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Papers by Valentina Bugli

Research paper thumbnail of Forme di agency tra giovani latinos e latinas a Madrid

MONDI MIGRANTI, 2014

Attraverso diversi mesi di contatto con i giovani uomini e le giovani donne di origini centro e s... more Attraverso diversi mesi di contatto con i giovani uomini e le giovani donne di origini centro e sud americane incontrati a Madrid e coinvolti a diverso livello nei gruppi di strada, l’autrice esplora le diverse modalita di ricomposizione delle identita che questi giovani sperimentano. Attraverso il processo di etnogenesi - secondo il quale ragazzi e ragazze migranti e di origine immigrata si scoprono e inventano latinos nelle societa di arrivo, e possibile superare la condizione di doppia assenza per entrare in uno spazio di doppia presenza. I quattro meccanismi di agency presi in considerazione sono: la questione della ricostruzione di una identita latina (o della negritud per i giovani di origine dominicana); la questione di genere, che connette sessualita e genitorialita adolescente e giovanile; la questione del trapicheo, che normalizza l’attivita delinquenziale trasformandola in una possibilita di lavoro; la questione del diventare pandilleros, assumendo in pieno il proprio stigma e trasformandolo in emblema.

Research paper thumbnail of Rapporto di approfondimento sull'immigrazione - Regione Calabria - "Le buone pratiche antidiscriminatorie", realizzato da Codici per conto di Unar, a cura di M. Galati, V. Bugli

Realizzato nell'ambito del progetto "Le buone pratiche antidiscriminatorie nei confronti delle co... more Realizzato nell'ambito del progetto "Le buone pratiche antidiscriminatorie nei confronti delle comunità straniere" Promosso e finanziato da UNAR | UFFICIO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONI RAZZIALI Realizzato da CODICI | AGENZIA DI RICERCA SOCIALE A cura di Marina Galati e Valentina Bugli Roma, Luglio 2012

Research paper thumbnail of Milano latina. Giovani latinoamericani alla prova della metropoli

Il clamore con cui alcune vicende giudiziarie hanno puntato l'attenzione sui giovani appartenenti... more Il clamore con cui alcune vicende giudiziarie hanno puntato l'attenzione sui giovani appartenenti ai gruppi di strada ha fatto perdere di vista il tema che a noi appare come centrale. I gruppi, infatti, letti da molti come la risposta di patologia sociale a una condizione di disagio, ci appaiono come uno dei modi attraverso cui il mondo dei giovani latinoamericani cerca di trovare la propria strada per esistere all'interno di un contesto difficile come quello milanese. Per comprendere quello che sta capitando nel mondo dei chicos e delle chicas forse vale la pena fare qualche passo indietro. Riavvolgere il filo della storia per rendere evidente un movimento sotterraneo che ha profondamente scosso il mondo giovanile latinoamericano a Milano. Un movimento che ha tanti diversi inizi. Un primo passaggio di questa cronologia è rappresentato dal dopo 2001. In questo periodo le migrazioni dal Perù, prima, e dall'Ecuador, poi, hanno cominciato ad affermarsi come numericamente significative. Soprattutto per una metropoli come Milano, che ha attratto in fretta migliaia di persone, diventando un polo importante delle migrazioni latinoamericane in Europa. Una crescita costante alimentata soprattutto dall'inserimento delle donne nel mercato del lavoro di cura e dei servizi alle famiglie. Donne che hanno deciso in fretta di stabilizzare la propria condizione di migrante chiamando in Italia anche i propri figli. Con i ricongiungimenti familiari sono cominciati ad arrivare ragazzi e ragazze che hanno vissuto la propria infanzia e, in alcuni casi, l'inizio della propria adolescenza lontano dalla propria madre, affidati alle cure e al controllo dei propri parenti. Con qualche possibilità in più di mobilità sociale e di capacità di consumo perché figli di emigrati. Sono arrivati adolescenti, già parecchio arrabbiati o molto disorientati per avere dovuto fare un viaggio non previsto e non voluto, e scoprono alcune cose che non potevano che rifiutare e trovare indigeste. Ad attenderli non c'era una casa vera, grande e spaziosa, ma posti letto, bilocali da dividere con altri. I soldi con cui a Guayaquil, a Machala, a Lima ci si poteva permettere qualche vestito in più dei propri coetanei, a Milano bastano appena per l'affitto e la spesa. La scuola non li ha accolti e accompagnati nella scalata al successo, piuttosto li ha inchiodati al cronico ritardo nell'istruzione. Oltre che a un itañolo pieno di errori, proprio in contesti in cui la competenza linguisitica assegna status e conferma posizioni nella gerarchia sociale. Poi, il proprio futuro sempre sotto gli occhi: sbrigarsi a finire la scuola per andare a fare gli stessi lavori che fanno mamma e papà. Non quelli che danno soldi e prestigio, ma quelli che spingono nei settori più dequalificati e meno protetti del mercato del lavoro.

