Stefano Pontiggia | Politecnico di Milano (original) (raw)

Books by Stefano Pontiggia

Research paper thumbnail of Revolutionary Tunisia: Inequality, Marginality, and Power

In Revolutionary Tunisia: Inequality, Marginality, and Power, Stefano Pontiggia examines marginal... more In Revolutionary Tunisia: Inequality, Marginality, and Power, Stefano Pontiggia examines marginality and inequality in Tunisia through the stories of people living in Redeyef, a mining town in the Tunisian south that is well known for its militant past. Considering the ongoing formation of the post-revolutionary Tunisian state, Pontiggia explores the extent to which state-led institutions, local power relations, the social structure, and the dynamics of space production coincide to perpetuate inequality. Far from being a process of exclusion from wealth and development, Pontiggia asserts, marginality is instead synonymous with a gradual integration of territories and populations into a socio-territorial hierarchy that is rooted in the colonial experience. What emerges is a country whose revolution is characterized by change as much as continuity with the past.

Research paper thumbnail of Il bacino maledetto. Disuguaglianza, marginalità e potere nella Tunisia postrivoluzionaria

Ombre Corte, 2017

Questo libro analizza una delle questioni chiave del processo che ha portato all'allontanamento d... more Questo libro analizza una delle questioni chiave del processo che ha portato all'allontanamento del dittatore Ben Ali e che è sempre presente nel dibattito pubblico: l'idea secondo cui alcune parti del Paese si siano rivoltate perché marginalizzate, escluse dalla ricchezza e dallo sviluppo. Tra il 2014 e il 2015 l'autore ha vissuto alle porte del deserto allo scopo di rispondere ad alcune domande: che cosa significa essere marginalizzati in Tunisia? Come si riproduce giorno per giorno? Quale peso ha avuto nella storia recente, non solo del Paese, ma di un'intera regione? Ciò che ne emerge è un ritratto approfondito del modo in cui la presenza dello Stato, le relazioni di potere a livello locale, la struttura sociale e la gestione del territorio concorrono a riprodurre e consolidare disuguaglianze, disoccupazione, e una desolante assenza di prospettive. La marginalità, in conclusione, non è un processo di esclusione sociale ma il risultato dell'integrazione di territori e persone in una gerarchia sociale, politica, economica e culturale che privilegia alcuni a discapito di altri.

Research paper thumbnail of Storie nascoste. Antropologia e memoria dell'esodo istriano a Trieste

Aracne, Roma , Mar 21, 2013

Come è possibile venire a patti con un passato di guerra, violenza e diaspora? Come queste esperi... more Come è possibile venire a patti con un passato di guerra, violenza e diaspora? Come queste esperienze permettono di riflettere attorno a concetti quali storia, memoria e verità? Il libro, esito di una ricerca condotta a Trieste, riflette sul modo in cui un gruppo sociale vasto ed eterogeneo elabora simbolicamente i traumi della II Guerra mondiale. Attraverso le storie dei protagonisti possiamo comprendere il processo sociale che dai ricordi individuali porta alla memoria collettiva del passato.

Papers by Stefano Pontiggia

Research paper thumbnail of Jeunes en question(s)

Comment penser les jeunes et la jeunesse en Afrique ? Comment ne pas réduire à la condition tragi... more Comment penser les jeunes et la jeunesse en Afrique ? Comment ne pas réduire à la condition tragique faite à certains la grande diversité des existences que connaissent les autres ? Quels moyens se donner pour un essor durable des connaissances, au delà des conventions intellectuelles et des clichés sensationnalistes ? Que faire d’une catégorie fondée sur l'âge, ce critère improbable qui à la fois procède du devenir biologique des humains, sert d'unité de mesure des individus dans les recensements de population, est mobilisé à des fins fort diverses par les politiques et les publicistes, et dont les acteurs eux-mêmes se jouent dans leurs interactions ? Au travers d’études de cas, écrites bien souvent par des auteur(e)s qui sont eux-mêmes des jeunes, cette livraison propose une nouvelle anthropologie comparative des jeunes et de la jeunesse. Elle déconstruit l’historicité de la catégorie jeune et son arrivée tardive dans le champ des études africaines, rappelle que des modali...

Research paper thumbnail of Il bacino maledetto. Disuguaglianza, marginalità e potere nella Tunisia postrivoluzionaria

Questo libro parla della Tunisia ma non di rivoluzione o, meglio, non direttamente. Esso si occup... more Questo libro parla della Tunisia ma non di rivoluzione o, meglio, non direttamente. Esso si occupa di analizzare una delle questioni considerate chiave nel processo che ha portato all’allontanamento del dittatore Ben Ali e che è sempre presente nel dibattito pubblico: l’idea secondo cui alcune parti del Paese si siano rivoltate perché marginalizzate, cioè escluse dalla ricchezza e dallo sviluppo. Tra il 2014 e il 2015 l’autore ha vissuto alle porte del deserto allo scopo di rispondere ad alcune domande: che cosa significa essere marginalizzati in Tunisia? Come questo fenomeno si riproduce giorno per giorno? E in che modo ha influenzato la storia recente non solo del Paese, ma di un’intera regione? Ciò che ne emerge è un ritratto approfondito del modo in cui la presenza dello Stato, le relazioni di potere a livello locale, la struttura sociale e la gestione del territorio concorrono a perpetuare disuguaglianza, disoccupazione e assenza di prospettive. Per comprende la marginalità occ...

