Michele Silani | Independent Researcher (original) (raw)
Papers by Michele Silani
Schedatura delle emergenze archeologiche, Ricerca Bibliografica e d'Archivio, Studio della Ca... more Schedatura delle emergenze archeologiche, Ricerca Bibliografica e d'Archivio, Studio della Cartografia Storica, analisi delle fotografie aeree, studio geografico e geomorfologico, posizionamento GPS delle aree rilevabili al fine di redarre una cartografia archeologica (carta del potenziale archeologico) su base GIS per la tutela e il governo del territori
Archeologia e Calcolatori, 2017
Il Progetto Nasce come Continuazione del Piano della Conoscenza 205-2016 ma nella forma di un Nuo... more Il Progetto Nasce come Continuazione del Piano della Conoscenza 205-2016 ma nella forma di un Nuovo Progetto di Ricerca in Convenzione con la Soprintendenza di Pompei per lo studio delle Mura (Porta di Nola - Porta di Sarno) e della Casa di Obellio Firmo con finalit\ue0 di ricerca e di didattic
Relazione sull'applicazione di tecniche di rilevamento e di indagine geomagnetica nella necro... more Relazione sull'applicazione di tecniche di rilevamento e di indagine geomagnetica nella necropoli meridionale di Tharros da parte della missione di scavo dell'Universit\ue0 di Bologna. Il quartiere funerario in uso presso la citt\ue0 antica durante la fase fenicia e punica (VIII-III sec. a.C.) fino all'et\ue0 tardo-imperiale, \ue8 caratterizzato da tombe ipogeiche ricavate nel nucleo di calcarenite che compone il Capo San Marco, all'estrema propaggine della Penisola del Sinis. Il grave stato di dissesto e di costante erosione delle strutture causato dall'esposizione all'aerosol marino, ha suggerito il ricorso a un sistema di valorizzazione virtuale che prevede la ricostruzione in 3d del paesaggio funerario, essendo impraticabile l'ipotesi di una conservazione strutturale delle tombe in vista
Progetto di Studio, Analisi Architettonica, Rilievo Topografico e Geofisico con fini di Ricerca, ... more Progetto di Studio, Analisi Architettonica, Rilievo Topografico e Geofisico con fini di Ricerca, Didattica e di divulgazione (ricostruzione 3d
Contributo relativo alle pi\uf9 recenti indagini geofisiche e geomagnetiche compiute dall'Uni... more Contributo relativo alle pi\uf9 recenti indagini geofisiche e geomagnetiche compiute dall'Universit\ue0 di Bologna presso il c.d. "tempietto rustico di Capo San Marco". Le strutture attualmente in vista, poggianti su una superficie basaltica ma caratterizzate da murature anche in arenaria, sono tradizionalmente riportate a et\ue0 tardo-punica (o repubblicana) e a una funzione templare. Le ricognizioni di superficie in loco hanno consentito l'individuazione di materiali, in special modo coroplastica, riconducibili a funzioni rituali in associazione a ceramica domestica e da trasporto. Il dato nel suo insieme, pur preliminare, fa presumere che la struttura avesse differenti impieghi, in connessione con la posizione isolata a picco sul mare, e in relazione alla prossima vena di ematite, molto probabilmente sfruttata gi\ue0 in fase punica. Una possibile ipotesi di lettura si lega alla doppia funzione di tempio-faro, gi\ue0 documentata in ambito orientale
XXXIIe rencontres internationales d’archéologie et d’histoire d’Antibes, 2012
il contributo prende in analisi il rapporto tra il popolamento antio della valle del cesano e l&#... more il contributo prende in analisi il rapporto tra il popolamento antio della valle del cesano e l'evoluzione della geografia fisica, allo scopo di ricostruire le variazioni del paesaggio legate in particolare alle vicende della citt\ue0 romana di suas
I risultati delle prime campagne di indagini nella Fortezza di Acquaviva Picena (AP) e nel castru... more I risultati delle prime campagne di indagini nella Fortezza di Acquaviva Picena (AP) e nel castrum romano di Burnum, Croazi
Il contributo fa conoscere due importanti nuovi siti nell'ambito del centro storico di Seniga... more Il contributo fa conoscere due importanti nuovi siti nell'ambito del centro storico di Senigallia: il primo (Via Baroccio) ha restituito un antico santuario repubblicano defli inizi del III sec. a.C., mentre il secondo (Via Gherardi) i resti di un'abitazione repubblicana (III-II sec. a.C.
