davide del curto | Politecnico di Milano (original) (raw)
Papers by davide del curto
ISPRS - International Archives of the Photogrammetry, Remote Sensing and Spatial Information Sciences, 2019
Studies-(davide.delcurto, andrea.garzulino)@polimi.it 2 Politecnico di Milano, Graduate School in... more Studies-(davide.delcurto, andrea.garzulino)@polimi.it 2 Politecnico di Milano, Graduate School in Architectural and Landscape Heritage-(federica.allegretti, serena.mazza)@mail.polimi.it
Restauro Archeologico
This paper discusses how to widen the boundaries of an existing World Heritage Site to include th... more This paper discusses how to widen the boundaries of an existing World Heritage Site to include the heritage of the 20th century. The work by Giancarlo De Carlo in Urbino is a perfect case study since modern architecture enriches the set of values where the statement of OUV was based. Urbino undertook a process of urban rebirth in the second half of the 20th century, according to De Carlo's master plan, which promoted a harmonic continuity between modern architecture and the preservation of the historic city. As a result, the Historic Centre of Urbino was enlisted in 1988 as an outstanding example of Renaissance capital. Although the statement of OUV did not mention De Carlo's work, the site's management plan (2012-14) suggests widening the buffer zone to include modern buildings. The authors wonder how to promote such updating of the WHS towards the recent past, something that seems not to have precedent examples in the WHL.
Sustainability, 2021
This paper illustrates the contribution that on-site survey and graphical documentation offer to ... more This paper illustrates the contribution that on-site survey and graphical documentation offer to the structural comprehension of 20th century architectural and civil engineering heritage and, therefore, to its sustainable conservation. The research herein presented has identified the true structural system of Havana’s National Art Schools, an internationally well-known architectural masterpiece that was recently investigated within the drafting of a comprehensive conservation management plan. This iconic complex was built right after the Castro’s revolution and was meant to embody Cuba’s newfound freedom. To this end, the complex was supposed to be built using Catalan vaulting, a technique loaded with significance due to its provenance, affordability, and flexibility. While most of the literature, the architectural features, and the very designers assert that no concrete nor steel were employed during construction, recent studies suggested that a reinforced concrete core might be hi...
Questo testo presenta i risultati della ricerca sul clima interno della Basilica di Sant’Andrea a... more Questo testo presenta i risultati della ricerca sul clima interno della Basilica
di Sant’Andrea a Mantova e illustra i dati del monitoraggio eseguito
dal 2007 al 2013, in occasione del restauro degli interni. Il clima del
monumento è stato indagato con tre obiettivi. Il primo è fornire supporto
diagnostico alla progettazione del restauro, in particolare alle operazioni
di pulitura e protezione degli intonaci dipinti. Il secondo è contribuire
alla messa a punto di una strategia conservativa di lungo termine. Le condizioni del clima possono infatti mettere a rischio i materiali igroscopici
come leganti e pigmenti, e monitorarne l’andamento aiuta a prevenire
l’insorgenza di fenomeni patologici. Il terzo e più generale obiettivo è accrescere la conoscenza dell’edificio, migliorando la comprensione del
suo comportamento fisico, esito della lunga vicenda costruttiva, e utilizzando
la ricerca sul clima interno come strumento d’indagine archeometrica,
cioè come uno dei momenti attraverso cui si svolge la ricerca su
ogni edificio del passato
Vittorio Garatti's School of Ballet in Havana, Cuba, is internationally acknowledged as a signifi... more Vittorio Garatti's School of Ballet in Havana, Cuba, is internationally acknowledged as a significant architectural and cultural icon whose survival is even now jeopardized by degradation such as moisture encroachment and corrosion, excessive deflections, and cracking of primary elements. While Garatti's vaulted forms symbolize the idealistic egalitarianism and free expression of their time of origin (1961-1964), their current state bears the story of the ensuing decades, in which practical, social, and environmental mechanisms have each played a part. This work comprised a multi-stage structural investigation aiming to elucidate the theatre and classroom domes' authentic structural condition and assess the behaviour and efficiency of these unique structural systems. Archival research and site investigations supplied the domes' construction techniques, geometry, and properties, which informed geometric and mechanical models. Detailed inspection disclosed their condition and behaviour. Then, non-linear finite element analysis with a concrete damaged-plasticity model simulated structural damage, yielding conclusions about their current condition. These conclusions, particularly that the theatre dome is stable while the classroom domes are significantly damaged and at-risk, informed conservation recommendations for future campaigns, with the goal of securing these irreplaceable icons against continued degradation which could soon become irreversible and even catastrophic.
Quaderni di Storia della Costruzione n. 1/2021 Collana del Centro di Ricerca / Series of the Research Center Construction History Group Dipartimento di Architettura e Design - Politecnico di Torino, 2021
"E allora cos'è la storia? La storia è quello che c'è scritto" faceva dire Raymond Queneau al Cid... more "E allora cos'è la storia? La storia è quello che c'è scritto" faceva
dire Raymond Queneau al Cidrolin di Les fleures bleues, metafora
vivente della storia passiva e autoreferenziale. Oggi molta acqua è
passata sotto i ponti, e anche sotto la chiatta dell'indolente Cidrolin,
e la storia della costruzione occupa un posto stabile tra gli studi sugli
edifici del passato, dopo essere stata lungamente invocata come
ambito di ricerca interdisciplinare. E' anche il campo adatto per tentare
possibili sconfinamenti, un poco rischiosi quando si praticano
terreni inusuali, eppure fertili quando ci aiutano a indagare gli edifici
del passato con occhi nuovi, e più curiosi. Si tratta di un problema
di metodo per la ricerca su questi temi? O persino di una questione
epistemologica?"E allora cos'è la storia? La storia è quello che c'è scritto" faceva
dire Raymond Queneau al Cidrolin di Les fleures bleues, metafora
vivente della storia passiva e autoreferenziale. Oggi molta acqua è
passata sotto i ponti, e anche sotto la chiatta dell'indolente Cidrolin,
e la storia della costruzione occupa un posto stabile tra gli studi sugli
edifici del passato, dopo essere stata lungamente invocata come
ambito di ricerca interdisciplinare. E' anche il campo adatto per tentare
possibili sconfinamenti, un poco rischiosi quando si praticano
terreni inusuali, eppure fertili quando ci aiutano a indagare gli edifici
del passato con occhi nuovi, e più curiosi. Si tratta di un problema
di metodo per la ricerca su questi temi? O persino di una questione
epistemologica?
