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Papers by ivan faiella

Research paper thumbnail of (Editorial Assistant).NON-RESPONSE BEHAVIOUR IN THE BANK OF ITALY’S SURVEY OF HOUSEHOLD INCOME AND WEALTH

Number 462- December 2002The purpose of the Temi di discussione series is to promote the circulat... more Number 462- December 2002The purpose of the Temi di discussione series is to promote the circulation of working papers prepared within the Bank of Italy or presented in Bank seminars by outside economists with the aim of stimulating comments and suggestions. The views expressed in the articles are those of the authors and do not involve the responsibility of the Bank.

Research paper thumbnail of I numeri dei rifiuti in Italia

La questione dei rifiuti non riguarda più l’attività restante dopo la produzione e il consumo. Si... more La questione dei rifiuti non riguarda più l’attività restante dopo la produzione e il consumo. Siamo ormai nell’epoca in cui il maggior tema di riconversione e di sviluppo per l’economia contemporanea è la prevenzione e la riduzione fin dall’inizio dei costi e degli impatti ambientali dei processi produttivi e civili. Perciò governare il ciclo dei rifiuti significa governare insieme ambiente economia e territorio e farlo con il massimo grado di consapevolezza e consenso sociale. Dopo il precedente rapporto sull’energia, il Rapporto 2012/2013 di italiadecide sceglie la politica dei rifiuti come l’altro asse portante della complessiva strategia dell’Unione europea che si ispira all’efficiente utilizzo delle risorse e alla tutela dell’ambiente. L’Italia nell’attuazione delle direttive europee registra una situazione di grave arretratezza, contrassegnata da forti differenze territoriali e da larghe zone di oscurità e illegalità. Una coerente politica nazionale in materia è venuta meno s...

Research paper thumbnail of La sfida energetica italiana tra passato e futuro: le analisi

Il Rapporto 2011-2012 di italiadecide offre una inedita interpretazione della politica energetica... more Il Rapporto 2011-2012 di italiadecide offre una inedita interpretazione della politica energetica italiana. Si fa un bilancio dei cambiamenti verificatisi negli ultimi due decenni e si valutano gli effetti prodotti dalle tre grandi modernizzazioni: privatizzazioni e liberalizzazioni, intreccio con la questione ambientale, sviluppo dei poteri territoriali. Questi cambiamenti hanno determinato un’anarchica varietà di competenze tra enti e livelli territoriali. Alla luce di questa analisi – e in linea con le proposte avanzate nei Rapporti dei due anni precedenti sulle infrastrutture strategiche e sulle reti dei servizi territoriali – la ricerca definisce le proposte urgenti per ridefinire le condizioni per un governo unitario dell’energia. Secondo il metodo proprio di italiadecide, le proposte formulate emergono dallo studio dei casi concreti e dalla consultazione delle istituzioni interessate, di una vasta platea di esperti e delle maggiori aziende italiane operanti nel settore.

Research paper thumbnail of The Great Recession and the Distribution of Household Income, by Stephen P. Jenkins, Andrea Brandolini, John Mickelwright, and Brian Nolan (Oxford University Press, Oxford, UK, 2013), pp. 277

Economic Record, 2014

ABSTRACT Comprehensive analysis of the impact of the Great Recession on household incomes and how... more ABSTRACT Comprehensive analysis of the impact of the Great Recession on household incomes and how the major economic downturn has affected how well-off people are The first cross-national comparative perspective, it shows the diverse country experiences of the Great Recession and how its impacts have played out Extensive chapter cross-referencing, relatively non-technical language, and extensive use of graphical summaries of statistical findings Includes new analysis specially commissioned for the book Focus on living standards measure (household income, not just employment earnings) and population coverage of the old and young, and the employed and unemployed The so-called Great Recession that followed the global financial crisis at the end of 2007 was the largest economic downturn since the 1930s for most rich countries. To what extent were household incomes affected by this event, and how did the effects differ across countries? This is the first cross-national study of the impact of the Great Recession on the distribution of household incomes. Looking at real income levels, poverty rates, and income inequality, it focusses on the period 2007-9, but also considers longer-term impacts. Three vital contributions are made. First, the book reviews lessons from the past about the relationships between macroeconomic change and the household income distribution. Second, it considers the experience of 21 rich OECD member countries drawing on a mixture of national accounts, and labour force and household survey data. Third, the book presents case-study evidence for six countries: Germany, Ireland, Italy, Sweden, the UK, and the USA. The book shows that, between 2007 and 2009, government support through the tax and benefit system provided a cushion against the downturn, and household income distributions did not change much. But, after 2009, there is likely to be much greater change in incomes as a result of the fiscal consolidation measures that are being put into place to address the structural deficits accompanying the recession. The book's main policy lesson is that stabilisation of the household income distribution in the face of macroeconomic turbulence is an achievable policy goal, at least in the short-term.