Il contributo rende noti, per la prima volta, i materiali di et\ue0 medievale e rinascimentale ri... more Il contributo rende noti, per la prima volta, i materiali di et\ue0 medievale e rinascimentale rinvenuti nello scavo di Via Gherardi a Senigallia. SI tratta di un contesto di grande rilievo che permette finalmente di ricostruire la cultura materiale e i commerci di questo periodo nella citt\ue0 di Senigallia (finora praticamente sconosciuta)
Actas de el XVIII Congreso Internacional de Arqueologìa Clàsica, Centro y periferia en el mundo clàsico, 2014
The paper presents an integrated and multidisciplinary study carried out in the Misa River valley... more The paper presents an integrated and multidisciplinary study carried out in the Misa River valley (Marche, Italy), through the combination of geomorphological, historical and archaeological data, with the goal to underline the most relevant changes occurred in this territory between the Roman Age and the Middle Age. Particular focus is reserved to the analysis of the relationship between human presence and physical geography, and to their reciprocal influences. A specific attention is dedicated to the new useful data for the geomorphological reconstruction of the watercourse configuration\u2019s changes in the area of the Roman town of Ostra, after the Roman period
In the context of the Senigallia Urban Archaeological Project, started in 2010, two important ope... more In the context of the Senigallia Urban Archaeological Project, started in 2010, two important operations of preventive archaeology were carried out at the end of 2011. In both cases the archaeological excavation was preceded by a georadar survey of the area under investigation. The first intervention pertains to an area located in via Baroccio, which revealed a situation of extraordinary importance. In fact, the exploration discovered a sacred complex probably founded by the first Roman colonists at the beginning of the III century B.C., and the remains of the Roman city walls. Initially, the sanctuary was open air and extra moenia with rituals organized around votive stones. In a second phase two sacella were created, at the same time of the construction of the city wall, which made the sanctuary urban. The second excavation took place in via Gherardi and revealed some republican Roman structures, which indicated the extension of the roman colony of Sena Gallica. But the most impor...
Schedatura delle emergenze archeologiche, Ricerca Bibliografica e d'Archivio, Studio della Ca... more Schedatura delle emergenze archeologiche, Ricerca Bibliografica e d'Archivio, Studio della Cartografia Storica, analisi delle fotografie aeree, studio geografico e geomorfologico, posizionamento GPS delle aree rilevabili al fine di redarre una cartografia archeologica (carta del potenziale archeologico) su base GIS per la tutela e il governo del territori
Archeologia e Calcolatori, 2017
Il Progetto Nasce come Continuazione del Piano della Conoscenza 205-2016 ma nella forma di un Nuo... more Il Progetto Nasce come Continuazione del Piano della Conoscenza 205-2016 ma nella forma di un Nuovo Progetto di Ricerca in Convenzione con la Soprintendenza di Pompei per lo studio delle Mura (Porta di Nola - Porta di Sarno) e della Casa di Obellio Firmo con finalit\ue0 di ricerca e di didattic
Relazione sull'applicazione di tecniche di rilevamento e di indagine geomagnetica nella necro... more Relazione sull'applicazione di tecniche di rilevamento e di indagine geomagnetica nella necropoli meridionale di Tharros da parte della missione di scavo dell'Universit\ue0 di Bologna. Il quartiere funerario in uso presso la citt\ue0 antica durante la fase fenicia e punica (VIII-III sec. a.C.) fino all'et\ue0 tardo-imperiale, \ue8 caratterizzato da tombe ipogeiche ricavate nel nucleo di calcarenite che compone il Capo San Marco, all'estrema propaggine della Penisola del Sinis. Il grave stato di dissesto e di costante erosione delle strutture causato dall'esposizione all'aerosol marino, ha suggerito il ricorso a un sistema di valorizzazione virtuale che prevede la ricostruzione in 3d del paesaggio funerario, essendo impraticabile l'ipotesi di una conservazione strutturale delle tombe in vista
Progetto di Studio, Analisi Architettonica, Rilievo Topografico e Geofisico con fini di Ricerca, ... more Progetto di Studio, Analisi Architettonica, Rilievo Topografico e Geofisico con fini di Ricerca, Didattica e di divulgazione (ricostruzione 3d