Research paper thumbnail of Esodo. Una storia in tre atti

Un gruppo di esuli dall'Istria, rientrati in Italia dopo la fine della Seconda guerra mondial... more Un gruppo di esuli dall'Istria, rientrati in Italia dopo la fine della Seconda guerra mondiale e l'instaurazione nella regione del regime socialista jugoslavo di Tito, raccontano la loro esperienza e le loro memorie. Quello che ne emerge è un quadro corale, un racconto in tre atti che rilegge la guerra, la violenza e il sistema di accoglienza italiano dei campi profughi

Research paper thumbnail of Storie nascoste: antropologia e memoria dell'esodo istriano a Trieste

Come è possibile venire a patti con un passato di guerra, violenza e diaspora? Come queste esperi... more Come è possibile venire a patti con un passato di guerra, violenza e diaspora? Come queste esperienze permettono di riflettere attorno a concetti quali storia, memoria e verità? Il libro, esito di una ricerca condotta a Trieste, riflette sul modo in cui un gruppo sociale vasto ed eterogeneo elabora simbolicamente i traumi della Seconda guerra mondiale. Attraverso le storie dei protagonisti possiamo comprendere il processo sociale che dai ricordi individuali porta alla memoria collettiva del passato

Research paper thumbnail of Il bacino maledetto. Antropologia della marginalità nel Sud-Ovest Tunisino

Il testo è il risultato di una ricerca etnografica durata circa dieci mesi e condotta tra il 2014... more Il testo è il risultato di una ricerca etnografica durata circa dieci mesi e condotta tra il 2014 e il 2015. Il luogo di ricerca è Redeyef, centro urbano di circa trentamila abitanti nella Tunisia sudoccidentale (Governatorato di Gafsa), parte di un più ampio bacino minerario basato sull’estrazione e purificazione dei fosfati non lontano dal confine con l’Algeria. La città, fondata all’inizio del Ventesimo secolo durante il Protettorato francese, crebbe attorno all’economia mineraria e alla Compagnia dei fosfati di Gafsa (CPG) che ad essa era legata. L’attività estrattiva e il suo indotto sono ancor oggi il principale, se non l’unico settore di impiego contrattualizzato in città e nella regione. Questa monocultura industriale, impostasi seguendo il modello della città-fabbrica, entrò in crisi alla metà degli anni 1980 quando la firma del Piano di aggiustamento strutturale tra governo tunisino, Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale provocò un taglio nei finanziamenti alla d...

Research paper thumbnail of Great home-spectations: "Houses-to-be", marginality, and social expectations in Southern Tunisia

In the mining town of Redeyef (south-western Tunisia), "modern" homes and building tech... more In the mining town of Redeyef (south-western Tunisia), "modern" homes and building techniques bear the signs of a history of marginalization, inequality, and lack of resources. Here, power produced specific mode of living and territorial organization. The article will describe three different homes: the little studio I lived in between 2014 and 2015 during my fieldwork research, the "mansion" that a young man living in Redeyef had been erecting for himself, and the house a man erected for his son. These examples will help to shed light on the extent to which the colonial past, the political economy of independent Tunisia, and the current lack of any urban planning interweave to create the conditions of a disadvantaged and precarious life, especially for the young men, who build their houses to accomplish social expectations about adulthood. Despite the lack of resources, the people of Redeyef try to make their dwellings the symbol of a (hoped, even though almost ...

Research paper thumbnail of Administrative Disappearances

<div> <p>By examining the case of Milan, the paper studies the way the Italian state,... more <div> <p>By examining the case of Milan, the paper studies the way the Italian state, in the last four years, has been managing homeless asylum seekers and refugees. It focuses on the frictions among different state institutions and the managerial 'cultures' they rely on. As expulsions from the so-called reception system have been raising, the Milanese municipality-run reception centres closed, and a reorganisation of the Immigration Office brought to the shutdown of a department explicitly oriented to asylum and reception. The analysis makes some dilemmas arise. The first one is related to the way policies interact and collide at different levels. As centralisation and decentralisation are constitutive of every process of state formation, in the case presented here it paradoxically brings asylum seekers outside the reception system to disappear as such. The second dilemma lies at the moral core of the state and raises issues of entitlement to receive aid from public and private institutions. As asylum seekers and refugees are perceived as unwelcomed guests by both the central state and the local authorities, institutions consider themselves not responsible for their care.</p> </div>

