Fabrizio Tola - Academia.edu (original) (raw)
Papers by Fabrizio Tola
Pasolini A. – Tola F., Committenti d’arte, benefattori e filantropi nella Sardegna spagnola. Francesc’Angelo Dessì e i Gesuiti, «Theologica & Historica. Annali della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna», xxx (2021), pp. 101-141., 2021
Il saggio si sofferma sul gusto artistico della classe nobiliare sarda in epoca spagnola, focaliz... more Il saggio si sofferma sul gusto artistico della classe nobiliare sarda in epoca spagnola, focalizzando l’attenzione sulla figura di Francesc’Angelo Dessì (1600-1674), nobile cavaliere originario di Bortigali, magistrato della Reale Udienza a Cagliari, e il suo speciale rapporto con la Compagnia di Gesù. Si avvale di documentazione inedita, rinvenuta negli Archivi di Stato di Cagliari e di Torino, composta prevalentemente da testamenti ed inventari notarili. Vengono presi in esame i ritratti pittorici e i monumenti marmorei dedicati a F.A. Dessì per commemorarne la generosità nei confronti dei novizi oltre che di poveri, carcerati e infermi. In appendice, sono riportati il testamento di F.A. Dessì del 25 aprile 1674, in cui nomina come erede il Noviziato gesuitico di S. Michele a Cagliari, e il contratto di commissione della statua-ritratto del Dessì allo scultore Cosimo Fadda da parte dell’Amministrazione dell’Ospedale civile di Cagliari dell’11 giugno 1888, entrambi inediti.
Parole chiave: Committenza artistica, Sardegna spagnola; Gesuiti; Francesc’Angelo Dessì; Cosimo Fadda.
Clients, benefactors and philantropists in Spanish Sardinia.
Francesc’Angelo Dessì and the Society of Jesus
Abstract - This essay dwells on the taste for art of the Sardinian aristocratic class during the Spanish period and focuses on the figure of Francesc'Angelo Dessì (1600-1674). He was a noble knight, born in Bortigali, judge of the Reale Udienza in Cagliari and had a special relation with the Society of Jesus. To that end, we will make use of unpublished documentation, consisting for the most part of wills and notarial inventories, found in the State Archives of Cagliari and Torino.
We will then consider the portraits and the marble monuments erected to pay homage to his generosity with poor people, prisoners and the sick. Appemdix: The will of F.A. Dessi of the 25th of April 1674 and the factor's agreement of the statue-portrait commissioned to the sculptor Cosimo Fadda in the 11th of June 1888, both unpublished.
Key words: Artistic commission, Spanish Sardinia; The Society of Jesus; Francesc'Angelo Dessì; Cosimo Fadda.
“Ancient and modern knowledges”. Transmission of models and techniques in the artistic and handicraft products in Sardinia through the centuriesa cura di R. Martorelli, UNICApress, Cagliari 2022, 2022
The artistic relations between Sardinia and the Crown of Aragon are related with historical event... more The artistic relations between Sardinia and the Crown of Aragon are related with historical events: after the conquest of the island, Iberian artists moved to Sardinia, just like Sardinian carvers and stonecutters went to Barcelona, Valencia or Mallorca. We propose a reflection on the exchange of different ideas among several stone and wood artists. It is possible to observe the presence of same motifs inspired by tradition. It is a common artistic heritage typical of the Sardinian territory. Decorations depended on the availability of materials, conservative taste of clients or on economic factors. For such reasons, in those areas we can't find the works of artists, that in the XVIII century replaced ancient ecclesiastical stone or wood fittings with expensive marble altars. The comparison between carving and intaglio brings out the characteristics of Sardinian ornamental taste: planarity, geometrical abstraction, stylization of figures, reinterpretation of ancient tradition, the century-old persistence of motifs, the hybridization of different styles.
Key words: Sardinia; Stonecutters; Carvers; Motifs; Printing models.
