mo-1 John Locke, Two Tracts on Government, ed. P. Abrams, University Press, Cambridge 1967, p. 185. Con queste parole Locke non si riferiva alla questione dellíinfallibilit ‡, ma a quella degli adiaphora, ad essa strettamente collegata, come vedremo nelle prossime pagine.

Research paper thumbnail of Il caso Paolo di Tarso

ATTI DELL'ACCADEMIA DI SCIENZE MORALI E POLITICHE, 2012

As happened to other authors, Jeremy Bentham, the father of modern utilitarianism, focused his at... more As happened to other authors, Jeremy Bentham, the father of modern utilitarianism, focused his attention on religious matters in the last years of his life. However, the interest of the late Bentham in religious matters did not take the usual form of a prudential devotion of the last hour; it was instead a way to make explicit the consequences of his intellectual itinerary, which presented from the beginning a systematically immanent and secular version of a doctrine – utilitarianism – which was born in a religious atmosphere. This article concentrates on the latest and most ambitious text of religious criticism written by Bentham, Not Paul, but Jesus (published in 1823, under the pseudonym of Gamaliel Smith). This book was a reasoned demolition of Paul’s teachings and works, in contrast with what Bentham saw as the genuine teachings of Jesus, which were corrupted and distorted by the influence that Paul soon acquired, taking the position of head of the original church, despite the long and ultimately unsuccessful resistance of the apostles.

Research paper thumbnail of La Torre di guardia

Utopia e patologia della libertà, 2012

1 – La trasformazione della sorveglianza 2 – A View of the Hard Labour Bill 3 – Il Panopticon ... more 1 – La trasformazione della sorveglianza
2 – A View of the Hard Labour Bill
3 – Il Panopticon
4 – L’interiorizzazione della sorveglianza
5 – Il problema del ponte
6 – Il Dio del Panopticon
7 – La revisione del Panopticon
8 – Fine pena

Research paper thumbnail of "An herculean mind": il problematico ruolo di Locke come precursore dell'utilitarismo

"Etica & Politica / Ethics & Politics" (2016) XVIII/2, 2016

There are, apparently, many differences between the ethical theory of Locke and the next utilitar... more There are, apparently, many differences between the ethical theory of Locke and the next utilitarianism of Bentham, so much so that the explicit appreciations, that the same Bentham expressed about Locke in many occasions, seem surprising.This paper examines some of the most striking differences between the two philosophies, and it does not find in the moral philosophy of Locke elements that are incompatible with utilitarianism widely understood, so that one can see in Locke's hedonistic empiricism a crucial precedent of utilitarianism.

Research paper thumbnail of Jeremy Bentham, il grande resurrezionista: Introduzione ad Auto-Icona

One of the of the most unique and amazing legacies of the utilitarian philosopher Jeremy Bentham... more One of the of the most unique and amazing legacies of the utilitarian philosopher Jeremy Bentham was that of his own auto-icon, which is his body mummified and preserved as closely as possible to the original. It was a last defiant gesture of the elder philosopher, which tended to mock the funeral practices of his time, and especially the religious ideology that was their basis: he proposed a generalized recourse to auto-iconization, as he believed this practice would put an end to unnecessary expenses, it would be useful to science (as it would provide valuable material for anatomists), and it would also result in an improvement in the morality of the British population as a whole. The fundamental point of the complex and paradoxical argument of Bentham was that, as we have to live our life in the most useful way to our community, we have also, at the time of our death, to use what remains of us as usefully as possible.

Research paper thumbnail of The fourth impostor: Bentham’s critical hermeneutics of the historical origins of Christianity

Bentham’s critical hermeneutics of the historical origins of Christianity (paper presented at th... more Bentham’s critical hermeneutics of the historical origins of Christianity
(paper presented at the 12th Conference of the International Society for Utilitarian Studies, at the Stern School of Business in New York)

Research paper thumbnail of Introduzione ad Ada Negri e Gemma Cenzatti, "La vita di un giorno".docx

Questa è una prima versione dell'Introduzione all'epistolario di Ada Negri e Gemma Cenzatti, La v... more Questa è una prima versione dell'Introduzione all'epistolario di Ada Negri e Gemma Cenzatti, La vita di un giorno, Agnesi editore, Milano 2017.