Research paper thumbnail of HOUSEHOLD WEALTH DISTRIBUTION IN ITALY

Research paper thumbnail of L' UNDER-REPORTING DELLA RICCHEZZA FINANZIARIA NELL'INDAGINE SUI BILANCI DELLE FAMIGLIE

Le principali fonti per la stima della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane provengono d... more Le principali fonti per la stima della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane provengono dalla Banca d’Italia e sono costituite dai Conti Finanziari, pubblicati con cadenza trimestrale, e dall’Indagine sui bilanci delle famiglie (IBF), realizzata ogni due anni. Le stime delle attività finanziarie di natura campionaria hanno il pregio di poter essere disaggregate per numerose caratteristiche rilevate nell’indagine ma risultano a livello aggregato sistematicamente inferiori a quelle basate sui Conti Finanziari (anche dopo avere tenuto conto delle differenze nelle definizioni). L’obiettivo del lavoro è quello di presentare una procedura per correggere la distorsione delle stime della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane basate sui risultati dell’indagine sui bilanci, causata dalla reticenza dei partecipanti a indicare il possesso nonché l’ammontare effettivamente detenuto degli strumenti finanziari (under-reporting). La procedura di correzione proposta si basa sulle inf...

Research paper thumbnail of La costruzione di un Archivio di microdati sulle famiglie italiane ottenuto integrando l’indagine ISTAT sui consumi delle famiglie italiane e l’Indagine Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane

Il nuovo sistema di contabilità nazionale (Sistema Europeo dei Conti o SEC95) ha introdotto schem... more Il nuovo sistema di contabilità nazionale (Sistema Europeo dei Conti o SEC95) ha introdotto schemi contabili più analitici, mirati allo studio di particolari settori economici oppure finalizzati ad evidenziare il comportamento economico di determina ti gruppi di soggetti. Si tratta della cosiddetta contabilità satellite, legata alla contabilità centrale dalla condivisione dei principali concetti e delle definizioni di base. Uno dei temi trattati dalla contabilità satellite è l’analisi del comportamento economico di gruppi socioeconomici di famiglie. In particolare, il SEC95 suggerisce di utilizzare come criterio di classificazione la fonte principale di reddito familiare. Gli schemi contabili proposti sono la matrice di contabilità sociale (SAM, si guardi ad esempio Nazioni Unite, 1993) e i conti economici e finanziari delle Famiglie per sotto settore. In entrambi i casi è necessario stimare almeno le entrate e le uscite realizzate in ogni fase del processo economico dai gruppi di f...

Research paper thumbnail of La Povertt Energetica in Italia (Energy Poverty in Italy)

SSRN Electronic Journal, 2000

Research paper thumbnail of Numero 610-Dicembre 2006

... Comitato di redazione: DOMENICO J. MARCHETTI, MARCELLO BOFONDI, MICHELE CAIVANO, STEFANO IEZZ... more ... Comitato di redazione: DOMENICO J. MARCHETTI, MARCELLO BOFONDI, MICHELE CAIVANO, STEFANO IEZZI, ANDREA LAMORGESE, FRANCESCA LOTTI, MARCELLO PERICOLI, MASSIMO SBRACIA, ALESSANDRO SECCHI, PIETRO TOMMASINO. ...

Research paper thumbnail of OECD-IMF WORKSHOP

Research paper thumbnail of Number 530-December 2004

Research paper thumbnail of Number 462-December 2002

Research paper thumbnail of La povertà energetica in Italia

In Italia non esiste una definizione condivisa di povertà energetica (PE) a fronte di specifici s... more In Italia non esiste una definizione condivisa di povertà energetica (PE) a fronte di specifici strumenti di contrasto al fenomeno (il bonus elettrico e il bonus gas). In questo lavoro, proponiamo una serie di misure per colmare questo gap informativo. Secondo gli indicatori considerati la percentuale di famiglie in PE nel 2012 variava tra il 5 e il 20 per cento del totale. Una selezione delle misure in base a criteri qualitativi suggerisce di usare un indicatore low income high costs basato sulla spesa e corretto per includere anche le famiglie economicamente vulnerabili con spesa per riscaldamento nulla. Secondo questa statistica la quota di famiglie PE nel periodo 1997-2012 è rimasta sostanzialmente stabile, intorno all'8 per cento. Alcune simulazioni indicano che gli strumenti di contrasto alla PE presenti in Italia avrebbero sortito una modesta riduzione delle famiglie in tale condizione.

