Salvatore Cipollaro - Academia.edu (original) (raw)
Papers by Salvatore Cipollaro
Atti del Secondo Congresso Internazionale di Selvicoltura = Proceedings of the Second International Congress of Silviculture, 2015
risorse silvo-pastorali attraverso la redazione dei PAF (Piani di Assestamento Forestale). Il Com... more risorse silvo-pastorali attraverso la redazione dei PAF (Piani di Assestamento Forestale). Il Comune di Laurenzana (Pz) ha provveduto a redigere il PAF per il decennio 2014-2023, per una superficie pari a 1.306,55 ettari, ricadendo per intero all'interno del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri e Lagonegrese e per 328,43 ettari nel sito RN2000 Basilicata IT9210005 (Abetina di Laurenzana). La ZSC (Zona Speciale di Conservazione) è caratterizzata dalla presenza di 2 Habitat forestali di interesse comunitario, il 91M0 e 9220. Con il Decreto del 16 settembre 2013 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, 20 SIC della Basilicata, grazie all'adozione delle MTC (Misure di Tutela e Conservazione) da parte della Regione, si sono evoluti in ZSC. Attraverso i PAF, i comuni applicano le MTC nell'ambito dei territori di loro pertinenza ricadenti nelle ZSC. Il presente contributo serve ad illustrare l'inserimento contestualizzato e pertinente di alcune MTC, sia generali che sito-specifiche, all'interno del PAF di Laurenzana, ed in particolare: 1) adozione di un adeguato strumento di pianificazione forestale; 2) mappatura degli esemplari monumentali di specie forestali; 3) censimento, mappatura e monitoraggio dei nuclei di rinnovazione naturale di abete bianco nel SIC; 4) censimento, mappatura e monitoraggio delle cenosi forestali con caratteri di boschi vetusti; 5) sostituzione delle specie forestali esotiche. Il piano prevede, inoltre, l'applicazione di percorsi adeguatamente individuati con le MTC, per rendere fruibile l'area dal punto di vista turistico. Il PAF amplia la sua valenza pianificatoria, rispondendo ad esigenze ambientali in senso lato e permettendo una gestione attiva della ZSC in questione. Parole chiave: piani di assestamento forestale, misure di tutela e conservazione, ZSC.
Italian Journal of Forest and Mountain Environments, Dec 30, 2011
L’articolo analizza i molteplici rapporti tra cambiamenti climatici e foreste. Da un lato, il cam... more L’articolo analizza i molteplici rapporti tra cambiamenti climatici e foreste. Da un lato, il cambiamento climatico sta alterando la distribuzione, la composizione, la struttura e le funzioni degli ecosistemi forestali e la fenologia delle specie. Dall’altro lato, le foreste e la silvicoltura offrono opzioni significative di mitigazione del cambiamento climatico, tra cui le misure che riducono le emissioni di gas serra, in particolare attraverso la riduzione della deforestazione e il degrado forestale nei Paesi in via di sviluppo; che aumentano il tasso di fissazione dell’anidride carbonica dall’atmosfera (per esempio, attraverso l’imboschimento e il rimboschimento, il restauro forestale e i cambiamenti di pratiche di gestione forestale); che sostituiscono i combustibili fossili o i prodotti che richiedono combustibili fossili per la loro produzione con prodotti forestali. Le misure di adattamento al cambiamento climatico basate sul settore forestale sono essenziali sia per l’attenuazione dei cambiamenti climatici sia per procedere verso lo sviluppo sostenibile. Per questo motivo, le foreste sono state e continuano a essere al centro dei negoziati internazionali per contrastare i cambiamenti climatici e nel cuore delle politiche e misure nazionali e internazionali per raggiungere gli impegni nazionali rispetto alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Questa situazione offre al settore forestale una serie di opportunita, incluse quelle di tipo economico e occupazionale. Nondimeno, essa pone anche una serie di problemi inediti – come i benefici a lungo termine per le foreste e il settore forestale, la proprieta e la ripartizione equa di questi benefici – che devono essere affrontati dai decisori politici con il contributo determinate delle istituzioni scientifiche forestali del Paese
L'Italia Forestale e Montana, 2020
This work has the purpose to define current level of Basilicata Region’s forest management planni... more This work has the purpose to define current level of Basilicata Region’s forest management planning (PAF) and to collect different data concerning to municipal agro-silvo-pastoral properties, administrated until today, and about the planning level reached. In order to allow a correct comparison about different forest populations, the acquired data have been aggregated into homogeneous categories. According to PAF information in this paper are listed: working circle types, main forest system used type, main and dominant species and age-class distribution. Data analysis were based on a comparative analysis about of spatial impact of managed areas if related to analyzed factors, in order to evaluate the areal distribution of collected information. In both provinces (Potenza and Matera), according to data analysis, the working circles that appear to be more frequent have productive and protective functions, while the most extensive type of management forms is high forest system. The com...