Research paper thumbnail of La bestia che ride

Draft per l'introduzione a "La Bestia feroce. Anonimo resoconto milanese del 1792". Il libro desc... more Draft per l'introduzione a "La Bestia feroce. Anonimo resoconto milanese del 1792". Il libro descrive una storia di panico collettivo, alle porte di Milano, poco prima dell'arrivo dell'esercito napoleonico. La causa immediata del panico fu una serie di delitti, a opera di una fantomatica besta feroce: lupo? iena? demone? All'epoca vennero fatte tutte e tre queste ipotesi. E la soluzione dell'enigma venne trovata dal più improbabile dei cercatori di mostri: l'ormai anziano Cesare Beccaria, l'autore di "Dei delitti e delle pene".

Research paper thumbnail of Ragione e ascolto: l'ermeneutica di John Locke

La grande questione che Locke si è posto durante tutta la sua carriera intellettuale è: “cosa dev... more La grande questione che Locke si è posto durante tutta la sua carriera intellettuale è: “cosa devo fare?”. O meglio, più estesamente: “come faccio a sapere cosa devo fare e ad avere la forza di farlo?”. Le due guide che ha l’uomo per rispondere a questa domanda sono – secondo Locke – la ragione e la rivelazione biblica. E infatti la ricerca del corretto rapporto tra queste due guide, e del giusto utilizzo dell’una per comprendere e integrare l’altra, sono stati uno degli oggetti principali del pensiero lockiano, dai primi scritti politici fino alle sue ultime opere di ermeneutica religiosa. L’argomento centrale di questo nuovo studio sul pensiero di Locke è proprio la comprensione delle istanze e degli obiettivi della sua ermeneutica religiosa, nel contesto delle grandi tensioni religiose e intellettuali, e dei rivoluzionari cambiamenti politici che segnarono la sua epoca.

Research paper thumbnail of Virtù difficili: John Locke e gli antichi maestri

L'interpretazione del pensiero di Locke che viene proposta in questo libro prende le mosse dagli ... more L'interpretazione del pensiero di Locke che viene proposta in questo libro prende le mosse dagli anni della prima formazione del filosofo inglese, un tempo di vicende drammatiche, che vide lo scoppio della guerra civile e della rivoluzione puritana, ed approdò poi alla Restaurazione degli Stuart. Fu un periodo di radicale incertezza e disorientamento intellettuale per tutta l'Inghilterra, un periodo nel quale, come ha scritto Christopher Hill, "tutto sembrava possibile". Viste in quel contesto, le vicende personali del giovane Locke, i suoi interessi culturali e politici, le sue stesse scelte di vita, acquistano un più preciso significato: in particolare il suo essere vissuto in una fase di profonda crisi di certezze può aiutare a comprendere meglio l'istanza di orientamento morale che percorrerà, da allora in poi, tutte le sue opere. Ciò rende particolarmente interessante lo studio dei primi scritti di Locke e del modo in cui egli visse quel periodo di violenta transizione ideologica, non solo per l'interesse in sé delle sue prime opere filosofiche, ma anche per la possibilità che questa indagine offre, quella di studiare il formarsi dell'agenda filosofica di un grande pensatore.

Research paper thumbnail of Islam: storie e dottrine

L’Islam è la forma più rigorosa di monoteismo che sia apparsa nella grande famiglia delle religio... more L’Islam è la forma più rigorosa di monoteismo che sia apparsa nella grande famiglia delle religioni “abramitiche”, che comprende anche l’ebraismo e il cristianesimo. Ad Allah ricorre ogni musulmano, senza mediazioni, in ogni passo dubbio o angoscioso della sua vita, ogni volta che si sente tentato ad allontanarsi dalla shari’a (retta via). Eppure, nonostante tutto questo potente richiamo all’unità, alla base della tradizione musulmana c’è una moltitudine di storie e di tradizioni, sulla vita del profeta, sulle sue azioni e sui suoi insegnamenti, che solo in parte derivano dal Corano, il libro sacro. Orientarsi in questa moltitudine di storie, in una tradizione costitutivamente plurale, è una condizione necessaria per cominciare a comprendere l’insegnamento di una religione che conta oggi, nel mondo, oltre un miliardo di praticanti.

Research paper thumbnail of The Lamp under the Bushel. Messianic Secrecy in Locke’s Christology

Research paper thumbnail of An Herculean Mind: il problematico ruolo di Locke come precursore dell’utilitarismo

EUT Edizioni Università di Trieste eBooks, 2016

There are, apparently, many differences between the ethical theory of Locke and the next utilitar... more There are, apparently, many differences between the ethical theory of Locke and the next utilitarianism of Bentham, so much so that the explicit appreciations, that the same Bentham expressed about Locke in many occasions, seem surprising.This paper examines some of the most striking differences between the two philosophies, and it does not find in the moral philosophy of Locke elements that are incompatible with utilitarianism widely understood, so that one can see in Locke’s hedonistic empiricism a crucial precedent of utilitarianism.

