Giorgio Limonta - Politecnico di Milano (original) (raw)
Papers by Giorgio Limonta
Mapping deadmalls landscape: how VGI support research and actions on abandoned retail heritage
Retail, Consumption and the New Forms of Urban Governance, 2017
Le polarità interregionali: approfondimenti
Coworking spaces in the urban context. A cluster analysis for the city of Milan
RSA conference, 2015
Osm Come Strumento DI Monitoraggio Dei Sistemi Commerciali Urbani
Il contributo proposto racchiude alcune riflessioni a partire da due recenti esperienze di ricerc... more Il contributo proposto racchiude alcune riflessioni a partire da due recenti esperienze di ricerca sviluppate dal laboratorio URB&COM del Politecnico di Milano (I) a supporto dei Comuni di Bergamo e Parma e riguardanti: (i.) metodologie di indagine e descrizione dei sistemi commerciali urbani e (ii.) sperimentazione di un protocollo di aggiornamento dei dati raccolti attraverso OpenStreetMap (OSM) utile al monitoraggio delle dinamiche in corso e dell’incidenza delle politiche attive promosse dell’attore pubblico.
Esperienze del Laboratorio URB&COM, Urbanistica e Commercio
Studiare gli effetti della dismissione commerciale sui sistemi d’offerta urbani: metodi, dinamiche e temi aperti
Negli ultimi venti anni, ed in parallelo con altre realtà europee, l’Italia ha sperimentato una p... more Negli ultimi venti anni, ed in parallelo con altre realtà europee, l’Italia ha sperimentato una profonda trasformazione nelle condizioni socio-economiche, infrastrutturali e tecnologiche che hanno influenzato i modi di vivere ed usare lo spazio dei suoi abitanti, con impatti anche sulle abitudini e le pratiche di consumo. Tali cambiamenti influenzano in modo determinante anche la dimensione spaziale di queste pratiche, producendo una sovrapposizione – a volte conflittuale – di fenomeni (competizione verticale ed orizzontale, frizioni fra il commercio tradizionale e la grande distribuzione organizzata, sviluppo di polarità commerciali, l’insediamento di formati ibridi, trasformazione dell’offerta urbana tradizionale) che segnano il territorio a diverse scale. Recenti studi hanno dimostrato che uno degli effetti di questa sovrapposizione è quello legato alla dismissione commerciale, che si manifesta in modi differenti: - Nei tessuti urbani consolidati, si è fatta più marcata la presenza di locali sfitti ai piani terra delle high-street, dentro le gallerie storiche e negli addensamenti urbani spontanei. Al contempo, si segnala un ulteriore fattore di criticità legato alla progressiva dismissione di grandi contenitori del terziario (sedi di banche, uffici pubblici, sportelli aperti al pubblico) che indeboliscono ulteriormente la vitalità di questi ambiti. - Nei contesti periferici, la crisi dei centri commerciali di prima generazione e l’incapacità dei format tradizionali di competere con le polarità più attrattive ha comportato la dismissione di numerosi centri commerciali e la comparsa di deadmall e ghostbox. Diversi studi hanno permesso di analizzare le cause di questi processi, legate sia a fattori endogeni (collegati alle condizioni specifiche delle strutture) che esogeni (connessi alle condizioni socio-economiche, ai cambiamenti nelle preferenze dei consumatori e alla limitata capacità di rispondere alle loro esigenze). Poco indagati sembrano essere invece gli effetti di queste dinamiche sui sistemi d’offerta urbani, che sono stati descritti come processi di dismissione generalizzata, spesso senza approfondirne i caratteri specifici e le diverse articolazioni. L’obiettivo dell’intervento è quello di presentare gli esiti di una ricerca condotto all’interno del Urb&Com Lab. (DAStU, Politecnico di Milano) nel contesto della Regione Lombardia. L’integrazione fra analisi quantitative sviluppate attraverso indicatori e rilievi diretti ha permesso di ricostruire e verificare l’esistenza di alcune tendenze ricorrenti all’interno degli addensamenti urbani. Il caso di studio dell’ambito del Distretto Urbano del Commercio di Bergamo permette inoltre di riflettere sulle opportunità ed i temi aperti connessi al ruolo degli attori istituzionali (Regione, Comune, Associazioni locali) nella costruzione di politiche attive di rivitalizzazione dell’attrattività urbana e delle economie locali.
Addensamenti di attività economiche nei contesti urbani consolidati: metodi d’indagine, geografie e dinamiche evolutive nel caso del centro storico di Parma
Planum Publisher, 2017
Pubblicazione disponibile su www.planum.net | Planum Publisher È vietata la riproduzione, anche p... more Pubblicazione disponibile su www.planum.net | Planum Publisher È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, anche ad uso interno e didattico, non autorizzata. Diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati per tutti i Paesi.
