Addio a Cesare Ragazzi, pioniere delle protesi tricologiche (original) (raw)
Si è spento ieri sera a Bazzano, nella sua casa di Valsamoggia, in provincia di Bologna, Cesare Ragazzi, noto imprenditore e volto televisivo, divenuto celebre negli anni Ottanta per l’invenzione di una rivoluzionaria protesi tricologica. Questa soluzione non invasiva, applicata sul cuoio capelluto tramite un nastro speciale, era da lui stesso definita come “un parrucchino di capelli naturali”, e ha cambiato la vita a moltissime persone.
La carriera di Ragazzi iniziò nel 1968, in una piccola cantina di Bazzano, dove aprì il suo primo laboratorio. Grazie alla sua visione innovativa e alla capacità di comunicare con il grande pubblico, arrivò a fondare un impero: entro il 2009, anno in cui la sua azienda fu dichiarata fallita dal tribunale di Bologna, aveva aperto ottanta centri in Italia e otto all’estero. Il suo celebre saluto, "Salve! Sono Cesare Ragazzi", non solo lo rese un’icona mediatica ma entrò anche nel linguaggio comune come simbolo di cordialità e ironia.
Cesare Ragazzi lascia la moglie Marta e i tre figli, Nicola, Simona e Alessia.