Research paper thumbnail of Sistema energetico e consumi delle famiglie in Europa

Research paper thumbnail of Sommario non tecnico

Research paper thumbnail of Costi e benefici del rilancio dell'energia nucleare in Italia

Research paper thumbnail of Uso sostenibile del suolo in Italia: analisi e proposte

Sommario -La vulnerabilità al rischio idrogeologico del territorio del nostro paese è testimoniat... more Sommario -La vulnerabilità al rischio idrogeologico del territorio del nostro paese è testimoniata dalla frequenza annua degli eventi alluvionali e franosi (65 nella media del periodo 1950-2011) con un danno diretto stimabile in 2,7 miliardi di euro all'anno. Il consumo di suolo negli ultimi vent'anni ha reso ancora più vulnerabile il nostro territorio già soggetto a tali fenomeni per ragioni legate alla morfologia e all'elevata densità abitativa. I mutamenti climatici in atto possono accrescere la frequenza e l'intensità dei fenomeni alluvionali e franosi contribuendo ad aumentare ulteriormente il rischio idrogeologico del paese. È quindi necessario attuare politiche sostenibili di gestione del territorio e realizzare una più attenta pianificazione dove le azioni locali siano coerenti con una strategia nazionale che andrebbe integrata nel piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. La scarsità di risorse pubbliche e private rende necessario un quadro regolatorio che incentivi le azioni di adattamento autonomo ad esempio attraverso il ricorso al mercato assicurativo e a soluzioni innovative per il reperimento di fondi da destinare all'attuazione di politiche di gestione del territorio, in particolare nelle aree a maggior rischio.

Research paper thumbnail of La Tassazione'Verde'in Italia: L’Analisi Di Una Carbon Tax Sui Trasporti (Green Taxation in Italy: An Assessment of a Carbon Tax on Transport)

Research paper thumbnail of Spesa Energetica E Competitività Delle Imprese Italiane (Firms' Energy Costs and Competitiveness in Italy)

Research paper thumbnail of Energy poverty in Italy

Research paper thumbnail of (Editorial Assistant).NON-RESPONSE BEHAVIOUR IN THE BANK OF ITALY’S SURVEY OF HOUSEHOLD INCOME AND WEALTH

Number 462- December 2002The purpose of the Temi di discussione series is to promote the circulat... more Number 462- December 2002The purpose of the Temi di discussione series is to promote the circulation of working papers prepared within the Bank of Italy or presented in Bank seminars by outside economists with the aim of stimulating comments and suggestions. The views expressed in the articles are those of the authors and do not involve the responsibility of the Bank.

Research paper thumbnail of I numeri dei rifiuti in Italia

La questione dei rifiuti non riguarda più l’attività restante dopo la produzione e il consumo. Si... more La questione dei rifiuti non riguarda più l’attività restante dopo la produzione e il consumo. Siamo ormai nell’epoca in cui il maggior tema di riconversione e di sviluppo per l’economia contemporanea è la prevenzione e la riduzione fin dall’inizio dei costi e degli impatti ambientali dei processi produttivi e civili. Perciò governare il ciclo dei rifiuti significa governare insieme ambiente economia e territorio e farlo con il massimo grado di consapevolezza e consenso sociale. Dopo il precedente rapporto sull’energia, il Rapporto 2012/2013 di italiadecide sceglie la politica dei rifiuti come l’altro asse portante della complessiva strategia dell’Unione europea che si ispira all’efficiente utilizzo delle risorse e alla tutela dell’ambiente. L’Italia nell’attuazione delle direttive europee registra una situazione di grave arretratezza, contrassegnata da forti differenze territoriali e da larghe zone di oscurità e illegalità. Una coerente politica nazionale in materia è venuta meno s...

