Stella Romano - Academia.edu (original) (raw)

Papers by Stella Romano

Research paper thumbnail of Processo penale "a distanza" e diritto alla privacy: possibili profili di contrasto

Media Laws. Rivista di diritto dei Media, 2020

L'articolo analizza le novità normative emergenziali introdotte dal d.l. 17 aprile 2020, n. 18, c... more L'articolo analizza le novità normative emergenziali introdotte dal d.l. 17 aprile 2020, n. 18, convertito nella legge n. 27 del 24 aprile 2020, come modificato dal d.l. 30 aprile 2020, n. 28, inerenti alla disciplina del c.d. processo penale a distanza. Ci si sofferma sui potenziali profili di frizione con il diritto alla privacy, che, com'è noto, gode di un robusto statuto di garanzia tanto a livello costituzionale interno, quanto a livello eu-rounitario e convenzionale. Si svolge in particolare una critica dell'individuazione, a mezzo provvedimento amministrativo del DGSIA del Ministero della Giustizia, degli applicativi Teams e Skype for Business, che determina l'applicabilità del Cloud Act sta-tunitense, con importanti conseguenze negative per il trattamento dei dati giudiziari. Si conclude sottolineando l'insufficienza delle modifiche da ultimo apportate con il provvedimento del DGSIA del 21 maggio 2020 a garantire il rispetto dei fondamentali principi posti a presidio della privacy nel sistema interno e sovranazionale.

1. Premessa. – 2. Il processo “a distanza” al vaglio del diritto costituzionale alla riservatezza. – 3. (segue) Spunti di diritto eurounitario sulla protezione dei dati personali. – 4. Il processo “a distanza” nel focus del diritto convenzionale. – 5. Conclusioni.

Keywords
pandemia - processo penale da remoto – privacy – Carta di Nizza – CEDU

Research paper thumbnail of Processo penale "a distanza" e diritto alla privacy: possibili profili di contrasto

Media Laws. Rivista di diritto dei Media, 2020

L'articolo analizza le novità normative emergenziali introdotte dal d.l. 17 aprile 2020, n. 18, c... more L'articolo analizza le novità normative emergenziali introdotte dal d.l. 17 aprile 2020, n. 18, convertito nella legge n. 27 del 24 aprile 2020, come modificato dal d.l. 30 aprile 2020, n. 28, inerenti alla disciplina del c.d. processo penale a distanza. Ci si sofferma sui potenziali profili di frizione con il diritto alla privacy, che, com'è noto, gode di un robusto statuto di garanzia tanto a livello costituzionale interno, quanto a livello eu-rounitario e convenzionale. Si svolge in particolare una critica dell'individuazione, a mezzo provvedimento amministrativo del DGSIA del Ministero della Giustizia, degli applicativi Teams e Skype for Business, che determina l'applicabilità del Cloud Act sta-tunitense, con importanti conseguenze negative per il trattamento dei dati giudiziari. Si conclude sottolineando l'insufficienza delle modifiche da ultimo apportate con il provvedimento del DGSIA del 21 maggio 2020 a garantire il rispetto dei fondamentali principi posti a presidio della privacy nel sistema interno e sovranazionale.

1. Premessa. – 2. Il processo “a distanza” al vaglio del diritto costituzionale alla riservatezza. – 3. (segue) Spunti di diritto eurounitario sulla protezione dei dati personali. – 4. Il processo “a distanza” nel focus del diritto convenzionale. – 5. Conclusioni.

Keywords
pandemia - processo penale da remoto – privacy – Carta di Nizza – CEDU