Polarita Commerciali in Lombardia Tendenze Evolutive e Geografie a Supporto Della Governance Territoriale
ABSTRACT IT: Il settore della distribuzione commerciale in Italia è segnato negli ultimi anni da ... more ABSTRACT IT: Il settore della distribuzione commerciale in Italia è segnato negli ultimi anni da una serie di trasformazioni che hanno influenzato l’assetto del mercato nazionale. Il sistema d’offerta risultante non è omogeneamente distribuito nel territorio e uno degli elementi caratterizzanti è la presenza di “polarità commerciali” che si differenziano per dinamismo, attrattività e rilevanza degli impatti a scala sovralocale. L’obiettivo di questo contributo è quello di evidenziare l’insieme degli “effetti territoriali” delle Grandi Strutture di Vendita (GSV) con un approfondimento particolare per le “polarità commerciali pianificate”, usando come caso di studio il contesto regionale della Lombardia anche attraverso gli esiti di alcune recenti esperienze di ricerca curate dal Laboratorio Urb&Com del Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani. Per farlo sono stati elaborati dati complessi relativi alle polarità pianificate e alla loro competizione per il presidio del mercato lombardo, identificando le pratiche insediative ricorrenti di queste strutture e i processi di adattamento al conteste regionale di strategie globali sviluppate dagli operatori. Questo approfondimento si è dimostrato un fertile campo di esplorazione, che ha permesso (a.) di definire una metodologia originale di studio delle Grandi Strutture di Vendita e, al contempo, (b.) di elaborare un quadro originale ed aggiornato della situazione lombarda, contributo di conoscenza utile a supportare le future politiche regionali sul tema e le programmazioni settoriali ad esso collegate (attività economiche, mobilità, lavoro, territorio, ecc.). ABSTRACT ENG: Over the last two decades, the retail sector in Italy suffered a set of transformations that changed the national market. The resulting retail network is not homogeneously distributed over the national space and the presence of a variety of "retail polarities" – different in dynamism, appeal to users and spatial impacts – marks the offer. This contribution is aimed at focusing the impacts of the Grandi Strutture di Vendita (GSV), a typology of retail structures defined by Italian law that gathers together shopping malls, retail parks and large specialty stores. These are intended as "planned retail polarities" because developers need local and regional authorizations in their settlement process. Using the Lombardy Region as a case study and presenting the outcomes of a recent research developed by Urb&Com Lab research team, we propose a reading of several global trends, a new map of these structures and a critical interpretation of these information. Results of this exploration allowed us (a.) to define an original methodology to study GSVs and, at the same time, (b.) to provide an original and updated map of regional situation. This map could contribute to future regional policies on this topic and, more in general, to integrate the current sectoral view on retail to a wider regional agenda (that involve economy, mobility, labor market, sustainability, etc.).
The demalling process in Italy
Lusofona Journal of Architecture and Education, 2014
The demise of retail buildings is a rather recent phenomenon, very common in the United States. H... more The demise of retail buildings is a rather recent phenomenon, very common in the United States. Hundreds of shopping malls and big box stores are falling into decay and their failure influences, to some degrees, the contemporary and future evolution of retail buildings. Europe and Italy are not immune to the overgrowth dynamics of the retail system that have been observed in the United States, and the first cases of decline and crisis have already appeared in several Italian areas. Demalling, a technical term that defines the response to the decline and demise of shopping centres, represents a totally new urban challenge to redevelop vacant malls and big box stores. Features and issues arising from the conversion of retail buildings have been analyzed focusing on the Italian context, through two case studies: the abandoned shopping mall Euromercato in Casoria (Naples) and the closed grocery store Esselunga in Pioltello (Milan), transformed in an Health Centre.
Following the increasing liberalisation of commercial activities, which have taken place in the l... more Following the increasing liberalisation of commercial activities, which have taken place in the last few decades, the power of municipal authorities to schedule retail and leisure-based businesses has been reduced in its spatial extent; it now applies only to specific ‘Protection Zones’ (Zone da sottoporre a tutela). In these areas, due to environmental, social and/or traffic sustainability reasons, the freedom of private business is limited by the need to respect the right of residents to normal liveability and mobility standards. This paper describes a research by Laboratorio URB&COM (Politecnico di Milano), aimed at supporting the City of Milan in detecting those spatial contexts whose conditions suggest the application of a specific regulation, in order to control nightlife leisure’s negative externalities. A GIS-based analysis approach has proved fundamental in defining an objective and transparent evaluation path, towards the mapping of critical areas where regulation is neede...
Supporto tecnico scientifico per la redazione del nuovo Programma Pluriennale per lo Sviluppo del settore commerciale
La tecnologia GIS come strumento per il Governo della Movida
A seguito della progressiva liberalizzazione delle attivita economiche e commerciali intervenute ... more A seguito della progressiva liberalizzazione delle attivita economiche e commerciali intervenute nel quadro normativo italiano negli ultimi vent’anni (D.Lgs. 59/2010, L. 248/2006, D.Lgs. 114/98), i comuni possono programmare le aperture degli esercizi commerciali limitatamente a specifiche zone del territorio definite “da sottoporre a tutela”. Il Laboratorio URB&COM del Politecnico di Milano ha supportato il Comune di Milano nella redazione di un regolamento per il governo del cosiddetto fenomeno della Movida notturna. In questa attivita di accompagnamento e stato fondamentale l’utilizzo della tecnologia GIS per l’individuazione cartografica delle aree critiche da assoggettare a regolamentazione, definite attraverso un procedimento valutativo oggettivo con lo scopo di arrivare alla migliore condivisione possibile dei risultati.
Representation and analysis of retail phenomena to support urban planning policies. Some applications of the Kernel Density Estimation method in the Milan area
Una geografia degli spazi di coworking a Milano
la rubrica di udm sugli appuntamenti da non perdere Milano-Mudec / fino al 26 Febbraio 2017 Con q... more la rubrica di udm sugli appuntamenti da non perdere Milano-Mudec / fino al 26 Febbraio 2017 Con quasi 100 opere provenienti da collezioni private, la mostra attraversa la breve ma intensa carriera di Basquiat, che si è conclusa con la morte prematura all'età di soli ventisette anni. In modo diretto e apparentemente infantile Basquiat è stato in grado di portare all'attenzione del grande pubblico tematiche essenziali sull'identità umana e sulla questione dolorosa e aperta della razza.
