Rosa Vegliante | University of Salerno (original) (raw)
Papers by Rosa Vegliante
Training actions and evaluation processes, 2019
Il processo valutativo consta di tre azioni significative: cognizione, osservazione e interpretaz... more Il processo valutativo consta di tre azioni significative: cognizione, osservazione e interpretazione (Pellegrino, Chudowsky & Glaser, 2001), sinergicamente concatenate e dotate di specifici strumenti. Ragion per cui, è possibile conoscere un determinato fenomeno, monitorando i comportamenti, le azioni e il processo in fieri, al fine di attribuire un giudizio di valore in merito alle evidenze rilevate. In tale scenario, si inserisce il video nella sua duplice accezione di strumento di osservazione e prodotto interpretativo che, se da un lato consente di documentare l’integralità della scena educativa, dall’altro permette di “leggere” a posteriori quanto ripreso, conferendo senso e significato ai contenuti tratti dalle videate. Sul piano esperienziale, un ruolo strategico è assunto dalle pratiche e tecniche valutative, che accertano la progressività e la ricorsività delle azioni con funzioni regolative e orientative. Nello specifico, il modello teorico della Visual Education focalizza l’attenzione sugli apporti forniti dal video, all’interno di un setting formativo student-centred, nel percorso di formazione iniziale e in servizio per i docenti. L’analisi dei video permette di descrivere le pratiche organizzative agite dagli studenti nelle attività laboratoriali (Vegliante, Miranda, & De Angelis, 2018) e nel nostro contributo intendiamo sottolineare come le caratteristiche del video possono rappresentare una risorsa multimediale indispensabile e sempre più centrale per una didattica (anche nelle-learning) efficace. L’analisi descrittiva, di carattere multilivello, integra assessment e l’evaluation curvandosi su due istanze: la prima teorico-epistemologica ascrivibile nell’ambito della Professional Vision e la seconda pratico-metodologica che, secondo i principi di Visual Communication, mira a cogliere la relazione esistente tra la qualità dei contenuti visuali e il processo di apprendimento
RICERCA e DIDATTICA per promuovere intelligenza, comprensione e partecipazione, 2021
Training actions and evaluation processes, 2019
Nella progettazione di esperienze di didattica a distanza una questione sempre oggetto di rifless... more Nella progettazione di esperienze di didattica a distanza una questione sempre oggetto di riflessione è la valutazione degli apprendimenti. Lo spostamento dell’attenzione dai “contenuti” alla qualità delle performance (Clark & Mayer, 2016) assume, in tal senso, un ruolo cruciale. Gli strumenti con cui effettuare le misurazioni, soprattutto se necessario a guidare eventuali personalizzazioni delle esperienze didattiche, sono solitamente i test di verifica che, però, quasi sempre sono costituiti da domande a scelta multipla che mirano alla verifica di livelli di conoscenze ed abilità piuttosto che ai più articolati processi di problem solving. I test, comunque, consentono di avviare la personalizzazione degli apprendimenti secondo il principio dell’equità nell’e-learning (Albarea, 2013) inteso come la possibilità di offrire a tutti i discenti la possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi prefissati. Siamo partiti dall’assunto che valutare non significa solo rilevare gli esiti, ma indagare anche le cause che li determinano per la definizione di interventi correttivi (Trinchero, 2014). Utilizzando una piattaforma di e-Learning per il supporto alla didattica dell’informatica in un CdL magistrale presso l’Università di Salerno, abbiamo monitorato i “percorsi” di apprendimento on line seguiti dai singoli studenti. Sono stati analizzati i tempi, l’ordine logico che gli studenti hanno seguito nella fruizione delle risorse, il tempo dedicato alle singole risorse, l’esito delle prove di verifica, l’esito dell’esame finale. Questa attenta analisi del processo ha avuto come obiettivo quello di tentare di comprendere quali informazioni possano risultare significative per fornire indicazioni sull’efficacia dell’organizzazione didattica adottata, sulle scelte metodologiche, sulla bontà dei materiali utilizzati, al fine di ottenere un feedback utile per indirizzare eventuali interventi di miglioramento in itinere (Allen, 2016; Lin, 2011).questions that aim at verifying levels of knowledge and skills rather than to the most complex problem solving processes. The tests, however, allow the initiation of the personalization of learning according to the principle of fairness in e-learning (Albarea, 2013) understood as the possibility to offer all learners the possibility