Research paper thumbnail of La sfida energetica italiana tra passato e futuro: le analisi

Il Rapporto 2011-2012 di italiadecide offre una inedita interpretazione della politica energetica... more Il Rapporto 2011-2012 di italiadecide offre una inedita interpretazione della politica energetica italiana. Si fa un bilancio dei cambiamenti verificatisi negli ultimi due decenni e si valutano gli effetti prodotti dalle tre grandi modernizzazioni: privatizzazioni e liberalizzazioni, intreccio con la questione ambientale, sviluppo dei poteri territoriali. Questi cambiamenti hanno determinato un’anarchica varietà di competenze tra enti e livelli territoriali. Alla luce di questa analisi – e in linea con le proposte avanzate nei Rapporti dei due anni precedenti sulle infrastrutture strategiche e sulle reti dei servizi territoriali – la ricerca definisce le proposte urgenti per ridefinire le condizioni per un governo unitario dell’energia. Secondo il metodo proprio di italiadecide, le proposte formulate emergono dallo studio dei casi concreti e dalla consultazione delle istituzioni interessate, di una vasta platea di esperti e delle maggiori aziende italiane operanti nel settore.

Research paper thumbnail of The Great Recession and the Distribution of Household Income, by Stephen P. Jenkins, Andrea Brandolini, John Mickelwright, and Brian Nolan (Oxford University Press, Oxford, UK, 2013), pp. 277

Economic Record, 2014

ABSTRACT Comprehensive analysis of the impact of the Great Recession on household incomes and how... more ABSTRACT Comprehensive analysis of the impact of the Great Recession on household incomes and how the major economic downturn has affected how well-off people are The first cross-national comparative perspective, it shows the diverse country experiences of the Great Recession and how its impacts have played out Extensive chapter cross-referencing, relatively non-technical language, and extensive use of graphical summaries of statistical findings Includes new analysis specially commissioned for the book Focus on living standards measure (household income, not just employment earnings) and population coverage of the old and young, and the employed and unemployed The so-called Great Recession that followed the global financial crisis at the end of 2007 was the largest economic downturn since the 1930s for most rich countries. To what extent were household incomes affected by this event, and how did the effects differ across countries? This is the first cross-national study of the impact of the Great Recession on the distribution of household incomes. Looking at real income levels, poverty rates, and income inequality, it focusses on the period 2007-9, but also considers longer-term impacts. Three vital contributions are made. First, the book reviews lessons from the past about the relationships between macroeconomic change and the household income distribution. Second, it considers the experience of 21 rich OECD member countries drawing on a mixture of national accounts, and labour force and household survey data. Third, the book presents case-study evidence for six countries: Germany, Ireland, Italy, Sweden, the UK, and the USA. The book shows that, between 2007 and 2009, government support through the tax and benefit system provided a cushion against the downturn, and household income distributions did not change much. But, after 2009, there is likely to be much greater change in incomes as a result of the fiscal consolidation measures that are being put into place to address the structural deficits accompanying the recession. The book's main policy lesson is that stabilisation of the household income distribution in the face of macroeconomic turbulence is an achievable policy goal, at least in the short-term.

Research paper thumbnail of HOUSEHOLD WEALTH DISTRIBUTION IN ITALY

Research paper thumbnail of L' UNDER-REPORTING DELLA RICCHEZZA FINANZIARIA NELL'INDAGINE SUI BILANCI DELLE FAMIGLIE

Le principali fonti per la stima della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane provengono d... more Le principali fonti per la stima della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane provengono dalla Banca d’Italia e sono costituite dai Conti Finanziari, pubblicati con cadenza trimestrale, e dall’Indagine sui bilanci delle famiglie (IBF), realizzata ogni due anni. Le stime delle attività finanziarie di natura campionaria hanno il pregio di poter essere disaggregate per numerose caratteristiche rilevate nell’indagine ma risultano a livello aggregato sistematicamente inferiori a quelle basate sui Conti Finanziari (anche dopo avere tenuto conto delle differenze nelle definizioni). L’obiettivo del lavoro è quello di presentare una procedura per correggere la distorsione delle stime della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane basate sui risultati dell’indagine sui bilanci, causata dalla reticenza dei partecipanti a indicare il possesso nonché l’ammontare effettivamente detenuto degli strumenti finanziari (under-reporting). La procedura di correzione proposta si basa sulle inf...