Research paper thumbnail of The Thread of Discourse: Primary and Secondary Paraphrase in Locke’s Hermeneutics

Archives internationales d'histoire des idées, 2019

In Origen there is a well-known image of the difficulties one may encounter in reading and seekin... more In Origen there is a well-known image of the difficulties one may encounter in reading and seeking to understand Holy Writ. In his comment on the first Psalm, Origen compares the Bible to a wondrous, grandiose building, with an endless number of stairways and rooms. Each room has a door, and in each door there is a key, but it is not necessarily the key that fits that particular door. The keys have been distributed at random throughout the building. Origen had drawn this image from his rabbinical authors, the ones who also taught that every Scriptural word has seventy meanings. Ultimately he saw Scripture as a labyrinth, wherein the interpreter’s task was to wield all the tools of reason and sacred rhetoric to find the right bearings. Of course, in so doing, the interpreter assumed considerable interpretative freedom, and his decoding often led him to find things in the text that a literal interpretation would not readily have supposed. For this reason as well there was no small risk of misunderstanding. This danger was seen as especially relevant when it came to dealing with the Epistles of Saint Paul, to the point where not only the Patristic texts but Saint Peter himself straightforwardly asserted that in those letters “are some things hard to be understood, which they that are unlearned and unstable wrest, as they do also the other scriptures, unto their own destruction” (2 Pt. 3:16).

Research paper thumbnail of L'ipotesi non necessaria: Ermeneutica demitizzante e critica utilitarista della religione in Jeremy Bentham

formarsi di una «setta di utilitaristi», e arriva a fingere che la sua opera principale, l'Introd... more formarsi di una «setta di utilitaristi», e arriva a fingere che la sua opera principale, l'Introduction to the Principles of Morals and Legislation (1789), gli sia stata data in dono da un angelo inviato dal cielo (David Baumgardt, Bentham and the ethics of today, with Bentham manuscripts hitherto unpublished, Princeton, Princeton University Press 1952, p. 166).

Research paper thumbnail of I lockiani di Cambridge e le origini dell'utilitarismo

Studi lockiani, 2022

Già molto prima di Bentham, a partire dagli anni ’30 del diciottesimo secolo, alcuni scrittori di... more Già molto prima di Bentham, a partire dagli anni ’30 del diciottesimo secolo, alcuni scrittori di orientamento dichiaratamente religioso utilizzarono il principio di utilità come fondamento delle loro analisi etiche. Tutti loro si sono formati nell’università di Cambridge, tutti erano in rapporto gli uni con gli altri, tutti erano anglicani e tutti erano impegnati in una complessa opera di ricezione e ammodernamento delle idee filosofiche di Locke. Questo saggio si propone di esaminare le caratteristiche e i limiti della ricezione, durante la protostoria della tradizione utilitaristica, della filosofia morale e della psicologia di Locke.

Research paper thumbnail of Il carbone giapponese

Marinetti, Otto anime in una bomba, 2021

Il tema della guerra-festa nel futurismo italiano. Bozza dell'introduzione a F. Marinetti, Otto a... more Il tema della guerra-festa nel futurismo italiano. Bozza dell'introduzione a F. Marinetti, Otto anime in una bomba.

Research paper thumbnail of La lampada sotto il moggio. Il segreto messianico nella cristologia di John Locke.

Studi lockiani, 2020

Locke pubblicò nel 1695 (in forma anonima) la sua prima opera di ermeneutica religiosa: The Reaso... more Locke pubblicò nel 1695 (in forma anonima) la sua prima opera di ermeneutica religiosa: The Reasonableness of Christianity as delivered in the Scriptures. La tesi fondamentale dell’opera è che l’unico articolo di fede che è necessario credere per poter diventare cristiani è che Gesù è stato il Messia. D’altra parte, se Gesù fu davvero il Messia, perché tenne nascosta questa sua identità per gran parte della sua vita? perché non la dichiarò apertamente? La risposta a queste domande è una parte essenziale della Reasonableness di Locke. Per comprenderla pienamente è opportuno porre il libro di Locke in due decisivi contesti: il dibattito teologico del suo tempo sulle conseguenze del peccato originale, e la speranza ebraica, il complesso insieme di attese messianiche degli Ebrei al tempo di Gesù – così come Locke poteva conoscerlo alla fine del ‘600 – cui la Reasonableness of Christianity fa ampio riferimento per spiegare il singolare riserbo di Gesù sulla sua propria messianicità.