to achieve the pre-established training objectives. We started from the assumption that evaluating does not only mean detecting outcomes, but also investigating the causes that determine them for the definition of corrective interventions (Trinchero, 2014). Using an e-Learning platform to support the teaching of information technology in a master's degree course at the University of Salerno, we monitored the online learning "paths" followed by individual students. The times, the logical order that the students followed in the use of resources, the time dedicated to the individual resources, the outcome of the verification tests and the outcome of the final exam were analysed. This careful analysis of the process has aimed to try to understand what information can be meaningful to provide information on the effectiveness of the teaching organization adopted, on the methodological choices, on the goodness of the materials used, in order to obtain useful feedback to address possible in itinere interventions for some improvement (Allen, 2016; Lin, 2011)
Media Education
The numerous socio-economic and cultural transformations affect the various educational instituti... more The numerous socio-economic and cultural transformations affect the various educational institutions bringing about significant changes. A central role is assumed by the teacher, considered one of the determining factors for students’ academic success. This work aims, on the one hand, to reconstruct a summary framework relating to the features characterizing evidence-informed didactic mediation, on the other hand, it intends to focus attention on the planning phases of an in service training course calibrated on the teacher’s needs. In this specific case, the identification of the training needs took place through the administration of a structured questionnaire, designed to identify those components of the didactic expertise (planning, cognitive, management and evaluation) on which to define a plan of effective interventions, providing personalized feedback to all participants. The findings also revealed the teachers’ mental patterns and beliefs.
Pensa Multimedia Editore, 2018
Training actions and evaluation processes, 2019
Il tema riguardante la valutazione dei docenti e del loro insegnamento risulta oggi, in Italia, d... more Il tema riguardante la valutazione dei docenti e del loro insegnamento risulta oggi, in Italia, di indubbia attualità. Numerosi sono stati, fino ad ora, i tentativi di rispondere in maniera adeguata a questa specifica esigenza. Dall’introduzione del ‘merito distinto’ alla fine degli anni Cinquanta, sino ai più recenti cambiamenti avvenuti in seguito alla L.107/2015, ciò che scaturisce è sicuramente un quadro complesso che presenta molteplici punti di riflessione critica. D’altro canto, la qualità dell’insegnamento viene oggi ritenuta come una delle principali variabili che influenzano gli apprendimenti degli studenti, producendo significativi effetti anche sull’efficacia delle politiche educative di un Paese. Partendo da queste premesse, il contributo propone un approfondimento delle attuali pratiche di valutazione rivolte agli insegnanti affinché emerga una riflessione personale e collettiva su questa tematica che possa tradursi, poi, in buone pratiche utilizzate da tutti gli operatori scolatici. L’importante ruolo attribuito al processo di valutazione è considerato in chiave di sviluppo professionale: la valutazione formativa, infatti, non ha come principale scopo quello di attribuire ‘premi’ e ‘sanzioni’, ma si pone l’obiettivo di avviare percorsi riflessivi sui punti di forza e di debolezza delle azioni educativo-didattiche, in un’ottica sia individuale che di sistema. A nostro avviso, la professionalizzazione degli insegnanti richiede un personale sforzo di analisi da parte dei docenti sulle pratiche lavorative messe in atto, al fine di meglio definire e sostenere la propria identità professionale. È solo restituendo la valutazione degli insegnanti anche agli insegnanti che può essere possibile introdurre forme di valutazione che accolgano il favore positivo dei diretti interessati, mediante l’accrescimento delle proprie competenze professionali ed, in primis, di quelle riflessive e di ricerca, ritenute tappa obbligatoria da cui partire per impostare percorsi di natura valutativa
Training actions and evaluation processes, 2019
