Diocesi di Comana di Armenia (original) (raw)

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Comana di ArmeniaSede vescovile titolare_Dioecesis Comanena in Armenia_Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Comana di ArmeniaMappa della diocesi civile del Ponto (V secolo)
Vescovo titolare Parsegh (Manuel) Baghdassarian, I.C.P.B.
Istituita XVII secolo
Stato Turchia
Diocesi soppressa di Comana di Armenia
Suffraganea di Melitene
Eretta ?
Soppressa ?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche
Manuale

Resti del sito di Sar.

La diocesi di Comana di Armenia (in latino Dioecesis Comanena in Armenia) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e sede titolare della Chiesa cattolica.

Comana di Armenia, identificabile con Sar, nel distretto di Tufanbeyli in Turchia,[1] è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Armenia Seconda nella diocesi civile del Ponto. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Melitene.

La diocesi è documentata nelle Notitiae episcopatuum del patriarcato fino al XII secolo.[2]

Il Vetus Martyrologium Romanum, alla data del 21 luglio, ricorda il martire san Zotico: A Comana, nell'Armenia, san Zotico, vescovo e martire, che fu coronato sotto Severo.[3] Nella sua Historia ecclesiastica Eusebio di Cesarea parla di lui come di un acerrimo nemico dei montanisti.[4]

Il primo vescovo noto è Ambrogio, che secondo alcune liste conciliari, tra cui quella di Michele il Siro, prese parte al concilio di Nicea del 325.[5] Lo storico Socrate segnala la presenza del vescovo Leonzio, che sottoscrisse una lettera all'imperatore Gioviano.[6] Eraclio prese parte al concilio di Calcedonia del 451.[7] Teodoro assistette al concilio ecumenico del 553.[8]

Seguono due vescovi di incerta attribuzione, poiché le fonti non specificano se si tratti della sede di Comana di Armenia, oppure di Comana del Ponto: Giovanni, che sottoscrisse la lettera del metropolita Stiliano di Neocesarea contro il patriarca Fozio di Costantinopoli, indirizzata a papa Stefano V[9]; e Teodosio, documentato da un sigillo datato al X/XI secolo.[10]

Dal XVII secolo Comana di Armenia è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 3 aprile 2024 il vescovo titolare è Parsegh (Manuel) Baghdassarian, I.C.P.B., vescovo ausiliare di Nostra Signora di Nareg in Glendale.

I vescovi di Comana di Armenia appaiono confusi con i vescovi di Comana Pontica, perché nelle fonti citate le cronotassi delle due sedi non sono distinte.

  1. ^ (DE) Friedrich Hild, Marcell Restle, Tabula Imperii Byzantini, Band 2, Kappadokien (Kappadokia, Charsianon, Sebasteia und Lykandos), Wien, 1981, p. 208.
  2. ^ (FR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 498, voce Komana, Armenia.
  3. ^ Martitologio Romano, quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, 1955, p. 182.
  4. ^ Patrologia Greca, XX, 472.
  5. ^ (FR) Ernst Honigmann, La liste originale des Pères de Nicée. A propos de l'évêché de Sodoma en Arabie, in Byzantion 14 (1939), p. 34 e p. 46, nº 92 (Άμβρόσιος Κομάνων). Quasi tutte le liste episcopali riportano, per i vescovati di Comana in Cappadocia e per quello omonimo nel Diosponto, il nome del vescovo Elpidio. Honigmann ritiene questo poco verosimile. A partire da alcune liste conciliari, tra cui quella di Michele il Siro (Jean-Baptiste Chabot, Chronique de Michel le Syrien, tome premier, Paris, 1899, p. 250, nº 103), propone il nome di Ambrogio per la sede di Cappadocia. Dello stesso parere Eduard Schwartz (Über die Bischofslisten der Synoden von Chalkedon, Nicaea und Konstantinopel, München, 1937, p. 70).
  6. ^ Patrologia Greca, LXVII, 452.
  7. ^ Mansi, Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio, t. VI, coll. 572, 945 e 1033.
    Il successivo vescovo menzionato da Janin nella sua cronotassi, Efestio o Elpidio, fu in realtà vescovo di Comama in Panfilia.
  8. ^ Mansi, op. cit., t. IX, coll. 177, 194 e 395.
  9. ^ (DE) Ioannes, PmbZ nº 22826.
  10. ^ (FR) Gustave Léon Schlumberger, Sigillographie de l'empire byzantin, 1884, p. 293. (DE) Theodosios, PmbZ nº 27945.
    Vitalien Laurent invece, in base ad una lettura diversa del testo del sigillo, attribuisce il vescovo Teodosio alla diocesi di Conana in Pisidia (V. Laurent, Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin, vol. V/1, Paris, 1963, nº 546).
  11. ^ Secondo Eubel (vol. V, p. 165), Maigrot muore, vescovo di Comana, il 27 febbraio 1730.