Research paper thumbnail of Le "Bassin maudit": spaces of injustice and a nostalgic recalling of the past in urban southern Tunisia

Research paper thumbnail of L’inclusione sociale nei piccoli comuni del ferrarese

Quando si parla di immigrazione in Italia il riferimento immediato e quasi sempre quello delle ci... more Quando si parla di immigrazione in Italia il riferimento immediato e quasi sempre quello delle citta, grandi e medie, dove la visibilita del fenomeno e le tensioni che puo provocare sono piu evidenti. Invece al Sud, come al Centro e al Nord, la maggior parte degli immigrati vive in citta di piccole dimensioni e nei piccoli comuni che spesso non superano poche migliaia di abitanti. Come e abbastanza ovvio che sia, data la struttura insediativa del paese, fatta di molti piccoli centri e di vivaci economie locali. Il volume presenta i risultati di una ricerca PRIN, condotta in diversi contesti territoriali - Calabria, Lazio, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna - su come i comuni di piccola dimensione o, meglio, il contesto locale di piccola dimensione - quello demografico ma anche quello sociale ed economico, e soprattutto quello istituzionale - riescano a far fronte alla diversita crescente. L'interrogativo della ricerca e se la dimensione piccola della societa incida, e in che mod...

Research paper thumbnail of Beni che si perdono e che si conservano. Case e masserizie nella memoria dell’esodo istriano a Trieste

Gli esuli assegnano un valore particolare alle masserizie, che intendono come veri e propri ogget... more Gli esuli assegnano un valore particolare alle masserizie, che intendono come veri e propri oggetti di memoria. Soprattutto, questi beni perduti e conservati svolgono un ruolo fondamentale nel processo di integrazione degli esuli in seno alle associazioni diasporiche presenti nel territorio di Trieste. Una breve storia di vita ne mostrerà il meccanismo

Research paper thumbnail of Governance Beyond the Law: The Immoral, The Illegal, The Criminal

Public Sector Economics, 2019

Book revie

Research paper thumbnail of Administrative Disappearances Undocumented Asylum Seekers and the Italian State

Stuck and Exploited Refugees and Asylum Seekers in Italy Between Exclusion, Discrimination and Struggles, 2021

By examining the case of Milan, the paper studies the way the Italian state, in the last four yea... more By examining the case of Milan, the paper studies the way the Italian state, in the last four years, has been managing homeless asylum seekers and refugees. It focuses on the frictions among different state institutions and the managerial ‘cultures’ they rely on. As expulsions from the so-called reception system have been raising, the Milanese municipality-run reception centres closed, and a reorganisation of the Immigration Office brought to the shutdown of a department explicitly oriented to asylum and reception. The analysis makes some dilemmas arise. The first one is related to the way policies interact and collide at different levels. As centralisation and decentralisation are constitutive of every process of state formation, in the case presented here it paradoxically brings asylum seekers outside the reception system to disappear as such. The second dilemma lies at the moral core of the state and raises issues of entitlement to receive aid from public and private institutions...

Research paper thumbnail of Administrative Disappearances: Undocumented Asylum Seekers and the Italian State

Stuck and Exploited: Refugees and Asylum Seekers in Italy Between Exclusion, Discrimination and Struggles, 2021

By examining the case of Milan, the paper studies the way the Italian state, in the last four yea... more By examining the case of Milan, the paper studies the way the Italian state, in the last four years, has been managing homeless asylum seekers and refugees. It focuses on the frictions among different state institutions and the managerial ‘cultures’ they rely on. As expulsions from the so-called reception system have been raising, the Milanese municipality-run reception centres closed, and a reorganisation of the Immigration Office brought to the shutdown of a department explicitly oriented to asylum and reception. The analysis makes some dilemmas arise. The first one is related to the way policies interact and collide at different levels. As centralisation and decentralisation are constitutive of every process of state formation, in the case presented here it paradoxically brings asylum seekers outside the reception system to disappear as such. The second dilemma lies at the moral core of the state and raises issues of entitlement to receive aid from public and private institutions. As asylum seekers and refugees are perceived as unwelcomed guests by both the central state and the local authorities, institutions consider themselves not responsible for their care.

Research paper thumbnail of Ateliers d'anthropologie

Revue éditée par le Laboratoire d'ethnologie et de sociologie comparative 47 | 2020 : Jeunes en q... more Revue éditée par le Laboratoire d'ethnologie et de sociologie comparative 47 | 2020 : Jeunes en question(s) Tentes et rails. Les « jeunes » du Sud tunisien entre chômage, attente et protestation Tents and rails: "Young people" of southern Tunisia between unemployment, waiting and protest

Research paper thumbnail of Governance Beyond the Law: The Immoral, The Illegal, The Criminal

This volume explores the continuous line from informal and unrecorded practices all the way up to... more This volume explores the continuous line from informal and unrecorded practices all the way up to illegal and criminal practices, performed and reproduced by both individuals and organisations. The authors classify them as alternative, subversive forms of governance performed by marginal (and often invisible) peripheral actors. The volume studies how the informal and the extra-legal unfold transnationally and, in particular, how and why they have been/are being progressively criminalized and integrated into the construction of global and local dangerhoods; how the above-mentioned phenomena are embedded into a post-liberal security order; and whether they shape new states of exception and generate moral panic whose ultimate function is regulatory, disciplinary and one of crafting practices of political ordering.