Flora Mediterranea, 2005
Cipollaro, S. & Colacino, C.: Bryoflora of the beech-silver fir coenosis of Mount Motola (Nationa... more Cipollaro, S. & Colacino, C.: Bryoflora of the beech-silver fir coenosis of Mount Motola (National Park of Cilento & Vallo di Diano) - Teggiano (Salerno, S-Italy). Fl. Medit. 15: 385-395. 2005. ISSN 1120-4052. The Fagus sylvatica-Abies alba coenosis is relict in ...
risorse silvo-pastorali attraverso la redazione dei PAF (Piani di Assestamento Forestale). Il Com... more risorse silvo-pastorali attraverso la redazione dei PAF (Piani di Assestamento Forestale). Il Comune di Laurenzana (Pz) ha provveduto a redigere il PAF per il decennio 2014-2023, per una superficie pari a 1.306,55 ettari, ricadendo per intero all'interno del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri e Lagonegrese e per 328,43 ettari nel sito RN2000 Basilicata IT9210005 (Abetina di Laurenzana). La ZSC (Zona Speciale di Conservazione) è caratterizzata dalla presenza di 2 Habitat forestali di interesse comunitario, il 91M0 e 9220. Con il Decreto del 16 settembre 2013 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, 20 SIC della Basilicata, grazie all'adozione delle MTC (Misure di Tutela e Conservazione) da parte della Regione, si sono evoluti in ZSC. Attraverso i PAF, i comuni applicano le MTC nell'ambito dei territori di loro pertinenza ricadenti nelle ZSC. Il presente contributo serve ad illustrare l'inserimento contestualizzato e pertinente di alcune MTC, sia generali che sito-specifiche, all'interno del PAF di Laurenzana, ed in particolare: 1) adozione di un adeguato strumento di pianificazione forestale; 2) mappatura degli esemplari monumentali di specie forestali; 3) censimento, mappatura e monitoraggio dei nuclei di rinnovazione naturale di abete bianco nel SIC; 4) censimento, mappatura e monitoraggio delle cenosi forestali con caratteri di boschi vetusti; 5) sostituzione delle specie forestali esotiche. Il piano prevede, inoltre, l'applicazione di percorsi adeguatamente individuati con le MTC, per rendere fruibile l'area dal punto di vista turistico. Il PAF amplia la sua valenza pianificatoria, rispondendo ad esigenze ambientali in senso lato e permettendo una gestione attiva della ZSC in questione. Parole chiave: piani di assestamento forestale, misure di tutela e conservazione, ZSC.
The presence of Juniperus sabina L., an Eurasian element, is recorded from southern Italy, where ... more The presence of Juniperus sabina L., an Eurasian element, is recorded from southern Italy, where it has been found in two sites on Mt. Pollino. In Italy this species was so far reported only from the Alps and a few localities of centraI Apennines. Therefore the finding on Mt. Pollino largely widens its distribution southwards in the Italian Peninsula. As regards Europe, J. sabina reaches lower latitudes only in southern Spain. The Authors stress the phytogeographical significance of the sites, which are characterized from the floristic and ecological viewpoint.