Percorsi nella storia dell’arte. Giornate di studio in onore di Maria Luisa Frongia, 2021
Il saggio traccia un itinerario della rappresentazione delle Vergini tra medioevo ed età moderna,... more Il saggio traccia un itinerario della rappresentazione delle Vergini tra medioevo ed età moderna, soffermandosi sul pregnante significato spirituale che il tema assume in epoca postridentina. Ciò consente la rilettura di un ciclo gesuitico smembrato tra Cagliari, Ploaghe e Sassari, che fu modello per numerose copie e varianti in diverse località in Italia e Spagna, confermando la fortuna di questa speciale iconografia.
l'Officina di Efesto. Rivista di storia dell'arte, 2019
Un ricordo di Giovanni Previtali con alcune riflessioni sulla scultura medievale abruzzese e brev... more Un ricordo di Giovanni Previtali con alcune riflessioni sulla scultura medievale abruzzese e brevi note sull'attività del Maestro della Santa Caterina Gualino Lucia Arbace ATTI DEL CONVEGNO Pintoricchio prima di Andrea da Salerno: aspetti della pittura meridionale tra Quattro e Cinquecento Donato Salvatore Considerazioni sull'influsso di Cesare da Sesto in Sicilia: l'apporto di Alfonso Franco Alessandra Migliorato Una proposta per Iacopo Bertoja disegnatore Nuccia Barbone Pugliese Una enigmatica firma (1609) per una Madonna delle Grazie a Casagiove.
OADI-Rivista dell'Osservatorio per le Arti Decorative in Italia , 2020
Vidit speciósam sicut colúmbam, ascendéntem dé super rivos aquarúm, cuius inaestimábilis odor era... more Vidit speciósam sicut colúmbam, ascendéntem dé super rivos aquarúm, cuius inaestimábilis odor erat nimis in vestiméntis eius: et sicut dies verni circúmdabant eam flores rosárum et lília conválium»1. Con queste parole il responsorio del Mattutino del 15 agosto esalta la Vergine che, finito il corso della sua vita terrena, sale in cielo in anima e corpo. Tutta la liturgia dell'Assunzione sottolinea lo splendore, la ricchezza, la gloria, la bellezza di cui è adombrata Maria, che "supra choros angelorum ad celestia regna» rifulge, assisa alla destra di Dio. Tale splendore viene espresso anche dal riferimento alla ricchezza delle sue vesti, un lusso sottolineato nei testi sacri e considerato riflesso della bellezza della natura, un giardino di rose e gigli di cui si può quasi percepire il soave profumo. Non a caso, nelle omelie di S. Teodoro Studita (VIII secolo), Maria viene definita terra benedetta da Dio da cui non nacque spina alcuna; un paradiso più felice del giardino dell'Eden, nel quale è germogliata ogni virtù ed è spuntato l'albero della Vita2.
Mediterranea. Rivista Storica, n. 36, Capitali senza re nella Monarchia spagnola. Identità, relazioni, immagini (secc. XVI-XVIII) http://www.storiamediterranea.it/portfolio/n-36-capitali-senza-re-nella-monarchia-spagnola-identita-relazioni-immagini-secc-xvi-xviii/, 2020
Funzione tra le più solenni del Regno, ebbe un'importanza fondamentale nel corso del XVII secolo,... more Funzione tra le più solenni del Regno, ebbe un'importanza fondamentale nel corso del XVII secolo, non solo da un punto di vista religioso ma anche istituzionale, poiché cariche che costituivano l'apparato burocratico del Regno di Sardegna. L'analisi si basa su documenti d'archivio e sullo studio dell'unica, inedita, relazione a stampa dell'ingresso del vescovo Bernardo de la Cabra (1642), in cui si evidenzia il sapiente uso dell'immagine artistica e della produzione letteraria.
l'Officina di Efesto , 2018
OADI. Rivista dell'Osservatorio per le Arti Decorative in Italia http://www1.unipa.it/oadi/rivista/, 2018
L'incremento degli studi sulla statuaria lignea dell'epoca moderna ha permesso di evidenziare, an... more L'incremento degli studi sulla statuaria lignea dell'epoca moderna ha permesso di evidenziare, anche per la Sardegna, un numero crescente di opere di notevole interesse1. Numerosi manufatti di pregio furono esposti a Cagliari e Sassari già nel 2000, nell'importante mostra Estofado de oro. La statuaria lignea nella Sardegna spagnola, allestita sotto la direzione scientifica di Maria Grazia Scano Naitza. Quell'occasione fu propizia per esporre i risultati di un attento lavoro di ricerca che investì l'intero territorio regionale e permise di ampliare la conoscenza del patrimonio scultoreo isolano, frutto di continui scambi e interazioni nel contesto mediterraneo, soprattutto con il Napoletano, ma non meno interessante nelle sue poco indagate relazioni con la Sicilia.