Il giuramento di Vitruvio Spunti e riflessioni per la didattica nel Restauro
La pandemia ha accelerato la spinta verso la digitalizzazione dei processi nella ricerca e nella ... more La pandemia ha accelerato la spinta verso la digitalizzazione dei processi
nella ricerca e nella didattica e contribuito a rinnovare la discussione
sull’insegnamento del restauro: quali saranno gli effetti per una disciplina
che ha fondato il proprio statuto scientifico sulla dialettica tra tempo e
materia, e contribuito a definire il moderno concetto di autenticità? Quali
le conseguenze per un metodo didattico che unisce insegnamento frontale,
apprendimento cooperativo e learning by doing sul campo, a contatto con
l’edificio storico? Come dipanare i temi fondamentali (autenticità, valore,
degrado e sua storia, miglioramento energetico e strutturale…) sulla base di
una conoscenza del costruito maturata solo ‘in contumacia’? Come rinnovare
la dialettica con l’area della rappresentazione, partner stabile nella didattica
del restauro? L’insegnamento del restauro è da tempo oggetto di un dibattito
interno, che ha fotografato un articolato quadro nazionale e tentato un suo
posizionamento internazionale. Questo testo propone una riflessione sugli
effetti della DAD per il restauro dell’architettura, e illustra quanto osservato
insegnando Restauro (6 CF) presso la Scuola di Architettura, Urbanistica e
Ingegneria Civile del Politecnico di Milano per quattro semestri consecutivi,
mettendo in luce alcuni rischi e opportunità di questa esperienza.
The paper discusses how a Geographic Information System (GIS) contributes to set up a Conservatio... more The paper discusses how a Geographic Information System (GIS) contributes to set up a Conservation Management Plan (CMP) for the sustainable preservation of a 20th-century architectural masterpiece. The National Art Schools of Cuba are presented as a case study. The complex consists of five iconic buildings built in the early 1960s within a 56-hectare city-park. Since they are today underused and in a poor state of conservation, a research project among Italy, Cuba, and the US addressed a CMP’s preparation between 2018 and 2020. A GIS was prepared to collect and manage the whole data, based on graphic support consistent with both the site’s features and the research’s goal, to set up a comprehensive Conservation Management Plan. By illustrating this experience’s pros and cons, the paper discusses how GIS may contribute to the conservation and sustainable management of such extensive 20th-century architectural complexes.
Il testo discute se il processo di rinnovamento funzionale di un edificio degli anni Cinquanta si... more Il testo discute se il processo di rinnovamento funzionale di un edificio degli anni Cinquanta sia compatibile con il proposito di conservare un curtain wall di riconosciuto valore architettonico. L'attenzione si concentra sugli edifici moderni del secondo Novecento, gia identificati come capolavori architettonici, ma non ancora tutelati. Gli autori si interrogano su come mantenere in uso queste facciate, sulla base di una valutazione multicriteria che esamina comparativamente diversi scenari di intervento, valutando l’incremento dell'efficienza energetica, il costo d’esecuzione e il grado di conservazione materiale della facciata originale. Dopo un esame della letteratura internazionale, l’articolo presenta i risultati ottenuti analizzando la facciata della Torre Galfa in Milano. L’analisi e stata condotta seguendo il metodo gia impiegato per la conservazione delle finestre storiche e adattato con successo alla conservazione delle facciate continue dal riconosciuto valore a...
Life is increasingly being conditioned by the widespread digital technology and by Internet. They... more Life is increasingly being conditioned by the widespread digital technology and by Internet. They have also entered the field of historic heritage and conservation for a long time, with academic researches, highskill job opportunities in the field of 3D survey and modelling, dissemination and services to the public. To what stage is the relationship between digital technology and historic heritage? These lines offer some hints, starting from recent outcomes in the field of neuroscience investigating as the Internet and digital technologies has been changing some of the core functions of our mind, such as the ability to pay attention and remember. Can historic heritage play a role in this process? What consequences to the conservation field?
Analysing the indoor climate of historic buildings is very complicated, involving different varia... more Analysing the indoor climate of historic buildings is very complicated, involving different variables and uncertainties. This paper presents some reflections about an interesting case study, the eighteenth-century Villa Reale in Milan, which holds the civic collection of modern art. A nineteenth-century air heating system operates in the museum, generating an unsuitable indoor climate that presents risks to the collections and is not comfortable for users of the building. A research project was established by the Politecnico di Milano to examine environmental control in the museum. The assessment of existing conditions was based on an extended application of the concept of historical climate, an integrated approach which is particularly significant in this case study. Results from the monitoring and surveying activities are presented, focusing on the relationship of the building construction with the indoor and outdoor climate as well as on potential deterioration factors for the co...
Proceedings of the 2006 International Conference on Quantitative InfraRed Thermography, 2006
Sustainability, 2021
This paper illustrates the contribution that on-site survey and graphical documentation offer to ... more This paper illustrates the contribution that on-site survey and graphical documentation offer to the structural comprehension of 20th century architectural and civil engineering heritage and, therefore, to its sustainable conservation. The research herein presented has identified the true structural system of Havana's National Art Schools, an internationally well-known architectural masterpiece that was recently investigated within the drafting of a comprehensive conservation management plan. This iconic complex was built right after the Castro's revolution and was meant to embody Cuba's newfound freedom. To this end, the complex was supposed to be built using Catalan vaulting, a technique loaded with significance due to its provenance, affordability, and flexibility. While most of the literature, the architectural features, and the very designers assert that no concrete nor steel were employed during construction, recent studies suggested that a reinforced concrete core might be hidden behind the masonry-like appearance of the five buildings. The structural analysis performed in order to draft a conservation and management plan for the school site thus became a hermeneutic opportunity to address this topic. Combining direct observation, documentary research, and nondestructive analyses (infrared thermography and magnetometer testing), it was possible to finally redefine the structural nature of these notorious architectures, which are indeed mostly made of reinforced concrete.
Il piano di conservazione e gestione o conservation management plan non coincide con il progetto ... more Il piano di conservazione e gestione o conservation management plan non coincide con il progetto di restauro inteso come specializzazione del progetto di architettura, laddove questo è orientato a mantenere un certo carattere di autorialità, anche quando prescriva un intervento schiettamente conservativo e proprio per questo riconoscibile. Pur condividendo larga parte dei suoi obiettivi, non coincide neppure con il progetto di conservazione, nella misura in cui questo è stato definito alla fine del secolo scorso, come attività orientata alla documentazione e al mantenimento del bene e della sua autenticità materiale. Riprendendo la definizione più ricorrente e sintetica: “A Conservation Man-agement Plan is simply a document which explains why a place is significant and how you will sustain that significance in any new use, alteration, repair or management. A conservation management plan is a document which sets out the significance of a heritage asset, and how that significance will be retained in any future use, management, alteration or repair...