Research paper thumbnail of The Thread of Discourse: Primary and Secondary Paraphrase in Locke’s Hermeneutics

Locke and Biblical Hermeneutics, 2019

In Origen there is a well-known image of the difficulties one may encounter in reading and seekin... more In Origen there is a well-known image of the difficulties one may encounter in reading and seeking to understand Holy Writ. In his comment on the first Psalm, Origen compares the Bible to a wondrous, grandiose building, with an endless number of stairways and rooms. Each room has a door, and in each door there is a key, but it is not necessarily the key that fits that particular door. The keys have been distributed at random throughout the building. Origen had drawn this image from his rabbinical authors, the ones who also taught that every Scriptural word has seventy meanings. Ultimately he saw Scripture as a labyrinth, wherein the interpreter’s task was to wield all the tools of reason and sacred rhetoric to find the right bearings. Of course, in so doing, the interpreter assumed considerable interpretative freedom, and his decoding often led him to find things in the text that a literal interpretation would not readily have supposed. For this reason as well there was no small risk of misunderstanding. This danger was seen as especially relevant when it came to dealing with the Epistles of Saint Paul, to the point where not only the Patristic texts but Saint Peter himself straightforwardly asserted that in those letters “are some things hard to be understood, which they that are unlearned and unstable wrest, as they do also the other scriptures, unto their own destruction” (2 Pt. 3:16).

Research paper thumbnail of Il dolmen nella cattedrale

John Stuart Mill, La soggezione delle donne, 2017

Introduzione al saggio La soggezione delle donne, di John Stuart Mill, ed alla sua prima traduzio... more Introduzione al saggio La soggezione delle donne, di John Stuart Mill, ed alla sua prima traduzione italiana, di Anna Maria Mozzoni

Research paper thumbnail of Il saggio di Locke sull'infallibilità del papa

Archivio di storia della cultura, 2012

Uno dei testi meno conosciuti di Locke Ë un suo saggio giovanile sulla questione dellíinfallibili... more Uno dei testi meno conosciuti di Locke Ë un suo saggio giovanile sulla questione dellíinfallibilit ‡ del papa, un testo che si proponeva di rispondere ad una domanda apparentemente semplice: ´Ë necessario che ci sia, nella Chiesa, un infallibile interprete della Sacra scrittura?ª. Locke scrisse questo saggio, in latino, tra il 1661 e il 1662, allíet ‡ di circa trentíanni, quando era un giovane e gi ‡ promettente studioso, Lecturer di Greco e Retorica, e poi Censore di Filosofia Morale, al Christ Church di Oxford 2 . Erano anni di grande cambiamento, per líInghilterra: si era appena verificata la Restaurazione del governo mo-1 John Locke, Two Tracts on Government, ed. P. Abrams, University Press, Cambridge 1967, p. 185. Con queste parole Locke non si riferiva alla questione dellíinfallibilit ‡, ma a quella degli adiaphora, ad essa strettamente collegata, come vedremo nelle prossime pagine.

Research paper thumbnail of Il caso Paolo di Tarso

ATTI DELL'ACCADEMIA DI SCIENZE MORALI E POLITICHE, 2012

As happened to other authors, Jeremy Bentham, the father of modern utilitarianism, focused his at... more As happened to other authors, Jeremy Bentham, the father of modern utilitarianism, focused his attention on religious matters in the last years of his life. However, the interest of the late Bentham in religious matters did not take the usual form of a prudential devotion of the last hour; it was instead a way to make explicit the consequences of his intellectual itinerary, which presented from the beginning a systematically immanent and secular version of a doctrine – utilitarianism – which was born in a religious atmosphere. This article concentrates on the latest and most ambitious text of religious criticism written by Bentham, Not Paul, but Jesus (published in 1823, under the pseudonym of Gamaliel Smith). This book was a reasoned demolition of Paul’s teachings and works, in contrast with what Bentham saw as the genuine teachings of Jesus, which were corrupted and distorted by the influence that Paul soon acquired, taking the position of head of the original church, despite the long and ultimately unsuccessful resistance of the apostles.