OADI. Rivista dell'Osservatorio per le Arti Decorative in Italia http://www1.unipa.it/oadi/rivista/, 2017
Tra le varie devozioni giunte in Sardegna nel XVII secolo un posto particolare occupa quella vers... more Tra le varie devozioni giunte in Sardegna nel XVII secolo un posto particolare occupa quella verso S. Rosalia, estranea alla realtà locale e propria di un'altra isola, quasi immagine stessa della capitale di un altro Regno, che faceva anch'esso parte della grande monarchia degli Asburgo di Spagna.
RiMe Rivista dell'Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea ISBN 9788897317371 ISSN 2035‐794X numero 1/II n. s., dicembre 2017
Percorsi Agostiniani. Rivista semestrale degli Agostiniani d'Italia
Bonifico bancario intestato a: Centro Culturale Agostiniano onlus, via della Scrofa, n. 80 -00186... more Bonifico bancario intestato a: Centro Culturale Agostiniano onlus, via della Scrofa, n. 80 -00186 Roma Coordinate: IT 15 I 07601 03200 000084879303 Codice BIC: BPPIITRRXXX Conto corrente postale intestato a: Centro Culturale Agostiniano onlus, via della Scrofa, n. 80 -00186 Roma Conto n. 84879303 163 | Percorsi Agostiniani, IX/18 (2016), pp. 163-164 | SOmmARIO V. Grossi, Come dire la verità religiosa e a chi dirla. Dal De mendacio al Contra mendacium di Agostino d'Ippona, pp. 165-180. Agostino, dopo aver lasciato a milano nell'estate del 386 la cattedra di retorica, scrisse libri solo di carattere religioso, relativi alla ricerca della verità (Dialogi), al vero culto di Dio (De vera religione), al formarsi della città di Dio nel tempo della storia (De civitate Dei). Se questi potevano essere argomenti generali nel contesto religioso del tardoantico, lui dedicò una particolare attenzione al libro sacro dei cristiani, la Bibbia, spiegando sia "come" leggerla sia come parlarne ovvero predicarla. Oltre ai quattro libri del De doctrina christiana (scritti negli anni 395-427) sull'argomento, vi dedicò altri due specifici trattati, il De mendacio (a. 393) ed il Contra mendacium (a. 420). L. Beretta, Il rus Cassiciacum nei Dialoghi di Agostino: ambiente storico, personaggi, scritti, tradizione iconografica e devozionale, pp. 181-218.
L'epitaffio di un classiario e una sepoltura anomala scoperti a Cagliari nel 1615
Conference Presentations by Fabrizio Tola
Events by Fabrizio Tola
Arquitectura i Ciutat Programes Artístics a Barcelona (ss. XVII-XVIII) VIERNES 11 de marzo IMÁGEN... more Arquitectura i Ciutat Programes Artístics a Barcelona (ss. XVII-XVIII) VIERNES 11 de marzo IMÁGENES Y SIMULACROS Museu Nacional d'Art de Catalunya. Auditori 2.
Pasolini A. – Tola F., Committenti d’arte, benefattori e filantropi nella Sardegna spagnola. Francesc’Angelo Dessì e i Gesuiti, «Theologica & Historica. Annali della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna», xxx (2021), pp. 101-141., 2021
Il saggio si sofferma sul gusto artistico della classe nobiliare sarda in epoca spagnola, focaliz... more Il saggio si sofferma sul gusto artistico della classe nobiliare sarda in epoca spagnola, focalizzando l’attenzione sulla figura di Francesc’Angelo Dessì (1600-1674), nobile cavaliere originario di Bortigali, magistrato della Reale Udienza a Cagliari, e il suo speciale rapporto con la Compagnia di Gesù. Si avvale di documentazione inedita, rinvenuta negli Archivi di Stato di Cagliari e di Torino, composta prevalentemente da testamenti ed inventari notarili. Vengono presi in esame i ritratti pittorici e i monumenti marmorei dedicati a F.A. Dessì per commemorarne la generosità nei confronti dei novizi oltre che di poveri, carcerati e infermi. In appendice, sono riportati il testamento di F.A. Dessì del 25 aprile 1674, in cui nomina come erede il Noviziato gesuitico di S. Michele a Cagliari, e il contratto di commissione della statua-ritratto del Dessì allo scultore Cosimo Fadda da parte dell’Amministrazione dell’Ospedale civile di Cagliari dell’11 giugno 1888, entrambi inediti.