Parole chiave: architettura del XX secolo, Piano di Conservazione e Gestione, Getty Foundation
This work illustrates the contribution of flood risk assessment and adaptation to set up a conserv... more This work illustrates the contribution of flood risk assessment and adaptation to set up a conservation management plan for a masterpiece of 20th-century architecture. Case study is the iconic complex, internationally known as the National Art Schools of Cuba. It consists of five buildings built in the early 1960s within a park of Habana next to the Caribbean Sea. The path of the river (Rio Quibù) crossing the estate was modified to fit the landscape design. The complex has then been exposed to the risk of flooding. The School of Ballet, located in a narrow meander of the river, slightly upstream of a bridge and partially obstructing the flow, is particularly subject to frequent flash floods from the Rio Quibù, and it needs urgent restoration. Keeping ISA Modern is a project aimed at preserving the Schools complex. Based upon in situ surveys on the Rio Quibù and local area measurements during 2019, numerical modelling, and previous work by the Cuban National Institute of Hydraulic Resources, we pursued a flood risk analysis for the area, and a preliminary analysis of available risk reduction strategies. Using HEC-RAS 2D software for hydraulic modelling, we evaluated the flooded area and the hydraulic conditions (flow depth, velocity) for floods with given return periods. Our results show that SB is a building most subject to flooding, with high levels of risk. Defense strategies as designed by Cuban authorities may include a (new) wall around the School of Ballet and widening of the river channel, with high impact and cost, although not definitive. Temporary, light, permanent, and low cost/impact flood proofing structures may be used with similar effectiveness. We demonstrate that relatively little expensive hydraulic investigation may aid flood modelling and risk assessment in support of conservation projects for historically valuable sites. This may support brainstorming and the selection of (low to high cost) adaptation and risk reduction measures in the coastal areas of Cuba in response to ever increasing extreme storms and sea level rise controlling flood dynamics under transient climate change.
Keeping ISA Modern is a project of Fondazione Politecnico di Milano and other partners aimed at p... more Keeping ISA Modern is a project of Fondazione Politecnico di Milano and other partners aimed at planning the conservation of some of the buildings (Schools) of the University of Arts (ISA) of Cuba, built over a former country club, designed by eminent architects of the time (Vittorio Garatti, Roberto Gottardi and Ricardo Porro), and bestowed with the status of UNESCO World Heritage in 2003. Most of the Schools are currently unusable, also due to damages caused by frequent floods from the surrounding Rio Quibù river, and they need urgent restoration if they are to be used. Personnel of Politecnico di Milano carried out a field survey on the Rio Quibù during 2019, and also based upon information from the Cuban National Institute of Hydraulic Resources (INRH) they studied established flood risk for ISA. Here, we built a high-resolution digital terrain model (DTM) of the park where Schools are located, using laser scanner data, and previously georeferenced points. Using field measurements taken in June 2019 we were able to assess geometry (included bridges), slope and roughness coefficients of the main channel of the Quibù river, influence of the sea level. Then using as input critical discharge data provided by INRH we evaluated flood area and flood volume for 4 representative return periods (5, 20, 50, 100 years). The most impacted building is the School of Ballet, located within a narrow meander of Rio Quibù, immediately upstream of a narrow bridge, clogging largely during floods, only 1 km far from the sea, and with drainage system unable to discharge storm water. Given the high required cost, a partially collapsed wall originally partially protecting the School of Ballet was not rebuilt, and we are now exploring flood mitigation strategy which are cheaper, and feasible from the point of view of compatibility with the historical and architectural value of the building.
This paper presents a literature review about aerogel-based products for building, focusing on th... more This paper presents a literature review about aerogel-based products for building, focusing on the plasters used within the architectural restoration sector. Aerogel has entered the construction field in the last two decades as a component of many insulation products, due to its high thermal performance. Aerogel-based plasters allow the matching of high thermal performance and limited thickness. This makes them suitable when retrofitting an existing building and also when restoring a heritage building. We analyze the results of recent research, focusing on the most commonly used methods for assessing the thermal performances and durability of aerogel-based plasters. As a result of this review, we propose a guideline for manufacturing samples destined for laboratory tests.
"Non fate studiare architettura ai vostri figli, non ne vale la pena" Così Gianni Biondillo apriv... more "Non fate studiare architettura ai vostri figli, non ne vale la pena" Così Gianni Biondillo apriva il fortunato "Metropoli per Principianti" (Guanda, 2008), raccontando le traversie di un neolaureato in architettura, la disillusione per le utopie coltivate all'università, e la fatica per i troppi anni di apprendistato malpagato: "Vivo in Italia, nel paese col più alto numero di laureati in architettura d'Europa e col più basso numero di opere edili progettate da architetti, e ho una vita sola. Voglio sposarmi, avere dei figli, non posso aspettare tutta la vita. Il mio diploma di laurea è appeso nel cesso". "Eccomi, Italia. Fa' di me quello che vuoi". Citava amaramente Vittorio Gregotti il quale, al giornalista che gli chiedeva un consiglio per i giovani che si iscrivono ad architettura, rispose lapidario: «Consiglio loro di scegliersi genitori ricchi», ricordando che per fare l'architetto non conta tanto il merito di ciò che si impara all'università, quanto appartenere a una certa classe sociale, aver fatto il liceo giusto, avere insomma le amicizie che generano le prime commesse. "Gregotti aveva ragione. (…) Fare architettura, in Italia, è innanzitutto un privilegio di casta". Fare l'architetto in Italia, oggi La V indagine congiunturale sullo stato della professione pubblicata da CNAPPC e CRESME nel 2016, fotografa una situazione di sofferenza che