Contributo relativo alle pi\uf9 recenti indagini geofisiche e geomagnetiche compiute dall'Uni... more Contributo relativo alle pi\uf9 recenti indagini geofisiche e geomagnetiche compiute dall'Universit\ue0 di Bologna presso il c.d. "tempietto rustico di Capo San Marco". Le strutture attualmente in vista, poggianti su una superficie basaltica ma caratterizzate da murature anche in arenaria, sono tradizionalmente riportate a et\ue0 tardo-punica (o repubblicana) e a una funzione templare. Le ricognizioni di superficie in loco hanno consentito l'individuazione di materiali, in special modo coroplastica, riconducibili a funzioni rituali in associazione a ceramica domestica e da trasporto. Il dato nel suo insieme, pur preliminare, fa presumere che la struttura avesse differenti impieghi, in connessione con la posizione isolata a picco sul mare, e in relazione alla prossima vena di ematite, molto probabilmente sfruttata gi\ue0 in fase punica. Una possibile ipotesi di lettura si lega alla doppia funzione di tempio-faro, gi\ue0 documentata in ambito orientale
XXXIIe rencontres internationales d’archéologie et d’histoire d’Antibes, 2012
il contributo prende in analisi il rapporto tra il popolamento antio della valle del cesano e l&#... more il contributo prende in analisi il rapporto tra il popolamento antio della valle del cesano e l'evoluzione della geografia fisica, allo scopo di ricostruire le variazioni del paesaggio legate in particolare alle vicende della citt\ue0 romana di suas
I risultati delle prime campagne di indagini nella Fortezza di Acquaviva Picena (AP) e nel castru... more I risultati delle prime campagne di indagini nella Fortezza di Acquaviva Picena (AP) e nel castrum romano di Burnum, Croazi
Il contributo fa conoscere due importanti nuovi siti nell'ambito del centro storico di Seniga... more Il contributo fa conoscere due importanti nuovi siti nell'ambito del centro storico di Senigallia: il primo (Via Baroccio) ha restituito un antico santuario repubblicano defli inizi del III sec. a.C., mentre il secondo (Via Gherardi) i resti di un'abitazione repubblicana (III-II sec. a.C.
Il contributo rende noti, per la prima volta, i materiali di et\ue0 medievale e rinascimentale ri... more Il contributo rende noti, per la prima volta, i materiali di et\ue0 medievale e rinascimentale rinvenuti nello scavo di Via Gherardi a Senigallia. SI tratta di un contesto di grande rilievo che permette finalmente di ricostruire la cultura materiale e i commerci di questo periodo nella citt\ue0 di Senigallia (finora praticamente sconosciuta)
Actas de el XVIII Congreso Internacional de Arqueologìa Clàsica, Centro y periferia en el mundo clàsico, 2014
The paper presents an integrated and multidisciplinary study carried out in the Misa River valley... more The paper presents an integrated and multidisciplinary study carried out in the Misa River valley (Marche, Italy), through the combination of geomorphological, historical and archaeological data, with the goal to underline the most relevant changes occurred in this territory between the Roman Age and the Middle Age. Particular focus is reserved to the analysis of the relationship between human presence and physical geography, and to their reciprocal influences. A specific attention is dedicated to the new useful data for the geomorphological reconstruction of the watercourse configuration\u2019s changes in the area of the Roman town of Ostra, after the Roman period
In the context of the Senigallia Urban Archaeological Project, started in 2010, two important ope... more In the context of the Senigallia Urban Archaeological Project, started in 2010, two important operations of preventive archaeology were carried out at the end of 2011. In both cases the archaeological excavation was preceded by a georadar survey of the area under investigation. The first intervention pertains to an area located in via Baroccio, which revealed a situation of extraordinary importance. In fact, the exploration discovered a sacred complex probably founded by the first Roman colonists at the beginning of the III century B.C., and the remains of the Roman city walls. Initially, the sanctuary was open air and extra moenia with rituals organized around votive stones. In a second phase two sacella were created, at the same time of the construction of the city wall, which made the sanctuary urban. The second excavation took place in via Gherardi and revealed some republican Roman structures, which indicated the extension of the roman colony of Sena Gallica. But the most impor...
