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Papers by cristina paderi
UnsilenceYourVoice Legal Artistic Project, 2024
UnsilenceYourVoice is a collaborative project between representatives of ENUSP (European Network ... more UnsilenceYourVoice is a collaborative project between representatives of ENUSP (European Network of (Ex-)Users and Survivors of Psychiatry), Diritti alla Follia and Code per Curiosi Organizations.
One goal of the project is the artistic expression of persons who experienced, endured and survived psychiatry.
Furthermore, the project participants relate their own experiences expressed in their artworks to the UN Convention on the Rights of Persons with Disabilities (UN CRPD).
They show how their rights articulated by the convention are violated through psychiatric practice, e.g. through forced treatment.
These experiences and violations of rights will be published in the form of e-zines, a website and a blog.
Through UnsilenceYourVoice, persons who are usually silenced by society reclaim their own voices.
COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE RADICALE 'DIRITTI ALLA FOLLIA' SULLA MORTE DELLA DOTT.SSA BARBARA CAPOVANI, 2023
L' associazione 'Diritti alla Follia' ritiene di dover intervenire in merito alla recente vicenda... more L' associazione 'Diritti alla Follia' ritiene di dover intervenire in merito alla recente vicenda che ha visto come vittima la dott.ssa Barbara Capovani, psichiatra toscana, che ha perso la vita in seguito ad una aggressione da parte di un soggetto noto al dispositivo psichiatrico. Esprime dispiacere per questo grave episodio di violenza ed invia le più sentite condoglianze alla famiglia. Senza voler sminuire la tragedia occorsa, l'associazione denuncia la strumentalizzazione di tale morte per cercare di depotenziare l'impegno in favore della tutela dei diritti fondamentali degli utenti psichiatrici, che è di 'Diritti alla Follia' come di grandi istituzioni di garanzia (Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale in primis e il Comitato europeo per la prevenzione della tortura), che non ha nulla a che vedere con quello che è accaduto. L'associazione intende evidenziare quanto demagogico e strumentale appare l'attacco 'furioso' contro associazioni o movimenti critici che contestano l'eccessivo organicismo della psichiatria clinica, attacco che, in questo caso, va a coinvolgere anche gran parte di coloro che si pongono come eredi della riforma basagliana, allargando il tiro anche su chi, a vario titolo, ritiene di dover evidenziare i molti abusi psichiatrici che avvengono quasi quotidianamente. Tanto per fare esempi estremi, dall'entrata in vigore della legge 180, molti sono stati i morti di utenti psichiatrici per contenzione, per abusi prescrittivi di psicofarmaci, per abbandono, per discriminazione, per imperizia, per negligenza, per inosservanza di leggi e regolamenti, in trattamento sanitario obbligatorio, all'interno dei servizi per eccesso di psicofarmacoterapia, per contenzione nelle strutture. In questo senso va tutta la nostra solidarietà a coloro che da anni svolgono un ruolo di informazione su social network, sotto attacco proprio in questi giorni, che rappresentano uno stimolo per un dibattito su alcuni dei temi menzionati come per esempio quello della coercizione. Non ci risulta che l'attenzione mediatica strumentalmente rivolta alla scomparsa della dottoressa sia dedicata alle morti degli utenti psichiatrici-di varia natura ed in varie circostanze-'sul lavoro, cioè mentre vengono 'curati'. La libertà del paziente è, nella nostra impostazione, la libertà dello psichiatra, a cui da tempo ci dedichiamo. Contro l'ignoranza di chi pensa di mettere l'opinione pubblica di fronte all'alternativa: diritti dell'utente/sicurezza dello psichiatra e della collettività, noi diciamo che pazienti liberi dalla coercizione e responsabili consentono allo psichiatra di lavorare con serenità e sicurezza. L'associazione ribadisce la necessità di spegnere sul nascere ogni speculazione su questa tragedia ai fini di modificare in senso proibizionista le normative attuali che con tanta fatica si sono riuscite ad ottenere. Il problema è serio e va affrontato con lucidità, oggettività e conoscenza che non si facciano condizionare da una demagogia da retrobottega. Roma 26 aprile 2023 Per l'associazione 'Diritti alla Follia'
In Italia i trattamenti psichiatrici sono di norma volontari. Ognuno di noi ha dunque il diritto ... more In Italia i trattamenti psichiatrici sono di norma volontari. Ognuno di noi ha dunque il diritto di scegliere "se" e "come" curarsi, di essere adeguatamente informato sulla natura e gli effetti della terapia e di rifiutare qualsiasi tipo di cura gli venga somministrata contro la sua volontà. La legge 833/1978 (che ha "inglobato" la legge 180/1978) disciplina un' eccezione a questo principio e cioè il Trattamento Sanitario Obbligatorio. Dunque, in presenza di questo tipo di provvedimento, possiamo essere sottoposti contro la nostra volontà ad un trattamento psichiatrico T.S.O. (TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO) CONOSCI I TUOI DIRITTI ? Opuscolo informativo sui diritti dei soggetti sottoposti a T.S.O. in regime di degenza ospedaliera Riferimento normativo : L. 833 23 dicembre 1978
UnsilenceYourVoice Legal Artistic Project, 2024
UnsilenceYourVoice is a collaborative project between representatives of ENUSP (European Network ... more UnsilenceYourVoice is a collaborative project between representatives of ENUSP (European Network of (Ex-)Users and Survivors of Psychiatry), Diritti alla Follia and Code per Curiosi Organizations.