La prospettiva di ricerca evidence based e la letteratura di settore mostrano la diffusione cresc... more La prospettiva di ricerca evidence based e la letteratura di settore mostrano la diffusione crescente dell’uso dei video a scopo didattico. Al riguardo, la meta-analisi di Hattie del 2009, integrata nel 2015, riporta un effect size pari allo 0,54 nelle pratiche didattiche che prevedono la combinazione sistematica di Computer Assisted Instruction (CAI) e tecnologie video. Il valore dell’effect size avvalora l’efficacia dell’uso dei video in termini di miglioramento degli apprendimenti. La visione di un video consente di porre l’attenzione sui contenuti più rilevanti così da controllare il flusso delle informazioni emergenti, eliminare ciò che non è strettamente connesso con gli obiettivi stabiliti e coniugare canali comunicativi differenti. L’ambito di riferimento è la video-educazione, che raccoglie tutte le forme di utilizzo dei video nel contesto educativo, in una duplice accezione: lineare e discontinua. In tale scenario, la video-annotazione è una forma di documentazione che fa emergere la conoscenza tacita, riporta alla luce il non detto, avvalendosi di strumenti che rilevano il comportamento verbale e non verbale, tratto dall’esperienza. Gli obiettivi del lavoro consistono nell’evidenziare le potenzialità del video nei percorsi di formazione iniziale e in servizio degli insegnanti. Il contributo si articola in due parti: nella prima si descrivono gli aspetti teorici, metodologici e pratici dell’impiego dei video nella ricerca pedagogica; nella seconda si ricostruisce un’evidenza oggettiva dell’esperienza specifica. La video-documentazione restituisce una “istantanea di natura processuale” del vissuto professionale e/o della vita della classe, rimarcando lo stretto legame che sussiste tra teoria e prassi, giacché sulla base dell’osservazione a posteriori della scena educativa, si possono analizzare e migliorare i modelli operativi
ICERI2021 Proceedings, 2021
Le Società per la società: ricerca, scenari, emergenze. Convegno Internazionale SIRD, 2020
Le indagini internazionali OCSE-PISA 2015 hanno introdotto la rilevazione del problem solving col... more Le indagini internazionali OCSE-PISA 2015 hanno introdotto la rilevazione del problem solving collaborativo, una competenza che coniuga la dimensione cognitiva con quella sociale nella risoluzione dei problemi (Invalsi, 2017). All’interno di tale scenario, si inserisce un progetto di ricerca, realizzato nella scuola primaria incentrato su problemi non standard da affrontare in piccoli gruppi. Gli esiti non hanno rilevato differenze sostanziali tra il gruppo di controllo e il gruppo sperimentale. A partire da tale risultato, l’obiettivo del presente contributo consiste nel rintracciare i lavori che adottino il problem solving collaborativo, nella scuola primaria, così da delineare l’attuale stato dell’arte
Training actions and evaluation processes, 2019
Il processo valutativo consta di tre azioni significative: cognizione, osservazione e interpretaz... more Il processo valutativo consta di tre azioni significative: cognizione, osservazione e interpretazione (Pellegrino, Chudowsky & Glaser, 2001), sinergicamente concatenate e dotate di specifici strumenti. Ragion per cui, è possibile conoscere un determinato fenomeno, monitorando i comportamenti, le azioni e il processo in fieri, al fine di attribuire un giudizio di valore in merito alle evidenze rilevate. In tale scenario, si inserisce il video nella sua duplice accezione di strumento di osservazione e prodotto interpretativo che, se da un lato consente di documentare l’integralità della scena educativa, dall’altro permette di “leggere” a posteriori quanto ripreso, conferendo senso e significato ai contenuti tratti dalle videate. Sul piano esperienziale, un ruolo strategico è assunto dalle pratiche e tecniche valutative, che accertano la progressività e la ricorsività delle azioni con funzioni regolative e orientative. Nello specifico, il modello teorico della Visual Education focalizza l’attenzione sugli apporti forniti dal video, all’interno di un setting formativo student-centred, nel percorso di formazione iniziale e in servizio per i docenti. L’analisi dei video permette di descrivere le pratiche organizzative agite dagli studenti nelle attività laboratoriali (Vegliante, Miranda, & De Angelis, 2018) e nel nostro contributo intendiamo sottolineare come le caratteristiche del video possono rappresentare una risorsa multimediale indispensabile e sempre più centrale per una didattica (anche nelle-learning) efficace. L’analisi descrittiva, di carattere multilivello, integra assessment e l’evaluation curvandosi su due istanze: la prima teorico-epistemologica ascrivibile nell’ambito della Professional Vision e la seconda pratico-metodologica che, secondo i principi di Visual Communication, mira a cogliere la relazione esistente tra la qualità dei contenuti visuali e il processo di apprendimento