Research paper thumbnail of La Torre di guardia

Utopia e patologia della libertà, 2012

1 – La trasformazione della sorveglianza 2 – A View of the Hard Labour Bill 3 – Il Panopticon ... more 1 – La trasformazione della sorveglianza
2 – A View of the Hard Labour Bill
3 – Il Panopticon
4 – L’interiorizzazione della sorveglianza
5 – Il problema del ponte
6 – Il Dio del Panopticon
7 – La revisione del Panopticon
8 – Fine pena

Research paper thumbnail of "An herculean mind": il problematico ruolo di Locke come precursore dell'utilitarismo

"Etica & Politica / Ethics & Politics" (2016) XVIII/2, 2016

There are, apparently, many differences between the ethical theory of Locke and the next utilitar... more There are, apparently, many differences between the ethical theory of Locke and the next utilitarianism of Bentham, so much so that the explicit appreciations, that the same Bentham expressed about Locke in many occasions, seem surprising.This paper examines some of the most striking differences between the two philosophies, and it does not find in the moral philosophy of Locke elements that are incompatible with utilitarianism widely understood, so that one can see in Locke's hedonistic empiricism a crucial precedent of utilitarianism.

Research paper thumbnail of Jeremy Bentham, il grande resurrezionista: Introduzione ad Auto-Icona

One of the of the most unique and amazing legacies of the utilitarian philosopher Jeremy Bentham... more One of the of the most unique and amazing legacies of the utilitarian philosopher Jeremy Bentham was that of his own auto-icon, which is his body mummified and preserved as closely as possible to the original. It was a last defiant gesture of the elder philosopher, which tended to mock the funeral practices of his time, and especially the religious ideology that was their basis: he proposed a generalized recourse to auto-iconization, as he believed this practice would put an end to unnecessary expenses, it would be useful to science (as it would provide valuable material for anatomists), and it would also result in an improvement in the morality of the British population as a whole. The fundamental point of the complex and paradoxical argument of Bentham was that, as we have to live our life in the most useful way to our community, we have also, at the time of our death, to use what remains of us as usefully as possible.

Research paper thumbnail of The fourth impostor: Bentham’s critical hermeneutics of the historical origins of Christianity

Bentham’s critical hermeneutics of the historical origins of Christianity (paper presented at th... more Bentham’s critical hermeneutics of the historical origins of Christianity
(paper presented at the 12th Conference of the International Society for Utilitarian Studies, at the Stern School of Business in New York)

Research paper thumbnail of Introduzione ad Ada Negri e Gemma Cenzatti, "La vita di un giorno".docx

Questa è una prima versione dell'Introduzione all'epistolario di Ada Negri e Gemma Cenzatti, La v... more Questa è una prima versione dell'Introduzione all'epistolario di Ada Negri e Gemma Cenzatti, La vita di un giorno, Agnesi editore, Milano 2017.

Research paper thumbnail of La bestia che ride

Draft per l'introduzione a "La Bestia feroce. Anonimo resoconto milanese del 1792". Il libro desc... more Draft per l'introduzione a "La Bestia feroce. Anonimo resoconto milanese del 1792". Il libro descrive una storia di panico collettivo, alle porte di Milano, poco prima dell'arrivo dell'esercito napoleonico. La causa immediata del panico fu una serie di delitti, a opera di una fantomatica besta feroce: lupo? iena? demone? All'epoca vennero fatte tutte e tre queste ipotesi. E la soluzione dell'enigma venne trovata dal più improbabile dei cercatori di mostri: l'ormai anziano Cesare Beccaria, l'autore di "Dei delitti e delle pene".

Research paper thumbnail of Le meditazioni galileane di Husserl sulla crisi spirituale dell'Europa

Le "meditazioni galileiane" di Husserl sulla crisi delle scienze europee.

Research paper thumbnail of Dio come spirito: Croce e il cristianesimo

In una lettera del 1949, Croce raccontava un interessante apologo, un breve dialogo tra un filoso... more In una lettera del 1949, Croce raccontava un interessante apologo, un breve dialogo tra un filosofo romano e un suo amico. I due passavano un giorno davanti all'edificio della sapienza, sulla cui porta è scritto "Principium Sapientiae timor Domini". Il filosofo osservò che la scritta andava sostituita con un'altra, del tipo: "Principium Sapientiae rerum omnium dubitatio". L'amico però, osserva subito Croce, avrebbe dovuto fargli notare che le due scritte non erano in contraddizione, poiché il timore di Dio -che è verità -vuole che nell'accingersi a cercare la verità il nostro animo metta in dubbio tutte le affermazioni, per accettare solo quelle che il pensiero creerà in lui, cioè nel Dio che è pensiero 1 .

