Messina (original) (raw)

Messina (in siciliano Missina) è una città della Sicilia.

È situata nell'angolo nord est della Sicilia, sulla sponda occidentale dello Stretto di Messina.

A circa 90 km da Catania e 220 da Palermo, stretta tra le coste ionica e tirrenica ed i monti Peloritani, si affaccia con il suo grande porto naturale (militare e commerciale), chiuso dalla penisoletta a forma di falce di San Raineri, di fronte a Villa San Giovanni e poco più a nord rispetto a Reggio Calabria; Capo Peloro, nella zona nord della città, è invece dirimpettaio a Scilla.

Dal livello del mare è possibile salire sino a 1130 metri s.l.m., tramite i colli che sovrastano la città, al monte Dinnammare (dal latino "bimaris", due mari), che permette di vedere i due mari della città, Ionio (sullo Stretto di Messina) e Tirreno, la città sottostante, la Calabria dal suo punto più meridionale sino alla provincia di Vibo Valentia, l'Etna, le isole Eolie e la costa tirrenica con Capo Milazzo, Capo Tindari e Capo Calavà di Gioiosa Marea.

Fu originariamente fondata da coloni Calcidesi nel 757 a.C. con il nome di Zancle ; assunse il nome di Messana probabilmente quando Anassilao di Reggio, intorno al 486 a.C., la conquista e la ripopola. I Romani la conquistarono nel 264 a.C. e dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente fu, prima, in possesso dei Bizantini e, quindi, degli Arabi. Nel 1060 venne conquistata dai Normanni.

La città vanta l'ispirazione di ben due opere teatrali di Shakespeare ambientate in città: Molto rumore per nulla e Il racconto d'inverno.

Sotto i dominî svevo-angioino-aragonese, Messina raggiunse grande prosperità, divenendo capitale del Regno di Sicilia assieme a Palermo ed uno tra i primissimi centri commerciali e tra le più grandi, fiorenti ed importanti città del mar Mediterraneo. Fu, per lunghi secoli, la città siciliana più ricca, seconda nel Mezzogiorno d'Italia solo a Napoli. Entrò a far parte del Regno d'Italia dopo la spedizione dei Mille garibaldina del 1860.

Nel 1908 subì le distruzioni del noto terremoto (che ha colpito anche Reggio Calabria), che ha provocato 80.000 vittime su 140.000 abitanti dell'epoca, e dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Messina. Piazza Duomo. Tavola tratta da Sicile et Malte, 1835

Map

La città si sviluppa lungo la costa con i quartieri centrali a ridosso dell'arco del porto.

Messina è suddivisa in 6 circoscrizioni:

Normanno (I) — comprendente i quartieri Giampilieri Marina, Giampilieri Superiore, Molino, Altolia, Briga Marina, Briga Superiore, Pezzolo, Ponte Schiavo, Santa Margherita Marina, Santo Stefano di Briga, Santa Margherita, Santo Stefano Medio, Galati Marina, Galati Superiore, Galati Inferiore, Mili San Marco, Mili Marina, Mili San Pietro, Tipoldo, Larderìa e Tremestieri;

Calispera (II) — comprendente i quartieri Pistunina, Zafferìa, Santa Lucia sopra Contesse, Villaggio CEP, Villaggio UNRRA, Contesse, Minissale, San Filippo Inferiore e S. Filippo Superiore;

Tre Santi (III) — comprendente i quartieri Rione Taormina, Gazzi, Mangialupi, Rione Aldisio, Rione Ferrovieri, Cannamele, Cumìa Superiore, Cumìa Inferiore, Valle degli Angeli, Santo, Bordonaro, Calorendi, Rione Santo Bordonaro, Palmara, Carrubbara, Monte Santo, Camaro Inferiore, Camaro, Bisconte e Cataratti;

Centro storico (IV) — comprendente i quartieri Gonzaga, Montepiselli, Gravitelli, Torre Vittoria, San Raineri e Galletta;

Antonello da Messina (V) — comprendente i quartieri Villaggio Svizzero, Giostra, Basile, Ritiro, Scala Ritiro, San Licandro, Regina Elena, San Michele, SS. Annunziata e Paradiso;

Peloro (VI) — comprendente i quartieri Contemplazione, Pace, S. Agata, Ganzirri, Torre Faro, Capo Peloro, Mortelle, Timpazzi, Casa Bianca, Sperone, Faro Superiore, Curcuraci, Massa San Giovanni, Massa Santa Lucia, Massa San Nicola, Massa San Giorgio, Acqualadrone, Spartà, Castanea delle Furie, Salice, San Saba, Rodia, Ortoliuzzo e Gesso.

La maggior parte delle attrazioni di interesse turistico sono comprese nelle circoscrizioni III e IV.

Altolia, Bordonaro, Briga Marina, Briga Superiore, Castanea delle Furie, Catarratti, Cumia, Curcuraci, Faro Superiore, Ganzirri, Gesso, Giampilieri Marina, Giampilieri Superiore, Massa San Giorgio, Massa San Giovanni, Massa Santa Lucia, Massa San Nicola, Mili San Marco, Mili San Pietro, Molino, Orto Liuzzo, Pezzolo, Salice, Tipoldo, Tremestieri

Messina è collegata a Catania tramite l'autostrada A18 e Palermo con la A20. Entrambe le autostrade prevedono un pedaggio. Se si vogliono evitare le autostrade si possono prendere le statali, la SS114 verso Catania e la SS113 in direzione Palermo.

