egle mocciaro | Masaryk University (original) (raw)

Papers by egle mocciaro

Research paper thumbnail of A Cognitive-Pragmatic Description of Evaluative Suffixes in Latin Letters: The Case of -llus

In C. Cabrillana. Recent Trends and Findings in Latin Linguistics Volume I: Syntax, Semantics and Pragmatics. Volume II: Semantics and Lexicography. Discourse and Dialogue. Berlin: De Gruyter, 2024, p. 331-347, 2024

This paper aims to analyse the behaviour of the Latin suffix -llus in a corpus of letters from th... more This paper aims to analyse the behaviour of the Latin suffix -llus in a corpus of letters from the classical and early post-classical periods in the light of the synchronic and diachronic polysemy model developed within cognitive linguistics and the morpho-pragmatic approach to diminutives. It is proposed that approximation is a central value in the semantic network of the suffix, which expresses a certain distance from the default values conveyed by the base. This distance may occur from the categorial centre (internal approximation), in which case the suffix modifies the semantics of the base but does not alter the categorial status of the referent. Alternatively, the suffix may impact categorial membership tout court (external approximation), throwing into question the categorial properties of the base. We here propose a semantic map to represent these semantic cores and the way they radiate towards other meanings that constitute the polysemous network of the suffix.

Research paper thumbnail of Compagni e altre metafore: la rete semantica della preposizione cum in Plauto

De Felice, I., Fedriani, C. (Eds). Studies in Cognitive Classical Semantics. 1st edition. Alessandria: Dell'Orso, 2024, p. 79-109, 2024

Si descrive la rete semantica della preposizione cum + ablativo nella fase della lingua latina te... more Si descrive la rete semantica della preposizione cum + ablativo nella fase della lingua latina testimoniata dalle commedie di Plauto (tra il III e il II secolo a.C.). La preposizione cum in latino interviene in una serie di funzioni, semantiche e grammaticali, che sono state oggetto di trattazione sia nei lessici, nelle grammatiche e negli studi tradizionali, sia nella letteratura linguistica di stampo funzionalista e tipologico. In questo panorama manca un’analisi del comportamento della preposizione che, a partire dai principi dell’embodiment e della grammatica cognitiva, ne indaghi la rete semantica e cerchi di motivarne la polisemia e di analizzare i ruoli semantici che contribuisce a esprimere.

Research paper thumbnail of Seminario permanente di linguistica 2024-25 "Insegnare linguistica, educare alla lingua: strumenti per la didattica universitaria" Calendario degli incontri, autunno 2024 https://cesnet.zoom.us/j/91204121061

Research paper thumbnail of Quale italiano per quali parlanti? Processi di trasmissione linguistica familiare nella Sicilia contemporanea fra usi predicati e usi praticati

Nel lavoro vengono osservate le modificazioni dei rapporti di forza fra codici e variet\ue0 nel r... more Nel lavoro vengono osservate le modificazioni dei rapporti di forza fra codici e variet\ue0 nel repertorio linguistico della Sicilia contemporanea. Il punto di osservazione dei processi di riassestamento repertoriali \ue8 rappresentato dalla famiglia, perno attorno al quale ruota il campionamento per quote della sezione sociovariazionale dell'Atlante Linguistico della Sicilia (ALS). Il lavoro \ue8 diviso in due parti. Nella prima si fornisce una rappresentazione quantitativa del processo di italianizzazione avvenuto in Sicilia negli ultimi decenni (campione di 236 informatori), sulla base delle risposte alla parte autovalutativa del questionario ALS. Nella seconda parte, il quadro emerso dall'analisi quantitativa degli usi dichiarati viene problematizzato attraverso un confronto qualitativo delle reali produzioni linguistiche degli informatori

Research paper thumbnail of Modalità e dintorni in siciliano: status quaestionis e prospettive di ricerca

Modalità e dintorni in siciliano. Cuadernos de Filología Italiana., 2023

Il contributo propone una rassegna di studi sulla modalità e sulla codifica modale in siciliano c... more Il contributo propone una rassegna di studi sulla modalità e sulla codifica modale in siciliano che tiene conto sia dei lavori di ambito dialettologico, sia di quelli che si sono occupati di indagare, in maniera approfondita e teoricamente orientata, alcuni settori specifici del dominio modale. Si introduce, inoltre, qui, una raccolta di saggi dedicati ai “dintorni” della modalità, all’interno della quale si esplorano le periferie della categoria, la contiguità con altri domini nozionali e se ne indagano le interazioni con una varietà di ambiti pragmatici, prendendo in considerazione gli studi degli ultimi decenni che a questi argomenti hanno dedicato una attenzione crescente.

Research paper thumbnail of Approximation through suffixation: -ḍḍu/-a in Sicilian

Zeitschrift für Wortbildung Journal of Word Formation, 2023

This article investigates the use of the Sicilian suffix -ḍḍu/-a for the expression of approximat... more This article investigates the use of the Sicilian suffix -ḍḍu/-a for the expression of approximation. On the basis of a survey of a corpus of ethnotexts and the outputs of a translation questionnaire, we propose that approximation is a core value in the semantic network of the suffix,
expressing a certain distance from the default values conveyed by the base. In terms of prototypicality, this distance may occur from the categorial centre (internal approximation): the suffix modifies the semantics of the base but does not alter the categorial status of the referent. Alternatively, the suffix may impact on categorial membership tout court (external approximation), questioning the categorial properties of the base. Based on this classification, the semantic cores of the suffix
are represented in a map showing the connections between the various meanings identified in the corpus

Research paper thumbnail of Acquisizione Della Lingua Seconda e Alfabetizzazione: Un Caso DI Studio a Palermo

Italiano LinguaDue

Il ruolo dell’alfabetismo nell’acquisizione delle lingue seconde ha finora ricevuto un’attenzione... more Il ruolo dell’alfabetismo nell’acquisizione delle lingue seconde ha finora ricevuto un’attenzione solo periferica nella ricerca acquisizionale. Una lacuna, questa, piuttosto sorprendente se si considera che alfabetizzazione e scolarizzazione limitate sono fattori significativi nell’ambito delle nuove migrazioni verso l’Europa. L’articolo discute alcuni dei risultati di una recente ricerca condotta alla Scuola di Lingua italiana per Stranieri (ItaStra) dell’Università di Palermo, che ha tentato di ricostruire il percorso attraverso cui si sviluppa la morfosintassi verbale nell’italiano lingua non materna di apprendenti adulti con limitate competenze alfabetiche e confrontando questo percorso con quanto emerso da decenni di ricerca sull’acquisizione delle lingue seconde. Second language acquisition and literacy: a case study in Palermo The role of literacy in second language acquisition has so far received only peripheral attention in this field of research. This is a rather surpris...