RICERCA e DIDATTICA per promuovere intelligenza, comprensione e partecipazione, 2021
Training actions and evaluation processes, 2019
Nella progettazione di esperienze di didattica a distanza una questione sempre oggetto di rifless... more Nella progettazione di esperienze di didattica a distanza una questione sempre oggetto di riflessione è la valutazione degli apprendimenti. Lo spostamento dell’attenzione dai “contenuti” alla qualità delle performance (Clark & Mayer, 2016) assume, in tal senso, un ruolo cruciale. Gli strumenti con cui effettuare le misurazioni, soprattutto se necessario a guidare eventuali personalizzazioni delle esperienze didattiche, sono solitamente i test di verifica che, però, quasi sempre sono costituiti da domande a scelta multipla che mirano alla verifica di livelli di conoscenze ed abilità piuttosto che ai più articolati processi di problem solving. I test, comunque, consentono di avviare la personalizzazione degli apprendimenti secondo il principio dell’equità nell’e-learning (Albarea, 2013) inteso come la possibilità di offrire a tutti i discenti la possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi prefissati. Siamo partiti dall’assunto che valutare non significa solo rilevare gli esiti, ma indagare anche le cause che li determinano per la definizione di interventi correttivi (Trinchero, 2014). Utilizzando una piattaforma di e-Learning per il supporto alla didattica dell’informatica in un CdL magistrale presso l’Università di Salerno, abbiamo monitorato i “percorsi” di apprendimento on line seguiti dai singoli studenti. Sono stati analizzati i tempi, l’ordine logico che gli studenti hanno seguito nella fruizione delle risorse, il tempo dedicato alle singole risorse, l’esito delle prove di verifica, l’esito dell’esame finale. Questa attenta analisi del processo ha avuto come obiettivo quello di tentare di comprendere quali informazioni possano risultare significative per fornire indicazioni sull’efficacia dell’organizzazione didattica adottata, sulle scelte metodologiche, sulla bontà dei materiali utilizzati, al fine di ottenere un feedback utile per indirizzare eventuali interventi di miglioramento in itinere (Allen, 2016; Lin, 2011).questions that aim at verifying levels of knowledge and skills rather than to the most complex problem solving processes. The tests, however, allow the initiation of the personalization of learning according to the principle of fairness in e-learning (Albarea, 2013) understood as the possibility to offer all learners the possibility to achieve the pre-established training objectives. We started from the assumption that evaluating does not only mean detecting outcomes, but also investigating the causes that determine them for the definition of corrective interventions (Trinchero, 2014). Using an e-Learning platform to support the teaching of information technology in a master's degree course at the University of Salerno, we monitored the online learning "paths" followed by individual students. The times, the logical order that the students followed in the use of resources, the time dedicated to the individual resources, the outcome of the verification tests and the outcome of the final exam were analysed. This careful analysis of the process has aimed to try to understand what information can be meaningful to provide information on the effectiveness of the teaching organization adopted, on the methodological choices, on the goodness of the materials used, in order to obtain useful feedback to address possible in itinere interventions for some improvement (Allen, 2016; Lin, 2011)
Media Education
The numerous socio-economic and cultural transformations affect the various educational instituti... more The numerous socio-economic and cultural transformations affect the various educational institutions bringing about significant changes. A central role is assumed by the teacher, considered one of the determining factors for students’ academic success. This work aims, on the one hand, to reconstruct a summary framework relating to the features characterizing evidence-informed didactic mediation, on the other hand, it intends to focus attention on the planning phases of an in service training course calibrated on the teacher’s needs. In this specific case, the identification of the training needs took place through the administration of a structured questionnaire, designed to identify those components of the didactic expertise (planning, cognitive, management and evaluation) on which to define a plan of effective interventions, providing personalized feedback to all participants. The findings also revealed the teachers’ mental patterns and beliefs.