Urbanistica e commercio: indagini e contributi strategici per Romano di Lombardia
Nell'ambito del processo di redazione del Documento di piano del Piano di governo del territo... more Nell'ambito del processo di redazione del Documento di piano del Piano di governo del territorio del Comune di Romano di Lombardia, il Laboratorio Urb&Com del Politecnico di Milano ha curato la redazione della componente commerciale, definendo il quadro conoscitivo di contesto e proponendo linee strategiche per lo sviluppo della rete locale. Questo contributo ricostruisce i principali elementi analitico-progettuali emersi durante l'esperienza di ricerca, descrivendo le specificità e le peculiarità del contesto commerciale sovralocale e regionale di riferimento con le quali è stato necessario confrontarsi per la definizione delle scelte strategiche del nuovo strumento urbanistico.
La regolazione dell’occupazione di spazi ed aree pubbliche nell’ambito delle attività economiche: una comparazione tra Grandi Comuni
Rapporto di ricerca, Camera di Commercio di Milano, gennaio 2015
Trasporti & Cultura, 2018
ABSTRACT IT: Il settore della distribuzione commerciale in Italia è segnato negli ultimi anni da... more ABSTRACT IT:
Il settore della distribuzione commerciale in Italia è segnato negli ultimi anni da una serie di trasformazioni che hanno influenzato l’assetto del mercato nazionale. Il sistema d’offerta risultante non è omogeneamente distribuito nel territorio e uno degli elementi caratterizzanti è la presenza di “polarità commerciali” che si differenziano per dinamismo, attrattività e rilevanza degli impatti a scala sovralocale.
L’obiettivo di questo contributo è quello di evidenziare l’insieme degli “effetti territoriali” delle Grandi Strutture di Vendita (GSV) con un approfondimento particolare per le “polarità commerciali pianificate”, usando come caso di studio il contesto regionale della Lombardia anche attraverso gli esiti di alcune recenti esperienze di ricerca curate dal Laboratorio Urb&Com del Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani.
Per farlo sono stati elaborati dati complessi relativi alle polarità pianificate e alla loro competizione per il presidio del mercato lombardo, identificando le pratiche insediative ricorrenti di queste strutture e i processi di adattamento al conteste regionale di strategie globali sviluppate dagli operatori.
Questo approfondimento si è dimostrato un fertile campo di esplorazione, che ha permesso (a.) di definire una metodologia originale di studio delle Grandi Strutture di Vendita e, al contempo, (b.) di elaborare un quadro originale ed aggiornato della situazione lombarda, contributo di conoscenza utile a supportare le future politiche regionali sul tema e le programmazioni settoriali ad esso collegate (attività economiche, mobilità, lavoro, territorio, ecc.).
ABSTRACT ENG:
Over the last two decades, the retail sector in Italy suffered a set of transformations that changed the national market. The resulting retail network is not homogeneously distributed over the national space and the presence of a variety of "retail polarities" – different in dynamism, appeal to users and spatial impacts – marks the offer.
This contribution is aimed at focusing the impacts of the Grandi Strutture di Vendita (GSV), a typology of retail structures defined by Italian law that gathers together shopping malls, retail parks and large specialty stores. These are intended as "planned retail polarities" because developers need local and regional authorizations in their settlement process. Using the Lombardy Region as a case study and presenting the outcomes of a recent research developed by Urb&Com Lab research team, we propose a reading of several global trends, a new map of these structures and a critical interpretation of these information.
Results of this exploration allowed us (a.) to define an original methodology to study GSVs and, at the same time, (b.) to provide an original and updated map of regional situation. This map could contribute to future regional policies on this topic and, more in general, to integrate the current sectoral view on retail to a wider regional agenda (that involve economy, mobility, labor market, sustainability, etc.).
L’apporto della Geografia tra rivoluzioni e riforme, 2019
In Italia la continua espansione ed evoluzione della rete distributiva commerciale combinata alla... more In Italia la continua espansione ed evoluzione della rete distributiva commerciale combinata alla crisi dei consumi, hanno determinato una forte competizione territoriale tra punti vendita generando fenomeni di saturazione del mercato che in alcuni contesti urbani hanno portato alla dismissione di insediamenti commerciali anche molto rilevanti in termini dimensionali e territoriali. Questo fenomeno presenta importanti similitudini con quanto già avvenuto negli Stati Uniti, dove la crisi e l’abbandono di numerose strutture di vendita hanno generato i cosiddetti deadmall e ghostbox.
La mancanza di una base conoscitiva proveniente da fonti istituzionali determina la possibilità di ricorrere a dati provenienti da fonti non ufficiali. Il presente contributo rappresenta una riflessione sulle opportunità offerte dai Volunteered Geographic Information -in particolare OpenStreetMap- per la raccolta e la condivisione di un patrimonio informativo geografico degli spazi commerciali dismessi di media e grande dimensione.