Research paper thumbnail of Searching for a khīţ: Money and Relations in the Informal Sector in Tunisia

Statualità e periferie nel Maghreb contemporaneo, 2018

The state, and particularly the daily practices of its formation, is nowadays a widely recognized... more The state, and particularly the daily practices of its formation, is nowadays a widely recognized object of study in anthropology 1 . Over the last twenty years, anthropologists widened the Weberian notion of the state as a legal-rational apparatus based on value extraction, territorial control, and the legitimate monopoly of the force. They have expanded the analysis to include, first, the way the state is perceived, understood, and imagined 2 , and secondly, how it is perpetuated through daily exchanges between state officials and the local populations 3 . One of the major assumptions is that its constitutive elements, the state-system and the state-idea 4 , are two sides of the same coin 5 . This political formation is not weakened but transformed by globalization, which has led it its reorganization on a trans-local level 6 . Even though the subject has been studied by a wide range of analysts, the literature on borderlands has proven particularly well-suited in examining how states govern their territory and control their populations 7 . Researchers have generally pointed out the extent to which the legitimacy and the power of the state are negotiated, contested, and threatened by local populations, and how state institutions respond (generally, by imposing violence and terror). The view from the margins can indeed be fructuous: it is on the social and geographical borders that the state's diverse techniques of bio-power are most evident; it is on the margins that local tactics and strategies implemented to accumulate social and economic capital are generally viewed as forms of contestation and counter-power. According to the literature, one of the realms of social life in which the modern state plays its conditions of perpetuation is indeed the so-called informal sector. This is particularly true in Africa, where it employs between 60% and 70% of the active population 8 , and becomes more evident in borderlands. This concept, first used by Keith Hart in a publication on the job opportunities in rural 1

Research paper thumbnail of 'Every Day is a Copy-and-Paste': Waithood Among Tunisian Men

This morning I felt that I couldn't bear this passivity any longer. I was sinking in my red plast... more This morning I felt that I couldn't bear this passivity any longer. I was sinking in my red plastic chair without anything to do. In those moments, when I think I have to wait until the evening for someone or something, I am captured by anguish and fear. Sometimes I ask myself, if I live my entire life here, what could I tell my babies? If I were lucky, I could talk about my escape to Europe; if I am not, I would have nothing to say (field notes, Redeyef, November 20, 2014).

Research paper thumbnail of Revolutionary Tunisia: Inequality, Marginality, and Power

In Revolutionary Tunisia: Inequality, Marginality, and Power, Stefano Pontiggia examines marginal... more In Revolutionary Tunisia: Inequality, Marginality, and Power, Stefano Pontiggia examines marginality and inequality in Tunisia through the stories of people living in Redeyef, a mining town in the Tunisian south that is well known for its militant past. Considering the ongoing formation of the post-revolutionary Tunisian state, Pontiggia explores the extent to which state-led institutions, local power relations, the social structure, and the dynamics of space production coincide to perpetuate inequality. Far from being a process of exclusion from wealth and development, Pontiggia asserts, marginality is instead synonymous with a gradual integration of territories and populations into a socio-territorial hierarchy that is rooted in the colonial experience. What emerges is a country whose revolution is characterized by change as much as continuity with the past.

Research paper thumbnail of Il bacino maledetto. Disuguaglianza, marginalità e potere nella Tunisia postrivoluzionaria

Ombre Corte, 2017

Questo libro analizza una delle questioni chiave del processo che ha portato all'allontanamento d... more Questo libro analizza una delle questioni chiave del processo che ha portato all'allontanamento del dittatore Ben Ali e che è sempre presente nel dibattito pubblico: l'idea secondo cui alcune parti del Paese si siano rivoltate perché marginalizzate, escluse dalla ricchezza e dallo sviluppo. Tra il 2014 e il 2015 l'autore ha vissuto alle porte del deserto allo scopo di rispondere ad alcune domande: che cosa significa essere marginalizzati in Tunisia? Come si riproduce giorno per giorno? Quale peso ha avuto nella storia recente, non solo del Paese, ma di un'intera regione? Ciò che ne emerge è un ritratto approfondito del modo in cui la presenza dello Stato, le relazioni di potere a livello locale, la struttura sociale e la gestione del territorio concorrono a riprodurre e consolidare disuguaglianze, disoccupazione, e una desolante assenza di prospettive. La marginalità, in conclusione, non è un processo di esclusione sociale ma il risultato dell'integrazione di territori e persone in una gerarchia sociale, politica, economica e culturale che privilegia alcuni a discapito di altri.