One goal of the project is the artistic expression of persons who experienced, endured and survived psychiatry.
Furthermore, the project participants relate their own experiences expressed in their artworks to the UN Convention on the Rights of Persons with Disabilities (UN CRPD).
They show how their rights articulated by the convention are violated through psychiatric practice, e.g. through forced treatment.
These experiences and violations of rights will be published in the form of e-zines, a website and a blog.
Through UnsilenceYourVoice, persons who are usually silenced by society reclaim their own voices.
COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE RADICALE 'DIRITTI ALLA FOLLIA' SULLA MORTE DELLA DOTT.SSA BARBARA CAPOVANI, 2023
L' associazione 'Diritti alla Follia' ritiene di dover intervenire in merito alla recente vicenda... more L' associazione 'Diritti alla Follia' ritiene di dover intervenire in merito alla recente vicenda che ha visto come vittima la dott.ssa Barbara Capovani, psichiatra toscana, che ha perso la vita in seguito ad una aggressione da parte di un soggetto noto al dispositivo psichiatrico. Esprime dispiacere per questo grave episodio di violenza ed invia le più sentite condoglianze alla famiglia. Senza voler sminuire la tragedia occorsa, l'associazione denuncia la strumentalizzazione di tale morte per cercare di depotenziare l'impegno in favore della tutela dei diritti fondamentali degli utenti psichiatrici, che è di 'Diritti alla Follia' come di grandi istituzioni di garanzia (Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale in primis e il Comitato europeo per la prevenzione della tortura), che non ha nulla a che vedere con quello che è accaduto. L'associazione intende evidenziare quanto demagogico e strumentale appare l'attacco 'furioso' contro associazioni o movimenti critici che contestano l'eccessivo organicismo della psichiatria clinica, attacco che, in questo caso, va a coinvolgere anche gran parte di coloro che si pongono come eredi della riforma basagliana, allargando il tiro anche su chi, a vario titolo, ritiene di dover evidenziare i molti abusi psichiatrici che avvengono quasi quotidianamente. Tanto per fare esempi estremi, dall'entrata in vigore della legge 180, molti sono stati i morti di utenti psichiatrici per contenzione, per abusi prescrittivi di psicofarmaci, per abbandono, per discriminazione, per imperizia, per negligenza, per inosservanza di leggi e regolamenti, in trattamento sanitario obbligatorio, all'interno dei servizi per eccesso di psicofarmacoterapia, per contenzione nelle strutture. In questo senso va tutta la nostra solidarietà a coloro che da anni svolgono un ruolo di informazione su social network, sotto attacco proprio in questi giorni, che rappresentano uno stimolo per un dibattito su alcuni dei temi menzionati come per esempio quello della coercizione. Non ci risulta che l'attenzione mediatica strumentalmente rivolta alla scomparsa della dottoressa sia dedicata alle morti degli utenti psichiatrici-di varia natura ed in varie circostanze-'sul lavoro, cioè mentre vengono 'curati'. La libertà del paziente è, nella nostra impostazione, la libertà dello psichiatra, a cui da tempo ci dedichiamo. Contro l'ignoranza di chi pensa di mettere l'opinione pubblica di fronte all'alternativa: diritti dell'utente/sicurezza dello psichiatra e della collettività, noi diciamo che pazienti liberi dalla coercizione e responsabili consentono allo psichiatra di lavorare con serenità e sicurezza. L'associazione ribadisce la necessità di spegnere sul nascere ogni speculazione su questa tragedia ai fini di modificare in senso proibizionista le normative attuali che con tanta fatica si sono riuscite ad ottenere. Il problema è serio e va affrontato con lucidità, oggettività e conoscenza che non si facciano condizionare da una demagogia da retrobottega. Roma 26 aprile 2023 Per l'associazione 'Diritti alla Follia'
In Italia i trattamenti psichiatrici sono di norma volontari. Ognuno di noi ha dunque il diritto ... more In Italia i trattamenti psichiatrici sono di norma volontari. Ognuno di noi ha dunque il diritto di scegliere "se" e "come" curarsi, di essere adeguatamente informato sulla natura e gli effetti della terapia e di rifiutare qualsiasi tipo di cura gli venga somministrata contro la sua volontà. La legge 833/1978 (che ha "inglobato" la legge 180/1978) disciplina un' eccezione a questo principio e cioè il Trattamento Sanitario Obbligatorio. Dunque, in presenza di questo tipo di provvedimento, possiamo essere sottoposti contro la nostra volontà ad un trattamento psichiatrico T.S.O. (TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO) CONOSCI I TUOI DIRITTI ? Opuscolo informativo sui diritti dei soggetti sottoposti a T.S.O. in regime di degenza ospedaliera Riferimento normativo : L. 833 23 dicembre 1978