Mapping deadmalls landscape: how VGI support research and actions on abandoned retail heritage
Retail, Consumption and the New Forms of Urban Governance, 2017
Le polarità interregionali: approfondimenti
Coworking spaces in the urban context. A cluster analysis for the city of Milan
RSA conference, 2015
Osm Come Strumento DI Monitoraggio Dei Sistemi Commerciali Urbani
Il contributo proposto racchiude alcune riflessioni a partire da due recenti esperienze di ricerc... more Il contributo proposto racchiude alcune riflessioni a partire da due recenti esperienze di ricerca sviluppate dal laboratorio URB&COM del Politecnico di Milano (I) a supporto dei Comuni di Bergamo e Parma e riguardanti: (i.) metodologie di indagine e descrizione dei sistemi commerciali urbani e (ii.) sperimentazione di un protocollo di aggiornamento dei dati raccolti attraverso OpenStreetMap (OSM) utile al monitoraggio delle dinamiche in corso e dell’incidenza delle politiche attive promosse dell’attore pubblico.
Esperienze del Laboratorio URB&COM, Urbanistica e Commercio
Studiare gli effetti della dismissione commerciale sui sistemi d’offerta urbani: metodi, dinamiche e temi aperti
Negli ultimi venti anni, ed in parallelo con altre realtà europee, l’Italia ha sperimentato una p... more Negli ultimi venti anni, ed in parallelo con altre realtà europee, l’Italia ha sperimentato una profonda trasformazione nelle condizioni socio-economiche, infrastrutturali e tecnologiche che hanno influenzato i modi di vivere ed usare lo spazio dei suoi abitanti, con impatti anche sulle abitudini e le pratiche di consumo. Tali cambiamenti influenzano in modo determinante anche la dimensione spaziale di queste pratiche, producendo una sovrapposizione – a volte conflittuale – di fenomeni (competizione verticale ed orizzontale, frizioni fra il commercio tradizionale e la grande distribuzione organizzata, sviluppo di polarità commerciali, l’insediamento di formati ibridi, trasformazione dell’offerta urbana tradizionale) che segnano il territorio a diverse scale. Recenti studi hanno dimostrato che uno degli effetti di questa sovrapposizione è quello legato alla dismissione commerciale, che si manifesta in modi differenti: - Nei tessuti urbani consolidati, si è fatta più marcata la presenza di locali sfitti ai piani terra delle high-street, dentro le gallerie storiche e negli addensamenti urbani spontanei. Al contempo, si segnala un ulteriore fattore di criticità legato alla progressiva dismissione di grandi contenitori del terziario (sedi di banche, uffici pubblici, sportelli aperti al pubblico) che indeboliscono ulteriormente la vitalità di questi ambiti. - Nei contesti periferici, la crisi dei centri commerciali di prima generazione e l’incapacità dei format tradizionali di competere con le polarità più attrattive ha comportato la dismissione di numerosi centri commerciali e la comparsa di deadmall e ghostbox. Diversi studi hanno permesso di analizzare le cause di questi processi, legate sia a fattori endogeni (collegati alle condizioni specifiche delle strutture) che esogeni (connessi alle condizioni socio-economiche, ai cambiamenti nelle preferenze dei consumatori e alla limitata capacità di rispondere alle loro esigenze). Poco indagati sembrano essere invece gli effetti di queste dinamiche sui sistemi d’offerta urbani, che sono stati descritti come processi di dismissione generalizzata, spesso senza approfondirne i caratteri specifici e le diverse articolazioni. L’obiettivo dell’intervento è quello di presentare gli esiti di una ricerca condotto all’interno del Urb&Com Lab. (DAStU, Politecnico di Milano) nel contesto della Regione Lombardia. L’integrazione fra analisi quantitative sviluppate attraverso indicatori e rilievi diretti ha permesso di ricostruire e verificare l’esistenza di alcune tendenze ricorrenti all’interno degli addensamenti urbani. Il caso di studio dell’ambito del Distretto Urbano del Commercio di Bergamo permette inoltre di riflettere sulle opportunità ed i temi aperti connessi al ruolo degli attori istituzionali (Regione, Comune, Associazioni locali) nella costruzione di politiche attive di rivitalizzazione dell’attrattività urbana e delle economie locali.
Addensamenti di attività economiche nei contesti urbani consolidati: metodi d’indagine, geografie e dinamiche evolutive nel caso del centro storico di Parma
Planum Publisher, 2017
Pubblicazione disponibile su www.planum.net | Planum Publisher È vietata la riproduzione, anche p... more Pubblicazione disponibile su www.planum.net | Planum Publisher È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, anche ad uso interno e didattico, non autorizzata. Diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati per tutti i Paesi.