Research paper thumbnail of Latin Kings a Milano. Dagli scontri alla costituzione in associazione - 2008

I gruppi di giovani latinoamericani sono diventati famosi a Milano con gli arresti fatti dalla Sq... more I gruppi di giovani latinoamericani sono diventati famosi a Milano con gli arresti fatti dalla Squadra Mobile la mattina del 7 giugno 2006. Su 27 ordinanze di custodia cautelare ne furono eseguite 18 tra ragazzi appartenenti a due gruppi: Latin King e Comando. I giornali aprirono con titoli tipo: "Risse, violenze e rapine. Vita spericolata dei latinos", "Gang sudamericane in guerra. Arrestati 18 ragazzi per violenze", "Maxi retata nelle gang sudamericane. Diciotto ragazzi in manette, caccia aperta per altri 9". Gli articoli riportavano foto d'archivio, immagini scaricate da internet e il materiale distribuito durante la conferenza stampa della Questura. Oltre a descrizioni folckloristiche di gesti, rituali, colori. A leggerli sembrava che Milano si fosse improvvisamente risvegliata prigioniera di bande della "mafia sudamericana", pronte a spartirsi il territorio a suon di regolamenti di conti. La realtà è che gli arresti del 2006 raccontavano una storia già vecchia, per molti aspetti superata dai fatti. I reati che muovono le richieste di custodia cautelare risalgono tutti al periodo tra settembre 2004 e marzo 2005. Un periodo in cui tanti piccoli episodi di violenza urbana si sono succeduti nel mondo giovanile latinoamericano, senza che nessuno riuscisse a leggerli per quello che erano realmente. La ricostruzione degli eventi fatta insieme con chi quella storia l'ha vissuta in prima persona racconta di un ciclo di scontri che ha visto fronteggiarsi diversi gruppi. Non alla ricerca di territori o per il controllo di segmenti del mercato illegale, quanto piuttosto all'interno di uno scontro per l'egemonia. Concetto vago, complicato a tradursi soprattutto perché richiede di calarsi nella cultura e nei codici dei ragazzi che vivono la strada. I gruppi a Milano hanno cominciato a dare segnali di esistenza tra il 2002 e il 2003. Si sono formati sulla scorta delle relazioni tra ragazzi che frequentavano lo stesso corso di italiano o la stessa scuola, tra ragazzi che arrivavano dalla stessa città o abitavano nella stessa casa, tra ragazzi che, girando per Milano, trovavano i luoghi classici della scena hip hop e provavano a mettersi insieme per ballare. Oppure tra ragazzi che cominciavano a frequentare le stesse discoteche per andare a ballare il reggaeton o la bachata. I gruppi si sono formati pescando nomi, riti e codici nell'immaginario globalizzato, oppure richiamandosi alle esperienze vissute nel paese di origine. Tutti raccontano che in queste fasi iniziali le cose erano tranquille nella strada. Certo, i ragazzi più grandi possono raccontare delle prime

Research paper thumbnail of Diventare latinos e latinas a Milano - 2009

Titolo originale: Diventare latinos e latinas a Milano Anno di pubblicazione: gennaio 2009 Citazi... more Titolo originale: Diventare latinos e latinas a Milano Anno di pubblicazione: gennaio 2009 Citazione bibliografica: Bugli V., 2009, "Diventare latinos e latinas a Milano", in Visconti L.M. e Napolitano E.M., Cross generation marketing, ed. Egea. Parole chiave:

Research paper thumbnail of Percorsi banditi. Diventare latinos e latinas a Milano

A tutti i bambini che ho visto nascere e crescere in questi anni.

Research paper thumbnail of Giovani latinos e gruppi di strada nella metropoli milanese

Titolo originale: Giovani latinos e gruppi di strada nella metropoli milanese Anno di pubblicazio... more Titolo originale: Giovani latinos e gruppi di strada nella metropoli milanese Anno di pubblicazione: 2010 Citazione bibliografica: Bugli V., Conte M. (2010), "Giovani latinos e gruppi di strada nella metropoli milanese", in Queirolo Palmas [a c. di], Atlantico latino. Gang giovanili e culture transnazionali, Carocci, Roma. Parole chiave: Latinos, bande, Milano

Research paper thumbnail of Milano e l'Isola che c'è: il quartiere Isola, la Stecca degli Artigiani e Isola Tv - 2006

Pag. 126 -INCHIESTA -APRILE-GIUGNO 2006 Là dove la mappa divide, il racconto attraversa. Michel d... more Pag. 126 -INCHIESTA -APRILE-GIUGNO 2006 Là dove la mappa divide, il racconto attraversa. Michel de Certeau * Valentina Bugli è laureata in Sociologia delle comunicazioni presso l'Università degli Studi di Milano, Bicocca.