Research paper thumbnail of Storie nascoste. Antropologia e memoria dell'esodo istriano a Trieste

Aracne, Roma , Mar 21, 2013

Come è possibile venire a patti con un passato di guerra, violenza e diaspora? Come queste esperi... more Come è possibile venire a patti con un passato di guerra, violenza e diaspora? Come queste esperienze permettono di riflettere attorno a concetti quali storia, memoria e verità? Il libro, esito di una ricerca condotta a Trieste, riflette sul modo in cui un gruppo sociale vasto ed eterogeneo elabora simbolicamente i traumi della II Guerra mondiale. Attraverso le storie dei protagonisti possiamo comprendere il processo sociale che dai ricordi individuali porta alla memoria collettiva del passato.

Research paper thumbnail of Jeunes en question(s)

Comment penser les jeunes et la jeunesse en Afrique ? Comment ne pas réduire à la condition tragi... more Comment penser les jeunes et la jeunesse en Afrique ? Comment ne pas réduire à la condition tragique faite à certains la grande diversité des existences que connaissent les autres ? Quels moyens se donner pour un essor durable des connaissances, au delà des conventions intellectuelles et des clichés sensationnalistes ? Que faire d’une catégorie fondée sur l'âge, ce critère improbable qui à la fois procède du devenir biologique des humains, sert d'unité de mesure des individus dans les recensements de population, est mobilisé à des fins fort diverses par les politiques et les publicistes, et dont les acteurs eux-mêmes se jouent dans leurs interactions ? Au travers d’études de cas, écrites bien souvent par des auteur(e)s qui sont eux-mêmes des jeunes, cette livraison propose une nouvelle anthropologie comparative des jeunes et de la jeunesse. Elle déconstruit l’historicité de la catégorie jeune et son arrivée tardive dans le champ des études africaines, rappelle que des modali...

Research paper thumbnail of Il bacino maledetto. Disuguaglianza, marginalità e potere nella Tunisia postrivoluzionaria

Questo libro parla della Tunisia ma non di rivoluzione o, meglio, non direttamente. Esso si occup... more Questo libro parla della Tunisia ma non di rivoluzione o, meglio, non direttamente. Esso si occupa di analizzare una delle questioni considerate chiave nel processo che ha portato all’allontanamento del dittatore Ben Ali e che è sempre presente nel dibattito pubblico: l’idea secondo cui alcune parti del Paese si siano rivoltate perché marginalizzate, cioè escluse dalla ricchezza e dallo sviluppo. Tra il 2014 e il 2015 l’autore ha vissuto alle porte del deserto allo scopo di rispondere ad alcune domande: che cosa significa essere marginalizzati in Tunisia? Come questo fenomeno si riproduce giorno per giorno? E in che modo ha influenzato la storia recente non solo del Paese, ma di un’intera regione? Ciò che ne emerge è un ritratto approfondito del modo in cui la presenza dello Stato, le relazioni di potere a livello locale, la struttura sociale e la gestione del territorio concorrono a perpetuare disuguaglianza, disoccupazione e assenza di prospettive. Per comprende la marginalità occ...

Research paper thumbnail of Esodo. Una storia in tre atti

Un gruppo di esuli dall'Istria, rientrati in Italia dopo la fine della Seconda guerra mondial... more Un gruppo di esuli dall'Istria, rientrati in Italia dopo la fine della Seconda guerra mondiale e l'instaurazione nella regione del regime socialista jugoslavo di Tito, raccontano la loro esperienza e le loro memorie. Quello che ne emerge è un quadro corale, un racconto in tre atti che rilegge la guerra, la violenza e il sistema di accoglienza italiano dei campi profughi

Research paper thumbnail of Storie nascoste: antropologia e memoria dell'esodo istriano a Trieste

Come è possibile venire a patti con un passato di guerra, violenza e diaspora? Come queste esperi... more Come è possibile venire a patti con un passato di guerra, violenza e diaspora? Come queste esperienze permettono di riflettere attorno a concetti quali storia, memoria e verità? Il libro, esito di una ricerca condotta a Trieste, riflette sul modo in cui un gruppo sociale vasto ed eterogeneo elabora simbolicamente i traumi della Seconda guerra mondiale. Attraverso le storie dei protagonisti possiamo comprendere il processo sociale che dai ricordi individuali porta alla memoria collettiva del passato

Research paper thumbnail of Il bacino maledetto. Antropologia della marginalità nel Sud-Ovest Tunisino