Polarita Commerciali in Lombardia Tendenze Evolutive e Geografie a Supporto Della Governance Territoriale
ABSTRACT IT: Il settore della distribuzione commerciale in Italia è segnato negli ultimi anni da ... more ABSTRACT IT: Il settore della distribuzione commerciale in Italia è segnato negli ultimi anni da una serie di trasformazioni che hanno influenzato l’assetto del mercato nazionale. Il sistema d’offerta risultante non è omogeneamente distribuito nel territorio e uno degli elementi caratterizzanti è la presenza di “polarità commerciali” che si differenziano per dinamismo, attrattività e rilevanza degli impatti a scala sovralocale. L’obiettivo di questo contributo è quello di evidenziare l’insieme degli “effetti territoriali” delle Grandi Strutture di Vendita (GSV) con un approfondimento particolare per le “polarità commerciali pianificate”, usando come caso di studio il contesto regionale della Lombardia anche attraverso gli esiti di alcune recenti esperienze di ricerca curate dal Laboratorio Urb&Com del Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani. Per farlo sono stati elaborati dati complessi relativi alle polarità pianificate e alla loro competizione per il presidio del mercato lombardo, identificando le pratiche insediative ricorrenti di queste strutture e i processi di adattamento al conteste regionale di strategie globali sviluppate dagli operatori. Questo approfondimento si è dimostrato un fertile campo di esplorazione, che ha permesso (a.) di definire una metodologia originale di studio delle Grandi Strutture di Vendita e, al contempo, (b.) di elaborare un quadro originale ed aggiornato della situazione lombarda, contributo di conoscenza utile a supportare le future politiche regionali sul tema e le programmazioni settoriali ad esso collegate (attività economiche, mobilità, lavoro, territorio, ecc.). ABSTRACT ENG: Over the last two decades, the retail sector in Italy suffered a set of transformations that changed the national market. The resulting retail network is not homogeneously distributed over the national space and the presence of a variety of "retail polarities" – different in dynamism, appeal to users and spatial impacts – marks the offer. This contribution is aimed at focusing the impacts of the Grandi Strutture di Vendita (GSV), a typology of retail structures defined by Italian law that gathers together shopping malls, retail parks and large specialty stores. These are intended as "planned retail polarities" because developers need local and regional authorizations in their settlement process. Using the Lombardy Region as a case study and presenting the outcomes of a recent research developed by Urb&Com Lab research team, we propose a reading of several global trends, a new map of these structures and a critical interpretation of these information. Results of this exploration allowed us (a.) to define an original methodology to study GSVs and, at the same time, (b.) to provide an original and updated map of regional situation. This map could contribute to future regional policies on this topic and, more in general, to integrate the current sectoral view on retail to a wider regional agenda (that involve economy, mobility, labor market, sustainability, etc.).
The demalling process in Italy
Lusofona Journal of Architecture and Education, 2014
The demise of retail buildings is a rather recent phenomenon, very common in the United States. H... more The demise of retail buildings is a rather recent phenomenon, very common in the United States. Hundreds of shopping malls and big box stores are falling into decay and their failure influences, to some degrees, the contemporary and future evolution of retail buildings. Europe and Italy are not immune to the overgrowth dynamics of the retail system that have been observed in the United States, and the first cases of decline and crisis have already appeared in several Italian areas. Demalling, a technical term that defines the response to the decline and demise of shopping centres, represents a totally new urban challenge to redevelop vacant malls and big box stores. Features and issues arising from the conversion of retail buildings have been analyzed focusing on the Italian context, through two case studies: the abandoned shopping mall Euromercato in Casoria (Naples) and the closed grocery store Esselunga in Pioltello (Milan), transformed in an Health Centre.
Following the increasing liberalisation of commercial activities, which have taken place in the l... more Following the increasing liberalisation of commercial activities, which have taken place in the last few decades, the power of municipal authorities to schedule retail and leisure-based businesses has been reduced in its spatial extent; it now applies only to specific ‘Protection Zones’ (Zone da sottoporre a tutela). In these areas, due to environmental, social and/or traffic sustainability reasons, the freedom of private business is limited by the need to respect the right of residents to normal liveability and mobility standards. This paper describes a research by Laboratorio URB&COM (Politecnico di Milano), aimed at supporting the City of Milan in detecting those spatial contexts whose conditions suggest the application of a specific regulation, in order to control nightlife leisure’s negative externalities. A GIS-based analysis approach has proved fundamental in defining an objective and transparent evaluation path, towards the mapping of critical areas where regulation is neede...
Supporto tecnico scientifico per la redazione del nuovo Programma Pluriennale per lo Sviluppo del settore commerciale
La tecnologia GIS come strumento per il Governo della Movida
A seguito della progressiva liberalizzazione delle attivita economiche e commerciali intervenute ... more A seguito della progressiva liberalizzazione delle attivita economiche e commerciali intervenute nel quadro normativo italiano negli ultimi vent’anni (D.Lgs. 59/2010, L. 248/2006, D.Lgs. 114/98), i comuni possono programmare le aperture degli esercizi commerciali limitatamente a specifiche zone del territorio definite “da sottoporre a tutela”. Il Laboratorio URB&COM del Politecnico di Milano ha supportato il Comune di Milano nella redazione di un regolamento per il governo del cosiddetto fenomeno della Movida notturna. In questa attivita di accompagnamento e stato fondamentale l’utilizzo della tecnologia GIS per l’individuazione cartografica delle aree critiche da assoggettare a regolamentazione, definite attraverso un procedimento valutativo oggettivo con lo scopo di arrivare alla migliore condivisione possibile dei risultati.
Representation and analysis of retail phenomena to support urban planning policies. Some applications of the Kernel Density Estimation method in the Milan area
Una geografia degli spazi di coworking a Milano
la rubrica di udm sugli appuntamenti da non perdere Milano-Mudec / fino al 26 Febbraio 2017 Con q... more la rubrica di udm sugli appuntamenti da non perdere Milano-Mudec / fino al 26 Febbraio 2017 Con quasi 100 opere provenienti da collezioni private, la mostra attraversa la breve ma intensa carriera di Basquiat, che si è conclusa con la morte prematura all'età di soli ventisette anni. In modo diretto e apparentemente infantile Basquiat è stato in grado di portare all'attenzione del grande pubblico tematiche essenziali sull'identità umana e sulla questione dolorosa e aperta della razza.
