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Pier Desiderio Pasolini

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Pier Desiderio PasoliniLiber Liber2019-12-19T18:44:48+01:00

Pier Desiderio PasoliniPier Desiderio Pasolini nacque presso Ravenna, il 22 settembre 1844. Il padre Giuseppe, di nobile famiglia, fu noto uomo politico di tendenze liberali moderate il quale, avendo conosciuto l’allora vescovo di Imola Mastai Ferretti che divenne papa col nome di Pio IX, fece parte della consulta di stato nel 1847 e fu poi ministro dell’agricoltura nel governo Antonelli. La madre, Antonia Bassi, è descritta nel testo del 1874 La contessa Antonietta Pasolini (1825-1873). Memorie del suo primogenito.

L’infanzia e la gioventù di Pasolini si svilupparono nel solco dell’attività politica del padre. Anche su questo periodo fornisce lui stesso testimonianza diretta nel suo testo del 1880 Giuseppe Pasolini 1815-1876. Memorie raccolte da suo figlio che per ricchezza documentaristica e per descrizione di un’epoca che coinvolge momenti storici importantissimi con epicentro l’unificazione d’Italia, risulta essere forse il suo scritto più importante.

Negli anni ’50 soggiornò a Firenze, e dopo un breve rientro in Romagna, fu prima a Milano e poi a Torino, dove il padre fu prefetto fino al 1864. Seguì il padre anche nei viaggi in Inghilterra e Francia.

Dopo non poche incertezze relativamente agli studi da seguire frequentò la facoltà di legge prima a Torino e poi a Bologna, laureandosi nel 1866 con Cesare Albicini.

Essendo morto il fratello Enea nel 1869 rimase responsabile della gestione dei beni di famiglia alla morte del padre, perseguendo nel contempo una carriera politica che lo portò dapprima nel consiglio comunale di Ravenna, deputato dal 1882 al 1886 e senatore dal 1889.

Fu interessato particolarmente agli studi di tipo genealogico. Le Memorie storiche della famiglia Rasponi (1050-1876) fu scritto in occasione delle nozze della sorella Angelica, essendo lo sposo appartenente alla famiglia Rasponi.

Si sposò con Maria Ponti, appartenente a una famiglia di industriali tessili lombardi e che successivamente fu attiva nel movimento femminile italiano.

Ampliò quindi i suoi studi storici incentrati quasi sempre su Ravenna e sulla Romagna. Gli statuti di Ravenna ordinati e descritti (1257-1590), del 1868, I tiranni di Romagna ed i papi del medio evo del 1888) e infine Ravenna e le sue grandi memorie del 1912. La sua opera più nota e ponderosa resta quella su Caterina Sforza, in tre volumi, del 1893.

Morì a Roma il 21 gennaio 1920 dopo una lunga malattia e poco dopo la morte della amata sorella Angelica.

Fonti:

Note biografiche a cura di Paolo Alberti

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

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