tristemente non smentisce l'incipit di "Metropoli per Principianti". Nel nostro Paese ci sono 154.000 architetti, cioè 2,5 ogni 1000 abitanti. In Germania sono 1,3, in Inghilterra 0,6, il dato medio UE è pari a 1. Dovendo dividerlo con tanti colleghi, l'architetto italiano ha uno spazio di mercato potenziale (=domanda di servizi di progettazione) di soli 104.000 Euro l'anno, il secondo più basso dell'UE, dopo la Grecia. In Germania questo dato è tre volte maggiore, in Inghilterra è otto volte di più. Questi due dati bastano per capire quanto sia difficile trovare un lavoro qualificato dopo la laurea e collocarsi su livelli di reddito minimamente interessanti. Infatti, il tasso di disoccupazione a un anno dal diploma è aumentato dal 17 al 31% nel periodo 2010-2015. Anche la successiva "Guida per lavorare all'estero" pubblicata da CNAPP e CRESME segue le parole di Biondillo che concludeva amaro "Se proprio dovete farlo [studiare architettura], allora fatelo davvero, (…) fatelo laureare. Poi però mandatelo subito all'estero. Che qui non c'è speranza." La cosa grave è che questi dati si riferiscono al 2015, un anno molto importante per l'economia italiana, quando il prodotto interno lordo e il settore nelle costruzioni mostravano una timida ripresa, dando avvio al settimo ciclo edilizio del Paese. Questo miglioramento basato sulla riqualificazione del costruito e la ripresa delle opere pubbliche, due settori-chiave per il restauro, non è però bastato ad alleviare la fatica dei tanti, troppi laureati in architettura usciti dalle università italiane negli ultimi vent'anni. In un mondo già costruito, la domanda di progettazione nel settore delle nuove costruzioni continua a ridursi, e lo stesso vale per l'urbanistica, dato che gli indici di edificabilità dei comuni sono ampiamente saturi. Così, nel triennio 2012-15 gli iscritti all'ordine professionale sono cresciuti assai meno che in passato e nel successivo triennio 2016-19 hanno iniziato a diminuire. Il numero di architetti in Italia sta finalmente calando. Non fate studiare architettura ai vostri figli, ma se proprio devono… che si laureino in restauro
Il testo confronta due forme di pianificazione che hanno governato lo sviluppo del territorio e r... more Il testo confronta due forme di pianificazione che hanno governato lo sviluppo del territorio e regolato il consumo del suolo montano nel corso del Novecento: il progetto urbano degli anni Trenta-Quaranta e la pianificazione concordata degli anni Sessanta-Duemila. L’analisi si concentra sul caso di Sondalo in Alta Valtellina, un centro abitato d’impronta medievale dove, tra il 1932 e il 1940, fu costruito un Villaggio Sanatoriale di oltre 600.000 mc. Questo grandioso esempio di urbanistica modernista fu progettato per iniziativa statale nella forma di una megastruttura. Dopo la guerra, l’abitato di Sondalo è cresciuto grazie allo sviluppo economico e demografico propiziato dal grande sanatorio, secondo le indicazioni del Piano Regolatore e degli strumenti di pianificazione e programmazione sovralocali (PTCP, PTA). Gli autori propongono un confronto sugli esiti che queste due forme di urbanizzazione hanno prodotto sullo sviluppo territoriale e sul consumo di suolo in questo tratto di montagna lombarda.
Life is increasingly being conditioned by the widespread digital technology and by Internet. They... more Life is increasingly being conditioned by the widespread digital technology and by Internet. They have also entered the field of historic heritage and conservation for a long time, with academic researches,
high-skill job opportunities in the field of 3D survey and modelling, dissemination and services to the public. To what stage is the relationship between digital technology and historic heritage?
These lines offer some hints, starting from recent outcomes in the field of neuroscience investigating as the Internet and digital technologies has been changing some of the core functions of our mind, such as the ability to pay attention and remember. Can historic heritage play a role in this process? What consequences to the conservation field?
ISPRS - International Archives of the Photogrammetry, Remote Sensing and Spatial Information Sciences, 2019
Studies-(davide.delcurto, andrea.garzulino)@polimi.it 2 Politecnico di Milano, Graduate School in... more Studies-(davide.delcurto, andrea.garzulino)@polimi.it 2 Politecnico di Milano, Graduate School in Architectural and Landscape Heritage-(federica.allegretti, serena.mazza)@mail.polimi.it
Restauro Archeologico
This paper discusses how to widen the boundaries of an existing World Heritage Site to include th... more This paper discusses how to widen the boundaries of an existing World Heritage Site to include the heritage of the 20th century. The work by Giancarlo De Carlo in Urbino is a perfect case study since modern architecture enriches the set of values where the statement of OUV was based. Urbino undertook a process of urban rebirth in the second half of the 20th century, according to De Carlo's master plan, which promoted a harmonic continuity between modern architecture and the preservation of the historic city. As a result, the Historic Centre of Urbino was enlisted in 1988 as an outstanding example of Renaissance capital. Although the statement of OUV did not mention De Carlo's work, the site's management plan (2012-14) suggests widening the buffer zone to include modern buildings. The authors wonder how to promote such updating of the WHS towards the recent past, something that seems not to have precedent examples in the WHL.
Sustainability, 2021
This paper illustrates the contribution that on-site survey and graphical documentation offer to ... more This paper illustrates the contribution that on-site survey and graphical documentation offer to the structural comprehension of 20th century architectural and civil engineering heritage and, therefore, to its sustainable conservation. The research herein presented has identified the true structural system of Havana’s National Art Schools, an internationally well-known architectural masterpiece that was recently investigated within the drafting of a comprehensive conservation management plan. This iconic complex was built right after the Castro’s revolution and was meant to embody Cuba’s newfound freedom. To this end, the complex was supposed to be built using Catalan vaulting, a technique loaded with significance due to its provenance, affordability, and flexibility. While most of the literature, the architectural features, and the very designers assert that no concrete nor steel were employed during construction, recent studies suggested that a reinforced concrete core might be hi...