Parole chiave: Committenza artistica, Sardegna spagnola; Gesuiti; Francesc’Angelo Dessì; Cosimo Fadda.
Clients, benefactors and philantropists in Spanish Sardinia.
Francesc’Angelo Dessì and the Society of Jesus
Abstract - This essay dwells on the taste for art of the Sardinian aristocratic class during the Spanish period and focuses on the figure of Francesc'Angelo Dessì (1600-1674). He was a noble knight, born in Bortigali, judge of the Reale Udienza in Cagliari and had a special relation with the Society of Jesus. To that end, we will make use of unpublished documentation, consisting for the most part of wills and notarial inventories, found in the State Archives of Cagliari and Torino.
We will then consider the portraits and the marble monuments erected to pay homage to his generosity with poor people, prisoners and the sick. Appemdix: The will of F.A. Dessi of the 25th of April 1674 and the factor's agreement of the statue-portrait commissioned to the sculptor Cosimo Fadda in the 11th of June 1888, both unpublished.
Key words: Artistic commission, Spanish Sardinia; The Society of Jesus; Francesc'Angelo Dessì; Cosimo Fadda.
“Ancient and modern knowledges”. Transmission of models and techniques in the artistic and handicraft products in Sardinia through the centuriesa cura di R. Martorelli, UNICApress, Cagliari 2022, 2022
The artistic relations between Sardinia and the Crown of Aragon are related with historical event... more The artistic relations between Sardinia and the Crown of Aragon are related with historical events: after the conquest of the island, Iberian artists moved to Sardinia, just like Sardinian carvers and stonecutters went to Barcelona, Valencia or Mallorca. We propose a reflection on the exchange of different ideas among several stone and wood artists. It is possible to observe the presence of same motifs inspired by tradition. It is a common artistic heritage typical of the Sardinian territory. Decorations depended on the availability of materials, conservative taste of clients or on economic factors. For such reasons, in those areas we can't find the works of artists, that in the XVIII century replaced ancient ecclesiastical stone or wood fittings with expensive marble altars. The comparison between carving and intaglio brings out the characteristics of Sardinian ornamental taste: planarity, geometrical abstraction, stylization of figures, reinterpretation of ancient tradition, the century-old persistence of motifs, the hybridization of different styles.
Key words: Sardinia; Stonecutters; Carvers; Motifs; Printing models.
Percorsi nella storia dell’arte. Giornate di studio in onore di Maria Luisa Frongia, 2021
Il saggio traccia un itinerario della rappresentazione delle Vergini tra medioevo ed età moderna,... more Il saggio traccia un itinerario della rappresentazione delle Vergini tra medioevo ed età moderna, soffermandosi sul pregnante significato spirituale che il tema assume in epoca postridentina. Ciò consente la rilettura di un ciclo gesuitico smembrato tra Cagliari, Ploaghe e Sassari, che fu modello per numerose copie e varianti in diverse località in Italia e Spagna, confermando la fortuna di questa speciale iconografia.
l'Officina di Efesto. Rivista di storia dell'arte, 2019
Un ricordo di Giovanni Previtali con alcune riflessioni sulla scultura medievale abruzzese e brev... more Un ricordo di Giovanni Previtali con alcune riflessioni sulla scultura medievale abruzzese e brevi note sull'attività del Maestro della Santa Caterina Gualino Lucia Arbace ATTI DEL CONVEGNO Pintoricchio prima di Andrea da Salerno: aspetti della pittura meridionale tra Quattro e Cinquecento Donato Salvatore Considerazioni sull'influsso di Cesare da Sesto in Sicilia: l'apporto di Alfonso Franco Alessandra Migliorato Una proposta per Iacopo Bertoja disegnatore Nuccia Barbone Pugliese Una enigmatica firma (1609) per una Madonna delle Grazie a Casagiove.