Research paper thumbnail of The case of cusà in Sicilian: From interrogative clause to epistemic adverb and discourse marker

Research paper thumbnail of Literacy and literacy practices: Plurilingual connected migrants and emerging literacy

Journal of Second Language Writing

Research paper thumbnail of Aspetti della prosodia nell'interlingua di apprendenti vietnamiti di italiano L2: un'ipotesi di trattamento task-based in contesto guidato

Research paper thumbnail of Le grammatiche e il sapere linguistico del parlante tra L1 e L2

Le grammatiche e il sapere linguistico del parlante tra L1 e L2., 2018

Nel contributo si analizzano le caratteristiche di alcuni manuali di grammatica di italiano come ... more Nel contributo si analizzano le caratteristiche di alcuni manuali di grammatica di italiano come L1 e L2 per verificare quale tipo di lingua viene proposto. In particolare ci si propone di verificare quanto le grammatiche siano aperte alle dimensioni di variazione dell'italiano contemporaneo, quanto spazio trovi in esse il sapere linguistico del parlante e quanto il criterio dell'accettabilit\ue0 degli usi si affianchi a quello della norma e infine se \ue8 possibile rintracciare differenze tra le grammatiche di italiano come L1 e quelle di L2. Per mettere in correlazione usi effettivi, accettabilit\ue0 e norma linguistica ci si \ue8 servite del corpus di parlato a codice bloccato italiano di parlanti di istruzione alta dell'Atlante Linguistico della Sicili

Research paper thumbnail of Suffissi Valutativi in Plauto Una Proposta Cognitivista e Morfo Pragmatica

Lingue Antiche e Moderne, Oct 30, 2020

Latin evaluative suffixes, especially diminutives, have received considerable attention in the re... more Latin evaluative suffixes, especially diminutives, have received considerable attention in the relevant literature, but a morphological-pragmatic analysis of their uses is still lacking. This work aims at analysing the behavior of the archaic Latin suffix -llus within a theoretical framework combining Dressler-Merlini Barbaresi's (1994) morpho-pragmatic model and the cognitive perspective on polysemy and the pragmatic polyfunctionality of evaluative suffixes. As an evaluative suffix, -llus is used with a proper diminutive function that adds to the base the semantic component small. In many cases, however, -llus plays a function related to the complex system of relations between the speaker, the listener and the communicative situation. In such cases, it has scope on the entire speech-act and is used to express a range of meanings among which imprecision, attenuation, endearment, euphemism, irony, playful or generically affective attitude.

Research paper thumbnail of The development of L2 Italian morphosyntax in adult learners with limited literacy

UnipaPress, 2020

Even a quick glance at the indexes of the most important journals on second language acquisition ... more Even a quick glance at the indexes of the most important journals on second language acquisition or the programmes of the main conferences in this field immediately reveals that the vast majority of research concerns educated and literate learners. Indeed, attention to the role that low or non-literacy plays in adult acquisition of a non-mother tongue is still peripheral, if not almost non-existent. This is unfortunate if we consider that low literacy and schooling rates are a significant factor in new migrations in Europe, including Italy. The result of field research conducted in Palermo, this volume contributes to filling this gap by reconstructing the pathway through which verbal morphosyntax develops in Italian spoken by low and non-literate learners, and by comparing this pathway with that which has emerged from decades of research on second language acquisition.

Research paper thumbnail of Why and How Grammar Matters for Post-puberty Immigrants with Limited Formal Schooling

Educational Linguistics, 2022

Research paper thumbnail of Spazio e percorso in siciliano antico: analisi di un corpus

In ancient Sicilian, basic spatial relations are encoded by means of prepositional phrases introd... more In ancient Sicilian, basic spatial relations are encoded by means of prepositional phrases introduced by 'da' and 'di' (origin), 'a', 'in' and 'intra' (location and direction), 'per/pir/pri' (path). This contribution offers a description of these encoding means based on the examination of a corpus of Sicialian texts of the 14th to 16th centuries. The analysis is carried out against a cognitive grammar theoretical background and takes into account the existing studies on spatial relations in the world languages. These studies brought to light some recurring patterns: for instance, 'direction' tends to be encoded in a more articlulated way than 'origin', while the encoding of 'path' seems to crosslinguistically less autonomous than that of the other spatial relations. The data obtained from the scrutiny of the corpus allow us to observe the degree of consistency or deviation of ancient Sicialin from the general cr...

Research paper thumbnail of Asymmetries in path encoding in Sicilian

Studies in Language Companion Series, 2017

This talk aims at describing the encoding of path within the system of spatial relations in Sicil... more This talk aims at describing the encoding of path within the system of spatial relations in Sicilian, an Italo-Romance language spoken in Sicily and its satellite islands. In general terms, spatial relations in Sicilian remain largely unexplored in the light of the current linguistic theories. As a consequence, the first point addressed in the proposed description is the comparison of Sicilian data with the cross-linguistic scenario. It is generally argued in the relevant literature that the encoding of path appears to be less autonomous compared to source, goal, and location at the cross-linguistic level, and its encoding is frequently based on location (see Stolz 1992). In Sicilian, the system of spatial relations can be broadly described as follows: (a) Location and direction can be expressed by the same prepositions, whose specific spatial value depends on the presence of a state or motion verb respectively. Moreover, each preposition is typically found with specific landmarks: - a \u2018in, at, to\u2019 (< Lat. ad \u2018towards, near to, by\u2019, cfr. Rohlfs 1969: 798) + place nouns; (1) vaiu a\u2019 casa /sugnu a\u2019 casa \u2018I\u2019m going home/I\u2019m at home\u2019 - (i)n \u2018in, to\u2019 (< Lat. in \u2018in(to)\u2019, cfr. Rohlfs 1969: 210; Varvaro 1988: 723) + very specific and salient landmarks (such as Palermo, that is, the administrative, cultural and touristic capital of Sicily; or the ground): (2) vaiu \u2018m Palermu \u2018I\u2019m going to Palermo\u2019 (3) accura a un cariri \u2018n terra \u2018Be careful and not to fall to the ground!\u2019 - nn- (the etymology is discussed: it was traced back to the Sicilian adverb unni 'where' or to Latin intra or intus (ad) 'inside\u2019, cfr. Rohlfs 1969:228; Varvaro 1988:723; Leone 1995:52) + animate nouns (or nouns denoting commercial activities, e.g. Benetton): (4) vaiu nn\uf9 dutturi/nn\ue0 zia/nn\uec Benetton \u2018I\u2019m going to the doctor\u2019s office/ my aunt\u2019s house / the Benetton store\u2019 (b) Source is expressed by means of the preposition d(i) \u2018from, of\u2019 (< Lat. de \u2018from\u2019, Rohlfs 1969: 208), which is also found in some perlative constructions: (5) vegnu di nn\uec tia \u2018I\u2019m coming from your place\u2019 (6) pigghiav\uf9 di dda p\uec gghiri a t\uf2 casa \u2018I took that road to go to your house\u2019 (c) Path is expressed by means of a dedicated preposition, i.e. (p)pi \u2018through\u2019 (also pri, cfr. Rohlfs 1969: 212 < Lat per \u2018through\u2019). More precisely, (p)pi expresses both unidirectional and multidirectional path: (7) pigghi\ue0u ppi mienzu i tirrina \u2018I took the road in the midst of the lands\u2019, example in Leone 1995: 52) (8) vaiu p\uec li strati \u2018I go throughout the roads\u2019 It is relevant to observe that the multidirectional relation may also be encoded by means of a non-prepositional construction which consists in the doubling of a place noun, such as strata \u2018way, street, road\u2019, casa \u2018house, home\u2019, expressing the spatial extension along which motion is carried out (Amenta 2010; Todaro 2012; Todaro, Villoing, Gr\ue9a forth.). (9) Pinu firria strati strati \u2018Pino is hanging around the streets\u2019 (10) Vai caminannu casa casa \u2018I\u2019m walking throughout the house\u2019 The second issue addressed concerns the diachronic path through which the system of the spatial relations has developed throughout the history of Sicilian. To this purpose, three electronic corpora have been queried in order to collect a sample of data testifying how the spatial relations - and, in particular, path(s) - are represented at different stages of the language. More specifically, ancient Sicilian (first attested in the 14th century) and modern Sicilian (15th to 19th centuries) data derives from OVI and ARTESIA, while contemporary Sicilian data derives from ALS