Il testo è il risultato di una ricerca etnografica durata circa dieci mesi e condotta tra il 2014... more Il testo è il risultato di una ricerca etnografica durata circa dieci mesi e condotta tra il 2014 e il 2015. Il luogo di ricerca è Redeyef, centro urbano di circa trentamila abitanti nella Tunisia sudoccidentale (Governatorato di Gafsa), parte di un più ampio bacino minerario basato sull’estrazione e purificazione dei fosfati non lontano dal confine con l’Algeria. La città, fondata all’inizio del Ventesimo secolo durante il Protettorato francese, crebbe attorno all’economia mineraria e alla Compagnia dei fosfati di Gafsa (CPG) che ad essa era legata. L’attività estrattiva e il suo indotto sono ancor oggi il principale, se non l’unico settore di impiego contrattualizzato in città e nella regione. Questa monocultura industriale, impostasi seguendo il modello della città-fabbrica, entrò in crisi alla metà degli anni 1980 quando la firma del Piano di aggiustamento strutturale tra governo tunisino, Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale provocò un taglio nei finanziamenti alla d...

Research paper thumbnail of Great home-spectations: "Houses-to-be", marginality, and social expectations in Southern Tunisia

In the mining town of Redeyef (south-western Tunisia), "modern" homes and building tech... more In the mining town of Redeyef (south-western Tunisia), "modern" homes and building techniques bear the signs of a history of marginalization, inequality, and lack of resources. Here, power produced specific mode of living and territorial organization. The article will describe three different homes: the little studio I lived in between 2014 and 2015 during my fieldwork research, the "mansion" that a young man living in Redeyef had been erecting for himself, and the house a man erected for his son. These examples will help to shed light on the extent to which the colonial past, the political economy of independent Tunisia, and the current lack of any urban planning interweave to create the conditions of a disadvantaged and precarious life, especially for the young men, who build their houses to accomplish social expectations about adulthood. Despite the lack of resources, the people of Redeyef try to make their dwellings the symbol of a (hoped, even though almost ...

Research paper thumbnail of Administrative Disappearances

<div> <p>By examining the case of Milan, the paper studies the way the Italian state,... more <div> <p>By examining the case of Milan, the paper studies the way the Italian state, in the last four years, has been managing homeless asylum seekers and refugees. It focuses on the frictions among different state institutions and the managerial 'cultures' they rely on. As expulsions from the so-called reception system have been raising, the Milanese municipality-run reception centres closed, and a reorganisation of the Immigration Office brought to the shutdown of a department explicitly oriented to asylum and reception. The analysis makes some dilemmas arise. The first one is related to the way policies interact and collide at different levels. As centralisation and decentralisation are constitutive of every process of state formation, in the case presented here it paradoxically brings asylum seekers outside the reception system to disappear as such. The second dilemma lies at the moral core of the state and raises issues of entitlement to receive aid from public and private institutions. As asylum seekers and refugees are perceived as unwelcomed guests by both the central state and the local authorities, institutions consider themselves not responsible for their care.</p> </div>

Research paper thumbnail of Le "Bassin maudit": spaces of injustice and a nostalgic recalling of the past in urban southern Tunisia

Research paper thumbnail of L’inclusione sociale nei piccoli comuni del ferrarese

Quando si parla di immigrazione in Italia il riferimento immediato e quasi sempre quello delle ci... more Quando si parla di immigrazione in Italia il riferimento immediato e quasi sempre quello delle citta, grandi e medie, dove la visibilita del fenomeno e le tensioni che puo provocare sono piu evidenti. Invece al Sud, come al Centro e al Nord, la maggior parte degli immigrati vive in citta di piccole dimensioni e nei piccoli comuni che spesso non superano poche migliaia di abitanti. Come e abbastanza ovvio che sia, data la struttura insediativa del paese, fatta di molti piccoli centri e di vivaci economie locali. Il volume presenta i risultati di una ricerca PRIN, condotta in diversi contesti territoriali - Calabria, Lazio, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna - su come i comuni di piccola dimensione o, meglio, il contesto locale di piccola dimensione - quello demografico ma anche quello sociale ed economico, e soprattutto quello istituzionale - riescano a far fronte alla diversita crescente. L'interrogativo della ricerca e se la dimensione piccola della societa incida, e in che mod...

Research paper thumbnail of Beni che si perdono e che si conservano. Case e masserizie nella memoria dell’esodo istriano a Trieste

Gli esuli assegnano un valore particolare alle masserizie, che intendono come veri e propri ogget... more Gli esuli assegnano un valore particolare alle masserizie, che intendono come veri e propri oggetti di memoria. Soprattutto, questi beni perduti e conservati svolgono un ruolo fondamentale nel processo di integrazione degli esuli in seno alle associazioni diasporiche presenti nel territorio di Trieste. Una breve storia di vita ne mostrerà il meccanismo

Research paper thumbnail of Governance Beyond the Law: The Immoral, The Illegal, The Criminal

Public Sector Economics, 2019

Book revie

Research paper thumbnail of Administrative Disappearances Undocumented Asylum Seekers and the Italian State