OADI-Rivista dell'Osservatorio per le Arti Decorative in Italia , 2020
Vidit speciósam sicut colúmbam, ascendéntem dé super rivos aquarúm, cuius inaestimábilis odor era... more Vidit speciósam sicut colúmbam, ascendéntem dé super rivos aquarúm, cuius inaestimábilis odor erat nimis in vestiméntis eius: et sicut dies verni circúmdabant eam flores rosárum et lília conválium»1. Con queste parole il responsorio del Mattutino del 15 agosto esalta la Vergine che, finito il corso della sua vita terrena, sale in cielo in anima e corpo. Tutta la liturgia dell'Assunzione sottolinea lo splendore, la ricchezza, la gloria, la bellezza di cui è adombrata Maria, che "supra choros angelorum ad celestia regna» rifulge, assisa alla destra di Dio. Tale splendore viene espresso anche dal riferimento alla ricchezza delle sue vesti, un lusso sottolineato nei testi sacri e considerato riflesso della bellezza della natura, un giardino di rose e gigli di cui si può quasi percepire il soave profumo. Non a caso, nelle omelie di S. Teodoro Studita (VIII secolo), Maria viene definita terra benedetta da Dio da cui non nacque spina alcuna; un paradiso più felice del giardino dell'Eden, nel quale è germogliata ogni virtù ed è spuntato l'albero della Vita2.
Mediterranea. Rivista Storica, n. 36, Capitali senza re nella Monarchia spagnola. Identità, relazioni, immagini (secc. XVI-XVIII) http://www.storiamediterranea.it/portfolio/n-36-capitali-senza-re-nella-monarchia-spagnola-identita-relazioni-immagini-secc-xvi-xviii/, 2020
Funzione tra le più solenni del Regno, ebbe un'importanza fondamentale nel corso del XVII secolo,... more Funzione tra le più solenni del Regno, ebbe un'importanza fondamentale nel corso del XVII secolo, non solo da un punto di vista religioso ma anche istituzionale, poiché cariche che costituivano l'apparato burocratico del Regno di Sardegna. L'analisi si basa su documenti d'archivio e sullo studio dell'unica, inedita, relazione a stampa dell'ingresso del vescovo Bernardo de la Cabra (1642), in cui si evidenzia il sapiente uso dell'immagine artistica e della produzione letteraria.
l'Officina di Efesto , 2018
OADI. Rivista dell'Osservatorio per le Arti Decorative in Italia http://www1.unipa.it/oadi/rivista/, 2018
L'incremento degli studi sulla statuaria lignea dell'epoca moderna ha permesso di evidenziare, an... more L'incremento degli studi sulla statuaria lignea dell'epoca moderna ha permesso di evidenziare, anche per la Sardegna, un numero crescente di opere di notevole interesse1. Numerosi manufatti di pregio furono esposti a Cagliari e Sassari già nel 2000, nell'importante mostra Estofado de oro. La statuaria lignea nella Sardegna spagnola, allestita sotto la direzione scientifica di Maria Grazia Scano Naitza. Quell'occasione fu propizia per esporre i risultati di un attento lavoro di ricerca che investì l'intero territorio regionale e permise di ampliare la conoscenza del patrimonio scultoreo isolano, frutto di continui scambi e interazioni nel contesto mediterraneo, soprattutto con il Napoletano, ma non meno interessante nelle sue poco indagate relazioni con la Sicilia.
OADI. Rivista dell'Osservatorio per le Arti Decorative in Italia http://www1.unipa.it/oadi/rivista/, 2017
Tra le varie devozioni giunte in Sardegna nel XVII secolo un posto particolare occupa quella vers... more Tra le varie devozioni giunte in Sardegna nel XVII secolo un posto particolare occupa quella verso S. Rosalia, estranea alla realtà locale e propria di un'altra isola, quasi immagine stessa della capitale di un altro Regno, che faceva anch'esso parte della grande monarchia degli Asburgo di Spagna.