Research paper thumbnail of Toward a Cognitive Classical Linguistics

Research paper thumbnail of Sperimentazioni di riflessione linguistica in classi multilingui

L’insegnante di italiano L2 nelle classi plurilingui si confronta con il problema della compresen... more L’insegnante di italiano L2 nelle classi plurilingui si confronta con il problema della compresenza di apprendenti con lingue diverse, anche tipologicamente molto distanti dall’italiano, di cui l’insegnante non può avere competenza. Ciò pone di fronte a due ordini di sfide: a) recuperare competenze nella L1 degli apprendenti che possano agevolare il processo di apprendimento nella L2; b) sperimentare modi per sviluppare una riflessione metalinguistica che porti a recuperare il common core di conoscenze condivise legate alle categorie nozionali che stanno alla base delle differenziazioni funzionali e formali del sistema grammaticale in via di apprendimento. Uno dei compiti centrali della scuola può essere proprio quello di integrare, potenziare e favorire il processo di acquisizione spontanea della lingua attraverso percorsi di riflessione linguistica che passino anche attraverso processi di comparazione consapevole la/le L1 e la L2.

Research paper thumbnail of Vuliri + PP nei dati dell’Atlante Linguistico della Sicilia

Il contributo descrive alcune perifrasi del siciliano contemporaneo, in cui una forma flessa del ... more Il contributo descrive alcune perifrasi del siciliano contemporaneo, in cui una forma flessa del verbo vuliri 'volere' è costruita con il participio passato (PP) di un verbo lessicale, come in: (1) U scaluni è lordu: voli essiri puliziatu 'Il gradino è sporco: deve essere pulito'; (2) U picciriddu voli essiri accattata na cosa ruci 'Il bambino vuole che gli si compri una cosa dolce'; (3) U picciriddu voli accattata na cosa ruci 'Il bambino vuole che gli si compri una cosa dolce'. Benché superficialmente simili, i tipi in (1)-(3) si differenziano sul piano semantico-funzionale e su quello morfosintattico: in (1), vuliri, verbo basicamente volizionale, veicola un significato modale deontico, assente negli altri casi; (1) e (2) sono strutture formalmente passive, il cui soggetto si accorda con il PP del verbo; esse differiscono però semanticamente, perché solo in (1) il soggetto incarna il ruolo di paziente (l'oggetto del PP transitivo), mentre in (2) esso mantiene la funzione di primo argomento (animato) del verbo volizionale (dunque il ruolo di esperiente coincidente con il potenziale beneficiario dell'evento denotato dal PP); (1) ammette soggetti inanimati, mentre in (2) e (3), dove il valore volizionale è intatto, il soggetto è caratterizzato dal tratto di animatezza. Poiché l'animatezza è un'implicazione della volizionalità, la presenza di soggetti inanimati nel tipo (1) rappresenta un'estensione connessa allo slittamento della funzione di vuliri da volizione a necessità deontica e suggerisce un processo di grammaticalizzazione nell'ambito del dominio della modalità; (2) e (3), simili sul piano semantico-funzionale, differiscono a livello formale per la presenza dell'ausiliare passivo essere in (2); (2) e (3) differiscono in termini diafasici perché volere + PP è possibile anche in italiano scritto di registro letterario e saggistico 2 .

Research paper thumbnail of The interaction of temporal-aspectual features in modal polysemy: a case-study from Sicilian

THE INTERACTION OF TEMPORAL-ASPECTUAL FEATURES IN MODAL POLYSEMY: A CASE-STUDY FROM SICILIAN. We ... more THE INTERACTION OF TEMPORAL-ASPECTUAL FEATURES IN MODAL POLYSEMY: A CASE-STUDY FROM SICILIAN. We intend to analyse a number of Sicilian constructions involving the modal vuliri \u201cwant\u201d and the modal periphrasis aviri a \u201chave to+ infinitive\u201d. They are used to express both modal values and futurity (Sicilian, but not Italian, lacks a synthetic future). Our analysis is largely based on Cognitive Grammar, according to which modality is a strategy of grounding, involving different kinds of subjectification (Langacker 1991; Traugott 1989), variously grammaticalised in languages. The scalar nature of grammaticalisation processes (Heine et al. 1991) also accounts for the polysemous behaviour of modals, as well as their intralinguistic overlapping. Modal meanings are frequently activated by other coordinates, concerning both the features of Transitivity (animacy of the subject, coded or implied agentivity, punctuality, telicity of the predicates, cf. Hopper-Thompson 1980; 2001) and the degree of grammaticalisation of the modal means. Although vuliri and aviri a converge in the expression of two semantic cores, i.e. (1) Necessity and (2) Prediction, they express a different degree of grammaticalisation. In particular, vuliri is only partially grammaticalised and coexists with a lexical counterpart: 1. A pasta voli cociri /a (a) cociri The pasta want.PRS.3SG cook.INF/have.PRS.3SG (to) cook.INF \u201cThe pasta needs to be cooked\u201d 2. Voli chioviri /a (a) chioviri want.PRS.3SG rain.INF / have.PRS.3SG (to) rain.INF \u201cIt will rain/It is going to rain\u201d 3. Iddu voli i puma / manciari / a (a) manciari/ He want.PRS.3SG the apple.PL/ eat.INF/ have PRS.3SG (to) eat.INF/ *Iddu a (a) puma He have.PRS.3SG (to) apple \u201cHe wants the apples/He wants to eat/He has to eat/ *He has to apple\u201d We hypothesize that the grammaticalised uses of vuliri do not completely opacify the original semantics of volition and the metaphor which allows its extension from animate subjects to inanimate ones. Thus, the inanimacy of the subject plays a crucial role in determining the modal reading. Moreover, the basic \u201cverbiness\u201d of vuliri accounts for the almost exclusive connection with deontic (less grammaticalised, Sweetser 1990; Bybee et al. 1994) values,while an epistemic interpretation only arises under specific contextual constraints, i.e. when an agentive, human implication is radically excluded (as in 2, where a meteorological predicate is involved). On the contrary, aviri a is a fully grammaticalised means of modal expression, not sensitive to the animacy of the subject. Even if the general conditions of agentivity contribute in orienting the modal reading in a deontic or epistemic direction, they crucially interact with the temporal-aspectual patterns, which are a trivial variation for vuliri: 4 Tu a (a) ffari comu dici iddu (deontic) You have.PRS.2SG (to) do.INF as sayPRS.3SG. he \u201cYou must do as he says\u201d 5. Tu avisti a ffari comu dissi iddu (epistemic) You have.PST.2SG (to) do.INF as say.PST.3SG. he \u201cYou must have had to do as he sayd\u201d The deontic value is commonly expressed with the present tense, while a past tense inflection moves the modal meaning towards an epistemic interpretation. This pattern is consistent with Langacker (1991) analysis of distal morphemes, as conveying some sort of non-immediacy, i.e. non-reality, in that the past inflection \u201cpertains to the degree of likelihood rather than 29 temporal location\u201d (Langacker 1991: 241). The interaction between transitivity features and temporal-aspectual modifications become more complex for the presence of actional constraints on the modalized proposition (Pietrandrea 2005): epistemic values are normally activated only by the use of aviri a with stative verbs, typically essere (to be) and avere (to have): 6. Hannu a essiri i tri Have.PRS.3PL. to be.INF the.PL three \u201cIt must be three o\u2019clock\u201d 7. Tot\uf2 a\u2019 a aviri i picciuli Tot\uf2 have.PRS.3SG. to have.INF. the.PL. money \u201cTot\uf2 must have the money\u201d On the other hand, temporal-aspectual and actional modifications do not wield any influence on the less grammaticalised vuliri. Matches and mismatches in the domains of vuliri and aviri a can be interpreted assuming the existence of a modal continuity (deontic\u2194epistemic), both at the abstract level of modal categories\u2019 typology and at the concrete one of their linguistic expression. In particular, our aim is to provide an interpretation of the proposed data according to a multifactorial hypothesis of modality as a radial structure with a prototypical nucleus branching out into a complex of meanings, where transitivity, grammaticalisation, and temporal-aspectual shifts play a crucial role. REFERENCES: Bentley D. 2000, \u201cMetonymy and metaphor in the evolution of modal verbs: Evidence from Italo-Romance\u201d, Belgian Journal of Linguistics 14:1-22. Bybee J., Perkins…