Research paper thumbnail of La natura come forma elementare dello spirito: Benedetto Croce e il diritto al paesaggio

Research paper thumbnail of La fortezza assediata

In prospettiva. Sguardo sulla storia. Volume II, unità 1, lezione 1., 2007

La crisi del terzo secolo e la riorganizzazione dell'impero romano al tempo di Diocleziano

Research paper thumbnail of Gli uomini e il tempio

"Tu, o Dio mio Signore, Tu mia Madre, Tu mio Padre, Tu signore della collina e della valle Ora, d... more "Tu, o Dio mio Signore, Tu mia Madre, Tu mio Padre, Tu signore della collina e della valle Ora, dopo tre soli, dopo tre giorni, Comincerò a raccogliere il mio grano Davanti alla Tua bocca, davanti alla Tua faccia.

Research paper thumbnail of Pace e guerra

Research paper thumbnail of Gli Ebrei

Lungo tutta l'età del bronzo, il modello dominante di organizzazione politica era stato quello de... more Lungo tutta l'età del bronzo, il modello dominante di organizzazione politica era stato quello dei grandi imperi, imponenti strutture centralizzate che disponevano di ingenti ricchezze e di potenti eserciti, in grado di imporre la propria volontà sui popoli vicini, di solito piccoli e divisi. Come si è già ricordato nei capitoli precedenti, uno dei fattori decisivi per l'affermazione degli imperi era stato il sostanziale monopolio che essi avevano delle vie lungo le quali avveniva il commercio del rame e dello stagno, le materie prime che erano alla base della tecnologia del bronzo. Ma a partire dall'introduzione su larga scala della tecnologia del ferro, contemporanea alla crisi degli antichi imperi, la situazione incominciò lentamente a mutare e si determinò una "crisi di sovranità" nell'area del Mediterraneo orientale, vale a dire un indebolimento delle grandi potenze della regione, indebolimento che rese più facile l'affermazione di popoli che vivevano alla periferia dei grandi imperi.

Research paper thumbnail of I Fenici

All'incirca nell'anno 600 a.C., alcune navi risalirono lentamente il delta del Nilo, ed approdaro... more All'incirca nell'anno 600 a.C., alcune navi risalirono lentamente il delta del Nilo, ed approdarono nel porto di Sais, non lontano dalla residenza del faraone. A riceverle, con un misto di stupore e di ammirazione, c'era il faraone stesso, Neco, che anni prima aveva inviato i suoi marinai più abili a compiere un'impresa che a molti sembrava impossibile: la circumnavigazione dell'Africa, da oriente verso occidente. Le navi che quel giorno giungevano nel porto di Sais, la capitale dell'Egitto, erano partite tre anni prima dal mar Rosso, dirette verso sud, e per molto tempo non si era saputo nulla di loro, tanto che ormai venivano considerate perdute.

Research paper thumbnail of Habermas - La filosofia dell'intesa possibile

Research paper thumbnail of Review of 'A CULTURAL HISTORY OF FAMINE: FOOD SECURITY AND THE ENVIRONMENT IN INDIA AND BRITAIN'.

Ecozon@, 2021

KEYWORDS: famine, dearth, crisis, Little Ice Age

Research paper thumbnail of Raffaele Russo, Malthus: una reinterpretazione.

Archivio di Storia della Cultura, 2016

The recent book by Sergio Cremaschi, Malthus And Utilitarianism Virtue Ethics, aims at a precisel... more The recent book by Sergio Cremaschi, Malthus And Utilitarianism Virtue Ethics, aims at a precisely contextualized understanding of the thought of this author, and interprets him not as an economist who vitiates the scientific rigor of his arguments with irrelevant and inappropriate excursions in the fields of theology and ethics, but rather as a theologian and moralist whose central argument - the principle of population - has indeed obvious implications in the nascent discipline of political economy, but it is an argument that is born first of all on a theological and moral ground. A close analysis of his ideas, considering their meaningful context, leads us to see him more as an exponent of the virtue ethics than as an incoherent utilitarian, as he is often considered.