Uso iniziale del suolo Uso finale del suolo Foresta Coltura agraria Pascoli Foresta Gestione fore... more Uso iniziale del suolo Uso finale del suolo Foresta Coltura agraria Pascoli Foresta Gestione forestale Deforestazione Deforestazione Coltura agraria Afforestazione* e Riforestazione* Gestione di coltura agraria Gestione dei pascoli Pascoli Afforestazione* e Riforestazione* Gestione di coltura agraria Gestione dei pascoli (*) Attività LULUCF ammesse anche come progetti Clean Development Mechanism (CDM) Nella tabella non è segnalata una attività LULUCF, la rivegetazione, perché essa non è associata a una specifica categoria di uso del suolo. La rivegetazione può realizzarsi su aree agricole e pascolive, come pure su aree urbane e insediative, ma non su foreste. Fonte: Schlamadinger et al. (2007), mod. Le attività al punto 1 (art. 3.3 del Protocollo) devono essere contabilizzate tutte e obbligatoriamente, mentre le attività ai punti 2 e 3 (art. 3.4) possono essere contabilizzate su Carbon offset. Uno strumento che genera crediti di carbonio per una specifica quantità di gasserra ridotta, evitata, o assorbita. Carbon sequestration. Un processo che conduce alla sottrazione di CO 2 dall'atmosfera, sia attraverso processi biologici (fotosintesi clorofilliana) o processi geologici (stoccaggio di anidride carbonica in giacimenti geologici). Carbon sink. Il termine sink (letteralmente pozzo) è usato per indicare ogni processo, attività o meccanismo che porta a un bilancio positivo tra quantità di gas serra emessi in atmosfera e rimossi dall'atmosfera in un determinato intervallo di tempo. Carbon source. Ogni processo, attività o meccanismo che rilascia gas serra aerosol, o un precursore di questi ultimi, in atmosfera. Carbon stock. Quantità complessiva di Carbonio (C) immagazzinata nella biomassa viva (epigea, ipogea), morta e presente nel suolo, riferita a una ben precisa area geografica (o superficie) in un determinato momento. Chicago Climate Exchange-CCX. È il sistema di Mercato volontario più ampio al mondo dove si scambiano i VER (vedi). Opera secondo uno schema dove le imprese su base volontaria stabiliscono un limite di emissione che devono rispettare obbligatoriamente. Chi riduce al di sotto del target stabilito può vendere o capitalizzare per i periodi successivi mentre chi emette al di sopra del target può acquistare strumenti finanziari CCX. Clean Development Mechanism-CDM. È uno degli strumenti flessibili previsto dall'articolo 12 del Protocollo di Kyoto. Il meccanismo CDM consente ai Paesi dell'Allegato I di investire in progetti in grado di ridurre le emissioni di gas serra da realizzare nei Paesi in via di sviluppo ma anche di favorire lo sviluppo tecnologico, economico e sociale di questi ultimi. Certified Emission Reduction-CER. L'unità di credito prodotto da un progetto CDM, che corrisponde a una tonnellata di CO 2 equivalente. Un CER rappresenta la riduzione di emissioni di gas serra pari a una tonnellata di CO 2 equivalente. Chicago Climate Exchange-CCX. È un sistema di mercato globale integrato a cui aderiscono imprese, municipalità, università, associazioni, ecc. , con lo scopo di ridurre le emissioni di gasserra, mediante progetti che portano a una riduzione delle emissioni. I membri partecipanti al CCX aderiscono sulla base di un impegno volontario, ma vincolante, di ridurre le proprie emissioni di gas-serra. Alla fine della prima fase (dicembre 2006), tutti i membri erano chiamati a ridurre le proprie emissioni del 4% rispetto a quelle del periodo di riferimento 1998-2001 (emissioni base). La Fase II, che si estende fino al 20120, chiede ai membri del CCX una riduzione delle proprie emissioni di gas-serra del 6% rispetto alle emissioni base. I membri che riducono al di sotto del target stabilito acquisiscono permessi di emissione che possono vendere o capitalizzare per periodi successivi; quelli che emettono al di sopra del target, possono acquistare strumenti finanziari CCX. Cliente. soggetto interessato all'azzeramento delle proprie emissioni di gas clima-alteranti. Negli Accordi volontari il cliente si rivolge al Carbon Broker per acquistare i crediti di carbonio prodotti dal partner con un progetto finalizzato alla fissazione di CO 2 atmosferico o a evitare l'emissione di nuova CO 2. CO 2 eq. I gas serra hanno effetti diversi effetti sul riscaldamento globale. Il loro diverso potenziale riscaldante (Global Warming Potential o GWP) è, quindi, convertito in termini di CO 2 equivalente (CO 2 eq). In sostanza, fatto pari a 1 il GWP di una molecole di CO 2 , il GWP di una molecola di CH 4 è pari a 21; quello dell'N 2 O è pari 310 (nell'arco di 100 anni di vita). Compensazione. Consiste essenzialmente nell'acquisto di crediti di carbonio per controbilanciare una corrispondente quantità di emissioni.
Biological Invasions, 2010
... Roberto Crosti Æ Carmela Cascone Æ Salvatore Cipollaro ... Also in the European Common Agricu... more ... Roberto Crosti Æ Carmela Cascone Æ Salvatore Cipollaro ... Also in the European Common Agricultural Policy, both in the first pillar (Cross-compliance: Good Agricultural and Environ-mental Conditions) and the second pillar (axis 2: Land management and Environment ...