Research paper thumbnail of A Cognitive-Pragmatic Description of Evaluative Suffixes in Latin Letters: The Case of -llus

In C. Cabrillana. Recent Trends and Findings in Latin Linguistics Volume I: Syntax, Semantics and Pragmatics. Volume II: Semantics and Lexicography. Discourse and Dialogue. Berlin: De Gruyter, 2024, p. 331-347, 2024

This paper aims to analyse the behaviour of the Latin suffix -llus in a corpus of letters from th... more This paper aims to analyse the behaviour of the Latin suffix -llus in a corpus of letters from the classical and early post-classical periods in the light of the synchronic and diachronic polysemy model developed within cognitive linguistics and the morpho-pragmatic approach to diminutives. It is proposed that approximation is a central value in the semantic network of the suffix, which expresses a certain distance from the default values conveyed by the base. This distance may occur from the categorial centre (internal approximation), in which case the suffix modifies the semantics of the base but does not alter the categorial status of the referent. Alternatively, the suffix may impact categorial membership tout court (external approximation), throwing into question the categorial properties of the base. We here propose a semantic map to represent these semantic cores and the way they radiate towards other meanings that constitute the polysemous network of the suffix.

Research paper thumbnail of Compagni e altre metafore: la rete semantica della preposizione cum in Plauto

De Felice, I., Fedriani, C. (Eds). Studies in Cognitive Classical Semantics. 1st edition. Alessandria: Dell'Orso, 2024, p. 79-109, 2024

Si descrive la rete semantica della preposizione cum + ablativo nella fase della lingua latina te... more Si descrive la rete semantica della preposizione cum + ablativo nella fase della lingua latina testimoniata dalle commedie di Plauto (tra il III e il II secolo a.C.). La preposizione cum in latino interviene in una serie di funzioni, semantiche e grammaticali, che sono state oggetto di trattazione sia nei lessici, nelle grammatiche e negli studi tradizionali, sia nella letteratura linguistica di stampo funzionalista e tipologico. In questo panorama manca un’analisi del comportamento della preposizione che, a partire dai principi dell’embodiment e della grammatica cognitiva, ne indaghi la rete semantica e cerchi di motivarne la polisemia e di analizzare i ruoli semantici che contribuisce a esprimere.

Research paper thumbnail of Seminario permanente di linguistica 2024-25 "Insegnare linguistica, educare alla lingua: strumenti per la didattica universitaria" Calendario degli incontri, autunno 2024 https://cesnet.zoom.us/j/91204121061

Research paper thumbnail of Quale italiano per quali parlanti? Processi di trasmissione linguistica familiare nella Sicilia contemporanea fra usi predicati e usi praticati

Nel lavoro vengono osservate le modificazioni dei rapporti di forza fra codici e variet\ue0 nel r... more Nel lavoro vengono osservate le modificazioni dei rapporti di forza fra codici e variet\ue0 nel repertorio linguistico della Sicilia contemporanea. Il punto di osservazione dei processi di riassestamento repertoriali \ue8 rappresentato dalla famiglia, perno attorno al quale ruota il campionamento per quote della sezione sociovariazionale dell'Atlante Linguistico della Sicilia (ALS). Il lavoro \ue8 diviso in due parti. Nella prima si fornisce una rappresentazione quantitativa del processo di italianizzazione avvenuto in Sicilia negli ultimi decenni (campione di 236 informatori), sulla base delle risposte alla parte autovalutativa del questionario ALS. Nella seconda parte, il quadro emerso dall'analisi quantitativa degli usi dichiarati viene problematizzato attraverso un confronto qualitativo delle reali produzioni linguistiche degli informatori

Research paper thumbnail of Modalità e dintorni in siciliano: status quaestionis e prospettive di ricerca

Modalità e dintorni in siciliano. Cuadernos de Filología Italiana., 2023

Il contributo propone una rassegna di studi sulla modalità e sulla codifica modale in siciliano c... more Il contributo propone una rassegna di studi sulla modalità e sulla codifica modale in siciliano che tiene conto sia dei lavori di ambito dialettologico, sia di quelli che si sono occupati di indagare, in maniera approfondita e teoricamente orientata, alcuni settori specifici del dominio modale. Si introduce, inoltre, qui, una raccolta di saggi dedicati ai “dintorni” della modalità, all’interno della quale si esplorano le periferie della categoria, la contiguità con altri domini nozionali e se ne indagano le interazioni con una varietà di ambiti pragmatici, prendendo in considerazione gli studi degli ultimi decenni che a questi argomenti hanno dedicato una attenzione crescente.

Research paper thumbnail of Approximation through suffixation: -ḍḍu/-a in Sicilian

Zeitschrift für Wortbildung Journal of Word Formation, 2023

This article investigates the use of the Sicilian suffix -ḍḍu/-a for the expression of approximat... more This article investigates the use of the Sicilian suffix -ḍḍu/-a for the expression of approximation. On the basis of a survey of a corpus of ethnotexts and the outputs of a translation questionnaire, we propose that approximation is a core value in the semantic network of the suffix,
expressing a certain distance from the default values conveyed by the base. In terms of prototypicality, this distance may occur from the categorial centre (internal approximation): the suffix modifies the semantics of the base but does not alter the categorial status of the referent. Alternatively, the suffix may impact on categorial membership tout court (external approximation), questioning the categorial properties of the base. Based on this classification, the semantic cores of the suffix
are represented in a map showing the connections between the various meanings identified in the corpus

Research paper thumbnail of Acquisizione Della Lingua Seconda e Alfabetizzazione: Un Caso DI Studio a Palermo

Italiano LinguaDue

Il ruolo dell’alfabetismo nell’acquisizione delle lingue seconde ha finora ricevuto un’attenzione... more Il ruolo dell’alfabetismo nell’acquisizione delle lingue seconde ha finora ricevuto un’attenzione solo periferica nella ricerca acquisizionale. Una lacuna, questa, piuttosto sorprendente se si considera che alfabetizzazione e scolarizzazione limitate sono fattori significativi nell’ambito delle nuove migrazioni verso l’Europa. L’articolo discute alcuni dei risultati di una recente ricerca condotta alla Scuola di Lingua italiana per Stranieri (ItaStra) dell’Università di Palermo, che ha tentato di ricostruire il percorso attraverso cui si sviluppa la morfosintassi verbale nell’italiano lingua non materna di apprendenti adulti con limitate competenze alfabetiche e confrontando questo percorso con quanto emerso da decenni di ricerca sull’acquisizione delle lingue seconde. Second language acquisition and literacy: a case study in Palermo The role of literacy in second language acquisition has so far received only peripheral attention in this field of research. This is a rather surpris...

