Zhuang zi (original) (raw)

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Zhuang zi

Zhuang ziLiber Liber2018-06-19T17:05:24+02:00

Zhuang ziZhuang zi (Chuang-tzu, ma le forme varianti sono numerose) fu un filosofo e letterato cinese che visse nella seconda metà del IV secolo a.C. (date tradizionalmente accreditate sono 369-286). Probabilmente originario di Mêng, nel ducato di Sung, che faceva parte del regno di Wei (situato nell’odierno Honan).

Le notizie relative alla sua vita sono poche e incerte. Da giovane ricoprì forse una carica pubblica che abbandonò comunque presto e successivamente rifiutò sempre qualunque incarico politico che potesse intaccare la sua libertà. Nella biografia dedicatagli da Ssu-ma Ch’ien nel suo Shih-chi si racconta che al messaggero inviato da re Wen di Ch’u per convincerlo ad accettare, largamente compensato, la carica di ministro, rispose: “preferisco sguazzare nella mota che sottomettermi all’etichetta e agli obblighi di corte”.

Anche i suoi tre matrimoni sono probabilmente leggendari. Con la terza moglie si narra che si ritirò presso la montagna di Nan-hua dove terminò la sua esistenza. In ogni caso è quasi unanimemente considerato insieme a Lao-tzu e a Lieh-tzu il capostipite delle teorie taoiste.

La sua opera porta, in cinese, il nome di Nan-hua-chên ching ma è poi conosciuta col nome del suo autore come Chuang-tzu, poiché è fatto frequente chiamare col nome del maestro le raccolte dei suoi insegnamenti ai quali vengono spesso accorpati quelli dei discepoli. Oggi conta 33 capitoli, ma sotto gli Han erano 52. Fin dall’antichità viene convenzionalmente diviso in tre sezioni: sezione “interna” (i primi sette capitoli); sezione “esterna” (capitoli dall’ottavo al 22°) e gli ultimi 11 capitoli vengono invece detti “sezione variata”. Secondo vari commentatori questa suddivisione, che non appare chiarissima, starebbe a significare che la sezione interna sia l’opera originale del filosofo, mentre gli altri capitoli siano elaborazioni ad opera soprattutto dei discepoli.

Chuang-tzu è considerato il più importante filosofo e prosatore dell’antichità cinese, portatore di un vocabolario ricco e di uno stile originale, fondato su aneddoti, dialoghi e analogie. Spessissimo citato Hui Tzu, che era un celebre sofista e suo amico. In polemica invece con i confuciani e i seguaci di Mo-ti. Evidente il contrasto tra le teorie mistiche dei taoisti e quelle umanistiche dei confuciani. Secondo Chuang-tzu l’uomo perfetto non fa nulla e il saggio non produce nulla: essi si limitano a contemplare l’universo e ad estraniarsi dalla società umana.

L’approccio ai problemi morali è senza dubbio relativistico: bene e male, verità e menzogna, giustizia e ingiustizia sono concetti circoscritti a questa vita, poiché nel tao queste dicotomie non hanno senso.

Fonti:

Note biografiche a cura di Paolo Alberti

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

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