Atti del Secondo Congresso Internazionale di Selvicoltura = Proceedings of the Second International Congress of Silviculture, 2015
risorse silvo-pastorali attraverso la redazione dei PAF (Piani di Assestamento Forestale). Il Com... more risorse silvo-pastorali attraverso la redazione dei PAF (Piani di Assestamento Forestale). Il Comune di Laurenzana (Pz) ha provveduto a redigere il PAF per il decennio 2014-2023, per una superficie pari a 1.306,55 ettari, ricadendo per intero all'interno del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri e Lagonegrese e per 328,43 ettari nel sito RN2000 Basilicata IT9210005 (Abetina di Laurenzana). La ZSC (Zona Speciale di Conservazione) è caratterizzata dalla presenza di 2 Habitat forestali di interesse comunitario, il 91M0 e 9220. Con il Decreto del 16 settembre 2013 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, 20 SIC della Basilicata, grazie all'adozione delle MTC (Misure di Tutela e Conservazione) da parte della Regione, si sono evoluti in ZSC. Attraverso i PAF, i comuni applicano le MTC nell'ambito dei territori di loro pertinenza ricadenti nelle ZSC. Il presente contributo serve ad illustrare l'inserimento contestualizzato e pertinente di alcune MTC, sia generali che sito-specifiche, all'interno del PAF di Laurenzana, ed in particolare: 1) adozione di un adeguato strumento di pianificazione forestale; 2) mappatura degli esemplari monumentali di specie forestali; 3) censimento, mappatura e monitoraggio dei nuclei di rinnovazione naturale di abete bianco nel SIC; 4) censimento, mappatura e monitoraggio delle cenosi forestali con caratteri di boschi vetusti; 5) sostituzione delle specie forestali esotiche. Il piano prevede, inoltre, l'applicazione di percorsi adeguatamente individuati con le MTC, per rendere fruibile l'area dal punto di vista turistico. Il PAF amplia la sua valenza pianificatoria, rispondendo ad esigenze ambientali in senso lato e permettendo una gestione attiva della ZSC in questione. Parole chiave: piani di assestamento forestale, misure di tutela e conservazione, ZSC.
Italian Journal of Forest and Mountain Environments, Dec 30, 2011
L’articolo analizza i molteplici rapporti tra cambiamenti climatici e foreste. Da un lato, il cam... more L’articolo analizza i molteplici rapporti tra cambiamenti climatici e foreste. Da un lato, il cambiamento climatico sta alterando la distribuzione, la composizione, la struttura e le funzioni degli ecosistemi forestali e la fenologia delle specie. Dall’altro lato, le foreste e la silvicoltura offrono opzioni significative di mitigazione del cambiamento climatico, tra cui le misure che riducono le emissioni di gas serra, in particolare attraverso la riduzione della deforestazione e il degrado forestale nei Paesi in via di sviluppo; che aumentano il tasso di fissazione dell’anidride carbonica dall’atmosfera (per esempio, attraverso l’imboschimento e il rimboschimento, il restauro forestale e i cambiamenti di pratiche di gestione forestale); che sostituiscono i combustibili fossili o i prodotti che richiedono combustibili fossili per la loro produzione con prodotti forestali. Le misure di adattamento al cambiamento climatico basate sul settore forestale sono essenziali sia per l’attenuazione dei cambiamenti climatici sia per procedere verso lo sviluppo sostenibile. Per questo motivo, le foreste sono state e continuano a essere al centro dei negoziati internazionali per contrastare i cambiamenti climatici e nel cuore delle politiche e misure nazionali e internazionali per raggiungere gli impegni nazionali rispetto alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Questa situazione offre al settore forestale una serie di opportunita, incluse quelle di tipo economico e occupazionale. Nondimeno, essa pone anche una serie di problemi inediti – come i benefici a lungo termine per le foreste e il settore forestale, la proprieta e la ripartizione equa di questi benefici – che devono essere affrontati dai decisori politici con il contributo determinate delle istituzioni scientifiche forestali del Paese
L'Italia Forestale e Montana, 2020
This work has the purpose to define current level of Basilicata Region’s forest management planni... more This work has the purpose to define current level of Basilicata Region’s forest management planning (PAF) and to collect different data concerning to municipal agro-silvo-pastoral properties, administrated until today, and about the planning level reached. In order to allow a correct comparison about different forest populations, the acquired data have been aggregated into homogeneous categories. According to PAF information in this paper are listed: working circle types, main forest system used type, main and dominant species and age-class distribution. Data analysis were based on a comparative analysis about of spatial impact of managed areas if related to analyzed factors, in order to evaluate the areal distribution of collected information. In both provinces (Potenza and Matera), according to data analysis, the working circles that appear to be more frequent have productive and protective functions, while the most extensive type of management forms is high forest system. The com...