RiMe Rivista dell'Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea ISBN 9788897317371 ISSN 2035‐794X numero 1/II n. s., dicembre 2017
Percorsi Agostiniani. Rivista semestrale degli Agostiniani d'Italia
Bonifico bancario intestato a: Centro Culturale Agostiniano onlus, via della Scrofa, n. 80 -00186... more Bonifico bancario intestato a: Centro Culturale Agostiniano onlus, via della Scrofa, n. 80 -00186 Roma Coordinate: IT 15 I 07601 03200 000084879303 Codice BIC: BPPIITRRXXX Conto corrente postale intestato a: Centro Culturale Agostiniano onlus, via della Scrofa, n. 80 -00186 Roma Conto n. 84879303 163 | Percorsi Agostiniani, IX/18 (2016), pp. 163-164 | SOmmARIO V. Grossi, Come dire la verità religiosa e a chi dirla. Dal De mendacio al Contra mendacium di Agostino d'Ippona, pp. 165-180. Agostino, dopo aver lasciato a milano nell'estate del 386 la cattedra di retorica, scrisse libri solo di carattere religioso, relativi alla ricerca della verità (Dialogi), al vero culto di Dio (De vera religione), al formarsi della città di Dio nel tempo della storia (De civitate Dei). Se questi potevano essere argomenti generali nel contesto religioso del tardoantico, lui dedicò una particolare attenzione al libro sacro dei cristiani, la Bibbia, spiegando sia "come" leggerla sia come parlarne ovvero predicarla. Oltre ai quattro libri del De doctrina christiana (scritti negli anni 395-427) sull'argomento, vi dedicò altri due specifici trattati, il De mendacio (a. 393) ed il Contra mendacium (a. 420). L. Beretta, Il rus Cassiciacum nei Dialoghi di Agostino: ambiente storico, personaggi, scritti, tradizione iconografica e devozionale, pp. 181-218.
L'epitaffio di un classiario e una sepoltura anomala scoperti a Cagliari nel 1615
Arquitectura i Ciutat Programes Artístics a Barcelona (ss. XVII-XVIII) VIERNES 11 de marzo IMÁGEN... more Arquitectura i Ciutat Programes Artístics a Barcelona (ss. XVII-XVIII) VIERNES 11 de marzo IMÁGENES Y SIMULACROS Museu Nacional d'Art de Catalunya. Auditori 2.
La presenza al seminario e la consegna di una relazione scritta darà diritto a 1 CFU agli student... more La presenza al seminario e la consegna di una relazione scritta darà diritto a 1 CFU agli studenti di Lettere, di Beni culturali, di Archeologia e Storia dell'arte e di Scienze dell'educazione e della formazione.
Revista de Historia, N° 31 (2024): 1-29 / hc417, 2004
C om'è noto, lo studioso dell' epoca moderna che voglia approfondire aspetti peculiari della stor... more C om'è noto, lo studioso dell' epoca moderna che voglia approfondire aspetti peculiari della storia della Sardegna, molto spesso, si trova davanti all' ostacolo, quasi insormontabile, costituito dalla mancanza di documentazione. Il trascorrere dei secoli e le circostanze avverse hanno collaborato nella distruzione di diverse serie documentarie, privando così della materia prima chi voglia ricostruire le vicende del passato. Tuttavia, è lecito supporre anche che la penuria attuale sia in qualche modo erede diretta di un' afasia dei secoli dell' epoca moderna. Soprattutto per quanto riguarda gli avvenimenti festivi, di carattere "laico" o "religioso", la rarità di testimoni di entrate solenni, processioni, cortei, encamisadas e tornei sembra attribuibile più alla mancata produzione di testi esplicativi delle cerimonie o narrativi che ad altro: con tutta probabilità, diversamente da quanto accadeva in altre realtà per le quali la documentazione talvolta sovrabbonda, non era contemplata nelle spese preventive dell' evento la committenza a un letterato locale di opuscoli descrittivi delle diverse manifestazioni o di cronache destinate a eternare gli avvenimenti1). Quindi, è possibile addurre motivazioni di carattere economico per questa assenza, in quanto non appare plausibile immaginare che nelle città sarde non vi sia stato, al pari che altrove, un programma festivo cadenzato sugli appuntamenti liturgici e civili dell' anno: la descrizione stessa della magnificenza e 1) Paba 2003.