Research paper thumbnail of The case of cusà in Sicilian: From interrogative clause to epistemic adverb and discourse marker

Research paper thumbnail of Literacy and literacy practices: Plurilingual connected migrants and emerging literacy

Journal of Second Language Writing

Research paper thumbnail of Aspetti della prosodia nell'interlingua di apprendenti vietnamiti di italiano L2: un'ipotesi di trattamento task-based in contesto guidato

Research paper thumbnail of Le grammatiche e il sapere linguistico del parlante tra L1 e L2

Le grammatiche e il sapere linguistico del parlante tra L1 e L2., 2018

Nel contributo si analizzano le caratteristiche di alcuni manuali di grammatica di italiano come ... more Nel contributo si analizzano le caratteristiche di alcuni manuali di grammatica di italiano come L1 e L2 per verificare quale tipo di lingua viene proposto. In particolare ci si propone di verificare quanto le grammatiche siano aperte alle dimensioni di variazione dell'italiano contemporaneo, quanto spazio trovi in esse il sapere linguistico del parlante e quanto il criterio dell'accettabilit\ue0 degli usi si affianchi a quello della norma e infine se \ue8 possibile rintracciare differenze tra le grammatiche di italiano come L1 e quelle di L2. Per mettere in correlazione usi effettivi, accettabilit\ue0 e norma linguistica ci si \ue8 servite del corpus di parlato a codice bloccato italiano di parlanti di istruzione alta dell'Atlante Linguistico della Sicili

Research paper thumbnail of Suffissi Valutativi in Plauto Una Proposta Cognitivista e Morfo Pragmatica

Lingue Antiche e Moderne, Oct 30, 2020

Latin evaluative suffixes, especially diminutives, have received considerable attention in the re... more Latin evaluative suffixes, especially diminutives, have received considerable attention in the relevant literature, but a morphological-pragmatic analysis of their uses is still lacking. This work aims at analysing the behavior of the archaic Latin suffix -llus within a theoretical framework combining Dressler-Merlini Barbaresi's (1994) morpho-pragmatic model and the cognitive perspective on polysemy and the pragmatic polyfunctionality of evaluative suffixes. As an evaluative suffix, -llus is used with a proper diminutive function that adds to the base the semantic component small. In many cases, however, -llus plays a function related to the complex system of relations between the speaker, the listener and the communicative situation. In such cases, it has scope on the entire speech-act and is used to express a range of meanings among which imprecision, attenuation, endearment, euphemism, irony, playful or generically affective attitude.

Research paper thumbnail of The development of L2 Italian morphosyntax in adult learners with limited literacy

UnipaPress, 2020

Even a quick glance at the indexes of the most important journals on second language acquisition ... more Even a quick glance at the indexes of the most important journals on second language acquisition or the programmes of the main conferences in this field immediately reveals that the vast majority of research concerns educated and literate learners. Indeed, attention to the role that low or non-literacy plays in adult acquisition of a non-mother tongue is still peripheral, if not almost non-existent. This is unfortunate if we consider that low literacy and schooling rates are a significant factor in new migrations in Europe, including Italy. The result of field research conducted in Palermo, this volume contributes to filling this gap by reconstructing the pathway through which verbal morphosyntax develops in Italian spoken by low and non-literate learners, and by comparing this pathway with that which has emerged from decades of research on second language acquisition.

Research paper thumbnail of Why and How Grammar Matters for Post-puberty Immigrants with Limited Formal Schooling

Educational Linguistics, 2022

Research paper thumbnail of Spazio e percorso in siciliano antico: analisi di un corpus

In ancient Sicilian, basic spatial relations are encoded by means of prepositional phrases introd... more In ancient Sicilian, basic spatial relations are encoded by means of prepositional phrases introduced by 'da' and 'di' (origin), 'a', 'in' and 'intra' (location and direction), 'per/pir/pri' (path). This contribution offers a description of these encoding means based on the examination of a corpus of Sicialian texts of the 14th to 16th centuries. The analysis is carried out against a cognitive grammar theoretical background and takes into account the existing studies on spatial relations in the world languages. These studies brought to light some recurring patterns: for instance, 'direction' tends to be encoded in a more articlulated way than 'origin', while the encoding of 'path' seems to crosslinguistically less autonomous than that of the other spatial relations. The data obtained from the scrutiny of the corpus allow us to observe the degree of consistency or deviation of ancient Sicialin from the general cr...

Research paper thumbnail of Asymmetries in path encoding in Sicilian

Studies in Language Companion Series, 2017

This talk aims at describing the encoding of path within the system of spatial relations in Sicil... more This talk aims at describing the encoding of path within the system of spatial relations in Sicilian, an Italo-Romance language spoken in Sicily and its satellite islands. In general terms, spatial relations in Sicilian remain largely unexplored in the light of the current linguistic theories. As a consequence, the first point addressed in the proposed description is the comparison of Sicilian data with the cross-linguistic scenario. It is generally argued in the relevant literature that the encoding of path appears to be less autonomous compared to source, goal, and location at the cross-linguistic level, and its encoding is frequently based on location (see Stolz 1992). In Sicilian, the system of spatial relations can be broadly described as follows: (a) Location and direction can be expressed by the same prepositions, whose specific spatial value depends on the presence of a state or motion verb respectively. Moreover, each preposition is typically found with specific landmarks: - a \u2018in, at, to\u2019 (< Lat. ad \u2018towards, near to, by\u2019, cfr. Rohlfs 1969: 798) + place nouns; (1) vaiu a\u2019 casa /sugnu a\u2019 casa \u2018I\u2019m going home/I\u2019m at home\u2019 - (i)n \u2018in, to\u2019 (< Lat. in \u2018in(to)\u2019, cfr. Rohlfs 1969: 210; Varvaro 1988: 723) + very specific and salient landmarks (such as Palermo, that is, the administrative, cultural and touristic capital of Sicily; or the ground): (2) vaiu \u2018m Palermu \u2018I\u2019m going to Palermo\u2019 (3) accura a un cariri \u2018n terra \u2018Be careful and not to fall to the ground!\u2019 - nn- (the etymology is discussed: it was traced back to the Sicilian adverb unni 'where' or to Latin intra or intus (ad) 'inside\u2019, cfr. Rohlfs 1969:228; Varvaro 1988:723; Leone 1995:52) + animate nouns (or nouns denoting commercial activities, e.g. Benetton): (4) vaiu nn\uf9 dutturi/nn\ue0 zia/nn\uec Benetton \u2018I\u2019m going to the doctor\u2019s office/ my aunt\u2019s house / the Benetton store\u2019 (b) Source is expressed by means of the preposition d(i) \u2018from, of\u2019 (< Lat. de \u2018from\u2019, Rohlfs 1969: 208), which is also found in some perlative constructions: (5) vegnu di nn\uec tia \u2018I\u2019m coming from your place\u2019 (6) pigghiav\uf9 di dda p\uec gghiri a t\uf2 casa \u2018I took that road to go to your house\u2019 (c) Path is expressed by means of a dedicated preposition, i.e. (p)pi \u2018through\u2019 (also pri, cfr. Rohlfs 1969: 212 < Lat per \u2018through\u2019). More precisely, (p)pi expresses both unidirectional and multidirectional path: (7) pigghi\ue0u ppi mienzu i tirrina \u2018I took the road in the midst of the lands\u2019, example in Leone 1995: 52) (8) vaiu p\uec li strati \u2018I go throughout the roads\u2019 It is relevant to observe that the multidirectional relation may also be encoded by means of a non-prepositional construction which consists in the doubling of a place noun, such as strata \u2018way, street, road\u2019, casa \u2018house, home\u2019, expressing the spatial extension along which motion is carried out (Amenta 2010; Todaro 2012; Todaro, Villoing, Gr\ue9a forth.). (9) Pinu firria strati strati \u2018Pino is hanging around the streets\u2019 (10) Vai caminannu casa casa \u2018I\u2019m walking throughout the house\u2019 The second issue addressed concerns the diachronic path through which the system of the spatial relations has developed throughout the history of Sicilian. To this purpose, three electronic corpora have been queried in order to collect a sample of data testifying how the spatial relations - and, in particular, path(s) - are represented at different stages of the language. More specifically, ancient Sicilian (first attested in the 14th century) and modern Sicilian (15th to 19th centuries) data derives from OVI and ARTESIA, while contemporary Sicilian data derives from ALS