Research paper thumbnail of La costruzione di un Archivio di microdati sulle famiglie italiane ottenuto integrando l’indagine ISTAT sui consumi delle famiglie italiane e l’Indagine Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane

Il nuovo sistema di contabilità nazionale (Sistema Europeo dei Conti o SEC95) ha introdotto schem... more Il nuovo sistema di contabilità nazionale (Sistema Europeo dei Conti o SEC95) ha introdotto schemi contabili più analitici, mirati allo studio di particolari settori economici oppure finalizzati ad evidenziare il comportamento economico di determina ti gruppi di soggetti. Si tratta della cosiddetta contabilità satellite, legata alla contabilità centrale dalla condivisione dei principali concetti e delle definizioni di base. Uno dei temi trattati dalla contabilità satellite è l’analisi del comportamento economico di gruppi socioeconomici di famiglie. In particolare, il SEC95 suggerisce di utilizzare come criterio di classificazione la fonte principale di reddito familiare. Gli schemi contabili proposti sono la matrice di contabilità sociale (SAM, si guardi ad esempio Nazioni Unite, 1993) e i conti economici e finanziari delle Famiglie per sotto settore. In entrambi i casi è necessario stimare almeno le entrate e le uscite realizzate in ogni fase del processo economico dai gruppi di f...

Research paper thumbnail of La Povertt Energetica in Italia (Energy Poverty in Italy)

SSRN Electronic Journal, 2000

Research paper thumbnail of Numero 610-Dicembre 2006

... Comitato di redazione: DOMENICO J. MARCHETTI, MARCELLO BOFONDI, MICHELE CAIVANO, STEFANO IEZZ... more ... Comitato di redazione: DOMENICO J. MARCHETTI, MARCELLO BOFONDI, MICHELE CAIVANO, STEFANO IEZZI, ANDREA LAMORGESE, FRANCESCA LOTTI, MARCELLO PERICOLI, MASSIMO SBRACIA, ALESSANDRO SECCHI, PIETRO TOMMASINO. ...

Research paper thumbnail of OECD-IMF WORKSHOP

Research paper thumbnail of Number 530-December 2004

Research paper thumbnail of Number 462-December 2002

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In Italia non esiste una definizione condivisa di povertà energetica (PE) a fronte di specifici s... more In Italia non esiste una definizione condivisa di povertà energetica (PE) a fronte di specifici strumenti di contrasto al fenomeno (il bonus elettrico e il bonus gas). In questo lavoro, proponiamo una serie di misure per colmare questo gap informativo. Secondo gli indicatori considerati la percentuale di famiglie in PE nel 2012 variava tra il 5 e il 20 per cento del totale. Una selezione delle misure in base a criteri qualitativi suggerisce di usare un indicatore low income high costs basato sulla spesa e corretto per includere anche le famiglie economicamente vulnerabili con spesa per riscaldamento nulla. Secondo questa statistica la quota di famiglie PE nel periodo 1997-2012 è rimasta sostanzialmente stabile, intorno all'8 per cento. Alcune simulazioni indicano che gli strumenti di contrasto alla PE presenti in Italia avrebbero sortito una modesta riduzione delle famiglie in tale condizione.

Research paper thumbnail of Sistema energetico e consumi delle famiglie in Europa

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Research paper thumbnail of Uso sostenibile del suolo in Italia: analisi e proposte

Sommario -La vulnerabilità al rischio idrogeologico del territorio del nostro paese è testimoniat... more Sommario -La vulnerabilità al rischio idrogeologico del territorio del nostro paese è testimoniata dalla frequenza annua degli eventi alluvionali e franosi (65 nella media del periodo 1950-2011) con un danno diretto stimabile in 2,7 miliardi di euro all'anno. Il consumo di suolo negli ultimi vent'anni ha reso ancora più vulnerabile il nostro territorio già soggetto a tali fenomeni per ragioni legate alla morfologia e all'elevata densità abitativa. I mutamenti climatici in atto possono accrescere la frequenza e l'intensità dei fenomeni alluvionali e franosi contribuendo ad aumentare ulteriormente il rischio idrogeologico del paese. È quindi necessario attuare politiche sostenibili di gestione del territorio e realizzare una più attenta pianificazione dove le azioni locali siano coerenti con una strategia nazionale che andrebbe integrata nel piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. La scarsità di risorse pubbliche e private rende necessario un quadro regolatorio che incentivi le azioni di adattamento autonomo ad esempio attraverso il ricorso al mercato assicurativo e a soluzioni innovative per il reperimento di fondi da destinare all'attuazione di politiche di gestione del territorio, in particolare nelle aree a maggior rischio.

Research paper thumbnail of La Tassazione'Verde'in Italia: L’Analisi Di Una Carbon Tax Sui Trasporti (Green Taxation in Italy: An Assessment of a Carbon Tax on Transport)

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