Urbanistica e commercio: indagini e contributi strategici per Romano di Lombardia
Nell'ambito del processo di redazione del Documento di piano del Piano di governo del territo... more Nell'ambito del processo di redazione del Documento di piano del Piano di governo del territorio del Comune di Romano di Lombardia, il Laboratorio Urb&Com del Politecnico di Milano ha curato la redazione della componente commerciale, definendo il quadro conoscitivo di contesto e proponendo linee strategiche per lo sviluppo della rete locale. Questo contributo ricostruisce i principali elementi analitico-progettuali emersi durante l'esperienza di ricerca, descrivendo le specificità e le peculiarità del contesto commerciale sovralocale e regionale di riferimento con le quali è stato necessario confrontarsi per la definizione delle scelte strategiche del nuovo strumento urbanistico.
La regolazione dell’occupazione di spazi ed aree pubbliche nell’ambito delle attività economiche: una comparazione tra Grandi Comuni
Rapporto di ricerca, Camera di Commercio di Milano, gennaio 2015
Trasporti & Cultura, 2018
ABSTRACT IT: Il settore della distribuzione commerciale in Italia è segnato negli ultimi anni da... more ABSTRACT IT:
Il settore della distribuzione commerciale in Italia è segnato negli ultimi anni da una serie di trasformazioni che hanno influenzato l’assetto del mercato nazionale. Il sistema d’offerta risultante non è omogeneamente distribuito nel territorio e uno degli elementi caratterizzanti è la presenza di “polarità commerciali” che si differenziano per dinamismo, attrattività e rilevanza degli impatti a scala sovralocale.
L’obiettivo di questo contributo è quello di evidenziare l’insieme degli “effetti territoriali” delle Grandi Strutture di Vendita (GSV) con un approfondimento particolare per le “polarità commerciali pianificate”, usando come caso di studio il contesto regionale della Lombardia anche attraverso gli esiti di alcune recenti esperienze di ricerca curate dal Laboratorio Urb&Com del Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani.
Per farlo sono stati elaborati dati complessi relativi alle polarità pianificate e alla loro competizione per il presidio del mercato lombardo, identificando le pratiche insediative ricorrenti di queste strutture e i processi di adattamento al conteste regionale di strategie globali sviluppate dagli operatori.
Questo approfondimento si è dimostrato un fertile campo di esplorazione, che ha permesso (a.) di definire una metodologia originale di studio delle Grandi Strutture di Vendita e, al contempo, (b.) di elaborare un quadro originale ed aggiornato della situazione lombarda, contributo di conoscenza utile a supportare le future politiche regionali sul tema e le programmazioni settoriali ad esso collegate (attività economiche, mobilità, lavoro, territorio, ecc.).
ABSTRACT ENG:
Over the last two decades, the retail sector in Italy suffered a set of transformations that changed the national market. The resulting retail network is not homogeneously distributed over the national space and the presence of a variety of "retail polarities" – different in dynamism, appeal to users and spatial impacts – marks the offer.
This contribution is aimed at focusing the impacts of the Grandi Strutture di Vendita (GSV), a typology of retail structures defined by Italian law that gathers together shopping malls, retail parks and large specialty stores. These are intended as "planned retail polarities" because developers need local and regional authorizations in their settlement process. Using the Lombardy Region as a case study and presenting the outcomes of a recent research developed by Urb&Com Lab research team, we propose a reading of several global trends, a new map of these structures and a critical interpretation of these information.
Results of this exploration allowed us (a.) to define an original methodology to study GSVs and, at the same time, (b.) to provide an original and updated map of regional situation. This map could contribute to future regional policies on this topic and, more in general, to integrate the current sectoral view on retail to a wider regional agenda (that involve economy, mobility, labor market, sustainability, etc.).
L’apporto della Geografia tra rivoluzioni e riforme, 2019
In Italia la continua espansione ed evoluzione della rete distributiva commerciale combinata alla... more In Italia la continua espansione ed evoluzione della rete distributiva commerciale combinata alla crisi dei consumi, hanno determinato una forte competizione territoriale tra punti vendita generando fenomeni di saturazione del mercato che in alcuni contesti urbani hanno portato alla dismissione di insediamenti commerciali anche molto rilevanti in termini dimensionali e territoriali. Questo fenomeno presenta importanti similitudini con quanto già avvenuto negli Stati Uniti, dove la crisi e l’abbandono di numerose strutture di vendita hanno generato i cosiddetti deadmall e ghostbox.
La mancanza di una base conoscitiva proveniente da fonti istituzionali determina la possibilità di ricorrere a dati provenienti da fonti non ufficiali. Il presente contributo rappresenta una riflessione sulle opportunità offerte dai Volunteered Geographic Information -in particolare OpenStreetMap- per la raccolta e la condivisione di un patrimonio informativo geografico degli spazi commerciali dismessi di media e grande dimensione.
Polarità commerciali e trasformazioni territoriali. Un approccio interregionale
Questa pubblicazione restituisce, con un ampio aggiornamento della cartografia, della base dati e... more Questa pubblicazione restituisce, con un ampio aggiornamento della cartografia, della base dati e del quadro normativo, i risultati del programma interuniversitario di ricerca “La valutazione dell'impatto territoriale delle grandi polarità commerciali: factory outlet centre, multiplex, ...
IL MULTIPLEX. Forme, strategie e rapporto con il territorio
"L’evoluzione dei modi di vivere e di consumare il tempo ha come immediata ricaduta fenomenolog... more "L’evoluzione dei modi di vivere e di consumare il tempo ha come immediata
ricaduta fenomenologica la comparsa nel territorio di luoghi - e di oggetti che
occupano questi luoghi - alla cui presenza fino a poco fa non eravamo abituati e
che divengono, invece, in breve tempo parte integrante del paesaggio
contemporaneo. Questo è accaduto negli anni recenti con lo sviluppo delle grandi
strutture commerciali, dei parchi tematici o di altri nuovi magneti del consumo di
merci materiali e immateriali.