Research paper thumbnail of Toward a Cognitive Classical Linguistics

Research paper thumbnail of Sperimentazioni di riflessione linguistica in classi multilingui

L’insegnante di italiano L2 nelle classi plurilingui si confronta con il problema della compresen... more L’insegnante di italiano L2 nelle classi plurilingui si confronta con il problema della compresenza di apprendenti con lingue diverse, anche tipologicamente molto distanti dall’italiano, di cui l’insegnante non può avere competenza. Ciò pone di fronte a due ordini di sfide: a) recuperare competenze nella L1 degli apprendenti che possano agevolare il processo di apprendimento nella L2; b) sperimentare modi per sviluppare una riflessione metalinguistica che porti a recuperare il common core di conoscenze condivise legate alle categorie nozionali che stanno alla base delle differenziazioni funzionali e formali del sistema grammaticale in via di apprendimento. Uno dei compiti centrali della scuola può essere proprio quello di integrare, potenziare e favorire il processo di acquisizione spontanea della lingua attraverso percorsi di riflessione linguistica che passino anche attraverso processi di comparazione consapevole la/le L1 e la L2.

Research paper thumbnail of Vuliri + PP nei dati dell’Atlante Linguistico della Sicilia

Il contributo descrive alcune perifrasi del siciliano contemporaneo, in cui una forma flessa del ... more Il contributo descrive alcune perifrasi del siciliano contemporaneo, in cui una forma flessa del verbo vuliri 'volere' è costruita con il participio passato (PP) di un verbo lessicale, come in: (1) U scaluni è lordu: voli essiri puliziatu 'Il gradino è sporco: deve essere pulito'; (2) U picciriddu voli essiri accattata na cosa ruci 'Il bambino vuole che gli si compri una cosa dolce'; (3) U picciriddu voli accattata na cosa ruci 'Il bambino vuole che gli si compri una cosa dolce'. Benché superficialmente simili, i tipi in (1)-(3) si differenziano sul piano semantico-funzionale e su quello morfosintattico: in (1), vuliri, verbo basicamente volizionale, veicola un significato modale deontico, assente negli altri casi; (1) e (2) sono strutture formalmente passive, il cui soggetto si accorda con il PP del verbo; esse differiscono però semanticamente, perché solo in (1) il soggetto incarna il ruolo di paziente (l'oggetto del PP transitivo), mentre in (2) esso mantiene la funzione di primo argomento (animato) del verbo volizionale (dunque il ruolo di esperiente coincidente con il potenziale beneficiario dell'evento denotato dal PP); (1) ammette soggetti inanimati, mentre in (2) e (3), dove il valore volizionale è intatto, il soggetto è caratterizzato dal tratto di animatezza. Poiché l'animatezza è un'implicazione della volizionalità, la presenza di soggetti inanimati nel tipo (1) rappresenta un'estensione connessa allo slittamento della funzione di vuliri da volizione a necessità deontica e suggerisce un processo di grammaticalizzazione nell'ambito del dominio della modalità; (2) e (3), simili sul piano semantico-funzionale, differiscono a livello formale per la presenza dell'ausiliare passivo essere in (2); (2) e (3) differiscono in termini diafasici perché volere + PP è possibile anche in italiano scritto di registro letterario e saggistico 2 .

Research paper thumbnail of The interaction of temporal-aspectual features in modal polysemy: a case-study from Sicilian