Porto di Messina

Uno dei traghetti adibito al trasporto auto

Stazione di Messina centrale

Messina è collegata via treno dal trasporto regionale di Trenitalia con le città di Catania, Siracusa e Palermo, mentre i collegamenti ferroviari con la Calabria sono garantiti da sempre più rare navi traghetto apposite.

Mappa tranviaria di Messina

L'Azienda Trasporti Messinese (ATM) collega le varie zone della città tramite autobus urbani ed una linea di tram. Biglietti: tariffa unica € 1,20; singolo a bordo € 1,50; 90 minuti € 1,25; Pass di 2 viaggi € 1,70; carta giornaliera € 2,60.

I pochi luoghi di interesse a Messina sono vicini al porto principale e sono facilmente raggiungibili a piedi. È probabile che si voglia utilizzare l'autobus o il tram per arrivare tra il centro di Messina e il terminal dei traghetti del nord a 4 km lungo la costa - questi passano ogni 10-15 minuti. L'autobus 79 fa questo tratto (ogni 30 minuti) e prosegue verso nord, verso Ganzirri e l'Istituto Marino, sulla punta nord-orientale dell'isola. Molti autobus e la ferrovia corrono verso sud.

Non ci sono troppi resti di architettura storica nella città a causa dei terremoti (specialmente quello del 1908) e i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Ma ci sono ancora abbastanza cose per meritare una passeggiata per le vie del centro. I luoghi intorno al Santuario della Madonna di Montalto e Cristo Re offrono splendide viste panoramiche sul porto e sullo stretto di Messina (vedi l'immagine del banner).

Duomo di Messina

Il Campanile con l’orologio astronomico

Maria Santissima Annunziata dei Catalani

Sacrario di Cristo Re

Santuario della Madonna di Montalto

Chiesa del Carmine

Chiesa di Santa Maria Alemanna

Chiesa Normanna Santa Maria di Mili

Palazzo Zanca

Galleria Vittorio Emanuele III

Palazzo Piacentini

Palazzo Monte di Pietà

Palazzo del Granchio

Palazzo Calapj-D'Alcontres

Palazzo Cerruti

Palazzo Tremi

ex palazzo Littorio

La resurrezione di Lazzaro del Caravaggio

Monumento a Giuseppe Natoli di Lio Gangeri, 1880

Fontana del Nettuno

Fontana di Orione

Porta Grazia

Pilone di Torre Faro

La riserva Laguna di Capo Peloro

Nella zona di Tremestieri c'è una buona concentrazione di centri commerciali.

Un piatto di pidoni

Un prodotto tipicamente messinese è il pidone, è un rustico a mezza luna simile al calzone. Con indivia riccia (scarola), tuma, acciughe sotto sale e pepe, cucinato fritto o al forno.

Si consiglia di mantenere i soliti comportamenti di prudenza suggeriti, come non lasciare i propri bagagli incustoditi o esibire a lungo denaro contante in mano.

Per farmacie di turno consulta il sito ufficiale qui

Presenti numerosi uffici postali situati in varie zone della città.

Ottima la copertura telefonica nel centro città, sia 2G che 3G che 4G; presente un negozio monomarca Fastweb a pochi passi da Piazza Cairoli ed un monomarca Wind.

Presenti connessioni da rete fissa e mobile, usabile anche la rete WOW-FI per i clienti Fastweb, sia di rete fissa che mobile.

Panorama dello stretto dal Santuario della Madonna

Le città turistiche più vicine sono Milazzo e Capo d'Orlando sulla Sicilia tirrenica, Taormina e Giardini-Naxos su quella ionica e Reggio Calabria al di là dello Stretto; tramite Villa San Giovanni è possibile raggiungere Scilla e Tropea.

Se la giornata è limpida si può salire sui Peloritani per raggiungere il 38.15837115.4648114 Santuario della Madonna di Dinnammare da dove si può godere di una splendida vista dell'intero stretto di Messina a quota 1100 mt. Il culto dell'immagine sacra presso la chiesa è molto antico e ricollegato ad alcune leggende. Secondo una di esse la tavola venne ritrovata in cima al monte da un pastorello che la portò a casa ma il giorno successivo, al suo risveglio, la tavola era sparita per riapparire nuovamente in cima al monte. L'evento si sarebbe riproposto per due giorni consecutivi. Alla notizia, il parroco di Larderia volle che l'immagine sacra venisse conservata in chiesa ma anche stavolta il giorno dopo venne ritrovata sul monte. Gli abitanti del paese quindi costruirono un santuario sulla cima della montagna. Secondo un'altra leggenda, invece, l'immagine sarebbe stata portata sulle spalle da due delfini che la depositarono sulle spiagge di fronte Larderia, ritrovata da alcuni pescatori e successivamente portata in cima al monte. I due delfini, infatti, accompagnano la raffigurazione della madonna col bambino.
Nei dintorni sono anche presenti diversi sentieri escursionistici.

Città Usabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).