Questo testo presenta i risultati della ricerca sul clima interno della Basilica di Sant’Andrea a... more Questo testo presenta i risultati della ricerca sul clima interno della Basilica
di Sant’Andrea a Mantova e illustra i dati del monitoraggio eseguito
dal 2007 al 2013, in occasione del restauro degli interni. Il clima del
monumento è stato indagato con tre obiettivi. Il primo è fornire supporto
diagnostico alla progettazione del restauro, in particolare alle operazioni
di pulitura e protezione degli intonaci dipinti. Il secondo è contribuire
alla messa a punto di una strategia conservativa di lungo termine. Le condizioni del clima possono infatti mettere a rischio i materiali igroscopici
come leganti e pigmenti, e monitorarne l’andamento aiuta a prevenire
l’insorgenza di fenomeni patologici. Il terzo e più generale obiettivo è accrescere la conoscenza dell’edificio, migliorando la comprensione del
suo comportamento fisico, esito della lunga vicenda costruttiva, e utilizzando
la ricerca sul clima interno come strumento d’indagine archeometrica,
cioè come uno dei momenti attraverso cui si svolge la ricerca su
ogni edificio del passato
Vittorio Garatti's School of Ballet in Havana, Cuba, is internationally acknowledged as a signifi... more Vittorio Garatti's School of Ballet in Havana, Cuba, is internationally acknowledged as a significant architectural and cultural icon whose survival is even now jeopardized by degradation such as moisture encroachment and corrosion, excessive deflections, and cracking of primary elements. While Garatti's vaulted forms symbolize the idealistic egalitarianism and free expression of their time of origin (1961-1964), their current state bears the story of the ensuing decades, in which practical, social, and environmental mechanisms have each played a part. This work comprised a multi-stage structural investigation aiming to elucidate the theatre and classroom domes' authentic structural condition and assess the behaviour and efficiency of these unique structural systems. Archival research and site investigations supplied the domes' construction techniques, geometry, and properties, which informed geometric and mechanical models. Detailed inspection disclosed their condition and behaviour. Then, non-linear finite element analysis with a concrete damaged-plasticity model simulated structural damage, yielding conclusions about their current condition. These conclusions, particularly that the theatre dome is stable while the classroom domes are significantly damaged and at-risk, informed conservation recommendations for future campaigns, with the goal of securing these irreplaceable icons against continued degradation which could soon become irreversible and even catastrophic.
Quaderni di Storia della Costruzione n. 1/2021 Collana del Centro di Ricerca / Series of the Research Center Construction History Group Dipartimento di Architettura e Design - Politecnico di Torino, 2021
"E allora cos'è la storia? La storia è quello che c'è scritto" faceva dire Raymond Queneau al Cid... more "E allora cos'è la storia? La storia è quello che c'è scritto" faceva
dire Raymond Queneau al Cidrolin di Les fleures bleues, metafora
vivente della storia passiva e autoreferenziale. Oggi molta acqua è
passata sotto i ponti, e anche sotto la chiatta dell'indolente Cidrolin,
e la storia della costruzione occupa un posto stabile tra gli studi sugli
edifici del passato, dopo essere stata lungamente invocata come
ambito di ricerca interdisciplinare. E' anche il campo adatto per tentare
possibili sconfinamenti, un poco rischiosi quando si praticano
terreni inusuali, eppure fertili quando ci aiutano a indagare gli edifici
del passato con occhi nuovi, e più curiosi. Si tratta di un problema
di metodo per la ricerca su questi temi? O persino di una questione
epistemologica?"E allora cos'è la storia? La storia è quello che c'è scritto" faceva
dire Raymond Queneau al Cidrolin di Les fleures bleues, metafora
vivente della storia passiva e autoreferenziale. Oggi molta acqua è
passata sotto i ponti, e anche sotto la chiatta dell'indolente Cidrolin,
e la storia della costruzione occupa un posto stabile tra gli studi sugli
edifici del passato, dopo essere stata lungamente invocata come
ambito di ricerca interdisciplinare. E' anche il campo adatto per tentare
possibili sconfinamenti, un poco rischiosi quando si praticano
terreni inusuali, eppure fertili quando ci aiutano a indagare gli edifici
del passato con occhi nuovi, e più curiosi. Si tratta di un problema
di metodo per la ricerca su questi temi? O persino di una questione
epistemologica?
Il giuramento di Vitruvio Spunti e riflessioni per la didattica nel Restauro
La pandemia ha accelerato la spinta verso la digitalizzazione dei processi nella ricerca e nella ... more La pandemia ha accelerato la spinta verso la digitalizzazione dei processi
nella ricerca e nella didattica e contribuito a rinnovare la discussione
sull’insegnamento del restauro: quali saranno gli effetti per una disciplina
che ha fondato il proprio statuto scientifico sulla dialettica tra tempo e
materia, e contribuito a definire il moderno concetto di autenticità? Quali
le conseguenze per un metodo didattico che unisce insegnamento frontale,
apprendimento cooperativo e learning by doing sul campo, a contatto con
l’edificio storico? Come dipanare i temi fondamentali (autenticità, valore,
degrado e sua storia, miglioramento energetico e strutturale…) sulla base di
una conoscenza del costruito maturata solo ‘in contumacia’? Come rinnovare
la dialettica con l’area della rappresentazione, partner stabile nella didattica
del restauro? L’insegnamento del restauro è da tempo oggetto di un dibattito
interno, che ha fotografato un articolato quadro nazionale e tentato un suo
posizionamento internazionale. Questo testo propone una riflessione sugli
effetti della DAD per il restauro dell’architettura, e illustra quanto osservato
insegnando Restauro (6 CF) presso la Scuola di Architettura, Urbanistica e
Ingegneria Civile del Politecnico di Milano per quattro semestri consecutivi,
mettendo in luce alcuni rischi e opportunità di questa esperienza.
The paper discusses how a Geographic Information System (GIS) contributes to set up a Conservatio... more The paper discusses how a Geographic Information System (GIS) contributes to set up a Conservation Management Plan (CMP) for the sustainable preservation of a 20th-century architectural masterpiece. The National Art Schools of Cuba are presented as a case study. The complex consists of five iconic buildings built in the early 1960s within a 56-hectare city-park. Since they are today underused and in a poor state of conservation, a research project among Italy, Cuba, and the US addressed a CMP’s preparation between 2018 and 2020. A GIS was prepared to collect and manage the whole data, based on graphic support consistent with both the site’s features and the research’s goal, to set up a comprehensive Conservation Management Plan. By illustrating this experience’s pros and cons, the paper discusses how GIS may contribute to the conservation and sustainable management of such extensive 20th-century architectural complexes.
Il testo discute se il processo di rinnovamento funzionale di un edificio degli anni Cinquanta si... more Il testo discute se il processo di rinnovamento funzionale di un edificio degli anni Cinquanta sia compatibile con il proposito di conservare un curtain wall di riconosciuto valore architettonico. L'attenzione si concentra sugli edifici moderni del secondo Novecento, gia identificati come capolavori architettonici, ma non ancora tutelati. Gli autori si interrogano su come mantenere in uso queste facciate, sulla base di una valutazione multicriteria che esamina comparativamente diversi scenari di intervento, valutando l’incremento dell'efficienza energetica, il costo d’esecuzione e il grado di conservazione materiale della facciata originale. Dopo un esame della letteratura internazionale, l’articolo presenta i risultati ottenuti analizzando la facciata della Torre Galfa in Milano. L’analisi e stata condotta seguendo il metodo gia impiegato per la conservazione delle finestre storiche e adattato con successo alla conservazione delle facciate continue dal riconosciuto valore a...