Stuck and Exploited Refugees and Asylum Seekers in Italy Between Exclusion, Discrimination and Struggles, 2021

By examining the case of Milan, the paper studies the way the Italian state, in the last four yea... more By examining the case of Milan, the paper studies the way the Italian state, in the last four years, has been managing homeless asylum seekers and refugees. It focuses on the frictions among different state institutions and the managerial ‘cultures’ they rely on. As expulsions from the so-called reception system have been raising, the Milanese municipality-run reception centres closed, and a reorganisation of the Immigration Office brought to the shutdown of a department explicitly oriented to asylum and reception. The analysis makes some dilemmas arise. The first one is related to the way policies interact and collide at different levels. As centralisation and decentralisation are constitutive of every process of state formation, in the case presented here it paradoxically brings asylum seekers outside the reception system to disappear as such. The second dilemma lies at the moral core of the state and raises issues of entitlement to receive aid from public and private institutions...

Research paper thumbnail of Administrative Disappearances: Undocumented Asylum Seekers and the Italian State

Stuck and Exploited: Refugees and Asylum Seekers in Italy Between Exclusion, Discrimination and Struggles, 2021

By examining the case of Milan, the paper studies the way the Italian state, in the last four yea... more By examining the case of Milan, the paper studies the way the Italian state, in the last four years, has been managing homeless asylum seekers and refugees. It focuses on the frictions among different state institutions and the managerial ‘cultures’ they rely on. As expulsions from the so-called reception system have been raising, the Milanese municipality-run reception centres closed, and a reorganisation of the Immigration Office brought to the shutdown of a department explicitly oriented to asylum and reception. The analysis makes some dilemmas arise. The first one is related to the way policies interact and collide at different levels. As centralisation and decentralisation are constitutive of every process of state formation, in the case presented here it paradoxically brings asylum seekers outside the reception system to disappear as such. The second dilemma lies at the moral core of the state and raises issues of entitlement to receive aid from public and private institutions. As asylum seekers and refugees are perceived as unwelcomed guests by both the central state and the local authorities, institutions consider themselves not responsible for their care.

Research paper thumbnail of Ateliers d'anthropologie

Revue éditée par le Laboratoire d'ethnologie et de sociologie comparative 47 | 2020 : Jeunes en q... more Revue éditée par le Laboratoire d'ethnologie et de sociologie comparative 47 | 2020 : Jeunes en question(s) Tentes et rails. Les « jeunes » du Sud tunisien entre chômage, attente et protestation Tents and rails: "Young people" of southern Tunisia between unemployment, waiting and protest

Research paper thumbnail of Governance Beyond the Law: The Immoral, The Illegal, The Criminal

This volume explores the continuous line from informal and unrecorded practices all the way up to... more This volume explores the continuous line from informal and unrecorded practices all the way up to illegal and criminal practices, performed and reproduced by both individuals and organisations. The authors classify them as alternative, subversive forms of governance performed by marginal (and often invisible) peripheral actors. The volume studies how the informal and the extra-legal unfold transnationally and, in particular, how and why they have been/are being progressively criminalized and integrated into the construction of global and local dangerhoods; how the above-mentioned phenomena are embedded into a post-liberal security order; and whether they shape new states of exception and generate moral panic whose ultimate function is regulatory, disciplinary and one of crafting practices of political ordering.

Research paper thumbnail of Searching for a khīţ: Money and Relations in the Informal Sector in Tunisia

Statualità e periferie nel Maghreb contemporaneo, 2018

The state, and particularly the daily practices of its formation, is nowadays a widely recognized... more The state, and particularly the daily practices of its formation, is nowadays a widely recognized object of study in anthropology 1 . Over the last twenty years, anthropologists widened the Weberian notion of the state as a legal-rational apparatus based on value extraction, territorial control, and the legitimate monopoly of the force. They have expanded the analysis to include, first, the way the state is perceived, understood, and imagined 2 , and secondly, how it is perpetuated through daily exchanges between state officials and the local populations 3 . One of the major assumptions is that its constitutive elements, the state-system and the state-idea 4 , are two sides of the same coin 5 . This political formation is not weakened but transformed by globalization, which has led it its reorganization on a trans-local level 6 . Even though the subject has been studied by a wide range of analysts, the literature on borderlands has proven particularly well-suited in examining how states govern their territory and control their populations 7 . Researchers have generally pointed out the extent to which the legitimacy and the power of the state are negotiated, contested, and threatened by local populations, and how state institutions respond (generally, by imposing violence and terror). The view from the margins can indeed be fructuous: it is on the social and geographical borders that the state's diverse techniques of bio-power are most evident; it is on the margins that local tactics and strategies implemented to accumulate social and economic capital are generally viewed as forms of contestation and counter-power. According to the literature, one of the realms of social life in which the modern state plays its conditions of perpetuation is indeed the so-called informal sector. This is particularly true in Africa, where it employs between 60% and 70% of the active population 8 , and becomes more evident in borderlands. This concept, first used by Keith Hart in a publication on the job opportunities in rural 1

