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Papers by roberta garavaglia
Franco Arminio è un albero: «corpo radice, parola chioma», dove le parole sono carezze, specchi, ... more Franco Arminio è un albero: «corpo radice, parola chioma», dove le parole sono carezze, specchi, mani, occhi. È un paese: «in bilico, col buco in mezzo». È soprattutto un paesologo.
Analisi dell'uso dei forestierismi all'interno del Sistema periodico di Primo Levi.
Il presente elaborato intende rendere conto del dibattito sviluppatosi in Italia intorno ai Somme... more Il presente elaborato intende rendere conto del dibattito sviluppatosi in Italia intorno ai Sommersi e i salvati, l'ultimo libro di Primo Levi pubblicato da Einaudi nel 1986. L'obiettivo vuole essere quello di approfondire alcuni temi trattati da Levi nel libro, per come questi sono stati recepiti e interpretati dalla critica.
Oltre alle informazioni principali relative alla struttura dei Ses, si discutono i suoi obiettivi e ci si sofferma su alcuni temi: la testimonianza, la vergogna, la responsabilità; ci si concentra poi su casi di attualità, situati nel 1986, anno di pubblicazione dei Ses; si ricostruiscono le possibili relazioni fra la discussione sulla zona grigia proposta da Levi e quella sulla banalità del male introdotta da Hannah Arendt; e con l'ultimo capitolo si entra nel merito della delicata questione di un possibile rapporto fra Ses e il suicidio di Primo Levi.
Book Reviews by roberta garavaglia
Ma poi: perché un libro di racconti dev'essere meno nobile, o più flebile, di un romanzo? È un pr... more Ma poi: perché un libro di racconti dev'essere meno nobile, o più flebile, di un romanzo? È un preconcetto che credo nato nella testa dei librai; io lettore, ad esempio, leggo volentieri racconti, perché li sento più spontanei. Potrei citare diversi scrittori che, per consenso generale, riescono meglio nel racconto che nel romanzo; i primi che mi vengono in mente sono Maupassant, Cortázar, Singer, e naturalmente Boccaccio.» Sembrano, quelli di Passato prossimo, racconti fantastici, ma non lo sono. Per fortuna Bandi era un buon discepolo. Levi un buon maestro. Lo è ancora: ci insegna ad amare i racconti, da lettore e da scrittore, e ci insegna soprattutto che il passato è tutt'altro che remoto, può tornare, è prossimo.
Drafts by roberta garavaglia
commento a partire da "Al parco", Beatrice Alemagna, Topipittori
Franco Arminio è un albero: «corpo radice, parola chioma», dove le parole sono carezze, specchi, ... more Franco Arminio è un albero: «corpo radice, parola chioma», dove le parole sono carezze, specchi, mani, occhi. È un paese: «in bilico, col buco in mezzo». È soprattutto un paesologo.
Analisi dell'uso dei forestierismi all'interno del Sistema periodico di Primo Levi.
Il presente elaborato intende rendere conto del dibattito sviluppatosi in Italia intorno ai Somme... more Il presente elaborato intende rendere conto del dibattito sviluppatosi in Italia intorno ai Sommersi e i salvati, l'ultimo libro di Primo Levi pubblicato da Einaudi nel 1986. L'obiettivo vuole essere quello di approfondire alcuni temi trattati da Levi nel libro, per come questi sono stati recepiti e interpretati dalla critica.
Oltre alle informazioni principali relative alla struttura dei Ses, si discutono i suoi obiettivi e ci si sofferma su alcuni temi: la testimonianza, la vergogna, la responsabilità; ci si concentra poi su casi di attualità, situati nel 1986, anno di pubblicazione dei Ses; si ricostruiscono le possibili relazioni fra la discussione sulla zona grigia proposta da Levi e quella sulla banalità del male introdotta da Hannah Arendt; e con l'ultimo capitolo si entra nel merito della delicata questione di un possibile rapporto fra Ses e il suicidio di Primo Levi.
Ma poi: perché un libro di racconti dev'essere meno nobile, o più flebile, di un romanzo? È un pr... more Ma poi: perché un libro di racconti dev'essere meno nobile, o più flebile, di un romanzo? È un preconcetto che credo nato nella testa dei librai; io lettore, ad esempio, leggo volentieri racconti, perché li sento più spontanei. Potrei citare diversi scrittori che, per consenso generale, riescono meglio nel racconto che nel romanzo; i primi che mi vengono in mente sono Maupassant, Cortázar, Singer, e naturalmente Boccaccio.» Sembrano, quelli di Passato prossimo, racconti fantastici, ma non lo sono. Per fortuna Bandi era un buon discepolo. Levi un buon maestro. Lo è ancora: ci insegna ad amare i racconti, da lettore e da scrittore, e ci insegna soprattutto che il passato è tutt'altro che remoto, può tornare, è prossimo.
commento a partire da "Al parco", Beatrice Alemagna, Topipittori