Ad essi ora si aggiungono - con uno sviluppo recente per l’Italia, datato un paio di
decenni per gli Stati Uniti e per alcuni paesi europei - i multiplex, ultima (per ora)
forma di evoluzione dello spazio dedicato allo spettacolo cinematografico. Un
nuovo tipo di struttura che risponde a requisiti che non rimandano esclusivamente
alla moltiplicazione del numero delle sale di proiezione, ma anche ad una
concezione più complessa della “modernizzazione” del luogo per il cinema, in cui
lo spettacolo, caratterizzato da alti standard tecnologici, è integrato dal consumo
commerciale e da altre attività di carattere ludico."
Le principali strutture commerciali europee rappresentano principalmente un adattamento delle tip... more Le principali strutture commerciali europee rappresentano principalmente un adattamento delle tipologie
statunitensi (shopping mall e big box) in termini di strategie localizzative, urbane ed architettoniche, con alcune
differenze in relazione al livello di sviluppo del sistema distributivo e a seconda del contesto sociale e culturale di
riferimento.
In Italia la “figura territoriale” (Secchi, 1994) del centro commerciale, che compare negli anni ‘70 con la diffusione
della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), registra un importante sviluppo negli ultimi 20 anni con l’evoluzione
di nuovi modelli insediativi, funzionali e distributivi e con l’apparizione di un sistema eterogeneo di nuove “polarità
commerciali” (Brunetta e Morandi, 2009). In diverse aree urbane la continua espansione della rete distributiva e la
conseguente evoluzione della geografia commerciale, combinata alla crisi dei consumi, hanno determinato una
forte competizione territoriale tra le diverse strutture commerciali, generando fenomeni di saturazione del mercato
e un’accelerazione dell’obsolescenza delle strutture commerciali meno recenti.
Negli Stati Uniti, dove la concorrenza tra gli insediamenti commerciali è molto più marcata rispetto allo scenario
italiano ed europeo, numerose strutture di vendita sono soggette a fenomeni di crisi e abbandono (deadmall). I
greyfields, termine che indica le strutture commerciali dismesse considerando l’intera superficie urbanizzata
(Congress of New Urbanism, 2001), occupano ogni anno superfici maggiori nelle città americane e dimostrano
che questo problema è endemico per questa tipologia di strutture.
In Italia e in Europa il ritardo accumulato nel processo di evoluzione del sistema commerciale rispetto agli USA
potrebbe permettere di gestire in anticipo i fenomeni di dismissione, ad esempio attraverso strumenti di
programmazione territoriale e commerciale realmente efficaci. La comparsa dei primi deadmalls italiani, ci porta
ad interrogarci sulle possibili evoluzioni di questo fenomeno nelle nostre città e sui suoi effetti economici, sociali e
spaziali.
Il presente paper, attraverso alcuni casi studio italiani, presenta alcune riflessioni sul problema della dismissione
commerciale e sulle possibili strategie architettoniche ed urbanistiche in risposta ad esso (demalling).
XXXII Congresso Geografico Italiano - Atti della conferenza
Negli ultimi venti anni, ed in parallelo con altre realtà europee, l’Italia ha sperimentato una p... more Negli ultimi venti anni, ed in parallelo con altre realtà europee, l’Italia ha sperimentato una profonda trasformazione nelle condizioni socio-economiche, infrastrutturali e tecnologiche che hanno influenzato i modi di vivere ed usare lo spazio dei suoi abitanti, con impatti anche sulle abitudini e le pratiche di consumo. Tali cambiamenti influenzano in modo determinante anche la dimensione spaziale di queste pratiche, producendo una sovrapposizione – a volte conflittuale – di fenomeni (competizione verticale ed orizzontale, frizioni fra il commercio tradizionale e la grande distribuzione organizzata, sviluppo di polarità commerciali, l’insediamento di formati ibridi, trasformazione dell’offerta urbana tradizionale) che segnano il territorio a diverse scale.
Recenti studi hanno dimostrato che uno degli effetti di questa sovrapposizione è quello legato alla dismissione commerciale, che si manifesta in modi differenti:
- Nei tessuti urbani consolidati, si è fatta più marcata la presenza di locali sfitti ai piani terra delle high-street, dentro le gallerie storiche e negli addensamenti urbani spontanei. Al contempo, si segnala un ulteriore fattore di criticità legato alla progressiva dismissione di grandi contenitori del terziario (sedi di banche, uffici pubblici, sportelli aperti al pubblico) che indeboliscono ulteriormente la vitalità di questi ambiti.
- Nei contesti periferici, la crisi dei centri commerciali di prima generazione e l’incapacità dei format tradizionali di competere con le polarità più attrattive ha comportato la dismissione di numerosi centri commerciali e la comparsa di deadmall e ghostbox.
Diversi studi hanno permesso di analizzare le cause di questi processi, legate sia a fattori endogeni (collegati alle condizioni specifiche delle strutture) che esogeni (connessi alle condizioni socio-economiche, ai cambiamenti nelle preferenze dei consumatori e alla limitata capacità di rispondere alle loro esigenze). Poco indagati sembrano essere invece gli effetti di queste dinamiche sui sistemi d’offerta urbani, che sono stati descritti come processi di dismissione generalizzata, spesso senza approfondirne i caratteri specifici e le diverse articolazioni.