Research paper thumbnail of Saggio come un cavallo: utopia e distopia nel viaggio di Gulliver fra i cavalli parlanti

Nel quarto e ultimo libro dei Gulliver’s Travels, 'A Voyage to the Country of the Houyhnhnms', Gu... more Nel quarto e ultimo libro dei Gulliver’s Travels, 'A Voyage to the Country of the Houyhnhnms', Gulliver approda ad un’isola abitata da cavalli parlanti, gli Houyhnhnm, i quali sembrano essere possessori di una semplice e affascinante razionalità, tanto che hanno costituito una comunità perfetta, guidata dalla sola ragione. Essi vivono una vita senza colpa e senza peccato, turbata soltanto dalla presenza di un'altra razza sulla loro isola, gli umanoidi Yahoo, grossolani e selvaggi, sottomessi agli Houyhnhnm. Quando Gulliver arriva sull’isola, impara rapidamente ad amare i saggi cavalli parlanti, e a disprezzare i grossolani Yahoo, con i quali però sia gli Houyhnhnm che gli stessi Yahoo finiscono con l’identificarlo. Da allora in poi il suo più grande desiderio è quello di imitare il meglio possibile gli Houyhnhnm e vivere in loro compagnia, disprezzando non solo gli Yahoo che ha conosciuto sull’isola, ma anche tutti gli Yahoo dell’Europa da cui Gulliver stesso proviene, verso la quale non ha più intenzione di far ritorno. Egli ripete, per la quarta volta nel corso dell’intero libro, la descrizione della civiltà da cui proviene agli esterrefatti abitanti dell’isola dei cavalli, suscitando l’orrore e l’indignazione di queste creature puramente razionali, come gli era accaduto già altre volte, nel corso dei suoi viaggi.
Ciò che però è nuovo nella situazione in cui si trova Gulliver è la profonda fascinazione che la vita degli Houyhnhnm esercita su di lui. L’isola degli Houyhnhnm ha molto in comune con la tradizione delle isole utopiche, in particolare è legata ad Utopia, l’isola felice immaginata da Thomas More. Anche l’isola degli Houyhnhnm è lontana e priva di contatti col resto del mondo. I suoi magnifici cavalli parlanti sono pacifici e privi di vizi, cosa che rende perfetta la loro salute: come i loro predecessori nella tradizione utopica, gli Houyhnhnm non conoscono malattie, se non quelle dei loro Yahoo. Le loro istituzioni sono sagge e benevole, con un certa inclinazione verso le pratiche eugenetiche e quelle del controllo demografico, che sono una costante delle utopie moderne. Anche gli Houyhnhnm tengono moltissimo alla purezza della loro comunità, e sono diffidenti nei confronti degli stranieri.
Il problema interpretativo principale di questo ambiguo e disturbante quarto viaggio di Gulliver è senz’altro rappresentato dall’identificazione degli Houyhnhnm, e dalla valutazione del loro modo di vita. A chi o cosa corrispondono gli Houyhnhnm nella nostra cultura, che Swift ha costantemente presente in tutto il libro? Nella letteratura critica contemporanea prevale l’identificazione degli Houyhnhnm con i deisti, ovvero col progetto pre-illuministico di una vita umana guidata solo dalla ragione. E la decisione sulla praticabilità e desiderabilità di un tipo di vita del genere è appunto il punto interpretativo critico di questa parte del libro di Swift.
In ogni caso, l’arrivo di Gulliver sull’isola turba l’equilibrio che esisteva da tempo immemorabile in quel luogo, gli Houyhnhnm sono sempre più a disagio nei confronti dei loro Yahoo, si accorgono che forse non è impossibile insegnare loro i rudimenti della ragione, e ma che se lo si facesse sarebbero senz’altro capaci di pervertirla, portando disordine e rovina sulla equilibrata comunità degli Houyhnhnm. Decidono quindi di sterminarli, e prima di porre in atto questo piano costringono Gulliver all’esilio. La cacciata di Gulliver dall’isola dei cavalli segna la bancarotta del sogno umanistico e rinascimentale di una comunità guidata interamente dalla ragione: Swift ci dice che forse è possibile costruirla, ma non per gli uomini, in cui rimane sempre un fondo oscuro inaccessibile alla ragione. Molti mali degli uomini vengono senz’altro dalla mancanza di ragione: e le pagine satiriche di questo quarto libro, dedicate agli eccessi del lusso, alle assurdità del sistema legale inglese, alle ingiustizie del sistema politico, non vanno certo considerate come frutto della “pazzia” dello stesso Gulliver. Ma Swift sembra intuire qui che la ragione da sola non è una guida efficace della condotta umana, e il ricorso ad essa nella sua assolutezza può condurre ad una società totalitaria e disumana, come in ultima analisi risulta quella degli Houyhnhnm. Un rimedio peggiore del male, a ben vedere.