Flora Mediterranea, 2005
Cipollaro, S. & Colacino, C.: Bryoflora of the beech-silver fir coenosis of Mount Motola (Nationa... more Cipollaro, S. & Colacino, C.: Bryoflora of the beech-silver fir coenosis of Mount Motola (National Park of Cilento & Vallo di Diano) - Teggiano (Salerno, S-Italy). Fl. Medit. 15: 385-395. 2005. ISSN 1120-4052. The Fagus sylvatica-Abies alba coenosis is relict in ...
risorse silvo-pastorali attraverso la redazione dei PAF (Piani di Assestamento Forestale). Il Com... more risorse silvo-pastorali attraverso la redazione dei PAF (Piani di Assestamento Forestale). Il Comune di Laurenzana (Pz) ha provveduto a redigere il PAF per il decennio 2014-2023, per una superficie pari a 1.306,55 ettari, ricadendo per intero all'interno del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri e Lagonegrese e per 328,43 ettari nel sito RN2000 Basilicata IT9210005 (Abetina di Laurenzana). La ZSC (Zona Speciale di Conservazione) è caratterizzata dalla presenza di 2 Habitat forestali di interesse comunitario, il 91M0 e 9220. Con il Decreto del 16 settembre 2013 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, 20 SIC della Basilicata, grazie all'adozione delle MTC (Misure di Tutela e Conservazione) da parte della Regione, si sono evoluti in ZSC. Attraverso i PAF, i comuni applicano le MTC nell'ambito dei territori di loro pertinenza ricadenti nelle ZSC. Il presente contributo serve ad illustrare l'inserimento contestualizzato e pertinente di alcune MTC, sia generali che sito-specifiche, all'interno del PAF di Laurenzana, ed in particolare: 1) adozione di un adeguato strumento di pianificazione forestale; 2) mappatura degli esemplari monumentali di specie forestali; 3) censimento, mappatura e monitoraggio dei nuclei di rinnovazione naturale di abete bianco nel SIC; 4) censimento, mappatura e monitoraggio delle cenosi forestali con caratteri di boschi vetusti; 5) sostituzione delle specie forestali esotiche. Il piano prevede, inoltre, l'applicazione di percorsi adeguatamente individuati con le MTC, per rendere fruibile l'area dal punto di vista turistico. Il PAF amplia la sua valenza pianificatoria, rispondendo ad esigenze ambientali in senso lato e permettendo una gestione attiva della ZSC in questione. Parole chiave: piani di assestamento forestale, misure di tutela e conservazione, ZSC.
The presence of Juniperus sabina L., an Eurasian element, is recorded from southern Italy, where ... more The presence of Juniperus sabina L., an Eurasian element, is recorded from southern Italy, where it has been found in two sites on Mt. Pollino. In Italy this species was so far reported only from the Alps and a few localities of centraI Apennines. Therefore the finding on Mt. Pollino largely widens its distribution southwards in the Italian Peninsula. As regards Europe, J. sabina reaches lower latitudes only in southern Spain. The Authors stress the phytogeographical significance of the sites, which are characterized from the floristic and ecological viewpoint.
