Émile Zola (original) (raw)

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Émile Zola

Émile ZolaLiber Liber2018-01-16T18:07:11+01:00

Émile ZolaFiglio di un ingegnere italiano, nacque a Parigi nel 1840 e vi morì nel 1902, ucciso nel sonno dalle emanazioni gassose di un calorifero.

Iniziò la sua vita di lavoro presso la libreria Hachette e, datosi ben presto alla letteratura, esordì con due romanzi, che furono poco notati o poco lodati: I misteri di Marsiglia e Il voto di una morta.

A 24 anni pubblicò i Racconti a Ninon e a 25 Le confessioni di Claudio, che incominciarono a conciliargli l’attenzione del pubblico. Lo prese allora quella febbre di lavoro che non lo abbandonò più fino alla morte. Nel 1866 comparvero due volumi di critica; nel ’67 Teresa Raquin e un terzo volume di critica; nel ’68 Maddalena Ferat.

In quello stesso anno cominciò a prender forma nella sua mente l’idea di narrare, in una serie di romanzi, la “storia naturale e sociale di una famiglia sotto il secondo impero” – la famiglia dei Rougon-Macquart. Questo suo grande ciclo, che ad opera compiuta risultò di venti romanzi, perfettamente connessi, studia l’uomo fisiologico, soggetto alla legge dell’eredità naturale.

È una vasta e amara epopea, che ha per protagonisti i discendenti di una famiglia, nei quali una prima lesione organica determina, secondo l’ambiente in cui ciascuno si trova a vivere, i sentimenti, i desiderî, le passioni, tutto ciò che muove gli individui nell’arena della vita, fatalmente, inesorabilmente, in virtù di quella causa iniziale, perchè ciascuno porta il suo destino nei suoi nervi e nel suo sangue.

A Parigi o in provincia, all’osteria, nella miniera, in ferrovia, alla borsa, nell’esercito, nel gabinetto da lavoro, nell’alcova, gli eroi del ciclo dei Rougon-Macquart sono persone vive, rappresentate con una evidenza e una potenza di verità insuperate. Questo il segreto dell’immensa diffusione raggiunta dai romanzi di Zola. Nessun romanziere moderno fu letto quanto lui in Francia e all’estero.

I Rougon-Macquart s’iniziarono con La fortuna dei Rougon (1871), dopo la disfatta e l’umiliazione della Francia; ma il piano dell’opera grandiosa era già completo nella mente dell’autore, che nel 1893 ne coronava il fastigio col Dottor Pascal, a cui è annesso l’albero genealogico della famiglia, come lo aveva immaginato prima di mettersi al grande lavoro.

Chi rimprovera a Zola la sua inclinazione a rappresentare i lati orridi della vita e le brutture della società con estrema crudezza di colori, pensi che da tutto quel materialismo, da tutto quel pessimismo, a ben comprendere l’opera sua, è possibile desumere un alto ideale umano, che si leva dal marcio, come dal letame un magnifico fiore.

Un alito di poesia, che già spira nelle pagine di Germinal, della Disfatta e del Dottor Pascal, s’accentua e solleva gli animi nella serie delle Tre Città: Lourdes (1894), Roma (1896), Parigi (1898); trasporta in un turbine avvolgente verso le più alte speranze nei Quattro Evangeli: Fecondità (1899), Lavoro (1901), Verità (1902), interrotti dalla morte quando l’autore lavorava a Giustizia.

Per la verità e la giustizia Emilio Zola sostenne battaglie non soltanto artistiche e letterarie. La rivendicazione eroica dell’innocenza del capitano Dreyfus gli costò persecuzioni e amarezze inenarrabili, ma coronò degnamente la sua vita di combattente per l’ideale.

Note biografiche estratte da
Nuove storielle a Ninetta / Emilio Zola ; versione di Raffaello Barbiera; Milano : Treves, stampa 1922. – 214 p. ; 18 cm. – (biblioteca Amena ; 118)

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

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