Research paper thumbnail of La lampada sotto il moggio

Some Issues in Locke's Thought, 2020

Locke published (anonymously) his first work on religious hermeneutics in 1695: The Reasonablenes... more Locke published (anonymously) his first work on religious hermeneutics in 1695: The Reasonableness of Christianity as delivered in the Scriptures. The fundamental thesis of the work is that the only article of faith one must believe in order to become a Christian is that Jesus was the Messiah. Faith in this article is indeed all that is necessary believe to be a Christian, but it is not all that one must do to deserve salvation: if you believe that Jesus of Nazareth is the Messiah, then you must take him as a guide in your life, and your works. You must try sincerely to understand what his teachings are and live by them. Locke's work also seeks to respond to the following question: if Jesus was really the Messiah, and if to believe this is so important, why did he keep this identity hidden for most of his life? Why did he not declare it openly? Locke’s answers to these questions are an essential part of his interpretation. To fully understand them one must take into account two crucial contexts: the theological debate on the nature and on consequences of the original sin, in the seventeenth century, and the complex set of messianic expectations of the Jews in Jesus' time – the Jewish messianism – to which the Reasonableness of Christianity makes extensive references to explain Jesus' singular reserve about his messiahship.

Research paper thumbnail of Dante al bivio

Dante al bivio: il cielo del sole e la candida rosa.

Research paper thumbnail of Callida iunctura. Le origini poetiche seicentesche dei concetti olistici dell’ecologia contemporanea.

We are all heirs of the great insight of Galileo, at the origins of modern science, when he said ... more We are all heirs of the great insight of Galileo, at the origins of modern science, when he said that the world is a book, written in mathematical characters.

But the seventeenth century of Galileo was, in fact, an extremely complex period, of which we are heirs in many ways, sometimes unexpected. It is very easy to recognize today the debt we owe to Galileo, founding father and tutelary numen of modern science. Much more surprising (and stimulating) might be to focus, today, on other aspects of the legacy of that century, now that we are in times of ecological crisis, which is also a scientific crisis, a crisis in the interpretation of the phenomena.
The seventeenth century was the era of the discovery of the infinite complexity and interrelation of the natural world, for example in many verses of the Italian poets Giambattista Marino and Michele Tesauro.

Their poetic world was fascinated by the world of nature: their poems love putting together unusual aspects of the real, to make unusual connections, very often for the taste of the weird as such. On the other hand, at the heart of these poems, acting sometimes in a secretive way, there is an intuition of nature as a whole, where, indeed, nothing exists in isolation.

From this point of view, it is not inappropriate to read, in the surprising Baroque poets of the Italian tradition, some of the predecessors of the holistic concepts of modern ecology. They have conceived and represented, with wit and elegance, a nature in which "everything is connected with everything else".

Research paper thumbnail of Il filo del discorso: parafrasi primaria e parafrasi secondaria nell'ermeneutica di Locke

Il filo del discorso: parafrasi primaria e parafrasi secondaria nell'ermeneutica di Locke 1 -"Com... more Il filo del discorso: parafrasi primaria e parafrasi secondaria nell'ermeneutica di Locke 1 -"Come un palazzo con molte stanze chiuse" 1 C'è in Origene una famosa immagine sulla difficoltà che si può incontrare nel leggere e tentare di comprendere la Sacra Scrittura. Nel suo commento al primo salmo, Origene paragonava infatti la Bibbia a un palazzo meraviglioso e grandioso, con infinite scale e infinite stanze. Ciascuna di queste stanze ha una porta che la chiude, e in ciascuna di queste porte c'è una chiave, ma non si tratta della chiave che serve ad aprire quella stessa porta. Le chiavi, inoltre, sono disperse in modo casuale e imprevedibile all'interno dell'edificio. Origene traeva questa immagine dai suoi maestri rabbinici, quelli che insegnavano anche che ogni parola della Scrittura ha 70 significati, e finiva con l'intendere la Scrittura come un labirinto, nel quale il compito dell'interprete era quello di usare tutti gli strumenti della ragione e della retorica sacra per trovare l'orientamento giusto. Certo, in questo modo l'interprete acquisiva una notevole libertà interpretativa, e il suo lavoro di decodificazione spesso portava a ritrovare nel testo cose che un'interpretazione letterale molto difficilmente avrebbe supposto. Anche per questo il rischio di fraintendimenti veniva considerato molto alto, e questo pericolo era considerato particolarmente rilevante per il testo delle epistole di san Paolo, tanto che non solo la letteratura patristica, ma già san Pietro affermava senza mezzi termini che in quelle lettere "ci sono punti difficili a capirsi, che gli ignoranti e gli instabili travisano, come fanno con il resto delle Scritture, a loro propria perdizione" (2 Pt., 3:16).