Life is increasingly being conditioned by the widespread digital technology and by Internet. They... more Life is increasingly being conditioned by the widespread digital technology and by Internet. They have also entered the field of historic heritage and conservation for a long time, with academic researches, highskill job opportunities in the field of 3D survey and modelling, dissemination and services to the public. To what stage is the relationship between digital technology and historic heritage? These lines offer some hints, starting from recent outcomes in the field of neuroscience investigating as the Internet and digital technologies has been changing some of the core functions of our mind, such as the ability to pay attention and remember. Can historic heritage play a role in this process? What consequences to the conservation field?
Analysing the indoor climate of historic buildings is very complicated, involving different varia... more Analysing the indoor climate of historic buildings is very complicated, involving different variables and uncertainties. This paper presents some reflections about an interesting case study, the eighteenth-century Villa Reale in Milan, which holds the civic collection of modern art. A nineteenth-century air heating system operates in the museum, generating an unsuitable indoor climate that presents risks to the collections and is not comfortable for users of the building. A research project was established by the Politecnico di Milano to examine environmental control in the museum. The assessment of existing conditions was based on an extended application of the concept of historical climate, an integrated approach which is particularly significant in this case study. Results from the monitoring and surveying activities are presented, focusing on the relationship of the building construction with the indoor and outdoor climate as well as on potential deterioration factors for the co...
Proceedings of the 2006 International Conference on Quantitative InfraRed Thermography, 2006
Sustainability, 2021
This paper illustrates the contribution that on-site survey and graphical documentation offer to ... more This paper illustrates the contribution that on-site survey and graphical documentation offer to the structural comprehension of 20th century architectural and civil engineering heritage and, therefore, to its sustainable conservation. The research herein presented has identified the true structural system of Havana's National Art Schools, an internationally well-known architectural masterpiece that was recently investigated within the drafting of a comprehensive conservation management plan. This iconic complex was built right after the Castro's revolution and was meant to embody Cuba's newfound freedom. To this end, the complex was supposed to be built using Catalan vaulting, a technique loaded with significance due to its provenance, affordability, and flexibility. While most of the literature, the architectural features, and the very designers assert that no concrete nor steel were employed during construction, recent studies suggested that a reinforced concrete core might be hidden behind the masonry-like appearance of the five buildings. The structural analysis performed in order to draft a conservation and management plan for the school site thus became a hermeneutic opportunity to address this topic. Combining direct observation, documentary research, and nondestructive analyses (infrared thermography and magnetometer testing), it was possible to finally redefine the structural nature of these notorious architectures, which are indeed mostly made of reinforced concrete.
Il piano di conservazione e gestione o conservation management plan non coincide con il progetto ... more Il piano di conservazione e gestione o conservation management plan non coincide con il progetto di restauro inteso come specializzazione del progetto di architettura, laddove questo è orientato a mantenere un certo carattere di autorialità, anche quando prescriva un intervento schiettamente conservativo e proprio per questo riconoscibile. Pur condividendo larga parte dei suoi obiettivi, non coincide neppure con il progetto di conservazione, nella misura in cui questo è stato definito alla fine del secolo scorso, come attività orientata alla documentazione e al mantenimento del bene e della sua autenticità materiale. Riprendendo la definizione più ricorrente e sintetica: “A Conservation Man-agement Plan is simply a document which explains why a place is significant and how you will sustain that significance in any new use, alteration, repair or management. A conservation management plan is a document which sets out the significance of a heritage asset, and how that significance will be retained in any future use, management, alteration or repair...
Parole chiave: architettura del XX secolo, Piano di Conservazione e Gestione, Getty Foundation
This work illustrates the contribution of flood risk assessment and adaptation to set up a conserv... more This work illustrates the contribution of flood risk assessment and adaptation to set up a conservation management plan for a masterpiece of 20th-century architecture. Case study is the iconic complex, internationally known as the National Art Schools of Cuba. It consists of five buildings built in the early 1960s within a park of Habana next to the Caribbean Sea. The path of the river (Rio Quibù) crossing the estate was modified to fit the landscape design. The complex has then been exposed to the risk of flooding. The School of Ballet, located in a narrow meander of the river, slightly upstream of a bridge and partially obstructing the flow, is particularly subject to frequent flash floods from the Rio Quibù, and it needs urgent restoration. Keeping ISA Modern is a project aimed at preserving the Schools complex. Based upon in situ surveys on the Rio Quibù and local area measurements during 2019, numerical modelling, and previous work by the Cuban National Institute of Hydraulic Resources, we pursued a flood risk analysis for the area, and a preliminary analysis of available risk reduction strategies. Using HEC-RAS 2D software for hydraulic modelling, we evaluated the flooded area and the hydraulic conditions (flow depth, velocity) for floods with given return periods. Our results show that SB is a building most subject to flooding, with high levels of risk. Defense strategies as designed by Cuban authorities may include a (new) wall around the School of Ballet and widening of the river channel, with high impact and cost, although not definitive. Temporary, light, permanent, and low cost/impact flood proofing structures may be used with similar effectiveness. We demonstrate that relatively little expensive hydraulic investigation may aid flood modelling and risk assessment in support of conservation projects for historically valuable sites. This may support brainstorming and the selection of (low to high cost) adaptation and risk reduction measures in the coastal areas of Cuba in response to ever increasing extreme storms and sea level rise controlling flood dynamics under transient climate change.
Keeping ISA Modern is a project of Fondazione Politecnico di Milano and other partners aimed at p... more Keeping ISA Modern is a project of Fondazione Politecnico di Milano and other partners aimed at planning the conservation of some of the buildings (Schools) of the University of Arts (ISA) of Cuba, built over a former country club, designed by eminent architects of the time (Vittorio Garatti, Roberto Gottardi and Ricardo Porro), and bestowed with the status of UNESCO World Heritage in 2003. Most of the Schools are currently unusable, also due to damages caused by frequent floods from the surrounding Rio Quibù river, and they need urgent restoration if they are to be used. Personnel of Politecnico di Milano carried out a field survey on the Rio Quibù during 2019, and also based upon information from the Cuban National Institute of Hydraulic Resources (INRH) they studied established flood risk for ISA. Here, we built a high-resolution digital terrain model (DTM) of the park where Schools are located, using laser scanner data, and previously georeferenced points. Using field measurements taken in June 2019 we were able to assess geometry (included bridges), slope and roughness coefficients of the main channel of the Quibù river, influence of the sea level. Then using as input critical discharge data provided by INRH we evaluated flood area and flood volume for 4 representative return periods (5, 20, 50, 100 years). The most impacted building is the School of Ballet, located within a narrow meander of Rio Quibù, immediately upstream of a narrow bridge, clogging largely during floods, only 1 km far from the sea, and with drainage system unable to discharge storm water. Given the high required cost, a partially collapsed wall originally partially protecting the School of Ballet was not rebuilt, and we are now exploring flood mitigation strategy which are cheaper, and feasible from the point of view of compatibility with the historical and architectural value of the building.