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MONDI MIGRANTI, 2014

Attraverso diversi mesi di contatto con i giovani uomini e le giovani donne di origini centro e s... more Attraverso diversi mesi di contatto con i giovani uomini e le giovani donne di origini centro e sud americane incontrati a Madrid e coinvolti a diverso livello nei gruppi di strada, l’autrice esplora le diverse modalita di ricomposizione delle identita che questi giovani sperimentano. Attraverso il processo di etnogenesi - secondo il quale ragazzi e ragazze migranti e di origine immigrata si scoprono e inventano latinos nelle societa di arrivo, e possibile superare la condizione di doppia assenza per entrare in uno spazio di doppia presenza. I quattro meccanismi di agency presi in considerazione sono: la questione della ricostruzione di una identita latina (o della negritud per i giovani di origine dominicana); la questione di genere, che connette sessualita e genitorialita adolescente e giovanile; la questione del trapicheo, che normalizza l’attivita delinquenziale trasformandola in una possibilita di lavoro; la questione del diventare pandilleros, assumendo in pieno il proprio stigma e trasformandolo in emblema.

Research paper thumbnail of Rapporto di approfondimento sull'immigrazione - Regione Calabria - "Le buone pratiche antidiscriminatorie", realizzato da Codici per conto di Unar, a cura di M. Galati, V. Bugli

Realizzato nell'ambito del progetto "Le buone pratiche antidiscriminatorie nei confronti delle co... more Realizzato nell'ambito del progetto "Le buone pratiche antidiscriminatorie nei confronti delle comunità straniere" Promosso e finanziato da UNAR | UFFICIO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONI RAZZIALI Realizzato da CODICI | AGENZIA DI RICERCA SOCIALE A cura di Marina Galati e Valentina Bugli Roma, Luglio 2012

Research paper thumbnail of Milano latina. Giovani latinoamericani alla prova della metropoli

Il clamore con cui alcune vicende giudiziarie hanno puntato l'attenzione sui giovani appartenenti... more Il clamore con cui alcune vicende giudiziarie hanno puntato l'attenzione sui giovani appartenenti ai gruppi di strada ha fatto perdere di vista il tema che a noi appare come centrale. I gruppi, infatti, letti da molti come la risposta di patologia sociale a una condizione di disagio, ci appaiono come uno dei modi attraverso cui il mondo dei giovani latinoamericani cerca di trovare la propria strada per esistere all'interno di un contesto difficile come quello milanese. Per comprendere quello che sta capitando nel mondo dei chicos e delle chicas forse vale la pena fare qualche passo indietro. Riavvolgere il filo della storia per rendere evidente un movimento sotterraneo che ha profondamente scosso il mondo giovanile latinoamericano a Milano. Un movimento che ha tanti diversi inizi. Un primo passaggio di questa cronologia è rappresentato dal dopo 2001. In questo periodo le migrazioni dal Perù, prima, e dall'Ecuador, poi, hanno cominciato ad affermarsi come numericamente significative. Soprattutto per una metropoli come Milano, che ha attratto in fretta migliaia di persone, diventando un polo importante delle migrazioni latinoamericane in Europa. Una crescita costante alimentata soprattutto dall'inserimento delle donne nel mercato del lavoro di cura e dei servizi alle famiglie. Donne che hanno deciso in fretta di stabilizzare la propria condizione di migrante chiamando in Italia anche i propri figli. Con i ricongiungimenti familiari sono cominciati ad arrivare ragazzi e ragazze che hanno vissuto la propria infanzia e, in alcuni casi, l'inizio della propria adolescenza lontano dalla propria madre, affidati alle cure e al controllo dei propri parenti. Con qualche possibilità in più di mobilità sociale e di capacità di consumo perché figli di emigrati. Sono arrivati adolescenti, già parecchio arrabbiati o molto disorientati per avere dovuto fare un viaggio non previsto e non voluto, e scoprono alcune cose che non potevano che rifiutare e trovare indigeste. Ad attenderli non c'era una casa vera, grande e spaziosa, ma posti letto, bilocali da dividere con altri. I soldi con cui a Guayaquil, a Machala, a Lima ci si poteva permettere qualche vestito in più dei propri coetanei, a Milano bastano appena per l'affitto e la spesa. La scuola non li ha accolti e accompagnati nella scalata al successo, piuttosto li ha inchiodati al cronico ritardo nell'istruzione. Oltre che a un itañolo pieno di errori, proprio in contesti in cui la competenza linguisitica assegna status e conferma posizioni nella gerarchia sociale. Poi, il proprio futuro sempre sotto gli occhi: sbrigarsi a finire la scuola per andare a fare gli stessi lavori che fanno mamma e papà. Non quelli che danno soldi e prestigio, ma quelli che spingono nei settori più dequalificati e meno protetti del mercato del lavoro.