THE INTERACTION OF TEMPORAL-ASPECTUAL FEATURES IN MODAL POLYSEMY: A CASE-STUDY FROM SICILIAN. We ... more THE INTERACTION OF TEMPORAL-ASPECTUAL FEATURES IN MODAL POLYSEMY: A CASE-STUDY FROM SICILIAN. We intend to analyse a number of Sicilian constructions involving the modal vuliri \u201cwant\u201d and the modal periphrasis aviri a \u201chave to+ infinitive\u201d. They are used to express both modal values and futurity (Sicilian, but not Italian, lacks a synthetic future). Our analysis is largely based on Cognitive Grammar, according to which modality is a strategy of grounding, involving different kinds of subjectification (Langacker 1991; Traugott 1989), variously grammaticalised in languages. The scalar nature of grammaticalisation processes (Heine et al. 1991) also accounts for the polysemous behaviour of modals, as well as their intralinguistic overlapping. Modal meanings are frequently activated by other coordinates, concerning both the features of Transitivity (animacy of the subject, coded or implied agentivity, punctuality, telicity of the predicates, cf. Hopper-Thompson 1980; 2001) and the degree of grammaticalisation of the modal means. Although vuliri and aviri a converge in the expression of two semantic cores, i.e. (1) Necessity and (2) Prediction, they express a different degree of grammaticalisation. In particular, vuliri is only partially grammaticalised and coexists with a lexical counterpart: 1. A pasta voli cociri /a (a) cociri The pasta want.PRS.3SG cook.INF/have.PRS.3SG (to) cook.INF \u201cThe pasta needs to be cooked\u201d 2. Voli chioviri /a (a) chioviri want.PRS.3SG rain.INF / have.PRS.3SG (to) rain.INF \u201cIt will rain/It is going to rain\u201d 3. Iddu voli i puma / manciari / a (a) manciari/ He want.PRS.3SG the apple.PL/ eat.INF/ have PRS.3SG (to) eat.INF/ *Iddu a (a) puma He have.PRS.3SG (to) apple \u201cHe wants the apples/He wants to eat/He has to eat/ *He has to apple\u201d We hypothesize that the grammaticalised uses of vuliri do not completely opacify the original semantics of volition and the metaphor which allows its extension from animate subjects to inanimate ones. Thus, the inanimacy of the subject plays a crucial role in determining the modal reading. Moreover, the basic \u201cverbiness\u201d of vuliri accounts for the almost exclusive connection with deontic (less grammaticalised, Sweetser 1990; Bybee et al. 1994) values,while an epistemic interpretation only arises under specific contextual constraints, i.e. when an agentive, human implication is radically excluded (as in 2, where a meteorological predicate is involved). On the contrary, aviri a is a fully grammaticalised means of modal expression, not sensitive to the animacy of the subject. Even if the general conditions of agentivity contribute in orienting the modal reading in a deontic or epistemic direction, they crucially interact with the temporal-aspectual patterns, which are a trivial variation for vuliri: 4 Tu a (a) ffari comu dici iddu (deontic) You have.PRS.2SG (to) do.INF as sayPRS.3SG. he \u201cYou must do as he says\u201d 5. Tu avisti a ffari comu dissi iddu (epistemic) You have.PST.2SG (to) do.INF as say.PST.3SG. he \u201cYou must have had to do as he sayd\u201d The deontic value is commonly expressed with the present tense, while a past tense inflection moves the modal meaning towards an epistemic interpretation. This pattern is consistent with Langacker (1991) analysis of distal morphemes, as conveying some sort of non-immediacy, i.e. non-reality, in that the past inflection \u201cpertains to the degree of likelihood rather than 29 temporal location\u201d (Langacker 1991: 241). The interaction between transitivity features and temporal-aspectual modifications become more complex for the presence of actional constraints on the modalized proposition (Pietrandrea 2005): epistemic values are normally activated only by the use of aviri a with stative verbs, typically essere (to be) and avere (to have): 6. Hannu a essiri i tri Have.PRS.3PL. to be.INF the.PL three \u201cIt must be three o\u2019clock\u201d 7. Tot\uf2 a\u2019 a aviri i picciuli Tot\uf2 have.PRS.3SG. to have.INF. the.PL. money \u201cTot\uf2 must have the money\u201d On the other hand, temporal-aspectual and actional modifications do not wield any influence on the less grammaticalised vuliri. Matches and mismatches in the domains of vuliri and aviri a can be interpreted assuming the existence of a modal continuity (deontic\u2194epistemic), both at the abstract level of modal categories\u2019 typology and at the concrete one of their linguistic expression. In particular, our aim is to provide an interpretation of the proposed data according to a multifactorial hypothesis of modality as a radial structure with a prototypical nucleus branching out into a complex of meanings, where transitivity, grammaticalisation, and temporal-aspectual shifts play a crucial role. REFERENCES: Bentley D. 2000, \u201cMetonymy and metaphor in the evolution of modal verbs: Evidence from Italo-Romance\u201d, Belgian Journal of Linguistics 14:1-22. Bybee J., Perkins…

Research paper thumbnail of Acquisire l'italiano fuori dall'Italia: interlingua, raccolta dei dati e prospettive di analisi (a cura di). Italiano LinguaDue 15(2), 2023

Quello dell’italiano usato fuori dall’Italia è indubbiamente un tema assai battuto, anche in anni... more Quello dell’italiano usato fuori dall’Italia è indubbiamente un tema assai battuto, anche in anni recentissimi. Ed è anche un tema ampio, del quale sono stati indagati aspetti via via diversi, da quelli legati all’acquisizione e alla didattica della lingua alle caratteristiche linguistiche e, più spesso, sociolinguistiche dell’italiano in contesto migratorio. Più scarno è, invece, soprattutto negli ultimi anni, il panorama degli studi che esplorano questioni specificamente acquisizionali connesse allo sviluppo dell’italiano fuori dall’Italia, rispetto a quanto osservabile in altri settori della ricerca sull’italiano all’estero. Le analisi dedicate alle interlingue appaiono nel complesso quantitativamente meno significative rispetto a quelle di orientamento sociolinguistico e didattico. Ed è precisamente dalla constatazione di questa lacuna nella ricerca più recente che deriva la scelta di individuare uno spazio specifico di riflessione sulle interlingue italiane che si sviluppano fuori dall’Italia e a diverse questioni teorico-metodologiche a ciò legate. Questo spazio è LAB - Linguistica Acquisizionale a Brno, un laboratorio permanente per l’osservazione dello sviluppo delle interlingue, in particolare, ma non solo, quelle italiane.

Research paper thumbnail of The development of L2 Italian morphosyntax in adult learners with limited literacy

Even a quick glance at the indexes of the most important journals on second language acquisition ... more Even a quick glance at the indexes of the most important journals on second language acquisition or the programmes of the main conferences in this field immediately reveals that the vast majority of research concerns educated and literate learners. Indeed, attention to the role that low or non-literacy plays in adult acquisition of a non-mother tongue is still peripheral, if not almost non-existent. This is unfortunate if we consider that low literacy and schooling rates are a significant factor in new migrations in Europe, including Italy. The result of field research conducted in Palermo, this volume contributes to filling this gap by reconstructing the pathway through which verbal morphosyntax develops in Italian spoken by low and non-literate learners, and by comparing this pathway with that which has emerged from decades of research on second language acquisition.

Research paper thumbnail of Languages and literacy in new migration. Research, Practice, and Policy. Selected papers from the 14th Annual Meeting of LESLLA (Literacy Education and Second Language Learning for Adults), 4th-6th October 2018

This volume brings together a selection of papers presented at the 14th Annual Symposium on Liter... more This volume brings together a selection of papers presented at the 14th Annual Symposium on Literacy Education and Second Language Learning for Adults (LESLLA 2018), which was held in Palermo from 4th to 6th October 2018. The 25 papers collected here (out of about 80 presentations) testify to the broadening not only of perspectives and interests, but also of the places and people involved, that characterises LESLLA studies almost fifteen years after the first symposium in Tilburg in 2005. At a time when all too often international borders are closed, whether by political choices or for health policy reasons, this volume is also a voice against the tide in support of a new and stable openness to people and their languages.

Research paper thumbnail of Toward a Cognitive Classical Linguistics

https://www.degruyter.com/view/product/508464?rskey=aplf79&result=1 This volume gathers a series... more https://www.degruyter.com/view/product/508464?rskey=aplf79&result=1

This volume gathers a series of papers that bring the study of grammatical and syntactic constructions in Greek and Latin under the perspective of theories of embodied meaning developed in cognitive linguistics. Building on the momentum currently enjoyed by cognitive-functional approaches to language within the field of Classics, its contributors adopt, in particular, a ‘constructional’ approach that treats morphosyntactic constructions as meaningful in and of themselves. Thus, they are able to address the role of human cognitive embodiment in determining the meanings of linguistic phenomena as diverse as verbal affixes, discourse particles, prepositional phrases, lexical items, and tense semantics in both Greek and Latin.

Research paper thumbnail of Toward a Cognitive Classical Linguistics

This volume gathers a series of papers that bring the study of grammatical and syntactic construc... more This volume gathers a series of papers that bring the study of grammatical and syntactic constructions in Greek and Latin under the perspective of theories of embodied meaning developed in cognitive linguistics. Building on the momentum currently enjoyed by cognitive-functional approaches to language within the field of Classics, its contributors adopt, in particular, a ‘constructional’ approach that treats morphosyntactic constructions as meaningful in and of themselves. Thus, they are able to address the role of human cognitive embodiment in determining the meanings of linguistic phenomena as diverse as verbal affixes, discourse particles, prepositional phrases, lexical items, and tense semantics in both Greek and Latin.