Research paper thumbnail of 'Every Day is a Copy-and-Paste': Waithood Among Tunisian Men

This morning I felt that I couldn't bear this passivity any longer. I was sinking in my red plast... more This morning I felt that I couldn't bear this passivity any longer. I was sinking in my red plastic chair without anything to do. In those moments, when I think I have to wait until the evening for someone or something, I am captured by anguish and fear. Sometimes I ask myself, if I live my entire life here, what could I tell my babies? If I were lucky, I could talk about my escape to Europe; if I am not, I would have nothing to say (field notes, Redeyef, November 20, 2014).

Research paper thumbnail of Esodo. Una storia in tre atti

Questa terra è la mia terra. Storie dal Veneto, dal Salento e dall'America latina

La partenza di Bartolo da Giurizzani fu per noi come quando un a pecora riesce a trovare uno spir... more La partenza di Bartolo da Giurizzani fu per noi come quando un a pecora riesce a trovare uno spiraglio tra la siepe per buttarsi nell'altro campo e allora le altre perdono la testa e lasciano lì tutto per correrle dietro. Le cittadine dell'Istria si stavano svuotando giorno per giorno, specie quelle della costa, e per noi era ormai diventata un'abitudine vedere in quei giorni i soliti camion traballanti di povere masserizie lasciare Umago e Buje e dirigersi alla volta di Trieste. Ma chi avrebbe mai pensato che alla fine si sarebbe mossa anche la campagna? Fulvio Tomizza, Materada

Research paper thumbnail of -	2015 L’inclusione sociale nei piccoli comuni del ferrarese, ©Cattedra UNESCO SSIIM ,vol. 1. (coautori L. Lepore e S. Pontiggia), pp.1-27, online.

Nonostante la presenza di cittadini di origine straniera in Emilia-Romagna sia recente, è possib... more Nonostante la presenza di cittadini di origine straniera in Emilia-Romagna sia recente, è possibile distinguerne tre fasi principali. La prima risale agli anni Ottanta quando il fenomeno era ancora molto contenuto - al di sotto delle 30.000 unità e dell’ 1% della popolazione residente. I paesi di provenienza erano quasi esclusivamente quelli del Nordafrica e si trattava in particolare di lavoratori maschi adulti. I primi inserimenti consistenti di lavoratori di origine di origine straniera, collocatisi nelle fonderie e nei cantieri edili della provincia di Reggio Emilia, risalgono a circa venti anni fa e hanno riguardato soprattutto cittadini emigrati dall’Egitto.

Research paper thumbnail of Review: G. Scandurra, Tifo estremo. Storie degli ultras del Bologna, Manifestolibri, Roma 2016

5 Gabriella D'Agostino, Del cibo e di altri demoni 7 Franca Bimbi, Luca Rimoldi, Cibo e vino. Tra... more 5 Gabriella D'Agostino, Del cibo e di altri demoni 7 Franca Bimbi, Luca Rimoldi, Cibo e vino. Tra illusioni di memorie condivise e ricerca della qualità 9 Luca Rimoldi, Ristoratori e social media. La costruzione sociale della qualità nelle Botteghe Storiche di Milano 17 Silvia Segalla, Fatto in casa. Definizioni e ridefinizioni della qualità a tavola 23 Manuela Tassan, Cibo "naturale" e food activism. Il consumo critico in due Gruppi di Acquisto Solidale nell'area milanese 33 Alice Brombin, Ripensare la dieta mediterranea. Pratiche alimentari tra sobrietà e autosufficienza in alcuni ecovillaggi italiani 41 Michela Badii, Tra patrimonio e sostenibilità. Processi di costruzione della qualità nelle vitivinicolture del Chianti Classico 51 Paolo Gusmeroli, Patrimonializzazione e distinzione del vino. Uno studio di caso in Veneto 59 Giulia Storato, Bambine e bambini tra bigoli della nonna e pizza al curry. Narrazioni e racconti sul cibo a scuola 65 Franca Bimbi, Malate di sazietà, prigioniere dell'abbondanza? Una dieta autogestita, tra malattia cronica e ridefinizione biografica F. Dei, Terrore suicida. Religione, politica e violenza nelle culture del martirio (Donzelli 2016); G. scanDurra, Tifo estremo. Storie degli ultras del Bologna (Manifestolibri 2016); F. Fava, In campo aperto. L'antropologo nei legami del mondo (Meltemi 2017). Indice 87 Abstracts 79 Leggere -Vedere -Ascoltare Cibo e vino. Tra illusioni di memorie condivise e ricerca della qualita' Editoriale In copertina: Imparare dal locale, Calcutta, settembre 2016 (Summer School Università degli Studi di Milano Bicocca) © Elena Madiai