Forma e Immagine, Convegno internazionale Castelfranco Veneto (TV), 4-6 dicembre 2019, 2019
Presentazione degli obiettivi, dei metodi e dei primi risultati del progetto "Dal reperto al paes... more Presentazione degli obiettivi, dei metodi e dei primi risultati del progetto "Dal reperto al paesaggio: analisi archeologica e modellazione virtuale nelle necropoli picene di Numana (AN)" finanziato dal bando del programma Almaidea Grant Junior dell'Università di Bologna (2017).
Il progetto si propone di analizzare con tecniche innovative il paesaggio funerario antico e i contesti tombali inediti di una delle più importanti necropoli dell’emporio di Numana, principale sito di riferimento della civiltà picena durante il I millennio a.C. Per studiare la complessa articolazione della necropoli “Davanzali”, un vero e proprio palinsesto archeologico per sovrapposizione di sepolture, sono messe a punto nuove metodologie di analisi basate sulla modellazione virtuale del paesaggio e dei singoli reperti. Questo approccio integrato e multidisciplinare permette non solo di sperimentare nuove metodologie per l’analisi archeologica, ma anche di impostare uno studio approfondito di un contesto eccezionale della civiltà picena indagato nel secolo scorso. Ulteriori obiettivi del processo sono la valorizzazione e la fruizione di un contesto oggi non più fruibile, ma di grande rilevanza del panorama del Piceno preromano.
Le forme dell'acqua. Approvvigionamento, raccolta e smaltimento nella città antica. Giornate Gregoriane, XII edizione, 2018
Dal 2016 una équipe congiunta dell’Università di Bologna e del Parco Archeologico e Paesaggistico... more Dal 2016 una équipe congiunta dell’Università di Bologna e del Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi lavora al riesame delle evidenze messe in luce a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso.
Il rilievo delle strutture emerse e sommerse, eseguito con le più moderne tecnologie di laser scanning e modellazione 3D, ci consente di presentare una documentazione grafica più efficace e quindi, di proporre una nuova ricostruzione delle pendenze dei tetti e degli scoli delle acque.
L’occasione di questo convegno ci permetterà di illustrare i risultati più recenti del nostro lavoro
Le forme dell'acqua. Approvvigionamento, raccolta e smaltimento nella città antica. Giornate Gregoriane, XII edizione, 2018
Dal 2016 una équipe congiunta dell’Università di Bologna e del Parco Archeologico di Pompei condu... more Dal 2016 una équipe congiunta dell’Università di Bologna e del Parco Archeologico di Pompei conduce indagini archeologiche nella Casa di Obellio Firmo a Pompei (IX, 14, 4).
In questa occasione presentiamo i risultati delle campagne di scavo e di ricerca degli anni 2016-2018, relativamente ai sistemi di raccolta, sfruttamento e smaltimento dell’acqua nel contesto da noi indagato, caratterizzato dalla presenza di vasche, pozzi, canalizzazioni e cisterne per la gestione quotidiana delle acque in un contesto residenziale
Seminario on line su Microsoft Teams, 5 giugno 2020, a partire dalle ore 16.30.
The submerged Roman districts of the ripa Puteolana, lying on the seabed along a coastline of alm... more The submerged Roman districts of the ripa Puteolana, lying on the seabed along a coastline of almost 2 km between the center of the port of Puteoli and the Portus Julius, constitute an underwater archaeological area of extraordinary importance.
The headquarters of merchants and pilgrims from every corner of the Mediterranean in the vicus Lartidianus, the endless rows of horrea at the service of the fleets of Rome in the vicus Annianus have been only scarcely explored, due to the heavy and impactful presence of the industries that for most of the twentieth century characterized the west coast of modern Pozzuoli.
With the post-industrial phase following the closure of almost all production plants, the great challenges of the regeneration and reconversion of this complex waterfront, with the abandoned factories just above the ancient walls, have begun.
With the project Tra terra e mare. Studi e ricerche nelle aree costiere dei Campi Flegrei / Between land and sea. Studies and research in the coastal areas of the Campi Flegrei, born in 2021 from an agreement between the SABAP for the metropolitan area of Naples and the University of Campania Luigi Vanvitelli, with the collaboration, for the submerged areas, of the Scuola Superiore Meridionale, a systematic documentation program of the ripa Puteolana has finally been launched: only a modern scientific knowledge could offer to the politicians and to the decision-makers the tools for a regeneration of the coast that concretely takes into account the very high density and uniqueness of submerged archaeological remains of the ancient port; only the scientific knowledge, at the same time, will made the involvement of local communities in the protection of the common heritage and in situ accessibility a real possibility.