Pensa Multimedia Editore, 2018
Training actions and evaluation processes, 2019
Il tema riguardante la valutazione dei docenti e del loro insegnamento risulta oggi, in Italia, d... more Il tema riguardante la valutazione dei docenti e del loro insegnamento risulta oggi, in Italia, di indubbia attualità. Numerosi sono stati, fino ad ora, i tentativi di rispondere in maniera adeguata a questa specifica esigenza. Dall’introduzione del ‘merito distinto’ alla fine degli anni Cinquanta, sino ai più recenti cambiamenti avvenuti in seguito alla L.107/2015, ciò che scaturisce è sicuramente un quadro complesso che presenta molteplici punti di riflessione critica. D’altro canto, la qualità dell’insegnamento viene oggi ritenuta come una delle principali variabili che influenzano gli apprendimenti degli studenti, producendo significativi effetti anche sull’efficacia delle politiche educative di un Paese. Partendo da queste premesse, il contributo propone un approfondimento delle attuali pratiche di valutazione rivolte agli insegnanti affinché emerga una riflessione personale e collettiva su questa tematica che possa tradursi, poi, in buone pratiche utilizzate da tutti gli operatori scolatici. L’importante ruolo attribuito al processo di valutazione è considerato in chiave di sviluppo professionale: la valutazione formativa, infatti, non ha come principale scopo quello di attribuire ‘premi’ e ‘sanzioni’, ma si pone l’obiettivo di avviare percorsi riflessivi sui punti di forza e di debolezza delle azioni educativo-didattiche, in un’ottica sia individuale che di sistema. A nostro avviso, la professionalizzazione degli insegnanti richiede un personale sforzo di analisi da parte dei docenti sulle pratiche lavorative messe in atto, al fine di meglio definire e sostenere la propria identità professionale. È solo restituendo la valutazione degli insegnanti anche agli insegnanti che può essere possibile introdurre forme di valutazione che accolgano il favore positivo dei diretti interessati, mediante l’accrescimento delle proprie competenze professionali ed, in primis, di quelle riflessive e di ricerca, ritenute tappa obbligatoria da cui partire per impostare percorsi di natura valutativa
Training actions and evaluation processes, 2019
La prospettiva di ricerca evidence based e la letteratura di settore mostrano la diffusione cresc... more La prospettiva di ricerca evidence based e la letteratura di settore mostrano la diffusione crescente dell’uso dei video a scopo didattico. Al riguardo, la meta-analisi di Hattie del 2009, integrata nel 2015, riporta un effect size pari allo 0,54 nelle pratiche didattiche che prevedono la combinazione sistematica di Computer Assisted Instruction (CAI) e tecnologie video. Il valore dell’effect size avvalora l’efficacia dell’uso dei video in termini di miglioramento degli apprendimenti. La visione di un video consente di porre l’attenzione sui contenuti più rilevanti così da controllare il flusso delle informazioni emergenti, eliminare ciò che non è strettamente connesso con gli obiettivi stabiliti e coniugare canali comunicativi differenti. L’ambito di riferimento è la video-educazione, che raccoglie tutte le forme di utilizzo dei video nel contesto educativo, in una duplice accezione: lineare e discontinua. In tale scenario, la video-annotazione è una forma di documentazione che fa emergere la conoscenza tacita, riporta alla luce il non detto, avvalendosi di strumenti che rilevano il comportamento verbale e non verbale, tratto dall’esperienza. Gli obiettivi del lavoro consistono nell’evidenziare le potenzialità del video nei percorsi di formazione iniziale e in servizio degli insegnanti. Il contributo si articola in due parti: nella prima si descrivono gli aspetti teorici, metodologici e pratici dell’impiego dei video nella ricerca pedagogica; nella seconda si ricostruisce un’evidenza oggettiva dell’esperienza specifica. La video-documentazione restituisce una “istantanea di natura processuale” del vissuto professionale e/o della vita della classe, rimarcando lo stretto legame che sussiste tra teoria e prassi, giacché sulla base dell’osservazione a posteriori della scena educativa, si possono analizzare e migliorare i modelli operativi
ICERI2021 Proceedings, 2021
Le Società per la società: ricerca, scenari, emergenze. Convegno Internazionale SIRD, 2020
Le indagini internazionali OCSE-PISA 2015 hanno introdotto la rilevazione del problem solving col... more Le indagini internazionali OCSE-PISA 2015 hanno introdotto la rilevazione del problem solving collaborativo, una competenza che coniuga la dimensione cognitiva con quella sociale nella risoluzione dei problemi (Invalsi, 2017). All’interno di tale scenario, si inserisce un progetto di ricerca, realizzato nella scuola primaria incentrato su problemi non standard da affrontare in piccoli gruppi. Gli esiti non hanno rilevato differenze sostanziali tra il gruppo di controllo e il gruppo sperimentale. A partire da tale risultato, l’obiettivo del presente contributo consiste nel rintracciare i lavori che adottino il problem solving collaborativo, nella scuola primaria, così da delineare l’attuale stato dell’arte