Research paper thumbnail of Verso una didattica linguistica riflessiva

Research paper thumbnail of Sull'espressione non prototipica dell'agentività nei testi siciliani del XIV secolo

L’esistenza di più opzioni lessicali per la codifica dell’agente nelle costruzioni passive dell’... more L’esistenza di più opzioni lessicali per la codifica dell’agente nelle costruzioni passive dell’italoromanzo è sempre stata assunta come semplice dato di fatto. Tuttavia, un’analisi accurata dei testi rivela l’esistenza di una distribuzione funzionale, che si manifesta in modo coerente, sebbene non identico, nei diversi vernacoli. Sulla base di quest’osservazione, viene formulata e testata l’ipotesi se- condo cui tale distribuzione sia semanticamente determinata: essa si motiva nel tipo di rappresentazione dell’evento codificato dalle due preposizioni, che articola in forme diverse la nozione di agen- tività. Sullo sfondo di un approccio teorico di matrice cognitivista e sulla base di un esame sistematico dei testi siciliani trecenteschi, il lavoro qui presentato esplora, dunque, un aspetto inedito ri- guardante le strategie di defocalizzazione, mettendone in luce le basi metaforiche e le implicazioni semantiche.

Research paper thumbnail of Drawing the comitative area:   the semantic network of co(-m/-n/-r/-l)-/cum in Plautus

ICLL 2023 - 22nd International Colloquium on Latin Linguistics, Prague, June 19-23, 2023

Research paper thumbnail of Is literacy a factor in L2 morphosyntax development?

Research paper thumbnail of The development of L2 Italian morphosyntax in adult learners with limited literacy

Research paper thumbnail of Conditional connection explored: the case of Sicilian cusà

Research paper thumbnail of Modalità orientata sul partecipante in siciliano contemporaneo: i dati dell'Atlante linguistico della Sicilia (ALS)

L’espressione della modalità “orientata sul partecipante” è affidata in siciliano contemporaneo a... more L’espressione della modalità “orientata sul partecipante” è affidata in siciliano contemporaneo a un ventaglio di costruzioni che coinvolgono i verbi putiri, vuliri e la perifrasi aviri a + infinito. Queste costruzioni non hanno mancato di attirare l’attenzione nella letteratura sul siciliano e sono state, inoltre, individualmente analizzate attraverso modelli descrittivi di impronta teorica. Tuttavia, manca ancora una mappatura sistematica delle relazioni tra esse intercorrenti e della posizione che ciascuna di esse ricopre nell’ambito di questo dominio modale. Il corpus di analisi è costituito dagli etnotesti e dalle produzioni a codice bloccato della sezione sociovariazionale dell’ALS, la cui articolazione interna consente di osservare eventuali differenze di natura sociolinguistica e di valutare il grado di (dis)continuità tra le costruzioni del siciliano e l’italiano.

Research paper thumbnail of Evaluative suffixes in Archaic Latin: a cognitive/morpho-pragmatic account for -ellus/-illus in Plautus

Research paper thumbnail of The case of cusà in Sicilian: from interrogative clause to epistemic adverb and discourse marker

Paper presented at DISROM6, Discourse markers in Romance languages, May 29th-31th, 2019, University of Bergamo, 2019

Research paper thumbnail of Seminario permanente di Linguistica italiana 2024 (1)

Research paper thumbnail of Seminario permanente di linguistica 2023-24 A

Research paper thumbnail of LAB Italiano lingua straniera Brno 2022 23

Research paper thumbnail of Giornate di morfologia italoromanzo Brno 2022

Research paper thumbnail of Methods and tools for philological and linguistic research, 2023, Brno

Research paper thumbnail of Seminario permannte di Linguistica italiana, 2022/A, Brno

Research paper thumbnail of Seminario permanente di Linguistica italiana 2023, Università Masaryk, Brno

Research paper thumbnail of Seminario permanente di Linguistica italiana 2022/B, Brno

Ciclo di seminari di linguistica italiana, Dipartimento di lingue e letterature romanze, Masaryk ... more Ciclo di seminari di linguistica italiana, Dipartimento di lingue e letterature romanze, Masaryk University, Brno

Research paper thumbnail of Seminario permanente di linguistica italiana 2021/B

Il "Seminario permanente di Linguistica italiana" è una serie di incontri, inaugurata nella prima... more Il "Seminario permanente di Linguistica italiana" è una serie di incontri, inaugurata nella primavera del 2021 al Dipartimento di Lingue Romanze della Masaryk University di Brno, che ospita interventi di studiosi interessati a vari aspetti (morfosintattici, pragmatici, sociolinguistici etc.) della linguistica italiana e romanza.
Gli incontri sono rivolti a studenti di master e dottorali, come anche ad altri studiosi di linguistica italiana e romanza.
Nel 2021, gli incontri si svolgeranno online, ma saranno in modalità mista a partire dalla prossima edizione (primavera 2022).
Il link per accedere agli incontri su Zoom è il seguente: https://cesnet.zoom.us/j/91204121061
Per informazioni: egle.mocciaro@mail.muni.cz

Research paper thumbnail of Seminario permanente di linguistica italiana Brno_2021

Research paper thumbnail of Masaryk University, RESEARCH SEMINARS - GUESTS LECTURERS SERIES A

Research paper thumbnail of Giornate di morfologia: italoromanzo

Research paper thumbnail of Modalità (e dintorni) in siciliano (libro degli abstract)

Abstract della Giornata di studi su "Modalità (e dintorni) in siciliano". Brno-Palermo, 6 luglio ... more Abstract della Giornata di studi su "Modalità (e dintorni) in siciliano". Brno-Palermo, 6 luglio 2021 (online)

Research paper thumbnail of Modalita (e dintorni) in siciliano - Programma

Research paper thumbnail of Modalità (e dintorni) in siciliano - Call for papers

Siamo liete di annunciare la Giornata di studi su "Modalità (e dintorni) in siciliano", che si te... more Siamo liete di annunciare la Giornata di studi su "Modalità (e dintorni) in siciliano", che si terrà online il 6 luglio 2021 (MS Teams). Lo scopo dell'incontro è di promuovere la discussione e il confronto tra ricercatori che, da qualsiasi prospettiva teorica, siano interessati alle diverse forme e funzioni nell'ambito delle modalità e/o in ambiti contigui come la direttività o l'evidenzialità.
Relatori invitati: Silvio Cruschina (University of Helsinki), Pierluigi Cuzzolin (Università di Bergamo), Rosanna Sornicola (Università di Napoli Federico II).
Le proposte di comunicazione potranno riguardare qualsiasi aspetto formale e/o funzionale dell'espressione della modalità in siciliano o di domini ad essa correlati, così come i meccanismi attraverso cui si sviluppano nuove forme e funzioni modali. Gli abstract dovranno essere anonimi e non eccedere le 500 parole (bibliografia esclusa). Le proposte vanno inviate a siciliangrammar@phil.muni.cz entro il 1 marzo 2021. Il comitato scientifico valuterà gli abstract e invierà una notifica di accettazione o non accettazione entro il 31 marzo 2021. Una selezione di lavori sarà pubblicata a seguito di peer review in doppio cieco.