Dopo le industrie. Nuove prospettive di ricerca, sviluppo e valorizzazione nei quartieri portuali... more Dopo le industrie. Nuove prospettive di ricerca, sviluppo e valorizzazione nei quartieri portuali sommersi della ripa Puteolana (Pozzuoli, NA).
Michele Stefanile*, Michele Silani**, Maria Luisa Tardugno***
* Scuola Superiore Meridionale, michele.stefanile-ssm@unina.it
**Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, michele.silani@unicampania.it
***SABAP per l’area metropolitana di Napoli, marialuisa.tardugno@beniculturali.it
Distesi lungo una fascia costiera di quasi 2 km, tra il centro del porto di Puteoli e l’area del Portus Julius, i quartieri sommersi della ripa Puteolana costituiscono un congiunto archeologico subacqueo di straordinaria importanza, gravitante intorno al vicus Lartidianus e al vicus Annianus, alle numerose stationes di mercanti e peregrini provenienti da ogni angolo del Mediterraneo, alle interminabili distese di horrea al servizio delle flotte di Roma.
Per lungo tempo questo eccezionale contesto è stato solo scarsamente esplorato, per l’ingombrante e impattante presenza delle industrie pesanti che per buona parte del Novecento hanno contraddistinto la costa occidentale della moderna Pozzuoli.
Con la fase postindustriale seguita alla chiusura di quasi tutti gli impianti produttivi si sono aperte in anni recenti le grandi sfide della rigenerazione e della riconversione di un waterfront complesso ma ricco di potenzialità, in cui i volumi delle fabbriche dismesse sulla riva si accostano e si sovrappongono alle murature antiche, ancora conservate.
Con il progetto Tra terra e mare. Studi e ricerche nelle aree costiere dei Campi Flegrei, nato nel 2021 da un accordo di convenzione tra la SABAP per l’area metropolitana di Napoli e l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, con la collaborazione, per le aree sommerse, della Scuola Superiore Meridionale, si è finalmente dato il via a una documentazione sistematica della ripa Puteolana, nella convinzione che solo la conoscenza scientifica potrà offrire ai decisori politici gli strumenti per una rigenerazione della costa puteolana che tenga concretamente conto dell’altissima densità e dell’unicità dei resti archeologici sommersi dell’antico porto annonario, e che da essi si debba muovere per un necessario coinvolgimento delle comunità locali nella protezione del patrimonio comune.
Parole chiave:
Puteoli, porti, waterfront, rigenerazione urbana, strutture sommerse, archeologia delle coste
-------------------
After the factories. New research, development and enhancement perspectives for the submerged port districts of the ripa Puteolana (Pozzuoli, Naples).
On a coastline of almost 2 km, between the center of the port of Puteoli and the Portus Julius, the submerged districts of the ripa Puteolana constitute an underwater archaeological area of extraordinary importance, gravitating around the vicus Lartidianus and the vicus Annianus. the headquarters of merchants and pilgrims from every corner of the Mediterranean, the endless rows of horrea at the service of the fleets of Rome.
For a long time this exceptional context was only scarcely explored, due to the heavy and impactful presence of the industries that for most of the twentieth century characterized the west coast of modern Pozzuoli.
With the post-industrial phase following the closure of almost all production plants, the great challenges of the regeneration and reconversion of this complex waterfront, with the abandoned factories just above the ancient walls, have begun.
With the project Between land and sea. Studies and research in the coastal areas of the Campi Flegrei, born in 2021 from an agreement between the SABAP for the metropolitan area of Naples and the University of Campania Luigi Vanvitelli, with the collaboration, for the submerged areas, of the Scuola Superiore Meridionale, a systematic documentation program of the ripa Puteolana has finally been launched: only a modern scientific knowledge could offer to the politicians and to the decision-makers the tools for a regeneration of the coast that concretely takes into account the very high density and uniqueness of submerged archaeological remains of the ancient port; only the scientific knowledge, at the same time, will made the involvement of local communities in the protection of the common heritage a real possibility.
Key-words:
Puteoli, ports and harbous, waterfront, urban regeneration, submerged structures, coastal archaeology