This paper presents a literature review about aerogel-based products for building, focusing on th... more This paper presents a literature review about aerogel-based products for building, focusing on the plasters used within the architectural restoration sector. Aerogel has entered the construction field in the last two decades as a component of many insulation products, due to its high thermal performance. Aerogel-based plasters allow the matching of high thermal performance and limited thickness. This makes them suitable when retrofitting an existing building and also when restoring a heritage building. We analyze the results of recent research, focusing on the most commonly used methods for assessing the thermal performances and durability of aerogel-based plasters. As a result of this review, we propose a guideline for manufacturing samples destined for laboratory tests.
"Non fate studiare architettura ai vostri figli, non ne vale la pena" Così Gianni Biondillo apriv... more "Non fate studiare architettura ai vostri figli, non ne vale la pena" Così Gianni Biondillo apriva il fortunato "Metropoli per Principianti" (Guanda, 2008), raccontando le traversie di un neolaureato in architettura, la disillusione per le utopie coltivate all'università, e la fatica per i troppi anni di apprendistato malpagato: "Vivo in Italia, nel paese col più alto numero di laureati in architettura d'Europa e col più basso numero di opere edili progettate da architetti, e ho una vita sola. Voglio sposarmi, avere dei figli, non posso aspettare tutta la vita. Il mio diploma di laurea è appeso nel cesso". "Eccomi, Italia. Fa' di me quello che vuoi". Citava amaramente Vittorio Gregotti il quale, al giornalista che gli chiedeva un consiglio per i giovani che si iscrivono ad architettura, rispose lapidario: «Consiglio loro di scegliersi genitori ricchi», ricordando che per fare l'architetto non conta tanto il merito di ciò che si impara all'università, quanto appartenere a una certa classe sociale, aver fatto il liceo giusto, avere insomma le amicizie che generano le prime commesse. "Gregotti aveva ragione. (…) Fare architettura, in Italia, è innanzitutto un privilegio di casta". Fare l'architetto in Italia, oggi La V indagine congiunturale sullo stato della professione pubblicata da CNAPPC e CRESME nel 2016, fotografa una situazione di sofferenza che tristemente non smentisce l'incipit di "Metropoli per Principianti". Nel nostro Paese ci sono 154.000 architetti, cioè 2,5 ogni 1000 abitanti. In Germania sono 1,3, in Inghilterra 0,6, il dato medio UE è pari a 1. Dovendo dividerlo con tanti colleghi, l'architetto italiano ha uno spazio di mercato potenziale (=domanda di servizi di progettazione) di soli 104.000 Euro l'anno, il secondo più basso dell'UE, dopo la Grecia. In Germania questo dato è tre volte maggiore, in Inghilterra è otto volte di più. Questi due dati bastano per capire quanto sia difficile trovare un lavoro qualificato dopo la laurea e collocarsi su livelli di reddito minimamente interessanti. Infatti, il tasso di disoccupazione a un anno dal diploma è aumentato dal 17 al 31% nel periodo 2010-2015. Anche la successiva "Guida per lavorare all'estero" pubblicata da CNAPP e CRESME segue le parole di Biondillo che concludeva amaro "Se proprio dovete farlo [studiare architettura], allora fatelo davvero, (…) fatelo laureare. Poi però mandatelo subito all'estero. Che qui non c'è speranza." La cosa grave è che questi dati si riferiscono al 2015, un anno molto importante per l'economia italiana, quando il prodotto interno lordo e il settore nelle costruzioni mostravano una timida ripresa, dando avvio al settimo ciclo edilizio del Paese. Questo miglioramento basato sulla riqualificazione del costruito e la ripresa delle opere pubbliche, due settori-chiave per il restauro, non è però bastato ad alleviare la fatica dei tanti, troppi laureati in architettura usciti dalle università italiane negli ultimi vent'anni. In un mondo già costruito, la domanda di progettazione nel settore delle nuove costruzioni continua a ridursi, e lo stesso vale per l'urbanistica, dato che gli indici di edificabilità dei comuni sono ampiamente saturi. Così, nel triennio 2012-15 gli iscritti all'ordine professionale sono cresciuti assai meno che in passato e nel successivo triennio 2016-19 hanno iniziato a diminuire. Il numero di architetti in Italia sta finalmente calando. Non fate studiare architettura ai vostri figli, ma se proprio devono… che si laureino in restauro
Il testo confronta due forme di pianificazione che hanno governato lo sviluppo del territorio e r... more Il testo confronta due forme di pianificazione che hanno governato lo sviluppo del territorio e regolato il consumo del suolo montano nel corso del Novecento: il progetto urbano degli anni Trenta-Quaranta e la pianificazione concordata degli anni Sessanta-Duemila. L’analisi si concentra sul caso di Sondalo in Alta Valtellina, un centro abitato d’impronta medievale dove, tra il 1932 e il 1940, fu costruito un Villaggio Sanatoriale di oltre 600.000 mc. Questo grandioso esempio di urbanistica modernista fu progettato per iniziativa statale nella forma di una megastruttura. Dopo la guerra, l’abitato di Sondalo è cresciuto grazie allo sviluppo economico e demografico propiziato dal grande sanatorio, secondo le indicazioni del Piano Regolatore e degli strumenti di pianificazione e programmazione sovralocali (PTCP, PTA). Gli autori propongono un confronto sugli esiti che queste due forme di urbanizzazione hanno prodotto sullo sviluppo territoriale e sul consumo di suolo in questo tratto di montagna lombarda.
Life is increasingly being conditioned by the widespread digital technology and by Internet. They... more Life is increasingly being conditioned by the widespread digital technology and by Internet. They have also entered the field of historic heritage and conservation for a long time, with academic researches,
high-skill job opportunities in the field of 3D survey and modelling, dissemination and services to the public. To what stage is the relationship between digital technology and historic heritage?