L’obiettivo dell’intervento è quello di presentare gli esiti di una ricerca condotto all’interno del Urb&Com Lab. (DAStU, Politecnico di Milano) nel contesto della Regione Lombardia. L’integrazione fra analisi quantitative sviluppate attraverso indicatori e rilievi diretti ha permesso di ricostruire e verificare l’esistenza di alcune tendenze ricorrenti all’interno degli addensamenti urbani. Il caso di studio dell’ambito del Distretto Urbano del Commercio di Bergamo permette inoltre di riflettere sulle opportunità ed i temi aperti connessi al ruolo degli attori istituzionali (Regione, Comune, Associazioni locali) nella costruzione di politiche attive di rivitalizzazione dell’attrattività urbana e delle economie locali.
In Italia l’insieme dei cambiamenti socio-economici e tecnologici recenti hanno contribuito ad un... more In Italia l’insieme dei cambiamenti socio-economici e tecnologici recenti hanno contribuito ad una profonda
trasformazione dei comportamenti d’acquisto e delle pratiche di consumo tradizionali. Questa si manifesta in modo
evidente anche nello spazio, con una pluralità di dinamiche sovrapposte e, a volte, interrelate che marcano il
territorio contemporaneo. Fra le altre negli ultimi anni è emersa la dismissione commerciale come fenomeno
pervasivo che si presenta, in modo differenziato, sia all’interno dei tessuti densi delle città che negli ambiti
extraurbani.
In questo quadro, gli enti locali manifestano l’esigenza di un supporto tecnico per la prefigurazione di politiche e
strumenti orientati alla costruzione di linee guida e indirizzi qualitativi per l’azione pubblica, sia alla scala regionale
che comunale per il rilancio dell'attrattività urbana. L’obiettivo dell’intervento è la presentazione degli esiti di un
lavoro di ricerca effettuato per il territorio della regione Lombardia, orientato al riconoscimento degli ambiti urbani
potenzialmente soggetti a fragilità commerciale attraverso la definizione di indicatori territoriali atti a realizzare
affondi analitici e monitorare le dinamiche in corso. Nelle conclusioni si rilancia il possibile ruolo degli indicatori e, in
generale, della produzione di spatial knowledge come elemento di supporto e di rafforzamento per le azioni ed i
progetti sviluppati dagli attori pubblici che, in questo caso, sono legati alla rivitalizzazione del commercio come
elemento rafforzativo e qualificante della rigenerazione urbana
In Italia la complessità dei cambiamenti socio-economici e tecnologici recenti hanno contribuito ... more In Italia la complessità dei cambiamenti socio-economici e tecnologici recenti hanno contribuito ad una profonda trasformazione dei comportamenti d’acquisto e delle pratiche di consumo tradizionali. Questa si manifesta in modo evidente anche nello spazio, con una pluralità di dinamiche sovrapposte e -a volte- interrelate che marcano il territorio contemporaneo. Fra gli altri, negli ultimi anni è emerso il tema della dismissione commerciale come dinamica pervasiva che si manifesta, in modo differenziato, sia all’interno dei tessuti densi delle città che negli ambiti extraurbani. Si tratta di un processo determinato da vari fattori, tra cui la competizione sempre più accentuata tra “polarità commerciali” sia pianificate che “naturali”, ovvero formatesi per addensamenti spontanei all’interno dei principali centri urbani. Nelle città questo fenomeno si presenta attraverso la progressiva dismissione dei piani terra degli ambiti urbani centrali e nei contesti suburbani attraverso la dismissione dei contenitori commerciali di media e grande dimensione (deadmall).
In questo quadro, gli enti locali manifestano l’esigenza di un supporto tecnico per la prefigurazione di politiche e strumenti orientati alla costruzione di linee guida e indirizzi qualitativi per l’azione pubblica, sia alla scala regionale che comunale per il rilancio dell'attrattività urbana.
L’obiettivo dell’intervento è la presentazione degli esiti di un lavoro di indagine territoriale effettuato per il territorio della regione Lombardia, orientato al riconoscimento degli ambiti urbani potenzialmente soggetti a fragilità commerciale. Si tratta del risultato dell’applicazione di una metodologia elaborata all’interno del Laboratorio Urb&Com del Politecnico di Milano ed utilizzata all’interno di alcuni recenti lavori di ricerca. La definizione dell’indicatore territoriale di potenziale “fragilità commerciale” delle aree urbane avviene incrociando le dinamiche dei sistemi commerciali locali con il livello di competizione territoriale determinato degli aggregati commerciali pianificati attraverso l'analisi delle aree di potenziale criticità emergente delle sovrapposizioni dei bacini gravitazionali. Per la definizione degli indicatori sono state volutamente utilizzate esclusivamente fonti informative di tipo "aperto" (open data), non solo con lo scopo di sottolineare l'importanza e la validità del principio della trasparenza informativa e della libertà di accesso alle informazioni, ma anche per evidenziarne le potenzialità di sviluppo.
L’esito del successivo lavoro di studio dei risultati di questo approfondimento è stato quello di ricomprendere le diverse tendenze in atto grazie ai valori dell’indicatore elaborato. Si tratta di una base di partenza analitica che permette di indirizzare analisi specifiche, ma anche di elaborare azioni e progetti pilota su ambiti concreti e sul quale sono in corso legati alla rivitalizzazione del commercio e per l’integrazione di strumenti analitici e operativi del settore nella “cassetta degli attrezzi” a disposizione degli attori pubblici.