Uso iniziale del suolo Uso finale del suolo Foresta Coltura agraria Pascoli Foresta Gestione fore... more Uso iniziale del suolo Uso finale del suolo Foresta Coltura agraria Pascoli Foresta Gestione forestale Deforestazione Deforestazione Coltura agraria Afforestazione* e Riforestazione* Gestione di coltura agraria Gestione dei pascoli Pascoli Afforestazione* e Riforestazione* Gestione di coltura agraria Gestione dei pascoli (*) Attività LULUCF ammesse anche come progetti Clean Development Mechanism (CDM) Nella tabella non è segnalata una attività LULUCF, la rivegetazione, perché essa non è associata a una specifica categoria di uso del suolo. La rivegetazione può realizzarsi su aree agricole e pascolive, come pure su aree urbane e insediative, ma non su foreste. Fonte: Schlamadinger et al. (2007), mod. Le attività al punto 1 (art. 3.3 del Protocollo) devono essere contabilizzate tutte e obbligatoriamente, mentre le attività ai punti 2 e 3 (art. 3.4) possono essere contabilizzate su Carbon offset. Uno strumento che genera crediti di carbonio per una specifica quantità di gasserra ridotta, evitata, o assorbita. Carbon sequestration. Un processo che conduce alla sottrazione di CO 2 dall'atmosfera, sia attraverso processi biologici (fotosintesi clorofilliana) o processi geologici (stoccaggio di anidride carbonica in giacimenti geologici). Carbon sink. Il termine sink (letteralmente pozzo) è usato per indicare ogni processo, attività o meccanismo che porta a un bilancio positivo tra quantità di gas serra emessi in atmosfera e rimossi dall'atmosfera in un determinato intervallo di tempo. Carbon source. Ogni processo, attività o meccanismo che rilascia gas serra aerosol, o un precursore di questi ultimi, in atmosfera. Carbon stock. Quantità complessiva di Carbonio (C) immagazzinata nella biomassa viva (epigea, ipogea), morta e presente nel suolo, riferita a una ben precisa area geografica (o superficie) in un determinato momento. Chicago Climate Exchange-CCX. È il sistema di Mercato volontario più ampio al mondo dove si scambiano i VER (vedi). Opera secondo uno schema dove le imprese su base volontaria stabiliscono un limite di emissione che devono rispettare obbligatoriamente. Chi riduce al di sotto del target stabilito può vendere o capitalizzare per i periodi successivi mentre chi emette al di sopra del target può acquistare strumenti finanziari CCX. Clean Development Mechanism-CDM. È uno degli strumenti flessibili previsto dall'articolo 12 del Protocollo di Kyoto. Il meccanismo CDM consente ai Paesi dell'Allegato I di investire in progetti in grado di ridurre le emissioni di gas serra da realizzare nei Paesi in via di sviluppo ma anche di favorire lo sviluppo tecnologico, economico e sociale di questi ultimi. Certified Emission Reduction-CER. L'unità di credito prodotto da un progetto CDM, che corrisponde a una tonnellata di CO 2 equivalente. Un CER rappresenta la riduzione di emissioni di gas serra pari a una tonnellata di CO 2 equivalente. Chicago Climate Exchange-CCX. È un sistema di mercato globale integrato a cui aderiscono imprese, municipalità, università, associazioni, ecc. , con lo scopo di ridurre le emissioni di gasserra, mediante progetti che portano a una riduzione delle emissioni. I membri partecipanti al CCX aderiscono sulla base di un impegno volontario, ma vincolante, di ridurre le proprie emissioni di gas-serra. Alla fine della prima fase (dicembre 2006), tutti i membri erano chiamati a ridurre le proprie emissioni del 4% rispetto a quelle del periodo di riferimento 1998-2001 (emissioni base). La Fase II, che si estende fino al 20120, chiede ai membri del CCX una riduzione delle proprie emissioni di gas-serra del 6% rispetto alle emissioni base. I membri che riducono al di sotto del target stabilito acquisiscono permessi di emissione che possono vendere o capitalizzare per periodi successivi; quelli che emettono al di sopra del target, possono acquistare strumenti finanziari CCX. Cliente. soggetto interessato all'azzeramento delle proprie emissioni di gas clima-alteranti. Negli Accordi volontari il cliente si rivolge al Carbon Broker per acquistare i crediti di carbonio prodotti dal partner con un progetto finalizzato alla fissazione di CO 2 atmosferico o a evitare l'emissione di nuova CO 2. CO 2 eq. I gas serra hanno effetti diversi effetti sul riscaldamento globale. Il loro diverso potenziale riscaldante (Global Warming Potential o GWP) è, quindi, convertito in termini di CO 2 equivalente (CO 2 eq). In sostanza, fatto pari a 1 il GWP di una molecole di CO 2 , il GWP di una molecola di CH 4 è pari a 21; quello dell'N 2 O è pari 310 (nell'arco di 100 anni di vita). Compensazione. Consiste essenzialmente nell'acquisto di crediti di carbonio per controbilanciare una corrispondente quantità di emissioni.
Biological Invasions, 2010
... Roberto Crosti Æ Carmela Cascone Æ Salvatore Cipollaro ... Also in the European Common Agricu... more ... Roberto Crosti Æ Carmela Cascone Æ Salvatore Cipollaro ... Also in the European Common Agricultural Policy, both in the first pillar (Cross-compliance: Good Agricultural and Environ-mental Conditions) and the second pillar (axis 2: Land management and Environment ...