These lines offer some hints, starting from recent outcomes in the field of neuroscience investigating as the Internet and digital technologies has been changing some of the core functions of our mind, such as the ability to pay attention and remember. Can historic heritage play a role in this process? What consequences to the conservation field?
Una rivoluzione di forme. Le Scuole Nazionali d'Arte di Cuba, 2019
Una delle opere architettoniche più significative della Rivoluzione Cubana è rimasta per molti an... more Una delle opere architettoniche più significative della Rivoluzione Cubana è rimasta per molti anni abbandonata nei sobborghi de L’Avana. Le Scuole Nazionali d’Arte (Escuelas Nacionales de Arte) sono state concepite da Fidel Castro e Che Guevara dopo la vittoria della Rivoluzione, in un’esplosione di ottimismo utopico. Il progetto educativo e architettonico delle Scuole proponeva di reinventare l’insegnamento delle arti, proprio come la Rivoluzione sperava di cambiare la società. Purtroppo, le Scuole persero il consenso che le aveva viste nascere e i lavori furono interrotti prima del loro completamento.
Il libro esamina convergenze e conflitti tra architettura, ideologia e cultura negli anni Sessanta a Cuba, raccontando lo sviluppo del progetto delle Scuole. Esse restarono semiabbandonate o solo parzialmente in uso fino a quando l’attenzione suscitata dal libro non riuscì a persuadere il governo cubano della necessità del loro restauro. Le Scuole Nazionali d’Arte oggi sono il simbolo eloquente di un sogno utopico e inafferrabile. Una rivoluzione di forme. Le Scuole Nazionali d’Arte di Cuba è stato pubblicato per la prima volta in inglese nel 1999.
John A. Loomis è architetto, scrittore e professore alla San José State University, California, e rettore della California State University a Firenze.
Questo volume prosegue la ricerca sull’architettura delle Alpi frutto della collaborazione tra il... more Questo volume prosegue la ricerca sull’architettura delle Alpi frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Po-litecnico di Milano e l’Istituto di Architettura Montana del Politecnico di Torino, che nel 2016 ha visto la pubblicazione del volume Alpi e Architet-tura. Patrimonio, progetto, sviluppo locale, tradotto in inglese nel 2017 con il titolo Alps and Architecture. Heritage and design. A quell’istantanea di esperienze e progetti di architettura e paesaggio che coprono l’arco al-pino dal Cuneese alla Vallèe, dai Grigioni al Vorarlberg, dal Sud Tirolo al Cadore, ha fatto seguito la monografia di Giacomo Menini dedicata all’ar-chitettura moderna sulle Alpi italiane. Con questa nuova antologia, il ta-volo politecnico sull’architettura alpina si allunga idealmente verso le Alpi Orientali, grazie ai contributi che indagano il caso della Val Gardena e delle Dolomiti Venete e coinvolge altri ambiti disciplinari, come la geografia e la storia dell’economia. I testi che formano questa raccolta si concentrano sul tema degli insediamenti tradizionali e dell’abitare in montagna, a partire da alcuni aspetti fondativi che attengono la questione del valore delle Alpi, il suo riconoscimento e la sua salvaguardia.
Borgarino M. P., Bazzoli N., Del Curto D., Mazzolani M., Sansonetti A., & Troisi A. I Collegi di Giancarlo De Carlo a Urbino. Piano di Conservazione. Mimesis, Milano-Udine., 2019
Il volume presenta il Piano di Conservazione e Gestione dei Collegi universitari di Urbino, reali... more Il volume presenta il Piano di Conservazione e Gestione dei Collegi universitari di Urbino, realizzato tra il 2015 e il 2017 con il supporto del programma Keeping It Modern della Getty Foundation e pubblicato in occasione del centenario della nascita di Giancarlo De Carlo (1919 - 2019).
Nel conservation plan – il primo in Italia per un edifi cio del Novecento – convergono temi diversi, dalla conservazione dei materiali e degli arredi alle questioni legate all’uso sostenibile, che vengono affrontati a partire da una rigorosa analisi dei signifi cati storici, culturali e sociali di questo capolavoro di architettura moderna.
I testi pubblicati sono sottoposti a un processo di peer-review Dopo la fine dell'ordine cosmico ... more I testi pubblicati sono sottoposti a un processo di peer-review Dopo la fine dell'ordine cosmico su cui si reggevano le civiltà antiche, dopo il tramonto della Cristianità medievale e il naufragio del delirio prometeico della Modernità, il globo sul quale ormai sappiamo d'avere un destino comune attende con urgenza un nuovo Nomos. Diviene dunque ineludibile, di fronte alla crisi che pervade ogni aspetto della vita sul nostro pianeta, tornare a pensare il senso e le possibili forme del nostro abitare sulla Terra. Ciò può avvenire soltanto a partire da un radicale ripensamento del Luogo, in quanto spazio non meramente astratto e geometrico, ma concreto lembo di terra, ogni volta singolare, qualificato dall'incontro tra natura e cultura e dalle loro stratificazioni storiche, nel convincimento che l'odierno galoppante processo di delocalizzazione non produce unicamente spaesamento, ma impedisce anche ogni possibilità di futuro soggiorno, senza del quale l'umanità è certamente destinata alla sparizione.
Architecture in the Alps. Heritage, design, local development
Fino al secondo dopoguerra la cura sanatoriale fu l’unico rimedio contro la tubercolosi. Alla pro... more Fino al secondo dopoguerra la cura sanatoriale fu l’unico rimedio contro la tubercolosi. Alla progettazione del sanatorio lavoravano l’architetto e il medico, sviluppando la tipologia edilizia in stretto rapporto con l’evolversi della terapia. Il volume descrive le origini dell’architettura sanatoriale in Europa e il suo sviluppo in Italia attraverso le esperienze alpine in Valtellina all’inizio del Novecento seguite, negli anni Trenta, dalla costruzione della rete nazionale culminata nel Villaggio di Sondalo. Nello studio tipologico del sanatorio si possono individuare le radici dell’architettura moderna: questi edifici anticiparono la concezione improntata ai precetti di igiene, sole ed aria che animò l’approccio sociale del Movimento Moderno. Dagli anni Sessanta, quando la terapia farmacologica rese progressivamente inutili i lunghi ricoveri, i sanatori chiusero uno dopo l’altro. Al tema della riconversione, problematica per le dimensioni e le caratteristiche tipologiche degli edifici, si affianca oggi la questione della tutela.