Research paper thumbnail of Latin Kings a Milano. Dagli scontri alla costituzione in associazione - 2008

I gruppi di giovani latinoamericani sono diventati famosi a Milano con gli arresti fatti dalla Sq... more I gruppi di giovani latinoamericani sono diventati famosi a Milano con gli arresti fatti dalla Squadra Mobile la mattina del 7 giugno 2006. Su 27 ordinanze di custodia cautelare ne furono eseguite 18 tra ragazzi appartenenti a due gruppi: Latin King e Comando. I giornali aprirono con titoli tipo: "Risse, violenze e rapine. Vita spericolata dei latinos", "Gang sudamericane in guerra. Arrestati 18 ragazzi per violenze", "Maxi retata nelle gang sudamericane. Diciotto ragazzi in manette, caccia aperta per altri 9". Gli articoli riportavano foto d'archivio, immagini scaricate da internet e il materiale distribuito durante la conferenza stampa della Questura. Oltre a descrizioni folckloristiche di gesti, rituali, colori. A leggerli sembrava che Milano si fosse improvvisamente risvegliata prigioniera di bande della "mafia sudamericana", pronte a spartirsi il territorio a suon di regolamenti di conti. La realtà è che gli arresti del 2006 raccontavano una storia già vecchia, per molti aspetti superata dai fatti. I reati che muovono le richieste di custodia cautelare risalgono tutti al periodo tra settembre 2004 e marzo 2005. Un periodo in cui tanti piccoli episodi di violenza urbana si sono succeduti nel mondo giovanile latinoamericano, senza che nessuno riuscisse a leggerli per quello che erano realmente. La ricostruzione degli eventi fatta insieme con chi quella storia l'ha vissuta in prima persona racconta di un ciclo di scontri che ha visto fronteggiarsi diversi gruppi. Non alla ricerca di territori o per il controllo di segmenti del mercato illegale, quanto piuttosto all'interno di uno scontro per l'egemonia. Concetto vago, complicato a tradursi soprattutto perché richiede di calarsi nella cultura e nei codici dei ragazzi che vivono la strada. I gruppi a Milano hanno cominciato a dare segnali di esistenza tra il 2002 e il 2003. Si sono formati sulla scorta delle relazioni tra ragazzi che frequentavano lo stesso corso di italiano o la stessa scuola, tra ragazzi che arrivavano dalla stessa città o abitavano nella stessa casa, tra ragazzi che, girando per Milano, trovavano i luoghi classici della scena hip hop e provavano a mettersi insieme per ballare. Oppure tra ragazzi che cominciavano a frequentare le stesse discoteche per andare a ballare il reggaeton o la bachata. I gruppi si sono formati pescando nomi, riti e codici nell'immaginario globalizzato, oppure richiamandosi alle esperienze vissute nel paese di origine. Tutti raccontano che in queste fasi iniziali le cose erano tranquille nella strada. Certo, i ragazzi più grandi possono raccontare delle prime

Research paper thumbnail of Diventare latinos e latinas a Milano - 2009

Titolo originale: Diventare latinos e latinas a Milano Anno di pubblicazione: gennaio 2009 Citazi... more Titolo originale: Diventare latinos e latinas a Milano Anno di pubblicazione: gennaio 2009 Citazione bibliografica: Bugli V., 2009, "Diventare latinos e latinas a Milano", in Visconti L.M. e Napolitano E.M., Cross generation marketing, ed. Egea. Parole chiave:

Research paper thumbnail of Percorsi banditi. Diventare latinos e latinas a Milano

A tutti i bambini che ho visto nascere e crescere in questi anni.

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Titolo originale: Giovani latinos e gruppi di strada nella metropoli milanese Anno di pubblicazio... more Titolo originale: Giovani latinos e gruppi di strada nella metropoli milanese Anno di pubblicazione: 2010 Citazione bibliografica: Bugli V., Conte M. (2010), "Giovani latinos e gruppi di strada nella metropoli milanese", in Queirolo Palmas [a c. di], Atlantico latino. Gang giovanili e culture transnazionali, Carocci, Roma. Parole chiave: Latinos, bande, Milano

Research paper thumbnail of Milano e l'Isola che c'è: il quartiere Isola, la Stecca degli Artigiani e Isola Tv - 2006

Pag. 126 -INCHIESTA -APRILE-GIUGNO 2006 Là dove la mappa divide, il racconto attraversa. Michel d... more Pag. 126 -INCHIESTA -APRILE-GIUGNO 2006 Là dove la mappa divide, il racconto attraversa. Michel de Certeau * Valentina Bugli è laureata in Sociologia delle comunicazioni presso l'Università degli Studi di Milano, Bicocca.